AlterEquo

Formatasi tra gli anni ottanta e novanta a Roma e negli Stati Uniti, Laura Buffa nel 2000 diventa docente di formazione in tecniche di vendita della Confesercenti Nazionale e presso il gruppo Finmeccanica sulle tematiche della “diversity”, intesa come accettazione e valorizzazione delle differenze. La sua profonda conoscenza dei meccanismi relazionali e delle tecniche della negoziazione le permettono successivamente di dare un valido sostegno al commercio etico. Spinta dalla passione e da un’esperienza decennale, grazie all’aiuto del Fondo per la creatività, Laura dà vita nell’agosto 2011 all’azienda AlterEquo.
Il suo obiettivo è quello di recuperare e reinventare prodotti di abbigliamento per mamme e bambini, gioielli e accessori, infine oggetti per la casa e in particolare per l’eco-arredo. AlterEquo è la diretta conseguenza della Cooperativa T-Riciclo premiata nel 2010 dalla Consulta femminile della regione Lazio per il bando Una città al femminile e fondata proprio dieci anni fa dalla stessa imprenditrice. A impegnarsi nella raccolta, nel riuso dei materiali per l’infanzia e in progetti di educazione ambientale, Laura Buffa è stata ed è accompagnata da un gruppo di donne che credono fortemente “che il futuro sia ‘verde’ e che i giovani debbano guardare a modelli di sviluppo davvero alternativi”. Ma il valore fondamentale di questa azienda è rappresentato da un nuovo concetto di ‘recupero’. Come spiega la stessa Laura, AlterEquo vuole “togliere alla parola ‘recupero’ tutta la sfumatura nostalgica che si porta dietro, proiettando in avanti la sua pratica e la sua filosofia”. Il concetto base è quello dell’up cycling, ovvero: prendere un prodotto già esistente, dargli una nuova veste avvalendosi di tecnologie innovative e preservarne l’idea originaria, ‘l’anima’. In questo modo l’oggetto recuperato diventa “un pezzo unico, artigianale, e al tempo stesso artistico”. Con l’up-cycling non solo si riutilizza il materiale, e quindi si “recupera un rapporto consapevole con l’ambiente”, ma, soprattutto, si dà nuova vita agli antichi mestieri: “l’abilità manuale, un vanto delle donne”. AlterEquo è diventata così “una realtà produttiva in grado di aggregare forza lavoro attorno a una manifattura ‘one of a kind’, garantita dall’intervento artigianale di alcune donne recuperate alla produttività, professionalità femminili uscite dal mondo produttivo”. Sono proprio loro la vera anima di questa azienda.

WWW.ALTEREQUO.COM

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