LIVIA CRISPOLTI TESSUTO A MANO

A metà tra moda e arte, una designer tessile fa dialogare l’artigianalità con la contemporaneità

Divide la sua vita tra moda e arte la designer tessile Livia Crispolti. Dal 2004 con il suo Livia Crispolti Tessuto a Mano propone cinque linee di prodotti: gilet, cappelli, cravatte, sciarpe e tessuti, interamente fatti a mano in modo tradizionale, pezzi a tiratura limitatissima e a volte unici. L’attività della Crispolti ruota intorno al concetto di multidisciplinarietà, di contaminazione tra moda, arti visive, artigianato, design, produzione tessile e cultura. Con il suo marchio produce tessuti a metraggio su telai manuali per il fashion e l’interior design. Dal 2007 la sua vetrina espositiva e commerciale è in uno spazio chiamato Vetrina Ripetta 133. Qui si trovano vere e proprie opere spesso create in collaborazione con artisti contemporanei. L’avventura di Livia Crispolti inizia nel 1994, quando da Roma arriva a Como e comincia a collaborare con l’artista-artigiana Marisa Bronzini, nel suo opificio tessile. “Da lì una passione si è trasformata naturalmente in lavoro. Ho una formazione specificamente tecnica, legata alla progettazione tessile, affiancata da studi umanistici legati alla storia dell’arte e, in particolare, alla storia del tessuto”. I suoi studi la portano a sperimentare forme e colori diversi: ciò che le interessa è
l’intreccio tessile, o meglio la tecnologia che sostanzia e determina ogni intreccio. In sostanza, come la struttura e la forma di un intreccio si modificano con l’apporto della creatività. “Il ritmo, che crea geometrie da indossare è ciò che cerco di realizzare con le mie creazioni”. Il colore è il filo conduttore dei diversi prodotti della firma Livia Crispolti Tessuto a Mano, che nascono dalla ricerca di nuovi intrecci e nuove forme. “Il ritmo è dato dal colore, che reinventa la forma creando differenti combinazioni che sollecitano emozioni cromatiche, tattili e visive, che trasformano il manufatto tessile in espressione”. Il suo è un lavoro artigianale con i telai ed è sempre reinventato attraverso materie prime diverse. L’obiettivo, infatti, è quello di far rivivere una tradizione antichissima come quella di tessere a mano, mettendola in rapporto con la contemporaneità, e quindi in dialogo continuo con le nuove tecnologie: proiettarsi nel futuro reinventando il passato. In quest’ottica ogni collaborazione con realtà artigianali è la benvenuta. “Mi interessa il saper progettare e il saper fare. Il mio è un lavoro che nasce naturalmente da scambi e collaborazioni a un livello sia progettuale sia operativo”.
www.liviacrispolti.com

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