Elliott Erwitt: Fifty Kids

Fifty Kids, una raccolta delle più belle immagini di bambini scattate da Elliott Erwitt in oltre mezzo secolo di storia.

Da una selezione di 50 scatti è nato FIFTY KIDS di ELLIOTT ERWITT: una mostra, un libro, un progetto. Una raccolta delle più belle immagini di bambini scattate da Elliott Erwitt in oltre mezzo secolo di storia.
Un evento dedicato ai bambini per aiutare altri bambini.

Promossa dalla Provincia di Roma nell’ambito del Progetto ABC Arte Bellezza Cultura e dalla A.D.I.S.C.O. in collaborazione con SudEst57, curata da Chiara Massimello e organizzata da Civita, la mostra sarà aperta al pubblico a Palazzo Incontro dal 15 dicembre 2012 al 17 marzo 2013.

Figlio di emigrati russi, Elliott Erwitt è nato a Parigi nel 1928 ed ha vissuto la sua infanzia a Milano. Nel 1938 la sua famiglia torna a Parigi per poi emigrare negli Stati Uniti, dove nasce il suo interesse per la fotografia. Nel 1949 inizia la sua carriera di fotografo professionista, che lo porta spesso in Europa ed anche in Italia. Nel 1953, invitato da Robert Capa, entra a far parte della prestigiosa agenzia Magnum Photo, di cui sarà più volte presidente. Ad oggi, ha pubblicato oltre venti libri di fotografia e le sue opere sono state esposte nei più importanti musei del mondo.

Le fotografie per Elliott Erwitt sono scatti, istantanee, momenti afferrati alla spontaneità e mai in posa. Perché la storia è tutta in quei frammenti colti al volo. Se la fotografia traduce il reale, ci sono realtà che si rivelano solo agli occhi di un grande fotografo. Il suo lavoro colpisce sempre per intuito, intelligenza e talento, sia che fotografi personaggi famosi, buffi o solo di passaggio.

Come ha detto Cartier-Bresson, che è stato uno dei suoi maestri, “Elliott ha ottenuto il massimo proponendo una gamma di immagini rubate e sprigionanti un aroma, un sorriso dal suo intimo più profondo”. Questo aroma e questo sorriso attraversano la sua produzione e caratterizzano Fifty kids. I bambini sono da sempre uno dei suoi soggetti preferiti e talvolta sono proprio i suoi: Elliott Erwitt ha sei figli e cinque nipoti.
Voluto da Francesca Lavazza, Direttore Corporate Image dell’omonima azienda e Vice Presidente di A.D.I.S.C.O. Sezione Piemonte, e dall’artista stesso, il progetto “Fifty Kids” è dedicato ai bambini e nasce per aiutare altri bambini.

Grazie alla vendita del catalogo e delle stampe fotografiche realizzate per questo progetto a cura dell’artista, “Fifty Kids” sosterrà A.D.I.S.C.O. l’Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale, presente sul territorio nazionale e al momento impegnata per la fine dei lavori di costruzione del nuovo reparto di Day Hospital e degli ambulatori di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.

Anteprima Stampa: 14 Dicembre ore 12

Palazzo Incontro
Via dei Prefetti, 22 – Roma
Orario: mar-dom n10-19. Chiuso il lunedì. La biglietteria chiude trenta minuti prima.
Aperture straordinarie:
Lun 17 dicembre; lun 24 e lun 31 dicembre la mostra è aperta fino alle ore16.30. La mostra resta chiusa il 25 dicembre 2012 e il 1° gennaio 2013.
Biglietti: 8 euro intero; 6 ridotto.

A tu per tu con i grandi fotografi

Presentazione dei volumi I e II di “A tu per tu con i grandi fotografi”, una raccolta di interviste realizzate da Manuela De Leonardis ai maestri della fotografia contemporanea.

Per una tappa dei Book Corner Arti organizzati da art a part of cult(ure) e curati da Barbara Martusciello con la collaborazione di Maila Buglioni, verranno presentati i volumi di Manuela De Leonardis

A tu per tu con i grandi fotografi (vol. I)
A tu per tu con i grandi fotografi e videoartisti (vol. II)

I due libri si compongono di un’ampia raccolta di interviste a grandi maestri internazionali della fotografia e della videoarte che Manuela De Leonardis ha pubblicato su varie testate tra le quali art a part of cult(ure) e nate dell’incontro vis-à-vis in occasione di mostre, festival ed anche negli studi e in altri luoghi dei protagonisti.

Presentazione dei volumi: mercoledì 28 novembre 2012 – ore 19
s.t. foto libreria galleria, via degli Ombrellari 25 Roma

I volumi sono editi dalla casa editrice Postcart

No men at work. Scene inanimate di lavori svolti

s.t. foto libreria galleria presenta No men at work. Scene inanimate di lavori svolti, una mostra che trae spunto dal tema del lavoro, attorno a cui ruota la XI edizione di Fotografia – Festival Internazionale di Roma.

Scene inanimate di lavori svolti. Prosegue la ricerca sugli archivi fotografici dispersi, su immagini riconducibili a una molteplicità di pratiche extra-artistiche. Anziché individuare nell’homo faber, nel corpo in azione, la misura del visibile, si è scelto di puntare su quelle foto del passato in cui non v’è traccia di presenza umana e il lavoro si identifica con altri interpreti del processo produttivo.

Comunicato stampa
Il progetto, a cura di Matteo Di Castro, selezionato per il circuito del festival stesso, ci propone una rilettura originale di questo classico ambito di applicazione della fotografia documentaria del Novecento.
Protagonisti delle immagini in mostra, raccolte nel corso degli anni e selezionate per l’occasione, non sono infatti i lavoratori, nelle loro diverse forme di vita individuale e sociale, nella varietà delle mansioni e delle situazioni. Anziché individuare nell’homo faber, nel corpo in azione (seppure del tutto statico, inattivo, o a riposo) la misura del visibile, si è scelto di puntare su quelle foto del passato in cui non v’è traccia di presenza umana e il lavoro si identifica con altri interpreti del processo produttivo: ambienti di vario genere (magazzini, cantieri, uffici, officine, locali commerciali), macchinari e strumenti tecnici, forza-lavoro animale, sino alla merce vera e propria, alla promozione dei prodotti finiti: pesche, scarpe, automobili…

Lo still life, la messa in scena di un microcosmo senza vita, da una parte, e le vedute anche panoramiche di interni ed esterni parimenti vuoti, disabitati, non animati, si rivelano i punti di vista più ricorrenti in questa serie di scatti.

Dietro tali immagini -una cinquantina di stampe originali, non c’è dunque il documentarismo umanistico del fotoreporter, ma lo sguardo distaccato di una serie di professionisti, spesso direttamente ingaggiati da questa o quella azienda.

Ma al di là della genesi e delle implicazioni ideologiche di un simile repertorio iconografico, l’obiettivo della mostra è quello di cogliere e valorizzare l’inedita densità estetica di tali immagini del secolo scorso: quella vocazione metafisica e archeologica a catturare una realtà devitalizzata, che nutre tanta fotografia contemporanea.

Oltre alle stampe esposte a parete, la serata di apertura della mostra propone uno slide show con una più ampia selezione di immagini, abbinato al dj-set del giovane fotografo Paolo Teta.
La fotografia contemporanea sarà poi protagonista della serata 22 ottobre, con un secondo slide show curato da Artnoise: una collettiva di fotografi contemporanei che hanno affrontato nel loro lavoro lo stesso concept del progetto No Men at Work.

Inaugurazione: lunedì 1 ottobre, ore 19:00

s.t. foto libreria galleria
via degli ombrellari, 25 Roma
www.stsenzatitolo.it
dal martedì al sabato 10:30-19:30
ingresso libero

Fotografia. Festival Internazionale di Roma

La XI edizione del Festival Internazionale di Roma, a cura di Marco Delogu, quest’anno ha come tema il lavoro, parola chiave della storia della fotografia. Il programma prevede mostre, talk, concorsi, workshop e coinvolge anche alcuni spazi del MACRO di via Nizza e gli spazi de La Pelanda a Testaccio.

Per il terzo anno consecutivo MACRO Testaccio ospita FOTOGRAFIA Festival Internazionale di Roma.

Tema di questa, undicesima edizione è work, il lavoro: soggetto ricorrente nella fotografia documentaristica, qui affrontato in una prospettiva dalla quale emergono distanze e punti di contatto rispetto all’immagine novecentesca del lavoro, rilanciando inoltre la centralità dell’individuo.

FOTOGRAFIA, sotto la direzione artistica di Marco Delogu, raccoglie quest’anno i lavori di 180 fotografi provenienti da tutto il mondo, con oltre 2000 fotografie presentate all’interno del circuito del Festival, e che comprende numerosi spazi espositivi pubblici e privati.

I padiglioni A e B di MACRO Testaccio e La Pelanda ospitano:

Camera Work, collettiva a cura di Marco Delogu.
In mostra le opere di Roger Ballen, Yto Barrada, Claire Chevrier, Raphaël Dallaporta, Joseph Koudelka, Chris Killip, Fosco Maraini, Nina Poppe, Simon Roberts, Lars Tunbjörk e Florian van Roekel.

Rome Commission, il ritratto fotografico di Roma che annualmente coinvolge un artista diverso. Lo zuavo scomparso è il titolo del progetto di Paolo Ventura, artista selezionato per il 2012.

Fields. This is not an office. Hit the crowd, le tre mostre dei curatori esterni nominati attraverso il bando internazionale del 2010.
Fields, a cura di Paul Wombell, include la partecipazione di Ulrich Gebert, Jackie Nickerson, Mishka Henner. This is not an office, a cura di Marc Prüst, include le opere di Jeroen Kramer, Marco Vernaschi, Tim Hetherington, Stanley Greene. Hit the crowd, a cura di Valentina Tanni, include gli artisti IOCOSE, David Horvitz, Matt Richardson.

Il paese è reale, a cura di Alessandro Dandini de Sylva.
Mostra dedicata alla giovane fotografia italiana. Il progetto vede coinvolti Andrea Botto e Francesco Neri (selezionati per la prima edizione del Premio Graziadei Studio Legale), Tommaso Bonaventura, Lorenzo Durantini, Alessandro Imbriaco, Francesco Jodice.

I mondi dei lavori perduti, a cura di Marco Delogu e Paola Ugolini.
La mostra verte sul lavoro delle pescatrici Ama giapponesi con le immagini di Fosco Maraini (nel centenario della sua nascita) e le fotografie contemporanee della giovane tedesca Nina Poppe.

Lost&Found 3/11, progetto promosso da Doozo art book & sushi.
Focus del progetto è il lavoro di un gruppo di 500 ricercatori volontari che, all’indomani dello Tsunami che ha colpito il Giappone nel 2011, ha recuperato dalle macerie 7.600 album e 13.000 fotografie, restituendole ai legittimi proprietari.

Premio IILA per la giovane fotografia latinoamericana, V edizione.
Artisti coinvolti: Nicolas Alejandro Sanin, vincitore dell’edizione 2011, Alejandro Cartagena, Verónica Gutiérrez Valenzuela, Fabián Hernández Mena, Christian Rodríguez, Coni Rosman.

Call for Entry, V edizione.
Concorso dedicato ai giovani fotografi internazionali; i 15 progetti selezionati sono proiettati all’interno del padiglione A per tutta la durata del Festival.

Inoltre, sempre negli spazi di Testaccio, sono i lavori fotografici di Olivo Barbieri (con un dittico realizzato a Cavezzo, Modena: località colpita dal recente terremoto); di Dario Coletti, Franco Mapelli e Massimo Mastrolillo (con scatti che testimoniano il rapporto tra territorio e lavoro in Sardegna); il progetto Burma’s stories (interventi multimediali di studenti di fotografia birmani); e Photobooks Exhibition (selezione di pubblicazioni di fotografia contemporanea).

Nel corso dei quattro giorni di inaugurazione (20-23 settembre) sono previsti il Magnum Workshop (con Richard Kalvar e Moises Saman) e la sezione dedicata all’editoria di settore.

Il programma completo è disponibile al sito del Festival.

MACRO Testaccio
Piazza Orazio Giustiniani, 4 00153 Roma
aperto da martedì a domenica dalle 16 alle 24
biglietti 5 intero, 3 ridotto;
cumulativo MACRO (Via Nizza138) + MACRO Testaccio 11 intero, 9 .

Euròpia – Rax Rinnekangas

In occasione dell’XI edizione di Fotografia Festival Internazionale di Roma, Sala 1 presenta una selezione di fotografie dalla serie Európia dell’artista finlandese Rax Rinnekangas, interpretando il tema del festival che quest’anno è dedicato al lavoro.

Fotografo, filmmaker e scrittore finlandese, Rax Rinnekangas si caratterizza per la grande originalità e la qualità del suo lavoro. In occasione dell’11° edizione di Fotografia Festival Internazionale di Roma, Sala 1 presenta una selezione di fotografie dalla serie Európia, interpretando il tema del festival che quest’anno è dedicato al lavoro. Soggetti principali di Rinnekangas sono i migranti e i lavoratori, ripresi nei loro contesti quotidiani. Le sue fotografie ritraggono l’europeo “autentico” che vive nelle periferie dell’Unione, lontano dal caos delle grandi metropoli, legato alle proprie radici oltre il tempo, disinteressato all’attuale materialismo.

La mostra inaugura a Sala 1 martedì 25 settembre alle ore 18.30 e sarà aperta al pubblico dal martedì al sabato, dalle 16.30 alle 19.30, fino al 4 novembre.

In occasione della mostra fotografica, Sala 1 presenta anche una rassegna inedita dedicata al progetto Five Master Houses of the World, un ciclo di cinque film realizzati da Rinnekangas tra il 2007 e il 2010. I film saranno proiettati il 23 ottobre presso la Casa dell’architettura e nei giorni 24, 25, 27, 30 ottobre presso il Museo di Roma in Trastevere. Analizzando case private progettate da cinque grandi architetti modernisti, i film offrono una interessante prospettiva sul linguaggio e sulla filosofia progettuale che ne sono alla base, nonché sull’importanza di questa fase storica sull’intera storia dell’architettura.
Presentazione: 23 ottobre ore 14.00 presso la Casa dell’Architettura, p.zza Manfredo Fanti, 47.
Proiezioni: 24, 25, 27, 30 ottobre presso il Museo di Roma in Trastevere, p.zza S. Egidio, 1/b
Film in programma: The Melniknov House (Konstantin Melnikov), Russia, 1927-29; Villa Mairea (Alvar Aalto), Finlandia, 1939; Casa de Estudio (Luis Barragan), Messico, 1948; Le Cabanon (Le Corbusier), Francia, 1952; The Koshino House (Tadao Ando), Giappone, 1979-84.

Sala 1 Centro Internazionale d’Arte Contemporanea
Piazza di Porta S. Giovanni, 10 – 00185 Roma
Tel. 06 7008691 – salauno@salauno.com
www.salauno.com

Qui trovate tutte le informazioni sulle esibizioni e le location del Fotografia Festival Internazionale di Roma di quest’anno.

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