MOTHER LAND

La X Edizione di FotoGrafia Festival Internazionale di Roma, dal 23 settembre al 23 ottobre, al MACRO Testaccio

È ispirato alla terra e al senso di appartenenza al proprio luogo il Festival di FotoGrafia Internazionale di Roma. “Un’analisi del rapporto tra terra ed identità, territorio e valori, radici e complessità del vivere contemporaneo, con un’attenzione particolare alla nostra penisola che quest’anno festeggia i suoi primi 150 anni d’unità. Ognuno risponde a suo modo: indaga terre di sua appartenenza, vecchie o nuovissime, grandi o piccole, reali o virtuali, con una documentazione assolutamente personale, frutto della propria vita e della necessità di tornare o di allontanarsi” è la linea guida che nell’arco di un mese anima le diverse mostre ospitate al MACRO Testaccio di Roma, nelle ambasciate, gallerie e spazi espositivi della città. Ognuna racconta il rapporto tra i fotografi e le loro “motherlands” o terre d’adozione, a partire dalla collettiva a cura di Marco Delogu direttore artistico di questa X Edizione. Dal titolo “Motherland” l’esposizione raccoglie lavori di importanti fotografi internazionali mai visti in Italia come: Alec Soth, Tim Davis, Guy Tillim, David Spero, Leonie Purchas, David Farrell, Tod Papageorge, Paolo Ventura, Antonio Biasiucci, Anders Petersen e Guido Guidi. Il percorso continua con tre mostre collettive dei curatori del Festival: “Wherever i lay my camera down is home” a cura di Paul Wombell presenta il lavoro di 7 fotografi che hanno realizzato opere sul bisogno di trovare asilo. Valentina Tanni in “Datascapes” mette a confronto il lavoro di Mathieu Bernard-Reymond e Rick Silva, due artisti che da anni si sforzano di interpretare e dare senso al “panorama informativo” contemporaneo. Marc Prust espone il lavoro di quattro fotografi alla ricerca della propria identità nelle rispettive madrepatrie all’interno di “The place where i belong”. Inoltre, Mizu no oto Sound of Water, presenta opere di Rinko Kawauchi, Lieko Shiga, Asako Narahashi,Yumiku Utsu, Mayumi Hosokura, esposizione a cura di 3/3 in dialogo con Rinko Kawauchi. La mostra in co-produzione con l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a cura di Rob Hornstra “New Dutch Storyteller”, presenta le opere di Willem Popelier, Anne Geene, Anna Dasovic e Rob Hornstra. Mentre uno spazio diverso è offerto alle otto personali di artisti italiani emergenti e non: Stefano Graziani (a cura di Francesco Zanot); Alessandro Imbriaco (a cura di Renata Ferri); Lorenzo Maccotta (a cura di Giovanna Calvenzi); Francesco Millefiori (a cura di Stefano Ruffa); Valentina Vannicola (a cura di Benedetta Cestelli Guidi); Rodolfo Fiorenza (a cura di Francesca Bonetti); Francesco Fossa (a cura di Valentina Bonomo) e Giorgio de Finis (a cura di Silvia Litardi). Tra le novità per questa edizione c’è la proiezione di 15 progetti selezionati tra quelli che hanno partecipato alla call for entry 2011, indetta dalla direzione artistica del Festival per promuovere la visibilità di giovani fotografi emergenti provenienti da tutto il mondo, ed il concorso “Wine Wievs” realizzato in collaborazione con il Gambero Rosso e Art Tribune per una ricerca di nuove immagini con l’obiettivo di sviluppare un rapporto sempre più stretto tra il mondo dell’arte e quello del vino. Il variegato programma della kermesse capitolina ripropone, inoltre, per la nona edizione il prestigioso appuntamento con la Commissione Roma, che ogni anno chiede ad un importante fotografo internazionale di ritrarre Roma in totale libertà. Quest’anno sarà presentato il lavoro di Alec Soth “La belle dame sans merci” a cura di Marco Delogu: “il titolo della mostra prende spunto da un verso di John Keats che ha ispirato il lavoro del grande fotografo americano, universalmente riconosciuto come uno dei grandi protagonisti della fotografia on-the-road praticata da Walker Evans, Robert Frank e Stephen Shore”. E continua con la quarta edizione il Premio IILA FotoGrafia per la giovane fotografia latinoamericana con la presentazione del lavoro su Roma del vincitore dell’edizione 2010 Pablo Lopez Luz, mentre verrà proiettata la selezione del vincitore e dei finalisti del Premio IILA 2011. Il vincitore, Alejandro Nicolás Sanín, trascorrerà un mese di residenza all’IILA per realizzare un progetto su Roma, in mostra nel 2012 al Festival. L’evento promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali, Dipartimento Cultura di Roma Capitale e dalla Camera di Commercio di Roma, con la produzione di Zétema Progetto Cultura si svolge nell’arco di un mese, dal 23 settembre al 23 ottobre. Un mese all’insegna della fotografia contemporanea nelle sue diverse forme e linguaggi e valorizzarne i talenti emergenti a livello nazionale ed internazionale.
www.fotografiafestival.it

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