KONTEJNER FESTIVAL

Un festival di danza che lancia una call for entry a giovani compagnie e coreografi. Entro il 15 aprile il termine per partecipare.

Il KONTEJNER FESTIVAL, che si svolgerà dal 2 al 5 giugno al Teatro dell’Orologio, è un festival-concorso che si rivolge a giovani compagnie di danza contemporanea. Nell’idea della promotrice e direttrice artistica Silvia Martiradonna l’evento ha il preciso intento di promuovere la nuova danza e quelle piccole realta ”che faticano a trovare spazi per le proprie creazioni per la mancanza di sovvenzioni e contributi”. Una vetrina, dunque, per  offrire una concreta occasione di visibilità e confronto. Nel 2010 la prima edizione della kermesse ha visto la partecipazione di giovani compagnie ospiti: White Cloud Opera (Roma), M.D.S.D. (Modena), Nervitesi (Ravenna), Artemisianur (Roma), Giovani Danzatori (Roma), i giovanissimi danzatori del Progetto Kontejner e i danzatori ospiti Luca Russo e Gabriele Rossi.
www.kontejnerfestival.it

CORTOONS

Tra cinema sperimentale e animazione d’autore torna il Festival Internazionale di Cortometraggi d’Animazione, dal 6 al 10 aprile al teatro Palladium

Al Palladium Università Roma Tre (piazza Bartolomeo Romano) quattro giorni dedicati all’animazione con cortometraggi e lungometraggi in concorso, ma anche un’attenzione particolare al mondo del web ed alle nuove tecniche digitali per l’ VIII edizione di Cortoons. Tra le più attese proiezioni in concorso “9” di Shane Acker, un lungometraggio d’animazione prodotto da Tim Burton (adattamento dell’omonimo corto dello stesso regista che ha vinto come miglior cortometraggio internazionale l’edizione di Cortoons del 2005), “L’Illusioniste” di Sylvain Chomet, regista di “Appuntamento a Belleville” e il delicato cortometraggio norvegese “Angry Man” di Anita Killi, pluripremiato al Festival di Annecy. Fra le proiezioni speciali fuori concorso, da segnalare, “Sintel” il nuovo film della Blender Foundation realizzato con il software open source Blender. I divertenti corti in stop motion di due fenomeni della rete: PES e NOtsoNOISY e “Simon’s Cat” la seria animata, nata dallo humour di Simon Tofield, che ha raccolto quasi 30 milioni di utenti appassionati alla storia del felino-protagonista e presto diventerà un libro. È un programma ricco di appuntamenti quello proposto da Alessandro d’Urso, direttore di Cortitalia – l’associazione culturale che organizza il festival “per la promozione del cinema indipendente e dei giovani video maker che, anche grazie a internet, si stanno facendo strada nel mondo”. L’evento prevede quattro sezioni: a partire dalla proiezioni di film in concorso provenienti da oltre 30 Paesi per proseguire con seminari e workshop, retrospettive ed eventi speciali. I film in concorso che si alterneranno sugli schermi sono divisi in sei categorie: lungometraggi; cortometraggi italiani; cortometraggi internazionali; VFX (effetti speciali); videoclip animati; cortometraggi provenienti dalle migliori scuole del mondo. I lavori sono stati selezionati da: Francesco Alò (critico cinematografico), Alessandra Margaritelli (Senior Publicity Manager per Universal Pictures Italia), Mauro Berardi (produttore), Alberto Iacovoni (architetto e direttore IED), Anne Riitta Ciccone (regista, sceneggiatrice e membro dei 100 Autori), Aisha Cerami (musicista e attrice) e Marco Maria Gazzano (Professore Associato di Cinema, Arti Elelttroniche e Intermediali presso RomaTRE), che hanno composto la giuria. Mentre i premi ai vincitori sono offerti da 3D Connexion e Duff Beer Italia. Inoltre, tra le novità di questa edizione il contest video Much Love, ideato per sensibilizzare e promuovere l’uso del profilattico come mezzo di prevenzione di malattie (in collaborazione con Muchacho di ITA srl). Passando alle altre sezioni fra i seminari segnaliamo gli interventi di: Digilie Studio, Mbanga Studio, Nuct, Centrifuga .net e Mace Studio; mentre tra gli eventi live “Omaggio alla Rivoluzione Tunisina. Reading di versi su sogni, speranze e aspirazioni di un popolo” di Francesca Bellino e Ahmed Hafiene; la presentazione di Marco Giusti delle opere di Ryan Larkin per Cortoons Vintage. Nel foyer del Palladium sarà ospitata una mostra di Notamax e allestito un piccolo set live per la realizzazione di un breve cortometraggio in plastilina, a cura di Stefano Argentero. Tra cinema sperimentale e animazione d’autore, Cortoons conferma la sua vocazione al mondo della rete grazie anche alla web tv full screen gratuita con cinque canali tematici, attiva da tre anni.
www.cortoons.it
www.teatro-palladium.it
http://cortoons.twww.tv/?onair
http://cortoonsmusic.twww.tv/?onair
http://cortoons3d.twww.tv/?onair
http://cortoons2d.twww.tv/?onair
http://cortoonskids.twww.tv/?onair

PREMIO ITALIA

Il MAXXI presenta i quattro finalisti per la seconda edizione del riconoscimento nell’arte contemporanea

Riparte il Premio Italia Arte Contemporanea, promosso dal MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, mentre fino al 4 aprile saranno ancora in mostra le opere di Rossella Biscotti vincitrice della I Edizione assieme ai lavori degli altri finalisti, i gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio, Rosa Barba e Piero Golia). Giorgio Andreotta Calò, Patrizio di Massimo, Adrian Paci e Luca Trevisani sono i nuovi nomi dei quattro finalisti per la seconda edizione del Premio. Gli artisti, italiani under 45, sono stati scelti da una giuria internazionale composta da nomi noti in ambito artistico quali Elena Filipovic curatore al WIELS Contemporary Art Center (Bruxelles), Udo Kittelmann, Direttore Staatliche Museen (Berlino), Anna Mattirolo, Direttore MAXXI Arte, Jessica Morgan curatore Tate Modern (Londra) e dall’artista Luigi Ontani e coordinati da Bartolomeo Pietromarchi. “Con la seconda edizione del Premio Italia Arte Contemporanea – dice Anna Mattirolo, Direttore del MAXXI Arte – prosegue l’impegno del MAXXI nel sostegno e nella ricerca dedicati all’arte contemporanea italiana. Grazie a questo Premio infatti, il museo ha la possibilità di produrre e acquisire lavori delle ultime generazioni di artisti nati o residenti in Italia. Vorrei sottolineare il momento davvero fortunato che ci vede a confronto con una generazione di artisti particolarmente vivace, sensibile e matura: la sicurezza con la quale si confrontano con lo spazio innovativo del museo e con la scena artistica internazionale, ci conferma che stiamo andando nella direzione giusta”. Il vincitore sarà scelto sulla base dei lavori proposti dai finalisti per l’esposizione che a fine 2011 coinvolgerà gli spazi museali. Infatti a dicembre sarà realizzata una mostra con opere prodotte per l’occasione dal museo stesso. L’opera vincitrice entrerà a far parte della collezione permanente del museo e all’artista verrà dedicato un catalogo monografico su tutto il suo percorso artistico.
Gli artisti sono stati selezionati per le seguenti motivazioni:

Giorgio Andreotta Calò (Venezia, 1979 – vive e lavora ad Amsterdam) selezionato da Chiara Parisi, Direttore Centre international d’art et du paysage (Ile de Vassivière, Francia), è stato scelto dalla giuria perché “attraverso le sue sculture, installazioni e video ha creato opere che si collocano tra la poesia e la politica, con un legame molto forte ai temi del paesaggio e al problema della clandestinità. L’artista esplora quasi ossessivamente i limiti e i confini dello spazio e del corpo nel tempo”. Nei suoi lavori affronta la realtà delle periferie cittadine e la desolazione di alcuni ambienti naturali che mette in risalto la solitudine sociale e psicologica dell’uomo odierno.

Patrizio di Massimo (Jesi, 1983 – vive e lavora ad Amsterdam) selezionato da Francesco Manacorda Direttore di Artissima (Torino) è stato inserito tra il finalisti perché “rappresenta un unicum in Italia per la capacità di fondere un’efficace critica alla storiografia del nostro paese con una sperimentazione linguistica innovativa. Analizzando i fatti storici del colonialismo italiano l’artista parla in realtà del nostro presente storico e dell’identità nazionale, sviluppando una ricerca non solo estetica ma socio-politica sul ruolo propagandistico del ‘ritorno all’ordine’ delle avanguardie durante periodi di conservatorismo”.

Adrian Paci (Shkoder- Albania, 1969 – vive e lavora a Milano) presentato da Cristiana Perrella curatore indipendente, è stato selezionato per l’approccio interessante alle tematiche al centro del suo lavoro: l’esperienza dell’emigrazione, il nomadismo, l’identità, il rapporto tra privato e dimensione collettiva. “Le sue opere vanno dalla scultura alla fotografia, dal video alle installazioni, con capacità iconica fuori dal comune. Paci costringe a ragionare su cosa voglia dire per ciascuno appartenere a un contesto, sul rapporto con le radici, non necessariamente nella condizione di migrante, ma in senso più aperto come disorientamento e fatica ad individuare una propria “casa”.

Luca Trevisani (Verona, 1979 – vive e lavora tra Berlino e l’Italia) presentato da Andrea Bruciati, Direttore artistico della Galleria comunale d’arte di Monfalcone, è stato scelto per i suoi lavori che spesso “comportano lunghe e articolate operazioni di ricerca e riguardano il tema della collettività, indagando gli spazi e le dinamiche della condivisione”. L’artista che attinge alla storia, l’attualità, i testi scientifici, la letteratura, si ispira anche ai fenomeni naturali “costruendo le sue “sculture” attorno all’idea di flusso, di gorgo, di situazioni in cui il confine si perde”.
www.fondazionemaxxi.it

LIBRI COME

Torna la Festa del Libro e della Lettura, dal 1 al 10 aprile all’Auditorium Parco della Musica di Roma, quest’anno con un occhio di riguardo per la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia

Libri Come. Festa del Libro e della Lettura è promosso e organizzato dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Telecom Italia, partner unico della manifestazione. L’evento, alla sua seconda edizione, conferma il desiderio di “non fermarsi al cosa di un libro, svelandone invece i segreti del come: come viene scritto, stampato, pubblicato, venduto e… letto”. All’Auditorium Parco della Musica di Roma dal 1 al 10 aprile sfileranno autori come Jonathan Franzen. Il programma, che prevede incontri, laboratori, corsi e iniziative per le scuole, sarà articolato in diversi percorsi, tra cui la personale dedicata a Kveta Pakovskà. I seminari organizzati ad hoc nel “Garage”, l’immenso spazio di oltre duemila metri quadrati, permetteranno ai visitatori di entrare nel sistema della produzione editoriale e stare a stretto contatto con i suoi protagonisti.
www.auditorium.com

MACRO 2%

La nuova ala del Museo d’Arte Contemporanea Roma si arricchisce di due opere permanenti, vincitrici del concorso internazionale

Andranno a far parte delle opere del Museo d’Arte Contemporanea Roma di via Reggio Emilia le due opere del concorso MACRO 2% : “Rope” del tedesco Arthur Duff e “Orizzonte Galleggiante” dell’artista francese Nathalie Junod Ponsard. Il concorso internazionale che ha messo a disposizione 405.233,12 euro per la realizzazione di due opere permanenti nella nuova ala del Museo, prevedeva l’individuazione di due zone di passaggio con “un intervento di, dalla e sulla luce”, su indicazione dell’architetto Odile Decq. I luoghi scelti sono stati: il vano ascensori, al primo livello interrato del museo, e la scala che collega Via Nizza con la grande terrazza sovrastante. Nel primo spazio è stata inserita l’opera di Arthur Duff. “Rope” è costituita da un’installazione neon di colore rosso situata nei vani antincendio del parcheggio e si completa con una proiezione laser sul fondo degli ascensori vetrati, visibile solo quando sono in movimento. La scritta a neon è una citazione ripresa dalla prima pagina della sceneggiatura dell’omonimo film di Alfred Hitchcock (Rope -Nodo alla gola) : “The action of the story is continuous; there are no time lapses of any kind – L’azione della storia è continua; non ci sono scarti temporali di alcun tipo” e vuole essere un messaggio che anticipa l’esperienza del pubblico una volta entrato negli ascensori vetrati. Si vuole trasmettere continuità percettiva e dialettica tra osservatore e osservato. Continuando l’installazione led, realizzata nel vano della scalinata da Nathalie Junod Ponsard, collega direttamente lo spazio esterno del nuovo MACRO alla grande terrazza.  Il nome “Orizzonte Galleggiante” vuole evocare l’orizzonte luminoso composto da led colorati che accompagna simbolicamente i visitatori attraverso l’architettura, trasformando questo spazio in un “ideale paesaggio aperto, in cui la luce varia continuamente definendo atmosfere dinamiche ed equilibri mutevoli”. L’artista descrive così la sua ricerca: “La linea d’orizzonte scende o sale, è come un livello proposto dentro lo spazio della scalinata. Il museo offre livelli luminosi variabili che fanno perdere al visitatore i suoi riferimenti di altitudine mentre sale o scende la scalinata. Questo orizzonte si sposta come se il MACRO portasse i visitatori in un altro luogo, in un movimento verticale e luminoso che avvolge il pubblico e il passante non sa più se sale o scende perché i campi luminosi ondeggiano, mutevoli e fluttuanti. Lo spazio della scala si reinventa continuamente, non offre alcun orientamento, ma al contrario determina una nuova dimensione del luogo… Il colore dell’orizzonte varia, ricorda il tramonto, ma anche il sole quando sale allo zenit. I colori luminosi sono complementari, determinano una potenza visiva. Il muro si sposta nella sua verticalità, lo spazio cambia. La dimensione laterale e mobile dell’opera di luce, procurando una certa instabilità, crea una decontestualizzazione del luogo”.
www.macro.roma.museum

ROMA PROVINCIA CREATIVA