MICHELANGELO PISTOLETTO

Al MAXXI, dal 4 marzo al 15 agosto, due mostre e più di 100 opere raccontano l’artista, considerato uno dei maestri viventi dell’arte contemporanea.

“Michelangelo Pistoletto: da Uno a Molti, 1956 – 1974” e “Cittadellarte” sono le due mostre che, dal 4 marzo al 15 agosto, il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, in coproduzione con il Philadelphia Museum of Art, dedica al “grande maestro italiano vivente”. Tra gli esponenti fondatori dell’Arte Povera, Michelangelo Pistoletto è riconosciuto a livello internazionale come una figura chiave nel campo del contemporaneo, oltre ad essere considerato negli Stati Uniti un anticipatore delle pratiche artistiche di partecipazione collaborativa. Con più di 100 lavori provenienti da collezioni pubbliche e private, sia italiane che americane, il curatore delle mostre Carlos Basualdo racconta l’artista italiano che nel 2003 ricevette il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia. La mostra “Michelangelo Pistoletto: da Uno a Molti, 1956 – 1974” raccoglie il percorso artistico di Pistoletto nel contesto delle trasformazioni che nel dopoguerra hanno investito l’Italia, l’Europa occidentale e il Nord America. Le opere raggruppate in tre gruppi principali presentano le relazioni del suo lavoro con la Pop Art, il Minimalismo e il Concettuale, ma anche gli aspetti che hanno caratterizzato la sua ricerca dalla metà degli anni Cinquanta. “Il lavoro di Pistoletto – dice Anna Mattirolo, Direttore MAXXI Arte – è l’esempio più esplicito di come un percorso che ha le sue radici nel secolo scorso abbia inciso sulle ricerche più attuali, aprendosi anche sul fronte etico dell’arte che indirizza chi lo vuole leggere nella direzione di un futuro migliore”. La seconda esposizione “Cittadellarte” rappresenta un focus sull’omonimo laboratorio creativo fondato dall’artista stesso a Biella nel 1998 che, a partire dalle pratiche artistiche sperimentali avviate negli anni Sessanta, prevedeva il coinvolgimento e la partecipazione attiva del pubblico. Con questo progetto Pistoletto pose al centro delle sue attività la trasformazione etica della società: l’arte è vista quale impegno civile e sociale attraverso l’attività svolta da uffici autonomi dedicati a diversi settori tra cui Architettura, Educazione, Moda, Politica, Produzione, Strategia e Comunicazione, oggi in mostra al museo. Inoltre, tutta la programmazione legata a Cittadellarte sarà seguita dal Dipartimento Educazione del MAXXI e offrirà spazio a collaborazioni con organizzazioni attive nel tessuto sociale della città e con le istituzioni locali.
www.fondazionemaxxi.it

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