LUCAMALEONTE, Bombardamenti a San Lorenzo, un nuovo murale narra la storia del quartiere

E’ il nome più famoso della Street art romana, in scena già dagli anni 2000. Dai graffiti alla pittura, un linguaggio più idoneo per i grandi muri dell’ambiente urbano. Come a San Lorenzo dove l’8 febbraio alle 18,30 sarà inaugurato Patrimonio Indigeno, il murales realizzato grazie a una collaborazione tra la Fondazione Pastificio Cerere e SCS SVILUPPO IMMOBILIARE SRL, con la curatela di Marcello Smarrelli.

Interessa le facciate di un edificio tra via dei Reti e via dei Piceni ed è quasi terminato, ma in occasione dell’inaugurazione Lucamaleonte aggiungerà un icosaedro, figura regolare dai molteplici significati simbolici, che usa per firmare le sue opere.

L’opera, un dittico di metri 9,50×7,90 e 9,50×4,50, è dedicata all’identità del quartiere di San Lorenzo e alla storia dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Una mappa concettuale, un ritratto che offre una chiave di lettura di questo luogo così importante per Roma.

Attraverso simboli iconografici e topografici, inseriti all’interno di una composizione vegetale, Lucamaleonte ha creato un’opera che dialoga con il contesto urbano, con la sua identità attuale e la sua memoria storica. E non è il primo.

«L’origine del lavoro nasce, come succede spesso nei miei lavori, dalla passione per i grandi incisori del passato – racconta Lucamaleonte – La storia dell’arte e le fonti classiche sono sempre d’ispirazione per approdare ad un modo tutto mio, frutto di un’evoluzione personale che per ora mi ha portato su questo percorso. Ovviamente la conoscenza del luogo ha aiutato a trovare la simbologia adatta, che forse è la parte più divertente del mio lavoro».

Sempre nel quartiere San Lorenzo, lo street artist ha già lasciato la sua firma su “Eden Effect”, murale sul muro di cinta di un cantiere a via Cesare De Lollis 12. Anche in questo caso si tratta di un’opera imponente con un vero e proprio esperimento di arte applicata al green: alcune parti di esso infatti sono costituite da piante che crescono all’interno di sacche attaccate direttamente al muro con una tecnica tipica dei giardini verticali.

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Equilibrio 2019, l’aurora boreale della danza nordica a Roma

Un’aurora boreale in live streaming dalla Lapponia dal tramonto in poi. Trasmessa in diretta dall’osservatorio di geofisica di Sodankyla dell’Università di Oulu è l’attrazione più spettacolare per rievocare l’atmosfera dell’aurora boreale – nota come tempesta solare di Carrington –  che si manifestò a Roma nel 1859. Sarà visibile sulla cupola della sala Sinopoli del Parco della Musica dove si terrà la rassegna annuale di danza contemporanea EQUILIBRIO che quest’anno, rinnovata sotto un profilo tematico ed estetico,  si focalizza sui paesi nordici – Norvegia, Islanda, Danimarca, Finlandia e Svezia, con un ampio cartellone che non si concentra esclusivamente sulla danza ma anche su ciò che la circonda. In partenza e in chiusura due grandi star svedesi come Mats Ek (10 febbraio ore 18) e Cullberg Ballet, la compagnia di Brigitte Cullberg, una delle madri della danza moderna (26 febbraio ore 21). La natura e i semi nella coreografia di Ina Christel Johannessen (12 febbraio ore 21), acclamata coreografa norvegese, quando la danza incontra il cinema nelle creazioni di Pontus Lidberg (14 febbraio ore 21) svedese. La condivisione è al centro della ricerca gestuale di Alpo Aaltokoski (17 febbraio ore 18), figura chiave della danza finlandese, mentre la danza e la musica folk generano nuovi spazi emozionali nelle coreografie del norvegese Hallgrim Hansegård(20 febbraio ore 21).

Ma EQUILIBRIO non è solo spettacoli. Ad affiancare le performance coreografiche una ricca serie di mostre, incontri, concerti, proiezioni, light show e installazioni video e sonore. Sound art con Jacob Kirkeegard, e immagini dal dal laboratorio galleggiante Lance, che monitora lo scioglimento dei ghiacci. Giochi di luce del danese Mads Vegaz sui portici e la performance musicale multimediale di Thurídur Jónsdóttir. 6 film di danza dal Festival Loikka 2018 e il documentario Rooted with wings di Thomas Frendilich su Tero Saarinen, coreografo finlandese e una conferenza della giornalista Donatella Bertozzi sul centenario dei Ballets Suedois di Jena Börlin e Rolf de Maré.

Il programma completo su: https://www.auditorium.com/rassegna/equilibrio_festival_2019-19514.html

Il 2019 è l’anno cinese del maiale: i festeggiamenti del Capodanno a Roma

Il Capodanno Cinese dura 15 giorni e si chiude ufficialmente con la Festa delle Lanterne. E’ una grande celebrazione che porta tutti nelle strade a eseguire o seguire la tradizionale Danza del Leone. La città viene addobbata a festa con lanterne di carta di riso rosse alle quali si possono appendere anche degli indovinelli per stuzzicare i passanti. Insieme alla famiglia si gustano le palline di riso.

A Roma al Teatro Argentina, l’opera di Pechino suonerà Turandot al Teatro Argentina. La produzione è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Emilia Romana Teatro, il Teatro Metastasio di Prato e la China National Opera Company di Pechino (date: martedì 5.2, venerdì 8.2. 21:00; Mercoledì 6.2, sabato 9.2. 19:00; Giovedì 7.2, domenica 10.2. Ore 17:00.

Le boutique di Via dei Condotti ospitano un’esposizione congiunta dello scultore, fotografo e performer cinese Liu Bolin. L’artista, molto stimato nel suo paese d’origine e su livello internazionale, costruisce un ponte tra la cultura europea e quella cinese. Tutti i brand di Via dei Condotti e alcuni hotel di lusso partecipano all’iniziativa.  2-10. febbraio 2019, durante gli orari dei negozi.

I festeggiamenti quest’anno si terranno anche a Piazza Vittorio Emanuele II il 9 e il 10 febbraio . Ci saranno stand con dimostrazioni di arte, calligrafia e specialità culinarie. Il programma include la Danza del Leone, uno spettacolo di danze e canti tradizionali di bambini e adulti e presentazioni di arti marziali.

Cosa si mangia per il capodanno cinese? Il pesce non manca mai sulle tavole delle famiglie riunite per la cena: la parola cinese pesce suona come la parola abbondanza. Secondo la tradizione mangiare pesce porta denaro e fortuna in abbondanza nell’anno successivo. I ravioli sono un altro piatto immancabile, come la torta di riso niangao, i tang yuan, gli spaghetti della longevità e i frutti della buona fortuna. Se volete celebrare il Capodanno Cinese con un’ottima cena, scegliete uno di questi ristoranti.

Mr Chow  (via Genova 29/A) Un ristorante incuneato in una piccola stradina che apre le porte alla cucina di Canton e Taiwan.

Dao, (viale Jonio, 328).  Questo locale accoglie gli ospiti in un’atmosfera moderna dall’arredamento essenziale secondo la disciplina del feng shui; la cucina rispecchia questa visione dello spazio, lasciando ampi respiri tra i profumi e i sapori.

Celebrità (via Iginio Giordani, 53). Tutto fatto in casa: questo è il solo posto a Roma dove la Barba di drago (sottilissimi spaghetti di farina di riso) viene tirata a mano e poi servita in una zuppa di manzo con striscioline di carne saltata e verdure croccanti e saporite. Celebrità vanta un altro primato capitolino in quanto unico ristorante a servire le Uova centenarie, preparate con tofu e salsa di soia.

Asian Inn (Viale Marconi 586). Chef Ge è uno dei migliori ambasciatori della cucina cinese e tailandese a Roma e propone una cucina asian – fusion con una vasta gamma di alternative vegetariane e vegane per permettere a tutti di apprezzare la delicatezza dei sapori e degli aromi della cucina asiatica.

ROMA FRINGE FESTIVAL DAL 7 AL 28 GENNAIO

Il Fringe è il più importante festival mondiale di spettacolo dal vivo. Un evento che si replica in ogni capitale culturale del mondo.

Nato nel 1947 a Edimburgo (UK), conta oggi circa 240 festival annuali, dall’Australia agli Stati Uniti, dall’Asia alla nostra Europa.

Per capire cos’è il Fringe e cosa rappresenta per il settore delle arti sceniche basta dare un’occhiata ai numeri: ogni anno, 19 milioni di persone in tutto il mondo vedono 170 mila artisti replicare 79 mila spettacoli.

Una vera e propria fucina di talenti, ma non solo. Sono moltissimi, infatti, gli attori affermati che vogliono provare l’ebbrezza e l’emozione di un contatto diretto con un pubblico schietto e verace. All’estero, negli oltre 60 anni di vita, il Fringe è stato scelto come palco da attori del calibro di Ewan McGregor, Hugh Jackman, Tim Roth e Hugh Grant. 

Il Fringe è attivo a Roma dal 2012, patrocinato dalla World Fringe Society, ed è alla sua VII edizione (scopri come partecipare).

È Il fenomeno di spettacolo dal vivo più vivace della penisola e rappresenta un punto di riferimento per tutti gli artisti indipendenti che ambiscono a una platea internazionale.

A testimoniare l’attenzione che il Roma Fringe Festival riceve da parte del pubblico e di tutto il settore delle arti sceniche, le numerose richieste di partecipazione che ogni anno aumentano in modo esponenziale.

Nel 2017 sono state 350 le compagnie che si sono iscritte alla selezione per un cartellone che prevedeva 40 spettacoli.

Fra le ragioni di questo successo, il pubblico folto e genuino composto da turisti, addetti ai lavori e non, le location prestigiose (Villa Ada, Castel Sant’Angelo, Villa Mercede e, quest’anno, La pelanda), ma soprattutto la possibilità, grazie alla partnership con World Fringe Network, di accedere a una vetrina internazionale.

Diversi sono stati negli anni scorsi i vincitori del Roma Fringe Festival che hanno ottenuto premi e riconoscimenti nel mondo. I vincitori del Roma Fringe 2013, 2014 e 2016 hanno trionfato come miglior spettacolo al San Diego Fringe 2014, 2015 e 2018. I vincitori dell’edizione del 2012 sono stati menzionati dal New York Times partecipando l’anno successivo, grazie al Roma Fringe, al New York City Fringe Festival. Lo spettacolo vincitore dell’edizione 2015 è stato considerato dalla critica il miglior spettacolo della stagione teatrale italiana. Mentre i vincitori dell’edizione 2017 debutteranno al Sidney Fringe nel 2019.

Un’ulteriore testimonianza della qualità che il nostro teatro indipendente è capace di esprimere ogni anno.

Che cos’è il Fringe? Non è solo una piattaforma di lancio, ma una finestra spalancata sull’ampio panorama del giovane teatro italiano.

Programma su http://www.romafringefestival.it/il-fringe/

 

“Valueable”, un progetto d’inclusione europea

Il 12 dicembre a Roma è stato presentato da Associazione Confindustria Alberghi “Valueable”, un progetto co-finanziato dalla Comunità Europea finalizzato all’inserimento lavorativo dei ragazzi con disabilità intellettiva nelle strutture alberghiere e di ristorazione tramite collocamenti mirati (tirocini e/o impieghi). EHMA (European Hotel Managers Association) è partner della rete Valueable e la supporta attivamente. I soci EHMA Palmiro Noschese e Giuseppe Falconieri sono intervenuti all’interno della tavola rotonda testimoniando la loro esperienza in seno al progetto.

Valueable rappresenta importanti valori come la responsabilità sociale e l’inclusione, ma risponde anche alla maggiore attenzione del mercato nei confronti della disabilità e si propone di coinvolgere un numero sempre crescente di aziende. Sempre sensibile all’impegno sociale delle imprese, EHMA (European Hotel Managers Association) è divenuta partner della rete, che è promossa dall’Associazione Italiana Persone Down onlus e coinvolge una molteplicità di partner, commerciali e non commerciali, ubicati in sei diversi paesi (Italia, Germania, Portogallo, Spagna, Ungheria e Turchia), apportando valore al business.

II progetto è stato introdotto da Paola Vulterini, Responsabile ufficio internazionale AIPD, che ha fornito qualche numero: 101 sono le aziende partner della rete Valueable in Europa e 400 sono i giovani con disabilità intellettiva che hanno imparato a svolgere le loro mansioni in autonomia, hanno avuto l’opportunità di fare stage all’estero ed attualmente lavorano in alberghi, ristoranti e fast food. Valueable ha fatto da subito tre scelte strategiche: puntare sul settore dell’ospitalità come il più adatto allo scopo, creare partnership durature e lanciare una rete che offra ampie opportunità. Oltre al supporto degli enti formativi che curano la selezione e la presentazione dei candidati, il progetto offre vari strumenti di sostegno, come la app “On my own… at work” che sostiene il tirocinante/lavoratore consentendogli di essere sempre più autonomo.

Nicolò Manfredi, uno dei giovani disabili, attualmente cameriere presso la Pizzeria Giulietta di Roma, ha illustrato il suo lavoro ed ha reso molto chiaro l’elemento più convincente ed emozionante della sua esperienza: la tenacia, l’attenzione e la dedizione che vi pone. È questo il fattore che dà un valore aggiunto per le aziende: la creazione di una migliore atmosfera sul luogo di lavoro, in quanto i dipendenti percepiscono un diverso rapporto tra la persona e le mansioni che svolge e ne vengono influenzati positivamente.

Uno degli strumenti usati per diffondere il progetto tra gli albergatori è la possibilità per i Direttori Generali di verificare nella pratica l’inserimento del disabile nella struttura alberghiera. Giuseppe Falconieri, Chief Inspiring Officer Elizabeth Unique Hotel Rome e Socio EHMA, ha raccontato infatti la sua costruttiva esperienza presso l’Hotel Axis Porto (Portogallo).

Il socio EHMA, Palmiro Noschese, Managing Director Italy Meliá Hotels International, è stato il primo a sostenere l’iniziativa insieme alla sua azienda, una catena alberghiera forte di 370 strutture nel mondo. Infatti già nel 2013 contribuì alla nascita del progetto con l’inclusione lavorativa di 6 giovani affetti da Sindrome di Down presso l’Hotel Meliá Ostia Antica, che venne filmata e trasmessa a livello nazionale dalla RAI. Molto impegnato e coinvolto, Noschese ha spiegato come l’inclusione rappresenti un’opportunità ed uno stimolo ed il suo desiderio di essere “Ambassador” del progetto a livello nazionale ed internazionale. Egli ha partecipato infatti con un video alla presentazione del progetto Valueable all’ONU a New York il 21 marzo scorso, giornata mondiale della Sindrome di Down.

Anche una piccola impresa, ha commentato Fabio Spada, Owner Romeo Chef & Baker di Roma, in cui il fattore finanziario è assolutamente primario, trae giovamento dall’inclusione ed ha la capacità di integrare il giovane, utilizzando al meglio le sue abilità “diverse” dopo un facile percorso di formazione, con un contratto di part time particolarmente compatibile con le esigenze dei ristoranti.

È in apertura a Roma l’Albergo Etico, il cui proprietario Antonio Pelosi ha deciso di impiegare uno staff prevalentemente formato da disabili. Il punto è – ha chiarito – trovare per ciascun profilo il lavoro giusto, operazione che in realtà si fa sempre, ma ancor più quando trasferita nell’ambito della disabilità.

Paolo Virgilio Grillo, Presidente Nazionale AIPD, ha sottolineato come questo progetto presenti un approccio completamente diverso alla disabilità e fornisca la possibilità di inserimento nel mondo del lavoro in forma reale. A questo scopo occorre il supporto delle istituzioni che dovrebbero consentire la necessaria flessibilità, per esempio nelle norme sui tirocini, che dovrebbero tener conto di queste situazioni speciali.

“Bisogna dare la possibilità ai giovani disabili di fare esperienza nel mondo del lavoro perché hanno dimostrato di avere capacità e passione, ha concluso Giorgio Palmucci, Presidente Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Il nostro compito è fare in modo che il progetto Valueable continui ad avere dei finanziamenti e sensibilizzare il Governo per facilitare e favorire l’inserimento nel lavoro di questi ragazzi.”

A nome del Ministro Centinaio, impossibilitato a partecipare a causa di altri impegni istituzionali all’estero, la Dr.ssa Alessandra Priante, Head of International Relations & Protocol – Tourism at MiPAAFT, ha ribadito l’interesse del Ministero per questi temi. “Abbiamo sufficiente materiale per intervenire a livello tecnico, amministrativo e legislativo, altrimenti rischiamo di rimanere indietro a livello internazionale, ha commentato Priante. Accessibilità ed inclusione sono temi chiave perché il turismo è un’industria che contiene una parte emozionale/sociale/culturale enorme e tutto quello che si può fare per il turismo ha impatti positivi e trasversali. Tutto sta trovare strumenti efficaci per inserire queste iniziative in un sistema normativo”.

 

 

Identikit dell’Ehma

EHMA – European Hotel Managers Association è stata fondata a Roma nel 1974 da alcuni “executives” dell’industria alberghiera di indiscussa etica professionale con il desiderio di mantenere ed incrementare l’immagine del patrimonio alberghiero. È composta da dirigenti di alberghi di alto livello che tendono costantemente al miglioramento della loro professionalità e di quella del loro personale, al fine di mantenere, perfezionare ed innovare i servizi da offrire alla loro clientela. Attualmente l’Associazione conta circa 400 soci rappresentanti 29 paesi europei di cui circa 300 sono Direttori Generali di alberghi di lusso. In cifre, questo rappresenta ca. 300 alberghi, 85.000 camere e 65.000 dipendenti. La prossima Assemblea Generale si terrà a Parigi dal 15 al 17 febbraio 2019. La Delegazione Italiana è la più numerosa di EHMA vantando un totale di 107 soci. I soci italiani si riuniscono periodicamente invitando rinomati speakers del panorama italiano, dando vita a fondamentali scambi professionali e umani.

 

SEGRETERIA EHMA

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