PIETRO RUFFO

Con la matita ha sviluppato la sua esplorazione artistica sui comportamenti umani

Gli studi in architettura e la passione per la carta e il disegno sono gli elementi all’origine del lavoro di Pietro Ruffo. Romano, nato nel 1978 nella capitale, la sua iniziale formazione artistica è legata all’espressività classica. La matita diventa il primo e principale strumento per indagare i comportamenti umani, chiave di lettura delle sue opere. Col tempo i suoi mezzi espressivi si diversificano e lo portano ad utilizzare anche il video e la fotografia. Negli anni Ruffo sviluppa sempre più l’analisi della natura delle cose e della contrapposizione
tra gli elementi. Questi temi cari alla filosofia e alla politica diventano i soggetti sui quali la sua arte si focalizza. “Attraverso il disegno studio alcuni temi legati alla storia, alla politica o alla filosofia, uso la matita come strumento di indagine dei comportamenti umani. Ma l’idea che c’è dietro i miei lavori è quella di realizzare grandi installazioni con un materiale molto fragile come la carta. Un materiale dalle molteplici caratteristiche. Infatti, spesso, realizzo intere stanze di carta arrotolandola, spiegandola e questa diventa un materiale tridimensionale. Nel suo intento artistico c’è quello di sviluppare la ricerca e di poter continuare a lavorare, sia a livello nazionale sia internazionale, con progetti sempre più interessanti. La realtà romana legata all’arte contemporanea secondo Ruffo si è molto sviluppata negli ultimi anni grazie al contributo e alla nascita di musei, fondazioni private e nuove gallerie: “tra le diverse mostre alle quali ho partecipato ho avuto anche l’occasione di poter lavorare con il MAXXI e il Macro, e spero che ci saranno altre opportunità per affrontare questi spazi”. Da Taiwan a New York le sue opere sono state esposte in gallerie pubbliche e private. Al suo attivo l’artista ha anche importanti riconoscimenti. Dopo aver vinto nel 2009 il Premio Cairo, il 2010 è stato contrassegnato dall’importante riconoscimento del Premio New York per il quale gli è stata assegnata una residenza presso l’I.S.C.P. The International Studio & Curatorial Program di NYC, e una borsa di ricerca presso la Columbia University per l’anno 2010-2011.

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