COSE

La quarta edizione della rassegna di jazz, musica contemporanea, danza e action painting alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio di Roma. Sono 9 gli appuntamenti previsiti fino al 12 maggio

“Kaleidosopic Arabesque” del duo jazz italiano Bebo Ferra e Javier Girotto ha aperto la rassegna COSE, che tutti i giovedì sera fino al 12 maggio presso la Sala Mangiatoia (sala concerti della Scuola Popolare di Musica di Testaccio di Roma) propone una serie di appuntamenti legati alla sperimentazione e alla connessione tra linguaggi artistici. Il progetto, giunto alla 4^ edizione, riesce a coniugare una proposta di eccellenza artistica con una politica di contenimento dei prezzi grazie al sostegno di quattro strutture romane indipendenti che sono attive già da diversi anni nella città ed hanno deciso di autofinanziare la rassegna. Parliamo dell’Associazione Controchiave, del Live Sound Development, della Scuola Popolare Di Musica Di Testaccio, che ospita gli eventi, del Centro di cultura sperimentale Rialto, nonostante la chiusura di uno di questi spazi (il Rialtosantambrogio). Sono in programmazione una serie di performance e concerti: il 10 marzo in scena la danza con le due compagnie di danza finaliste dell’ultima edizione di MArteLive mentre. Nei giovedì successivi, invece, si susseguiranno diversi gruppi legati alla musica jazz, sia di stampo italiano che internazionale. In totale sono quattro questi appuntamenti: il 17 marzo con il duo di Greg Burk e Bob Moses e il loro ultimo lavoro “Ecstatic Weanderings”; il 24 marzo col trio italiano composto da Sandro Satta, Roberto Bellatalla e Fabrizio Spera; il 7 aprile con le ipnotiche atmosfere del trio di Eivind Aarset, Michele RabbiaStefano Battaglia; il 14 aprile sarà la volta dell’ultimo lavoro di una giovanissima del jazz italiano Luisiana Lorusso con il suo “Upwards” accompagnata da Gaetano Partipilo, Claudio Filippini, Francesco Ponticelli e Fabio Accardi. Il 21 aprile è di scena “La bellezza non ha forma” action painting di Cinzia Fiaschi insieme alla voce di Diana Torti e al pianoforte di Alessandro Giachero. In chiusura due quartetti italiani, il Leaf Branch’s Project di Tocilj-Frasca, il 5 maggio, e il Deep Combo di Claudio Corvini di scena il 12 maggio.
www.lsdproduzioni.eu

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