Dominik Lang. Missing Parts

The Gallery Apart è orgogliosa di inaugurare i suoi nuovi spazi di via Francesco Negri 43 con la mostra Missing Parts, la prima personale in una galleria italiana dell’artista ceco Dominik Lang, curata da Lýdia Pribišová.

The Gallery Apart è orgogliosa di inaugurare i suoi nuovi spazi di via Francesco Negri 43 con la mostra Missing Parts, la prima personale in una galleria italiana dell’artista ceco Dominik Lang, curata da Lýdia Pribišová.

Per l’occasione Dominik Lang ha progettato una installazione site specific che interagisce con i nuovi caratteristici spazi della galleria. Lang indaga sistematicamente l’ambiente che lo circonda, modificandolo con i suoi interventi architettonici. Nella progettazione di questo nuovo lavoro parte dalla distribuzione degli spazi, si focalizza sulle sue regole di composizione per poi applicarle al suo processo creativo. L’artista riflette sui possibili significanti degli spazi della galleria, sottolinea o nega la struttura formale dello spazio, reagisce alla sua funzionalità, non solo architettonica, ma anche sociale ed istituzionale. Le contraddizioni interne della forma, del materiale e dei significati sono analogiche alle soggettive emozioni dell’artista.

Dominik Lang opera con i moduli spaziali, trasforma lo spazio espositivo, enfatizza o contesta le sue funzionalità.
Indaga la relazione tra lo spazio e la superficie, creando il proprio archivio della plasticità, positiva e negativa.
Segnala la nuova forma autonoma, la quale mantiene la propria ambiguità, l’apertura verso le diverse interpretazioni. I lavori di Lang sono in mezzo tra la scultura e l’architettura, la sua installazione potrebbe essere interpretata anche come un modello possibile, come una partitura architettonica. L’autore manipola i materiali primari, crudi, dai quali compone la nuova totalità, non evitando il rischio. Le sue opere sono un po’ come i rebus: concettuali, assurdi, a volte surreali, provocatori.
Dominik Lang dedica una grande attenzione anche alla storia passata. Come se cercasse di ricordare qualcosa che non ha vissuto lui stesso. Nelle sue realizzazioni precedenti aveva interagito con la scena artistica cecoslovacca non ufficiale che, attiva nella seconda metà dello ventesimo secolo, non poteva fino al 1989 esporre nelle strutture ufficiali. Artisti che oggi cominciano ad essere internazionalemente riconosciuti, come Maria Bartuszová, Hugo Demartini, Milan Grygar, Eva Kmentová, Bĕla Kolářová, Stanislav Kolíbal, Karel Malich
Jiří Novák, incarnavano allora l’opposizione contro il realismo socialista, supportato dal regime, ed avevano creato opere avanguardistiche, astratte. Lang così rappresenta una certa storia dell’arte, l’arte diventa l’oggetto della ricerca artistica. Punto di partenza simile aveva anche la sua installazione La Città Dormente alla 54. Biennale di Venezia, nel padiglione ceco e slovacco nel 2011, dove aveva presentato le sculture di suo
padre Jiří Lang, e le aveva inserite in un contesto nuovo.
Nei nuovi spazi di The Gallery Apart Lang reagisce criticamente ai messaggi del modernismo e alla astrazione geometrica del dopoguerra. L’artista opera nello spazio della galleria con un intervento scultoreo che coinvolge entrambi i piani espositivi, sconvolgendo la gerarchia delle diverse parti dello spazio. La ricerca di Dominik Lang diventa così “il commento dei modi, come le cose funzionano, come sono composte e come sono preservate dalla società”. Seguendo simili suggestioni, Lang affianca poi alla grande scultura site specific un’ulteriore installazione composta di sculture, collage e disegni dotati di specifica autonomia ma nel contempo logicamente interconnessi in un unico scenario storico-artistico.

Inaugurazione: 15 marzo 2013

Durata della mostra: 15 marzo – 11 maggio 2013

The Gallery Apart – via Francesco Negri 43, Roma
www.thegalleryapart.it

Waterfire Roma

Waterfire è un grande spettacolo di arte pubblica, in programma per venerdì 21 e sabato 22 settembre a Roma sulle rive del Tevere, tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini.

Falò galleggianti che bruciano dal tramonto a mezzanotte, fluttuanti sulle acque del Tevere, accompagnati da musiche e coreografie: avremo modo di assistere a questo e molto altro in WATERFIRE, il grande spettacolo di arte pubblica, in programma venerdì 21 e sabato 22 settembre a Roma, tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini sulle rive del Tevere.

L’evento d’arte, ideato e diretto dall’artista americano Barnaby Evans, sarà presentato con le performance di teatro ambientale MOVEABLE SPACE, della coreografa Linda Foster, nonché una reiterazione di CHANCE ENCOUNTER, di Robert Hammond. L’iniziativa, organizzata da Pino Fortunato e con la partnership di TEVERETERNO Onlus, si presenta come un’installazione e una straordinaria cerimonia urbana dedicata alle città d’acqua, con lo scopo di rivalorizzare e trasformare in maniera creativa le aree fluviali.

WaterFire fu organizzato per la prima volta da Barnaby Evans nella città di Providence (Rhode Island, USA) diciotto anni fa. Da allora ha guadagnato tanta popolarità da ergersi a trampolino di lancio per molte altre forme di arte. Ripetuto stagionalmente per sette mesi senza pause, è diventato la principale attrazione dell’intero Stato, con oltre dieci milioni di spettatori. Proprio di recente l’opera si è aggiudicata il prestigioso premio Art Place America. Si tratta di una vera e propria iniziativa di “community-based art”, in cui il pubblico è attivamente partecipe e protagonista.

Grazie agli ottimi risultati ottenuti, negli ultimi anni l’artista ha apportato delle modifiche a WaterFire adattandolo ad altre città degli Stati Uniti, oltre che a Singapore, con l’ambizione di ottenere gli stessi straordinari risultati sociali, culturali ed economici sul tessuto urbano coinvolto.

WaterFire ha un impatto travolgente. Acqua e fuoco sono il cuore dell’installazione, con una giustapposizione deliberata degli elementi simbolo della vita e della comunità fin dall’antichità. Lo spettacolo è un’esperienza sinestetica e ha l’effetto di un suggestivo rito tribale dell’età contemporanea. La semplicità e la bellezza magica dei fuochi scoppiettanti riflessi nell’acqua creano infatti un’atmosfera incantata e tranquilla e un profondo senso di pace, condivisione e comunità.

La manifestazione arriva per la prima volta in Europa ed è ospitata nella Capitale, tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini, a “Piazza Tevere”, uno spazio che l’Associazione Tevereterno Onlus, fondata dall’artista Kristin Jones, ha ridefinito come una “piazza virtuale”, dedicandola all’arte contemporanea e invitando grandi artisti a realizzare qui lavori site-specific con l’obiettivo di riqualificare l’area attraverso attività culturali programmate.

WaterFire Roma è realizzato con il sostegno di Roma Capitale – Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico e grazie al contributo de Il Gioco del Lotto e GTech – controllata di Lottomatica Group, rientra nell’ambito della programmazione dell’Estate Romana e gode del Patrocinio dell’American Academy in Rome.

WaterFire Roma è prodotto da Fortunato Productions e Associazione Art For Promotion, grazie al supporto tecnico di Bio-Energy Srl per la fornitura di legna riciclata e di Barani Group per i servizi di sicurezza.

WaterFire: Roma 21 e 22 settembre 2012, a partire dalle ore 19.00 fino a mezzanotte Luogo Fiume Tevere, Ponte Sisto – Ponte Mazzini, Lungotevere della Farnesina, Banchina del fiume (Piazza Tevere)

www.waterfire.tv

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