CLAUDIA PIGNATALE – SECONDOME

Design gallery con l’obiettivo di rendere Roma una città protagonista sulla scena internazionale del design

“Un contenitore di design duro e puro nel quale gli oggetti sono i veri protagonisti”. Tutto questo è Secondome, design gallery aperta da novembre 2006 al civico 26 di via degli Orsini, dedicata alle scoperte del mondo del design, ai nuovi designer, agli autoproduttori italiani e alle edizioni che Secondome produce, promuove ed esporta in tutto il mondo. “Partita come un concept in via dei Pianellari, si è evoluta a galleria con pezzi unici o tirature limitate di design che proponiamo o che produciamo a marchio nostro con designer provenienti da tutto il mondo come Kiki van Eijk, Sam Baron, Fabrica e con autoproduttori come Andrea Salvetti, Alessandro Ciffo, Silvia Zotta, Dum Dum e Roberto Mora”. Claudia Pignatale è l’architetto che ha ideato Secondome e che, grazie alla realizzazione di questo progetto, ha concretizzato la sua passione per l’arte e per il design. Claudia ha lavorato nel settore pubblicitario, occupandosi della localizzazione dei prodotti internazionali, esperienza che le ha permesso di viaggiare molto ed entrare in contatto con realtà come Parigi, Londra, Copenhagen, Amsterdam e Stoccolma, dalle quali ha tratto alcuni aspetti della ricerca del living e del design contemporaneo. “La mission è duplice: far divenire la design gallery polo di attrazione del design per l’Italia centro-meridionale e portare Roma sulla scena del design internazionale”. In pochi anni Secondome ha attirato su di sé molta attenzione ed è diventata un brand riconosciuto “spesso più all’estero che sul territorio romano che pian piano si sta avvicinando al nostro concetto di design superselezionato”. L’obiettivo è far conoscere al grande pubblico questa neo-arte e trasmettere la passione per il design portando i grandi nomi del panorama internazionale anche nella capitale per “contribuire a far vivere a Roma quell’atmosfera internazionale, propria delle grandi metropoli, che le spetterebbe di diritto”. Tra le proposte di Secondome, le fotografie degli “esterni” di Marinella Paolini, le sculture di Andrea Salvetti, gli arredi di Kiki van Eijk, le coloratissime ceramiche di Silvia Zotta, le case-scultura di Michele De Lucchi, le installazioni calamitate di Roberto Mora, i mastodontici oggetti metallici di Joost van Bleiswijk, i vasi “Utiles & Futiles” di Sam Baron, oltre ai pezzi speciali “british made” di Established & Sons.“Il nostro è un progetto innovativo che segue il filone internazionale del design. Roma è la nostra città, il luogo in cui viviamo. Nel suo cambiamento culturale noi ci crediamo molto e pensiamo stia già avvenendo, anche grazie a strutture come il MAXXI o il MACRO. Rimane il fatto che parlare di design a Roma, oggi, è ancora difficile. Per questo, stiamo cercando di ‘educare’ il nostro pubblico e di introdurlo a un concetto innovativo. Io ci credo in una Roma del futuro e spero che ci sia sempre più spazio a disposizione dei nuovi progetti”.
www.secondome.eu

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