La mostra sarà aperta al pubblico dal 21 al 30 marzo.
Dal 21 al 30 marzo lo Spaziottagoni (via Goffredo Mameli, 9) propone la mostra “Teatro a Muro”, la personale di Maria Pizzi, un’artista che nei suoi video, utilizza quasi esclusivamente fotografie “perchè – come spiega – nella foto la differenza tra la vita e la morte si azzera”.
La mostra si sviluppa in tre parti: la prima intitolata “Cartoni inanimati”, consiste nella proiezione di 15-20 video di corpi e volti che, in un gioco di luce ed ombre, prenderanno vita come in un teatro di marionette. I video saranno accompagnati da 30 fotografie di Dino Ignani, proposte in sequenza per raccontare la storia di “Giorni felici”, l’opera drammatica di Samuel Beckett, sulle note de “La vie en rose” eseguita dalla tromba di Flavio Boltro.
I due protagonisti delle storie reccontate per la serie “Teatro a muro” sono il curatore Achille Bonito Oliva (Willie) ed Eleonora Mingoia (Winnie). “L’opera di Maria Pizzi è una grande opera di “vanitas” nel senso seicentesco della parola – commenta il curatore –
Maria Pizzi è un’artista che buca, come si fa con un palloncino, l’aria tronfia dell’iconografia, dell’immagine, “la carne” dell’immagine, per renderla sottile e portarla in una condizione friabile. È il passaggio, appunto, dalla carne allo scheletro e dallo scheletro alla polvere. Poi, nel suo caso, data l’ironia di cui è involontariamente armata – e l’ironia per Goethe è “la passione che si libera nel distacco” – ecco che questa polvere si imbelletta, ci restituisce la memoria e il sospetto che si tratti di un’artista donna”.
Le altre due installazioni, della serie “Teatro a muro”, consisteranno in fotografie multiple illuminate e disposte in sequenza. In particolare la seconda installazione sarà composta da quattordici fotografie di Claudio Abate, per narrare il “Si” dell’Ulisse di Joyce, accompagnate dalle percussioni di Giampaolo Ascolese.
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