VERONICA CRUCIANI

Un teatro popolare d’arte per dare voce alle storie di vita scomode

Una pedagogia teatrale finalizzata a una drammaturgia contemporanea, che sia capace di offrire uno sguardo ‘altro’ rispetto alla realtà odierna contraddistingue il percorso di Veronica Cruciani. Attrice e regista è diplomata presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e lavora come attrice con molti importanti registi. Nel 2003 Ascanio Celestini scrive per lei “Le nozze di Antigone”, mentre nel 2004 fonda la Compagnia Veronica Cruciani in cui unisce tradizione orale, memoria e drammaturgia contemporanea. Nel 2007 è regista di “Il ritorno”, testo vincitore del Premio della Critica 2008 e finalista al Premio Ubu 2009. Insegna recitazione e drammaturgia in alcuni teatri di Roma e conduce laboratori di teatro in diverse città italiane per attori professionisti e non. Nei tanti anni di studio Veronica Cruciani ha esaminato i vari aspetti dello spettacolo dal vivo. “Andando spesso a teatro come spettatrice mi capitava di vedere negli spettacoli gli attori usati come vere e proprie scenografie che si muovono, da qui è nata l’esigenza di voler creare una forma di teatro che avesse l’attore al centro della questione. Mi chiedevo: come è possibile per l’attore stare in scena come un semplice esecutore poco cosciente di quello che fa? Vedevo spettacoli difficili da comprendere, con un pubblico fatto solo di addetti ai lavori; oppure assistevo a spettacoli commerciali privi di qualità. Mi domandavo come fosse possibile fare un teatro popolare, cioè comprensibile a tutti, ma anche d’arte, cioè di qualità”. Così Veronica ha incominciato a sviluppare un metodo basato sulla creazione di testi originali a partire dalla testimonianza diretta dei protagonisti delle vicende: emigranti, immigrati, anziani, lavoratori precari, adolescenti, ecc… “Non so se è originale quello che faccio, ma sicuramente mi riguarda profondamente. Mi occupo di portare avanti una ricerca molto legata a un lavoro di indagine e di riflessione sulla realtà contemporanea. Raccolgo delle storie di vita scomode, di cui nessuno si occupa e le faccio diventare un testo teatrale”. La location del suo lavoro è da tre anni il Teatro Quarticciolo, “mi piacerebbe continuare a lavorare in quelle periferie, perché ho costruito molto tra la gente, professionisti e non, unendoli in un’idea di teatro partecipato che credo sia importante per migliorare la struttura sociale di quei luoghi”.
www.veronicacruciani.it

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