MYATELIER.NET

Dal 19 al 29 maggio 15 “cubi/atelier” tracceranno un percorso nelle strade e negli angoli più suggestivi di Roma

Un evento che trasforma Roma in una galleria d’arte contemporanea a cielo aperto grazie a 15 “cubi/atelier” assegnati a 15 creativi nazionali e internazionali posti negli angoli più suggestivi della città. Dal 19 al 29 maggio 2011 nelle vie e principali piazze della capitale è di scena la prima edizione del progetto MyAtelier.net – Creatività per le strade di Roma. 15 Cubi per 15 Artisti, con il patrocinio di Roma Capitale, organizzato dalla società MyAtelier, con la direzione artistica di Boiler Corporation con Porzia Bergamasco, la partnership dell’Istituto Europeo di Design e di ma0/Studio d’architettura di Roma. I 15 punti sono idealmente collegati sul tema comune dell’Altrove, espresso dagli artisti con opere site-specific all’interno dei cubi assegnati. Lo scopo dell’iniziativa è quello di rendere partecipi romani, turisti, appassionati e curiosi dell’arte e del nuovo, di una riflessione sull’attraversamento dei “confini” posto in stretta relazione con le più attuali idee della pluralità, della mobilità e della città. L’intero tracciato si articola tra due “porte” storiche della città: ponte Milvio a nord e l’EUR a sud. Altro cuore pulsante dell’evento sarà la stazione di Roma Ostiense, la cui facciata è oggetto di un intervento di comunicazione, che darà grande visibilità all’iniziativa nell’ambito della mediapartnership con Centostazioni (la società costituita da FS e Archimede 1-Gruppo SAVE, che gestisce 103 stazioni italiane), oltre alle iniziative previste anche nella rete delle stazioni laziali e in tutto il territorio nazionale. Un invito, dunque, a rileggere la città come una sequenza di luoghi ad uso collettivo. MyAtelier.net rappresenta il frutto di un processo durato quasi due anni, che ha coinvolto gli studenti dell’Istituto Europeo di Design capitolino attraverso lezioni, gruppi di studio ed elaborazione di prototipi che sono stati anche oggetto di tesi. I “cubi/atelier”, infatti, sono stati progettati dagli studenti di IED Roma secondo criteri di sostenibilità, rispetto e valorizzazione delle location in cui si inseriscono. La scelta dei 15 artisti, designer, scultori, fotografi e performer è avvenuta attraverso un meccanismo misto che prevede: dieci artisti a invito diretto e cinque selezionati attraverso una open call del sito MyAtelier.net, all’interno del quale sono stati pubblicati tutti i portfolio dei candidati. Inoltre, in questo modo il sito e si configura come spazio e vetrina permanente per artisti. Come segno ulteriore di interazione con quanto di rilevante accade in città, per l’edizione 2011 MyAtelier.net ha riservato 2 dei 15 cubi ad artisti dell’area islamico-mediterranea per uno scambio con la Settimana della Cultura Islamica, iniziativa promossa da Roma Capitale, Ministero degli Esteri e Ministero dei Beni Culturali che si svolge in concomitanza a Roma.
http://2010.myatelier.net/

Incontro con EUGENE RICHARDS e book signing

L’incontro con Eugene Richards è realizzato in collaborazione con Officine Fotografiche (www.officinefotografiche.org).

Lunedì 23 maggio il fotografo statunitense Eugene Richards sarà ospite del 10b Photography Gallery per uno speciale incontro col pubblico, ad anticipare l’inaugurazione della mostra War Is Personal, che si terrà presso la galleria il 7 giugno alle 19.

In questa rara occasione, Richards presenterà il progetto da cui la mostra e il libro War is Personal sono nati, e affronterà temi cruciali che hanno segnato il suo percorso professionale e le sue scelte.

Nell’arco della giornata i partecipanti avranno la possibilità di acquistare in esclusiva copie di alcuni dei libri pubblicati da Richards non distribuiti in Italia, come War is Personal e Exploding into Life.

A causa dell’eccezionalità dell’evento, l’ingresso è riservato a un numero limitato di iscritti. L’incontro si terrà in lingua inglese, con il sostegno di un interprete.

Eugene Richards

Nasce nel 1944 a Dorchester, Massachusetts, Stati Uniti. Laureato in letteratura inglese e giornalismo si dedica poi allo studio della fotografia con Minor White. Molti sono i riconoscimenti ricevuti da Richards, tra cui il Guggenheim Fellowiship, il National Endowment for the Arts, il W. Eugene Smith Memorial Award, il National Geographic Magazine Grant for Photography, il Getty Images Grant for Editorial Photography, e l’Amnesty International Media Award.

Data: lunedì 23 maggio – Orario: 16-19 Luogo: 10b Photography Gallery, Via San Lorenzo da Brindisi 10/b, 00154 Roma -Per maggiori informazioni, contattare il 10b Photography:

-        all’indirizzo events@10bphotography.com

-        al numero telefonico 0670306913

GIORNATE DI STUDIO: FOTO DOCUMENTARIA E FOTO GIORNALISMO

GIORNATE DI STUDIO SULLA FOTOGRAFIA  DOCUMENTARIA E  IL FOTOGIORNALISMO

A cura di
Punto di Svista e Officine Fotografiche

Roma, 18 – 20 maggio 2011

Officine Fotografiche, Via G. Libetta 1

Si svolgeranno nell’arco di tre giorni (dal 18 al 20 maggio 2011) le Giornate di Studio sulla Fotografia Documentaria e il Fotogiornalismo. Si tratta di un’iniziativa, curata da Officine Fotografiche e Punto di Svista, nell’ambito della quale verrà analizzato e discusso questo ampio territorio della fotografia prendendo in esame vari punti di vista e valutando differenti professionalità del settore.

Sono previsti incontri, seminari e dibattiti durante i quali sarà coinvolto il pubblico presente attraverso il dialogo diretto con gli studiosi e gli autori chiamati a partecipare. Lo scopo è quello di affrontare questi significativi generi fotografici in modo approfondito e problematico, senza pregiudizi e soprattutto con il desiderio di cercare di comprendere tutti quegli elementi che riguardano non solo questi campi della fotografia ma anche le questioni di carattere comunicativo e massmediologico connesse a tali discipline.

Tutti gli appuntamenti vedranno dunque docenti, giornalisti, fotografi e operatori del settore interagire con il pubblico presente, anche grazie a proiezioni di immagini che rappresenteranno i testi visuali sui quali discutere.

PROGRAMMA

Mercoledì 18 maggio 2011. Ore 18.30 – 21.00

E’ possibile raccontare un conflitto? Modalità contraddittorie della raffigurazione della guerra

Seminario condotto da Maurizio G. De Bonis


Il primo appuntamento sarà dedicato a un seminario, tenuto dal critico delle arti visive e direttore della testata giornalistica online CultFrame – Arti Visive Maurizio G. De Bonis, sulla spinosa questione della rappresentazione dei conflitti bellici. Attraverso analisi di lavori e di immagini di fotografi internazionali che operano secondo modalità diverse, se non addirittura opposte, sarà possibile affrontare il problema dell’oggettività presunta delle immagini fotografiche nonché il nodo cruciale dell’informazione sugli organi di stampa di oggi. L’argomento verrà affrontato anche dal punto di vista dell’attività teorica di studiosi (critici, docenti, giornalisti) che si accostano all’argomento in questione attraverso lo strumento dell’analisi di tipo culturale, filosofica e intellettuale.

Giovedì 19 maggio 2011. Ore 17.30 – 21.00

La questione dell’immagine fotografica,

tra oggettività, soggettività, realtà, ricordo e immaginazione

Conversazione tra Paolo Peverini e Giovanni Fiorentino

(modera Maurizio G. De Bonis)

Paolo Peverini (docente di Semiotica della Comunicazione Visiva presso la LUISS di Roma) e Giovanni Fiorentino (docente di Sociologia della Comunicazione presso l’Università della Tuscia) dialogheranno sulla questione della natura dell’immagine fotografica e sul complesso tema del rapporto tra fotografia e realtà. In particolare, prendendo spunto dai libri L’occhio che uccide (Giovanni Fiorentino – Meltemi Editore, 2004) e Le immagini raccontano le notizie? (Paolo Peverini, Marica Spalletta – Edizioni UCSI-UniSOB, 2007) i due studiosi si concentreranno sulle problematiche relative alla rappresentazione della realtà nell’ambito della fotografia documentaria e del fotogiornalismo. Si cercherà di far emergere tutte le diverse sfumature che riguardano la fotografia come strumento di divulgazione, informazione e analisi di eventi delle vicende internazionali. Si discuterà, inoltre, anche sulle modalità attraverso le quali il racconto della realtà è collocato nell’ambito dei mass media del terzo millennio.

Cercare, scoprire, vedere, raccontare. La fotografia come strumento di conoscenza

Conversazione con Monika Bulaj

(moderano Valentina Trisolino e Orith Youdovich)


Incontro con la fotografa polacca Monika Bulaj, attiva da anni sul fronte della narrazione fotografica relativa alla vita di popolazioni, come quella afgana, di cui giunge in occidente solo una parziale e, per certi versi, distorta rappresentazione mediatica. Valentina Trisolino (curatrice e storica della fotografia) e Orith Youdovich (fotografa e direttore responsabile di Punto di Svista – Arti Visive in Italia) dialogheranno con Monika Bulaj per identificare le linee espressive e culturali che guidano il lavoro della fotografa polacca.

Si cercherà, inoltre, di mettere a fuoco il senso del lavoro del fotografo documentarista, tra racconto del presente, ricerca antropologica e esigenza profonda di conoscenza dell’altro

Venerdì 20 maggio 2011. Ore 18.30 – 21.00

Cosa vuol dire essere fotogiornalisti oggi?

Dialogo tra Giorgio Cosulich e Stefano Snaidero

(introduce Emilio d’Itri, modera Alfredo Covino)

Confronto dialettico tra Giorgio Cosulich e Stefano Snaidero, fotogiornalisti attivi nel panorama contemporaneo italiano e internazionale, i quali parleranno del loro lavoro sul campo e delle difficoltà che contraddistinguono la loro azione professionale. La conversazione moderata da Alfredo Covino (fotogiornalista e Vice Presidente di Punto di Svista) e introdotta da Emilio D’Itri (Direttore artistico di Officine Fotografiche) sarà incentrata sul tentativo di comprendere il senso del lavoro del fotoreporter e sull’esigenza di mettere a fuoco la relazione tra attività fotogiornalistica, etica, coscienza soggettiva e diritto di cronaca. Fino a che punto ci si può, e ci si deve, spingere nella rappresentazione del reale? Con quale spirito il fotogiornalista guarda il mondo e racconta gli eventi? A queste e altre domande si tenterà di dare risposte possibili con la consapevolezza che i temi di cui si discuterà sono da sempre al centro di complessi dibattiti ancora oggi non del tutto risolti.

INFORMAZIONI:

Giornate di Studio sulla Fotografia Documentaria e il Fotogiornalismo
A cura di Punto di Svista – www.puntodisvista.net e Officine Fotografiche – www.officinefotografiche.org

Da mercoledì 18 al venerdì 20 maggio 2011
Presso Officine Fotografiche / Via G. Libetta 1, Roma / Telefono: 06.5125019
INGRESSO LIBERO
Ufficio Stampa: press@officinefotografiche.org

Mercoledì 18 maggio 18.30 – 21.00
E’ possibile raccontare un conflitto? Modalità contraddittorie della raffigurazione della guerra. Seminario condotto da Maurizio G. De Bonis

Giovedì 19 maggio 17.30 – 21.00
La questione dell’immagine fotografica, tra oggettività, soggettività, realtà, ricordo e immaginazione. Conversazione tra Paolo Peverini e Giovanni Fiorentino (modera Maurizio G. De Bonis)

Cercare, scoprire, vedere, raccontare. La fotografia come strumento di conoscenza. Conversazione con Monika Bulaj (moderano Valentina Trisolino e Orith Youdovich)

Venerdì 20 maggio 18.30 – 21.00

Cosa vuol dire essere fotogiornalisti oggi? Dialogo tra Giorgio Cosulich e Stefano Snaidero. (introduce Emilio d’Itri, modera Alfredo Covino)

CONTATTI:
Punto di Svista – info@puntodisvista.net
Officine Fotografiche – info@officinefotografiche.org

LINK:
Punto di Svista – www.puntodisvista.net
Officine Fotografiche – www.officinefotografiche.org

DEVOZIONI X

La decima tappa del progetto di Gian Maria Tosatti dal 10 maggio all’11 giugno, alla Torretta dell’ospedale San Camillo

È giunto alla decima tappa il progetto di installazione ambientale di Gian Maria Tosatti a cura di Alessandro Facente. Alla Torretta dell’ospedale San Camillo si inaugura “Testamento – devozioni X” dal 10 maggio e sarà attiva fino all’11 giugno. Sarà proprio dalla torre che una stazione radio trasmetterà un solo brevissimo messaggio lanciato nel vuoto: “If I had another fifteen years of work, I could rebuild this entire country, I could change the nation”, una frase pronunciata da Frank Lloyd Wright poche settimane prima di morire. Tale affermazione esprime un estremo ripensamento, il desiderio di rimediare agli errori di un sistema che procede spedito verso la catastrofe. “Devozioni è l’attraversamento del singolo visitatore all’interno dello spazio, quasi fosse esso stesso un performer.  Il percorso in solitudine nello spazio che Tosatti cerca, individua e modifica in ogni specifica tappa, completa l’obiettivo che il ciclo nella sua interezza esprime: strutturare un discorso sull’imminenza del contemporaneo partendo dalla valenza archetipa che dieci momenti centrali del Vangelo rappresentano all’interno dell’identità culturale occidentale. Testamento – devozioni X, è un intervento sulla fine dell’umanità, sull’impossibilità di una resurrezione”. La decima ed ultima tappa del ciclo “Devozioni” che, , si è sviluppato dal 2005 in poi in dieci installazioni ambientali per dieci edifici della città di Roma, connettendo insieme ricerca visiva e architettura, è prodotto dalla Fondazione VOLUME!, in collaborazione con l’ospedale San Camillo/Forlanini, Ordine dei Medici e con il patrocinio di Roma Capitale, Provincia di Roma e Regione Lazio.
www.fondazionevolume.com

Rifrazioni Permanenti di Daniele Spanò

NUfactory per 150 Italiamobile: Rifrazioni Permanenti di Daniele Spanò

Progetto promosso da: Presidenza del Consiglio-Unità tecnica di missione per i 150 dell’Unità d’ItaliaMinistro del Turismo, MiBAC

Committente: Artchivium

Nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il 21 aprile a Piazza Colonna, Roma, si svolgerà in prima assoluta Rifrazioni Permanenti, un’opera di Daniele Spanò a cura di NUfactory, parte integrante del progetto 150 Italiamobile a cura di Artchivium che presenta l’evento e il lancio dell’applicazione istituzionale per smartphone legata all’Unità d’Italia.

Attraverso un lavoro corale, frutto dell’incontro tra nuove tecnologie, architettura, danza, musica e arti visive, Daniele Spanò presenta in prima assoluta il suo ultimo lavoro. Rifrazioni Permanenti è un’opera di Visual Mapping che nasce dalla riflessione sul concetto di unità, per raccontare l’Italia senza riferimenti iconografici, ma descrivendone la sua unità, il potere del singolo nella collettività, guardando al passato per lanciarsi nel futuro.

Le diverse discipline partecipano, attraverso i loro differenti linguaggi, ad un processo condiviso. Un atto creativo che trova il suo compimento nel rapporto con il pubblico: gli abitanti della città. Un evento che darà modo di sottolineare l’importanza storica del luogo, rafforzandone l’identità nel presente.

Le musiche di Pino Pecorelli, la danza di Nicoletta Cabassi e Biagio Caravano, le animazioni 3D di Luca Rocchi e la fotografia di Vito Frangione e Raffaello Dileo aggiungono valore all’opera di Spanò ed alla capacità che l’artista possiede nel dare forma a lavori dal contenuto multimediale.

Innovazione e multimedialità, sono alla base di quest’ultimo evento a cura di NUfactory, che si inserisce nel più ampio progetto 150 Italiamobile: ideato e coordinato da Artchivium e promosso dalla Presidenza dei Consiglio dei Ministri-Unità tecnica di missione per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il Ministro del Turismo e la Direzione Generale per la Valorizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Photogallery di Ilaria Magliocchetti Lombi

Il video mapping è una tecnologia che permette di proiettare delle luci o dei video su dei volumi, di ricreare delle immagini di grandi dimensioni su dei monumenti, o ancora di pensare e realizzare veri e propri universi a 360°. Si compone di una ricerca visiva e sonora, che mira ad abbattere le frontiere tra il mondo reale ed un immaginario virtuale, attraverso delle installazioni tridimensionali o delle proiezioni su superfici architettoniche realizzate grazie all’utilizzo della tecnologia 3D. A differenza di una semplice proiezione su di uno schermo, il video mapping confronta il videomaker alla necessità di non pensare le superfici sulle quali si proietta solo come dei supporti. Il video mapping interagisce con l’architettura, per offrire una lettura diversa e rinnovata delle sue strutture. Figlio di un nuovo modo di intendere il rapporto tra uomo e spazio urbano, elaborato dal pensiero urbanistico degli ultimi decenni, il video mapping si configura ormai come una delle soluzioni ideali per rinsaldare il rapporto tra il cittadino e le aree monumentali delle città contemporanee.

Daniele Spanò (Roma 1979) subito dopo aver terminato la sua formazione artistica come scenografo, inizia il lavoro di montatore televisivo e cinematografico. Nel 2005 firma la regia del documentario “Gary Hill. Resounding Arches” (Catalogo Electa). Tra il 2005 e il 2006 cura la regia video dei readings “La Città Fuori le Mura. Esplorazioni urbane con gli scrittori de La Repubblica” a cura di Lorenzo Pavolini presso il teatro Palladium di Roma. Nel 2007-2008 partecipa alla quinta e sesta edizione dell’Homework Festival a Bologna. Nel 2008 presenta il live video “EXCEPT US” con il duo elettronico MIR al Box Contemporary Art Festival presso il teatro Vascello di Roma.In maggio”FORGETFUL2.0” è inserito nel programma di Teatri di Vetro – Festival indipendente di teatro presso il teatro Palladium di Roma, Nel luglio 2010 il suo lavoro multimediale “ONE MOMENT MORE” è esposto al MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea presso l’Università La Sapienza di Roma a cura di Box3 e Agita. In agosto FORGETFUL2.0 partecipa a Festival Euromediterraneo di Altomonte (CS) con il sostegno della Regione Calabria, Provincia di Cosenza e Comune di Altomonte. Realizza poi la scenografia video per lo spettacolo “Uk=0” della Compagnia di danza Varitmes presso l’Auditorium Comunale di Cagliari nel dicembre 2010. Realizza lo slide multimediale del reportage fotografico “Fisnik” di Guido Gazzilli. Nel febbraio 2011 “FORGETFUL2.0” viene selezionato dal celebre regista e artista Takeshi Kitano, grazie all’intermediazione di NUfactory e insieme al lavoro degli urban artist Artcock, per rappresentare il fermento artistico della città di Roma.

ROMA PROVINCIA CREATIVA