SEBASTIANO BARCAROLI e SIRIANA FLAVIA VALENTI BANG ART

Un magazine per lottatori
mascherati, donne senza silenziatore,
amanti del buon gusto

Bang Art è frutto della mente creativa di Siriana Flavia Valenti e Sebastiano Barcaroli che, nel 2003, danno vita a Stirato Postermagazine, dedicato alle forme più innovative di arte visiva. “Un magazine piegato che non si piega. Stirato poteva essere definito, con una sola parola ‘nuovo’. Baluardo di una curiosità contagiosa: un magazine per scoprire nuove realtà artistiche, una mappa per un viaggio verso l’arricchimento personale e la bellezza. Stirato stesso dovrebbe essere come una forma d’arte. Ogni numero è in primis frutto di un processo creativo, poi un magazine e, solo alla fine, un gadget, il poster”. Nel 2009 nasce Bang Art, edito da Coniglio Editore, “L’unico magazine che al posto dell’inchiostro usa la polvere da sparo. Una rivista che sfugge la noia di un panorama artistico polveroso e presenta il migliore dei futuri possibili, assordando tutti con un Bang! Ogni numero ha collaboratori fissi e collaboratori che vanno e vengono a seconda dei temi trattati. Il movimento è ondulatorio per quanto riguarda le submission e le interviste agli artisti diversi ogni numero. Concentrico per la linea editoriale, ideata e gestita da due persone e, nel caso di eventi organizzati da noi, sussultorio”. In poco più di un anno, Bang Art si afferma come una rivista coraggiosa: “non ci rivolgiamo a un solo pubblico specifico, ma cerchiamo di comprimere nelle pagine quello che piace a noi e che immaginiamo possa piacere, non pensando a come va il trend nella nostra città o Paese. Di solito questa scelta si è rivelata azzeccata e vantiamo la scoperta di artisti che, ospiti delle nostre pagine, sono poi entrati nell’immaginario visivo della città. Il nostro lettore lo immaginiamo in un unico golem, l’unione disordinata di questi famosi personaggi: Jena Plissken, Napoleon Dynamite, Oscar Wilde, Hans Christian Andersen, George A. Romero, Patrick Bateman, Fumo Nero di Lost, una Scimmia Volante di Oz, William Klein, Leatherface e un eremita tibetano”. L’attività editoriale entra nella sfera personale e creativa: “l’esperienza che ha la gamma di emozioni più ampia rimane l’ideazione del nuovo numero. Appena scelto il tema e gli artisti, il resto è una cascata che viene da sola e nessuna diga può fermare. Le modalità di lavoro sono quelle, schizofreniche e romantiche, di una coppia che oltre a innamorarsi, litigare, coccolare i propri gatti, vedere ossessivamente film e vivere insieme, fa anche una rivista d’arte, curandone poetica, coordinamento e grafica. Insomma una follia”. Ma il magazine vive in una comunità che risponde. “È fondamentale il network che si è creato intorno alla rivista sia virtuale (abbiamo dovuto aprire un secondo facebook per le troppe richieste di amicizia), sia reale (le persone che accorrono agli eventi che organizziamo). A fare una rivista si rischia di diventare un po’ degli amanuensi, curvi sulle proprie tastiere a scrivere, impaginare, fare PDF. Quando poi si presenta l’occasione di organizzare un evento, quella è la vera sfida. Mettere alla prova la propria capacità di ‘smuovere’ le persone e creare da tante esperienze ‘in differita’, un’unica esperienza comune. Pensiamo ad esempio al We are the be(a)st party, organizzato per la fiera ROMA. The Road to Contemporary Art”.
www.bangart.it
www.stirato.net

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ROMA PROVINCIA CREATIVA