Luigi Ghirri. Pensare per immagini

Pensare per immagini: la grande mostra antologica che il MAXXI dedica all’opera di Luigi Ghirri, tra i maestri indiscussi della fotografia in Italia.

Il MAXXI dedica all’opera di Luigi Ghirri, tra i maestri indiscussi della fotografia in Italia, una grande mostra antologica, nata dalla collaborazione tra il Museo e il Comune di Reggio Emilia, la città dove il fotografo ha vissuto e alla quale ha lasciato il suo archivio. E proprio dai materiali originali – fotografie, menabò, libri, cataloghi e negativi – oggi conservati presso la Biblioteca Panizzi, partner istituzionale del progetto, la mostra intende partire per raccontare i diversi profili di questa complessa figura di artista.

L’esposizione presenta un percorso inedito nell’opera del fotografo attraverso oltre 300 scatti, con particolare attenzione ai vintage prints stampati direttamente dall’autore.
Accanto alle fotografie verranno presentati anche i menabò dei cataloghi, i libri pubblicati, le riviste, le recensioni che testimoniano la sua attività di editore, critico e curatore; una selezione di fotografie e libri d’artista che documentano l’incontro e la collaborazione con gli artisti concettuali modenesi nei primi anni ‘70; le cartoline illustrate e le fotografie anonime che Ghirri collezionava; una selezione di libri tratti dalla biblioteca personale di Ghirri che raccontano dei suoi interessi e dei riferimenti culturali e artistici; le copertine dei dischi che testimoniano l’interesse di Ghirri per la musica e il rapporto con musicisti come i CCCP e Lucio Dalla.

Durata mostra: 24 aprile – 27 ottobre 2013
a cura di Francesca Fabiani, Laura Gasparini, Giuliano Sergio
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo ∙ Via Guido Reni 4A – 00196 Roma

Immagine: Luigi Ghirri, Marina di Ravenna, 1986

Stefania Lucchetta. La forma dell’aria

Architetture indossabili, sovrapposizioni geometriche, forme organiche. I gioielli di Stefania Lucchetta

Architetture indossabili, sovrapposizioni geometriche, forme organiche… le sue macchinazioni non sono sterili e fredde esercitazioni spinte ai limiti della tecnicità, ma prezioso strumento per creare un linguaggio inedito per il gioiello…inedito e contemporaneo perché reso possibile solo da tecnologie spinte al limite superando i limiti imposti dalle tecniche tradizionali di produzione.

La ricerca di Stefania Lucchetta punta all’applicazione delle recenti conquiste tecnologiche 3D al design del gioiello, basandosi sulla continua sperimentazione di metodi e materiali, al di là di ogni modello di produzione tradizionale, cercando di individuare nuovi segni e nuovi simboli, incapsulando la materia e l’aria, ottenendo forme leggere e facili da indossare e in grado di racchiudere in sé l’essenza stessa del nostro tempo.
“L’intento della mia assidua sperimentazione su tecniche e materiali è stato fin dall’inizio quello di creare oggetti che fossero “specifici” del nostro tempo, che avessero forme nuove, originali, davvero contemporanee perché appartenenti solo al nostro presente.”
Grazie alla sinterizzazione dei metalli (processo di compattazione di polveri in un composto indivisibile, attraverso un trattamento termico alla temperatura inferiore a quella di fusione del materiale) o all’uso della stellite, delle resine bio compatibili e del titanio, sono nate negli anni le sue collezioni in edizione limitata, ai confini della design-art.
“Le mie collezioni hanno una gestazione piuttosto lunga e le arricchisco di anno in anno con pezzi nuovi. Di solito nascono intorno ad un’idea centrale che fa da “denominatore comune”. Per esempio: la collezione Crystal è stata ispirata dalle forme pure e precise dei cristalli, la collezione Digital è nata dall’osservazione delle forme sinuose e precise delle impronte digitali, la collezione Sponges si ispira alla complessità e alla bellezza delle spugne marine… e così via”.

Una strada diversa e decisamente meno battuta di quella del gioiello “fatto a mano”, un percorso in continua e costante evoluzione, sostenuto da una passione lucida e guidato dall’assoluta certezza di poter racchiudere nella preziosità delle architetture indossabili dei suoi gioielli, l’unione di forma e tecnologia per la ricerca di un’estetica più che mai contemporanea.
Nell’ultima collezione “Vacuum” e nelle ultime collane “Per Aspera” traspare di più l’emozione del vuoto e dell’assenza…Stefania Lucchetta ha così sublimato le forme architettoniche che aveva proposto con le precedenti collezioni e le ha semplificate fino ad esaltarne l’assenza di materia. Perché: “La vita non vive solo di presenze. Si costruisce su ciò che noi consideriamo assenze” (cit. Pierfranco Bruni). Questi oggetti sono pervasi di un qualcosa il cui peso non è rilevante nella nostra conoscenza di esso. Parlo del peso del fumo, dell’aria, dell’anima, quasi fosse questa la materia, anch’essa leggera, calda e impalpabile, di cui si occupa Stefania, da porre in contrapposizione all’effetto finale, fisico-visivo, del gioiello.
Per Alexander Calder l’arte nasce da volumi, movimenti, vuoti, scolpiti all’interno di uno spazio. La scelta di realizzare oggetti di design in cui uno degli elementi più importanti sia, in fondo, l’aria è una rivoluzione che stravolge il concetto classico e stereotipato di gioiello. Scegliendo di mettere in scena la leggerezza della forma e dell’aria più che la preziosità della materia, Stefania Lucchetta realizzando le sue opere, sceglie di lavorare intorno al vuoto e lo spazio piuttosto che sugli elementi tradizionali.
a cura di Maria Grazia Cicala architetto

INAUGURAZIONE MARTEDI 18 APRILE-DALLE ORE 18.30

MATERIA corso Vittorio Emanuele II, 189/191 00186 Roma Italia Tel. +39 06 6861896 F.Matera@ceramicheappia.com ; info@materiaroma.com

Dal 18 Aprile al 1 maggio – orari di apertura: Da Lunedì al Venerdì: 10.00-13.30 / 14.30-19.00 Sabato 10.00-13.30

Massimo Giannoni: “Tutto in una stanza”

La personale di Massimo Giannoni, “Tutto in una stanza”, ospitata negli spazi della Galleria Russo di Roma.

La mostra personale di Massimo Giannoni ,”Tutto in una stanza”, curata da Lea Mattarella, verrà presentata negli spazi della Galleria Russo di Roma dal 18 aprile al 18 maggio 2013. A poco più di un anno dalla personale al Palazzo delle Esposizioni, Roma ospita nuovamente il maestro toscano con una selezione in esclusiva delle sue ultime opere.
In questa occasione saranno esposte circa 25 opere: olio su tela di piccole, medie e grandi dimensioni realizzati tra il 2011 e il 2013 che riprendono le tematiche fondamentali dell’artista: librerie e biblioteche, borse d’affari, e grandi vedute sulle città.
Inaugurazione giovedì 18 aprile ore 18.00. Via Alibert, 20 – Roma, alla presenza del candidato alla carica di Sindaco di Roma, il Senatore Ignazio Marino.
Catalogo in mostra Palombi Editore.
Orari di apertura:
Lunedì : 16.30 – 19.30
Martedì – Sabato : 10.00 – 19.30
Domenica : 11.00 – 14.00
Durata: 18 aprile – 18 maggio 2013

Materia, segno e gesto di Chiara Abbaticchio

Materia, segno, gesto. Le opere di Chiara Abbaticchio esposte dal 4 al 16 aprile alla Galleria Vittoria.

Che siano paesaggi urbani o figure, le opere di Chiara Abbaticchio si rendono evidente in un progetto in cui il colore gioca un ruolo d’importanza primaria.
Il pensiero è manifestato attraverso combinazioni emotive in un’intensità auto-espressiva con riferimento alla forma, dove la linea, il colore e la figura perdono il loro significato, volendo sorprendere, con l’obiettivo di eleggere la materia a ruolo fondamentale, giacché portatrice nell’immagine di una espressione efficace, che rappresenta la comunicazione.
Il segno veloce, di azione e materico, attraverso il colore esalta l’istinto.
Il colore ama i contrasti che si fondono armoniosamente, risultano al tempo stesso morbidi e accesi, cosicché la crudezza plastica della forma si attenua in questa luce avvolgente.
Tutto questo attraverso l’arte gestuale, le permette di esprimersi con un approccio alla musica e alla filosofia, conoscenza che le permette di sprigionare le proprie emozioni e forze interiori con pennellate energiche, quasi fossero spazzolate di colore.
Assume così una tecnica del mai finito, ma mai del tutto astratta, un ideale mistico di arte pura.
La raffigurazione della sua pittura è in apparenza casuale senza forme definite. La macchia è espressione evocativa, la scelta dei soggetti d’altra parte, denuncia un’inclinazione al dialogo con se stessi, emanando dalle opere, dopo un’ attenta visione, un fascino sottile e inconfondibile che porta una dimensione diversa dove tutto si fonde in un nuovo stato d’essere.
Personalità diverse strutturate in maniera incisiva all’abbandono di ogni schema.
Materia, segno, gesto esplodono sulla tela con immediata vitalità. Le linee caotiche ricreano i loro punti fermi e da ogni pennellata nascono nuovi equilibri rappresentati tra armonia e ritmo che magnificamente acquisiscono nuove forme e nuovi valori.
Da Platone in poi la polarità forma-materia è la dicotomia presente nella nostra cultura, magma informale dell’energia primordiale, proiettandole nello spazio della composizione.

Inaugurazione: Giovedì 04 Aprile 2013 alle ore 18.00
Durata: 04 – 16 Aprile 2013
Presso: Galleria Vittoria – Via Margutta, 103 – Tel. 06.36001878
A cura di: Tiziana Todi e Tiziano M. Todi
orario galleria: lunedì / sabato 15,00-19,00 – fuori orario su appuntamento
www.galleriavittoria.com – info@galleriavittoria.com

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