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DESITA AWARD – GELATO & PIZZA EXPERIENCE

Nuovo contest di product design su Desall.com.

Desita e Desall, in occasione della 6a edizione del DESITA AWARD – GELATO & PIZZA EXPERIENCE, si rivolgono all’intera community internazionale di designer e creativi.

Il tema dell’award è molto ampio e invita i partecipanti a concentrarsi su due categorie principali –  GELATO EXPERIENCE e PIZZA EXPERIENCE – all’interno di tre diverse tipologie di progetto: Tools and Packaging, Interaction e Delivery service.

La partecipazione al contest è gratuita e aperta a tutti i creativi, studenti o professionisti,provenienti da qualsiasi settore/formazione, di età uguale o maggiore ai 18 anni.

Scadenza candidature: 17 dicembre 2020, ore 14.59 italiane (1.59 PM UTC).

Annuncio vincitore: indicativamente entro la fine di febbraio 2021.

Awards:

GELATO EXPERIENCE AWARD: €3500

PIZZA EXPERIENCE AWARD: €3500

Per maggiori informazioni:

–  https://bit.ly/DesitaAward

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Metropoli Strategiche

Il progetto, finanziato con 3 milioni e 600 mila euro dai fondi del PON – Governance, ha l’obiettivo di sostenere e accompagnare le Città metropolitane nel processo d’innovazione istituzionale supportandole nei cambiamenti organizzativi e nello sviluppo delle competenze necessarie alla piena realizzazione di politiche integrate di scala metropolitana.

Attraverso la costruzione di un network nazionale e di uno locale per ciascuna delle 14 Città Metropolitane aderenti, la sperimentazione sul campo di modelli organizzativi innovativi e attività di affiancamento e formazione a funzionari e amministratori per lo sviluppo delle competenze, il progetto interviene su tre importanti ambiti tematici: pianificazione strategica metropolitana, semplificazione amministrativa in funzione dello sviluppo locale, gestione associata dei servizi pubblici locali di minore interesse economico. In tutti questi ambiti emerge il ruolo della città metropolitana quale soggetto di coordinamento dello sviluppo economico del territorio e della cooperazione tra i diversi enti presenti sullo stesso.

Nell’ambito del progetto Metropoli Strategiche è stata realizzata dall’ANCI una campagna video per far emergere quattordici storie di imprese d’eccellenza, che raccontano con la propria esperienza quanto una Città metropolitana più forte possa contribuire ad incrementare le opportunità di business e, al contempo, garantire crescita economica e sociale all’intero territorio.

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Laboratorio permanente della performance – II call 2019

Laboratorio permanente della performance

L’Azienda Speciale Palaexpo intende avviare la prima fase, sperimentale, di un progetto che, nell’anno 2020, porterà, presso La Pelanda-Mattatoio, alla costituzione di un corso di alta formazione e alla creazione di un laboratorio permanente sui diversi linguaggi della performance (teatro, danza, musica e arti visive). Il laboratorio permanente avrà una forte vocazione interdisciplinare e vedrà la collaborazione di alcuni festival di eccellenza, di istituzioni universitarie, di docenti italiani ed internazionali attivi nelle varie discipline e sarà reso possibile grazie al coinvolgimento del gruppo di studenti e partecipanti, che diverranno i veri attivatori della ricerca collettiva, discorsiva e intermediale.

La seconda fase del progetto si svilupperà tra i mesi di giugno e luglio 2019, attraverso un ciclo di cinque workshop interdisciplinari gratuiti in collaborazione con artisti, festival e compagnie che fanno attività di ricerca e sperimentazione:

  • 3-7 giugno | Invernomuto  
  • 11-16 giugno | Cristina Rizzo
  • 2-7 luglio | Gianni Trovalusci
  • 22-24 luglio | Silvia Rampelli
  • 25-28 luglio | Nacera Belaza

Vista la specificità dei corsi proposti, i laboratori sono rivolti a tutti coloro che, senza limiti di età, abbiano già svolto un percorso artistico o professionale affine alle tematiche indicate nella call e che siano capaci di contribuire dinamicamente all’esperienza di gruppo.

Tutti gli interessati dovranno far pervenire la loro candidatura inviando all’indirizzo di posta elettronica laboratori.pelanda@palaexpo.it entro le ore 12.00 del 13 maggio 2019 l’apposita domanda di partecipazione scaricabile online dal sito del Mattatoio. Ogni candidatura potrà contenere la richiesta d’iscrizione ad uno o più laboratori (massimo 3), aperti fino ad un massimo di 20 partecipanti ciascuno.

Bando e maggiori informazioni sui laboratori su Mattatoioroma.it.

Informazioni

Mattatoio

Indirizzo: Piazza Orazio Giustiniani, 4 – 00153 ROMA (RM)

Sito web:
https://www.museomacro.it
https://www.mattatoioroma.it/

copyright: www.informagiovaniroma.it

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Ancora poco tempo per Golden Laissez-Passer 2019

ESN Italia collabora con garagErasmus Foundation per promuovere attività volte al finanziamento di nuove e maggiori borse di studio per la mobilità internazionale. Il Laissez-Passer della Generazione Erasmus è il passaporto dei talenti europei: si tratta di un progetto lanciato in occasione del trentesimo anniversario del Programma Erasmus+.

Requisiti per la partecipazione:

  • essere studenti;
  • aver svolto dal 23 dicembre 2017 almeno 2 mesi di mobilità estera;
  • essere interessati alla mobilità e realmente motivati.

Nella candidatura, da inviare entro il 15 maggio 2019, è necessario spiegare perché si considera se stessi/il proprio amico un talento Erasmus o una persona che rappresenta la Generazione Erasmus.

Da febbraio al 15 maggio, la comunità internazionale voterà online i migliori talenti e i 6 partecipanti con il maggior numero di voti accederanno alla fase finale del concorso. I talenti che parteciperanno alla finale saranno presentati al pubblico durante la serata di gala, che si terrà a Malaga, in Spagna, nel giugno 2019, e spiegheranno cosa vorrebbero fare del premio finale di Laissez-Passer. Il premio consiste in 3.000 euro da investire nel proprio progetto innovativo, in un corso di formazione o in un periodo di mobilità.

Bando completo e maggiori informazioni su Garagerasmus.org.

Informazioni

Sito web: http://www.garagerasmus.org/golden-lp-2019.html

copyright: www.informagiovaniroma.it

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RomeVideoGameLab 2019 – selezione di 10 PMI del Lazio per applied games

A Cinecittà, dal 10 al 12 maggio 2019 RomeVideoGameLab non è solo un appuntamento di formazione e di gioco, per le imprese italiane e gli sviluppatori è anche una straordinaria occasione di incontrare potenziali committenti e finanziatori. Per questo RVGL destina un grande spazio agli incontri B2B tra sviluppatori e imprese che arrivano anche dall’estero insieme a istituzioni, musei ecc. interessati a valutare lo sviluppo del mondo videoludico e la validità delle sue offerte.

Quest’anno le 20 postazioni disponibili saranno assegnate secondo il seguente criterio:

  • ·n. 10 postazioni assegnate a società di sviluppo di videogiochi con sede legale e/o operativa in regioni diverse dalla Regione Lazio, seguendo la procedura che trovate per intero nel regolamento, entro e non oltre giovedì 18 aprile 2019;
  • ·n. 10 postazioni a società di sviluppo di videogiochi con sede legale e/o operativa nella Regione Lazio iscrivendosi al seguente link http://www.laziointernational.it/polls.asp?p=224, entro e non oltre giovedì 18 aprile 2019.

La Regione Lazio promuove la partecipazione all’iniziativa di 10 PMI del Lazio specializzate in applied games che saranno ospitate all’interno dell’area B2B applied games, attiva venerdì 10 dalle 14.00 alle 18.00 e sabato 11 dalle 10.00 alle 18.00 .

In caso di interesse a prendere parte all’iniziativa è necessario registrarsi e compilare online la domanda di partecipazione attraverso il link http://www.laziointernational.it/polls.asp?p=224, entro e non oltre giovedì 18 aprile 2019. Per informazioni  dettagliate:

http://www.laziointernational.it/news/romevideogamelab_2019_selezione_di_10_pmi_del_lazio_specializzate_in_applied_games_per_incontri_b2b-2562/

 

 

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“Innovazione Sostantivo Femminile“, la quarta edizione

Un milione e mezzo di euro di fondi europei per sostenere la nascita e lo sviluppo di idee e progetti imprenditoriali innovativi da parte delle donne, valorizzando il capitale umano femminile e promuovendo la creativita’ nei processi produttivi, nelle soluzioni organizzative, nei prodotti e nei servizi. E’ quanto prevede il bando regionale “Innovazione Sostantivo Femminile“, arrivato alla sua quarta edizione, presentato al WeGil di Trastevere, dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Gian Paolo Manzella, e dall’assessore regionale alle Pari Opportunita’, Lorenza Bonaccorsi.

Dopo il successo delle tre precedenti edizioni (2014, 2015 e 2017, per le quali sono stati stanziati complessivamente 4,5 milioni di euro), si e’ deciso di riproporre l’avviso pubblico, con un importante elemento di novita’: una quota delle risorse – 300.000 euro – e’ riservata alle imprese localizzate nei territori individuati come aree di crisi industriale complessa.

Potranno partecipare al bando, oltre alle libere professioniste, le imprese “al femminile” gia’ costituite (micro, piccole e medie imprese in cui il titolare sia una donna, societa’ di capitali le cui quote siano, per almeno 2/3, in possesso di donne e rappresentino almeno i 2/3 del totale dei componenti dell’organo di amministrazione, cooperative o societa’ di persone in cui il numero di donne
socie sia almeno il 60% della compagine sociale), ma anche quelle che ancora non lo sono, purche’, in caso di esito positivo della partecipazione al bando, la costituzione dell’impresa avvenga entro breve termine dalla data di pubblicazione del provvedimento di concessione del finanziamento. Saranno finanziabili i progetti che prevedono l’adozione di soluzioni, prodotti o servizi che introducano innovazione in materia di: efficienza dei processi produttivi, tipologia dei prodotti, marketing e comunicazione, performance ambientali aziendali e livelli di sicurezza nei luoghi di
lavoro e di responsabilita’ sociale dell’impresa.

Oltre a quella relativa alle imprese dei territori individuati come aree di crisi industriale complessa e’ previsto un altro tipo di riserva: 600.000 euro saranno destinati a progetti localizzati in una delle quattro Province di: Rieti, Latina, Viterbo, Frosinone (150.000 euro ciascuna). Il bando sara’ pubblicato nel mese di aprile e il contributo concesso (erogato a graduatoria e a fondo perduto, a valere sui fondi del Por-Fesr 2014-2020) sara’ pari al 70% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 30.000 euro per ogni progetto.

 

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IAQOS: Intelligenza Artificiale di Quartiere Open Source a Torpignattara

Nel quartiere di Torpignattara, a Roma, sta per nascere una piccola Intelligenza Artificiale Open Source. Insieme agli abitanti del quartiere si troveranno nuove soluzioni ed opportunità nel campo delle relazioni, la cultura, l’istruzione e l’innovazione. In questo progetto l’approccio artistico è ispiratore e catalizzatore del processo che si innescherà nel quartiere.

IAQOS: Intelligenza Artificiale di Quartiere Open Source è il progetto vincitore del bando sperimentale periferiA Intelligente, promosso dalla DGAAP per il finanziamento di un programma che promuova la sperimentazione e l’innovazione nell’ambito della creatività contemporanea e il ricorso a tecnologie di intelligenza artificiale nella rigenerazione di aree urbane periferiche o disfunzionali.

IAQOS consiste in un avatar digitale in grado di instaurare relazioni empatiche con le persone e raccogliere Big Data, che vengono poi trasformati in conoscenza utile a comprendere e risolvere i problemi pratici del quartiere, coinvolgendo in maniera diretta la comunità territoriale.

Il progetto vincitore del bando periferiA Intelligente è stato proposto da Sineglossa creative ground in collaborazione con AOS – Art is Open Source.

IAQOS è una Intelligenza Artificiale di Quartiere Open Source, in grado di raccogliere Big Data, trasformandoli in conoscenza utile per comprendere e risolvere problemi del quartiere. Si incarna in un avatar digitale che stringe relazioni empatiche con gli abitanti coinvolgendoli in un’azione partecipativa a servizio della rigenerazione urbana.

Il contesto territoriale in cui si posiziona è la periferia di Torpignattara a Roma, dove indagherà la qualità dell’ecosistema relazionale raccogliendo dati e permettendo di comprenderli e utilizzarli in modi inediti (workshop, eventi, installazioni artistiche, visualizzazioni infografiche e infoestetiche ed esperienze interattive) per conoscere e affrontare insieme le dinamiche di vita della comunità.

“Questo programma dimostra come la collaborazione tra arte, scienza e tecnologia possa costituire un connubio innovativo e strategico per la riqualificazione delle periferie urbane. L’implementazione artistica e il design rendono più accessibili l’elemento scientifico. In questo modo tutti possono beneficiare di iniziative che sono rivolte a migliorare la qualità di vita della comunità nella sua interezza” ha dichiarato Federica Galloni, Direttore Generale della DGAAP.

Sineglossa creative ground è un’organizzazione formata da artisti, sociologi e comunicatori che progetta e realizza interventi nell’ambito della rigenerazione urbana, coniugando linguaggi artistici, metodologie creative e tecnologie digitali.

AOS – Art is Open Source è un duo artistico che collabora dal 2004, composto da Salvatore Iaconesi e Oriana Persico.

http://www.aap.beniculturali.it/periferiaintelligente_vincitori.html

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Centro di Eccellenza DTC: formazione 2018/19

 

Master annuali, Corsi di Alta Formazione, Corsi di Apprendimento Permanente, Corsi on line e, in prospettiva, Dottorati di ricerca internazionali. Costituiscono il sistema formativo strutturato su diversi livelli progettato dal  Centro di Eccellenza del Distretto Tecnologico Beni e attività culturali

I corsi si riferiscono a 6 aree di formazione, definite in coerenza gli obiettivi strategici e la mission del Centro di Eccellenza:

  • Patrimoni digitali e virtualizzazione (3D, Gamification, altre Apps)
  • Creativi digitali e tecnologie per la produzione audio visuale
  • Gestione d’impresa, economia e management dei beni culturali
  • Progettazione, gestione e valorizzazione di siti, ambienti e risorse culturali e turistiche
  • Nanotecnologie, materiali e metodologie per la conservazione e il restauro
  • Tecnologie per la diagnostica e il monitoraggio dei beni culturali

I corsi sono rivolti a diversi destinatari (giovani laureati, imprenditori e addetti delle imprese, istituzioni e servizi).

 

  • 10 Master nazionali e internazionali di primo o secondo livello: le iscrizioni ai Master sono previste nel periodo ottobre-febbraio, le attività sono calendarizzate da ciascuna Università, comunque durante il periodo gennaio-settembre 2019.
  • 17 Corsi di Alta Formazione (CAF): le attività dei CAF saranno effettuate nel periodo gennaio-settembre 2019
  • Una prima sperimentazione dei Corsi di Apprendimento Permanente (CAP): sperimentalmente, la procedura per l’attivazione di un CAP prevede che associazioni di imprese, imprese o altri stakeholder indichino fabbisogni formativi. Il Centro del DTC individua il laboratorio/i laboratori dotati delle competenze richieste; le attività di apprendimento, generalmente project based, vengono progettate e realizzate in collaborazione tra stakeholder e laboratorio.
  • Corsi online in lingua inglese e italiana rivolti a un pubblico nazionale e internazionale: rivolti a una platea internazionale, sono percorsi on line collegati generalmente a una summer school o ad altre attività in house.

L’offerta formativa è sostenuta da numerose borse di studio (a copertura totale o parziale) finanziate dal DTC.

Maggiori informazioni sui singoli corsi sono disponibili sul sito dedicato Dtclazio.it/formazion.

copyright: www.informagiovaniroma.it

Sito web: https://dtclazio.it/formazione

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Sai andare in bici? un contest per giovani talenti creativi

La bici è il mezzo del futuro. È veloce, leggera, mantiene in forma e porta ovunque. Chi viaggia in bici non resta intrappolato nel traffico, non aspetta l’autobus, non trascorre il suo tragitto in vagoni sovraffollati e soffocanti, ma può esplorare la città individualmente e ogni giorno in modo nuovo.
Con il concorso Sai andare in bici? il Goethe-Institut vuole portare alla ribalta il tema della mobilità sostenibile. Creativi, grafici e illustratori sono chiamati a presentare idee e spunti di riflessione da una prospettiva globale o individuale, grafica o illustrativa, con o senza caschetto, l’importante è che il loro contenuto sia “manifesto”.Il concorso è rivolto a due categorie:

  • In Formazione: studenti di corsi di comunicazione visiva, graphic design o illustrazione di tutte le istituzioni siano esse private o statali, in Germania e in Italia. I partecipanti, al momento dell’invio del lavoro, dovranno essere maggiorenni e iscritti a una università o un centro di formazione tedesco o italiano;
  • Giovani Talenti: creativi di età compresa tra i 18 e i 35 anni che lavorino nell’ambito della comunicazione visiva, graphic design o illustrazione. I partecipanti, al momento dell’invio del lavoro, dovranno essere maggiorenni e non dovranno aver compiuto i 36 anni di età.

Per entrambe le categorie per poter partecipare è necessario essere domiciliati in Germania o in Italia.

Ciascuna persona può partecipare al concorso solo una volta e con un solo contributo. Il manifesto dovrà essere composto da una pagina in formato A3 o A2. I lavori inviati non dovranno essere già stati pubblicati in alcun modo, stampato o digitale.

Saranno proclamati in totale 2 vincitori, uno per ciascuna delle categorie In Formazione e Giovani Talenti.

  • Premio della giuria per la categoria In Formazione: 2.000 euro
  • Premio della giuria per la categoria Giovani Talenti: 2.500 euro

Inoltre sarà stilata una shortlist con i 20 migliori manifesti italiani e i 20 migliori manifesti tedeschi. I 40 manifesti della shortlist faranno parte di una mostra. Gli ideatori dei lavori selezionati per la shortlist dovranno rendersi disponibili ad adattare le loro creazioni ai formati richiesti dalla mostra.I contributi dovranno essere inviati entro il 28 febbraio 2019 completo di scheda di iscrizione al Goethe-Institut Rom, vi posta o in formato digitale.

Bando completo e maggiori informazioni su Goethe.de.

Informazioni

Goethe-Institut Rom | Centro Culturale Tedesco

Indirizzo: Via Savoia, 15 – 00198 ROMA (RM)

Telefono: 06.8440051

Fax: 06.8411628

Email: info@rom.goethe.org

Sito web: http://www.goethe.de/ins/it/rom

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ULTIMI GIORNI PER IL BANDO “PROMOTORI TECNOLOGICI PER L’INNOVAZIONE”

Scadenza prorogata al 28 febbraio per il “Bando Promotori Tecnologici per l’Innovazione”: pubblicato sul sito della Città Metropolitana di Roma Capitale è rivolto alle imprese che, attraverso un finanziamento di contratti a favore di Promotori tecnologici, intendono realizzare progetti innovativi. Nelle passate quattro edizioni 54 progetti  sono stati ammessi al contributo che ha finanziato il contratto di lavoro – per un anno – di un promotore tecnologico all’interno dell’impresa ammessa al contributo.

E’ stata pubblicata, con avviso sul sito della Città metropolitana di Roma Capitale (http://www.cittametropolitanaroma.gov.it/avviso/proroga-del-termine-di-scadenza-del-bando-promotori-tecnologici-per-linnovazione-quinta-edizione) la proroga della scadenza del bando al 28 febbraio 2019

Sulla base della predetta esperienza, ed in coerenza con le priorità e gli obiettivi definiti dalla “Strategia 2020”, la quinta edizione del Bando per Promotori Tecnologici per l’Innovazione, consolidando l’azione intrapresa nel passato, vuole sostenere il trasferimento tecnologico verso le imprese del territorio e renderle maggiormente competitive.

La strategia Europa 2020 indica, infatti, come una delle tre priorità per uscire più forti dalla crisi economica globale quella della crescita intelligente, cioè un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione. Nel quadro della suddetta strategia, con l’iniziativa “L’Unione dell’Innovazione”, la Commissione Europea ha evidenziato che le condizioni generali e l’accesso ai finanziamenti per la ricerca e l’innovazione favoriranno la trasformazione delle idee innovative in nuovi prodotti e servizi tali da stimolare la crescita e l’occupazione. Una maggior capacità di ricerca e sviluppo e di innovazione in tutti i settori dell’economia, associata ad un uso più efficiente delle risorse, migliorerà la competitività e favorirà la creazione di posti di lavoro.

In questo contesto l’attuale Bando prevede risorse complessive pari ad euro 150.000 per contributi alle imprese, finalizzate al sostegno di sei progetti innovativi condivisi tra Promotore tecnologico e impresa, da realizzare attraverso il finanziamento di contratti a favore dei Promotori tecnologici, per un importo massimo per progetto pari ad euro 25.000 al lordo delle ritenute erariali se dovute e di qualsiasi onere contributivo a carico dell’impresa.

La domanda di partecipazione e tutta la documentazione dovranno essere inviate entro le ore 23.59 del 20 dicembre 2018, esclusivamente tramite mail di Posta Elettronica Certificata (PEC) dell’impresa proponente, da inviare all’indirizzo svileconom@pec.cittametropolitanaroma.gov.it, avente ad oggetto “Promotori Tecnologici per l’Innovazione – V Edizione”   

Ulteriori info su http://static.cittametropolitanaroma.gov.it/uploads/BANDO_Promotori_Tecnologici_V_ed.pdf

oppure telefonicamente ai numeri 06.6766.4495 o 06.6766.4814 – dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle ore 12:30; per posta elettronica, scrivendo una e-mail all’indirizzo imprese.sviluppo@cittametropolitanaroma.gov.it, avente ad oggetto “Bando Promotori 2018”.

 

 

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Apre al pubblico PRATIBUS DISTRICT, deposito Atac dismesso

‘Second life’ dell’ex deposito Atac di Piazza Bainzizza, il ‘Prati Bus District è un progetto integrato di marketing immobiliare ideato e realizzato da Urban Value, divisione dell’agenzia di marketing e comunicazione Ninetynine, nata nel 2015 come specifica divisione di business volta a creare valore attraverso la rigenerazione temporanea di immobili in disuso. Sarà un contenitore culturale dove di volta in volta si alterneranno mostre, eventi, convegni, sfilate.

“Operazione di rigenerazione urbana temporanea”, così l’ha chiamata la Sindaca Virginia Raggi presentando i 5000 metri quadrati dell’ex stabilimento tra viale Carso e Viale Angelico.

Il restyling è stato realizzato dalla società Ninetyme Urban Value, agenzia di marketing strategico che si è subito affermata come leader con case history tra le best practice europee quali ad esempio la riattivazione delle ex caserme Guido Reni a Roma e Palazzo Fondi a Napoli.

L’arte è il fil rouge dell’ex deposito grazie al progetto ‘Quarter’ della Galleria Nazionale di Arte Moderna e contemporanea: inaugura ‘Animal house’, mostra con opere di Davide Rivalta. Ingresso gratuito.

Il 15 e il 16 dicembre ‘Christmas city’, mercato di Natale in stile giapponese.

www.pratibusdistrict.com

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Contest #120Secondi di luna

 Il 20 luglio 2019 ricorrerà il 50° anniversario dello sbarco sulla Luna e la Casa del Cinema celebra il grande avvenimento con il contest #120Secondi di luna, un concorso di cortometraggi.
Il concorso è aperto alle persone di qualsiasi nazionalità che abbiano compiuto 18 anni.
Ogni autore può partecipare con una sola opera. Sono ammessi lavori di qualsiasi genere (fiction, documentario, animazione, sperimentazione) purché abbiamo come tema la luna. Ogni cortometraggio deve avere durata non superiore ai 2 minuti (titoli di testa e coda esclusi) ed essere in lingua italiana (o sottotitolato in italiano).
I cortometraggi migliori verranno proiettati in occasione della serata di premiazione che si terrà alla Casa del Cinema il 20 dicembre, durante la quale verranno assegnate 3 targhe ai primi 3 classificati, i cui lavori verranno proiettati durante la rassegna dedicata alla luna che si terrà alla Casa del Cinema dal 25 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019.

Sarà possibile iscriversi nella pagina dedicata al concorso #120Secondi di luna  sul portale  della Casa del Cinema a partire dal 20 ottobre 2018. All’interno della pagina i partecipanti si potranno registrare con i loro dati e caricare il loro file video o link. In alternativa, è comunque possibile inviare tutto tramite posta o corriere (o con recapito a mano) alla Casa del Cinema. Il termine ultimo per presentare i lavori è le 23.30 del 3 dicembre 2018

Bando completo su www.casadelcinema.it.

copyright: www.informagiovaniroma.it

 

 

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FOOD INNOVATION, FOOD BUSINESS, FOOD SHOW: IL TEMA DEL CAMBIAMENTO è al CENTRO DELLA MANIFESTAZIONE ENOGASTRONOMICA EXCELLENCE 2018

Cosa sia il cambiamento, come esso si attui nella ristorazione, come ogni chef e ogni azienda del settore si confronti con esso per crescere. Per dare risposte che siano efficaci per la definitiva creazione del “SISTEMA ITALIA” nel business mondiale del cibo, Pietro e Claudio Ciccotti di Horeca Media (società organizzatrice dell’evento) ed editori di Excellence magazine, hanno chiamato a raccolta grandi aziende che si occupano di organizzazione e sviluppo d’impresa come PwC, network internazionale leader nei servizi professionali alle imprese enti istituzionali come Regione Lazio/ARSIAL – Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio e l’Università Roma Tre – Corso di Laurea in Scienze e Culture Gastronomiche, insieme a organizzazioni professionali come il JRE – Jeunes Restaurateurs d’Europe, ad aziende tecniche come Topkitcken, a scuole di formazione professionale di sala come “Intrecci” o scuole di cucina professionale, ad associazioni professionali e d’impresa come Ambasciatori del Gusto, Federalberghi Roma e Fimar, chef stellati Michelin e chef imprenditori, che hanno fatto della cucina la propria vita, aziende produttrici di pasta, vino, ortaggi, salumi, formaggi, aziende di selezione prodotti, aziende di comunicazione come il media partner la Repubblica Sapori perché, attraverso la creazione di connessioni dirette e confronti immediati si giunga ad uno stabile rapporto interno tra gli operatori italiani del mondo del food, perché diventi strumento di crescita. Inoltre un salotto verrà messo a disposizione di tutti gli espositori e chef: TUTTO QUESTO È EXCELLENCE 2018!

Il mondo del food italiano, infatti, già movimenta circa 134 miliardi di euro l’anno, con circa 35 miliardi di esportazioni (+66% circa di incremento nel decennio 2007/2016 – dati Federalimentare 2017) ed Excellence si pone come centro di incubazione dell’impresa italiana per la sua attività unica di creatore di rete di connettività col fine di far superare l’isolamento di cui, purtroppo, soffrono le aziende del nostro paese, siano esse piccole, medie e grandi. Questo ruolo è stato riconosciuto alla manifestazione dagli stessi chef e professionisti di settore: arrivata alla VI edizione, ha avuto un cammino incrementale di anno in anno, giungendo nel 2018 a contare la partecipazione di 120 chef, di cui oltre 40 stellati Michelin, che daranno vita ad altrettanti cooking show, 70 aziende produttrici tra artigianali e industriali di alta qualità, una previsione di oltre 5000 presenze tra pubblico e operatori professionali, oltre a convegni, seminari e talk show. Grande spazio verrà dato ai prodotti (che verranno non solo degustati ma anche utilizzati dagli chef) ma anche alla promozione delle figure professionali in ascesa il Next Cooking Lazio e il contest Race to the Stars – Memorial Alessandro Narducci, il giovane chef stellato scomparso prematuramente in un incidente stradale e da sempre vicino ad Excellence. Il contest è riservato agli under 30 mentre il Next Cooking Lazio è dedicato agli chef laziali: entrambi sono stati fortemente voluti dall’Arsial per la valorizzazione delle risorse della regione. 

L’arrivo di un partner come PwC ha definito sempre meglio il carattere B2B della kermesse, che è nata per rendere possibile il sistema Italia nel food passando attraverso ricerca, studio, esperienza, scambio, innovazione e comunicazione. Inoltre la presenza della Università di Roma Tre con il corso di Laurea in Scienze e culture gastronomiche rende manifesta la vocazione alla formazione della manifestazione: gli allievi del corso di laurea si vedranno riconoscere la presenza presso Excellence come se fossero stati a lezione.  Anche i metri quadrati cambiano: dai 1300 mq degli anni passati si passa ai 3.000 mq dello spazio dell’Ex-Dogana nel quartiere San Lorenzo, sorta col nome di Regia Dogana allo Scalo San Lorenzo agli inizi del ‘900 come scalo merci, oggi primo spazio temporaneo in area di archeologia ferroviaria della capitale.

Il Programma dettagliato di tutte le giornate al seguente link http://www.excellence-eventi.it/programma/ 

 

 

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AUTISMO, INNOVAZIONE SOCIALE E IMPRESA. Dalla scuola al lavoro, sfide e risorse del progetto individuale

AUTISMO – INNOVAZIONE SOCIALE E IMPRESA. DALLA SCUOLA AL LAVORO SFIDE E RISORSE DEL PROGETTO INDIVIDUALE

Si è svolto il 5 novembre nella sala conferenze di Villa Altieri il convegno ‘Autismo, innovazione sociale e impresa’.

Il convegno, al quale erano presenti i soci lavoratori della Cooperativa,  organizzato dalla Città Metropolitana di Roma capitale in collaborazione con la Cooperativa sociale integrata G. Garibaldi, ha inteso promuovere un modello imprenditoriale in grado di coniugare sostenibilità e innovazione, attraverso l’agricoltura sociale, identificandolo come buona pratica da replicare.

Un evento con grande partecipazione di pubblico e di addetti ai lavori, che ha testimoniato il sentito interesse per una tematica con risvolti sociali ed  economici. La Cooperativa Garibaldi, un’azienda agricola costituita da ex alunni dell’Istituto Tecnico Agrario Garibaldi di Roma, ha inserito nel processo produttivo ragazzi affetti da sindrome autistica, individuando progetti individuali per ciascuno, accompagnato da un assistente personale. La Cooperativa coadiuvata da  una rete di volontari, ospita numerosi studenti nell’ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro adottati dalla scuole superiori vicine all’azienda.

‘Fondamentale è il ruolo svolto dalla scuola per creare nuove opportunità d’inclusione sociale’ sottolinea il consigliere Teresa Maria Zotta, in qualità di Consigliere delegato all’edilizia scolastica della CMRC. Idea condivisa da Maurizio Ferraro, presidente della Coop. Garibaldi, per il quale dopo la scuola c’è ancora bisogno della scuola per rendere vitale un’ azienda che ha nell’integrazione sociale la sua missione.

Tra i partecipanti l’On. Marco Bella, il docente dell’Università Sapienza Fiorenzo Laghi, Aldina Venerosi Pesciolini e Francesca Cirulli dell’Istituto superiore di Sanità, Tiziana Biolghini dirigente della Regione Lazio, la docente del Liceo Scientifico Primo Levi Maria Saluzzi responsabile dell’alternanza scuola-lavoro presso la Coop. Garibaldi, Andrea Messori per il progetto Erasmus+ Europa inclusiva, Claudio Tosi del Centro Servizi Volontariato del Lazio e Marco Di Stefano della Rete Fattorie Sociali.

Determinante per comprendere il profilo economico della cooperativa, l’analisi del business plan sviluppata nell’ambito del Master Memis ed illustrata da Lavinia Pastore ed Isabella Sorgini, ricercatrici dell’Università di Tor Vergata: ”Il modello della Cooperativa è quello di creare uno spazio e un ambiente di vita inclusivo ed aperto al territorio e alle sue comunità, con particolare attenzione all’inserimento socio-lavorativo dei ragazzi con autismo, al fine di generare benessere e soddisfare le loro esigenze funzionali, emotive e sociali. La cooperativa Garibaldi è inoltre uno spazio in cui l’agricoltura sociale e sostenibile esprime il suo effettivo potenziale”.

 Con il progetto ‘Ti porto l’orto con l’ape che gira’ la Cooperativa Garibaldi è risultata tra i vincitori del bando ‘Coltiviamo agricoltura sociale 2017’. L’ape per la vendita itinerante dei prodotti agricoli della cooperativa è stata ospitata nel giardino di Villa Altieri.

 

 

 

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Smart Tourism

Smart Tourism è il tema della nuova sfida di FactorYmpresa Turismo, il programma promosso dal MiBAC e gestito da Invitalia che offre servizi di tutoraggio e contributi economici alle imprese e agli aspiranti imprenditori della filiera turistica, con l’obiettivo di far crescere qualitativamente l’offerta e rendere l’Italia più competitiva sui mercati internazionali. 
Possono accedere al programma:

  • persone fisiche di maggiore età, individualmente o in team, che in caso di ammissione alle agevolazioni si impegnino a costituire un’impresa in qualsiasi forma giuridica;
  • singole imprese in qualsiasi forma giuridica siano esse costituite e la cui data di costituzione non sia anteriore al 1° gennaio 2014;
  • startup innovative regolarmente costituite e iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese di cui all’articolo 25, comma 8, del decreto-legge n. 179/2012.
    Turismo intelligente, in grado di creare servizi “smart” per i viaggiatori, per gli operatori e le imprese del turismo e le governance territoriali: è il tema sul quale viene chiesto agli startupper di lavorare per elaborare proposte. Le idee di business devono:
  • riguardare la creazione o lo sviluppo di nuove imprese innovative nel settore turistico;
  • rispondere al tema: Smart Tourism;
  • realizzarsi o svilupparsi sul territorio italiano.

La call permetterà di selezionare i 10 migliori progetti che parteciperanno, all’accelerathon sul tema Smart Tourism, che si terrà a Roma il 9 e il 10 novembre 2018. In una full immersion di 36 ore, i 10 startupper lavoreranno insieme a tutor e mentor di Invitalia per “accelerare” lo sviluppo dei loro progetti in grado di elevare la qualità e il tasso di innovazione del turismo enogastronomico e per migliorare le capacità del team di presentare il progetto a potenziali investitori/partner/clienti. 
Al termine dell’accelerathon una giuria nominata dal Ministero dei Beni Culturali e da Invitalia premierà le 3 migliori startup con un sostegno finanziario di 15.000, 10.000 e 5.000 euro da utilizzare per lo sviluppo del progetto imprenditoriale.

Modalità di partecipazione
C’è tempo fino alle ore 12.00 del 29 ottobre 2018 per rispondere alla call e presentare il proprio progetto di business sul turismo enogastronomico. 

Bando completo su Invitalia.it.

Informazioni

Sito web: https://www.invitalia.it/

copyright: www.informagiovaniroma.it

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RE:HUMANISM – Il primo premio dedicato al rapporto arte e Intelligenza Artificiale, una call

Al via il primo premio italiano destinato ad artisti provenienti da tutto il mondo e dedicato al complesso rapporto tra arte contemporanea ed intelligenza artificiale. L’azienda Alan Advantage, con sede a Roma e Boston e leader nel settore della consulenza e dell’innovazione bandisce un concorso destinato a giovani artisti contemporanei professionisti e operanti nel settore dell’arte attraverso mostre, premi e residenze.

Dieci saranno i selezionati per partecipare ad un’importante mostra su Roma tra cui i primi tre riceveranno premi economici in denaro così ripartiti:
● 1 ° posto – 5.000,00 €
● 2 ° posto – 3.000,00 €
● 3 ° posto – un programma di residenza – supporto economico del valore economico di 2.000,00 € e la possibilità di sviluppare il progetto direttamente in azienda e
supportato da un team di esperti nel campo delle tecnologie di Intelligenza Artificiale

La partecipazione al Premio è gratuita e destinata a progetti che tengano conto del complesso rapporto tra uomo e algoritmo cercando di far emergere attraverso l’analisi critica una visione propositiva del futuro a venire. Il concorso è aperto a tutte le forme d’arte, in particolare, il destinatario del premio residenza avrà l’opportunità di sviluppare, attraverso l’ausilio di tecnici specializzati, opere che prevedano il coinvolgimento diretto di tecnologie nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale. Agli artisti verrà anche data la possibilità di sviluppare progetti complessi mediante l’utilizzo dei FabLab messi a disposizione dai partner dell’iniziativa, previa consultazione del regolamento delle singole istituzioni:
● Venezia – Università Ca ‘Foscari: www.delfablab.it
● Roma – Lazio Innova: www.laziofablab.it

Tutti gli interessati potranno inviare, entro e non oltre le 12.00 CEST del 20 novembre 2018 , le proprie proposte complete di tutte le informazioni richieste, della scheda di partecipazione e dell’autorizzazione al trattamento dati all’indirizzo: info@re-humanism.com .

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Video Challenge “Ecco il Lazio!”

Sfida aperta  per studenti, giovani talenti e operatori per raccontare in modo creativo i luoghi della regione Roma , dal 25/09/2018 al 12/10/2018

 

Nell’ambito della partecipazione al MIA 2018 – Matching Excellences, che si svolgerà a Roma dal 17 al 21 ottobre, la Regione Lazio attraverso Lazio Innova promuove la Challenge Ecco il Lazio!, una sfida lanciata per realizzare dei video che  raccontino in modo creativo e innovativo  le “location” del Lazio, ovvero luoghi del territorio laziale con una precisa identità (monumenti, parchi, quartieri caratteristici, ecc) e di interesse storico e/o culturale.

La Challenge mira a valorizzare i talenti sia della recitazione, sia di altre professioni artistiche del cinema e dell’audiovisivo laziali, e nel contempo, ad ottenere contenuti che possano rappresentare uno strumento per promuovere il territorio regionale. Si vuole inoltre favorire l’aggregazione di Team  che sappiano coniugare diverse figure per coprire  le varie fasi della realizzazione dei video (dalla pre-produzione alla post-produzione ed effetti speciali).

Soggetti Destinatari:

La Challenge si rivolge a studenti delle scuole di cinema  del Lazio e operatori del settore audiovisivo laziali che sappiano coniugare, nelle loro produzioni,  creatività , nuovi strumenti tecnologici ed efficace “storytelling”. I partecipanti, nelle diverse categorie, dalla recitazione alla regia, sceneggiatura, montaggio, fotografia, etc., potranno partecipare alla Challenge “Ecco, il Lazio”, realizzando un video girato all’interno delle location laziali, accompagnato da un testo sintetico di presentazione.

I partecipanti potranno proporre la propria candidatura da soli o come Team leader di un gruppo.

Obiettivo:

La Challenge intende, da una parte contribuire a offrire nuovi contenuti per promuovere la bellezza, l’identità e il potenziale delle location laziali, dall’altra stimolare i talenti  sul territorio a presentare in modo innovativo  le proprie idee e la propria creatività.

I video realizzati saranno proiettati nello spazio della Regione Lazio in occasione del MIA Market 2018 ed al migliore sarà assegnato un premio  da parte di Roma Lazio Film Commission del valore di Euro 1000.

La Challenge intende anche essere un’opportunità di incontro e “community building” al fine  di creare team interdisciplinari che avanzino proposte qualificate e in linea con lo spirito e le potenzialità internazionali del MIA.

Inoltre i progetti e video più innovativi contribuiranno alla qualificazione del palinsesto regionale all’interno del MIA.

Progetti ammissibili:

I progetti potranno consistere nella realizzazione di opere di massimo 5 minuti che mettano in evidenza location del Lazio, secondo una narrazione che può essere di genere documentario, finzione o animazione e che siano opere inedite o realizzate non prima del 2017.

I video potranno approfondire e presentare in modo innovativo qualsiasi location del territorio laziale, puntando ad evidenziare l’identità dei luoghi e le caratteristiche della Regione che maggiormente si prestano in un’ottica di marketing territoriale.

Modalità di partecipazione e Termini di Candidatura:

Il format di candidatura e la relativa Informativa Regolamento UE 2016/679 possono essere scaricati e compilati, trasformati in file PDF ed inviati alla mail internazionalizzazione@lazioinnova.it

Il video progetto dovrà essere caricato nei formati indicati o alternativamente dovrà essere indicato un link dove poter scaricare il video.

S’invitano gli interessati a candidarsi entro il 12 ottobre 2018 allegando la seguente documentazione con la corrispondente nomenclatura:

 

•          Scheda Anagrafica_NOME E COGNOME del candidato

•          Scheda Anagrafica_NOME E COGNOME dei partecipanti al TEAM

•          Informativa Regolamento UE 2016/679 da inviare firmata.

Info: Lazio Innova SpA – Internazionalizzazione, Cluster & Studi, tel +39 06 60516654

 

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FORMA CAMERA, LE REGOLE DEL SUCCESSO

Forma Camera, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma, organizza Le regole del successo – Seminari per la formazione manageriale. L’obiettivo è quello di fornire nuovi punti di vista per arrivare al successo nell’attività di impresa. Per ottenere successo, occorre innanzitutto riflettere sulle proprie abitudini e sui propri comportamenti quotidiani per consentire al cambiamento di provenire dall’interno e diventare pratica di vita e di lavoro. A tal fine Forma Camera, prendendo ispirazione da uno dei migliori e innovativi testi di formazione manageriale, organizza una serie di seminari condotti da Massimiliano Massimi, esperto di formazione per lo sviluppo personale e consulente d’impresa.
Il programma di formazione è rivolto a aspiranti creatori d’impresa, imprenditori, manager e professionisti.

Programma
I seminari sono organizzati attraverso l’utilizzo di tecniche proprie della formazione emozionale, un particolare approccio formativo che considera i nessi profondi tra emozioni e apprendimento dal punto di vista delle modalità per la trasmissione dei contenuti. Attraverso l’utilizzo di metodologie innovative, in un contesto multimediale, si porterà i partecipanti a vivere un’esperienza emozionale utilizzando la narrazione, le storie e le metafore, il cinema, la letteratura, la poesia, il teatro, i format televisivi, le immagini e la musica. Gli incontri hanno una durata di 4 ore l’uno e si svolgono dalle ore 9.00 alle 13.00, presso la sede di Viale dell’Oceano Indiano, 17 a Roma
Ecco i prossimi seminari in programma:

  • 28 settembre 2018, ore 9.00-13.00
    L’importanza della collaborazione: pensa vinco/vinci

    Vinco/vinci è una disposizione di mente e di cuore che ricerca costantemente il reciproco beneficio in tutte le interazioni umane. Il paradigma vinco/vinci significa che gli accordi o le soluzioni trovate portano reciproco beneficio e reciproca soddisfazione. Con la soluzione vinco/vinci tutte le parti sono soddisfatte della decisione e si sentono impegnate nel piano d’azione.
  • 19 ottobre 2018, ore 9.00-13.00
    La comunicazione empatica
    Nella vita la capacità di comunicare è fondamentale. Passiamo la maggior parte del tempo a comunicare. Ma quale addestramento abbiamo ricevuto per “ascoltare” in modo da poter comprendere realmente un altro essere umano, dal suo punto di vista? Il seminario entrerà nel paradigma dell’ascolto empatico per far imparare i partecipanti ad osservare il mondo in cui gli altri lo osservano e stabilire relazioni umane e professionali di eccellenza.
  • 16 novembre 2018, ore 9.00-13.00
    Come sviluppare la creatività per creare sinergie
    Che cosa è la sinergia? Significa che l’intero è più grande della somma delle sue parti. Significa che la relazione che le parti hanno fra di loro è in sé e per sé una parte. E non solo una parte, ma anche la parte maggiormente in grado di catalizzare e di conferire potere, la più unificante e la più entusiasmante. La sfida consiste nell’applicare i principi della cooperazione creativa, che apprendiamo dalla natura e dalle nostre interazioni sociali.
  • 14 dicembre 2018, ore 9.00-13.00
    Come coltivare sé stessi: principi di autorinnovamento
    Corpo, mente, emozioni e anima sono le quattro dimensioni della nostra essenza. Curare sé stessi significa avere l’intelligenza e la saggezza di migliorarle tutte. Noi siamo gli strumenti della nostra stessa performance e per essere efficaci dobbiamo riconoscere l’importanza di dedicare del tempo regolarmente per prenderci cura di noi in tutte e quattro le direzioni.

 L’accesso al programma è gratuito per i partecipanti.
Per iscriversi occorre compilare l’apposito modulo di domanda e presentarlo a Forma Camera allegando fotocopia di un documento di riconoscimento. La scheda di iscrizione potrà essere consegnata a mano a Forma Camera, inviata via mail a info@formacamera.it o via fax, almeno 5 giorni prima dell’inizio del corso. Le iscrizioni verranno accettate secondo l’ordine di presentazione delle domande e saranno subordinate alla disponibilità dei posti.

Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi all’Ufficio Accoglienza: 06.5711728 – info@formacamera.it.
Maggiori dettagli e modulistica sul sito Formacamera.it.

Informazioni

Forma Camera

Indirizzo: Viale dell’Oceano Indiano, 17/19 – ROMA (RM)

Telefono: 06.5711741

Fax: 06.5779102

Email:
info@formacamera.it
formacamera@rm.legalmail.camcom.it

Sito web: http://www.formacamera.it

COPYRIGHT: www.informagiovaniroma.it

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Torna Castelnuovo Fotografia!

Al via la sesta edizione di CASTELNUOVO FOTOGRAFIA, festival di fotografia dedicato al paesaggio realizzato con il contributo della Regione Lazio e del Comune di Castelnuovo di Porto, con il patrocinio del Parco di Veio, con la partecipazione della British School at Rome e sponsor tecnico LEICAche si svolgerà dal 28 al 30 settembre, nella Rocca Colonna di Castelnuovo di Porto (RM), con apertura straordinaria il 13 ottobre in occasione della Quattordicesima Giornata del Contemporaneo AMACI con MAECI e MIBACT. 

 

Da subito dedicato al paesaggio, ha conquistato un pubblico ampio ed attento, divenendo un appuntamento imperdibile per fotografi, architetti, paesaggisti e appassionati. Ventidue mostre, numerosi incontri e presentazioni, due contest, quarantadue partner italiani e internazionali nel campo dell’editoria, dell’informazione, delle gallerie d’arte, delle scuole di fotografia e della fotografia d’autore

Info e programma su www.castelnuovofotografia.it

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Concorso per Giovani Registi

L’UE offre ai giovani registi l’opportunità di realizzare il proprio cortometraggio #EUandME. Cinque vincitori riceveranno un contributo di 7.500 euro ciascuno e saranno affiancati da un grande regista europeo che li aiuterà a dare espressione alle loro idee.

Il concorso è riservato ai registi europei residenti nell’UE di età compresa fra i 18 e i 35 anni al momento del termine ultimo di iscrizione (31/10/2018). La partecipazione è individuale. Le candidature di gruppo non saranno prese in considerazione

Inviare l’idea per un cortometraggio completando la domanda di iscrizione online

che comprenda

  • una sinossi scritta del progetto (in inglese e, se l’inglese non è la tua lingua madre, anche in una delle lingue ufficiali dell’UE)
  • un breve video di presentazione girato con uno smartphone (in inglese e, se l’inglese non è la lingua madre, anche in una delle lingue ufficiali dell’UE)
  • il link a un cortometraggio realizzato negli ultimi cinque anni (per questo non ci sono requisiti linguistici particolari)

Le opere possono essere iscritte in una delle cinque categorie seguenti:

  1. Mobilità 
  2. Sostenibilità 
  3. Competenze e impresa 
  4. Mondo digitale 
  5. Diritti 

La giuria, composta da cinque registi europei, esaminerà le candidature e sceglierà dieci nominativi, due per ogni categoria.

A partire da gennaio 2019, per cinque settimane sarà attiva una votazione pubblica online per decretare i vincitori che saranno annunciati sulla pagina web del concorso e sugli account social della Commissione europea. Ogni settimana sarà dedicata a una categoria: saranno annunciati i due nominativi di quella categoria e verrà chiesto agli utenti di votare l’idea preferita fra i due film presenti.

I cinque vincitori riceveranno ciascuno un contributo di 7.500 euro per produrre, girare e montare il proprio film entro il 30/04/2019. Inoltre, durante le riprese e il montaggio saranno seguiti da uno dei registi professionisti della giuria.

https://europa.eu/euandme/it/yfc/

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PERIFERIA INTELLIGENTE, UN BANDO TECNOLOGICO

La Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) lancia il bando “periferiA Intelligente”, volto a premiare un progetto che promuova la sperimentazione e l’innovazione nell’ambito della creatività contemporanea, finalizzato alla rigenerazione di aree urbane periferiche o disfunzionali tramite il ricorso a tecnologie di intelligenza artificiale.

Il bando è rivolto a soggetti pubblici o privati senza scopo di lucro operanti nell’ambito delle nuove tecnologie, eventualmente in associazione con operatori nell’ambito della promozione e valorizzazione della creatività contemporanea e della rigenerazione urbana, con la collaborazione di artisti, designer, architetti, o professionalità creative in ambito tecnologico.
Il programma punta alla riqualificazione di aree periferiche o disfunzionali tramite il ricorso a tecnologie di intelligenza artificiale nell’indagine delle esigenze della collettività e nella progettazione di soluzioni alternative adattive in chiave creativa
Il coinvolgimento di artisti e creativi qualificati è essenziale per la realizzazione di un progetto culturale che da un lato inglobi la creatività nei processi di apprendimento automatico e dall’altro produca output capaci di interfacciarsi in modo originale, innovativo e sensibile ai destinatari, contribuendo a sviluppare nuovi modelli di qualità della vita.
Il progetto vuole essere tradotto in pratica concreta in una specifica area urbana compresa nei territori delle 14 città metropolitane d’Italia, costituendo un modello esemplare da esportare in altri contesti.
Le risorse impegnate dalla DGAAP ammontano a 50mila euro, per il finanziamento del progetto.
Per partecipare al bando è necessario registrarsi sul sito http://www.aap.beniculturali.it/periferiaintelligente/ entro e non oltre il 14/09/2018 alle ore 12.00.

Per partecipare al bando è necessario registrarsi sul sito http://www.aap.beniculturali.it/periferiaintelligente/ a partire dal 22/06/2018.
Dopo aver effettuato la registrazione si potrà procedere all’invio della domanda, comprensiva della documentazione richiesta, entro e non oltre le ore 12.00 del 14/09/2018.
 

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ROME MAKER 2018, PARTE LA CALL

 

Con la Call4Makers la Regione Lazio lancia un appello a tutti i creativi, makers, startup e protagonisti della trasformazione digitale perché si cimentino nella realizzazione delle loro idee presso i FabLab della Regione Lazio.

In occasione della Rome Maker 2018 che si terrà dal 12 al 14 ottobre 2018, la Regione Lazio chiama a raccolta la comunità e degli sviluppatori del nostro territorio e lancia una sfida. La Maker Faire, nelle settimane precedenti l’evento, si estenderà su tutte le province del Lazio all’interno degli Spazi Attivi della Regione.

Negli Spazi Attivi di Roma, Bracciano, Viterbo, Latina, Rieti e Ferentino, sede dei FabLab regionali, i partecipanti, con l’assistenza di tecnici esperti, potranno mettere a punto un prototipo delle proprie idee. Queste verranno selezionate nel corso di singole manifestazioni che si svolgeranno in tutti i territori intitolate “Aspettando Maker Faire”. I migliori prototipi scelti durante questi incontri verranno esposti nello stand della Regione Lazio presso la Rome Make Faire di Ottobre. Lì avrà luogo la grande sfida e i migliori prototipi selezionati per la categoria “Makers@Work” e “Progetti Innovativi” si aggiudicheranno un premio di €10.000 ciascuno.

La Call4Makers è rivolta ai seguenti destinatari (in forma individuale o aggregata):

  • Makers (inventori, scienziati, artigiani e artisti)
  • Imprese e Startup
  • Studenti e Talenti creativi

Il focus e le tematiche di ispirazione della Call4Makers sono: sostenibilità, cinema e audiovisivo, tutela del patrimonio culturale, innovazione sociale e servizi al cittadino, cooperazione internazionale e marketing territoriale innovativo per l’attrazione di capitale umano e finanziario qualificato nel territorio della regione Lazio.

Sarà possibile presentare la propria candidatura a partire da giovedì 26 luglio fino al 28 agosto sul sito www.laziointernational.it.

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KM1_Città Visuale Festival

Parte il progetto KM1_Città Visuale Festival, un’iniziativa di rigenerazione urbana che si realizza all’interno delle strutture del Nuovo Corviale per contribuire, attraverso l’arte e la creatività, alla promozione del dialogo sociale e interculturale, all’inclusione e alla coesione sociale attraverso la realizzazione di attività artistiche e creative all’insegna della multidisciplinarietà.

KM1_Città Visuale Festival si terrà dal 19 al 21 ottobre e sarà interamente dedicato ad artisti emergenti under 35 che ospiterà performance artistiche multidisciplinari (danza, musica, teatro, arte) selezionate tra quelle che verranno proposte tramite il form che si trova sul sito.

Il festival è interamente dedicato ad artisti emergenti under 35 e organizzato all’interno degli spazi comuni della struttura del Nuovo Corviale a Roma: terrazze, ballatoi, corridoi, appartamenti, tutti spazi che non sono luoghi convenzionali di arte.

La rassegna vedrà in esposizione opere di arte visiva (dalla pittura alla fotografia, all’architettura e alla scultura), opere di arte performativa (musica, teatro, performance) e multimediale (installazioni). La selezione delle opere verrà svolta da una giuria composta dai membri dei partner che portano avanti il progetto e dagli abitanti di Corviale stessi, che verranno coinvolti attivamente nel processo decisionale.

Prima di questa fase se ne è svolta un’altra di partenza a giugno con un’azione di coinvolgimento sociale attivo, indirizzato a diverse categorie di cittadini che abitano il quartiere. L’obiettivo è quello di creare degli spettatori partecipi e coinvolti, che costituiscano il perno dell’iniziativa e contribuiscano con le proprie idee e la propria partecipazione alla realizzazione del progetto. Questo processo di coinvolgimento si è concretizzato attraverso due percorsi laboratoriali completamente gratuiti: “Videomaking Corviale” e “Visioni Attive”.

La domanda di partecipazione possono essere scaricate dal sito www.cittavisualefestival.it. Il progetto KM1_Città Visuale Festival è risultato vincitore nell’ambito del programma “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura – ed. 2017” nella sezione Periferie Urbane, settore “Arti visive, performative e multimediali

Artisti under 35, gruppi, compagnie o collettivi che operano nel campo dell’arte visiva, arte performativa o multimediale, sul territorio nazionale, possono partecipare alla selezione per entrare a far parte del programma ufficiale del KM1_Città Visuale Festival, puoi scegliere la sezione giusta per te e proporre la tua opera. 

Le proposte verranno visionate e selezionate dalla giuria del festival, composta in parte dagli abitanti del Nuovo Corviale, l’edificio che ospiterà tutte le iniziative del festival. 

 fino al 31 Luglio 2018!

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WELCOME ITALIA 2018

La Regione Lazio e Arsial, nel quadro delle attività di promozione e valorizzazione dei prodotti enogastronomici ed agro-alimentari laziali, organizzano la partecipazione alla manifestazione fieristica Welcome Italia, che si terrà presso la Royal Horticultural Halls di Londra, in programma dal 5 al 7 ottobre 2018. Volto a promuovere i prodotti, il territorio e la cultura enogastronomica italiana, l’evento rappresenta una preziosa opportunità per tutte le imprese che intendono entrare e rafforzare la propria presenza nel mercato utilizzando un centro di attrazione internazionale come Londra. La scorsa edizione hanno presenziato più di 400 operatori di settore nella giornata dedicata al Trade Only e più di 3000 visitatori nei due giorni seguenti. L’evento è dedicato a quei produttori italiani o ai distributori inglesi di prodotti italiani che vogliono entrare in uno dei mercati più floridi e dinamici del mondo, grazie alla crescita esponenziale dell’importazione italiana. E’ prevista, oltre all’attività di promozione, la possibilità di vendita dei prodotti presentati ed ogni azienda interessata dovrà gestirla autonomamente attraverso un registratore di cassa o un libretto ricevute.

Possono partecipare le imprese agroalimentari con sede operativa nel Lazio, che non sono in situazione di morosità nei confronti di Regione Lazio ed Arsial, in regola con le vigenti norme in materia fiscale, assistenziale e previdenziale.

La quota di partecipazione a carico della singola azienda, che rimane la medesima della precedente edizione, è pari a € 300,00 + IVA al 22% per € 66,00, per un importo complessivo di € 366,00. Le aziende interessate sono invitate ad inviare la domanda di partecipazione compilando le schede che seguono, entro il 23 luglio 2018, attraverso mail ape@arsial.it. Alla domanda va allegata la copia del bonifico effettuato per il versamento della quota di partecipazione. In caso di non ammissione, la quota sarà restituita.

Qualora intendessero partecipare aziende ricadenti nei comuni investiti dagli eventi sismici 2016/2017 (Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgo Velino, Cantalice, Castel Sant’Angelo, Cittaducale, Cittareale, Leonessa, Micigliano, Poggio Bustone, Posta, Rieti e Rivodutri) le stesse saranno esentate dal versamento della quota di partecipazione, su disposizione del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

TUTTE LE INFO SU www.arsial.it

 

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Cooperativa integrata ‘Giuseppe Garibaldi’, una storia d’integrazione sociale

La storia della Cooperativa sociale integrata agricola “Giuseppe Garibaldi” è parte ormai della centenaria storia dell’Istituto Tecnico Agrario “Giuseppe Garibaldi” ed in particolare è storia contemporanea dell’inclusione di persone con Autismo e disabilità intellettiva in ambito scolastico e lavorativo.
La Cooperativa “G. Garibaldi” è stata pensata, voluta ed organizzata nell’ambito dell’ istituzione scolastica. E’ nata come laboratorio della scuola per rispondere alle esigenze degli allievi con disabilità e delle loro famiglie, e per offrire a tutti gli studenti (coinvolti nei percorsi di inclusione in qualità di pari) nuove opportunità formative. E’ nata con il sostegno dell’associazionismo cittadino e nazionale e con l’incoraggiamento degli enti locali, Municipi e Asl, firmatari di un protocollo di Intesa interistituzionale per la realizzazione di un progetto di inclusione scolastica degli allievi con Autismo iscritti all’Istituto “Garibaldi”.

La Cooperativa dal 2010 a oggi è divenuta la sede sperimentale di nuovi percorsi di abilitazione, mentoring e avviamento al lavoro; il luogo in cui per la prima volta anche giovani adulti con Autismo con bisogno di supporto intensivo si affacciano al mondo del lavoro, e lo fanno con un successo inaspettato; l’epicentro di un movimento di associazioni, famiglie e professionisti che chiedono maggiore rispetto delle leggi e, in particolare, l’attivazione dell’articolo 14 della Legge 328 del 2000, che sancisce che ognuno ha diritto a un proprio “Progetto Individuale”.

Il Progetto Individuale, di cui la famiglia può chiedere la predisposizione al Comune, analizza, organizza e ottimizza tutte le risorse (economiche e umane) che ruotano intorno alla vita di una persona con Autismo: i servizi sociali, scolastici, sanitari e del privato sociale vengono messi in un unico piano di cura, condiviso da tutti e coordinato da un case manager.

In questi anni la Cooperativa ha promosso una serie di iniziative pubbliche e di rilevanza scientifica per la comunità. Il mondo tutto della politica, degli addetti ai lavori, persino della cultura e dell’arte, si è lasciato suggestionare da questa nuova prospettiva sociale, che supera i modelli di inclusione lavorativa di carattere occupazionale e sostituisce al welfare dell’assistenza quello della cura partecipata.
Tutta la legislazione contenuta nella legge 68/99 rimanda ad un «bilancio delle competenze» che per molti studenti con Autismo sarebbe inaccessibile e che oggi rappresenta l’unico strumento regolatore per l’accesso al lavoro.

I set abilitativi (che nascono dalle necessità e competenze delle persone con Autismo coinvolte in questa esperienza) tendono a coincidere con quelli
lavorativi e dettano in maniera imprescindibile la direzione che questa azienda, in termini culturali e produttivi, può permettersi di assumere.
La cooperativa “Garibaldi” è un’azienda agricola e non è un centro teraputico. E’ un’azienda abilitativa.

La trattoria della Cooperativa Sociale Garibaldi propone una cucina basata sui prodotti genuini coltivati nell’orto. A seconda delle stagioni, dunque, è possibile assaporare i frutti della terra, con ricette che esaltano i sapori della natura. La nostra trattoria è aperta tutti i giorni dal lunedi alla domenica.

Dal lunedì al venerdì è previsto pranzo a buffet € 5, mentre la cena si accettano gruppi di minimo 25 persone (su prenotazione).
Il sabato e la domenica pranzo con menù alla carta. Nel weekend la prenotazione è obbligatoria

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PREMIO NAZIONALE DONNA E LAVORO STARTUP

Eurointerim agenzia per il lavoro organizza il Premio nazionale Donna e lavoro startup, giunto alla sua ottava edizione, che intende dare visibilità e sostenere i migliori progetti di Impresa al femminile, perché le idee non restino soltanto buone idee, ma possano crescere nel sistema produttivo italiano. Scopo del premio è sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove idee e/o di nuove imprese e l’introduzione di esse nel mondo del lavoro. L’obiettivo è, infatti, supportare giovani imprenditori e le loro idee di business innovative, accompagnandoli verso l’autonomia.
Il premio è aperto, senza limiti d’età, a tutti coloro che intendano realizzare un progetto di impresa. Possono presentare un progetto sia soggetti privati intenzionati alla costituzione di un’impresa, sia imprese già costituite.
Possono essere presentati progetti su ogni tipo di startup a tema donna e lavoro.
L’idea vincente verrà premiata con 3mila euro. Il secondo e il terzo classificato verranno premiati rispettivamente con 2.000 e 1.000 euro. Un premio speciale di 500 euro sarà destinato a un progetto di riconosciuto impatto sociale.
È possibile partecipare compilando il form online sul sito dedicato entro il 30 settembre 2018

Bando completo e maggiori informazioni sono consultabili su Eurointerim.it.

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Fabermeeting 2018

Faber è il luogo di incontro e confronto tra giovani capaci di elaborare linguaggi e contenuti innovativi, nei campi della creatività digitale e le imprese e le organizzazioni potenzialmente interessate alle loro competenze. Faber si sviluppa attraverso un concorso nazionale che da l’accesso al Fabermeeting, un salone gratuito a inviti che si svolgerà il 26 e il 27 ottobre 2018 a Torino.

 Il concorso è aperto a giovani residenti in Italia e con una età compresa, al momento dell’iscrizione al concorso, tra i 18 e i 35 anni compiuti, nonché a gruppi informali, o professionisti o aziende, purché composti almeno all’80 percento da giovani che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 35 anni compiuti e purché esprimano un soggetto capofila

 Sono oggetto del bando opere e prodotti realizzati negli ultimi 18 mesi dietro commissione o autonomamente, a tema libero. Non è considerato un impedimento la loro eventuale partecipazione ad altri concorsi. Ogni opera deve essere iscritta all’interno di una delle sezioni del concorso che sono quattro:

  • Live action e animazione: fiction e documentari (max 10 min); videoclip e filmati promozionali (max 5 min); animazioni in 3D o tradizionali (max 10 min); promo, demo, sigle prevalentemente in animazione (max 5 min);
  • Visual e graphic design: infografiche; data visualization; identità visive; immagini coordinate; branding; packaging.
  • Gaming, realtà aumentata e realtà virtuale: videogame (demo max 2 min); applicazioni di realtà aumentata o virtuale (demo max 2 min)
  • Siti e piattaforme web, app e IoT: siti, blog; piattaforme web; progetti di comunicazione e business solution, piattaforme di economia circolate e collaborativa in generale; modelli di e-commerce; app per la telefonia e i tablet (demo max 2 min); servizi IoT.

È permessa la presentazione di estratti di opere o parti di opere più ampie, purché autonome dal punto di vista narrativo e/o contenutistico. È possibile mettere in gara un’opera in-progress purché le sue funzionalità essenziali siano già fruibili.
Lo stesso soggetto o gruppo può partecipare al concorso con opere diverse, ma è possibile partecipare con una sola opera per ogni sezione di concorso. 
I partecipanti povranno candidarsi anche ai premi speciali (vedi dettagli sul sito) di interesse al momento dell’iscrizione al concorso Faber.

Premi
Gli autori dei lavori selezionati avranno accesso al Fabermeeting nel corso del quale saranno presentate pubblicamente le opere selezionate. Gli autori potranno entrare in contatto con le aziende aderenti. Al Fabermeeting partecipano di diritto il soggetto capofila che ha presentato in concorso l’opera e altri eventuali coautori (max.3). Gli autori selezionati residenti in luoghi distanti oltre 100 km dalla sede del concorso avranno diritto al 70% di rimborso delle spese di viaggio sulla tratta più economica fino ad un massimo di 100 euro, previa presentazione di biglietto ferroviario o autobus A/R o prenotazione aerea. L’organizzazione si impegna, inoltre, a fornire ai vincitori selezionati per la partecipazione al Fabermeeting: una sistemazione gratuita presso strutture convenzionate o alloggi privati nelle notti del 25 e 26 ottobre 2018, pranzi nel corso del Fabermeeting. Saranno inoltre assegnati dei premi speciali.

Modalità di partecipazione
Le domande di partecipazione dovranno pervenire attraverso il form online disponibile sulla pagina del concorso al sito entro il 25 giugno 2018.

Regolamento e dettagli su Fabermeeting.it.

copyright: www.informagiovaniroma.it

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Palazzo Merulana, l’ex Ufficio d’Igiene diventa il museo dell’arte italiana del ‘900

In dirittura d’arrivo l’inaugurazione di Palazzo Merulana,  Fondazione Claudio ed Elena Cerasi. Dall’11 maggio, il palazzo del rione Esquilino esporrà al pubblico la raccolta della famiglia Cerasi e una serie di eventi espositivi. Il progetto è stato realizzato grazie all’intervento di  Letizia Casuccio, direttore generale di CoopCulture, che, insieme alla famiglia Cerasi, ha portato a buon fine il museo di Palazzo Merulana.

Le “mura” di Palazzo Merulana, il vecchio palazzo dell’Ufficio d’Igiene, sono in realtà comunali,  ma versavano in stato di rudere da anni. Poi un accordo pubblico-privato ha sbloccato le cose: in cambio dell’utilizzo per alcuni decenni, una società privata (la SAC, storico brand delle costruzioni romane: hanno realizzato anche il Maxxi a Roma o il nuovo Teatro dell’Opera di Firenze) ha riqualificato, ricostruito, restaurato. Alcuni anni di lavoro hanno portato a un risultato  di gran pregio: la scelta, di concerto con la Soprintendenza, è stata quella di realizzare uno spazio museale di 2000 mq con quattro piani e roof top e, a fianco, una palazzina per uffici che andranno in locazione e che permetteranno all’operazione di reggere dal punto di vista economico. Nel corso del cantiere la famiglia Cerasi (storici proprietari di SAC), e in particolare Claudio ed Elena, hanno deciso di affidarsi per la gestione dello spazio a Coopculture. Protagonista del nuovo spazio l’arte italiana della prima metà del Novecento in generale e in particolare quella romana con gli artisti più noti, Capogrossi, Donghi, Casorati, Mafai, Sironi, De Chirico, Campigli ecc. Bookshop e caffè. Via Merulana 121, tel. 0639967800, chiuso il martedì.

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Engaging with the Digital Omnipresence: come cambia la relazione tra individui, aziende, enti

 
 
Esperienze e nuovi modelli di interazione con l’utente digitale
 
Roma, 12 giugno 2018
La società digitale si sta sviluppando attorno alla diffusione pervasiva di nuove tecnologie che diventano il fulcro e il motore di nuove relazioni. Cambia così in maniera significativa il modo in cui organizzazioni pubbliche e private ingaggiano, percepiscono e misurano clienti, dipendenti ed ecosistema. Soprattutto, vale il viceversa.
 
Uno scenario, tra fisico e digitale, che ridefinisce l’identità di utenti e persone nella società iperconnessa e le modalità di interazione con imprese e istituzioni. Un flusso infinito di connessioni che fanno viaggiare dati, informazioni, transazioni e valore economico.
 
Lo spostamento verso nuovi stili di vita apre quindi interrogativi:
  • sul concetto di consumo e di servizi di pubblica utilità nell’era digitale;
  • sulla misura dell’esperienza utente che si rimodella quasi quotidianamente;
  • sui princìpi che dovranno guidare le future Customer/Citizen/Employee Experience;
  • su nuovi influencer che agiscono in ecosistemi sempre più aperti.
 
E’ più che mai strategico interrogarsi sulla portata di queste dinamiche e sulle implicazioni per i decision maker e i Digital Leader che devono operare al confine tra conosciuto e ignoto, tra rincorsa digitale e inclusione sociale.
 
L’incontro “Engaging with the Digital Omnipresence” è la seconda tappa dell’iniziativa Digital Leaders Crossroad, in programma il 12 giugno a Roma, un’occasione di incontro e confronto tra competenze e professionalità impegnate nella ricerca delle direzioni dell’innovazione, in un’epoca ad altissima intensità tecnologica.
tutte le info su https://events.sap.com/it-sapitalia/it/crossroad
Quando:
Martedì 12 giugno 2018
09.30 – 14.00
 
Dove:
Acquario Romano
Piazza Manfredo Fanti, 47
00185 Roma
 
Informazioni:
Jacopo Mancini
Conference Director, IDC Italia jmancini@idc.com
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Regione Lazio, bando da 23,2 milioni per lo sviluppo hi-tech dei beni culturali

Presentato ieri 19 aprile nella Sala Tirreno il bando regionale per la diffusione di tecnologie innovativi per la valorizzazione, conservazione, recupero, fruizione e sostenibilità del patrimonio culturale del Lazio. La dotazione, di 23,2 milioni, è divisa in due fasi. La prima, progettuale, prevede 3,2 milioni per i titolari (pubblici o privati, proprietari o gestori) degli istituti e dei luoghi della cultura che presentino talesoluzione innovativa . La seconda fase prevede 20 milioni per il finanziamento della realizzazione. Il contributo è a fondo perduto. L’importo massimo concedibile per destinatario è di 150.000 euro per la prima fase e di 1.500.000 di euro per la seconda fase. La prima scadenza è il 31 maggio 2018, ore 12.

Il distretto Tecnologico  Culturale del Lazio è formato da 259 Musei e gallerie, 28 Aree parchi archeologici, 29 Monumenti (5 Unesco), 13 Università (5 pubbliche e 8 private), 4 Primari Organismi di Ricerca (Cnr, Enea, Infn, Ingv), 6 Istituti centrali del ministero dei Beni culturali, 40.000 imprese (14% del totale nazionale), 202.000 addetti (14% del totale nazionale), un valore aggiunto di 14,7 miliardi (16% del totale nazionale). Gli occupati ddnelle industrie culturali e creative laziali sono oltre 204 mila, una percentuale pari al 14,3% del totale nazionale, che arriva al 32,8% nel settore cinema e audiovisivo. La presentazione del nuovo bando regionale Ricerca e sviluppo di tecnologie per la valorizzazione del patrimonio culturale ha visto coinvolte, tra la sessione mattutina e quella pomeridiana, circa 1500 presenti tra realtà produttive e stakeholder. “Questa iniziativa è rivolta ai gestori o ai proprietari dei grandi beni culturali, ville, siti archeologici e patrimonio culturale”  chiosa Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione. Il nuovo bando è gestito da Lazio Innova e si rivolge ai titolari dei beni culturali del Lazio (Istituti e Luoghi della Cultura come definiti dagli artt. 101 e ss del Codice dei Beni Culturali), proprietari, gestori o futuri gestori pubblici/privati, che hanno tempo per presentare i progetti fino alle ore 12 del 31 maggio 2018, esclusivamente tramite posta elettronica certifica all’indirizzo DTC@pec.lazioinnova.it, secondo le modalità indicate nell’Avviso pubblico scaricabile dalla pagina http://www.lazioinnova.it/bandi-post/ricerca-e-sviluppo-di-tecnologie-per-la-valorizzazione-del-patrimonio-culturale/

 

 

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IL WAVE MARKET ARRIVA A ROMA!

Dal 14 aprile al 12 maggio | 5 Weekend | Mattatoio Testaccio
Mercato + Laboratori per bambini + Workshop adulti 

In occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale appuntamento speciale con Outdoor Festival  per celebrare la storia e l’arte in tutte le sue forme. Dal 14 aprile al 12 maggio, per 5 weekend, il Mattatoio Testaccio di Roma sarà il palco di una nuova incedibile edizione del nostro market: il Wave Market Fair. 

13 giornate di market, un programma variegato, tanti workshop per adulti e laboratori per bambini, per ritrovarci insieme ad attraversare un ponte tra passato e futuro. Per l’occasione, oltre all’artigianato, il market ospiterà nuove categorie espositive: design, urban, surf, editoria, illustrazione e vintage. 

Un omaggio ad un’eredità culturale eclettica ed in continuo cambiamento, che scrive il nostro presente e plasma il nostro futuro. Un’esperienza collettiva per coltivare senso di appartenenza e  voglia di aggregazione. 

Tutte le info su www.wave-market.com

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L’ex Mattatoio di Testaccio apre ai giovani: a bando la Galleria delle Vasche de La Pelanda

a Galleria delle Vasche de La Pelanda all’ex Mattatoio apre ai giovani. È online l’avviso pubblico per avanzare una manifestazione di interesse alla presentazione di proposte progettuali da realizzare nello spazio di Testaccio. L’amministrazione capitolina, fa sapere in una nota, ha individuato questo come luogo idoneo a valorizzare le produzioni e le iniziative realizzate dagli stessi giovani che hanno difficoltà a trovare luoghi adatti alla loro espressività. 

Lo spazio a disposizione per le attività è un locale di 800 metri quadrati e cinque atelier di circa 30 metri quadrati ciascuno che attualmente comprende: un palcoscenico, un impianto di illuminazione teatrale, un impianto di ripresa e diffusione sonora, un impianto di videoproiezione, una serie di pannelli autoportanti per le aree espositive. 

Le proposte, che dovranno realizzarsi entro il 31 dicembre 2018, possono riguardare manifestazioni, attività espositive, performative, espressive, attività laboratoriali, seminari, workshop e dovranno essere rivolte, in particolare, ad un pubblico giovanile. La durata temporale, comprensiva di allestimento e disallestimento, non potrà superare i quindici giorni e dovrà rispettare il carattere storico-architettonico del luogo. Tutte le iniziative dovranno essere ad ingresso gratuito e all’interno della Galleria delle Vasche non è ammessa la bigliettazione, né la vendita di cataloghi o altro materiale.

copyright: www.romatoday.it

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ROMICS 2018, cercansi talenti per realizzare costumi per cosplayer

In occasione di ROMICS 2018, professionisti, talenti, imprese, artigiani e startup del Lazio in grado di generare device e abbigliamento destinati alla realizzazione di costumi per cosplayer, sono chiamati a raccolta per presentare le loro innovazioni all’interno dell’area del Sistema Lazio, che vede il coinvolgimento di Regione Lazio,  Camera di Commercio di Roma e Unioncamere Lazio.

La Regione Lazio, attraverso Lazio Innova, infatti, seleziona le migliori proposte tecnologiche applicate su abbigliamento e accessori, e capaci di generare e/o simulare superpoteri ed effetti speciali. Le soluzioni selezionate avranno l’opportunità di prendere parte all’iniziativa, partecipare alle attività organizzate all’interno dello spazio istituzionale del Sistema Lazio, e sperimentare direttamente i servizi dei FabLab Lazio, con la finalità di creare contaminazioni e sinergie e dare visibilità agli artigiani digitali.

ROMICS, che si svolge presso la Fiera di Roma dal 5 all’8 aprile 2018, è la grande rassegna internazionale sul fumetto, l’animazione, il cinema e i game, articolata in quattro giorni di kermesse ininterrotta con eventi, incontri e spettacoli e con un programma ricchissimo che attira a ogni edizione oltre 200.000 visitatori.

Per partecipare alla selezione di prega compilare la domanda di partecipazione, entro venerdì 29 marzo 2018, disponibile all’indirizzo http://www.laziointernational.it/polls.asp?p=180

Per informazioni rivolgersi Lazio Innova S.p.A. – Internazionalizzazione, Cluster & Studi, e-mail: internazionalizzazione@lazioinnova.it – tel. 06.60.516.629 – 647.

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Career Day Turismo

Il Career Day Turismo è un evento annuale, proposto e realizzato dall’Ente Bilaterale della Regione Lazio e da Porta Futuro, nato con l’intento di offrire nuove e concrete opportunità di occupazione nel settore turistico.

L’evento, quest’anno alla sua quarta edizione, consentirà ai partecipanti di incontrare e presentare la propria candidatura ad aziende operanti nel settore turistico (alberghi, ristoranti, tour operator) che sono alla ricerca di diversi profili, da inserire presso le loro strutture di Roma e sull’intero territorio nazionale.

Coloro i quali vorranno partecipare all’evento potranno registrarsi sul sito o direttamente presso il desk accoglienza della manifestazione, consegnare il proprio curriculum vitae e sostenere un colloquio conoscitivo con i responsabili ed i manager aziendali. 

Le figure ricercate sono:

  • Ristorazione: Chef de Rang; commis di sala; commis di cucina; maitre; cuoco;  plongeur-lavapiatti; cameriere di sala; addetto mensa; pizzaiolo; pasticcere;
  • Servizio ai piani: Cameriera/e ai piani; governante d’albergo;
  • Accoglienza-Front Office: Receptionist; consierge;
  • Management: Addetto revenue management; 
  • Back Office e Amministrazione: Addetto amministrazione; economo; addetto MICE; ingegnere-ufficio tecnico; addetto sales & marketing; addetto ufficio HR;
  • Servizi Turistici: Capo animatori; insegnanti lingua inglese; accompagnatori turistici; medici.

Informazioni

Porta Futuro – Città Metropolitana di Roma Capitale

Indirizzo: Via Galvani, 108 – 00153 ROMA (RM)

Telefono: 06.67664868 – 06.67664871

Email:
info@portafuturo.it
eventi@portafuturo.it
imprese@portafuturo.it

Sito web:
http://www.portafuturo.it
http://www.cittametropolitanaroma.gov.it

copyright: www.informagiovaniroma.it

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I Love GAI – Concorso Giovani Autori Italiani

 I Love GAI – Concorso Giovani Autori Italiani per cortometraggi nasce da un’iniziativa SIAE in collaborazione con Lightbox ed è dedicato ai giovani autori e registi italiani con l’obiettivo di promuovere e dare visibilità ai giovani talenti, favorendone il contatto con i produttori e il pubblico.
Il concorso è dedicato ad autori under 40, nati al massimo nell’anno 1978.
Possono partecipare al Concorso le produzioni italiane posteriori al 1° gennaio 2017, in tutti i formati e di tutti i generi, di durata inferiore a 20 minuti, titoli di testa e di coda compresi. Tutti i lavori devono essere sottolineati in inglese.

Selezioni e proiezioni alla Mostra del Cinema di Venezia
Il comitato di selezione è composto da Jacopo Chessa, Andrea Purgatori e Mara Sartore. La giuria è composta da rappresentanti il mondo del cinema, dell’arte, e dello spettacolo.
La terza edizione del concorso e la proiezione dei lavori selezionati si terrà al Lido di Venezia, durante la 75esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2018. Nell’ambito dell’evento verrà proclamato il vincitore finale.

Scadenze e modalità di partecipazione
L’iscrizione è gratuita e si effettua online compilando l’apposito modulo sul sito del concorso, entro e non oltre il 31 maggio 2018. Il materiale che verrà richiesto in un secondo momento per completare l’iscrizione al concorso è dettagliatamente descritto nel Regolamento.

Ulteriori informazioni, Regolamento e modulo online sul sito Ilovegai.com.

Informazioni

Sito web: http://ilovegai.com

COPYRIGHT: www.informagiovaniroma.it

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Bando Start Up Camera di Commercio- Edizione 2018

 

 

La Camera di Commercio di Roma, nell’ambito delle proprie finalità di sostegno allo sviluppo economico e occupazionale del territorio provinciale, ha adottato una misura per sostenere lo start up aziendale, abbattendone i costi ed incentivando la concretizzazione di idee imprenditoriali e la nascita di nuove imprese, al fine di sostenere la ripresa della produttività, la crescita e lo sviluppo economico del territorio.

La misura, a supporto dei processi di creazione e avvio di una nuova attività d’impresa, consiste in un contributo a favore di aspiranti imprenditori per il costo di taluni servizi per la costituzione di una nuova impresa, erogati dai Centri di Assistenza Tecnica e Centri Servizi per l’Artigianato, quali Soggetti Attuatori dell’iniziativa   individuati dall’Ente, fino ad un massimo di Euro 2.500,00 al netto dell’IVA, o fino ad un massimo di Euro 3.000,00 al netto dell’IVA nel caso di costituzione di società di capitali.

Per accedere al contributo, chi intende creare una nuova impresa a Roma o provincia deve recarsi presso una sede territoriale di uno dei soggetti attuatori dell’iniziativa per ricevere le informazioni e l’assistenza tecnica necessarie per la propria idea imprenditoriale e per presentare domanda di accesso al servizio di accompagnamento per la creazione di una nuova impresa.

Ogni candidato può presentare una sola domanda.

L’elenco dei servizi offerti e delle relative tariffe applicate è contenuto nel Regolamento.

Per maggiori informazioni: consultare il bando su http://www.rm.camcom.it/archivio43_bandi-altri-bandi_0_119.html

Data pubblicazione: 21-02-2018
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Al via Startup Lab Sector Open Validation Domotica

Lazio Innova, in collaborazione con IDEA OPEN srl, LEAM srl, FOGENEL srl e Palmer, lancia Startup Lab Sector Open Validation Domotica, una call per selezionare idee e progetti imprenditoriali innovativi nei settori della Domotica, Building Automation, Industria 4.0 e IOT.

La Call si rivolge a:

  • Talenti, innovatori, ricercatori con competenze e conoscenze nei settori compresi nella filiera della domotica e automazione di processi industriali;
  • Startup ed imprese con alta propensione all’innovazione;
  • Talenti, innovatori, ricercatori con competenze e conoscenze di marketing  disposti ad entrare a far parte dei team dei progetti  imprenditoriali partecipanti e quindi di inserirsi nelle future startup.

 

I partecipanti saranno coinvolti in sessioni collaborative di co-design e dovranno impegnarsi a seguire l’intero percorso di 4 settimane. Durante il percorso avranno l’opportunità di verificare la fattibilità della propria idea attraverso:

  • incontri settimanali di formazione, testimonianze, eventi di networking, pitching, business planning;
  • tutor a supporto;
  • mentor di grande competenza;
  • accesso ai FabLab della rete degli Spazi Attivi;
  • postazioni di lavoro nel Talent Working;
  • supporto nella creazione di community;
  • pitching battle finale.

 

Il percorso si terrà presso lo Spazio Attivo Lazio Innova di Ferentino , in via  Casilina Km 68,300 (03013 Ferentino).

Le persone interessate dovranno presentare la propria candidatura (specificando se in qualità di talent/team, startup o impresa) compilando un apposito FORM e inviandolo all’indirizzo email: ferentino@lazioinnova.it  entro le ore 17:00 del 20 febbraio 2018.

 

Il percorso avrà inizio il 26 febbraio 2018

Per tutte le informazioni http://www.lazioinnova.it/scouting-idee-innovative/open-validation-domotica/

 

 

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Sostegno alle startup culturali e creative 2018

Sostenere la nascita e/o lo sviluppo di startup innovative, operanti nel settore delle attività culturali e creative, in particolare nel settore dell’audiovisivo, delle tecnologie applicate ai beni culturali, dell’artigianato artistico, del design, dell’architettura e della musica.

È questo l’obiettivo dell’avviso pubblico per il quale la Regione Lazio ha stanziato 680.435 euro a valere sul Fondo della creatività per il sostegno e lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative.
Possono presentare domanda di partecipazione

  • PMI che hanno o intendono aprire una sede operativa nel Lazio, iscritte al Registro delle Imprese da non oltre 6 mesi alla data di pubblicazione dell’Avviso sul BURL;
  • Liberi professionisti titolari di Partita IVA da non oltre 6 mesi alla data di pubblicazione del bando;
  • Società e imprese individuali o familiari non ancora iscritte al Registro delle Imprese al momento della presentazione della domanda.

Sono ammessi progetti che insistono nei seguenti settori di attività

  • arti e beni culturali – arte, restauro, artigianato artistico, tecnologie applicate ai beni culturali, fotografia;
  • architettura e design – architettura, design, disegno industriale (prototipazione e produzione in piccola scala di oggetti ingegneristici ed artigianali), design della moda;
  • spettacolo dal vivo e musica;
  • audiovisivo;
  • editoria.

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto concesso a fronte della realizzazione del Progetto di Avviamento ritenuto ammissibile, idoneo e finanziabile, ed è pari all’80% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di 30.000 euro per beneficiario. 
Le richieste di agevolazione possono essere presentate esclusivamente via PEC all’indirizzo incentivi@pec.lazioinnova.it, a partire dalle ore 12.00 del 17 gennaio 2018 e fino alle ore 12.00 del 28 febbraio 2018, compilando preventivamente il Formulario disponibile online nella piattaforma GeCoWEB nella pagina dedicata a partire dalle ore 12.00 del 12 dicembre 2017 e fino alle ore 12.00 del 28 febbraio 2018.

Tutti i dettagli su Lazioeuropa.it.

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Open Innovation Challenge, Regione Lazio

La Regione Lazio, in collaborazione con Unindustria, lancia una strategia di Open Innovation per favorire l’incontro fra domanda e offerta di innovazione. L’obiettivo è creare percorsi di collaborazione tra medie/grandi aziende, startup e innovatori per promuovere e facilitare l’acquisizione e l’adozione di nuove idee, nuovi processi e nuovi prodotti e servizi.
Negli ultimi anni, piccoli nuclei (startup e talenti della ricerca) si sono dimostrati in grado di innovare più velocemente ed efficacemente dei dipartimenti di ricerca interni delle medie/grandi aziende. Per questo si diffondono sempre più le challenge: uno strumento di Open Innovation, con cui le grandi imprese che hanno uno specifico bisogno di innovazione sfidano startup e talenti a proporre soluzioni innovative.

Settori delle challenge
Le medie/grandi imprese del Lazio possono iscriversi sul sito Lazioinnovatore.it, compilare il form online e proporre le loro sfide tecnologiche lanciando la challenge in 4 diversi settori:

  • Lifestyle – Design, Fashion, Tourism
  • IoT & Smart – Manufacturing (including Aerospace and Automotive)
  • Life Science (Biotech, Well Being & Food)
  • Smart City (Cleantech, Mobility, Security).

Ogni challenge si svolgerà attraverso 5 fasi:

  • Identificazione Challenge – lancio di una call aperta a tutte le aziende laziali. L’azienda in cerca di innovazione si candida compilando il form online. Il team Open Innovation di Lazio Innova contatta le aziende. Saranno concordati i bisogni di innovazione e i termini della challenge e verrà definita la sfida da lanciare;
  • Lancio della Challenge – la challenge sarà lanciata attraverso il sito Lazioinnovatore.it e sarà affiancata da una campagna di comunicazione rivolta a startup e talenti;
  • Iscrizione e Presentazione delle domande – le startup e i team potranno iscriversi e inviare la proposta tramite il form online;
  • Selezione – un advisory board selezionerà le 6 migliori idee ricevute;
  • Evento finale e Premiazione – la migliore innovazione, scelta dopo il periodo di mentorship, sarà proclamata vincitrice.

Opportunità per imprese e startup
La Challenge è uno strumento per fare innovazione in maniera efficace e veloce, riducendo i costi e aumentando le opportunità di business:

  • offre grande visibilità e pubblicità all’azienda che la lancia;
  • non comporta alcun costo per l’azienda che vuole lanciarla, salvo le risorse dedicate a seguire il progetto (ad es. risorse umane per affiancamento nello sviluppo della soluzione/mentorship, servizi, ecc.);
  • ogni azienda può comunque decidere di offrire anche premi in denaro.
  • permette alle aziende medio/grandi di esprimere i propri bisogni di innovazione e offre alle startup e ai talenti un ulteriore sbocco di mercato ai loro prodotti o servizi più innovativi e tecnologicamente avanzati.

L’iscrizione a Open Innovation Challenge è attiva sul sito Lazioinnovatore.it.

Informazioni

Sito web: http://www.lazioinnovatore.it

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Bando Abitare 2017: una call per 7 fotografi

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, attraverso il Museo di Fotografia Contemporanea, affida a 7 giovani fotografi l’incarico per la realizzazione di una serie di elaborati a carattere prevalentemente visivo, di tipo fotografico o video, sul tema dell’abitare.
La call è rivolta a fotografi e artisti residenti in Italia, maggiorenni, che non abbiano compiuto il trentaseiesimo anno di età alla data di pubblicazione del bando. 

Progetti ammessi
Sono ammessi progetti multidisciplinari, in cui forme espressive di varia natura possano interagire o completare la parte visuale. La ricerca dovrà essere completamente inedita. La partecipazione è possibile in forma singola o in forma collettiva. Il progetto di ricerca ha il compito di illustrare il lavoro che l’artista intende realizzare nel corso della committenza, di fornire il quadro teorico e metodologico del lavoro e di prefigurarne quanto più possibile lo svolgimento e il risultato. Nel progetto di ricerca dovranno essere specificati: la declinazione del concetto di abitare presa in esame e la relativa  modalità di articolazione del tema; il luogo o i luoghi dove il lavoro verrà svolto; il risultato finale che sarà consegnato al committente in quanto a numero, caratteristiche e tipologia degli elaborati; le modalità e i tempi di produzione del lavoro; gli eventuali altri soggetti – singoli, gruppi, organizzazioni – coinvolti a vario titolo nella ricerca. 

Svolgimento del lavoro e compenso
Il lavoro di ricerca sul campo e la produzione delle immagini dovranno concludersi, con la consegna dei file definitivi, completi di post-produzione, entro il 20 maggio 2018. Lo svolgimento del lavoro avviene nella più completa autonomia organizzativa e progettuale da parte dei sette fotografi selezionati e incaricati, con la supervisione e la verifica periodica da parte del curatore. La presentazione definitiva dei lavori al pubblico avverrà nel mese di giugno 2018 presso la Triennale di Milano, nell’ambito di un evento appositamente dedicato all’interno del programma della Milano PhotoWeek. Il compenso complessivo per la realizzazione del lavoro è di euro 7.500 (al lordo delle ritenute fiscali e previdenziali). L’importo comprende il fee per gli artisti, tutte le spese di viaggi, spostamenti,  pernottamenti e vitto necessari alla produzione del lavoro e agli incontri di coordinamento, comunicazione e verifica del progetto, eventuali assistenti o collaboratori, altre attività correlate eventualmente promosse e realizzate nell’ambito della ricerca, il lavoro di post-produzione necessario alla consegna dei file definitivi per la presentazione, la stampa e consegna delle opere che confluiranno nelle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea.

Modalità di partecipazione
La partecipazione alla call è gratuita e richiede la presentazione dei documenti indicati nel bando da inviarsi tramite email all’indirizzo abitare@mufoco.org entro le ore 12.00 del giorno 1 dicembre 2017.

Bando e maggiori informazioni sono consultabili su Abitare.mufoco.org.

Informazioni

Sito web: http://abitare.mufoco.org/

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Corso Progettista di applicazioni web e multimediali 2017

 
 
Il corso gratuito è rivolto a 14 allievi disoccupati o inoccupati, in possesso del Diploma di Scuola Secondaria Superiore e prevede un’indennità di frequenza
 
È stato approvato dalla Regione Lazio il corso di qualifica professionale per Progettista di applicazioni web e multimediali della durata di 500 ore (350 aula + 150 stage). Il corso è gestito dalla cooperativa sociale S.Onofrio in associazione con la cooperativa sociale Patatrac ed è destinato a 14 allievi.
 
 
Possono partecipare allievi disoccupati o inoccupati, in possesso del diploma di scuola secondaria superiore.
 
 
Il percorso formativo proposto prevede un’indennità di frequenza dell’importo complessivo di 866 euro lorde ad allievo e quattro fasi di svolgimento:
 
Orientamento mirato: colloquio individuale in entrata (2 ore), percorso di gruppo (8 ore)
Formazione: 350 ore aula suddiviso in 4 unità di competenza (modellizzazione requisiti prodotti multimediali, progettazione prodotti multimediali, sviluppo prodotti multimediali, convalida prodotti multimediali)
Stage: 150 ore
Accompagnamento in uscita: percorso individuale (15 ore).
Modalità di partecipazione
La domanda di iscrizione, corredata degli allegati richiesti, può essere inviata via mail a formazione@sonofrio.it o via fax al numero 063011875 entro le 17.00 del 27 novembre 2017.
 
Bando completo e modello di domanda su Formazione.sonofrio.it.
 
Informazioni
Email: formazione@sonofrio.it
 
Sito web: http://formazione.sonofrio.it/
copyright: www.informagiovaniroma.it
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Master in Musica per Videogiochi 2017/18

A partire dall’anno accademico 2017/2018, presso il Conservatorio statale di musica Santa Cecilia di Roma è istituito il Master di primo livello in Musica per Videogiochi. Il Master vuole rispondere alle richieste provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni, per soddisfare le crescenti esigenze connesse alla realizzazione di musiche per l’industria del videogioco. Il percorso di studio di alto perfezionamento ha come obiettivo quello di approfondire esigenze culturali, artistico-musicali che consentano di lavorare direttamente nell’industria del videogioco (con ruoli di programmatori sonori, sound designer, compositori/orchestratori/arrangiatori e music editor) o di costituire startup innovative per la produzione di videogiochi.

Il piano di studi del Master è articolato in lezioni di gruppo e collettive, in laboratori e in stage presso Enti di rilievo nazionale e internazionale. Valore aggiunto è il rapporto privilegiato con la Scuola di Composizione del Conservatorio (che curerà gli aspetti compositivi e teorico-analitici della Musica Applicata) e con società attive nel mondo della produzione di videogiochi. ll percorso formativo prevede il coinvolgimento di importanti personalità (compositori, sound designer ed esperti del settore) di livello nazionale ed internazionale ed integrato da stage formativi e cicli di tirocinio svolti anche all’esterno del Conservatorio presso Enti di produzione musicale attivi nel settore della musica applicata. Sono previsti seminari sulla formazione di startup dedicate e sull’audio 3D. Alcuni lavori selezionati potranno essere registrati in collaborazione con orchestre professionali. Prevista inoltre la realizzazione (e la registrazione da parte di un’orchestra professionale) di brevi composizioni realizzate nell’ambito del Master da parte dei partecipanti, scritte appositamente per videogiochi. Le lezioni avranno inizio a partire da gennaio 2018 per una durata complessiva di 364 ore, compresi didattica in aula, laboratori, stage, tirocini di orientamento e formazione. La frequenza è obbligatoria.

Requisiti
Il Master prevede un numero di studenti programmato. Per l’a.a. 2017/18 il Master sarà attivato solto al raggiungimento di un numero minimo di 15 iscritti (il numero massino è di 25 iscritti).
Previa selezione per merito, possono accedere studenti che dimostrino di essere in possesso di un’adeguata preparazione iniziale per l’acquisizione di conoscenze ed abilità nelle attività formative previste dal Master e che abbiano già conseguito uno dei seguenti titoli di accesso:

  • Diploma di Conservatorio del previgente Ordinamento unitamente al diploma di scuola secondaria superiore o titolo equipollente;
  • Diploma accademico di I livello conseguito presso i Conservatori di musica e gli IMP (Istituti Musicali Pareggiati);
  • Laurea Triennale o altro titolo estero riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente;
  • altro titolo di studio conseguito all’estero, non riconosciuto idoneo dalla normativa vigente, ma valutato e riconosciuto equivalente ai soli fini dell’ammissione al Master dal Consiglio di Corso.

Lo specifico bando del corso potrà prevedere l’ammissione alla selezione di studenti diplomandi e laureandi, a condizione che il titolo di studio richiesto risulti conseguito all’atto dell’immatricolazione e comunque prima dell’inizio delle attività del corso.
Potranno accedere al master i cittadini stranieri in possesso di regolare permesso di soggiorno e di un adeguato titolo di studio idoneo, con un’ottima conoscenza della lingua italiana scritta e orale.

Selezione
Le prove di selezione al Master consisteranno in una prova attitudinale scritta volta a verificare le competenze e in un colloquio motivazionale.

Quota di iscrizione
La quota di iscrizione al master che gli allievi ammessi al termine delle selezioni dovranno versare è di 2.500 euro (rateizzabili).

Borse di studio
Il Conservatorio si riserva di erogare borse di studio, il cui numero e importo sono determinati all’inizio del corso in base alle disponibilità di bilancio. Sulla base di possibili sponsorizzazioni saranno previste ulteriori borse di studio per merito e/o forme di agevolazione quali l’esonero totale o parziale dalla tassa di iscrizione o altre forme di tutela del diritto allo studio. Tutte le borse di studio saranno erogate a rimborso della quota versata all’atto dell’iscrizione al Master e dopo il conseguimento del titolo di studio, con criterio meritocratico e di reddito mediante indicatore ISEE.

Scadenze e modalità di presentazione delle domande
Le domande d’iscrizione alla procedura di ammissione, con la documentazione indicata nel Bando, devono essere inviate via posta o consegnate a mano alla segreteria del Conservatorio o via mail all’indirizzo amministrazione@conservatoriosantacecilia.it (con in cc: master@conservatoriosantacecilia.it) e dovranno pervenire entro il 20 novembre 2017. Previsto il versamento di 50 euro come contributo per la procedura di ammissione Master.

Ulteriori informazioni, Bando e modulistica sul sito Conservatoriosantacecilia.it.

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Contributi a iniziative per la promozione della cultura cinematografica e audiovisiva

 

Sono aperte le domande per la concessione di contributi per iniziative di promozione del cinema e dell’audiovisivo nel nostro territorio. 

I progetti da finanziare nell’ambito del Programma Operativo Annuale per l’annualità 2018 devono riguardare le seguenti linee di intervento:

  • attività di educazione e sensibilizzazione del pubblico sulla cultura audiovisiva per mezzo di programmi educativi, anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie;
  • iniziative che prevedano l’uso del cinema e degli audiovisivi come momento di prevenzione del disagio sociale e dell’emarginazione e rivolte alla promozione delle diversità delle espressioni culturali;
  • iniziative riguardanti festival e rassegne di cinema italiano, europeo o internazionale, con particolare attenzione ai nuovi linguaggi espressivi;
  • eventi, convegni, workshop che riguardino l’evoluzione dell’industria audiovisiva, i contenuti, l’approccio del pubblico giovane alle nuove tendenze e tecnologie;
  • promozione delle attività di conservazione, restauro e fruizione del patrimonio cinematografico e audiovisivo.

Possono presentare la domanda di contributo: enti pubblici, enti privati e società operanti nel settore audiovisivo, istituti universitari, fondazioni, comitati e associazioni culturali e di categoria.

I soggetti privati proponenti non debbono svolgere attività partitiche o politiche, e devono operare nel rispetto delle disposizioni in materia di obblighi contributivi..

Il contributo regionale richiesto non può superare il 60% del costo complessivo del progetto.

Indipendentemente dall’entità del contributo concesso, le iniziative debbono in ogni caso essere realizzate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2018, come da programma presentato all’Amministrazione regionale. Non può essere presentata più di una istanza per il medesimo avviso.

Le domande devono pervenire alla Regione entro le ore 12 del 16 novembre 2017 esclusivamente attraverso l’utilizzo dell’apposita piattaforma applicativa informatica messa a disposizione da LAZIOcrea Spa all’indirizzo http://www.regione.lazio.it/cinepromozione.

 

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Castelli Romani: una destinazione turistica per tutti

 

 

Partecipazione concreta e importante della DMO Castelli Romani e degli operatori castellani al TTG Incontri di Rimini (12-14 ottobre 2017), il principale marketplace del turismo B2B in Italia, giunto alla sua 54esima edizione. I Castelli Romani premiati anche dalla rivista That’s Italia, bimestrale di turismo distribuito in edicola, che ha dedicato ben 16 pagine alla nostra destinazione.

 

Al TTG Incontri i Castelli Romani sono stati ospitati nello stand della Regione Lazio e, nell’ambito delle conferenze organizzate dall’Agenzia Regionale per il Turismo, hanno presentato tre nuovi itinerari che uniscono le bellezze dei borghi alle antiche vie: l’Appia Regina Viarium, la Via Francigena del Sud, l’antica Via Latina che collegava Roma a Capua. Ottima anche la presenza degli operatori del nostro territorio, otto in totale, che quest’anno hanno unito le loro forze presentando un catalogo unico di offerta.

«Ma il business non si fa solo attraverso i tour operator – evidenzia il coordinatore della DMO, Giovanni Biallo -, si fa anche promuovendo il territorio direttamente al pubblico: questo mese ci ha pensato la rivista bimestrale di turismo That’s Italia con tante pagine dedicate ai Castelli Romani». In grande evidenza sulla rivista specializzata Nemi ed il suo lago, Genzano, il suo pane e l’Infiorata, Ariccia, il suo palazzo e la porchetta, Albano Laziale, i suoi musei e monumenti, Frascati e le sue ville tuscolane. Citati anche il Parco Regionale, Marino e Rocca di Papa. Si parla inoltre ampiamente dei nostri vini certificati, del broccolo capoccione e delle fragoline di Nemi. Infine per le informazioni turistiche l’articolo rimanda al sito www.visitcastelliromani.itil sito multilingue gestito dalla DMO Castelli Romani.

 
 
www.visitcastelliromani.it
Visit Castelli Romani: la guida turistica ufficiale ai Castelli Romani. Cultura e gastronomia dei Castelli Romani, escursioni, eventi e cose da vedere.

 

«La DMO Castelli Romani è un’unità operativa del Consorzio SBCR – spiegano il Presidente del Consorzio SBCR, Giuseppe De Righi, e il Consigliere delegato, Roberto Libera -; essa ha l’obiettivo di promuovere – con strumenti di comunicazione cartacei e online, tavoli di lavoro, partecipazione a borse e fiere turistiche e iniziative formative – la destinazione turistica “Castelli Romani”. Opera in sinergia con i 17 Comuni che compongono la destinazione e punta a fare sistema con il Parco dei Castelli Romani e la Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini, anche coinvolgendo le altre realtà locali attive nel settore del turismo e della promozione del territorio».

 
 

 

 

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Innovazione: Sostantivo femminile 2017 Innovazione: Sostantivo femminile 2017

Due milioni di euro per sostenere la nascita e lo sviluppo di idee e progetti imprenditoriali innovativi da parte delle donne, promuovendo la creatività e la valorizzazione del capitale umano femminile. È quanto prevede il bando regionale – messo a punto dall’Assessorato allo Sviluppo Economico e Attività Produttive – Innovazione: Sostantivo femminile, alla sua terza edizione.
Potranno partecipare al bando, oltre alle libere professioniste, le imprese “al femminile” già costituite (micro, piccole e medie imprese e società tra professionisti in cui il titolare sia una donna, società di capitali le cui quote siano, per almeno 2/3, in possesso di donne e rappresentino almeno i 2/3 del totale dei componenti dell’organo di amministrazione, cooperative o società di persone in cui il numero di donne socie sia almeno il 60% della compagine sociale), ma anche quelle che ancora non lo sono, purché in caso di esito positivo della partecipazione al bando, la costituzione dell’impresa avvenga entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento di concessione del finanziamento.
Saranno finanziabili i progetti che includano la realizzazione di nuovi prodotti o servizi tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie e che siano coerenti con le aree di specializzazione della Smart Specialization Strategy (S3) regionale (ossia Scienze della vita e benessere, Energia e ambiente, Agroalimentare, Mobilità sostenibile, Fabbricazione digitale, Domotica ed edilizia sostenibile, Beni culturali e tecnologie della cultura, Industrie creative digitali, Aerospazio, Sicurezza e protezione). Inoltre, potranno ottenere le agevolazioni del bando anche i progetti che abbiano come obiettivo la Social innovation, ovvero che presentino soluzioni tecnologiche ai problemi dovuti al cambiamento della società per favorire una società inclusiva, innovativa e consapevole.
Il contributo concesso (a fondo perduto) sarà pari al 70% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 30.000 euro per ogni progetto, che dovrà essere realizzato nella Regione Lazio.
Le domande dovranno essere presentate a partire dalle 9.00 del 24 aprile 2017 tramite il sistema GeCoWEB: termine ultimo, le ore 17.00 del 31 ottobre 2017 (salvo esaurimento del plafond). L’assegnazione dei fondi avverrà secondo la procedura “a sportello”.

Maggiori informazioni e bando su Lazioeuropa.it.

Informazioni

Lazio Innova – Sede legale e operativa

Indirizzo: Via Marco Aurelio, 26/a – 00184 ROMA (RM)

Telefono: 06.605160 – Numero verde 800.989.796

Fax: 06.60516601

Email:
info@lazioinnova.it
lazioinnova@pec.lazioinnova.it

Sito web: http://www.lazioinnova.it

copyright: www.informagiovaniroma.it

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Porta Futuro Lazio: corsi gratuiti autunno 2017

 

Porta Futuro Città Universitaria è il servizio della Regione Lazio pensato per offrire assistenza e informazioni e per accompagnare i cittadini in un percorso che favorisca l’incremento dell’occupabilità. La rete comprende sette sedi: alla Sapienza Università di Roma, nell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, nell’Università degli Studi Roma Tre e nell’Università degli Studi Guglielmo Marconi e poi quelle negli atenei di Cassino, Latina, Rieti e Viterbo.

Nei prossimi mesi il servizio erogherà anche dei corsi di formazione gratuiti. I primi ad essere attivati sono:

  • Programmazione iOS: il corso forma professionisti junior capaci di creare applicazioni e giochi su tecnologia Apple per tutti i cellulari iPhone e i tablet iPad. Partendo da un ambiente di sviluppo concreto per creare un’applicazione, i partecipanti apprenderanno la programmazione base in Objective-C, fino ad arrivare alla creazione di una vera e propria applicazione per iPhone.
    Durata e sede: 100 ore a partire dal 10 ottobre 2017 (fino al 14 dicembre 2017) presso la sede della Sapienza Città universitaria.
    Requisiti di partecipazione: conoscenza dei fondamenti di programmazione, fondamenti di programmazione oggetti, conoscenza  di db relazionali; diploma di scuola secondaria superiore, laurea o dottorato; conoscenza della lingua inglese almeno a livello scolastico. 
    Iscrizione: per partecipare a tutti i moduli è necessario iscriversi solo al modulo del 10 ottobre 2017.
  • Fotografo 4.0 – Corso base di fotografia digitale e comunicazione: il corso ha come obiettivo quello di trasferire ai partecipanti i principi della fotografia moderna con particolare attenzione ai nuovi strumenti multimediali.
    Durata e sede: 22 ore a partire dal 19 ottobre 2017 (fino al 23 novembre 2017) presso la sede di Sabina Rieti.
    Requisiti di partecipazione: possono partecipare tutti i cittadini che vogliono svolgere la professione di fotografo o che siano interessati ad avvicinarsi al mondo della fotografia.
    Iscrizioni: per partecipare a tutti i moduli è necessario iscriversi al solo modulo del 19 ottobre 2017.

Maggiori dettagli sul sito dedicato. https://portafuturolazio.it/

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S@lute 2017, il forum dell’innovazione per la salute.

 

RICERCA, DIGITALIZZAZIONE E WELFARE I FOCUS TEMATICI DI UN RACCONTO TRASVERSALE
SULLA SANITÀ E LE DIRETTRICI DEL CAMBIAMENTO

L’INNOVAZIONE MADE IN ITALY PROTAGONISTA DEL PREMIO INNOVA S@LUTE:
TEMPO FINO AL 26 LUGLIO PER PRESENTARE LE CANDIDATURE

Roma, 20 luglio 2017 – Si terrà presso il Centro Congressi Roma Eventi, il 20 e 21 settembre, la terza edizione di S@lute, il Forum dell’Innovazione per la Salute promosso da FPA e Allea, con la collaborazione di Paolo Colli Franzone alla direzione scientifica dell’area Digital. Mentre il sistema nazionale della salute attraversa un percorso di profondo cambiamento – in direzione di una innovazione possibile, sostenibile, misurabile e governata – S@lute torna a proporsi come momento inclusivo di confronto tra istituzioni, imprese, università e opinion leader.

Ci troviamo al crocevia di scelte importanti. La sanità del futuro non può più essere una chimera dal lontano orizzonte, ma la piattaforma di rilancio dell’economia, della ricerca, del welfare pubblico e privato, del vivere quotidiano di tutti i cittadini. La sanità del futuro inizia oggi, da una architettura di scelte condivise, di cui abbiamo bisogno di parlare. Lo faremo a S@lute, affrontando i nodi dei modelli assistenziali, della farmaceutica, dei device medicali, delle biotecnologie, della digitalizzazione”, sottolinea Carlo Mochi Sismondi, presidente di FPA.

Lungo due giornate, S@lute abbraccerà momenti di dibattito legati all’innovazione digitale e dedicherà focus specifici a tre ambiti di lavoro:

  • Ricerca e innovazione nella cura e nel prendersi cura: biotecnologie, terapie personalizzate, avanzate e malattie rare, vaccini, medicina di precisione e di genere, industria 4.0, smart factory e smat working, open innovation, etc;
  • Digitalizzazione: governance, centralità del dato, big data, privacy, sicurezza, Sharing Clinical Data, servizi online, canali “Social”, IoT, etc;
  • Welfare e sicurezza sociale: welfare aziendale, tutele integrative, fondi e tutele assicurative per i professionisti.

Da ultimo, torna anche l’appuntamento con il Premio Innova S@lute: dopo il successo dell’edizione 2016 – chiusa con un bilancio di 102 progetti in gara e 19 premiati –, il contest torna come vetrina per gli innovatori e l’innovazione Made In Italy. Promosso con il supporto incondizionato di Teva Italia, Innova S@lute accoglie progetti che possano rispondere a bisogni vecchi e nuovi, tracciando percorsi non ancora battuti lungo tutta la filiera della salute.

Il temine ultimo per la presentazione delle candidature è stato posticipato al 26 luglio 2017. Start-up, aziende pubbliche o private, regioni ed enti locali possono inviare i propri progetti tramite il sito FORUMpachallenge.it, che consente ad ogni partecipante di promuoversi attraverso strumenti di social ranking e comunicazione virale.

Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e aperti al pubblico. È già possibile consultare il programma presso il sito www.innovazioneperlasalute.it, che ospiterà i progressivi aggiornamenti di relatori e panel di discussione. La piattaforma consentirà anche di registrarsi ai singoli appuntamenti. Anticipazioni e notizie sulla manifestazione sono, inoltre, disponibili sui profili Facebook (@ForumInnovaSalute) e Twitter (@Innova_Salute; #Salute2017).

Il 20 e il 21 settembre al Centro Congressi Roma Eventi a Fontana di Trevi

 

 

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Cosmopolis 2G Film Awards

 

Contest di cinema e video rivolto a giovani filmmaker, autori, artisti e musicisti di seconda generazione che vivono in Italia

Cosmopolis 2G Film Awards è un contest di cinema e video rivolto a giovani filmmaker, autori, artisti e musicisti di seconda generazione che vivono in Italia. Il progetto è ideato e promosso dall’associazione culturale Detour di Roma e sostenuto da SIAE e Mibact nell’ambito del bando Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura, in collaborazione con Biblioteche di Roma.
Il contest è riservato ad artisti appartenenti a seconde generazioni di famiglie immigrate residenti sul territorio italiano che al 31 dicembre 2017 non abbiano compiuto il 35esimo anno di età. 

Cosmopolis 2G Film Awards 2017 si articola in due sezioni competitive:

  • categoria competitiva per film a soggetto, documentari e progetti sperimentali scritti e/o diretti e/o interpretati e/o realizzati da giovani di seconda generazione. Sono ammessi film di durata superiore ai 30 minuti, realizzati nei formati più comuni di qualunque genere,: film a soggetto, documentari, animazione, reportage, sperimentale, episodi di serie tv e web serie, ecc.
  • categoria competitiva per cortometraggi di ogni genere – narrativi, documentari, d’animazione, sperimentali, videoclip e videopoesia, video d’arte, ecc. – scritti e/o diretti e/o interpretati e/o realizzati da giovani di seconda generazione.

Nella selezione verranno privilegiate opere ispirate al confronto con l’Altro e con “il diverso” nel contesto delle nuove culture globali e che esprimano con talento inventivo e linguaggio innovativo la loro esperienza di confronto con l’Altro in rapporto dialettico con la propria identità e comunità di appartenenza.

Premi
I film vincitori di ciascuna categoria saranno presentati e proiettati al pubblico alla presenza degli autori e del Comitato Selezionatore in una serata evento che si svolgerà in una sala pubblica del Comune di Roma nel mese di dicembre 2017. Altre proiezioni dei titoli vincitori si terranno in alcune sedi del circuito delle Biblioteche di Roma. 
I vincitori saranno così premiati:

  • categoria lungometraggi e mediometraggi (>30min): Miglior Film CFA Awards 2017 di 500 euro + medaglia, con la possibilità di organizzare una o più proiezioni nella programmazione del Cinema Detour 2018;
  • categoria cortometraggi: Miglior Corto CFC Awards 2017 di 250€ + medaglia, con possibilità di inserimento nella programmazione del Cinema Detour 2018.

L’iscrizione e l’invio del materiale possono essere effttuati online sui siti dedicati entro il 13 ottobre 2017.

Bando e maggiori informazioni su Cinedetour.it.

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Challenge Network: corsi gratuiti settembre 2017

 

Sono in partenza su Roma da settembre cinque iniziative formative offerte da Challenge Network e finanziate dal fondo Forma.Temp, dunque gratuite per i partecipanti:

Organizzazione eventi: 240 ore su 30 giornate
Assistant manager: 240 ore su 30 giornate
Java full stack developer: 240 ore su 30 giornate
Lingua inglese – livello base: 120 ore su 30 giornate
Lingua inglese – livello intermedio: 120 ore su 30 giornate.
A chi si rivolgono
Tutti i corsi offerti sono destinati a laureandi e laureati in cerca di occupazione, disoccupati. Nel caso del corso di programmazione Java è richiesta età non superiore ai 29 anni e come titolo di studio quello di diploma tecnico o laurea in discipline scientifiche, preferibilmente ad indirizzo informatico.

Tutti i corsi si terranno a Roma, in zona Garbatella o Parioli, e partiranno tra settembre e novembre 2017. Al termine dei corsi verrà rilasciato un attestao di partecipazione previo conseguimento del 70% del monte ore obbligatorio previsto.

Per partecipare ad uno dei corsi occorre inviare la propria candidatura (completa di curriculum vitae e lettera motivazionale) il prima possibile a recruitment@challengenetwork.it.

Maggiori informazioni e bandi su Challengenetwork.it/blog.

Informazioni
Sito web: http://www.challengenetwork.it/

copyright: www.informagiovaniroma.it

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Viteculture festival, il festival diffuso di Roma

 Viteculture, organizzazione di punta che anima i nuovi fermenti della scena capitolina,  non si ferma ai concerti ma ad un ampio spettro di eventi legati al tema della sostenibilità ambientale, dell’innovazione sociale e del recupero e riqualificazione di spazi in disuso. Come la sponsorship di Zoe, il banco  prima osteria vegetariana di Testaccio, con proposte a base di frutta e verdura, estratti e centrifughe,  insalate, macedonie, e panini gourmet

Molti di questi eventi sono dislocati in diversi punti della città dando così vita ad un vero festival diffuso.

E ancora, al lungotevere in Sassia, sulla banchina tra ponte Vittorio e ponte Pasa fino al 31 agosto c’è il Roma Street Life.
Sulle sponde del Tevere un vero e proprio villaggio del cibo e della cultura, una manifestazione dedicata al buon cibo, al commercio di specialità enogastronomiche e alla convivialità, animata anche da una ricca proposta culturale.
Musica live jazz e blues ogni sera dopo le 21.30, e la rassegna di incontri con scrittori Aperitivo con l’Autore, improntata ai temi che contraddistinguono la manifestazione, aperta dal 15 giugno al 31 agosto, tutti i giorni dalle 12 fino alle 2.

Ma la punta di diamante è all’Ex Dogana a San Lorenzo, fino al 15 settembre un fitto programma di concerti, da James Senese al rapper romano Gemitaiz, dj set come TNL+ Dj San Diego e il festival del cinema rock. Il 22 e 23 luglio saranno le serate delle nuove realtà capitoline. Torna, infatti, il Roma Brucia Festival, l’evento dedicato ai nuovi artisti romani che negli anni passati ha lanciato artisti come Calcutta, Thegiornalisti e I Cani.  My taxi è mobility partner del Viteculture Festival ed offre la prima corsa pagata via App (info htttps://it.mytaxi.com/VITECULTUREFESTIVAL

 

 

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Città Metropolitana Roma: banca dati formatori e operatori sociali 2017

Al fine di rispondere all’esigenza di reperire esperti, formatori e professionisti del settore sociale da impiegare nelle attività didattiche dei Centri di Formazione Professionale facenti capo alla Città metropolitana di Roma Capitale, è stato affidata a Capitale Lavoro la gestione della banca dati delle manifestazioni di interesse presentate da

che si candidano per incarichi a termine presso i Centri di Formazione Professionale gestiti dalla Città Metropolitana di Roma Capitale alla quale potranno attingere anche altre amministrazioni territoriali dell’area metropolitana.
 Le manifestazioni d’interesse possono essere presentate esclusivamente da persone fisiche, in possesso dei titoli e requisiti professionali richiesti per ciascuna area didattica e dei seguenti requisiti generali che costituiscono presupposti vincolanti per la candidatura:

  • età non inferiore ad anni 18;
  • cittadinanza italiana ovvero di uno degli stati membri della UE;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • non aver riportato condanne penali che impediscano, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, la costituzione del rapporto d’impiego con Pubbliche Amministrazioni;
  • non essere stato condannato e/o di non avere procedimenti penali in corso per i reati indicati nel bando;
  • non avere in corso procedimenti penali ovvero procedimenti amministrativi per l’applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione;
  • non essere stato destituito o licenziato o dispensato dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione;
  • non essere titolare di assegno pensionistico di anzianità o di vecchiaia ovvero di non trovarsi in situazioni di quiescenza.

La normativa regionale prevede inoltre

  • per i formatori: abilitazione all’insegnamento nella materia per la quale si candida; cinque anni di attività professionale e/o di insegnamento, negli ultimi 10 anni (i cinque anni possono essere calcolati anche sommando le due tipologie di esperienza – professionale e di insegnamento). In aggiunta ai requisiti suddetti, il candidato deve aver conseguito il titolo di studio che corrisponde al requisito minimo per l’area didattica;
  • per i professionisti del settore sociale: esperienza professionale comprovata di almeno cinque anni nel settore di interesse congiunta al diploma di laurea vecchio ordinamento o laurea specialistica/magistrale nelle facoltà indicate nel bando.

 Alle candidature inserite nella banca dati, sulla base dei requisiti dei candidati, verrà assegnato un punteggio che genererà una graduatoria. A tale graduatoria le Amministrazioni, che gestiscono i Centri di Formazione, potranno attingere per assegnare gli incarichi a termine.
 Le domande di partecipazione dovranno essere compilate mediante il form online sul sito dedicato entro le 15.00 del 10 agosto 2017.

Maggiori informazioni e bandi sono su Capitalelavoro.it.

Informazioni

Città Metropolitana di Roma Capitale – URP

Indirizzo: Via Quattro Novembre, 119/a – 00187 ROMA (RM)

Telefono: 06.67667324 – 06.67667564 – 06.67667151 – 06.67667326

Fax: 06.67667328

Email: info@cittametropolitanaroma.gov.it

Sito web: http://www.cittametropolitanaroma.gov.it

Sito web: http://www.capitalelavoro.it/

copyright: www.informagiovaniroma.it  

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Make Your Idea: hai tempo fino al 31 agosto per candidarti

BIC Lazio in collaborazione con CNA, DWS System, Roland dg e AFM Tassone, presenta il Programma “Make Your Idea” dedicato allo sviluppo di nuovi progetti nella rete dei FabLab della Regione Lazio (FabLab Lazio).

“Make Your Idea” si propone di attivare 60 nuovi progetti condotti da singoli individui o team nei FabLab della Regione Lazio.

Il programma, che parte a settembre 2017 e durerà circa tre mesi  si rivolge a MAKER residenti nel Lazio e in possesso delle necessarie competenze che desiderino realizzare i propri progetti di sperimentazione avvalendosi dei FabLab della Regione Lazio (sedi di Roma, Bracciano, Viterbo, Latina, Rieti e Ferentino).

I partecipanti potranno proporre la propria candidatura da soli o come team leader di un gruppo.

La selezione è finalizzata ad “ospitare” gratuitamente fino a un massimo di 10 progetti di prototipazione contemporaneamente per ogni FabLab Regionale, fornendo ad ogni progetto selezionato anche i materiali per la realizzazione dello stesso.

Nel caso in cui non si raggiunga, in una delle sedi, il quorum di 10 progetti ammissibili, BIC Lazio si riserva di offrire il servizio a progetti meritevoli presentati su altre sedi.

I progetti potranno consistere nello sviluppo di un prototipo o di un processo, nella creazione di oggetti di design, in attività di digital fabrication o nel riutilizzo di oggetti di produzione industriale. Inoltre la fabbricazione digitale sta traghettando le professioni artigianali del futuro: orafi, sarti, stilisti, designer, ma anche artisti e artigiani troveranno qui il loro luogo ideale per sperimentare nuovi modi di produzione.

I progetti presentati potranno essere attinenti a qualsiasi tematica (agricoltura, food, monitoraggio ambientale, fashion, cultura, turismo, marketing territoriale, digital social innovation, ecc…), ma dovranno rispondere a problemi della tecnica o esigenze realmente avvertite o non ancora esplorate.

Il partecipante può ingegnerizzare, costruire, realizzare ed assemblare il suo progetto, coadiuvato dai tecnici di laboratorio presenti in ogni FabLab, che forniranno consulenza per la valutazione e lo sviluppo dell’idea fino alla realizzazione del prototipo anche nel caso in cui si tratti di un prototipo destinato alla produzione e successiva commercializzazione. Anche i materiali per la realizzazione del prototipo sono forniti dal FabLab Regionali.

CHI
L’iniziativa è rivolta a persone residenti nel Lazio: studenti, imprenditori, maker, designer, artigiani, ecc, che in possesso delle necessarie competenze, desiderino sviluppare il prototipo di un proprio progetto attraverso le tecnologie di fabbricazione digitale.

DURATA
Il FabLab prescelto potrà essere frequentato secondo le normali procedure nell’arco di tre mesi. E’ richiesto il tesseramento gratuito.

PERIODO
Settembre-Dicembre 2017

REQUISITI
Capacità nell’utilizzare in modo efficace un personal computer e i principali prodotti di office automation. E’ richiesto l’uso del proprio notebook.

SELEZIONE
Le candidature dei partecipanti saranno valutate in base ai Curricula e alla descrizione del progetto.

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
La partecipazione e la frequentazione del FabLab ed i materiali sono gratuiti: I progetti che verranno ammessi sono 60. Il Programma descrive le modalità di partecipazione.
Le domande di partecipazione (con gli allegati richiesti) dovranno pervenire entro le ore 18.00 del 31 agosto 2017 all’indirizzo pec: bic@pec.biclazio.it
L’oggetto della mail dovrà essere “Programma Make Your Idea”

SCADENZA
31 agosto 2017 ore 18.00
La pubblicazione dei progetti ammessi verrà pubblicata sui siti www.biclazio.it  e www.laziofablab.it  entro venerdì 8 settembre 2017.

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100 Storie di creatività

Aperte le candidature al contest 100 Storie di creatività. I partecipanti potranno essere selezionati per diventare protagonisti del volume Lazio Creativo 2018, pubblicazione che racconta i migliori 100 creativi under 35 del Lazio, le loro storie e i loro progetti. In altre parole, la nuova frontiera del talento, dell’innovazione e della bellezza. 


Possono partecipare:

  • persone fisiche: al di sotto dei 35 anni (non compiuti) alla data di apertura del contest, nate o residenti o domiciliati nel Lazio;
  • gruppi informali: operanti nel Lazio, formati per lo meno dal 50% di soggetti al di sotto dei 35 anni (non compiuti) alla data di apertura del contest e con un referente indicato per il contest al di sotto dei 35 anni (non compiuti) alla data di apertura del contest;
  • associazioni: operanti nel Lazio, con organi statutari costituiti dal 50% + 1 da soggetti al di sotto dei 35 anni (non compiuti) alla data di apertura del contest;
  • startup: costituite da non più di 24 mesi, con sede legale e operativa nel Lazio, con Legale Rappresentante al di sotto dei 35 anni (non compiuti) alla data di apertura del contest.

Per partecipare al bando occorre illustrare un progetto che si vorrebbe inserire nel volume. Per progetto si intende la presentazione in non meno di 500 battute di un’idea creativa e innovativa, realizzata o in fase di realizzazione. È necessario indicare in ordine di preferenza al massimo due sezioni del volume Lazio Creativo 2018 per le quali si intende concorrere, attinenti al genere di attività e di progetto che si sottopone. Si potrà scegliere fra le seguenti sezioni: moda; architettura, artigianato e design; arte e fotografia; pubblicità e comunicazione visiva; editoria, illustrazione e fumetto; teatro e danza; musica; cinema e audiovisivo; nuove tecnologie.

Lazio Creativo 2018
Il volume Lazio Creativo 2018 intende costruire una mappatura delle 100 realtà under 35 più interessanti e innovative del territorio regionale nei principali ambiti della creatività. 10 scrittrici e scrittori racconteranno talenti e progetti attraverso 100 storie d’autore. Si tratta di un reportage narrativo e fotografico sulla creatività nel Lazio, disponibile in e-book e in lingua inglese.
È possibile presentare la propria candidatura mediante il form online sul sito dedicato entro le 12.00 del 31 maggio 2017.

Regolamento e maggiori informazioni sono consultabili su Laziocreativo.it.

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“Innovazione Sostantivo Femminile” 2017

È stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio il bando – messo a punto dall’Assessorato allo Sviluppo Economico e Attività Produttive – “Innovazione Sostantivo Femminile”, alla sua terza edizione, che stanzia due milioni di euro per sostenere la nascita e lo sviluppo di idee e progetti imprenditoriali innovativi da parte delle donne, promuovendo la creatività e la valorizzazione del capitale umano femminile.

Dopo il successo delle due precedenti edizioni (per le quali lo stanziamento è stato rispettivamente di 1,5 milioni e 1 milione di euro) – che hanno permesso di finanziare in tutto 83 progetti imprenditoriali – si è deciso quest’anno di ampliare la platea potenziale delle beneficiarie aumentando la dotazione dell’avviso a 2 milioni di euro.

Potranno partecipare al bando, oltre alle libere professioniste, le imprese “al femminile” già costituite (micro, piccole e medie imprese e società tra professionisti in cui il titolare sia una donna, società di capitali le cui quote siano, per almeno 2/3, in possesso di donne e rappresentino almeno i 2/3 del totale dei componenti dell’organo di amministrazione, cooperative o società di persone in cui il numero di donne socie sia almeno il 60% della compagine sociale), ma anche quelle che ancora non lo sono, purché in caso di esito positivo della partecipazione al bando, la costituzione dell’impresa avvenga entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento di concessione del finanziamento.

Saranno finanziabili i progetti che includano la realizzazione di nuovi prodotti o servizi tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie e che siano coerenti con le aree di specializzazione della Smart Specialization Strategy (S3) regionale (ossia Scienze della vita e benessere, Energia e ambiente, Agroalimentare, Mobilità sostenibile, Fabbricazione digitale, Domotica ed edilizia sostenibile, Beni culturali e tecnologie della cultura, Industrie creative digitali, Aerospazio, Sicurezza e protezione). Inoltre, potranno ottenere le agevolazioni del bando anche i progetti che abbiano come obiettivo la Social Innovation, ovvero che presentino soluzioni tecnologiche ai problemi dovuti al cambiamento della società per favorire una società inclusiva, innovativa e consapevole.

Novità dell’edizione di quest’anno è che, per quanto riguarda i fondi, sono state previste delle riserve per i vari territori del Lazio, in modo da far sì che la ripartizione delle risorse sia il più possibile equilibrata: 200.000 euro sono così riservati a i progetti provenienti dalla provincia di Rieti; 250.000 euro per quelli della provincia di Viterbo; 300.000 euro per la provincia di Frosinone; 300.000 euro per la provincia di Latina; 300.000 euro per la provincia di Roma e 650.000 euro per quelli provenienti da Roma Capitale. Nel caso in cui le risorse non vengano utilizzate dai singoli territori, a partire dal 31 agosto 2017, saranno utilizzate indifferentemente in base al calendario di arrivo dei progetti.

Il contributo concesso (a fondo perduto, a valere sui fondi del Por-Fesr 2014-2020) sarà pari al 70% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 30.000 euro per ogni progetto, che dovrà essere realizzato nella Regione Lazio. L’assegnazione dei fondi avverrà secondo la procedura “a sportello”.
Per maggiori informazioni: http://www.lazioinnova.it/bandi-post/por-fesr-lazio-2014-2020-innovazione-sostantivo-femminile/

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TRADUTTORI SERIE NETFLIX CERCASI…

TRADUTTORI SERIE NETFLIX CERCASI…
Se stai cercando un lavoro da casa ben retribuito e senza vincoli di orario che, per di più, coniuga la tua passione “seriale” per le serie tv, allora l’hai trovato. Netflix ha bisogno di traduzioni nelle principali lingue richieste. Come si svolge il lavoro? Comodamente da casa. La paga dipende dalla difficoltà dell’idioma. A titolo di esempio per traduzioni dall’inglese audio all’italiano vengono pagati 12 dollari al minuto con un minimo di 10 minuti di registrazione. La lingua più pagata è il giapponese, con ben 30 dollari al minuto. Come prevedibile le candidature per lavorare per Netflix come traduttori online sono numerose. Per poter procedere ad una prima selezione, la compagnia ha creato una piattaforma, chiamata Hermes, in cui è possibile registrarsi sottoponendosi ad un test volto a comprovare l’effettiva conoscenza linguistica degli idiomi per i quali ci si propone. Una volta selezionata la lingua si dovranno tradurre alcune frasi e/o espressioni.

La prova è a tempo e, per superarla, bisogna ottenere un punteggio minimo di 80/100
www.circuitolavoro.it/89766/lavoro-netflix-traduttori

Per accedere alla piattaforma di registrazione: https://tests.hermes.nflx.io/

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Rai porte aperte: tirocini curricolari

La Rai, con il nuovo programma Rai porte aperte, intende dare la possibilità a massimo 150 studenti all’anno di effettuare un tirocinio curricolare, di massimo 450 ore o 3 mesi, all’interno delle strutture aziendali coerenti con il percorso formativo dello studente (Aree di staff, Aree editoriali, Aree di produzione, Redazioni giornalistiche etc.).

Possono candidarsi giovani in possesso dei seguenti requisiti:

  • Studenti del corso di laurea magistrale o di II livello;
  • Studenti di master di I o II livello, già in possesso di laurea magistrale o vecchio ordinamento;
  • Allievi delle scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti.

Nel caso in cui il numero delle candidature sia superiore alle disponibilità aziendali, costituiranno titolo preferenziale:

  • Voto del corso di laurea di I livello superiore a 105/110
  • Media dei voti del corso di laurea specialistica superiore a 28/30.

La richiesta può essere inoltrata da parte dell’Ufficio Placement dell’Istituto di appartenenza. Sarà poi valutata e selezionata dalla Direzione Risorse Umane Rai e il tirocinio sarà attivato sulla base delle disponibilità aziendali nel corso dell’anno. 

Maggiori informazioni e candidatura su Rai.it/porteaperte.

Informazioni

Sito web: http://www.rai.it/porteaperte/

copyright: informagiovaniroma.it

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Watch Full Movie Wonder Woman (2017)

Backdrop Movie Wonder Woman 2017

Wonder Woman (2017) HD

Director : Patty Jenkins.
Writer : Geoff Johns.
Producer : Charles Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Richard Suckle.
Release : May 30, 2017
Country : United States of America.
Production Company : Dune Entertainment, Atlas Entertainment, Warner Bros., DC Entertainment, Cruel & Unusual Films, TENCENT PICTURES, Wanda Pictures.
Language : Deutsch, English.
Runtime : 141
Genre : Action, Adventure, Fantasy.

‘Wonder Woman’ is a movie genre Action, was released in May 30, 2017. Patty Jenkins was directed this movie and starring by Gal Gadot. This movie tell story about An Amazon princess comes to the world of Man to become the greatest of the female superheroes.

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Watch Full Movie Sleepless (2017)

Backdrop Movie Sleepless 2017

Sleepless (2017) HD

Director : Baran bo Odar.
Producer : Adam C. Stone, Roy Lee.
Release : January 12, 2017
Country : United States of America.
Production Company : Vertigo Entertainment, FilmNation Entertainment, Open Road Films (II), Riverstone Pictures.
Language : English.
Runtime : 95
Genre : Action, Crime, Thriller.

‘Sleepless’ is a movie genre Action, was released in January 12, 2017. Baran bo Odar was directed this movie and starring by Jamie Foxx. This movie tell story about Undercover Las Vegas police officer Vincent Downs is caught in a high stakes web of corrupt cops and the mob-controlled casino underground. When a heist goes wrong, a crew of homicidal gangsters kidnaps Downs’ teenage son. In one sleepless night he will have to rescue his son, evade an internal affairs investigation and bring the kidnappers to justice.

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Watch Full Movie Sinister (2012)

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Sinister (2012) HD

Director : Scott Derrickson.
Producer : Jason Blum, Brian Kavanaugh-Jones.
Release : March 29, 2012
Country : United States of America.
Production Company : Alliance Films, Blumhouse Productions, IM Global, Automatik Entertainment, Possessed Pictures.
Language : English, Português, Français, .
Runtime : 110
Genre : Horror, Thriller, Mystery.

Movie ‘Sinister’ was released in March 29, 2012 in genre Horror. Scott Derrickson was directed this movie and starring by Ethan Hawke. This movie tell story about Found footage helps a true-crime novelist realize how and why a family was murdered in his new home, though his discoveries put his entire family in the path of a supernatural entity.

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CAREER DAY 2017, BRAIN AT WORK

Brain at Work Roma Edition è uno dei più attesi appuntamenti italiani di Recruiting, Talent Acquisition ed Employer Branding. Giunto alla sua XVIII edizione, il career day si terrà il 16 e il 17 marzo al Centro Congressi Frentani in Via dei Frentani 4.

I partecipanti potranno incontrare i responsabili delle risorse umane delle principali realtà aziendali nazionali ed estere e consegnare loro il proprio curriculum vitae.

Attraverso colloqui one-to-one, presentazioni aziendali, workshop, sedute di cv-check e career coaching gratuite, gli studenti, i laureati e i laureandi potranno acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie attitudini e talenti e conoscere i percorsi di carriera, le opportunità di stage e di lavoro offerte dalle aziende presenti all’iniziativa.

Nella giornata del 16 marzo in aula si terranno presentazioni aziendali e attività di orientamento al lavoro, inoltre sarà allestita un’ampia area espositiva animata dagli stand aziendali delle imprese partecipanti.

Saranno presenti tra le altre:

PHILIP MORRIS, BIP, DELOITTE, PwC, PORTA FUTURO RETE UNIVERSITÀ, LUTECH, ALD, UNILEVER, ANGELINI, ARSIAL-AGENZIA REGIONALE PER LO SVILUPPO E L’INNOVAZIONE DELL’AGRICOLTURA DEL LAZIO, TENUTA SANTA LUCIA, SOFT STRATEGY, PLANET SEVEN, JOBSOUL, ISTITUTO PER LE APPLICAZIONI DEL CALCOLO “MAURO PICONE” DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (CNR),CITTÀ METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE, BRITISH INSTITUTES, COMMONSPACES, RISTORARTE, BNL, ALLEANZA ASSICURAZIONI, PNERI, CIMINA DOLCIARIA, NATURALMENTE, TRAPIZZINO.

La giornata sarà inaugurata alle ore 10.00 da un convegno di apertura di taglio “economico-politico” che, in collaborazione con Arsial – Agenzia Regionale Per Lo Sviluppo E L’ Innovazione Dell’ Agricoltura Del Lazio, e prendendo spunto da riflessioni inerenti il futuro delle Politica Agricola Comune dopo il 2020, si focalizza sull’impatto che le misure messe a punto fin qui nell’attuale PAC hanno sui giovani under 35, fra i quali si assiste ad un desiderio di ritorno all’agricoltura. I lavori saranno presieduti da Antonio Rosati –Amministratore Unico di ARSIAL.

Alle ore 15.00 spazio alle iniziative imprenditoriali di successo provenienti dal mondo social con i ragazzi di “Casa Surace”, fenomeno web ed imprenditoriale dell’era dei like. I giovani presenti potranno raccogliere direttamente la testimonianza dei protagonisti che, con l’ilarità e l’ironia che li ha resi celebri, racconteranno il percorso che li ha consacrati social star, una popolarità fatta di click, visualizzazioni e condivisioni.

Alle ore 16.30 inizieranno i lavori della tavola rotonda “La vocazione e il talento. Come riconoscerli, come svilupparli, come valorizzarli”. Il confronto tra esperti del settore e HR delle aziende pubbliche e private sarà moderato da Francesco Marino, consulente di Great Place to Work.

Hanno confermato la propria presenza alla tavola rotonda:

  • Antonio Magliulo, Professore Ordinario e Preside Facoltà di Economia dell’Università degli Studi

Internazionali di Roma

  • Giancarlo Tanucci, Professore Ordinario di Psicologia del lavoro e delle Organizzazioni, Delegato

al Placement e Responsabile Scientifico dei servizi di Orientamento e Placement dell’Università

degli studi di Bari

  • Gianfranco Chimirri , HR Director – Unilever
  • Katia Sagafrena, Direttore Generale – Vetrya
  • Emanuele Gualtieri, HR Director – Elt
  • Maria Rosaria Carlesimo, HR Director – Eurobet
  • Paolo Carcone, Direttore Risorse Umane, Informatica e Servizi Generali -ALA Corporation

Le tematiche trattate, inerenti la gestione degli high potentials, verteranno sui processi di valutazione e

identificazione delle risorse umane e sulla messa in pratica delle politiche aziendali che puntano al

coinvolgimento e alla valorizzazione del talento.

Al termine dei lavori i partecipanti saranno invitati ad un aperitivo per poter interagire in modo informale con i relatori.

Per prenotare la propria partecipazione alla tavola rotonda è necessario inviare una mail a info@brainatwork.it.

La giornata del 17 marzo sarà interamente dedicata alla food economy, con workshop e presentazioni in aula e focus specifici sulle aziende che rappresentano le eccellenze agroalimentari laziali e sulle opportunità di crescita nell’ambito delle professioni offerte dal settore dell’economia agroalimentare.

Per partecipare all’evento gratuito e conoscere in tempo reale tutte le novità è possibile consultare il portale www.brainatwork.it e la pagina facebook www.facebook.com/Brainatwork.it.

 

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“I TERRITORI DEL DESIGN – a Roma e il suo intorno”

 

Nati dalla collaborazione tra la Fondazione Marco Besso, Sapienza Università di Roma, ADI Lazio e l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia, con il coordinamento scientifico di Tonino Paris.

Più che in altri contesti italiani dove già all’inizio dello scorso secolo ci si è confrontati con l’affermarsi con i processi di industrializzazione del nostro paese, a Roma e nei territori del suo intorno, il Design – nelle sue diverse declinazioni – ha seguito un percorso diverso e forse anche più ricco: non si è prodotta una censura netta con i metodi e i mestieri consolidati in secoli di storia. Anzi in qualche caso, più o meno consapevolmente, la progettazione degli oggetti d’uso, la progettazione dei complementi d’arredo e/o della decorazione degli spazi architettonici, e tutto ciò che attiene alla cultura materiale hanno confermato l’uso di processi propri della tradizione artigianale, piuttosto che l’uso di quelli propri dell’industria. Questo ha consentito di misurarsi con la generalità delle arti applicate e industriali: la moda, la scenografia, l’arredamento, la decorazione degli interni, la grafica, l’arte figurativa ecc. Dando in tal modo un tratto di specificità a ciò che tutte le ricomprende: il I territori del Design a Roma e nel suo intorno.

Il programma si svolgerà in due fasi:

LECTURES, il racconto conoscitivo e critico dei percorsi che il Design ha attraversato a Roma e nei territori del suo intorno.
Presso la sede della Fondazione Besso, dal 9 marzo al 22 giugno 2017.

TESTIMONIANZE, le varie declinazioni del Design raccontate dalla voce dei protagonisti.
Si svolgeranno presso l’Università La Sapienza dal 14 settembre al 23 dicembre 2017.

Il primo incontro si terrà giovedì 9 marzo alle ore 17:30 e vedrà gli interventi Tonino Paris e Stefano Cassio, che parlerà di “Interni e arredi degli spazi pubblici negli anni ’30“.

Per i soci ADI, la partecipazione agli incontri darà diritto all’assegnazione di 2 Crediti Formativi Professionali ciascuno.
Trovate il programma dettagliato, con tutti gli eventi del ciclo,  www.adilazio.org

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Una narrazione dei sapori metropolitani

Pubblicata su questo sito la guida ai sapori e ai prodotti della Città Metropolitana di Roma Capitale in formato pdf. Realizzata in occasione dell’Expo 2015 insieme al video ‘Gocce di magia’ costituisce un valido vademecum all’offerta turistica e gastronomica del territorio insieme ad una selezione di aziende che si sono messe in luce per la validità delle produzioni  caratterizzate dal binomio innovazione&riciclo. L’ultima parte della pubblicazione è invece dedicata interamente alle attività che i singoli possono porre in essere per la salvaguardia dell’ambiente, dalla creazione di  orti urbani alle diverse tecniche di riciclo.

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THELMA & FRIENDS

In cabina di regia ci sono loro due, Thelma, la creativa e fondatrice del  team,  e Stefania, la mente organizzativa. Insieme a loro la carica dei 101… creativi! Nasce nel 2015 al piano terra di un condominio della Magliana un’agenzia di comunicazione ed organizzazione eventi con una formula innovativa e l’obiettivo  di coinvolgere  idee e energie nuove anche attraverso  attività formative  che vengono realizzate in sede con la collaborazione di professionisti dell’informazione, dell’immagine e del team building. Thelma Cesarano è già un nome nel campo della comunicazione e ha all’attivo collaborazioni con grandi società internazionali per ciò che riguarda la documentazione video e foto di educational e grandi eventi aziendali. Dalla società con Stefania Amenta è nato un hub creativo di grande dinamicità in grado di realizzare video, fotoreportage, campagne social per tutte le esigenze,i dai viaggi premio tra i ghiacci dell’Artide ai team building nelle foreste del Brasile. Per Uci cinemas realizzano i trailer pubblicitari che vengono lanciati prima delle proiezioni cinematografiche. La loro squadra è composta da professionisti dell’immagine ai quali vengono abbinati giovani talenti che nella sede di Thelma& Friends ricevono un supporto formativo in senso tecnico ma soprattutto nel campo  della gestione dei rapporti con le diverse tipologie di clientela. A tutto ciò si aggiunge una serie di iniziative leisure che il team costruisce per consolidare i rapporti umani e allo stesso tempo affermare la propria unicità anche in campo social: ad esempio la creazione gratuita di un booktrailer da parte di una troupe dell’agenzia per promuovere uno scrittore emergente segnalato con un contest aperto tra gli oltre diecimila followers  della pagina Facebook di Thelma& Friends. Nel caso specifico è stato scelto Walter Lazzarin, autore di ‘Il drago non si droga’ scrittore autarchico che si autopromuove scrivendo sulla strada con l’ausilio di una vecchia Olivetti Lettera 25 che con il suo ticchettio attira e incuriosisce i passanti. Tutto da vedere su You tube sia il video del booktrailer che il suo divertente backstage. Tra le altre inziative promozionali la realizzazione di open day aziendali, la gestione di pagine social  e una serie di pullmini Volkswagen a disposizione per eventi e campagne pubblicitarie on the road. www.thelmafriends.com

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Bibliothè

In un vicolo dell’ antica Roma ad alta densità turistica, tra piazza del Gesù e Via delle Botteghe Oscure si è ritagliata un angoletto l’associazione culturale Bibliothè,  concept in stile indiano, sala da thè, biblioteca, centro culturale e ristorante.  Ospite veterano d’India Enzo Barchi, che si destreggia tra raffinati thè ayurvedici, corsi di astrologia, sanscrito e di filosofia yoga bhagavad gita. La vasta biblioteca occupa interamente una delle due sale del locale e contiene una scelta vastissima di letteratura indiana antica e moderna, antichi fondi donati dall’Ambasciata indiana e da privati che comprendono saggi di storia politica e socioeconomica del subcontinente indiano, filosofia, spiritualità, pratiche relative allo yoga, all’ayurveda e ad al vegetarismo. Uno scaffale è dedicato ai viaggi in Oriente ed un altro al pensiero ed alla vita di Gandhi. Consultazione e prestiti sono gratuiti (orario lun-ven 11-19). Ma i più frequentano Bibliothè per il ristorante vegetariano (quotato anche su Tripadvisor e affollatissimo all’ora di pranzo) che offre una gamma di piatti indiani inusuale per la nostra città.  www.bibliothe.blogspot.it

 

 

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Roma, apre la White Noise Gallery

La White Noise Gallery inaugurerà la sua attività nello storico quartiere San Lorenzo di Roma sabato 15 marzo, proponendo “Moodboard”, mostra personale dell’artista internazionale Pax Paloscia.
L’esposizione, che si svilupperà sui tre livelli della galleria, racchiude il suo focus compiutamente nel titolo. Il piano inferiore, trasformato da Pax già nelle settimane precedenti in uno studio temporaneo, sarà uno spazio privato in continua trasformazione, in cui sarà possibile trovare, o immaginare – tra tele ancora incompiute, diari personali ed immagini del suo vissuto – gli indizi, i punti di partenza visivi ed emozionali del suo processo creativo, che trovano la loro sintesi nelle grandi opere esposte nella sala principale.

Il percorso di Pax, concettualmente legato alla cultura di strada, alla street art e al mondo dei kids, intesi come metafora della condizione umana, è un flusso continuo di contaminazioni tra linguaggi, dalla fotografia alla pittura fino al video.  Con il suo gesto pittorico veloce e istintuale, Pax trasferisce sulle sue tele fotogrammi della sua memoria creando delle composizioni che colpiscono tanto per la ricchezza di elementi quanto per l’armonia dell’insieme. Esattamente come il sogno parla attraverso le esperienze della veglia, così le opere di Pax parlano allo spettatore attraverso il sedimentarsi, ordinatamente caotico, di livelli visivi differenti.

Moodboard nasce con l’intento di mettere lo spettatore a contatto non solo con le opere di una grande artista ma soprattutto con il suo mondo attraverso un allestimento pensato come un prolungamento del suo studio, luogo di riparo e creazione.
Moodboard mirerà, quindi, a rendere visibili le sfumature ed esplicite le suggestioni, nella loro naturale intima delicatezza.

White Noise Gallery
Via dei Marsi 20/22 – Roma
Tel: 06 4466919
info@whitenoisegallery.it 
whitenoisegallery.it
Orari: Mar-Sab: 12:00-20:00
Vernissage sabato 15 marzo – ore 18:30

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Intervista a Nicola Tagliaferro

Nicola Tagliaferro è il fondatore di Yourec.it, piattaforma online per lo scambio di oggetti gratuiti. Nel segno del riciclo e dell’ecologia…

Come nasce il progetto Yourec? Ci racconti la genesi?
Nell’attuale contesto di sprechi, di utilizzo indiscriminato delle risorse, di inquinamento e crisi economica il ripensamento delle abitudini di consumo con l’ausilio dell’innovazione tecnologica rappresenta l’unica strada percorribile per ristabilire un nuovo equilibrio di crescita sostenibile. Questa mia filosofia congiunta alla mia esperienza ed indole che mi ha sempre portato a riciclare ed evitare di sprecare cose e servizi per salvaguardare l’ambiente mi ha spinto verso Yourec.
Inizialmente nato come progetto editoriale, perché volevo imparare, istruirmi di più sulla materia ecologia (normativa, operatori, etc) e successivamente, dopo aver partecipato a numerose fiere ed eventi per confrontarmi direttamente con le persone/cittadini, ho direzionato il sito verso un vero e proprio portale dove gli utenti interessati potevano attivamente riciclare ma nello stesso tempo essere premiati. Tutto questo perché la risposta più frequente dei cittadini con cui mi confrontavo era: perché riciclare? Perché i prodotti riciclati costano di più? Perché la tassa sui rifiuti aumenta anche se sono virtuoso e faccio la raccolta differenziata? Allora con la nuova versione di Yourec ho cercato di rispondere proprio a questa richiesta dei cittadini!

A oggi quanti utenti comprende la community?
La community complessiva è di circa 12.000 utenti (iscritti diretti al sito, facebook e twitter).

Che tipo di oggetti vengono scambiati maggiormente?
Elettronici. Seguono abbigliamento e libri.

Ci parli anche del sistema di ricompensa previsto per chi scambia?
Inserendo annunci, ritirando o cedendo oggetti, segnalando eco-aziende, invitando amici, scaricando e giocando con l’APP, si guadagnano Eco Monete da utilizzare per richiedere premi e buoni sconto di aziende partner che mettono a disposizione le loro creazioni originali e rigorosamente realizzate con materiali di riciclo e nella piena sostenibilità.

Recentemente Yourec ha partecipato all’iniziativa “Io scelgo la strada giusta”, una campagna contro l’abbandono degli pneumatici fuori uso. In che modo?
Siamo attualmente in fase di lancio di questa iniziativa. Abbiamo pensato di supportare la campagna “Io scelgo la strada giusta” perché condividiamo gli stessi valori e perché si rivolge in questa fase a un territorio che ci sta particolarmente a cuore. Inoltre disponevamo di una piattaforma che poteva rendersi utile all’iniziativa facendo in modo che gli utenti potessero diventare parte attiva del processo. Chi individua uno pneumatico abbandonato può segnalarlo utilizzando la nostra piattaforma web: proprio come se fosse un annuncio. Nel campo “Descrizione” è fondamentale inserire informazioni dettagliate – località, frazione, strada, numero civico – in modo da fornire indicazioni precise per il successivo recupero. Le segnalazioni sono raccolte in un documento che periodicamente è inviato alle competenti autorità ed al Ministero dell’Ambiente. Per ogni annuncio inserito, al fine di incentivare gli utenti, Yourec riconosce delle Eco Monete.
Yourec inoltre elaborerà un report che invierà al ministero dell’ambiente in cui riporterà su base regionale tutte le segnalazioni dei cittadini al fine di indirizzare e supportare le azioni pubbliche in materia.

www.yourec.it

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Kymea

Kymea S.r.l. nasce nel 2013 dall’incontro di giovani menti unite dalla passione per le nuove tecnologie e dalla medesima idea che il futuro immaginato sia solo in attesa di essere realizzato.
Partendo da una personale esigenza di innovare e ridefinire contesti di abituale frequentazione ricreativa, inventano CONVIVIO, un sistema di comunicazione tecnologicamente avanzato per ambienti di ristorazione e intrattenimento basato su tavoli multi-touch e multi-utente, attraverso cui clientela e gestione possano usufruire di funzionalità volte a migliorare la qualità e l’efficienza del servizio trasformandolo in un’esperienza sociale.
La nuova tecnologia utilizzata da Kymea e lo sviluppo di software, hardware e servizi del tutto innovativi su scala internazionale, portano alla ridefinizione del concetto di “tavolo” e di socialità nei luoghi pubblici.
Oggi assistiamo al cosiddetto “internet delle cose”, ossia ad una connessione costantemente attiva tra oggetti e persone in qualsiasi luogo esse si trovino.
I ristoranti seguono questa evoluzione dando vita a nuovi concept in risposta alle esigenze di coinvolgimento della clientela in quello che diventa un “evento-pasto”: ciò che viene acquistato non è più solo cibo, ma anche l’atmosfera di un ambiente e il fascino di un’esperienza.
Kymea realizza, dunque, una vera e propria comunità digitale della ristorazione e attraverso il sistema Convivio ed il tavolo multi-touch suo strumento, dà vita ad attività nuove, esperite abitualmente in contesti e strumenti informatici differenti: gestione totalmente autonoma dell’ordinazione, riproduzione musicale in filodiffusione, lettura di riviste e quotidiani, giochi di gruppo, profilazione utente, comunicazione diretta e indiretta tra gli iscritti, pubblica o privata, sono solo alcuni dei servizi digitali personalizzabili e condivisibili dagli utenti, all’interno di una rete sociale ad hoc che relaziona clienti e locali aderenti; persone, cose e spazi. Tutto con la semplicità di un gesto e la naturalezza di un tocco.
Un progetto che ambisce a dare realtà ad un’immagine e un nuovo volto ad una società che scalpita.

www.kymea.it

 

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KombiNando

Il Progetto KombiNando nasce da un’ intuizione di Angela Morero e Margherita Mastrone, rispettivamente titolari dell’agenzia pubblicitaria Temporary Box S.r.l. e dalla loro incessante ricerca di creare formule innovative capaci di unire comunicazione e vendita.
“KombiNando” è un Kombi bus, pulmino vintage anni ‘70, rivisto in chiave contemporanea, che quando è in movimento funge da strumento di comunicazione grazie al suo forte impatto visivo e durante le soste si trasforma in un originale e accattivante negozio/bar on the road super accessoriato e dotato di tutte le più moderne predisposizioni.
In aggiunta, “KombiNando” non è solo l’automezzo su cui si svolge una semplice attività di vendita itinerante, ma è stato concepito come strumento attraverso cui si può anche solo comunicare, generare curiosità e dare una visione del commercio innovativa e attenta al rispetto del decoro urbano.
Il format prevede l’offerta ai clienti di un pacchetto all-inclusive comprensivo di: mezzo di trasporto; personale operativo; brandizzazione del mezzo; servizio retail comprensivo di licenza di vendita itinerante alimentare e non, valida su tutto il territorio nazionale.
L’obiettivo è quello di trasformare “KombiNando” in un vero e proprio Cult simbolo di una nuova generazione in costante movimento; dedicato soprattutto ad imprenditori emergenti (giovani designer; stilisti ecc) che desiderano mettere in vendita e pubblicizzare le loro creazioni; con questa formula si può garantire un’attività di comunicazione e vendita originale capace di attirare l’attenzione del consumatore coinvolgendolo in un’ esperienza simpatica e divertente.

www.kombinando.com

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Storymakers

Alessandro Lucente, grazie al Fondo per la Creatività indetto dalla Provincia di Roma, fonda col socio Stefano Nicotra, la nubspot s.r.l., una giovane società che opera all’interno del visual marketing. Uno dei rami dell’impresa è un servizio di storytelling aziendale, chiamato Storymakers. Storytelling vuol dire “raccontare storie”. Tutto ciò che ci circonda è un racconto sottinteso. Un racconto fatto di valori. Come anche gli oggetti che decidiamo di acquistare raccontano chi siamo e come viviamo. Ci comunicano qualcosa, e quel qualcosa comunica chi siamo noi.
Da qui prende vita Storymakers che si prefigge di utilizzare il plot narrativo, applicabile in qualsiasi forma comunicativa – sia scrittura, foto, video o radio – all’interno del mondo del branding, per raccontare un’azienda, una associazione, un libero professionista, un evento oppure anche semplicemente un prodotto o un servizio.
“Storymakers è un’incoraggiamento alla curiosità e alla conoscenza. Creiamo lo spazio ai significati, alle intenzioni ed alle emozioni. Creiamo lo spazio dell’incontro. Analizzando il target delle società, ascoltandole, consigliamo i canali giusti da sfruttare, poi plasmiamo contenuti che trasmettono i valori dell’azienda in modo creativo per potenziare il marchio nell’immaginario dei clienti. Oggi tutti scegliamo per valori. E la storia giusta che permette questa scelta è quella che colpisce il cuore.”
Contemporaneamente a questo servizio, nubspot sta sviluppando una piattaforma social multimediale che integrerà il brand awareness e lo storytelling attraverso una applicazione per il riconoscimento di immagini.

www.storymakers.it

 

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MyBestPlace

Il Progetto MyBestPlace è nato nel gennaio 2012 con una mission ambiziosa: contribuire alla formazione di un nuovo, diverso e migliore rapporto tra consumatori ed esercizi commerciali. Dal gennaio 2012 ad oggi si sono sviluppate diverse attività finalizzate allo start up del progetto e al posizionamento verso user e retailer. “MyBestPlace” è diventato lo standard del primo biglietto da visita digitale per gli esercizi commerciali. Le nuove funzionalità del sistema permettono agli esercizi commerciali l’opportunità di trasferire le informazioni e le offerte relative ai loro prodotti e servizi, ogni giorno e in tempo reale, sia sulle piattaforme proprietarie MyBP (App, Sito web, sito Mobile), sia sui maggiori social network. Si raggiunge così un ampio numero di contatti in grado di espandere la propria customer base:

  • il biglietto da visita digitale è costituito da un adesivo completo di QR code associato alle informazioni e ai prodotti/servizi dell’esercizio commerciale;
  • il proprietario di un esercizio commerciale applica l’adesivo alla sua vetrina oppure in prossimità della cassa;
  • lo stesso titolare ha l’accesso al sistema digitale MyBP per inserire, una volta al giorno, una notifica che appare in tempo reale su tutte le piattaforme;
  • i consumatori che possegono uno smartphone possono acquisire tutte le informazioni relative all’esercizio commerciale non solo scannerizzando il QR Code presente sull’adesivo, ma anche direttamente sull’app, e ancora attraverso ricerche su web  e mobile.

Lato user l’app “MyBestPlace” è la prima rubrica digitale dei propri posti preferiti, mentre su web e mobile è un portale ricco di opportunità promozionali e di tutte le informazioni per scegliere dove spendere meglio il proprio tempo e il proprio denaro. Per mezzo dell’applicazione mobile i consumatori hanno la possibilità di trovare tutte le informazioni sugli esercizi commerciali, di scegliere i propri preferiti, portarli sempre sul proprio smartphone, condividerli, ed essere sempre informati sulle loro offerte e novità.

Di fatto l’application “MyBestPlace” è un progetto di convergenza tecnologica che sfrutta l’approccio di condivisione e socializzazione oggi caratterizzanti il web e il mobile e lo applica allo scambio di informazioni tra esercizi commerciali e consumatori, e tra gli stessi consumatori. L’application “My best Place” è operativa, e gratuita,  sui sistemi android e IOS.

www.mybestplace.com
Sito Mobile: m.mybestplace.com
Applicazione: MyBestPlace (su Apple Store e Google play)

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KA-MO

La società KA-MO Srl viene fondata nel 2012 ed ha come oggetto sociale il design ed il commercio di scarpe prodotte artigianalmente in Italia e realizzate secondo un modello di utilità (registrato in Italia ed in Spagna da Camilla Stipa), che ne rende le componenti intercambiabili e, conseguentemente, permette la  realizzazione di  modelli personalizzabili per forma e colore e confezionabili attraverso un servizio “semi su misura”. La ricercatezza dello stile e la qualità della manifattura posizionano il prodotto nel segmento lusso.
Il progetto oggetto del contributo ha riguardato principalmente la costruzione di un sito internet, dalle caratteristiche estetiche e funzionali adeguate al livello del prodotto da commercializzare, includendo un online store per consentire la vendita diretta al cliente in tutto il mondo, mantenendo il costo del prodotto entro limiti che ne consentano una maggiore distribuzione.
Il progetto ha incluso la realizzazione di servizi fotografici, la promozione e la pubblicità del prodotto e del sito, la protezione del marchio a livello internazionale, lo sviluppo di nuovi prototipi, prevedendo altresì il rimborso delle spese di costituzione della società KA-MO SRL e di parte delle spese amministrative sostenute dalla stessa sin alla data odierna.

Le attività realizzate sono:

  • partecipazione a fiere, in particolare a quelle più idonee a coinvolgere una clientela di alto profilo come le due edizioni di “Room Service” iniziativa promossa da Altaroma Altamoda;
  • costruzione di un sito internet con una sofisticata boutique online, con particolare attenzione sia degli aspetti grafici e di immagine, sia la visualizzazione ed utilizzo del sito da ogni genere di supporto (tablet, smart phone, ecc).

Prevedendo una maggiore diffusione del marchio KA-MO, la Società ha provveduto a stabilire un piano di estensione a USA, Cina e Giappone della protezione del marchio, attualmente registrato solo nella Comunità Europea.

Dalla sua prima apparizione il marchio ha ricevuto grandissimi  riconoscimenti sia da parte della stampa sia dal pubblico. Nel luglio 2013 KA-MO è stato selezionato tra i finalisti della sezione Donna/Accessori del concorso “Who is on next?”, progetto di talent scouting ideato da Altaroma Altamoda in collaborazione con Vogue Italia per promuovere le produzioni Made in Italy e segnalato dal Financial Times come uno dei dieci concorsi di moda più importanti al mondo.

www.ka-mo.com

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Fashion No Limits

Oltre un miliardo di persone, circa il 15 per cento della popolazione mondiale, vive con una qualche forma di disabilità. Si stima che in Italia vi siano circa 2 milioni 824mila disabili gravi e medio-gravi, di cui 960mila uomini e 1 milione 864mila donne.
Fashion No Limits lancia D-Way, un fashion brand rivoluzionario dedicato a tutte le donne disabili e non che non desiderano passare inosservate e che riescono con la bellezza a superare ogni limite, ogni barriera, ogni ostacolo. La collezione è inedita non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. In Italia esistono pochissime realtà produttive, specializzate in capi d’abbigliamento per persone disabili molto “tecnici” e “sanitari”. All’estero esiste solo una casa di moda competitor in Nord America che però più che creare una linea di abbigliamento ad hoc, ha reso adattabili abiti classici da lei disegnati. D-Way vuole, inoltre, raggiungere un altro obiettivo sociale importante: quello dell’ inserimento nel mondo del lavoro di persone che, seppure disabili, possono svolgere una professione legata al mondo sartoriale, della promozione e della moda. I capi D-Way saranno commercializzati subito attraverso un portale e-commerce, sia per l’ italia sia per l’estero. I clienti potranno vedere, selezionare, addirittura provare e comprare i capi in vendita, per poi ordinarli e riceverli comodamente a casa. Previsto anche un concept store D-Way , costruito a Roma in un secondo step e rimodulato in altre città italiane subito dopo, che diventerà non solo lo show room della linea d’ abbigliamento, ma anche un luogo di incontro, perfettamente accessibile,  aperto a tutti e dedicato anche allo svago, alla cultura, al benessere, alla moda, all’estetica e alla bellezza. Previsto anche un servizio di sartoria che potrà effettuare su richiesta le modifiche necessarie ai capi prima della spedizione e personalizzare così il capo secondo le esigenze specifiche del cliente.

Sono state realizzate le sueguenti attività:

  • Brand Communication ovvero tutti i materiali promozionali ed i loghi aziendali;
  • lo shooting fotografico per materiale sito internet ed il sito multilingua Dwayspace;
  • lo shooting fotografico per il look-book  prodotti primavera estate 2013 ed il relarivo catologo con 27 modelli;
  • attività di promozione e pubblicità.
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Les Créations

Les Créations è una boutique di gioielli nata dall’incontro tra l’orafo Luca Marsiliani e la sua compagna Silvia, marketing manager di professione. La giovane coppia, unita anche nella passione per l’impresa, ha dato forma a un’idea che rende la loro attività molto diversa da un semplice punto vendita di oggetti preziosi. Les Créations crea gioielli su misura, personalizzati, traducendo la richiesta del cliente in un progetto concreto dal design originale. “L’obiettivo principale – dicono Luca e Silvia – è dare ai gioielli personalità e unicità così da trasformare il metallo, seppur già nobile, in emozione”. Il processo che porta alla realizzazione del gioiello inizia con l’analisi della richiesta del cliente. Per i titolari di Les Créations questa prima fase è la più importante perché vogliono che gli oggetti preziosi appartengano in tutto e per tutto a chi li indosserà. Successivamente, grazie a sofisticati software, il gioiello viene riprodotto virtualmente in modo da permettere al committente una visione in anteprima. Prima di iniziare la lavorazione viene scelto il materiale (argento, oro, platino e una vasta gamma di pietre preziose certificate). Segue poi il processo di lavorazione tutto rigorosamente artigianale. “La fusione dei metalli – spiegano – avviene all’interno di un crogiolo. Raggiunto lo stato liquido questi sono colati in una lingottiera, filtrati e puliti dalle scorie. Il lingotto così composto viene a sua volta lavorato fino all’ottenimento dei componenti necessari alla realizzazione del gioiello voluto”. Ma il lavoro non può dirsi veramente concluso senza prima aver provveduto al packaging. “Così come una cornice esalta un’opera d’arte – spiegano Luca e Silvia – il packaging di un gioiello deve saper preparare emotivamente al suo contenuto nonché valorizzare l’oggetto che custodisce. Per questo curiamo la presentazione delle nostre creazioni fin nei minimi dettagli e offriamo ai nostri clienti un’ampia scelta di scatole di ottima qualità e di finitura artigianale. Possono essere già pronte oppure completamente personalizzate, realizzate soltanto per il gioiello prescelto”. Les Créations, dunque, fa del lavoro artigianale il gioiello di punta di ogni creazione e mette vicino alla propria firma, quella del cliente.

WWW.LESCREATIONS.IT

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Donne che fanno testo 2013

Il Messaggero ti invita a partecipare al grande concorso di scrittura creativa dedicato alle scrittrici, debuttanti e non. Se hai la passione della scrittura e se ami raccontare, allora devi cimentarti subito in questo grande concorso letterario.

Libera la tua immaginazione, esercita la tua tecnica ed imprimi il tuo stile, scrivendo in 10.000 battute (5 fogli dattiloscritti circa) un racconto che sia ispirato a questo tema:

DONNE E LAVORO. Il coraggio e la capacità di dividersi in molti ruoli.

Tutti i racconti pervenuti dall’8 Ottobre al 15 Dicembre 2013, saranno inseriti nella biblioteca racconti in questo sito.

Una giuria qualificata selezionerà i migliori racconti che saranno pubblicati integralmente nelle pagine de Il Messaggero durante il mese di Dicembre 2013.

Info: www.donnechefannotesto.it

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Kublai Award 2013

Al via il premio Kublai Award 2013

Nel mese di luglio e novembre 2013 si svolgeranno la prima e la seconda edizione del premio Kublai Award 2013, iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “Kublai: generazione e sostegno on-line ai progetti creativi di interesse della politica regionale”, promosso dall’Unità di valutazione degli investimenti pubblici (UVAL) del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica e cofinanziato dal PON Governance e Assistenza Tecnica FESR 2007-2013.

Scopo dell’iniziativa è selezionare e premiare progetti di innovazione sociale e territoriale che promuovano lo sviluppo economico, offrendo ai partecipanti l’opportunità di confrontarsi con idee e persone già coinvolte nel mondo produttivo.

Il bando e la documentazione sul premio sono disponibili nella sezione bandi e concorsi del sito DPS. Per partecipare al premio è possibile candidarsi attraverso la pagina dedicata sul blog di Kublai: www.progettokublai.net/iscrizione-kublai-award, previa iscrizione alla community. Il termine per la presentazione delle candidature è il 30 giugno 2013 per la prima edizione e il 30 ottobre 2013 per la seconda edizione. Possono partecipare solo coloro che siano titolari/promotori di progetti iscritti sulla piattaforma Kublai (progettokublai.ning.com), rispettivamente:

in data antecedente il 30 maggio 2013 per i partecipanti alla prima edizione di luglio 2013;

in data antecedente il 30 settembre 2013 per i partecipanti alla seconda edizione di novembre 2013.

La partecipazione al Kublai Award è gratuita e il vincitore di ciascuna edizione si aggiudicherà un premio in servizi avanzati del valore di 5mila euro.

Per informazioni o chiarimenti è possibile scrivere a: info@progettokublai.net.

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Enrico Zanisi

Enrico Zanisi giovanissimo, eppure ha gi un curriculum che sembra quello di un consumato musicista. Basti pensare che a otto anni ha praticato la musica dinsieme in duo con violino e in trio con violino e violoncello aggiudicandosi, con questa formazione,il terzo premio al Concorso Internazionale Jugendmusiziert2003 e 2004. A 15 anni comincia a interessarsi al jazz: vince il primo premio/borsa di studio al Premio Nazionale di composizione- esecuzione pianistica in ambito jazz Franco Russo (Trieste 2007). Nello stesso anno si classifica al secondo posto al Premio Roma Jam Session. Nel 2008 vince una borsa di studio di 10.000 dollari per frequentare un corso annuale presso il Berklee College Music di Boston, e si classifica finalista e vincitore della borsa di studio Nuoro jazz al PIMU – Premio Internazionale Massimo Urbani. Sono nato in una famiglia di musicisti. Ho seguito il percorso classico diplomandomi in pianoforte allet di 18 anni e cominciando fin da subito a lavorare come concertista. Ma per me la musica rimane prima di tutto un piacere, una passione. Ed gi lunghissimo e impressionante lelenco delle collaborazioni prestigiose che Enrico pu vantare: Giovanni Tommaso, Francesco Cafiso, Ares Tavolazzi, Pietro Ciancaglini, Ettore Fioravanti e molti altri. Ho avuto la fortuna di ricevere numerosi riconoscimenti e di esibirmi in contesti importanti, ma lunico obiettivo che mi pongo proseguire con gioia e curiosit nello studio di questo linguaggio, quello musicale, che mi permette di arrivare l dove le parole si fermano. Per Enrico, la musica non esprime niente allinfuori di s: un linguaggio autonomo che comprende forma e contenuto. Un processo involontario ma profondamente connaturato alle emozioni personali. Ogni volta che improvviso mi rendo conto che, inconsciamente e quasi per osmosi, il mio vissuto personale a determinare il carattere della composizione. Certo, non tutto vien da s: le giornate di Enrico si dividono tra lo studio del pianoforte, la lettura e l’arrangiamento di nuovi brani, la creazione di composizioni originali Non solo nel jazz, ma in tutta la musica fondamentale sapersi relazionare nellimprovvisazione insieme ad altri musicisti (interplay). Per questo passo giornate intere a studiare e a sperimentare nuove forme di dialogo musicale. A dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, che i risultati importanti sono sempre il frutto di grandi talenti e di tanto lavoro.
www.myspace.com/enricozanisi

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Thegiornalisti

Thegiornalisti è una band che nasce formalmente nel 2009, anche se il progetto di mettere su un gruppo frullava da tempo nelle teste di Tommaso Paradiso, Marco Primavera e Marco Antonio Musella, tre amici accomunati dal grande amore per la musica. Dopo un solo anno, nel dicembre 2010, presso lo storico Esagono Recording Studio di Rubiera, i Thegiornalisti incidono il loro primo album, “Vol. I”, che si attira immediatamente i favori di pubblico e critica. I Thegiornalisti cominciano quindi a girare l’Italia con una serie di concerti e le loro esibizioni dal vivo vengono salutate tra le migliori rivelazioni del 2011. C’è grande attesa per il loro nuovo album, previsto per l’autunno del 2012. Quello che sorprende di più, oltre ovviamente alla loro musica originale, è la grande autoironia dei loro testi, lontana da atteggiamenti divistici e molto vicina alla realtà di tutti i giorni.
“Tra noi è nato tutto in maniera spontanea. Prima della musica, c’è il nostro rapporto di amicizia. Con la musica comunichiamo le nostre emozioni, semplicemente il riflesso della realtà in cui viviamo”. Del resto Tommaso Paradiso è uno che si picca di non aver mai lavorato in vita sua; Marco Primavera suona da quando aveva quindici anni e si ubriacava con gli amici, cose, entrambe, che non ha mai smesso di fare; Marco Antonio Musella, invece, si è laureato in Scienze Giuridiche e ha preso un Master in gestione del personale. A tutt’oggi però, è ancora disoccupato. “Anche se non scriviamo con lo scopo di mandare messaggi e non siamo mai stati dei predicatori, sappiamo che nei nostri testi ci si ritrovano molte persone. La nostra è solo una trasformazione in suoni di tutto quello che finora abbiamo vissuto. La sua originalità sta nella singolarità, come è singolare il vissuto di ognuno di noi. Che in fondo è anche la storia bizzarra, e molto divertente, di come sono finiti a suonare in giro per l’Italia. E’ sempre difficile capire dove ti porterà la strada che hai preso, ed è proprio questa incertezza che rende il tutto più affascinante. Anche nella musica non facciamo delle scelte stilistiche precise, ma ci sentiamo sempre liberi di cambiare strada, o tornare indietro. La nostra forza più grande, forse, è proprio questa. La libertà che abbiamo di essere noi stessi, i Thegiornalisti”.
Ph. Achille Filipponi
www.twitter.com/thegiornalisti

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Frank Sent Us

E’ difficile descrivere l’emozione che si prova assistendo a un live dei Frank Sent Us. Leggenda vuole che il Frank in questione sia lo spietato assassino di C’era una volta in America, ed è vero che alcuni spezzoni del capolavoro di Sergio Leone fanno effettivamente da sfondo a uno dei loro primissimi remix. Già da lì si intuiva quale fosse l’idea rivoluzionaria alla base del gruppo fondato nel 2008 da Frank Sandrello (Audiovisual Master), Mastro (Guitar Player), Frenetik Beat (Live Electronics) e Mr. Orange (Bass Player): fondere completamente insieme immagini e suoni, attraverso un “real time mix”, ovvero un montaggio eseguito dal vivo durante il quale i video vengono “suonati” proprio come dei veri e propri strumenti musicali. Sempre sul pezzo. “Nella musica, forse più che in ogni altra forma d’arte, è difficile essere originali usando gli stessi maledetti strumenti che usano tutti. O le stesse 12 note che sono le stesse da più o meno 2000 anni. Per questo, abbiamo sentito la necessità di usare strumenti nuovi“.
E’ così che prende vita il progetto: Frank Sandrello mette a disposizione la sua esperienza nel campo della produzione audiovisiva; Mastro, Frenetik Beat e Mr. Orange il loro amore per la musica, lo stesso che da anni li spinge a collaborare con i più disparati progetti della scena italiana. Insieme hanno trovato un nuovo modo di intendere il concetto di “esibizione live”. “Tra noi è un brainstorming continuo. Giorno dopo giorno, cerchiamo sempre di migliorare i nostri live per renderli sempre più appaganti sotto tutti i punti di vista, sia quello visivo sia quello musicale”. E infatti ogni live dei Frank Sent Us è un’esperienza audiovisiva sempre nuova e coinvolgente, che si distingue per la sua originalità e per il suo grande impatto emotivo. “Siamo attualmente impegnati con un paio di collaborazioni con due realtà romane: Colle der Fomento e Strenght Approach, ma siamo sempre alla ricerca di nuove partnership: cantanti e strumentisti, certo, ma anche tanti video maker. Perchè a un certo punto anche i film da remixare finiranno, e noi avremo bisogno di nuovo carburante!“.

Ph. Andrea Carrozzini
  https://it-it.facebook.com/franksentus/

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Donato Dozzy

Donato Dozzy musicista e produttore di musica elettronica. Si affermato come uno dei maggiori punti di riferimento per i dj di techno grazie a un lungo percorso professionale e artistico che inizia nei primi anni 80. Dal 1999 ospite fisso e tuttora animatore delle serate di un locale storico romano, il Brancaleone, o Branca. Dal 2004 inzia a esibirsi anche a Berlino: al Panorama Bar, un posto in cui le serate durano fino al mattino, perfetto per sviluppare il suo stile ipnotico e il suo groove avvolgente. Nel 2007 invitato a suonare al Labyrinth, rassegna internazionale di musica elettronica in Giappone, dove la sua esibizione registra un successo enorme. Nel 2008 fonda la sua etichetta. Nel 2010 il suo disco desordio, K, riceve un calorosa accoglienza dalla critica. Ancora oggi continuo a mettermi alla prova, a sperimentare nuove idee. Non lo faccio per la fama o per la gloria, ma per quei momenti speciali, direi trascendentali, che possono essere creati grazie alla musica elettronica. Del resto, attraverso i suoi dj-set, Donato si sempre posto lobiettivo di esplorare il lato pi visionario della musica dal vivo: Come con la musica, non vado di fretta. Anzi, mi piace evolvere in maniera lenta, guardando sempre avanti ed esplorando sempre pi a fondo. Sono un persona che trova profonda soddisfazione nella produzione di suoni originali. Un processo che credo durer in eterno. Tanti anni di carriera e di esplorazione musicale hanno in verit unorigine ben precisa: La mia una passione di famiglia.
Mio padre sempre stato un grande amante di musica classica, seguito da mia madre. Il loro amore per la musica ha contagiato me e le mie sorelle. Sono cresciuto respirando musica, naturale che questo diventasse il mio interesse principale. Definirlo unattivit, certo, un altro paio di maniche, soprattutto in tempi di grave incertezza. Anche culturale. Anche per questo Donato non smette di esplorare la sua citt, alla ricerca di ispirazione e di nuovi suoni: Recentemente ho assistito a un concerto di musica sperimentale allinterno della Chiesa Evangelica Metodista di Roma. Era tempo che non provavo unemozione del genere. Ho visto Roma come potrebbe essere fra 10 anni, dove la musica sar diffusa nei posti a lei pi congeniali, non solo in quelli preposti a farlo. Sarei ben felice di collaborare con persone che sono alla ricerca della stessa originalit.

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Claudia Quaresima

Claudia Quaresima (in arte Dj Magenta) ha fatto della musica, fin da piccola, la sua ragione di vita. A tredici anni comincia a suonare il violino, per poi continuare con il basso elettrico. Mette su anche una band, ma si rende conto che la sua vera vocazione è quella di far divertire la gente con la sua musica preferita. Comincia così a esibirsi in feste e party privati nella sua città natale, Ascoli Piceno. Poi si trasferisce a Roma, dove, nel 2006, si laurea in Storia della Musica alla Sapienza, ma soprattutto inizia la sua carriera professionale che la porta a esibirsi in molti locali.
In poco tempo si esibisce a fianco di artisti del calibro di M.I.A., Modeselektor, Autoerotique, Mumdance, We Love, Kruder & Dorfmeister. Inoltre organizza eventi come il Sofresh!, il Boogie Snack, Out Of Order ed Elettronto. Sempre all’insegna di un sound fresco e allegro. “Il mio lavoro nasce semplicemente dalla mia più grande passione: la musica. Proprio da lì è venuta la voglia di condividere il mio amore con gli altri. Per questo durante un dj-set non preparo mai una scaletta musicale: cerco sempre di osservare le persone, la loro reazione, per capire se stanno entrando in sintonia con la mia musica. Mi lascio guidare molto dalle sensazioni che mi trasmettono“.
Per Dj Magenta la musica è, innanzitutto, una questione di comunicazione. Anche per questo conduce un programma radiofonico, “Magentopoli”, in diretta per due ore il venerdì su Deliradio. Qui, una selezione della sua musica preferita convive con i suggerimenti e i desideri degli ascoltatori. “Sarà pure una banalità, ma la musica è bella perchè è varia. Fin da piccola ho collezionato una quantità innumerevole di dischi: vinili, cd e addirittura vecchie musicassette. Conservo ancora tutte le magliette che ho comprato in giro per concerti o festival in tutto il mondo. Le indosso quasi sempre, e credo che anche questo influenzi fortemente la musica che faccio. Davvero internazionale, influenzata dai generi più diversi. Porto in giro un po’ di tutto: la Black, il Moombahton, il Jerk Juke, lo UK Funky senza tralasciare l’House o la Techno. Insomma non importa che musica sia, l’importante è che sia musica bella e di qualità“.

www.soundcloud.com/magenta-1
www.facebook.com/magentadj

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Ricci/Forte

Formatisi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e alla New York University, Stefano Ricci e Gianni Forte rappresentano la scena teatrale italiana in tutto il mondo.
Stefano e Gianni affondano le radici del loro teatro nella classicità che, raccontano, “diventa riflessione artistica ed etica del momento che stiamo vivendo”. Come succede ad esempio in “MetamorpHotel”, rielaborazione metaforica delle “Metamorfosi” di Ovidio. O come in “troilo Vs cressida”, adattamento dell’opera di Shakespeare che ha debuttato nel 2010 al Festival dei Due Mondi di Spoleto. In “Plotous” invece, prodotto dal Teatro di Roma e premiato come miglior testo alla Biennale di Venezia nel 2009, partono da Aristofane per raccontare le periferie urbane capitoline degli anni cinquanta. L’intento di questi due autori, come spiegano, “è la rifondazione di una possibilità dove ognuno degli elementi coinvolti nella creazione artistica, performer o pubblico, possa comprendere che siamo un’Atlantide sommersa. Che con un vigoroso colpo di pinne potremmo far riaffiorare i tesori e asciugarli al sole“. Questi tesori sono nascosti nelle opere degli uomini che hanno contribuito a creare il nostro immaginario. Riscoprirli e reinterpretarli significa, per usare le parole di Ricci e Forte, “far deflagrare denti, ventricoli e neuroni attraverso il potere smisurato di una Cenerentola che vive accanto a noi, ma della quale ci siamo dimenticati l’esistenza: la Fantasia. Riponiamo fiducia nell’uomo e nelle sue capacità di sollevarsi dal rassicurante pantano in cui, come un ippopotamo, ha eletto la sua residenza“. E’ interessante, sotto questo profilo, la riflessione che fanno con lo spettacolo “Grimmless”. Qui i due autori prendono il genere letterario che più di tutti usa e stimola la fantasia: la fiaba.”Fiaba intesa come transizione infantile verso l’età adulta”, si legge nella presentazione del testo. Riflessione che si fa sempre più amara: Fiabe per nonni e nipoti, ognuno con il proprio bagaglio di desideri, aspettative e frustrazioni pronte a spiccare il volo verso una materializzazione dei bisogni. Che non sempre avviene. Perchè le nostre giornate non sono scritte dai fratelli Grimm. Non ci sono artifici. Ci siamo noi. Fratturati e ribaltati. Senza Grimm, appunto“.

www.ricciforte.com

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Roberta Nicolai

Roberta Nicolai è drammaturga e regista. Sua è la direzione artistica del Triangolo Scaleno Teatro di Roma. Laureata in filosofia, Roberta ha da sempre sperimentato la didattica teatrale in contesti non convenzionali quali ad esempio, i campi rom. Nel 2005, con la sua officina artistica, dà il via al progetto Teatri di vetro. E’ un festival che ha come principale obiettivo la diffusione e la promozione della cultura teatrale contemporanea, sottolineando quell’interesse per gli spazi che travalicano i confini del classico palcoscenico. “La mappa del festival” – spiega l’artista -” include teatri e spazi urbani, cortili e strade del quartiere, interagisce con gli abitanti e le comunità, coinvolge un pubblico ampio e differenziato e si restituisce alla città come un’occasione e un’esperienza di pratiche e pensiero“. La sesta edizione di Teatri di vetro ha visto come protagonisti quegli spazi non convenzionali cari a Roberta. Dal Teatro Palladium le rappresentazioni si sono diffuse in altri teatri, scuole e stazioni, cortili e abitazioni private, coinvolgendo l’intero tessuto del quartiere Garbatella e della città di Roma. Roberta è convinta che questi spazi siano lo specchio di un teatro sperimentale che vuole innanzi tutto rompere ogni tipo di schema ed è convinta del fatto che gli operatori culturali oggi debbano tracciare nuovamente le regole di un sistema teatrale completamente nuovo: “Abbiamo abbracciato la complessità della scena contemporanea e ricercato il senso originario dell’azione creativa. Teatri di vetro non è un format. E’ un processo in evoluzione che tende a modificarsi continuamente rimanendo in ascolto della realtà. La centralità della creazione fa sì che sia proprio il tessuto artistico a guidare e a costruire l’azione progettuale. Dall’identità artistica abbiamo elaborato, negli anni, pratiche organizzative e comunicazionali. Ogni elemento della gestione è un prolungamento del progetto artistico“. La rappresentazione teatrale si fa dunque puro gesto creativo per raccontare la complessità dell’essere umano. “Si forza e si dilata, si fa eccedente. Fa spazio per i pensieri degli artisti sulla scena, per le elaborazioni teoriche che si sono fatte corpo, per il pensiero di chi la scena la crea. Il teatro che verrà avrà le nostre sembianze. Dobbiamo progettarci per essere all’altezza dei nostri desideri e delle nostre aspirazioni, cercando la nostra necessità e non più i nostri sogni“.

Ph. Giuseppe Distefano

WWW.TRIANGOLOSCALENOTEATRO.IT

www.teatridivetro.it

 

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Rezza Mastrella

Uniti da più di vent’anni nella produzione di performance teatrali, cinematografiche, televisive e set migratori, Flavia Mastrella e Antonio Rezza sono due artisti che si occupano di comunicazione involontaria. Lei, scultrice che negli anni ha esposto sculture, video-sculture e fotografie in Italia e all’estero. Una sua opera fa parte della collezione permanente della Certosa di San Lorenzo a Padula, all’interno della mostra “Le opere e i giorni”, a cura di Achille Bonito Oliva. Lui, autore e scrittore ama definirsi “performer con il fiato rotto” e si distingue per una ricerca linguistica anti-narrativa che approda a quattro libri pubblicati da Bompiani: l’ultimo “Credo in un solo oblio” ha vinto nel 2008 il Premio Feronia. Flavia e Antonio, partecipano a importanti festival come quello del Cinema di Venezia e ricevono numerosi premi tra cui il Premio Alinovi 2008 per l’arte interdisciplinare. Tra i loro ultimi spettacoli ricordiamo “7-14-21-28”, che analizza il rapporto numerico tra l’uomo e lo spazio. “Nel nostro lavoro condividiamo una mania ludica, che risolviamo con la massima serietà” – racconta Flavia – “Abbiamo due fantasie opposte supportate da due vite diverse. Nella nostra creatività, attingiamo a molte fonti, forme, ritmi e problematiche, tutte riconducibili all’essere umano. Rincorriamo le emozioni, cerchiamo lo stupore, mostriamo noi stessi. Tutti gli uomini si somigliano, è una questione di razza, parliamo un linguaggio comprensibile“. Antonio aggiunge come il loro impegno sia orientato verso lo “sviluppo di un’avversione profonda alla gerarchia e al comando. L’originalità di ciò che realizziamo sta nel fatto che non esprimiamo alcun messaggio se non l’ossessione come unica possibilità di riscatto dell’essere umano“. Soprattutto, rimarca Flavia “crediamo di dare un’alternativa estetica con la parola e con la forma“. I due artisti, che hanno realizzato per Rai 3 il programma Troppolitani, dicono di essere attratti soprattutto dalla gentilezza. “Collaboriamo con chi dimostra libertà di azione. Siamo attivi dal secolo scorso e vediamo la decadenza di questo. Siamo involontariamente all’antica”.

Ph. Stefania Saltarelli, Flavia Mastrella

WWW.REZZAMASTRELLA.COM

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Roberto Latini

Roberto Latini, nato a Roma nel 1970, è autore, attore e regista teatrale. La sua prolifica produzione comincia nel 1992 per arrivare ad oggi con una trentina di pièces, alcune delle quali messe in scena con la compagnia Fortebraccio Teatro, fondata da Roberto e riconosciuta, nel 1999, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il suo concetto di teatro asseconda l’insegnamento della sua maestra, Perla Peragallo: “il sentire scenico”, la capacità che ha l’attore di saper ascoltarsi e ascoltare ciò che è intorno a lui. Ma, soprattutto, un attore deve saper proporre. “Gli spettatori” – spiega Roberto – “reagiscono non a quanto avviene sul palcoscenico ma a ciò che arriva dal palco. Sono loro il coro“. E’ in questo senso che quelli che vengono comunemente chiamati spettacoli, per il fondatore del Fortebraccio, divengono “proposte”, che non hanno possibilità di esistere al di fuori della percezione che ne ha lo spettatore. Oltre a reinterpretare classici tratti da Camus e Shakespeare, Roberto ultimamente si è dedicato a un ciclo di spettacoli all’interno di un programma dal titolo “Noosfera”, nome che vuole sintetizzare e definire la sfera del pensiero umano. Lo spettacolo “Lucignolo” è il primo, e nasce proprio dal personaggio di Collodi. “Penso al Pinocchio di Collodi come a un piccolo manuale dell’italianità” – racconta – “e Lucignolo ne è una delle figure più interessanti. La sua relazione col protagonista, la sua funzione-chiave all’interno della vicenda mi sembrano addirittura meno importanti del suo desiderio di andarsene. Andare via, ancora prima di una destinazione, ancora prima di un qualsiasi Paese dei balocchi, corrisponde ad un sentire molto diffuso. La ricerca di un futuro diverso, fatalmente prima di quello di un futuro migliore, è quel che muove questo personaggio. Lui è il figlio di un malessere che insegue la certezza di un miraggio e paga il conto del proprio sogno“. E quello della rincorsa verso il sogno che poi si infrange è un tema che Roberto Latini usa per raccontare la nave-simbolo di tutto il Novecento: il “Titanic”. “Mentre l’America declinava in tutte le sue speranze il sogno americano – si legge nel sito della compagnia – un qualsiasi iceberg interrompeva improvvisamente la più grande festa della storia moderna, spegnendo le luminarie che sui ponti scimmiottavano le stelle”.

Ph. Andrea Cremonini, Cristiano Colangelo, Simone Cecchetti

WWW.FORTEBRACCIOTEATRO.COM

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Gloriababbi Teatro

Gloriababbi Teatro è una compagnia teatrale che fa della figura dell’attore la sua poetica. Filippo Dini, Sergio Grossini, Mauro Pescio e Giampiero Rappa sono attori fortemente convinti che “il teatro di regia incomba mortalmente sulle scene italiane. Il nostro invece si pone come umile (ma non dimessa) ricerca nell’ambito del gioco teatrale, dove lo spettacolo è frutto di un lavoro creativo di tutti e ha il dovere di rinnovarsi e rinascere ogni sera. Fuggiamo dagli effetti che incantano gli occhi e frequentiamo invece quelle zone dell’anima che inchiodano lo spettatore nelle proprie povertà e ricchezze quotidiane“. E’ in questo senso che la compagnia sostiene la centralità del ruolo dell’attore, quale elemento indispensabile all’interno della creazione artistica. E’ questo il tratto di “Zenit”, “Il Riscatto” e “Sogno d’amore”, alcuni dei titoli che Dini e gli altri hanno messo in scena nell’arco di diverse tournée in giro per l’Italia. Nelle rappresentazioni della compagnia Gloriababbi Teatro c’è innanzi tutto il piacere di raccontare una buona storia. Un obiettivo semplice e genuino, il che non vuol dire che non possano esserci insidie. “Su questo cammino” spiegano i componenti della compagnia, “si incontrano due grandi nemici da tenere alla larga: da un lato l’eccesso di sintesi, quando il racconto si limita alla esemplificazione dei fatti, senza lasciare la possibilità a chi guarda di riempire con la propria fantasia il cuore della narrazione. Dall’altro la ricerca ossessiva di poesia, quando si soffoca la narrazione con continui e insensati rimandi allusivi a qualcosa che è oltre“. Rimane il fatto che per i quattro attori il senso finale di una piéce è quello di trascorrere una bella serata con chi sceglie di andarli a vedere. Decisamente curioso invece, è quello che dicono riguardo alla “gestazione” di ogni progetto: “il lavoro del gruppo nasce quasi sempre in cucina. Quando si è fatto tardi si legge un copione o se ne propone uno nuovo. Finita la lettura non diciamo niente. Inizia una fase di elaborazione personale, ognuno di noi ne valuta le potenzialità espressive, artistiche e produttive in rapporto alle proprie motivazioni e alle necessità della compagnia. Se la proposta ha la forza di superare questa fase, è la nascita di qualcosa, altrimenti passa un po’ di tempo e ci riproviamo“.

Ph. Tommaso Le Pera, Laura Benzi, Maurizio Boldrin

WWW.GLORIABABBITEATRO.IT

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Eleonora Danco

Autrice, regista e attrice, Eleonora Danco si è imposta come personaggio di riferimento nel teatro italiano contemporaneo. Per lei il 1995 è l’anno dell’esordio: “Ragazze al muro” è il primo testo che dirige, interpreta e produce. La rappresentazione avviene davanti a un’ipotetica fermata d’autobus in una sperduta strada di periferia. Da questo momento in poi Eleonora lavora in modo costante alla ricerca di un linguaggio diretto e artificiale al tempo stesso. Come accade, ad esempio, nello spettacolo “Ero purissima”, del 2003, che per protagonisti ha quattro personaggi ai margini della società. “In realtà io ho un linguaggio poetico, di astrazioni“, racconta Eleonora in un’intervista. “Parto dalla realtà e da personaggi concreti, ma non mi interessa un discorso sociologico. Uso il dialetto come arroganza poetica, agli attori chiedo di essere asettici“. Su “Ero Purissima” si sono espresse favorevolmente molte penne autorevoli. Come Rodolfo di Giammarco che riguardo a questa piéce, su la Repubblica scrive: “Uno spettacolo fuori misura, con un linguaggio fuori catalogo, con contenuti fuori programma, un ruolo maschile per Eleonora Danco che infrange ogni tabù di sesso e corpo“. E’ proprio quest’ultimo, il lavoro che Eleonora fa sul corpo, il segno distintivo del suo teatro. Se le parole diventano immagini, il corpo rappresenta, come l’autrice stessa lo definisce: “lo stato inconscio“. Così, infatti, scrive Osvaldo Guerrieri sul quotidiano La Stampa: “Quasi come Pasolini… sotto fasci di luce sempre fiochi, passando da ombra a penombra, con un linguaggio crudo e diretto Eleonora riferisce di desideri, di alienazioni mentre il suo corpo si contorce, striscia, s’avventa. Il tutto si abbatte sullo spettatore con folate tempestose“. Molti altri hanno paragonato Eleonora Danco a Pasolini, ma come accade spesso nel mondo dell’arte, il punto di arrivo raramente corrisponde al punto di partenza. Così, l’autrice di culto, racconta il suo approccio con il palcoscenico: “Nasce da un rifiuto. Da giovanissima volevo fare teatro, ma la sensazione che avevo quando ci andavo era di rifiuto totale“. Nel 2012 ha debuttato al Piccolo Eliseo con “Intrattenimento violento”, testo a quattro personaggi femminili che interpretano anche ruoli maschili, per la produzione di Michele Placido.

ELEONORADANCO.WORDPRESS.COM

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Yoyo Comunicazione

YOYO è un’agenzia di comunicazione non convenzionale. Martino Bellincampi, Jacopo Matano e Matteo Santucci (o come amano definirsi, gli YOYO) hanno (quasi) tutti meno di 30 anni e provengono dai più svariati ambiti professionali. Negli anni hanno collezionato singolarmente numerosi interessi e molteplici esperienze lavorative che spaziano dalla politica al marketing, passando per le ricerche di mercato, il giornalismo e l’informatica.
YOYO Comunicazione nasce proprio dalla volontà di questi tre ragazzi di mettere insieme le loro competenze e passioni. Lo scopo: quello di proporre alle aziende e alla politica un nuovo modello comunicativo. E, soprattutto, di farlo senza trascurare il divertimento. Perchè comunicare è importante, ma ancor di più è farlo con passione e creatività. “Oggi sono molte le realtà che si occupano di comunicazione ‘alternativa’. Termini come social media marketing, unconventional e guerrilla advertising fanno parte da tempo del vocabolario dei comunicatori. Abbiamo iniziato molto presto a occuparci di questi campi. Per questo siamo in grado di offrire servizi di consulenza rapidi ed efficaci, e di progettare strategie e attività comunicative per ogni esigenza. Come le campagne nazionali dei partiti o il fundraising mobile per il mondo del no-profit“.
YOYO Comunicazione spinge gli strumenti tradizionali del comunicare sempre verso il nuovo, attraverso un’attività di ricerca continua che punta al massimo dell’innovazione e della qualità. “Il nostro lavoro di ricerca è orientato a valorizzare il contenuto dei messaggi e il rapporto tra i soggetti coinvolti, relegando la pubblicità al suo ruolo di intermediario. E’ attraverso la creatività e l’etica del contatto che miriamo a oltrepassare i filtri tipici dei media“. L’obiettivo è quello di introdurre un nuovo paradigma dei contenuti, della forma e della qualità del messaggio, in grado di traghettare aziende e soggetti politici verso nuovi modi di rappresentare se stessi nel futuro. “I nuovi media offrono la possibilità di superare i limiti (di costo, di spazio e soprattutto di profondità del contenuto) dei vecchi mezzi di comunicazione. Sono piccoli ‘mondi’ da scoprire e da esplorare sistematicamente“. Anche solo inviando un tweet.

www.yoyocomunicazione.com

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Guk Kim – Cibando

Guk Kim si è laureato in Economia e Business Administration alla John Cabot University, a Roma, ma ben prima della certificazione accademica nasce il suo amore per il commercio e le nuove tecnologie. Guk Kim si definisce, infatti, “imprenditore” dall’età di sedici anni, ed è vero che negli anni ha fondato diversi siti internet, tutti attualmente operativi e di successo.
Appassionato sostenitore delle opportunità innovative offerte dal web, all’età di 20 anni realizza un suo piccolo sogno: crea una società di promozione e marketing su web e cellulari. Da questa società nasce Cibando: un motore di ricerca che promuove le specialità culinarie dei ristoranti su Internet, anche e soprattutto grazie all’applicazione per smartphone e tablet. E’ una “strada” digitale che accompagna lo spettatore all’interno di una vera e propria cucina 2.0. “Cibando è un motore di ricerca che si rivolge a tutti i ristoranti d’Italia e agli amanti della buona tavola. Curiamo contenuti esclusivi ed eno-gastronomici su misura per ristoranti, che distribuiamo in rete tramite innovative tecnologie e mezzi di comunicazione. I contenuti sono consultabili con la App Cibando, che permette agli utenti di scegliere dove andare a mangiare direttamente dal proprio smartphone“.
Le immagini e le riprese video sono il vero punto forte della strategia di comunicazione di Cibando. Tanto che lo spettatore viene “accompagnato” fin dentro la cucina, dove può ammirare le differenti fasi di preparazione delle specialità più elaborate. “Cibando mostra i ristoranti in maniera da far venire l’acquolina in bocca. Ci piace catturare l’attenzione dell’utente stuzzicandolo a livello emozionale, attraverso una golosa e creativa stimolazione visiva“. Non solo: grazie alla mai abbastanza celebrata cucina italiana, Cibando sta già pensando a espandersi a livello internazionale. “Ci stiamo attivando per allargare l’attività e coprire un territorio sempre più vasto. Tutti i nostri sforzi sono volti a creare il miglior servizio possibile di “trova-ristoranti.
Gli aspetti dello sviluppo creativo, ideativo e progettuale hanno uguale peso nell’azienda. Ma per essere competitivi è necessaria, inoltre, una costante attenzione alle continue evoluzioni in campo tecnologico e nei social network“.

www.cibando.com

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Stefano Epifani – TechEconomy

Stefano Epifani è titolare della cattedra di tecnologie applicate alla comunicazione d’impresa alla Sapienza. Dal 2008 cura Voxpolitica, uno dei primi osservatori in Italia a studiare i cambiamenti della comunicazione politica legata all’avvento del web 2.0 e degli strumenti di social networking. Negli ultimi mesi Stefano ha avviato TechEconomy: un progetto editoriale estremamente innovativo che riunisce alcune delle più acute firme della rete italiana.
Attraverso la sua attività, TechEconomy cerca di avvicinare il mondo dell’economia e del business a quello della tecnologia. Lo scopo è di favorire i processi di innovazione e consentire a manager e dirigenti di comprendere quali sono le nuove possibilità offerte dall’ICT e dai social network, oltre ad analizzare come si “costruisce” il consenso utilizzando questi strumenti. “In fondo, parte tutto da là: la curiosità di comprendere come le tecnologie che ci circondano influenzino lo sviluppo della società, e viceversa. Un circuito che – se ben compreso e supportato – non può che essere virtuoso“. Tanto che Stefano è anche direttore dell’Associazione Italiana per l’Open Government (datagov.it), che opera per favorire lo sviluppo di nuove pratiche di buon governo, soprattutto attraverso politiche di apertura e di collaborazione tra amministrazione e cittadini. “E’ il metodo migliore che conosco per scoprire particolari, soluzioni e idee che altrimenti sfuggirebbero. L’originalità è una questione di prospettiva. E’ questo quello che cerco di fare: guardare ai problemi da prospettive originali”.
Anche e soprattutto attraverso l’attività didattica, ogni giorno Stefano cerca di aiutare giovani, elettori e lavoratori a comprendere la complessiTà di fenomeni dei quali troppo spesso sottovalutano la profondità. Senza smettere mai di comunicare. “Amo le reti, e non mi riferisco solo a quelle fatte di fili: penso sopratutto alle reti sociali, quelle fatte dalla gente. Le persone sono connesse le une con le altre, e dalle connessioni nascono relazioni. Le relazioni sono valore. Il valore della mia attività sta proprio nella capacità di costruire connessioni e relazioni – e quindi valore – attraverso la tecnologia“.

www.techeconomy.it

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Luigi Capello – Enlabs

Nato nel 1960, Luigi Capello si laurea alla Luiss e inizia la sua attività lavorativa in una holding di Investimenti. Successivamente si specializza nel settore del “venture capital” e dello “start up”. Si occupa cioè dello sviluppo di idee imprenditoriali particolarmente promettenti. La società che Luigi ha fondato, nel 2010, EnLabs, aiuta i team imprenditoriali nella costruzione della loro impresa.
Ad oggi – racconta Luigi – in Italia non è facile trovare qualcuno pronto a scommettere su nuove idee imprenditoriali. In EnLabs siamo convinti che nel nostro Paese ci siano molte idee valide che per essere realizzate devono essere supportate. E’ necessario creare un contesto favorevole nel quale l’idea possa crescere e svilupparsi. Insomma, è fondamentale creare un “ecosistema””. Il pogramma di EnLabs si ispira ai modelli esistenti in Silicon Valley, dove Luigi ha vissuto per più di un anno. Ha una durata di sei mesi e ha l’obiettivo di essere una vera e propria “scuola di formazione” rivolta a chi vuole far crescere la propria idea imprenditoriale per renderla poi competitiva sul mercato internazionale.
EnLabs si trova nel centro di Roma, è uno spazio di quattrocento metri quadrati e ha più di quaranta postazioni per il coworking. Luigi Capello è fortemente convinto che il dinamismo e la condivisione siano aspetti fondamentali per dare vita alle proprie idee. “Abbiamo costruito – spiega – un sistema per la creazione di una nuova impresa innovativa nel quale le start up possano realizzare i propri progetti. Io consiglio sempre a tutti, indipendentemente dal lavoro che la mia società può svolgere, di cercare di partecipare a eventi e di lavorare insieme in regime di coworking, che offre molte possibilità di aggregazione. Da noi accade infatti che il team che arriva è prima spaesato poi si trasforma, emanando una sicurezza sempre maggiore, che diventa fondamentale per realizzare il proprio progetto. Vorremmo che EnLabs diventasse un centro di creazione di nuova impresa riconosciuto a livello internazionale e ci piacerebbe sviluppare startup anche in altri settori, non solo legati all’high tech. Penso al risparmio energetico e alla moda. Insomma, tecnologia e creazione”.

WWW.LUISSENLABS.COM

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Gianni Capellini

Ricercatore e professore aggregato in Fisica Mesoscopica all’Università Roma Tre Giovanni Capellini si occupa di Fisica della Materia e Fisica della Materia Condensata. Numerosi gli incarichi, oltre ottanta tra pubblicazioni scientifiche e brevetti internazionali. Classe 1969, Giovanni ha scelto di dedicarsi al mondo delle nanotecnologie e così, ogni giorno, si trova a contatto con gli atomi e il mondo microscopico della materia. Un interesse nato sin da giovane e che lo ha portato, tra le altre cose, a collaborare con l’Istituto Nazionale per la Fisica della Materia prima di essere chiamato a ricoprire il ruolo di senior scientist alla Luxtera Inc., società californiana leader mondiale della nanofotonica integrata e di professore associato visitatore al California Insitute of Technology di Pasadena, sempre negli Usa. Attualmente senior visiting academic alla Atomic Fabrication Facility della University of New South Wales di Sydney, Giovanni Capellini è stato anche guest scientist al Leibniz-Insitut fur innovative Mikroelektronik (IHP) di Francoforte. Recentemente ha ricevuto il premio 2011 Leibniz-IHP International Fellowship. Scorrendo il suo curriculum si legge che “il suo campo di interesse principale è lo sviluppo di materiali innovativi nanostrutturati con potenziali applicazioni nei dispositivi mesoscopici e nanofotonici di prossima generazione basati su silicio. In particolare si dedica allo studio delle proprietà morfologiche, strutturali ed elettroniche di eterostrutture nanometriche basate su germanio, silicio e loro leghe”. Spiega: “riusciamo a far percorrere agli atomi percorsi precisi dando vita, in questo modo, a materiali innovativi“.
Per Giovanni la creatività della ricerca non è molto differente da quella artistica. “Si osserva un fenomeno, si cerca una spiegazione e un modello che lo descriva. Poi se ne valuta la validità scientifica. Tutte fasi creative, se pur con delle regole da rispettare“. Giovanni considera il suo un lavoro di artigianato. “Più ti addentri, più diventi bravo e più ti senti attratto e coinvolto da questo mondo“. Un mondo conosciuto quasi per caso, “volevo fare il paleoantropologo – racconta – ma c’era troppa fila. Così mi sono iscritto a Fisica e ho iniziato a fare ricerca“. In privato, però, coltiva ancora la sua antica passione e studia le connessioni tra la genetica, il linguaggio e lo sviluppo delle razze umane sulla base dei gruppi sanguigni.

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Jaime D’Alessandro

Jaime D’Alessandro, 1969, giornalista, vive e lavora a Roma. Dal 1997 si occupa di tecnologia e videogame per il quotidiano la Repubblica e per diversi suoi magazine e mensili (Il Venerdì, Affari & Finanza, la Repubblica XL, Repubblica.it). Nel 2001, direttore creativo della sezione videogame del Cwt Festival presso la Triennale di Milano e nel 2002 curatore della prima mostra europea dedicata ai videogame: “Play: Il mondo dei videogiochi”. Ha curato per tre anni la sezione videogame del Future Film Festival di Bologna e cura ancora oggi quella di View Conference a Torino. Ha pubblicato “Enchanted music&light records”, scritto insieme a Niccolò Ammaniti per il volume “Il fagiano Jonathan Livingston. Manifesto contro la new age”, edito da minimum fax. Ha curato il volume “Game Culture”, raccolta di saggi sulla cultura dei giochi elettronici, pubblicata da “Bevivino” e ha scritto nel 2005 il saggio “Play 2.0, Storie e personaggi nell’era dei giochi online”.

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Thomas M. Brown

Thomas M. Brown è uno scienziato prolifico: è stato finora autore di oltre 50 pubblicazioni. Ma di certo è anche un “inventore”, uno a cui le cose non piace solo teorizzarle, ma anche metterle in pratica. Tanto che sono ben 15 i brevetti che ha depositato durante tutta la sua carriera. Nel 1996 Thomas si laurea con lode in Fisica all’Università La Sapienza di Roma. Dal 1997 si occupa di transistor a film sottile come Research Assistant e poi di LED organici per il suo PhD negli Engineering and Physics Departments alla Cambridge University. Dal 2001 al 2005 ha sviluppato come Senior Engineer circuiti elettronici in plastica ed e-paper (carta elettronica) alla Plastic Logic Ltd, a Cambridge. Nel 2005 torna in Italia grazie al cosiddetto “Rientro dei Cervelli”, il bando indetto dal MIUR. Inizia a lavorare sul progetto di ricerca di sviluppo di celle fotovoltaiche organiche o ibride presso il Dipartimento d’Ingegneria Elettronica, Università di Roma – Tor Vergata, dove nel 2006 fonda insieme ai suoi colleghi il CHOSE, Centre for Hybrid and Organic Solar Energy, “Polo Solare Organico” istituito grazie ai finanziamenti della Regione Lazio. “Nella scienza e nell’ingegneria
applicata spesso l’originalità si esprime sia nel risolvere problematiche scientifiche o tecnologiche, sia nel vederle con un’angolazione diversa facendosi domande o affrontando sfide a cui nessuno, fino a quel momento, ha ancora pensato“.
Proprio in questa prospettiva nasce CHOSE, un grande laboratorio tecno-scientifico in cui si ricercano nuove vie per integrare il bisogno di energia “alternativa” e pulita con quella di rispettare esigenze architettoniche e estetiche: “I processi non necessitano di alte temperature, per cui la nostra tecnologia può essere resa compatibile con substrati plastici, una proprietà importante per lo sviluppo di un fotovoltaico leggero, conformale e flessibile. Inoltre, essendo i materiali compatibili con i substrati di vetro conduttivo, è possibile rendere ‘fotovoltaica’ una facciata colorata semi-trasparente, rendendola attraente e integrata architettonicamente“.
A pochi anni dalla sua fondazione, il “Polo Solare Organico” della Regione Lazio, al Tecnopolo Tiburtino, vanta oltre 600 mq di laboratori. Qui, un nutrito team di ricercatori lavora con motivazione e passione, rendendo l’Italia competitiva su scala internazionale. E facendo di Roma la capitale di un’energia verde, pulita, e rivoluzionaria.

www.chose.it

 

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Martina Scorcucchi

Martina Scorcucchi nasce a Roma il 9 Dicembre 1986. Dopo gli studi classici si avvicina alla moda, frequentando il corso di Fashion Design presso lo IED Moda Lab di Roma. Già durante l’ultimo anno di studi comincia, per pura passione, a fotografare i progetti realizzati da lei stessa e dai suoi compagni di corso. Partecipa a uno stage trimestrale come designer presso Max & Co, ma si rende definitivamente conto che la sua strada non è certo quella del design. Martina ama soprattutto fotografare, non certo progettare: decide di partire per New York, dove trascorre sei mesi, lavorando con le maggiori agenzie di modelle e collaborando con magazine indipendenti come “Dossier Journal”, “Vestal Magazine” e “Bambi”. Numerose sono anche le collaborazioni con designer romani e americani, tra i quali Shampalove, Livia Lazzari, Voodoo Jewels, Sante Bozzo e Laura Siegel. “Si diventa fotografi perchè si ama l’immagine, quello che un’immagine può trasmettere. Io invece sono diventata fotografa di moda perchè ho sempre amato gli abiti”. Questo amore traspare da ogni foto di Martina, che comincia a “osservare” l’evolversi della moda con uno sguardo attento ai particolari dell’abito o degli accessori, ma, allo stesso tempo, puntato ben oltre: al sentimento e all’emozione. “C’è un grande pregiudizio sulle fotografie di moda. Ma similmente agli altri fotografi, anche io cerco sempre di trasmettere qualcosa: un’emozione, un sentimento. Con i miei scatti cerco di raccontare delle storie, sempre in modo diverso. Ogni volta che punto la mia macchina fotografica, l’obiettivo è quello di far emozionare chi guarda il risultato finale“. Non solo scatti di moda, dunque: ma anche ritratti e reportage. Insomma, uno sguardo più profondo che non si ferma soltanto alla constatazione del reale. “Cerco di accompagnare lo spettatore in un racconto; immaginario, personale o evocativo. Ritengo questo il fine ultimo di una fotografia che la accomuna a una canzone, o a una poesia“. A Martina, del resto, piace raccontare. “Spero di continuare a fare questo lavoro per tutta la vita. Crescendo e oltrepassando i miei limiti. Ogni volta”.

Ph. particolari dei lavori della fotografa
www.martinascorcucchi.com

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Stella Jean

Stella Jean, giovane stilista italo-haitiana, ha capito di voler lavorare nella moda sin dalla prima volta che è entrata in un laboratorio di sartoria. Inizia come modella ma poi, racconta, “ho corretto il tiro e trovato la mia dimensione nella possibilità di esprimermi come stilista“. Seconda classificata al concorso di moda Who is on Next? nel 2011, Stella partecipa nello stesso anno a Fashion-ABLE Haiti, un’iniziativa ideata dall’ambasciata di Haiti in collaborazione con il Comune di Roma. L’evento nasce per aiutare l’economia dello stato caraibico dopo il tragico terremoto che ha colpito Portau-Prince.
Le origini di Stella, quella creola da un lato e occidentale dall’altro, hanno influenzato le sue creazioni, uniche nel loro genere. “La moda mi ha concesso un ampio spazio” – spiega – “dove far finalmente respirare queste due culture e trasformare un tallone d’Achille in punto di forza e di partenza“. Il suo metodo di lavoro si ispira a quello di Madeleine Vionnet. La giovane stilista per creare i suoi abiti salta il passaggio del disegno, proprio come faceva la stilista dell’ottocento che aveva la necessità di drappeggiare e plasmare l’abito direttamente sul corpo. Ma la vera protagonista della moda di Stella è la “Wax & Stripes philosophy”. Il wax è un tessuto tipicamente africano che è stato “contaminato” dai colonizzatori europei, nella fattispecie dagli olandesi, nel periodo dell’espansione coloniale. Conquistatori che indossavano le camicie a righe: “stripes”. “Ecco perchè – come si legge nella presentazione della collezione – in ogni creazione di Stella sono presenti sia fantasie multicolor che fantasie millerighe, testimonial di due mondi lontanissimi tra loro. In questo modo l’esplosione di colori viene ‘mediata’ dalla camicia da uomo e dalla sua assoluta portabilità. Inoltre, i tagli si addicono a un look sia da giorno che da sera“.
L’abito diventa così espressione della multiculturalità, dell’incontro tra culture e mondi diversi uniti dal linguaggio universale della moda. “Questa collezione” – spiega Stella – “è una sincera dichiarazione d’intenti che vuole però ramificarsi in ulteriori matrimoni culturali. Per fare tutto ciò è necessario del tempo per conoscere e studiare le varie culture e tradizioni che voglio miscelare. Ciò che più temo è la facilità con cui si utilizzano le tradizioni e gli stili delle culture a sud dell’equatore. Con una lieve tendenza alla caricatura e alla parodia“.

WWW.STELLAJEAN.IT

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Caterina Gatta

Caterina Gatta si è laureata in Scienze della Moda e del Costume alla Sapienza di Roma. Mentre studiava ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo del lavoro, facendo l’assistente durante le “fashion week” milanesi. Nel 2008 Caterina inizia a sviluppare il suo progetto di moda registrando il marchio che porta il suo nome. Poi, la presentazione della sua prima collezione a New York, nel maggio 2009 e successivamente a Milano per il Vogue Talents Corner, progetto di scouting firmato Vogue Italia. Caterina realizza abiti con le stoffe vintage di famosi stilisti: Versace, Valentino e Lancetti, solo per dirne alcuni, e la direttrice della rivista Franca Sozzani, definita da Caterina “la sua musa”, ha voluto credere per prima nel progetto della giovane designer. Le creazioni di Caterina Gatta sono vintage sia nel tessuto sia nel design, ma non c’è nessun messaggio nostalgico nelle sue collezioni, solamente “la passione per una moda che attinge al passato per proiettarsi nel futuro” racconta la stilista. E continua: “c’è il bisogno di riscoprire attraverso i colori, le fantasie e le stampe, una vena creativa tipicamente italiana che sembra invece essersi esaurita proprio tra le nuove generazioni di designer“. Il 30 gennaio 2012 Caterina ha presentato capi e accessori per celebrare il cinquantesimo anniversario di Lancetti a Roma, per farlo ha girato personalmente l’Italia alla ricerca di tessuti vintage che portassero la firma del famoso stilista. “Dopo tanta ricerca, difficile ma appassionante – spiega la giovane romana – ho selezionato sette stampe che risalgono al periodo che va dalla metà degli anni ottanta ai primissimi anni novanta. Sono andata anche alla ricerca di testimonianze su Pino Lancetti, per avere un’idea più chiara del suo stile, della sua personalità, della sua vita e delle sue passioni“. Così come ha fatto per questo grande evento, Caterina cura personalmente tutti gli aspetti creativi, organizzativi e gestionali del proprio marchio. La ricerca dei tessuti in primis, successivamente la realizzazione degli abiti e la scelta delle modelle. Appassionata di fotografia, cura inoltre le immagini per le collezioni. “Secondo me – racconta – quello tra moda e fotografia è un connubio inscindibile. Sono come due innamorati che si completano“.

WWW.CATERINAGATTA.IT

caterina@caterinagatta.com

 

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Marco De Vincenzo

Marco De Vincenzo, fashion designer nato a Messina nel 1978, compiuti i diciott’anni si trasferisce a Roma dove si diploma in Moda e Costume all’Istituto Europeo di Design. Parallelamente al lavoro di assistente per Silvia Venturini Fendi sulla linea accessori, Marco, nel 2009, afferma la sua personale visione della moda classificandosi primo al prestigioso concorso Who is on Next?. Nello stesso anno lo stilista debutta con la sua linea d’abbigliamento a Parigi. Da questo momento in poi seguono diverse collezioni, come quella autunno-inverno 2012/2013 che Marco racconta così: “La collezione ha un sapore classico, dove le forme degli abiti seguono linee nette, dritte e definite. Si sottolinea il corpo, con effetti sfumati dell’aerografo ispirati al decoro delle facciate, per un tocco di plasticità e grafismo“. Da sempre affascinato dalla moda come espressione del tempo in cui si vive, Marco De Vincenzo cerca di interpretare il nostro, di tempo, ponendo il gesto creativo al centro del suo lavoro: “Sono sempre stato affascinato dalla creatività intesa come coraggio“, spiega. “Nel design come in altri ambiti progettuali, le scelte creativamente libere sono state fondamentali per abbattere muri e aprire nuove dialettiche. Spero di essere fedele a questo tipo di messaggio e mi piacerebbe restare libero nel tempo“. Per interpretare il tempo in cui viviamo, Marco cerca di guardare oltre e ascolta la propria voce creativa, essenziale per tutto ciò che riguarda il mondo della moda. “Il mio lavoro” – afferma – “nasce sempre dall’istinto. Un’attività del genere ti porta inevitabilmente a ricevere il parere di tutti e questo può essere costruttivo, ma può anche confonderti. L’importante non perdere mai di vista la natura istintiva, quasi ‘primordiale’ del proprio gesto creativo. Significa essere onesti con se stessi“. Questo rispetto nei propri confronti è forse la chiave, il punto di partenza per raggiungere ciò che questo stilista si prefigge. “Vorrei che i bisogni della gente tornassero ad avere un maggiore equilibrio rispetto a quello che la voracità del mass market ci ha imposto. In un contesto meno frenetico e più attento al valore delle idee, si colloca il mio ideale di realtà industriale e creativa“.

WWW.MARCODEVINCENZO.COM

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Delfina Delettrez

Delfina Delettrez, quarta generazione della famiglia Fendi, nasce a Roma nel 1987 e trascorre l’infanzia tra la sua città natale e Rio de Janeiro. Studia in un liceo americano e dopo una formazione accademica improntata sulla Storia del Costume, si dedica all’arte orafa. Lancia con successo la sua prima collezione di gioielli in Francia per poi dare prova del suo talento creativo con altre numerose collezioni. Le sue creazioni, come lei stessa racconta, “nascono dalla necessità di esprimermi: sono una persona molto riservata e parlo poco. Il mio lavoro è il mezzo a me più congeniale per raccontare le emozioni. C’è chi scrive, chi dipinge, chi fa film e chi fa gioielli. Proprio da questo è nata la mia prima collezione presentata, nell’ottobre 2007, da Colette, a Parigi“. Delfina produce i suoi gioielli interamente in Italia e lavora non solo metalli preziosi, ma anche il marmo toscano delle cave di Massa Carrara, i legni esotici, il vetro e il cristallo, materiali che danno vita a collezioni sempre nuove e stravaganti. “Creo gioielli innovativi e fortemente identificativi capaci di creare meraviglia e di stimolare l’immaginazione di chi li osserva. Disegno quello che non c’è: la nuova idea di gioiello per la mia generazione“. Nel creare i preziosi, Delfina si ispira a un’idea di femminilità forte e semplice, una donna che sia capace di scherzare con sè stessa. Per dirla con le sue parole: “Il mio senso dell’umorismo mi porta a realizzare gioielli ironici, a metà strada tra ‘giochi per adulti’ e ‘mini sculture’. Ammiro le donne forti e i miei gioielli sono disegnati in particolar modo per loro. Infatti, non passano inosservati e mi piace pensare che possano diventare argomento di discussione in ambienti formali. Portare una lumaca in argento e pietre che si muove sulla spalla sicuramente crea stupore“. L’umorismo è sicuramente una componente fondamentale dello stile della giovane creativa, che ammette di prendere spunto anche dai suoi sogni e dalle sue paure. per questo nelle sue opere si respira a volte l’umore dei film di Tim Burton come “Nightmare before Christmas” o “La sposa cadavere”. Elementi, quest’ultimi, che danno un sapore magico ai suoi gioielli. “Mi piace – dice – sottolineare la forza degli amuleti, pensare che, grazie all’energia delle pietre e alla forza dei metalli, un gioiello possa avere un effetto energetico e propiziatorio. In fondo è quello in cui credevano gli alchimisti o gli egiziani, in tempi antichi“. Perchè non dovremmo crederlo anche noi?

http://WWW.DELFINADELETTREZ.COM

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Benedetta Bruzziches

Benedetta Bruzziches è una designer di borse. A ventidue anni si laurea all’Istituto Europeo di Design di Roma. Da quel momento inizia il lungo viaggio che la porta prima a Milano per lavorare accanto a Romeo Gigli, poi a Dubai, per una ricerca di mercato, e in India come direttore creativo per un importante brand. Dopo aver lavorato anche in Cina e Brasile, Benedetta decide di tornare nella sua regione d’origine per dare vita al marchio: B.B. Per dirla con le sue parole: “Quello fu il momento in cui decisi di diventare una borsa“. Così Benedetta svela l’ingrediente più importante delle sue creazioni: il legame personale ed emotivo che crea con esse e la personalità che riesce a trasmettere. Il talento di Benedetta è quello di riuscire a disegnare delle borse che raccontano storie. “Il prodotto non funziona se non ha una storia dietro“, spiega la giovane designer intervistata da una blogger. “I miei clienti prima di affezionarsi alle mie borse si affezionano a me e ai biscotti di mia madre che vengono offerti durante le esposizioni“. Benedetta ha voluto chiamare la sua collezione 2012/13 “Prenditi cura di te!”. Le sue creazioni, qui, sono intessute di frammenti amorosi. “Cosa accade quando finisce un amore?“, recita la presentazione di questa collezione. “Quando il mattino si sveglia pigro e ti sorprende avvolta nei maglioni di lui. Quando lo specchio fatica a riconoscerti perchè lui andandosene si è dimenticato di restituirti il sorriso. Cosa accade quando la pioggia scioglie le pareti e tu rischi continuamente di scivolare? Accade che ti sei persa e di
nuovo ti devi cercare“. La femminilità che propone Benedetta parte dal di dentro, dalle emozioni e dalle sensazioni. Per poi raccontare e raccontarsi in un’estetica calda e avvolgente. “Con la borsa ‘Carmen‘” – spiega la designer – “ho ripercorso i lunghi attimi del dolore e dell’annientamento creando una borsa-divano dalla quale si vorrebbe, in certi giorni, essere inghiottiti, e dalla quale non ci si vorrebbe più separare. Poi è stato il momento della ‘Bugatti’, la borsa-fiaschetta che pare essere l’amica più calda e confortante per certi momenti. La ‘Paloma’ invece è la guarigione conclamata, il ritorno al piacere e alla bellezza, l’apertura al mondo“.

www.benedettabruzziches.com

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Lara Aragno

Figlia di creativi, irrequieta da sempre, a 15 anni Lara Aragno inizia la sua carriera lavorando come attrice con grandi registi: Mauro Bolognini, Giuliana Berlinguer, Luca Verdone, Luigi Filippo D’Amico. Parallelamente collabora come assistente costumista con Andrea Viotti per gli spettacoli “Amleto” e “I Masnadieri” firmati da Gabriele Lavia. La sua prima esperienza di moda nasce dall’incontro con Pino Lancetti di cui diventa assistente. Nel 1982 Sergio Galeotti e Giorgio Armani la selezionano per assistere Silvana Armani nella neonata linea Emporio Donna, una ricca esperienza che dura 12 anni. Nel 1995 dall’incontro con Prada e dal progetto Miu Miu, si sviluppa il suo nuovo sguardo sulla moda, vista più come espressione creativa di linguaggio e pensiero. Il “concept” prende il sopravvento sul prodotto. Nel 1997 l’incontro che ha stravolto la sua vita, con Romeo Gigli, che diventa, nel 2003, suo marito. Dal 2006 dirige la scuola di moda dell’Istituto Europeo di Design di Roma.

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Laura Scarpa

Nata a Venezia e romana d’adozione da più di dieci anni, Laura Scarpa alterna la sua attività di autrice di fumetti con quella dell’illustrazione per ragazzi, dell’editing di giornali e della didattica. La sua carriera parte dalla celebre rivista “Linus”, passando poi per “Snoopy” e “il Corriere dei Piccoli”. Per le giovanissime ha creato il personaggio di “Martina” che prende spunto dall’analisi del rapporto amoroso. La trentennale esperienza nel campo dell’illustrazione rende il disegno di Laura una forma d’espressione sempre più consapevole e matura.

Del disegno narrativo ho fatto espressione completa“, racconta l’autrice. “Del disordine ho fatto logica. Non fumetto, non illustrazione, ma quello che è necessario per creare un’emozione condivisibile, raccontare la vita attraverso brevi flash, lasciando che il segno sia scrittura. Per questo utilizzo molto anche il web, oltre che la carta“. E’ proprio sul web che prende forma uno dei suoi progetti più interessanti. Si chiama “Caffè a colazione”, è un blog ma sarebbe più preciso dire che si tratta di un diario quotidiano dove a parlare sono esclusivamente le immagini. In meno di tre anni il blog ha trovato un ampio consenso di utenti al punto che Coniglio Editore ha deciso di raccogliere le illustrazioni in un unico volume.

Il mio lavoro nel blog ‘Caffè a colazione’ è nato come esercizio per me stessa – racconta Laura – un disegno al giorno, per capirmi e analizzarmi. Il disegno e il diario come esercizio zen, il riassunto in un haiku visivo per raccontare la vita privata, ma anche eventi e stati politici del mondo circostante“. Il web ha naturalmente contribuito a rendere questo progetto anche un momento di scambio e condivisione, portando così il fumetto fuori dalla sua cerchia di abituali lettori. Quest’ultimo aspetto è proprio uno degli obiettivi di Laura Scarpa. Non a caso è presidente dell’Associazione Culturale “ComicOut”, per la cultura e la diffusione del fumetto.

In qualità di editor e insegnante di narrazione per immagini, Laura cerca di applicare, spiegare e diffondere quella che lei definisce “un’arte sottile”, più che un mestiere. Per questo l’illustratrice afferma di voler collaborare oltre che con biblioteche e scuole anche in situazioni più difficili, per esempio in carceri e in ospedali psichiatrici. Proprio come hanno fatto alcuni suoi colleghi francesi, con risultati emozionanti.

CAFFEACOLAZIONE.TUMBLR.COM
FUMIEFUMETTI.BLOGSPOT.IT

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Roberto Recchioni

Perchè per i bulli non tifa mai nessuno“. Questa la frase di benvenuto che compare sul blog di Roberto Recchioni, sceneggiatore e disegnatore di fumetti attivo dal 1993. Cominciando con piccoli editori e autoproduzioni, Roberto è arrivato a firmare le storie del famoso indagatore dell’incubo “Dylan Dog” per la Sergio Bonelli Editore, casa editrice leader nel settore fumettistico in Italia. Questo è solamente uno dei tanti lavori che lo coinvolgono in veste di sceneggiatore. Oltre a collaborare, in qualità di redattore, con molte riviste legate al mondo dell’intrattenimento Roberto ha creato i personaggi di “John Doe”, “David Murphy” e “Detective Dante”. E’ proprio con la sua attività autoriale che prende forma una poetica ben precisa. Per dirla con le sue parole: “cerco di portare un disturbo all’interno di un contesto (quello del fumetto popolare) sin troppo rassicurante e omogeneo“.

Non è un caso se Roberto Recchioni sceglie di chiamare il suo blog, da tempo ormai ai primi posti della classifica dei blog più visitati e influenti del web, “dalla parte di Asso Merrill”. Il titolo è ispirato al famoso villain del racconto “Stand by me” scritto da Stephen King. Asso è un ragazzaccio, uno che se la prende con i deboli, non è certo un eroe. Da qui la massima “perchè per i bulli non tifa mai nessuno”. Non va presa alla lettera, naturalmente.

Perchè non è per i “cattivi” che si vuole tifare, quanto invece usare il loro punto di vista per esplorare nuovi territori narrativi che il senso comune talvolta nasconde. Così spiega l’autore: “il mio scopo è suscitare reazioni nel mio pubblico. Reazioni quanto più conflittuali possibili. Voglio spingere i miei lettori a sentirsi scomodi, un poco a disagio e per niente rassicurati. Quando mi riesce, sono soddisfatto“. Roberto ha inoltre lavorato su due altri miti del fumetto italiano: “Diabolik” e l’albo di “Tex”, quest’ultimo in uscita per la fine del 2013. Il comune denominatore tra le storie classiche e i personaggi creati ex novo da questo sceneggiatore di talento è un lavoro di indiscutibile qualità. Caratteristica, questa, che a detta sua non ha nulla a che vedere con l’originalità: “credo che l’originalità sia un mito da sfatare a prescindere” spiega Roberto. “Penso che il ‘come’ sia sempre più importante del ‘cosa’. E, questo, sin dai tempi di Omero“.
WWW.PRONTOALLARESA.BLOGSPOT.IT

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Sara Pichelli

Sara Pichelli si diploma alla Scuola Internazionale di Comics. Prima di iniziare la sua carriera come disegnatrice di fumetti lavora qualche anno nel mondo dell’animazione tradizionale e 3D, ma come lei stessa racconta in un’intervista su un portale dedicato ai fumetti: “nel nostro Paese l’animazione non è un mercato fiorente. In più non volevo sentirmi solo una parte in un meccanismo produttivo molto più ampio ma sentivo il bisogno di avere il pieno controllo del prodotto artistico sui cui lavoravo“.

Così, nel 2007, inizia la sua “gavetta” diventando assistente del fumettista David Messina, oggi il suo compagno. Insieme lavorano sulla serie “Star Trek” per la casa editrice americana IDW. Nel 2008 è stato proprio David a suggerirle di presentare i suoi disegni al “Chesterquest”, concorso organizzato dal colosso mondiale Marvel per selezionare nuovi talenti. Sara partecipa. E vince. Da quel momento lavora su fumetti come “X-Men”, “NYX” e “Spider-Man”. Ma soprattutto per lei, da quel momento, vale la massima del supereroe più famoso del mondo: “da un grande potere derivano grandi responsabilità”. Nella serie limitata “Ultimate fallout” la Marvel ha infatti deciso di cambiare volto al protagonista dell’Uomo-Ragno e ha scelto quello di un’adolescente di colore. “Ci abbiamo messo tre mesi per creare l’aspetto di Spidey” racconta la disegnatrice. “Credo che sia un riflesso del bisogno naturale di diversificazione sociale ed etnica che la società sta lentamente manifestando. Supereroi bianchi hanno popolato i sogni di bambini per decenni, fino a diventare simboli“.

Ma oggi, in un mondo che sta cercando di sbarazzarsi della zavorra del pregiudizio razziale, avere un’icona come Spider-Man di colore è un sintomo di evoluzione. Un messaggio che si vuole lanciare alle future generazioni, così che possano sognare senza eccezioni. Una grande responsabilità, dunque, che Sara Pichelli gestisce prima di tutto con un lavoro sulla profondità dei personaggi, sulla loro personalità e psicologia. Solo in questo modo, spiega la giovane artista, “il lettore potrà viaggiare insieme a me nelle storie che solo i fumetti possono raccontare”.

WWW.SARA-PICHELLI.BLOGSPOT.COM

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Alice Pasquini

Alice Pasquini, in arte AliCé, è una visual artist che lavora come disegnatrice, scenografa e pittrice. Nata a Roma nel 1980, si diploma presso l’Accademia delle Belle Arti e si specializza all’Università Complutense di Madrid. Successivamente illustra la graphic novel “Vertigine”, trasformando in immagini i testi di Melissa Panarello. I più importanti brand del mondo l’hanno voluta per le loro campagne di comunicazione, così come alcune testate giornalistiche italiane per la sua direzione creativa.

Tutti i miei lavori” – dice – “sono creazioni artistiche sulle persone e i loro legami. Il mio interesse è rappresentare i sentimenti umani ed esplorare punti di vista differenti. In particolar modo mi piace raffigurare donne forti e indipendenti. Sono affascinata dalle immagini cariche di atmosfera che procurano quel senso di déjù vu collettivo“. Il tratto unico e immediatamente riconoscibile di questa giovane artista nasce e cresce in quella che viene definita “street culture”. Alice è infatti considerata una tra le street artist più importanti del mondo. Più di mille sono le opere dipinte sui muri delle città: dal Marocco alla Norvegia, dalla Francia alla Russia passando ovviamente per l’Italia. “La mia ricerca artistica” – racconta Alice – “nasce dalla necessità, come pittrice, di andare oltre i limiti della tela e dello studio e di creare arte non solo per gli spettatori, ma anche per i cittadini. L’arte murale ha infatti la capacità di trasformare i luoghi anonimi delle nostre città in posti carichi di affetto e significato per le persone che li vivono“. La maggior parte delle sue opere raffigura persone comuni in situazioni reali, non tralasciando però lo spazio per il sogno e l’immaginazione.

Così scrive la 999Contemporary, galleria d’arte romana che ha ospitato alcuni suoi lavori: “Lei disegna con quella dolcezza che conosce solo chi ha assaggiato l’amaro delle promesse non mantenute che la vita gli ha fatto. Il lavoro di Alice è per tutte quelle principesse che preferiscono quattro topi e una zucca, a carrozza e cavalli bianchi.
Per quanto riguarda il principe azzurro meglio che rimanga nelle favole, piuttosto
che nel mondo che abitiamo noi perchè qui non sopravviverebbe.
E Alice, con ogni sua opera, ce lo ricorda“.

WWW.ALICEPASQUINI.COM

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Riccardo Mannelli

Nato a Pistoia nel 1955, Riccardo Mannelli si trasferisce a Roma nel 1977 dove tutt’ora vive e lavora. Sue le vignette satiriche de Il Fatto Quotidiano, del celebre periodico Cuore, de la Repubblica e di tante altre testate, anche estere. Sarebbe riduttivo però circoscrivere il lavoro di questo disegnatore solo alla satira. “L’attività in campo editoriale – racconta Mannelli – nasce da un’altra necessità: quella di guadagnare per vivere. Intorno ai vent’anni capii che sarebbe stato improbabile campare con la pittura“. Allo stesso tempo, Mannelli, non ha mai smesso di ricercare quella densità stilistica di cui è ricco ogni suo tratto, sia esso pittorico o satirico.

Da molti è considerato un “maestro”, fama confermata dalle sue opere alcune delle quali esposte alla Galleria Gagliardi di San Gimignano. I suoi disegni effettivamente sono dei veri e propri quadri. L’uso del chiaroscuro evoca tecniche pittoriche di artisti come Caravaggio, abili nel ricreare l’effetto verità sulla tela. Inoltre Riccardo ha incredibili capacità di rappresentare il nudo, forma di ritratto cara a molti pittori e scultori che hanno fatto la storia dell’arte. Per questo è insegnante di Disegno dal vero e Anatomia all’Istituto Europeo di Design di Roma di cui coordina il Dipartimento Illustrazioni. Il realismo che contraddistingue le sue opere non vuole semplicemente “fotografare” un soggetto, bensì, come lui stesso racconta “comunicare emozioni. E di conseguenza suscitare reazioni. Con la pittura, che è il mio equilibrio passionale. E con il disegno, che è il mio respiro animale“. Perchè il suo lavoro nasce prima di tutto da un’esigenza fisica che si traduce nel disegnare e interpretare tutto quello che vive intorno a lui.

L’originalità di questo artista, per continuare a citare le sue parole “sta tutta nel fatto che mi devo divertire, devo appagarmi completamente e quindi il mio è un continuo ricercare strade nuove e nuovi cimenti. Non ho mai avuto nessun messaggio da comunicare. Devo fidarmi di quello che mi frulla nella pancia, se scombussola me può darsi che ‘tocchi ‘ anche qualcun altro“.

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Giacomo Bevilacqua

La carriera di Giacomo Bevilacqua era praticamente già segnata al momento della sua nascita. Suo padre era un musicista ma, soprattutto, un collezionista di fumetti. Crescendo, Giacomo frequenta il liceo artistico e poi la Scuola Internazionale di Comics, diventando una delle firme più interessanti del panorama fumettistico italiano. Dal 2003 inizia a disegnare per la casa editrice Eura alcuni albi dei personaggi di “John Doe” e “Detective Dante”, poi crea insieme allo sceneggiatore Lorenzo Bartoli il personaggio di “Easter”. L’abilità del disegno – che, come lui stesso dice, “nasce dalla mia testa, arriva alla mano e poi la penna fa il resto” – lo porta a realizzare storyboard per film, pubblicità e naturalmente il famoso personaggio di Panda della serie a fumetti “A Panda piace”.

Nel maggio 2008 l’autore era in chat con un’amica quando questa gli dice che il suo animale preferito è il panda. Nello stesso momento alla televisione danno “il favoloso mondo di Amelie” quando una battuta del film recita “ad Amelie piace”. L’associazione mentale di questi due elementi diventa “A Panda piace”. E’ così che Giacomo racconta di aver avuto l’idea, in modo del tutto fortuito e casuale. La sera stessa comincia a lavorare con l’intento di regalare qualche disegno agli amici. Ma il mese successivo, quando le tavole cominciano a farsi numerose, Giacomo decide di mettere le avventure del personaggio di Panda in rete, dedicandogli un blog. Tre strisce per ogni storia, per raccontare quello che piace a un panda: salutare le pecore aliene dal treno spaziale, oppure il disturbo dell’attenzione.

Centinaia di cose che variano dalle situazioni più assurde e improbabili a quelle più tenere. Da quel momento la popolarità del Panda che in realtà incarna i vizi e le virtù dell’uomo comune, diventa inarrestabile. La casa editrice Edizioni BD contatta subito Giacomo per una pubblicazione cartacea. Nel 2010 l’emittente televisiva La7 gli commissiona 10 soggetti animati da mandare in onda durante le feste natalizie. Non solo: sempre più riviste, giornali e portali chiedono di poter ospitare le strisce di “A Panda piace”. Il motivo del successo lo si deve sicuramente alla capacità che ha l’autore di far divertire con qualcosa di semplice. Soprattutto, come racconta lui stesso, “nel fumetto di Panda troviamo elementi della vita di tutti i giorni che possono essere ricondotti a ognuno di noi. Insomma, tutti ci si possono ritrovare, anche se io non faccio nient’altro che parlare della mia vita e delle mie esperienze“.

PANDALIKES.BLOGSPOT.IT

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Luca Raffaelli

Romano, classe 1959, Luca Raffaelli è considerato uno dei massimi esperti italiani nel campo dei fumetti e dei cartoni animati. Giornalista, saggista e sceneggiatore, dal 1994 cura la rubrica “Nuvolette” su Lanciostory e da diversi anni scrive su Il Venerdì di Repubblica e su la Repubblica, per la quale cura le diverse collane di fumetti (ora quella a colori di Zagor). Ha pubblicato testi fondamentali sulla materia quali “Le anime disegnate” e “Tratti e ritratti” (minimum fax). Ha tenuto conferenze sui suoi libri in varie parti del mondo tra cui gli Stati Uniti, la Corea, la Cina e Taiwan. Ha lavorato per la televisione, come regista, conduttore e autore.

La cantante Mina ha interpretato un brano interamente suo: “Ninna pà”. E’ stato per tre anni il direttore artistico di Cartoombria, per dodici di Castelli Animati e per unidici di Romics. A ottobre 2012 Einaudi Ragazzi pubblica il suo romanzo “Enrichetto Cosimo alla ricerca del manga mangante”.

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Valentina Vannicola

Valentina Vannicola è nata nel 1982. Nel 2006 si laurea in Storia e Critica del Cinema. In seguito studia presso la Scuola Romana di Fotografia, dove inizia un profondo percorso di ricerca stilistica. Alla sua prima mostra personale nel 2009, fa seguito il secondo posto al Fotoleggendo di Roma. Grazie ad alcune riviste specializzate (e ad alcune note testate come la Repubblica e il suo settimanale D), e soprattutto grazie al sorprendente passaparola del pubblico, in pochissimo tempo gli scatti di Valentina vengono esposti all’Auditorium Parco della Musica, nell’ambito del festival letterario Libri Come. Nel 2011 Valentina è selezionata dal Fotografia Festival per essere tra gli artisti in mostra al MACRO.

Il libro “Valentina Vannicola – l’Inferno di Dante”, edito da Postcart, contiene una prefazione di Niccolò Ammaniti. “Il mio lavoro nasce da un’esigenza di espressione e materializzazione dell’aleatorietà, spesso ossessionante, del pensiero. La fotografia rende tangibile l’idea, enunciandola con un’immagine. E quello che più mi interessa della mia ricerca è il racconto, la possibilità di poter sviluppare una narrazione all’interno di un’immagine“. Anche per questo, quando lavora sui suoi scatti, Valentina non è soltanto fotografa, ma anche scenografa e costumista, per poter meglio affrontare di volta in volta le sfide che si incontrano nel realizzare fotografia ad alto contenuto letterario. “Nel mio lavoro spesso parto proprio da un testo letterario – un libro, un racconto, un verso – che prima analizzo e poi traduco in immagine. Il punto di partenza è l’analisi
testuale da cui traggo le scene, di cui prendo nota su vari bozzetti. Per le ambientazioni, invece, finora mi sono affidata alla cornice della mia terra, Tolfa“.

Gli scatti di Valentina sono, infatti, popolati dagli abitanti del suo paese natale, di volta in volta chiamati a interpretare – come in un sorta di “tableaux vivant” – personaggi illustri della narrativa italiana e internazionale. “Nell’ultimo progetto, invece, nato con la galleria Wunderkammern, sono stata chiamata a lavorare con questa stessa dinamica nel mio luogo di adozione: Roma. Per la prima volta mi sono trovata su di un territorio a me estraneo, la città, a dover creare dal nulla quella rete sociale che sta alla base dei miei lavori. Ho trovato una comunità che non solo si lascia coinvolgere, ma che, per costruire una storia, offre il suo patrimonio antropologico e culturale“.

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Fabio Severo

Fabio Severo è giornalista e insegna Teoria e Storia della Fotografia in diverse scuole, tra cui l’Istituto Europeo di Design di Roma. Fabio è uno di quelli a cui il concetto piace fissarlo non solo su carta ma anche su cellulosa. Negli anni partecipa ad alcuni festival dedicati alla fotografia (Savignano Immagini, Cortona On the Move), oltre a collaborare con varie pubblicazioni (“RVM – Rear View Mirror”) e numerose riviste on-line (“Unless You Will”, “GUP Magazine” e “Dide”).

E’ uno degli editor della piattaforma multimediale e-photoreview, uno spazio interamente dedicato alla pubblicazione di foto e reportage, che si prefigge soprattutto lo scopo di portare l’attenzione sui tanti nuovi giovani talenti. Nel 2007 Fabio apre il suo blog, “Hippolyte Bayard”, dal nome di uno tra i primi fotografi della storia. “Circa tre anni e mezzo fa ho aperto il blog con l’idea di creare un luogo dove segnalare lavori e iniziative interessanti nell’ambito della fotografia contemporanea. Una delle ragioni che mi ha spinto ad aprire Hippolyte Bayard, all’epoca, è stata proprio la difficoltà di trovare siti italiani che guardassero alla scena internazionale della fotografia”. Il blog, invece, diventa presto un punto di riferimento per chi desidera informarsi sull’attualità dell’arte fotografica. E, soprattutto, per chi vuole confrontarsi con altri utenti: artisti, curatori, editori, critici. Di ogni nazionalità.

Con il tempo i contenuti si sono evoluti. Accanto alle semplici segnalazioni di autori ho iniziato a proporre testi di approfondimento, recensioni di libri e mostre, interviste ad artisti, ed altro...”.
Lo scopo è raggiungere un pubblico sempre più ampio e coinvolgere quante più persone possibile. Non importa se attraverso la produzione di testi, l’insegnamento o la divulgazione. “Ciò che importa è continuare ad approfondire la riflessione estetica sull’immagine fotografica. Ripensare e portare avanti le proprie idee sulla fotografia. Interrogarsi sulle possibilità espressive dell’immagine fotografica, tentare di analizzare non solo i modi in cui si ‘crea’ un’immagine, ma anche i processi attraverso cui viene osservata”.
E, sul punto, Hippolyte Bayard ne sapeva certo qualcosa. Dopo aver inventato un procedimento noto come stampa positiva diretta, nel 1839 realizzò la prima mostra fotografica della storia.

www.hippolytebayard.com

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Paolo Pellegrin

Paolo Pellegrin è uno dei fotoreporter italiani più conosciuti a livello internazionale grazie ai suoi reportage di guerra e su tematiche sociali che l’hanno portato ad ottenere numerosi riconoscimenti in quasi vent’anni d’attività. Vincitore di nove World Press Photo e diversi Photographers of the Year Awards, ha anche ricevuto una Leica Medal of Excellence, un Olivier Rebbot Award, l’Hansel-Mieth Preis e il Robert Capa Gold Medal Award.

Figlio di architetti, Paolo nasce a Roma nel 1964. Crescendo decide inizialmente di seguire le orme di famiglia e si iscrive alla Facoltà di Architettura. Dopo tre anni emerge, però, il suo interesse per la fotografia e il reportage in particolare. Decide, così, di cambiare percorso. Studia all’Istituto Italiano di Fotografia di Roma e
in quegli anni incontra il fotografo Enzo Ragazzini, che diventa il suo mentore. “Quando ho iniziato a interessarmi di fotografia per me è stato abbastanza chiaro che a catturarmi fosse soprattutto il racconto dell’uomo, in chiave antropologica e umanistica.
Ho sempre pensato alla fotografia come a uno strumento per testimoniare, per raccontare storie, per investigare. Il problema non è fare buone foto, ma fare fotografie che riescano in una serie di cose simultaneamente: a documentare, a trasmettere informazioni, a toccare corde emotive“. Dopo dieci anni all’Agence Vu, entra a far parte di Magnum Photos, lavora a contratto per “Newsweek” e nel 2006 gli viene riconosciuto il W. Eugene Smith Grant in Humanistic Photography. Così Paolo, da oltre vent’anni, si dedica alla fotografia di reportage, un lavoro che lo porta in giro per il mondo.
Nel mio lavoro penso di fornire domande e dubbi. Questa è la forma attiva e dinamica della fotografia che si trasforma e muta in chi la guarda e che quindi viene completata dallo sguardo dello spettatore. Una fotografia che dà la possibilità di mettere in circolo un sistema di impulsi, di anticorpi, senza pretesa di migliorare il mondo, ma, semmai, di aprire una conversazione con il mondo“.

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Laura Moro

Romana, classe 1967, Laura Moro si è laureata in architettura con il massimo dei voti. Prosegue l’attività di studio con un dottorato di ricerca in Conservazione dei Beni Architettonici presso l’Università di Napoli. Nel 1998 si trasferisce a Venezia, dove avvia una collaborazione con l’Università IUAV. Nel 2000 entra nei ruoli del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Tornata a Roma, nel 2011 viene assegnata alla Direzione Generale per i Beni Architettonici ed il Paesaggio, dove si occupa di metodologie di conoscenza e conservazione del patrimonio culturale.

Nel 2009 è chiamata a dirigere l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Dal 2008 insegna prima Restauro e ora Tutela del Paesaggio, all’università di Roma. “Fin dagli studi universitari mi sono occupata della conoscenza e della conservazione del patrimonio culturale; prima come libera professionista, poi come funzionario del Ministero per i Beni Culturali, ora come dirigente dell’ICCD. Un percorso variegato, vissuto però nel solco della passione per i contesti culturali dove arte, architettura, paesaggio, antropologia sono indissolubilmente legati dai fili della storia. In questo percorso la fotografia ha svolto e svolge un ruolo fondamentale in quanto testimone per eccellenza dell’evoluzione dei ‘paesaggi umani’ e della loro percezione“. Infatti, un fronte di attività particolarmente intenso dell’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione è costituito proprio dalla fotografia storica. Un campo di studio che impone un approccio colto e consapevole, basato sull’assunto della permanenza nel tempo dei documenti fotografici e sulla possibilità di ricostruirne le relazioni. “L’originalità sta nel trovare forme di gestione che sappiano, sia nei fatti sia nella percezione comune, traghettare fuori dall’autoreferenzialità una complessa macchina burocratica. Credibilità e incisività sono i termini della sfida a cui applicare una progettualità che non abbia paura di essere creativa o di accogliere la creatività di chi da cittadino si relaziona con la pubblica amministrazione. L’obiettivo è quello di mantenere anche nell’attualità il senso del documentare, raccontare, raccogliere, tramandare. Per questo bisogna avvicinare l’istituzione pubblica ai giovani, e con loro condividere un’idea di futuro. Mi sembra sia una delle poche cose sensate da fare in questo momento storico”.

www.iccd.beniculturali.it

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Alessandro Imbriaco

Non capita spesso di incontrare un ingegnere “votato” alla fotografia.
Eppure Alessandro Imbriaco (nato a Salerno nel 1980) è per sua stessa formazione un ingegnere fatto e compiuto. Eppure, dal 2008, lavora incessantemente come fotografo, interessandosi prevalentemente degli insediamenti urbani, del diverso modo di concepire l’abitazione e lo spazio vitale. Nel 2008 vince
il Premio Canon, mentre nel 2010 si piazza al secondo posto nella sezione Contemporary Issues Stories al World Press Photo. L’anno seguente vince il Premio Pesaresi, e viene selezionato per il Joop Swart Masterclass del World Press Photo. Proprio quest’anno parteciperà alla Istanbul Design Biennial e al Paris Photo, mentre a ottobre sarà esposto in anteprima, presso la Fondazione Forma, il suo ultimo lavoro, “The Garden”, una retrospettiva delle sue principali mostre personali e collettive. “Devo dire che tutto è nato durante gli studi di ingegneria, o meglio, ‘in opposizione’ proprio a quegli studi di ingegneria. Quando ho scoperto la fotografia ho cominciato a passare molto tempo chiuso in camera oscura e molto meno tempo sui libri dell’università. Dopo la laurea ho mollato il lavoro di ingegnere e mi sono dedicato completamente alla fotografia“. Ma Alessandro, di quegli studi, ha sicuramente conservato l’attenzione e la passione per le strutture e le forme, specialmente di quelle a noi più familiari: le case, i palazzi, i modi in cui siamo abituati a intendere gli spazi abitativi e le nostre rappresentazioni del concetto di ‘casa’. “Per cinque anni ho seguito un progetto sui diversi modi di abitare a Roma, molte delle immagini sono state realizzate a due passi da casa mia e questo di solito è un po’ strano per chi fa il mio lavoro. Eppure, anche se il soggetto delle mie foto è per così dire dietro l’angolo’, cerco sempre di sviluppare una narrazione che stravolge e disattende un immaginario consolidato“. E infatti, al centro dei suoi lavori si può trovare sia la staticità di alcune comunissime villette in periferia, sia il dinamismo degli edifici ‘occupati’ contro l’emergenza abitativa. “Mi piace lasciarmi coinvolgere nei progetti più disparati. E, soprattutto, per dare efficacia e complessità a quello che faccio, mi piace stabilire un contatto con persone diverse, per competenze ed esperienze“. Senza dimenticare che una casa, in fondo, è anche una manifestazione delle persone che ci abitano.

www.alessandroimbriaco.com

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Antonio Amendola

Antonio Amendola, conduce da sempre una doppia vita: la prima, di giorno, come giurista ed esperto di telecomunicazioni; la seconda, di notte, dedicata alla sua grande passione, la fotografia. Internet è invece la terza passione di Antonio: pubblica regolarmente notizie e reportage fotografici sul suo blog,
che pian piano cresce. Nel giugno 2010 organizza un workshop di beneficenza a Bari: i proventi vengono devoluti all’ospedale di Coppitto per finanziare un campo estivo per i bambini ricoverati. Antonio è così: ama le piccole realtà “difficili”, storie che non vengono ricordate. Ed è lì che si accorge che c’è tanta gente che, come lui, quelle storie ha voglia di raccontarle. Antonio fonda così “Shoot 4 Change”, network internazionale di “volontariato fotografico sociale”, e da lì è solo la storia di una crescita impetuosa, “un grande movimento di persone straordinarie che hanno voglia di cambiare il mondo“. Due click alla volta: con la macchina fotografica, e con il mouse. “Ho usato fin da subito il termine ‘crowdphotography’ – spiega – perchè il nostro punto di forza è proprio l’idea di una partecipazione collettiva, il più possibile estesa, dal basso”. Per Antonio la realtà che ci circonda è grande almeno quanto il numero di storie “di prossimità”, piccole realtà (spesso difficili) che molto spesso non emergono nemmeno nei trafiletti di cronaca. Proprio là è importante esserci “tanti fotografi, tanti professionisti e non. Si, siamo in tanti. A credere che raccontare queste storie sia importante, e a volerle e saperle raccontare“. Shoot 4 Change ogni giorno coinvolge i suoi lettori e sostenitori e li incoraggia a imbracciare un macchina fotografica e a scendere in strada per vedere, osservare, capire e immortalare questi piccoli momenti di umanità dimenticata. “Non cerchiamo il sensazionalismo nè l’estetica del dolore o della tragedia. Raccontiamo sia il peggio sia il meglio della nostra società, che purtroppo, molto spesso, non arriva ai nostri occhi. Ci sono così tante storie di straordinari volontari che portano sollievo in situazioni di grave disagio sociale. A km zero, sotto casa, dietro l’angolo. E nessuno li racconta“. Le fotografie vanno da un campo profughi di Beirut a un centro di accoglienza per senzatetto, il Binario 95 di Roma. Passando per i Liberi Nantes, la squadra di calcio composta da rifugiati e richiedenti asilo. “Perchè se è vero (come è vero) che i ricchi hanno i loro fotografi, beh, allora noi siamo i fotografi di tutti gli altri“.

www.shoot4change.net

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Libreria Giufà

La Libreria Giufà nasce nel giugno del 2005 nel mezzo del quartiere San Lorenzo, con l’obiettivo di creare uno spazio dove promuovere la letteratura e sperimentare nuove forme di convivenza civile e partecipata. Anche per questo la libreria/caffè Giufà è gestita
da una cooperativa a mutualità prevalente, dove i lavoratori (Susanna Campana, Francesco Mecozzi, Giovanni Peresson, Antonio Amoriello) sono anche soci. E’ specializzata in narrativa straniera, italiana e migrante. Offre una ricca selezione di fumetti e graphic novels, nonchè una vasta selezione di albi illustrati nazionali e e internazionali, legati alle piccole realtà dell’autoproduzione.
Nella Libreria Giufà è possibile sedersi e sfogliare una rivista o un libro degustando una selezione di the e tisane del commercio equo e solidale, accompagnandole magari con torte e biscotti artigianali. “Giufà è una figura comune a molti paesi della tradizione del Mediterraneo, un personaggio un po’ furbo un po’ sciocco. Nelle sue avventure si caccia spesso nei guai ma riesce quasi sempre a uscirne illeso. Giufà vive alla giornata, in
maniera candida e spensierata, incurante di un mondo che pare sempre sul punto di crollargli addosso, nel tentativo costante di comunicare, con qualunque mezzo, con chiunque gli capiti sotto tiro”. Riconoscendosi in questo personaggio avventuroso, rocambolesco e bizzarro, e soprattutto apprezzandone il desiderio inesausto di continuare a comunicare – nonostante tutto – la Libreria Giufà cerca di creare un ponte tra culture diverse, tra scrittori e lettori. Grazie ai libri, ma non solo: “Un’attenzione particolare è stata data da sempre alla grafica: grazie a una delle fondatrici,
l’illustratrice Susanna Campana, creatrice anche del logo, con cui abbiamo promosso e realizzato sia eventi letterari, sia una vera e propria “Giufà collection”, fatta di t-shirt e gadget”. Tra le tante attività, quella di non smettere mai di dare spazio alle piccole e
medie case editrici: “Volevamo prima di tutto creare una realtà che, in modo assolutamente indipendente, potesse promuovere il lavoro dei piccoli e medi editori. Un accesso nuovo e vivace al libro, favorito e mediato dallo spazio caffetteria che permette di sedersi e consultare i libri a proprio piacimento“. Perchè la diversità, anche letteraria, non deve essere solo esplorata e vissuta, ma anche suggerita.

www.libreriagiufa.it

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Gli Asini Edizioni

Goffredo Fofi è nato a Gubbio nel 1937. Saggista e critico letterario, cinematografico e teatrale, è da sempre impegnato nella costruzione di una rete alternativa alla cultura del consumismo e dell’omologazione. Ha fondato varie riviste storiche come “Quaderni Piacentini”, “La Terra vista della Luna” e “Ombre Rosse”. E’ inoltre consulente editoriale per “Panorama”, “Internazionale” e “Film TV”.
Giulio Marcon è nato a Roma nel 1959. Autore di numerosi saggi e pubblicazioni, è presidente della ong Lunaria e portavoce della campagna “Sbilanciamoci!”. Negli anni ’80 è stato Segretario generale per l’Italia del Servizio civile internazionale. Negli anni ’90 è stato invece portavoce dell’Associazione per la pace e presidente del Consorzio Italiano. Insieme hanno deciso di fondare le Edizioni dell’Asino. “Ci piace pensare alle Edizioni dell’Asino come una casa editrice militante, legata alle tante iniziative sociali, educative e culturali delle tante comunità con le quali abbiamo condiviso insieme un importante pezzo di strada: Gli Asini, Lunaria, Lo Straniero, la Comunità di Capodarco, la casa Laboratorio di Cenci, Asinitas, Mammut a Scampia…“.
Tant’è vero che in poco più di tre anni le Edizioni dell’Asino hanno dato alle stampe oltre 65 pubblicazioni (tra libri, quaderni, opuscoli e altro), tutte rigorosamente contraddistinte da un impegno culturale radicale, e da uno scopo preciso: dare voce alle tante minoranze etiche e sociali del nostro Paese. “Non solo: abbiamo ripubblicato testi fondamentali per la riflessione sul nostro tempo, volumi che non erano più in circolazione (Capitini, Bobbio, Cafiero, Maccacaro, Langer, M. Lombardo Radice, Pavone, V. Strada, Boll, Strindberg e altri). Abbiamo dato anche vita alla rivista di educazione e intervento sociale ‘Gli Asini (www.gliasinirivista.org), promossa e coordinata da un gruppo di giovani educatori e volontari“. Tra le tante attività, Goffredo e Giulio hanno organizzato tre edizioni del Salone dell’editoria sociale, ormai luogo di incontro tradizionale per migliaia di persone. “Vogliamo creare uno spazio di analisi delle proposte alternative. Il nostro scopo è sempre lo stesso, ormai da anni: educare cittadini autonomi e critici a prendere le decisioni giuste“.

www.asinoedizioni.it

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Citofonare interno 7

Rossano Astremo, scrittore pugliese nonchè autore di “101 cose da fare in Puglia almeno una volta nella vita”, fonda nel 2011 la casa editrice Citofonare interno 7, interessata soprattutto a quelle storie che vogliono raccontare l’Italia di oggi. Oltre alle sue pubblicazioni questa casa editrice si distingue per gli originali eventi che organizza: i “reading-mob”. “Citofonare interno 7” è quindi uno spazio in cui si leggono testi inediti con intermezzi di musica d’autore in una location “offerta” da chi vuole ospitare la cultura. I reading a domicilio vengono organizzati come aperitivi che si trasformano in momenti di condivisione letteraria e culturale.
Si svolgono ogni due mesi a Roma con qualche puntata in altre città italiane come Milano, Torino e Bari. “Era il maggio del 2008 – racconta Rossano – quando dopo aver organizzato per anni eventi letterari in librerie, associazioni culturali, biblioteche e tanti altri posti, decisi che era giunto il momento di sparigliare le carte e di osare l’insolito. L’idea fu quella di invitare tre giovani scrittori italiani – Francesco Pacifico, Veronica Raimo e Nino D’Attis – nel salotto di casa mia a leggere estratti dei loro romanzi ancora inediti. Era un tardo pomeriggio di fine maggio e da là, da quell’aperitivo fortemente alcolico consumatosi a Roma, nel quartiere di Torpignattara, dopo aver organizzato e partecipato a un numero spropositato di presentazioni di libri svilenti e noiose, nacque il nucleo originario di Citofonare interno 7“.
La letteratura e la musica diventano un’occasione d’incontro per gli amanti dei libri e della convivialità, ma non solo. Questo evento promuove gli scrittori ed i loro testi cercando di non seguire logiche esclusivamente commerciali. Così racconta l’editore: “L’obiettivo di Citofonare interno 7 è quello di svincolare l’idea di letteratura dal concetto dell’imperante marketing editoriale, secondo cui ogni evento è legato all’idea di vendere l’oggetto libro e, inevitabilmente, diretto ad ammaliare un numero crescente di potenziali lettori e acquirenti, e a proporre un’idea di scrittore sempre meno intellettuale e sempre più personaggio“.
Rossano Astremo ha inoltre voluto legare l’evento letterario ad un’azione di sostegno per chi non possiede più una casa, collaborando con “La casa di cartone”, associazione di promozione sociale che da anni lavora per migliorare le condizioni di vita dei senza fissa dimora.

CITOFONAREINTERNO7.WORDPRESS.COM

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Luisa Capelli

Luisa Capelli è docente al Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell’Informazione, della Comunicazione e dell’Editoria presso l’Università di Roma Tor Vergata dal 2005. Parallelamente
all’insegnamento, Luisa ha cercato di “costruire” luoghi virtuali di ritrovo – per i suoi studenti, ma anche per lei stessa – da condividere con altri amanti della lettura. Proprio con questo scopo fonda “Pub-Lettori alla spina”, blog di recensioni letterarie dedicato all’editoria indipendente. Per Luisa, infatti, lo scopo di chi si impegna nella politica culturale deve essere quello di “creare” momenti di elaborazione critica e partecipazione comune alla costruzione della conoscenza. Nel 1997 fonda la Meltemi Editore, dove per vent’anni ha lavorato come amministratrice unica e direttrice editoriale. “Sono sempre stata appassionata dalla politica culturale. Penso che proprio da qui passi la possibilità di rendere migliori le persone, e quindi anche il Paese che abitano. Per questo ho dedicato buona parte della mia vita alla formazione, all’insegnamento e alla produzione culturale. Mi considero una ‘lavoratrice della conoscenza’, nella larga accezione che si attribuisce a questa formula“. A Luisa piace in particolar modo lavorare insieme alle altre persone: sperimentare idee diverse, condividerle, essere flessibile alle proposte altrui e cercare di raggiungere insieme uno scopo comune.
Questa impostazione, tra l’altro, è caratteristica del lavoro nel web. Penso che anche l’editoria tradizionale avrebbe da guadagnare da una maggiore integrazione nella tipica organizzazione del lavoro. Ciò significa moltiplicare la richiesta di qualità, formando persone in grado di riconoscerla e produrla“. Anche se Luisa ritiene che l’attitudine all’approfondimento e alla ricerca sia innanzitutto una curiosità da coltivare a livello personale: “Se si è curiosi per sè si riesce anche molto meglio a far interessare e appassionare altri (gli studenti, per esempio). Raccontare quello che una lettura ha rappresentato per me è assai più efficace che spiegare perchè un libro ‘deve’ essere letto”.

www.luisacapelli.eu

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66thand2nd

Tomaso Cenci e Isabella Ferretti si sono laureati in giurisprudenza e hanno perfezionato gli studi negli Usa. Hanno vissuto a New York all’incrocio tra la Sessantaseiesima Strada e la Seconda
Avenue e proprio là hanno pensato per la prima volta di fondare una casa editrice. Che hanno chiamato: 66thand2nd. “L’intento della nostra casa editrice – spiegano Tomaso e Isabella – è quello
di creare un’azienda che abbia basi durevoli, che possa incidere nel tempo sulle scelte letterarie dei consumatori italiani, che assicuri stabilità, continuità e dignità del lavoro ai propri collaboratori e la giusta visibilità e importanza ai nostri autori”. Promossa e distribuita da “Messaggerie”, 66thand2nd si distingue per scelte editoriali che danno voce ad autori poco conosciuti al pubblico italiano.
“Il nostro progetto editoriale – raccontano i due fondatori – è caratterizzato dalla chiarezza e coerenza della linea editoriale che ruota attorno a tre collane: Attese, Bazar e Bookclub. L’originalità è legata alla scelta di generi letterari poco battuti nel panorama editoriale italiano, come nel caso della narrativa sportiva, alla ricerca di autori esordienti provenienti da paesi e tradizioni a cui il lettore italiano è meno abituato e alla spiccata impronta grafica
delle tre collane”. Oltre alla collana sportiva, questi due editori propongono anche un interessante catalogo dedicato alla letteratura “meticcia”. Si chiama “Bazar” e raccoglie racconti e romanzi di una serie di autori provenienti da diverse parti del mondo.
“Tanti gli scenari che prendono vita – spiegano Tomaso e Isabella – e che nella penna dei nostri autori evocano ricordi familiari, immagini variopinte delle nostre città, volti esotici incontrati vicino al portone di casa. Fanno ridere e commuovere gli equivoci che nascono dell’incontro/scontro tra culture diverse e che rimandano alla filmografia anglosassone e a quella d’oltralpe. E’ una trascinante globalizzazione dello scrivere che conquista ogni genere di lettore”. Le ultime due proposte di questa casa editrice romana,
“Prudenti come serpenti” di Lola Shoneyin e “Inutili fuochi” di Raffaella R. Ferrè, sono state presentate con successo al Salone internazionale del libro di Torino 2012.

WWW.66THAND2ND.COM

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Laura Sordi

Oggi Laura Sordi è docente presso lo IED di Roma, al Master di Copywriting e direttore creativo per Lowe and Partners. Non è improprio dire che Laura sia una tra le più influenti copywriter interactive in Italia, e quasi certamente la più giovane. La sua carriera professionale, infatti, inizia a soli 22 anni, quando entra in Saatchi&Saatchi e comincia a realizzare numerose campagne pubblicitarie per clienti del calibro di Renault, Toyota, Sony Pictures e Procter&Gamble. Dal 2007 ad oggi il suo nome è stato presente nei più importanti festival internazionali, tra i quali New York Festival, London International Award, Art Director Club Europe, Japan Media Art Festival. Nel 2009 è scelta per rappresentare l’Italia nella giuria internazionale del Festival di Cannes, per la categoria Cyber. Non sorprende perciò che nel 2011 Laura venga menzionata da AdWomen e Ihaveanidea come una delle World’s More Influent Female Creative Director of the World.
“Quando dici in giro che lavori nell’interactive, la gente pensa che tu sia un nerd della tecnologia e dei computer. La mia estrazione invece è pubblicitaria al cento per cento. L’unica differenza è che la mia attività va oltre i mezzi tradizionali e sfrutta le potenzialità offerte dai nuovi media. Una ‘terza dimensione’ della pubblicità, esperienze che incuriosiscono immediatamente chi guarda e coinvolgono gli spettatori in prima persona”. E’ stata proprio la curiosità a portare Laura a esplorare il mondo dell’interactive, in un momento in cui ne erano tutti intimoriti. “Là, invece, ho scoperto che è proprio la curiosità la chiave di questo lavoro, per chi lo fa e per chi lo fruisce. La sfida è quella di riuscire a realizzare idee mai realizzate prima e con le quali non sai da dove cominciare. Il bello, però, è proprio questo, il salto nel buio”. Per Laura, nelle agenzie italiane si sente il bisogno di sviluppare un nuovo fermento creativo e un nuovo approccio al mestiere del copywriter, che deve saper esprimere la sua creatività su qualsiasi mezzo. I processi più brillanti, oggi, necessitano innanzitutto di pratica sulle nuove tecnologie. “Tutte le piccole e grandi aziende hanno bisogno di essere indirizzate sui nuovi media. Così come tutte quelle piccole realtà creative che lottano per emergere, e certamente tutte le realtà professionali e le università che formano i pubblicitari di domani. Serve un’esperienza più concreta, difficile da trovare su un libro di testo”.

www.laurasordi.com

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Matteo Milaneschi

Matteo Milaneschi è nato a Grosseto nel 1982. Si trasferisce a Roma, dove nel 2006 si laurea in Scenografia all’Accademia delle Belle Arti, e nel 2009 consegue un master in Architettura Virtuale presso l’Istituto Quasar Design University. Specializzatosi come operatore 3D Studio Max, comincia a collaborare a numerosi progetti in veste di art e creative director. Nel 2010 realizza le decorazioni digitali delle superfici interne del reparto Centro Analisi Chimiche del Policlinico Umberto I. Nel 2011 diviene Senior Interactive Art Director presso Lowe Pirella Fronzoni, dove in qualità di responsabile lavora sulle campagne interactive di alcuni importanti clienti come la Pirelli, la Piaggio, Lottomatica, il Ministero dei Beni Culturali, Sanpellegrino e Levissima.
“Non è sbagliato dire che la mia passione per il Type Design è nata letteralmente sulla strada, visto che il mio background appartiene al mondo dei graffiti. Ma è stato grazie alle esperienze nel set design e nell’architettura d’interni che ho maturato un approccio multidisciplinare alla progettazione. Per questo motivo sono approdato all’Interactive Design che, a mio parere, rappresenta il territorio nel quale combinare in maniera sperimentale progettazione e creatività”. Un territorio – quello dell’interactive – in cui è possibile esplorare ogni singolo aspetto della fase progettuale, dalla base concettuale alla realizzazione pratica. “I miei lavori sono il risultato di ricerca, sintesi e perfezionamento di un’idea concettuale, che resta sempre centrale e che non è mai persa o sacrificata in funzione dell’estetica formale”. Anche perchè, di questa funzione, nel mondo moderno se ne fa un uso spesso sbagliato: “l’uso che facciamo delle immagini è spesso inadeguato e disarmonico. La creatività, nel senso più ampio del termine, dovrebbe essere una presenza costante in tutti i luoghi che quotidianamente viviamo. Il segreto è perdersi in ambiti estranei al proprio campo d’attività per lasciarsi influenzare da ciò che spesso ignoriamo”.
In fondo, anche a questo serve l’interazione: a mettere il pubblico in contatto con l’opera, influenzandola e rimanendone influenzato. “Nel mio lavoro cerco soluzioni ibride che possano combinare tecniche artigianali e digitali con l’obiettivo di perdere il confine che c’è tra di esse. Nel futuro spero di poter lavorare più spesso con giovani studi di architettura per dedicarmi alla realizzazione di installazioni interattive”.

 

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Metaphyx

Quando sentiamo la parola “effetti speciali”, ci vengono immediatamente in mente le grandi produzioni di stampo hollywoodiano, universi alternativi ricreati grazie alla computer grafica, kolossal zeppi di meraviglie tecnologiche e a volte poveri di verità. Eppure, scorrendo alcune sequenze degli ultimi film a cui ha collaborato Metaphyx – la casa di produzione fondata nel 2009 da Luca Saviotti e Pasquale di Viccaro – si rimane stupiti per la grande verosimiglianza di dettagli e per la precisione storica delle ambientazioni. Metaphyx ha curato gli effetti visivi per film tv come “Il Generale Della Rovere” di Carlo Carlei (con Pierfrancesco Favino) e “Tiberio Mitri – Il Campione e la Miss” di Angelo Longoni (con Luca Argentero e Martina Stella). In poco meno di tre anni, Luca Saviotti e Pasquale di Viccaro collaborano con più di 30 progetti tra film e fiction, tra cui spicca “20 Sigarette” di Aureliano Amadei, con il quale Metaphyx si aggiudica il David di Donatello 2011 per i migliori effetti visivi. “Il nostro lavoro nasce dalla voglia di costruire una realtà giovane e innovativa che possa contribuire all’evoluzione digitale in atto. Una realtà in continua evoluzione che attraverso la computer grafica contribuisca ad arricchire un prodotto filmico”. Non solo: Metaphyx collabora attivamente con importanti agenzie pubblicitarie e di organizzazione di eventi, quali ad esempio la Ogilvyone. Realizza video di supporto per campagne di comunicazione di “pezzi grossi” come la British American Tobacco e spot pubblicitari per il casinò on-line 888.it. Per il progetto di rivalutazione del Port Village di Marina d’Arechi, opera del celebre architetto Santiago Calatrava, Metaphyx ricostruisce un modello tridimensionale in computer grafica dell’intero porto di Salerno. “E’ difficile descrivere quello che faccio perchè ogni giorno si affrontano temi e sfide nuove, si crea qualcosa di diverso. L’originalità del nostro lavoro sta proprio in questo, e nasce da ciò che ci piace definire un perfetto connubio tra arte e scienza. Sarebbe interessante collaborare con i Beni Culturali di Roma e provincia per sviluppare insieme contenuti digitali innovativi che promuovano il nostro immenso patrimonio artistico e culturale e per creare un punto di rottura, anche tecnologico, forse futurista: un’Italia che sfrutta i ‘nuovi’ talenti, invece che sprecarli”.

www.metaphyx.com

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Romano Marini Dettina

Quello che davvero conta sapere è che Romano Marini Dettina è innanzitutto un grandissimo appassionato di nuove tecnologie. Fin dal conseguimento della laurea presso l’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie, Romano non ha mai smesso di trasferire questa passione nel suo lavoro. Artista poliedrico, ha collaborato come multimedia designer con le più grandi aziende italiane ed europee, oltre a incidere diversi album di musica elettronica ed esporre i suoi scatti alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Tra i suoi lavori più noti, spicca indubbiamente la realizzazione del famoso spot Enel nel 2010: un’impresa grandiosa che ha coinvolto più di 700 comparse, oltre a 4 mongolfiere illuminate da spettacolari giochi di luce e centinaia di lanterne volanti il tutto alle Terme di Caracalla a Roma. Nel 2009, e per tre anni consecutivi, progetta e porta in scena lo spettacolo teatrale “I Live You – Uomo immagine suono”, che riscuote un notevole successo di critica e pubblico. “Il mio lavoro viene dalla voglia di sperimentare e di comunicare attraverso le nuove tecnologie. Un mondo in continua evoluzione che offre spunti innovativi per creare racconti e suggestioni inusuali”. Proprio da questo intento nasce lo spettacolo “I Live You”; non una commedia, non un musical, ma un “rito multimediale”: uno show in cui, grazie all’impiego delle più moderne tecnologie, gli spettatori diventano parte attiva e integrante dell’intero spettacolo, al tempo stesso attori e registi di un mondo popolato da atmosfere oniriche e visionarie.
“Il punto di forza di ciò che faccio è sicuramente la condivisione dal vivo. Un concetto che ci rimanda ormai, sempre di più, a una vita sociale ‘virtuale’. Ciò che voglio valorizzare, invece, è la bellezza delle relazioni vere. Queste, possono diventare un pretesto per creare ‘arte’ attraverso performance collettive dal vivo”.
Le opere di Romano nascono così, come un mix di proiezioni video, giochi pirotecnici con Led e sorgenti luminose, per arrivare persino all’utilizzo di iPhone e iPad. Per (ri)scoprire il sorprendente risultato dell’interazione tra le abilità umane e le risorse offerte dalle nuove tecnologie: una vera e propria arte ‘due punto zero’.
“Il mio desiderio è condurre gli spettatori in una nuova realtà visiva, onirica e tecnologica. Il mio sogno? Organizzare a Roma una grande performance live a cielo aperto”.

www.romanomarinidettina.com

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Kennedy+Castro

Kennedy+Castro è un’agenzia non convenzionale di comunicazione con sedi a Roma, Londra e New York. Fondata da Ercole Egizi (direttore creativo con una rilevante esperienza in agenzie di livello internazionale), Maurizio Marchiori (brand strategist con un passato quasi ventennale in veste di direttore marketing di Diesel) e Dante Quaglione (strategic and economic consultant), Kennedy+Castro è una piattaforma costituita da 3 centri di coordinamento e da un network digitale mondiale che riunisce più di 700 professionisti nei campi più disparati: marketing manager, media and strategic planner, brand developer, art director, copywriter, cool hunter, registi e web designer. Un vero e proprio laboratorio creativo dove si cerca di comunicare in un modo sempre diverso. E dove si cerca, soprattutto, di sviluppare nuove opportunità.
“Il nostro lavoro nasce dalla grande passione nei confronti del marketing e della comunicazione pubblicitaria, ma soprattutto dalla nostra innata curiosità. Capire come un brand riesca ad entrare nel cuore dei consumatori, e come tutto questo venga prima tradotto in un’idea e poi in una campagna pubblicitaria, in una headline o in uno spot, ci ha sempre profondamente affascinato” . Tantissime sono le aziende e le società che durante gli anni si sono affidate a Kennedy+Castro per curare le loro campagne di comunicazione: Peroni/Nastro Azzurro, Abarth, Gas Jeans, Consorzio Uno – Università di Oristano, More Mondadori, HitWeek e molte altre ancora.
“Alla base di tutto c’è sempre la grande ricerca, la curiosità, il linguaggio, il gusto estetico che poi si trasforma in comunicazione. La comunicazione pubblicitaria è un linguaggio in continua evoluzione, bisogna saper stare al passo coi tempi, conoscere il modo in cui il mondo si esprime, capire ciò che il pubblico potrebbe apprezzare e proporglielo in una maniera nuova”. Mantenendo sempre la convinzione che ognuno di noi ha una storia da raccontare. Soprattutto i giovani. “Anche per questo ci piacerebbe inserire nel nostro ‘frullatore creativo’ sempre più nuovi talenti della provincia di Roma”.

www.kennedyandcastro.com

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Paolo Del Bravo

Agli inizi degli anni ’70 Paolo Del Bravo è uno studente di Lettere con una grande passione per la poesia visiva e i mezzi di comunicazione di massa. Inciampa in un articolo che parla di un mestiere particolarmente indicato per le donne: la copywriter. Perchè le donne sì e Paolo no? Molla casa e università, ed “emigra” a Bologna e poi a Milano, dove collabora con numerose agenzie di comunicazione italiane e internazionali. Nel 1985 è tra i fondatori dell’Art Directors Club italiano, la più prestigiosa associazione di creativi in Italia. I suoi lavori sono pubblicati sugli Annuals dell’Art Directors Club Italiano ed Europeo, su varie riviste internazionali come “Graphis”, “Hot Ads” e “Archive”. Negli anni ottiene oltre 150 riconoscimenti e premi, tra cui il prestigioso Grand Prix dell’Art Directors Club Europeo. Alla fine del 2007 fonda la Paolo Del Bravo Pubblicità. “Paolo Del Bravo Pubblicità rappresenta un nuovo modello di business per soddisfare un’esigenza fortemente sentita dal mercato: alta qualità a costi compatibili. Niente fees alla casa madre di Londra o di NY, niente CEO o amministratori delegati nullafacenti. E’ una struttura orizzontale, costruita con un network di professionisti della comunicazione con minimo 20 anni di esperienza in grado di offrire strategie, intelligenza creativa e qualità esecutiva a clienti italiani e internazionali”. Ed è proprio l’esperienza il punto forte di Paolo: quella che da oltre trent’anni lo guida a razionalizzare l’impulso creativo, a organizzarlo, e semplificarlo. “Credo che la pubblicità sia il secondo lavoro pià antico del mondo. Il primo, sappiamo qual è. Qualche maligno sostiene che tra pubblicità e meretricio ci siano delle affinità: anche il pubblicitario vende se stesso e si mette al servizio di marchi e prodotti rinunciando alla sua anima creativa. C’è del vero. Però mi consolo pensando ad illustri precedenti. Da che mondo è mondo qualcuno ha sempre avuto bisogno che qualcun altro raccontasse le sue gesta o celebrasse la sua
magnificenza”. Ma qual è oggi il compito di un bravo creativo in pubblicità? “Non è quello di snocciolare trovate improbabili ma, all’opposto, di razionalizzare l’impulso creativo, renderlo terreno, credibile, verificabile, accessibile”.

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Giovanna Taviani

Figlia di Paolo Taviani, vincitore insieme al fratello Vittorio della sessantaduesima Berlinale, Giovanna Taviani respira e vive il cinema sin da bambina. Nata a Roma nel 1969 si laurea nei primi anni novanta in Storia della Letteratura e da là comincia a tracciare un percorso di studio e ricerca che verte sui rapporti che intercorrono tra letteratura e cinema. Suo è infatti il testo pubblicato nel 2007, “Lo sguardo ubiquo. Al confine tra letteratura e cinema”. Ma è con il genere cinematografico del documentario che Giovanna segue le orme del padre debuttando nel 2004 con “I nostri 30 anni: generazioni a confronto”. L’anno successivo realizza “Ritorni” riprendendo un particolare evento che accade ogni estate sul molo di Trapani e che lei stessa definisce come una sorta di “esodo al contrario”. “L’idea – spiega la regista – nasce da un articolo di giornale che lessi l’estate scorsa su la Repubblica ,che raccontava come centinaia di magrebini giunti da tutte le parti d’Italia e d’Europa, in fila sotto il sole d’agosto,s’imbarcano sulla nave diretta a Tunisi per trascorrere le vacanze con le famiglie d’origine. Sono quelli che ce l’hanno fatta e che ogni anno tornano a casa per raccontare il loro ‘sogno europeo'”. Il viaggio, nella sua accezione più ampia – inteso sia come partenza sia come ritorno, e talvolta come fuga – sembra essere una tematica cara a Giovanna Taviani. Nel 2010, infatti, realizza “Fughe e approdi. Ritorno alle Eolie tra cinema e realtà”. Ambientato nella suggestiva cornice dell’arcipelago siciliano, il documentario racconta le storie di alcuni isolani costretti a fuggire a causa dei danni provocati dai fumi dei vulcani. “Un viaggio su una tartana dalla vela rossa attraverso le isole Eolie. Luoghi di espatri ed emigrazioni tra Ottocento e Novecento per raccontarne le fughe e gli approdi tra immaginario e realtà”. Ma le Eolie sono state anche terre di approdo. “Qui tornavano i novelli sposi emigrati nel mondo per conoscere le giovani mogli sposate per procura – racconta Giovanna. Vi approdavano i personaggi legati alle pieghe oscure della politica in Europa, che si nascondevano ai piedi dei vulcani per cercare un nuovo modo di vivere. E vi approdavano anche i grandi maestri del cinema che qui misero piede per accendere le loro fantasie: Roberto Rossellini con “Stromboli. Terra di Dio”, Michelangelo Antonioni nel film L’Avventura. E, poi, i fratelli Taviani e Dieterle, fino al Troisi de Il postino e al Moretti di Caro Diario”.

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Domenico Procacci

E’ il 1989. Domenico Procacci si ispira alla poetica del celebre film di Kevin Reynolds, Fandango, per battezzare la sua neonata casa di produzione cinematografica. Fandango è una parola universale, che si pronuncia allo stesso modo in tutto il mondo. Per Domenico diventa il simbolo fatto parola di un sogno e un’ambizione: allargare gli orizzonti dalla produzione italiana a quella internazionale. In pochi anni Fandango scopre e rilancia tantissimi talenti italiani: da Sergio Rubini a Gabriele Muccino, da Emanuele Crialese a Matteo Garrone, da Paolo Sorrentino a Daniele Vicari. E sono innumerevoli i film prodotti dalla Fandango, di ogni genere e tutti di successo, basti citare “L’ultimo bacio”, “Gomorra”, “Le Conseguenze dell’Amore”, “L’amico di famiglia”, “Caos Calmo”,”Mine Vaganti”, “Diaz”, “Habemus Papam” e tantissimi altri ancora, impossibili da elencare qui. Va però detto che Fandango non è soltanto una casa di produzione, ma anche casa di distribuzione,web radio, etichetta discografica e casa editrice. In 23 anni di attività si è affermata come una realtà culturale unica, indipendente,coraggiosa e anticonformista, da molti definita come una factory dove le arti del cinema, della letteratura e della musica convivono e si contaminano a vicenda. Tant’è vero che in ogni film, libro o disco è facile individuare i punti di contatto con la filosofia e l’identità stessa della società, che attraverso linguaggi tanto differenti cerca di affermare un progetto culturale unico e diversificato. Senza mai fermarsi un attimo. “Io non ho mai fatto cose in cui non credevo” racconta Procacci in un’intervista.”Con i film che produco vorrei tenere acceso il cervello di quelli che lo spengono. Se è il caso, scavare in certi argomenti e non lasciarsi guidare dai gusti del pubblico, ma trovare un pubblico per quello che hai in mano come produttore. Gomorra di Matteo Garrone è stato un esempio. Mi ricordo che ho pensato: “ecco un bel film da festival, troppo difficile per un pubblico più ampio. E invece è stato come il libro: un grande successo”.

www.fandango.it

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Vivo film

Vivo film è una casa di produzione cinematografica indipendente fondata nel 2004 da Gregorio Paonessa e Marta Donzelli. Finora ha prodotto di più di 30 titoli tra documentari per la televisione e lungometraggi destinati alla distribuzione cinematografica, compresi i lavori di Guido Chiesa, Jean-Louis Comolli, Michelangelo Frammartino, Jennifer Fox, Chiara Malta e tantissimi altri. Nel 2007 Vivo Film vince il David di Donatello per il miglior documentario con il film di Daniele Vicari, “Il mio paese”. Tra il 2009 e il 2010 produce “Le quattro volte” di Michelangelo Frammartino, uno tra i film italiani più premiati degli ultimi dieci anni: presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, ha vinto l’Europa Cinemas Label come miglior film europeo, senza contare tre Ciak D’Oro e tre candidature ai David di Donatello 2011. “All’inizio del 2004 era ormai da qualche mese  che ci arrovellavamo su quale nome dare alla società di produzione che avremmo fondato di lì a breve. Era un po’ come quando bisogna decidere come chiamare un bimbo che sta per nascere. Facevamo elenchi, ipotesi, ma non riuscivamo a trovare nessuna soluzione. Una sera affrontammo l’argomento con un nostro amico danese, il poeta Soren Ulrich Thomsen. ‘Chiamatela Vivo’, ci disse. Vivo è il titolo di una bellissima poesia di Thomsen, ed è diventata il manifesto e il meridiano che guida Vivo Film in ogni sua scelta: Scelte spesso difficili e scomode, ma oggi come ieri abbiamo l’ambizione di usare il linguaggio del cinema, nella sua accezione più ampia e nella sua massima libertà, per raccontare il nostro paese, la memoria del passato, il mondo in cui viviamo, le sue trasformazioni”. Anche per questo attualmente Vivo Flm è impegnata, tra le altre cose, nella preparazione del primo lungometraggio di finzione di Emma Dante, “Via Castellana Bandiera”, oltre ad “Alberi”, il nuovo lavoro di Michelangelo Frammartino, tornato alla regia dopo i successi del suo ultimo film, “Le quattro volte”, che è entrato nella shortlist dei BBC Four World Cinema Awards 2011, il principale premio britannico riservato al cinema in lingua straniera. Gli altri candidati erano “Uomini di Dio”  di Xavier Beauvois, “La pelle che abito” di Pedro Almodovar e “Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives” di Apichatpong Weerasethakul. Insomma, con i suoi progetti di grande qualità, Vivo Film ormai sembra tranquillamente competere con le grandi produzioni di livello internazionale.

www.vivofilm.it

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Cinema Palma

Il Cinema Palma si trova a Trevignano Romano. Provvisto di sale e proiettori digitali di ultima generazione, è gestito da Fabio Palma e suo fratello Marco, sin dal 1992. Questa data però non è l’inizio dell’attività, ma solo una delle tante svolte che hanno segnato il lungo cammino del Cinema Palma. “La storia ha inizio nel 1939, quando nonno Fabio” – racconta il nipote che porta lo stesso nome – “decise di comprare una macchina da proiezione. Lui era un provetto artigiano, bravissimo a costruire le parti in legno degli aeroplani e delle barche. Ma aveva due pallini: la sala da ballo e il cinematografo e quest’ultimo l’appassionava più d’ogni altra cosa”. Così, Fabio trasformò la sua falegnameria in una sala per il pubblico. Dall’epoca in cui chi non aveva soldi per il biglietto pagava con frutta e uova, questa sala oggi è diventata un punto di rifermento del cinema d’essai. L’evento più tragico fu quando la sala venne devastata nel 1954 da una tromba d’aria. Fu il figlio Fernando (il padre di Fabio jr) a rimboccarsi le maniche e provvedere alla ristrutturazione, insieme ad Angelo Parissi, che aveva già contribuito alla nascita della sala negli anni quaranta. Rialzatosi in piedi nel ventennio successivo, il Cinema Palma subisce successivamente un altro duro colpo:  la crisi delle sale degli anni ottanta, dovuta per lo più all’avvento della televisione commerciale. Costretta a chiudere i battenti, la struttura riapre nel 1986 puntando su un’idea inconsueta e piuttosto rischiosa: il cinema d’essai in provincia una bella sfida. I film di Avati, Salvatores, Antonioni per dirne alcuni, cominciano a passare per Trevignano, e fanno il pieno di consensi.  “Nel 2007 il sindaco Veltroni” – racconta Fabio – “presentò in Campidoglio il libro sulla storia del nostro cinema (“La balilla di nonno Fabio”), assieme a Giuseppe Tornatore: fu quello l’apice del contatto tra Cinema Palma e istituzioni”. Il cinema inoltre ha aderito a tutte le iniziative lanciate dall’Unione Europea, dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Roma sull’educazione degli spettatori al cinema di qualità. Cominciando dal prezzo del biglietto di 2,50 euro il martedì  e il mercoledì, fino all’organizzazione di eventi e rassegne cinematografiche promosse dagli stessi cittadini. “Una volta” – racconta ancora il giovane Fabio – “apparve un treno sullo schermo e gli spettatori scapparono via, temendo di essere investiti”. Oggi, grazie alla tenacia e alla passione della famiglia Palma, gli spettatori per fortuna non scappano più.

WWW.CINEMAPALMA.COM

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Cristiana Caimmi

Cristiana Caimmi si occupa della promozione cinematografica italiana. La sua carriera comincia nel 1980 quando Massimo Troisi le suggerisce di intraprendere la strada dell’ufficio stampa. Da lì comincia a lavorare per la compagnia “La Smorfia” seguendo Troisi in tutti i suoi film. Abile nell’interagire con tutti i mezzi di comunicazione, Cristiana inaugura nel 1983 la sua collaborazione con Roberto Benigni. “Ancora oggi, dopo quasi trent’anni”, racconta la press agent riguardo al comico toscano, “non mi sono ancora abituata a quel misto di talento, genialità, intelligenza e ironia che lo rendono unico”. Negli anni novanta invece Cristiana collabora con la casa di distribuzione Life International e inizia così il suo lungo sodalizio con il cinema americano. Le capacità fondamentali del mestiere di addetto all’ufficio stampa coinvolgono le abilità espositive nel linguaggio sia parlato sia scritto: strumenti indispensabili che permettono di interagire con i giornalisti e, quindi, con il pubblico. Cristiana lo spiega così: “Il mio lavoro si basa tutto sull’essere credibili, affidabili e intuitivi. Occorre essere dotati di buonsenso. E’ indispensabile riconoscere una notizia, valutarla, costruirla affinchè funzioni e poi, saperla diffondere al meglio. Ma ancora più importante forse è  l’attitudine alla creatività. Per aumentare la visibilità di un prodotto cinematografico, la capacità di organizzare è tanto importante quanto creare modi originali per fare pubblicità. Senza mai perdere consapevolezza e rigore”. Cristiana ha imparato lavorando soprattutto con realtà hollywoodiane come Miramax, Sony Pictures, Universal e Disney, per dirne alcune. Approfondendo così il concetto della publicity, ovvero il sistema di relazioni con la stampa che sono fondamentali per la nascita di uno star system. Si è occupata del lancio di blockbuster come “Notting Hill”, “Kill Bill”, “Spider Man”, “Il Codice Da Vinci” e “Qualcosa è cambiato”. “Quando ho incontrato Jack Nicholson” – racconta la press agent – “lui mi ha salutato con una delle sue tipiche espressioni. Lì mi sono davvero resa conto che stavo lavorando con un pezzo di storia del cinema mondiale”.

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Matteo Botrugno e Daniele Coluccini

Il sodalizio artistico di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, registi romani classe 1981, nasce tra i corridoi dell’Università di Roma Tre, dove conseguono entrambi, nel 2005, la laurea in Storia e Critica del Cinema. Dopo un’intensa attività di critica cinematografica decidono di dedicarsi alla regia di documentari e cortometraggi indipendenti. Nel 2007 il loro cortometraggio d’esordio, “Chrysalis”, è presentato in numerosi festival internazionali e viene trasmesso su La7 durante una puntata de “La 25a ora”. Nel 2008 “Sisifo”, la loro seconda realizzazione, vince il premio come miglior cortometraggio horror al Eerie Horror Film Festival e al Mexico International Film Festival. Nel 2009 dirigono il loro primo lungometraggio, “Et in Terra pax”. Il film, che racconta la cruda realtà delle periferie romane, viene selezionato da oltre trenta festival internazionali, tra cui il Festival del Cinema di Venezia e il Tokyo International Film Festival. E’ stato distribuito in Italia da Cinecittà Luce e nel 2012 sbarcherà nelle sale francesi.”Abbiamo sempre lavorato in due, fin dai tempi dell’università. Tutto il nostro lavoro è permeato da un’idea di ricerca e di confronto, cosa che riteniamo fondamentale in una società che tenta di costruire la propria forza sull’individuo e non sulla comunità”. Matteo e Daniele non hanno mai abbandonato i loro percorsi musicali: una passione – quella di coniugare immagini e suoni – divenuta il tratto distintivo di tutto il loro percorso professionale. “Crediamo che la nostra originalità sta nel creare un prodotto artistico concepito come un insieme di esperienze. Quasi sempre la nostra intuizione cinematografica parte da un’ispirazione musicale”.”La musica è il contrappunto narrativo che guida lo spettatore attraverso linguaggi diversi: “Nelle inquadrature spesso omettiamo volontariamente alcune parti fondamentali della trama, inducendo nel pubblico un piccolo sforzo di ricostruzione”. Il loro obiettivo è fare del cinema un momento di riflessione, che non si esaurisca semplicemente con i titoli di coda: “Si cerca sempre di far passare il messaggio che le persone vanno al cinema per non pensare. “La nostra idea è diametralmente opposta. Molto importante, poi,è l’esperienza fatta sul territorio. Spesso le persone più attive in campo artistico e culturale sono quelle legate ad associazioni di quartiere, che conoscono bene la realtà circostante e cercano con le loro forze di valorizzarla”.

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Emiliano Maggi

Emiliano Maggi è nato a Roma nel 1971, dove ancora vive e lavora. Nel 1998 si iscrive l’Accademia delle Belle Arti e nel 2001 al corso di Design del Costume alla Scuola Nazionale di Cinema a Roma. In questi anni Emiliano si specializza nella pittura e nella scultura, dalla creazione di gioielli alla composizione di suoni ed elementi musicali. E, soprattutto, sviluppa la sua passione per l’arte antica e preistorica: “un’arte ‘animalistica’, che suscita nello spettatore una profonda partecipazione emotiva verso la propria stessa natura che rimane sempre profondamente animale”. Emiliano in pochi anni gira il mondo: nel 2010 è ospitato all’Italian Culture Institute di Los Angeles per la mostra “When in Rome”. Le sue mostre sono state esposte a Bologna, a Belfast, al MAXXI di Roma e alla Rongwrongallery di Amsterdam. “Sono sempre stato affascinato dal mistero antico e struggente del mondo contadino.Scelgo spesso una metafora animale per raccontare l’ebbrezza dell’individuo quando viene folgorato dalla scoperta dell’assoluto naturale: un mondo dove è possibile un’altra realtà: istintiva, non verbale, veramente libera. Una realtà nella quale è possibile esprimere le nostre pulsioni ataviche senza colpa nè paura”. Anche per questo l’artista ha cominciato a dedicarsi sempre più spesso alle installazioni e alle performance dal vivo, che immergono direttamente lo spettatore in un universo alternativo. “L’importante per un artista sviluppare ogni singolo modo di esecuzione per ricreare esattamente un’opera direttamente dalle proprie visioni. Io cerco di mettere in scena ricordi, azioni, sogni, riti. Cerco di creare dei tesori a volte antichi e dimenticati, a volte nuovi. Oppure, provenienti da mondi fantastici”. Per Emiliano l’espressione artistica è un po’ come lavorare in un luogo oscuro – una miniera buia – alla ricerca dell’oro, o di qualcosa che luccica. “Non solo nell’arte: anche nella vita di tutti i giorni l’uomo deve riappropriarsi della sua divinità. Deve nominare le cose, immaginarle, entrarci dentro come fossero creature vive. E comprenderne il significato più nascosto e profondo”.

www.EMILIANOMAGGI.blogspot.com

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Gabriele De Santis

Gabriele De Santis è nato a Roma nel 1983. Dopo essersi formato nel 2009 alla Salzburg International Summer Academy (Internationale Sommerakademie fur bildende Kunste), l’anno seguente si iscrive all’Università di Londra, iniziando a frequentare i corsi del MA Visual Arts presso il Camberwell College of Arts. Sempre nel 2010 riceve il “Moroso Award for Contemporary Art” presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone e nei due anni successivi partecipa a numerose mostre collettive, esponendo (tra le altre) a Milano, Udine e Verona. Nel 2012 viene invitato a esporre le sue opere al MACRO di Roma, all’interno della mostra “Re-Generation”, curata da Ilaria Gianni e Maria Alicata. Nello stesso anno molte delle opere di Gabriele vengono esposte nel corso della mostra personale “Suck My Disney”, presso la Frutta Gallery di Roma. “Il lavoro di raffigurare, la professione di comporre immagini, esiste da sempre, è un’attività innata. Dio è stato il primo artista. Nel mio caso, spesso quello che faccio è rappresentare un problema”.
Le opere di Gabriele si distinguono infatti per il senso straniante che comunicano allo spettatore, immerso in un contesto paradossale e bizzarro. Il normale e lo straordinario si sovrappongono mettendo in luce la problematica. Spesso con intenti provocatori o polemici, le opere di Gabriele non puntano certo a sciogliere questa idiosincrasia. Anzi: “Lo scopo della mia arte di certo non è quello di risolvere il problema, semmai di esaltare la bellezza del problema stesso. A fare le ipotesi poi devono essere gli altri”. Un’arte partecipativa, che ti obbliga ad entrare nel complesso meccanismo di rimandi e allusioni nascoste. Le sue creazioni nascono da un’attenta ricerca di sintesi, che vive dell’equilibrio sottile tra forma della comunicazione e pregnanza del messaggio. Un altro modo di intendere la realtà. “Roma è piena di realtà interessanti e, sopratutto, piena di persone interessanti che compongono queste realtà alternative. Mi piace immaginarla come un aereo nella fase di decollo. Non resta che tenere duro e arrivare a destinazione”.

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Tomaso De Luca

Tomaso De Luca è un giovane artista veronese nato nel 1988 che attualmente vive e lavora a Roma. Nel 2011 si diploma nel corso di Pittura e Arti Visive presso la NABA di Milano. Ma ancor prima della consacrazione accademica, Tomaso viene selezionato, già nel 2009, per il programma di residenza del Pastificio Cerere a Roma. Nel 2011, poi, vince il  Premio Lum. Negli ultimi anni le sue mostre personali sono state esposte in gallerie e musei d’arte di Roma: “The Monument”, da Monitor (2012); “Rise and Fall”, da 26CC (2011); The Sleepers al MACRO (2010). E partecipa anche a numerose mostre collettive, come “Sotto la strada la spiaggia”, presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, a Torino (2012); “Les Monuments Invisibles”, presso La Galérie a Parigi (2012) e “Studio Visit”, presso il GC.AC di Monfalcone (Gorizia).
“Amo i processi lenti, ciò che richiede tempo e studio.Credo profondamente nell’arte come sistema educativo, un modo di ‘cannibalizzare’ la vita, di ripensare ogni passo che facciamo, di commuoverci”. Tutte le opere di Tomaso possono, infatti, intendersi come un continuo gioco di linguaggi, dove stili e tecniche diverse si fondono fino a non rendere più distinguibile un prima e un dopo, e neanche un “cosa”. “Nei miei lavori cerco sempre di far migrare con tutte le mie forze le forme e i contenuti. Oscillo sempre tra l’ironia e la tristezza, tra il classicismo e l’interstizialità, tra il nuovo e il vecchio”. Per Tomaso l’arte deve avere uno scopo catalizzatore: deve suscitare emozioni immediate, e scatenare reazioni profonde. “Cerco di sviluppare una riflessione sull’arte come interruttore della visione, come grande macchina capace di risvegliare le istanze profonde e di mettere in dubbio le certezze”. Certo è che Tomaso crede fortemente nella funzione educativa dell’arte: l’artista non deve chiudersi in una torre d’avorio, ma immergersi nella vita di tutti i giorni. Anche e soprattutto quella delle persone che lo circondano. “Credo che l’artista debba avere una profonda familiarità con la vita e col modo di parlare alle vite degli altri. Credo nella figura sociale dell’artista, un catalizzatore di esigenze collettive”.

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Alessandro Sarra

Alessandro Sarra è nato a Roma, dove vive e lavora. E’ un artista poliedrico, che spazia tra differenti mezzi espressivi, dalla pittura all’installazione. Ispirate da alcuni dei più illustri rappresentanti dell’Arte Povera (tra cui Mario e Marisa Merz, Jannis Kounellis), le sue opere nascono come studio dei materiali grezzi e poveri, che si trasforma nella ricerca dell’essenzialità delle forme naturalistiche e dei valori universali. Il 1990 è  l’anno dell’esordio: Alessandro è invitato a esporre una sua opera presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. A questo primo, significativo, riconoscimento fanno seguito innumerevoli mostre collettive e personali, in Italia e all’estero (Casa Leopardi, Recanati; Centro per l’arte Contemporanea Onex, Ginevra; Annamarie Linke, Amsterdam).
“Nella realtà mi colpiscono molto le cose che non si svelano del tutto e che ti rimandano ad altro. La pittura, per esempio, ha questo tipo di sensibilità – questa sensualità – nelle sue corde. A volte gli riesce, altre volte no”. Per questo Alessandro ha sempre cercato di costruire il suo progetto d’arte oltre che intorno alla complessità del disegno, anche attorno alla semplicità della parola. La scrittura, in fondo, altro non è se non una serie di messaggi correlati, utilizzati per comporre una immagine mentale. “Attraverso la pittura cerco di individuare quelle ritmiche speciali, quell’alfabeto di segni ripetuti e modulati, che genera un significato universale”. Non soltanto una ricerca estetica, ma anche, e soprattutto, un dialogo continuo tra la pittura e la vita, tra l’arte e il mondo, tra il pennello e il ritmo della pennellata. “Il mio lavoro nasce da un sentimento di urgenza. Ogni tanto avverto la sbalordita sensazione di essere fuori sincro rispetto al quotidiano. Cerco di rendere questa sensazione simultaneamente condizione e visione. E’ il motivo per cui le immagini che realizzo sono ridotte a segni: ci facilita la codificazione dei tempi e dei ritmi, permettendomi di costruire figure più complesse”. Per Alessandro bisogna coltivare l’arte come una naturale predisposizione alla curiosità, cogliere i movimenti, i ritmi di quello che ci accade intorno. “Roma è un luogo con un grande impatto emotivo. Per ovvie ragioni, sia storiche sia estetiche. Ma soprattutto in un periodo così, problematico e particolare, si ha lo stesso una sensazione flebile, ma reale, di fermento. E questo mi piace”.

Ph. Davide Franceschini

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Alessia Armeni

Alessia Armeni è un’artista romana poliedrica, che ha toccato un po’ tutte le attività inerenti al “sistema arte”. Dopo il diploma in pittura conseguito all’Accademia delle Belle Arti di Brera e il successivo Master per l’Organizzazione e la Comunicazione delle Arti Visive, Alessia comincia a lavorare come assistente per le gallerie B&D Studio e Christian Stein. Colleziona inoltre molte esperienze come curatrice collaborando con Giacinto Di Pietrantonio e la Provincia di Milano. Si dedica inoltre con uguale entusiasmo alle sue opere: espone a Milano e Roma, fino ad arrivare, nel 2009, a Tallin, in Estonia. Alessia sta attualmente approfondendo un progetto iniziato nel 2009, 24h painting: dipingendo consecutivamente per tutte e ventiquattro le ore che compongono una giornata, riproduce lo sviluppo della luce in una stanza bianca. “Attraverso la luce, simbolo per eccellenza della vita ed elemento indefinito e mutevole, cerco il modo più essenziale per rappresentare la nostra complessità. Nell’estenuante sforzo di arrivare a riprodurre l’esatto colore della parete bianca di fronte a me, rivivo l’esperienza dell’inafferrabilità della realtà e della sua mutevolezza”. Ed è questa ricerca, per alcuni aspetti estenuante e inesausta, che ha spinto Alessia a intraprendere la professione di pittrice: “L’origine di questa attività è tanto oscura quanto essenziale per l’essere umano. Forse è proprio questo ciò che mi affascina”. I lavori di Alessia si contraddistinguono infatti per la ricerca costante di “qualcosa” di inafferrabile: concetti nascosti, sfumature celate, piani diversi di interpretazione, che diventano la definizione – la metafora compiuta – del senso stesso della vita. E attraverso l’analisi della luce, Alessia vuole comunicare una riflessione, ma soprattutto trasmettere un sentimento. “In fin dei conti, la luce è il mezzo che ci permette di vedere e quindi di avere una percezione del mondo. La luce costruisce lo spazio in cui viviamo e ci muoviamo. La luce del sole permette la vita sul nostro pianeta e scandisce le nostre giornate, le nostre stagioni, le nostre attività. Definisce all’origine i nostri concetti di spazio e tempo.

www.alessiaarmeni.com

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Carola Bonfili

Carola Bonfili è nata a Roma nel 1981. Vive e lavora tra Roma e New York. Ha frequentato il corso di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università Sapienza per poi proseguire gli studi al Chelsea College of Art and Design di Londra. Carola ha partecipato a numerose mostre come la “D’Apres Giorgio”, presso la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, “When in Rome” all’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles e “Roommates” al MACRO. E’ stata inoltre selezionata per il “Premio Termoli” presso la Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Termoli e per l’Emerging Talents Prize promosso dal Palazzo Strozzi di Firenze nel 2009. Nel 2007 vince il premio “Seat Pagine Bianche d’Autore” per la regione Lazio. Carola ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti, tra cui la residenza presso il MACRO, a Roma, nel 2012.
“La prima forma d’arte visiva attraverso cui ho capito che l’arte poteva avere un’influenza diretta sulla mia vita è stata il fumetto e, in generale, il disegno. E’ stato come innamorarsi di una persona che vorresti vedere sempre e passarci il maggior tempo possibile, perchè, in un certo senso, ti serve”. Non solo pittura: la pratica artistica di Carola si basa sull’alterazione di immagini, suoni e materiali eterogenei. Modi nuovi e inaspettati di rapportarsi al mondo reale, trasformandolo in uno scenario surreale. “Mi interessa la parte narrativa di possibili scenari in cui la realtà è leggermente – o pesantemente – alterata. La possibilità di creare contesti in cui circostanze, generalmente percepite come familiari, diventano straordinarie”. Carola “gioca” con le regole della visione mettendo in discussione il modo comune di percepire la realtà. Facendo leva anche e soprattutto sui meccanismi inconsci della mente, quelli che permettono di ricostruire il senso di un’opera, quando questa riesce a ben instradarli: “Per esempio, se una canzone che conosciamo a memoria viene interrotta all’improvviso, il nostro cervello tende a ricostruirla – a cantarla – automaticamente nonostante l’interruzione. E’ proprio questo l’effetto che cerco di ottenere con i miei lavori”.

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From Pottery to “Plastic”

From Pottery to “Plastic”, un evento lungo un mese dedicato alla ceramica.

Laboratorio Boschivo di Pirjo Eronen (ceramica) e Pietro Matarese (scultura), insieme all’Associazione Culturale Chirone organizzano From Pottery to “Plastic”: un evento che si terr tra il 25 maggio e il 23 giugno negli spazi del Polo Culturale di Tolfa.

Il 25 e 26 maggio si terr il convegno pensato con l’obiettivo di creare un dialogo fra ceramisti, dal sud al nord, condividere esperienze e modi di lavorare, riflettere sul futuro della ceramica.

“Come siamo arrivati dalla ceramica alla plastica? Vogliamo che Tolfa sia un punto di incontro di tutto questo”, scrivono Pirjo Eronen e Pietro Matarese.

Parteciperanno all’evento pi di 20 ceramisti, restauratori, operatori culturali, esperti e appassionati di ceramica dallItalia, dalla Finlandia e dalla Norvegia.
Verr allestita una mostra di ceramica contemporanea, aperta tutto il periodo di durata dell’iniziativa, e che verr inaugurata il 25 maggio alle ore 18.00.
Nel mese di giugno i weekend saranno dedicati a workshop e laboratorio di ceramica per bambini, paperclay workshop (ospite d’onore la Prof.ssa Rebecca Huchinson) e un laboratorio di ceramica raku.

Consulta il programma completo

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Luigi Ghirri. Pensare per immagini

Pensare per immagini: la grande mostra antologica che il MAXXI dedica allopera di Luigi Ghirri, tra i maestri indiscussi della fotografia in Italia.

Il MAXXI dedica allopera di Luigi Ghirri, tra i maestri indiscussi della fotografia in Italia, una grande mostra antologica, nata dalla collaborazione tra il Museo e il Comune di Reggio Emilia, la citt dove il fotografo ha vissuto e alla quale ha lasciato il suo archivio. E proprio dai materiali originali fotografie, menab, libri, cataloghi e negativi oggi conservati presso la Biblioteca Panizzi, partner istituzionale del progetto, la mostra intende partire per raccontare i diversi profili di questa complessa figura di artista.

Lesposizione presenta un percorso inedito nellopera del fotografo attraverso oltre 300 scatti, con particolare attenzione ai vintage prints stampati direttamente dallautore.
Accanto alle fotografie verranno presentati anche i menab dei cataloghi, i libri pubblicati, le riviste, le recensioni che testimoniano la sua attivit di editore, critico e curatore; una selezione di fotografie e libri dartista che documentano lincontro e la collaborazione con gli artisti concettuali modenesi nei primi anni 70; le cartoline illustrate e le fotografie anonime che Ghirri collezionava; una selezione di libri tratti dalla biblioteca personale di Ghirri che raccontano dei suoi interessi e dei riferimenti culturali e artistici; le copertine dei dischi che testimoniano linteresse di Ghirri per la musica e il rapporto con musicisti come i CCCP e Lucio Dalla.

Durata mostra: 24 aprile 27 ottobre 2013
a cura di Francesca Fabiani, Laura Gasparini, Giuliano Sergio
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo ∙ Via Guido Reni 4A – 00196 Roma

Immagine: Luigi Ghirri, Marina di Ravenna, 1986

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Stefania Lucchetta. La forma dell’aria

Architetture indossabili, sovrapposizioni geometriche, forme organiche. I gioielli di Stefania Lucchetta

Architetture indossabili, sovrapposizioni geometriche, forme organiche le sue macchinazioni non sono sterili e fredde esercitazioni spinte ai limiti della tecnicit, ma prezioso strumento per creare un linguaggio inedito per il gioielloinedito e contemporaneo perch reso possibile solo da tecnologie spinte al limite superando i limiti imposti dalle tecniche tradizionali di produzione.

La ricerca di Stefania Lucchetta punta allapplicazione delle recenti conquiste tecnologiche 3D al design del gioiello, basandosi sulla continua sperimentazione di metodi e materiali, al di l di ogni modello di produzione tradizionale, cercando di individuare nuovi segni e nuovi simboli, incapsulando la materia e laria, ottenendo forme leggere e facili da indossare e in grado di racchiudere in s lessenza stessa del nostro tempo.
Lintento della mia assidua sperimentazione su tecniche e materiali stato fin dallinizio quello di creare oggetti che fossero specifici del nostro tempo, che avessero forme nuove, originali, davvero contemporanee perch appartenenti solo al nostro presente.
Grazie alla sinterizzazione dei metalli (processo di compattazione di polveri in un composto indivisibile, attraverso un trattamento termico alla temperatura inferiore a quella di fusione del materiale) o alluso della stellite, delle resine bio compatibili e del titanio, sono nate negli anni le sue collezioni in edizione limitata, ai confini della design-art.
Le mie collezioni hanno una gestazione piuttosto lunga e le arricchisco di anno in anno con pezzi nuovi. Di solito nascono intorno ad unidea centrale che fa da denominatore comune. Per esempio: la collezione Crystal stata ispirata dalle forme pure e precise dei cristalli, la collezione Digital nata dallosservazione delle forme sinuose e precise delle impronte digitali, la collezione Sponges si ispira alla complessit e alla bellezza delle spugne marine e cos via.

Una strada diversa e decisamente meno battuta di quella del gioiello fatto a mano, un percorso in continua e costante evoluzione, sostenuto da una passione lucida e guidato dallassoluta certezza di poter racchiudere nella preziosit delle architetture indossabili dei suoi gioielli, lunione di forma e tecnologia per la ricerca di unestetica pi che mai contemporanea.
Nellultima collezione Vacuum e nelle ultime collane Per Aspera traspare di pi lemozione del vuoto e dellassenzaStefania Lucchetta ha cos sublimato le forme architettoniche che aveva proposto con le precedenti collezioni e le ha semplificate fino ad esaltarne lassenza di materia. Perch: La vita non vive solo di presenze. Si costruisce su ci che noi consideriamo assenze (cit. Pierfranco Bruni). Questi oggetti sono pervasi di un qualcosa il cui peso non rilevante nella nostra conoscenza di esso. Parlo del peso del fumo, dell’aria, dell’anima, quasi fosse questa la materia, anchessa leggera, calda e impalpabile, di cui si occupa Stefania, da porre in contrapposizione alleffetto finale, fisico-visivo, del gioiello.
Per Alexander Calder l’arte nasce da volumi, movimenti, vuoti, scolpiti all’interno di uno spazio. La scelta di realizzare oggetti di design in cui uno degli elementi pi importanti sia, in fondo, l’aria una rivoluzione che stravolge il concetto classico e stereotipato di gioiello. Scegliendo di mettere in scena la leggerezza della forma e dellaria pi che la preziosit della materia, Stefania Lucchetta realizzando le sue opere, sceglie di lavorare intorno al vuoto e lo spazio piuttosto che sugli elementi tradizionali.
a cura di Maria Grazia Cicala architetto

INAUGURAZIONE MARTEDI 18 APRILE-DALLE ORE 18.30

MATERIA corso Vittorio Emanuele II, 189/191 00186 Roma Italia Tel. +39 06 6861896 F.Matera@ceramicheappia.com ; info@materiaroma.com

Dal 18 Aprile al 1 maggio – orari di apertura: Da Luned al Venerd: 10.00-13.30 / 14.30-19.00 Sabato 10.00-13.30

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Dire quasi la stessa cosa

Tre artisti insieme per il progetto “Dire quasi la stessa cosa” e in mostra dal 19 aprile presso lo spazio Label201

La scrittura una delle pi antiche forme di comunicazione umana, ma fin dalle sue origini, in seno alle pi diverse civilt, occidentali e orientali, essa stata spesso adoperata per un uso rituale piuttosto che pratico, per rappresentare pi che per comunicare. Nel gesto dello scrivere da sempre insito un senso di sacralit legato alla genesi del segno e alle sue propriet di rappresentazione-evocazione della realt. La scrittura e larte visiva hanno, com noto, unorigine comune che si basa sulla volont di rappresentazione di un oggetto attraverso un segno.

Il filosofo francese Jacques Derrida afferm che il linguaggio, parlato o scritto, sempre una forma di scrittura, in quanto sistema strutturato di segni (significanti) a cui si attribuiscono significati condivisi allinterno di una stessa comunit linguistica. Prendendo spunto dallomonimo libro di Umberto Eco, il progetto Dire quasi la stessa cosa nasce dalla volont di aprire una riflessione sulla difficolt di comprensione di una parola scritta, la possibilit di errore nel processo di decodificazione del segno e la variabilit delle sue molteplici interpretazioni, passando attraverso un recupero del valore rituale del gesto dello scrivere.

Carl Trahan, la cui ricerca ruota intorno al tema della traduzione e della sua trasposizione nellambito delle arti visive, sar impegnato in una performance di 3 giorni in cui proprio attraverso un lungo processo di scrittura, metter in luce la complessit semantica e lambiguit della parola-segno, che si rivela soprattutto nel momento in cui ci si trova di fronte alla necessit di renderla comprensibile in unaltra lingua. Partendo dalla parola francese bouleversement che d il nome alla performance, lartista canadese comporr un diagramma complesso ad albero in cui ogni elemento costituito da un sinonimo della parola di partenza e della loro traduzione in italiano.

Fine a se stesso, invece il titolo del lavoro, frutto della performance del duo AFTERALL, composto dai fratelli Enzo e Silvia Viola Esposito. I due artisti napoletani, la cui ricerca verte da sempre sui temi della ripetizione e dellerrore, del linguaggio e delle sue problematiche, con particolare attenzione alla questione dellincomprensibilit, ritracciano pi volte su carta carbone, fino a renderne il contenuto incomprensibile, il testo di una lettera privata, in cui sia il mittente che il destinatario erano entrambi analfabeti. Datata 9 gennaio 1975, la missiva era stata scritta a Brooklyn (NY) da una donna, Madeline Giordano, sotto dettatura della madre Philomenia de Francisco, e indirizzata a Giuliana Di Francesco di Qualiano (NA), con preghiera di lettura da parte di sua figlia Maria Esposito. Lintervento degli AFTERALL evidenzia la mancanza di efficacia della scrittura quale strumento comunicativo anche nellambito di uno scambio tra due appartenenti alla stessa comunit linguistica. Attraverso la ricopiatura della lettera, i due artisti arrivano alla progressiva cancellazione del significato e del suo significante, producendo un totale ribaltamento di senso rispetto al gesto originario.

Lartista norvegese ystein Wyller Odden che nei suoi lavori esplora la poetica delloggetto e le sue possibilit espressive, visive e sonore, presenter invece il lavoro Everything I have ever written. Lopera frutto di unazione che lo ha visto impegnato per diversi giorni, in cui utilizzando un oggetto desueto come una vecchia macchina da scrivere, ha riportato su un unico foglio, riutilizzato pi volte, tutto quello che gli era capitato di scrivere durante il suo percorso formativo. Lazione stata compiuta dallartista nellisolamento della sua stanza, come un rituale intimo e privato, senza alcuna volont di condivisione. Il processo ossessivo di riscrittura vanifica completamente la funzione comunicativa delle parole, il segno si perde nel suo reiterarsi, rendendo la trasmissibilit del sapere completamente impossibile.

PRE-OPENING MARTEDI 16 APRILE ORE 19,00
Con live performance di Carl Trahan Bouleversement. La performance continuer per tre giorni, con conclusione venerd 19 aprile con la serata di inaugurazione e di presentazione dellopera finita.

OPENING VENERDI 19 APRILE ORE 19,00
Presentazione dellopera conclusa Bouleversement dopo la performance di tre giorni

Per info:
press@label201.com
www.label201.com
Mostra visitabile dal lunedi al venerdi ore 16,30 – 19,30 o su appuntamento

Durata della mostra: 16 aprile 23 maggio 2013

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Massimo Giannoni: “Tutto in una stanza”

La personale di Massimo Giannoni, “Tutto in una stanza”, ospitata negli spazi della Galleria Russo di Roma.

La mostra personale di Massimo Giannoni ,”Tutto in una stanza”, curata da Lea Mattarella, verr presentata negli spazi della Galleria Russo di Roma dal 18 aprile al 18 maggio 2013. A poco pi di un anno dalla personale al Palazzo delle Esposizioni, Roma ospita nuovamente il maestro toscano con una selezione in esclusiva delle sue ultime opere.
In questa occasione saranno esposte circa 25 opere: olio su tela di piccole, medie e grandi dimensioni realizzati tra il 2011 e il 2013 che riprendono le tematiche fondamentali dellartista: librerie e biblioteche, borse d’affari, e grandi vedute sulle citt.
Inaugurazione gioved 18 aprile ore 18.00. Via Alibert, 20 – Roma, alla presenza del candidato alla carica di Sindaco di Roma, il Senatore Ignazio Marino.
Catalogo in mostra Palombi Editore.
Orari di apertura:
Luned : 16.30 – 19.30
Marted – Sabato : 10.00 – 19.30
Domenica : 11.00 – 14.00
Durata: 18 aprile – 18 maggio 2013

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RIFF – XII edizione del Rome Indipendent Film Festival

Al via la XII edizione del RIFF, il Festival romano dedicato al cinema indipendente

Il futuro, il 4 aprile 2013, sar il film dapertura del Rome Independent Film Festival. A firmare il lungometraggio, la regista cilena Alicia Scherson, vincitrice nel 2005, con Play, del Premio per la migliore regia al Tribeca Film Festival.

La pellicola la prima delle numerose anteprime europee e mondiali in programmazione per la XII edizione del RIFF, che si terr dal 4 al 10 aprile presso il Nuovo Cinema Aquila di Roma.

Girato a Roma, Il futuro la prima coproduzione tra Italia (con la Movimento Film di Mario Mazzarotto, anche distributore del film), Cile, Germania e Spagna. Il film, tratto dallultimo romanzo di Roberto Bolao Un romanzetto canaglia, ha un cast internazionale: Rutger Hauer (Blade Runner, Ladyhawke, La leggenda del santo bevitore), Nicolas Vaporidis (Notte prima degli esami, Come tu mi vuoi, Femmine contro maschi), la cilena Manuela Martelli (gi protagonista di Sonetaula di Salvatore Mereu), e il giovane Luigi Ciardo (Lestate di Martino).

Giunto al dodicesimo anno, il RIFF mantiene il proprio obiettivo originario di dare visibilit a pellicole lontane dai circuiti commerciali dellaudiovisivo con una selezione di opere provenienti da ogni parte del mondo.

Ben 10 i lungometraggi stranieri in concorso: O palhao (The Clown) diretto dal brasiliano Selton Mello, candidato allOscar come film straniero; Ombline, del francese Stphane Cazes, con Mlanie Thierry, vincitrice nel 2010 di un Csar come Miglior Rivelazione Femminile; Silent City secondo lungometraggio della regista olandese Threes Anna, premiato nel 2012 al San Sebastian International Film Festival; la coproduzione Ungheria /Canada The Maiden Danced To Death di Endre Hules, vincitore del European MediaPlus Award; DonT Stop diretto dal ceco Richard Rericha, la produttrice del film Ondrej Zima sar presente al RIFF nellambito del Forum sulle produzioni indipendenti; Baby Blues diretto dalla polacca Kasia Roslaniec, premiato alla Berlinale 2013; dallIndia Drapchi per la regia di Arvind Lyer; Fenix 11.23 diretto da Joel Joan e Sergi Lara; lopera prima delliraniana Tina Gharavi, Im Nasrine, candidato ai BAFTA 2013, che parteciper allincontro RIFF su Film Industry, Women Equal Opportunities and Diversity e infine Two Hundred Thousand Dirty lopera prima del regista americano Timothy L. Anderson.

Ampio spazio anche alla sezione lungometraggi italiani, con 7 opere prime in concorso. Questi i titoli selezionati: Carta Bianca di Andres Arce Maldonado, Aquadro di Stefano Lodovichi, Le formiche della citt morta di Simone Bartolini, Lultima foglia di Leonardo Frosina. Spaghetti story di Ciro De Caro e infine gli innovativi Lost in Laos di Alessandro Zunino e Transeurope Hotel di Luigi Cinque con Pippo Delbono.

Con i documentari internazionali e italiani il RIFF propone unattenta fotografia dellattualit. Tra le opere in concorso segnaliamo il cipriota Buffer Zone diretto da Pawel Pstragowski, la storia del movimento di occupazione dellaria cuscinetto dove i giovani cercano di contrastare le forme di capitalismo nellisola, un tema che alla luce degli ultimi avvenimenti assume particolari significati; Forbidden Voices di Barbara Miller d espressione alla storia di tre donne blogger censurate e contrastate nei loro paesi di origine; The Suffering Grasses diretto dallamericana Iara Lee sulla guerra siriana; La Valle dello Jato di Caterina Monzani e Sergio Vega, storia di Pino Maniaci e del suo impegno giornalistico contro la mafia; Slot di Dario Albertini sul gioco dazzardo.

Molto interessante e varia la selezione dei cortometraggi internazionali e nazionali alcuni dei quali vantano anche la presenza di volti noti del cinema e della tv, tra i quali, solo per citarne alcuni: Valerio Mastandrea, Giorgio Colangeli, Paolo Sassanelli, Francesco Montanari, Alessio Vassallo, Stefano Abbati, Lucrezia Piaggio, Irene Maiorino, Francesco Benigno.

A completare la programmazione del RIFF vanno menzionate le sezioni Student short competition, Animation short competition, Experimental ed infine le sezioni delle sceneggiature e dei soggetti.

Lattenzione alla distribuzione cinematografica, nellambito del Festival, viene sottolineata anche dalla presenza, fra i componenti della giuria, di Pascale Faure (Responsabile cortometraggi Canal+, Francia) e Philippe Kreuzer (Bavaria Media GmbH) che si affiancano ad alcuni nomi importanti del mondo del cinema, della musica e del giornalismo come Wilma Labate, Agostino Ferrente, Piotta, Franco Montini solo per citarne alcuni.

Fra gli eventi paralleli del Festival, sempre al Nuovo Cinema Aquila, per sabato 6 aprile previsto un doppio appuntamento: il V Forum I nuovi profili della produzione cinematografica europea indipendente, con i produttori aderenti al progetto Producers on the move, iniziativa lanciata a Cannes nel 2000 dalla European Film Promotion (EFP), per discutere sulle dinamiche distributive internazionali e lincontro con il produttore David Pope per un confronto sulla presentazione delle idee e dei progetti (pitching) allindustria internazionale cinematografica.

Per mercoled 10 aprile invece previsto un incontro sulle Web Series, alla presenza di alcuni dei registi che si sono posti allattenzione del grande pubblico grazie ad interessanti produzioni indipendenti sul web.

Al termine del Festival saranno assegnati i RIFF Awards per un valore di oltre 50.000 Euro.

Con il sostegno organizzativo dellAssessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, il contributo del Ministero dei Beni Culturali – DGC e il contributo dellAssessorato alla Cultura della Regione Lazio, il RIFF registra ogni anno crescenti apprezzamenti, di pubblico e critica, per la qualit e lindipendenza delle opere selezionate.

Scarica il programma completo del Festival

www.riff.it

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Concorso Creazioni Giovani – Sesta Edizione

Al via la 6 edizione del concorso Creazioni Giovani: scadenza 10 giugno 2013

In premio la partecipazione gratuita al MACEF per 6 designer/artigiani under 35 e 2 scuole di alta formazione universit ad indirizzo artistico e progettuale e design.

Parte la 6 edizione del concorso CREAZIONI GIOVANI che mette in palio ben 8 spazi espositivi gratuiti al MACEF (12 15 settembre 2013 ), allinterno dellarea Creazioni.

Ecco le 3 grandi novit:

– passano a 6 i vincitori del concorso, giovani artisti e artigiani che saranno selezionati per l’innovazione, la ricerca e la loro particolare espressione artistica.
– il concorso si apre anche alle scuole di alta formazione ed alle universit, le quali dovranno presentare le loro collezioni e 2 di essi saranno premiati per l’innovazione, la ricerca e la loro particolare espressione artistica.
– Puoi inviare la tua candidatura via e-mail.

Creazioni Giovani il concorso internazionale che nasce con lobiettivo di promuovere le produzioni di ricerca e innovazione. Il concorso promosso da MACEF in collaborazione con Artex e con il patrocinio di CNA e Confartigianato Imprese.

PER PARTECIPARE:
– essere giovani artisti-artigiani con et inferiore ai 35 anni oppure scuole ad alta formazione ed universit ad orientamento artistico, progettuale e di design
– non avere mai partecipato al MACEF
– avere una propria collezione di prodotti

SE SEI UN’ARTISTA O UN ARTIGIANO: SCARICA IL BANDO

SE SEI UNA SCUOLA O UN’UNIVERSITA’- SCARICA IL BANDO PER GLI ISTITUTI

TIMING:
10 GIUGNO 2013: Scadenza invio dossier di candidatura
10 LUGLIO 2013: Comunicazione ai vincitori
12-15 SETTEMBRE 2013 Esposizione a Macef – edizione Settembre 2013

CONTATTO: creazionigiovani@artex.firenze.it
Artex Centro per lArtigianato Artistico e Tradizionale della Toscana
Via Sandro Botticelli, 9r
50132 Firenze
Tel. +39 055 570627
Maria Elena Angeli

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Materia, segno e gesto di Chiara Abbaticchio

Materia, segno, gesto. Le opere di Chiara Abbaticchio esposte dal 4 al 16 aprile alla Galleria Vittoria.

Che siano paesaggi urbani o figure, le opere di Chiara Abbaticchio si rendono evidente in un progetto in cui il colore gioca un ruolo dimportanza primaria.
Il pensiero manifestato attraverso combinazioni emotive in unintensit auto-espressiva con riferimento alla forma, dove la linea, il colore e la figura perdono il loro significato, volendo sorprendere, con lobiettivo di eleggere la materia a ruolo fondamentale, giacch portatrice nellimmagine di una espressione efficace, che rappresenta la comunicazione.
Il segno veloce, di azione e materico, attraverso il colore esalta listinto.
Il colore ama i contrasti che si fondono armoniosamente, risultano al tempo stesso morbidi e accesi, cosicch la crudezza plastica della forma si attenua in questa luce avvolgente.
Tutto questo attraverso larte gestuale, le permette di esprimersi con un approccio alla musica e alla filosofia, conoscenza che le permette di sprigionare le proprie emozioni e forze interiori con pennellate energiche, quasi fossero spazzolate di colore.
Assume cos una tecnica del mai finito, ma mai del tutto astratta, un ideale mistico di arte pura.
La raffigurazione della sua pittura in apparenza casuale senza forme definite. La macchia espressione evocativa, la scelta dei soggetti daltra parte, denuncia uninclinazione al dialogo con se stessi, emanando dalle opere, dopo un attenta visione, un fascino sottile e inconfondibile che porta una dimensione diversa dove tutto si fonde in un nuovo stato dessere.
Personalit diverse strutturate in maniera incisiva allabbandono di ogni schema.
Materia, segno, gesto esplodono sulla tela con immediata vitalit. Le linee caotiche ricreano i loro punti fermi e da ogni pennellata nascono nuovi equilibri rappresentati tra armonia e ritmo che magnificamente acquisiscono nuove forme e nuovi valori.
Da Platone in poi la polarit forma-materia la dicotomia presente nella nostra cultura, magma informale dellenergia primordiale, proiettandole nello spazio della composizione.

Inaugurazione: Gioved 04 Aprile 2013 alle ore 18.00
Durata: 04 16 Aprile 2013
Presso: Galleria Vittoria Via Margutta, 103 Tel. 06.36001878
A cura di: Tiziana Todi e Tiziano M. Todi
orario galleria: luned / sabato 15,00-19,00 – fuori orario su appuntamento
www.galleriavittoria.com – info@galleriavittoria.com

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Ognuno il suo stile – IV Appuntamento

Ill 5 aprile 2013 la Galleria Tartaglia Arte apre al pubblico le votazioni e inaugura la IV mostra del progetto “Ognuno il suo stile”.

La galleria Tartaglia Arte prosegue con la IV mostra del progetto Ognuno il suo stile. Il 5 aprile 2013 apre al pubblico le votazioni delle opere e inaugura, con la presentazione critica di Carmen De Stasio, il quarto appuntamento con l’esposizione del lavoro di sei autori: Anita Damas, Gennaro Falcone, Attilio Nesi, Adriano Ribeiro, Fulvio Tornese, Luigi Tosti.
La particolarit di questo progetto il coinvolgimento diretto del pubblico che potr votare, in sede dellesposizione o sul sito www.tartagliaarte.it, lopera pi apprezzata.
Questo permetter alla galleria, al termine di tutto il progetto espositivo, di presentare e dedicare una mostra personale ai 6 artisti pi votati dal pubblico. Coloro che avranno dato la maggior preferenza allartista scelto in ogni collettiva, riceveranno, in omaggio, una riproduzione di un opera autografata dallartista.
In ogni mostra collettiva saranno esposte 3 opere per ogni autore, ma solo una sar designata, in sede e sul sito, per la votazione.
Il Progetto: Ognuno il suo stile. 60 artisti in 10 appuntamenti.
Si avvicenderanno 6 artisti per volta in dieci mostre. Ogni artista avr lopportunit di esporre alcune opere da lui stesso ritenute maggiormente rappresentative del suo stile.
Nessun limite di forme e linguaggi.
Per gli artisti un occasione di autorappresentazione, di esporre il lato pi intimo, di far coincidere il pi possibile profondit interiore e superficie esteriore, senza vincoli di alcun genere. Saranno diversi tra loro e completamente sganciati da un filo conduttore. Questa libert incondizionata garantisce una molteplicit di espressioni artistiche che inseriranno i visitatori in un caleidoscopio di stili, materie e colori.
Artisti individuati e selezionati
E un progetto che la Tartaglia Arte ha maturato nel tempo. In sintonia con lo stile che la contraddistingue, pone in primo piano la ricerca continua di artisti validi. Con uno sguardo sempre attento ha potuto selezionare, nel corso degli anni, numerosi autori che in questo progetto saranno affiancati da artisti provenienti anche da altri circuiti, per confermare il dinamismo che garantisce una proposta vasta e innovativa.
Arricchimento culturale.
Questo progetto nasce e si svolge nelle proprie sedi, ma, in una positiva visione futura, proseguir in un iter che vedr le esposizioni spostarsi in sedi diverse, nazionali e internazionali.
Grazie a questa iniziativa gli artisti hanno loccasione di raggiungere una maggior notoriet e un ampliamento biografico e di quotazioni.
La selezione di opere originali, per tecnica e stile, porta ad un arricchimento culturale e ad un costante aggiornamento sulle novit artistiche contemporanee.

Periodo mostra: dal 5 al 22 aprile 2013
Sede: galleria Tartaglia Arte via XX Settembre, 98 c/d – Roma
orario e giorni: dal luned al venerd 9.30 13.30 / 16,00 19,30
sabato 10,00 13,00 / 16,00 19,00
chiuso domenica e festivi
Sito per votare lopera: www.tartagliaarte.it o in sede dell’esposizione

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Silvia Petrucci Dal Co’

Vi presentiamo Silvia Petrucci Dal Co’, sezione Artigianato della terza edizione del volume RomaCreativa.

La seconda guerra mondiale è appena finita e Alberto Dal Co, un giovane calzolaio di Traversetolo (piccolo comune in provincia di Parma) viene convinto dalla sorella Amabile a trasferire la sua attività a Roma. Quando, nel 1951, trasferisce a Porta Pinciana il proprio laboratorio, forse Alberto non immagina che le sue opere finiranno ai piedi delle più celebri dive dell’epoca: Gina Lollobrigida, Ava Gardner, Audrey Hepburn. Per difenderle dall’invadenza dei fotografi, inventa la scarpa “Paparazzo”, che contribuirà alla diffusione del tacco a stiletto nel mondo. Per Alberto le scarpe vanno trattate come piccole opere d’arte. Sarà per questo che trentaquattro modelli Dal Co, creati tra il 1954 e il 1960, sono esposti al Metropolitan Museum of Art di New York. E, dopo oltre cinquant’anni, è ancora possibile trovare il laboratorio di calzature
Dal Co’, gestito dalla nipote, Silvia Petrucci. “Il mio lavoro nasce dall’esperienza storica della mia famiglia e dalla volontà di continuare la meravigliosa tradizione italiana dell’artigianato, quella capace di assicurare un prodotto veramente unico”. All’epoca le scarpe si realizzavano a stretto contatto con le sartorie d’alta moda: un abito importante richiedeva calzature della stessa stoffa, “pezzi unici” spesso decorati con ricami fatti a mano. Oggi invece la globalizzazione imperante tende a privilegiare la quantità alla qualità. “Per questo il mio obiettivo è continuare a impegnarmi in questa decennale attività: voglio sottolineare l’unicità del fatto a mano, magari fornendo ai giovani disegnatori l’occasione per realizzare le loro idee in modo artistico e creativo, lontano da un’ottica esclusivamente commerciale”. Anche per questo tutti i modelli creati dal laboratorio Dal Co’ vengono presentati con cadenza semestrale presso il laboratorio-negozio in Via Vittoria 65. “Tutti modelli – sottolinea Silvia – rigorosamente realizzati a mano da maestri calzolai. Io e mia madre, Nives Dal Co’, siamo fiere di portare avanti questa tradizione di famiglia”. Ed effettivamente c’è di che essere orgogliosi, visto che il laboratorio Dal Co’ collabora da sempre con alcune delle più importanti firme dell’alta moda italiana, come Valentino, Lancetti e Balestra.

www.dalco-roma.com

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Lucilla Paci

Vi presentiamo Lucilla Paci, sezione Artigianato della terza edizione del volume RomaCreativa.

Nata a Genova ma romana d’adozione, Lucilla Paci è una stilista che lavora sugli accessori d’alta moda, in particolare le borse. Prima di occuparsi di moda però, Lucilla si laurea in Architettura ed esercita la professione presso l’Università di Genova, uno studio privato e un ente previdenziale. “L’idea di avviare un’attività legata al design – racconta – nasce dall’unione tra la passione per la moda e la convinzione che la progettazione e la composizione dei volumi possano applicarsi a materiali diversi nella forma e nelle dimensioni”. Le competenze tecniche che servono per progettare grandi spazi sono importanti anche per la creazione di quelli piccoli, cioè le borse. E così, proprio come succede per gli immobili, anche le creazioni di Lucilla sono pezzi unici e originali. Forti di un lavoro esclusivamente artigianale attento alle esigenze del cliente. L’obiettivo del marchio, sottolinea la stilista, è tornare a impadronirsi del progetto e della creazione di ciò che si indossa. Instaurare un rapporto diretto tra oggetto e utilizzo. Il lavoro artigianale permette di sottrarsi alle logiche dei grandi numeri che finiscono per appiattire il progetto in nome della semplificazione del processo produttivo. L’artigianalità rende dunque possibile uno slow-design in cui ogni progetto si apre al dialogo con l’utente. E’ proprio nello studio/showroom di piazza Capranica, a Roma, che le idee di Lucilla prendono forma. In questo spazio espositivo c’è anche il suo laboratorio, così chi sceglie di acquistare una borsa della collezione – spiega la designer – può assumere un ruolo attivo e partecipare alla creazione, esprimendo le proprie esigenze specifiche a partire dal colore e dalle dimensioni fino ad arrivare a definire progetti su misura completamente nuovi che soddisfino esigenze differenti. In questo senso l’alta moda, reinventandosi costantemente, si allontana dal rischio dell’omologazione per rispondere al requisito dell’originalità. Ci si lascia alle spalle il pret a porter per ritornare a creazioni stilistiche più vicine alla sartoria. Infatti, come la stessa Lucilla racconta: “questo è un momento cruciale e si respira un’aria di fermento. Si sta facendo sempre più forte la domanda di creazioni originali e di alta qualità, sia per materiali sia per realizzazione. Soprattutto, c’è sempre più richiesta di creazioni personalizzate”.

WWW.LUCILLAPACI.IT

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Maurizio Martinelli

Vi presentiamo Maurizio Martinelli, sezione Artigianato della terza edizione del volume RomaCreativa.

Maurizio Martinelli durante i suoi anni di liceo artistico viene troppo spesso “pescato” dai professori intento in un’altra e ben più strana attività. Maurizio ama disegnare cornici e, più che la scuola, decide di seguire il suo istinto. In quattro anni di apprendistato impara le tecniche della doratura e argentatura, eseguite applicando i metodi tramandati dai vecchi maestri artigiani. Nel 1981 apre la sua prima attività, cominciando a collaborare con i Musei Vaticani, con il Museo di Roma e con la Treccani per la conservazione di stampe e mappe antiche. Negli anni le cornici di Maurizio girano per l’Europa: nel 2006, in occasione della manifestazione “La dolce vita”, viene invitato a Londra per presentare le sue opere. Nel 2008 espone alla Maison et Objet di Parigi, dove viene premiato. L’anno successivo è a Bruxelles, ospite alla Expo Italia. Maurizio ha una fissazione, un solo obiettivo: “Creare, creare e creare. Per non smettere di imparare”. E’ ancora questa la sua convinzione, lo scopo che ha indirizzato un’esperienza ormai trentennale nel campo delle cornici. “Nel mio lavoro cerco il giusto equilibrio: la cornice e il quadro devono diventare le due parti di un’armonia che resterà indivisibile nei secoli”. Del resto, l’amore e la cura per il dettaglio – quello che ancora si tramanda nelle botteghe artigianali italiane – hanno sempre contraddistinto una tradizione che viene giustamente celebrata in tutto il mondo. “Eppure, proprio in Italia, nel mio campo siamo ormai in pochi. Stiamo sparendo, anche se esistono ancora piccole oasi in cui quest’arte sopravvive. Per esempio nella giovane azienda di Fabrizio Mancini, a Paliano, si respira ancora quella voglia di crescere e di imparare”. Anche in questi ultimi anni Maurizio non ha mai smesso di studiare. Soprattutto, non ha mai smesso di guardarsi intorno: “La fonte più grande di ispirazione è la vita, la natura, ciò che ci circonda. Là è possibile trovare i colori, i modelli, le forme che diventeranno famose al pubblico, magari anche tra dieci anni. Bisogna soltanto cercare di coglierle prima, anticipando i tempi”. Parola di Maurizio, che sa che una cornice, anche quando è vuota, può raccogliere dentro di sè tutto un mondo.

www.mauriziomartinelli.it

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Italia Garipoli

Vi presentiamo Italia Garipoli, sezione Artigianato della terza edizione del volume RomaCreativa.

Italia Garipoli nata a Palizzi, un piccolo paese dellentroterra calabrese. Larte del ricamo appartiene alla lunghissima tradizione di quella terra del sud, ed proprio l che Italia si formata. Si specializzata in varie tecniche, tra cui la trina ad ago, che richiedono un rigoroso conteggio dei fili della tela prima dellesecuzione. Ancora giovanissima, Italia approda a Roma, dove matura lidea di trasformare quella che la sua passione in una vera e propria professione. Fonda un laboratorio di ricamo e restauro, dove la realizzazione dei prodotti viene eseguita rigorosamente a mano con le stesse antiche e raffinate tecniche tradizionali. Le sue collezioni sono innovative ma si contraddistinguono per lattenta scelta di cotoni, lini e sete, tutte di produzione italiana. Si ispira alla raccolta dei tracciati originali del periodo compreso tra lOttocento e met Novecento.Il mio lavoro nasce dalla cultura della mia terra dorigine, la Calabria: in quella regione, come in tutto il meridione, ancora forte linteresse per il ricamo a mano come anche per la tessitura. Da giovanissima, ho avuto lintuizione di trasformare quella che era solo una forma di tradizione, in una professione, fondando nella capitale la mia azienda. I prodotti di Italia, cos antichi eppure cos innovativi, la portano a collaborare con architetti e designer, che le chiedono di realizzare, spesso su loro disegno, accessori per larredamento residenziale, ma anche per ambienti nautici e luoghi di ristoro. tutto merito dellinnovazione dei miei tracciati, che prendono ispirazione da un vasto archivio che abbraccia un periodo lungo pi di un secolo e che rispondono a una domanda di mercato in continua evoluzione. La tradizione del ricamo fa dunque il suo ingresso negli arredi odierni. Senza dimenticare, certo, la moda. Lo spirito sartoriale permette di realizzare i capi su misura in risposta a qualsiasi esigenza. Anzi, lartigianato artistico, nel modo in cui lo concepisco, deve saper trasmettere alle nuove generazioni questa forma di cultura, che non deve andare persa, ma deve, anzi, rappresentare unopportunit formativa, di crescita e lavorativa.

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Massimo Ceretti – Orafi Ceretti

Vi presentiamo Massimo Ceretti, sezione Artigianato della terza edizione del volume RomaCreativa

Massimo Ceretti nato nel 1961 a Roma, dove si diploma allIstituto Tecnico Commerciale. Dopo il servizio militare passa daun lavoro allaltro. Piccole esperienze: prima nel settore assicurativo,poi, come commerciante allingrosso di preziosi, perchsuo padre, Ivan, un orafo. Massimo comincia a frequentare illaboratorio artigianale del padre, dove finisce per ereditare lastessa passione, tanto che nel 1982 inizia la loro collaborazione.Nel 1990 Massimo, diviene titolare dellazienda, ma il padre continuaa collaborare con il figlio nellallestimento di mostre e fiere.S, perch Massimo Ceretti comincia a girare il mondo: dal 2003partecipa a numerose fiere dellartigianato a Parigi, Londra e NewYork. Nel 2005 partecipa a una mostra sullItalia a Tokyo, dove riscuoteun grandissimo successo. Da sempre la mia specializzazione quella della granulazione etrusca. una tecnica particolare,molto difficile da eseguire, in quanto si effettua con una legadoro molto alta, tanto da poterla definire quasi doro puro, quindicon temperature molto elevate e una fortissima duttilit del metallo.Si tratta di una tecnica antichissima: dagli etruschi chederiva la nostra cultura artistica del bello e del buono. Non di certodai romani, che dedicarono molto pi tempo alla strategia dellaguerra. Eppure Massimo da sempre alla ricerca costante di nuoviequilibri tra la bellezza tradizionale e i moderni canoni estetici.
Con la mia tecnica vorrei divulgare la cultura del gioiello italiano,dalle sue origini pi antiche fino alla concezione pi moderna.La mia sfida quella di creare continuamente gioielli attuali, sianel design sia nella praticit, che abbiano, per, un sapore originale.
La bellezza da sempre un valore connaturato alla nostranatura e alla nostra cultura e promuoverla allestero per me ungrande onore. Per questo motivo collabora e coglie le occasioniistituzionali per promuovere le sue creazioni in tutto il mondo.Perrilanciare una cultura, quella dellartigianato, che viene tramandatacome fosse un vero tesoro, da custodire con grande amore.Quello che so, lho imparato da mio padre – dice Massimo conorgoglio – il quale a sua volta lo ha imparato da un anziano oraforomano. Per me continuare questa tradizione un grande onore.
www.oraficeretti.com

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Culturability. Fare insieme in cooperativa

La Fondazione Unipolis indice il bando Culturability, fare insieme in cooperativa con lobiettivo di promuovere la costituzione di nuove imprese nei settori culturale e creativo, in forma cooperativa e con finalit di carattere sociale.

La Fondazione Unipolis indice il bando Culturability, fare insieme in cooperativa con lobiettivo di promuovere la costituzione di nuove imprese nei settori culturale e creativo, in forma cooperativa e con finalit di carattere sociale. Liniziativa intende favorire nuove opportunit di lavoro per le ragazze e i ragazzi, per questo la partecipazione riservata a giovani dai 18 fino ai 35 anni. Il Bando si propone di unire, quindi, cultura, inclusione sociale e creazione di lavoro, con particolare attenzione alle nuove generazioni.

Unipolis impegna fino a 200 mila euro come contributo alla nascita delle imprese, a cui si aggiunge la rete di supporto a un percorso di accompagnamento allo sviluppo delle idee imprenditoriali selezionate.

Unipolis la fondazione dimpresa del Gruppo Unipol. Persegue, senza scopo di lucro, finalit di ricerca scientifica e culturale, di promozione e inclusione sociale, sia attraverso progetti operativi propri, sia mediante lerogazione di risorse economiche ad altri soggetti attivi nella societ civile. Il presente Bando promosso da Unipolis nellambito del proprio programma di intervento intitolato Culturability – la responsabilit della cultura per una societ sostenibile, che coniuga riflessione e intervento concreto nei campi della cultura e dellinclusione sociale, sostenendo studi, ricerche, iniziative e progetti che diano contributi significativi alla promozione della cultura quale fattore di sviluppo e integrazione sociale e civile, con particolare attenzione alle proposte che assicurano un forte coinvolgimento dei giovani.

Unipolis mette a disposizione 200 mila euro per supportare la nascita delle start up. Tale cifra sar suddivisa fra un massimo di 10 progetti che verranno selezionati fra quelli presentati nellambito del Bando, con un contributo di 20.000 euro per ciascun progetto. Il numero delle idee imprenditoriali selezionate che accederanno al contributo economico varier in funzione della quantit e della qualit delle proposte pervenute che risulteranno coerenti con i criteri definiti dal Bando.

Il Bando rivolto a giovani di et compresa fra i 18 i 35 anni compiuti.

Le proposte dovranno pervenire obbligatoriamente da gruppi composti da minimo 3 persone.

Le candidature dovranno pervenire obbligatoriamente entro il 30 aprile 2013 ore 23.59, compilando lapposito modulo di iscrizione direttamente on-line sul sito www.culturability.org della Fondazione Unipolis.

Scarica il bando di partecipazione.

Ulteriori informazioni al link:

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Dominik Lang. Missing Parts

The Gallery Apart orgogliosa di inaugurare i suoi nuovi spazi di via Francesco Negri 43 con la mostra Missing Parts, la prima personale in una galleria italiana dellartista ceco Dominik Lang, curata da Ldia Pribiov.

The Gallery Apart orgogliosa di inaugurare i suoi nuovi spazi di via Francesco Negri 43 con la mostra Missing Parts, la prima personale in una galleria italiana dellartista ceco Dominik Lang, curata da Ldia Pribiov.

Per l’occasione Dominik Lang ha progettato una installazione site specific che interagisce con i nuovi caratteristici spazi della galleria. Lang indaga sistematicamente lambiente che lo circonda, modificandolo con i suoi interventi architettonici. Nella progettazione di questo nuovo lavoro parte dalla distribuzione degli spazi, si focalizza sulle sue regole di composizione per poi applicarle al suo processo creativo. Lartista riflette sui possibili significanti degli spazi della galleria, sottolinea o nega la struttura formale dello spazio, reagisce alla sua funzionalit, non solo architettonica, ma anche sociale ed istituzionale. Le contraddizioni interne della forma, del materiale e dei significati sono analogiche alle soggettive emozioni dellartista.

Dominik Lang opera con i moduli spaziali, trasforma lo spazio espositivo, enfatizza o contesta le sue funzionalit.
Indaga la relazione tra lo spazio e la superficie, creando il proprio archivio della plasticit, positiva e negativa.
Segnala la nuova forma autonoma, la quale mantiene la propria ambiguit, lapertura verso le diverseinterpretazioni. I lavori di Lang sono in mezzo tra la scultura e larchitettura, la sua installazione potrebbe essereinterpretata anche come un modello possibile, come una partitura architettonica. Lautore manipola i materialiprimari, crudi, dai quali compone la nuova totalit, non evitando il rischio. Le sue opere sono un po come irebus: concettuali, assurdi, a volte surreali, provocatori.
Dominik Lang dedica una grande attenzione anche alla storia passata. Come se cercasse di ricordarequalcosa che non ha vissuto lui stesso. Nelle sue realizzazioni precedenti aveva interagito con la scena artisticacecoslovacca non ufficiale che, attiva nella seconda met dello ventesimo secolo, non poteva fino al 1989esporre nelle strutture ufficiali. Artisti che oggi cominciano ad essere internazionalemente riconosciuti, comeMaria Bartuszov, Hugo Demartini, Milan Grygar, Eva Kmentov, Bĕla Kolřov, Stanislav Kolbal, Karel Malich
Jiř Novk, incarnavano allora lopposizione contro il realismo socialista, supportato dal regime, ed avevanocreato opere avanguardistiche, astratte. Lang cos rappresenta una certa storia dellarte, larte diventaloggetto della ricerca artistica. Punto di partenza simile aveva anche la sua installazione La Citt Dormente alla54. Biennale di Venezia, nel padiglione ceco e slovacco nel 2011, dove aveva presentato le sculture di suo
padre Jiř Lang, e le aveva inserite in un contesto nuovo.
Nei nuovi spazi di The Gallery Apart Lang reagisce criticamente ai messaggi del modernismo e alla astrazionegeometrica del dopoguerra. Lartista opera nello spazio della galleria con un intervento scultoreo checoinvolge entrambi i piani espositivi, sconvolgendo la gerarchia delle diverse parti dello spazio. La ricerca diDominik Lang diventa cos il commento dei modi, come le cose funzionano, come sono composte e comesono preservate dalla societ. Seguendo simili suggestioni, Lang affianca poi alla grande scultura site specificun’ulteriore installazione composta di sculture, collage e disegni dotati di specifica autonomia ma nel contempologicamente interconnessi in un unico scenario storico-artistico.

Inaugurazione: 15 marzo 2013

Durata della mostra: 15 marzo – 11 maggio 2013

The Gallery Apart – via Francesco Negri 43, Roma
www.thegalleryapart.it

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Francesco Zizola – Uno sguardo inadeguato

“La storia che ho la speranza di raccontare con queste fotografie anche quella di chi fino ad ora ha guardato ed stato a guardare. La storia che ci ri-guarda.

Il percorso tracciato dalla successione delle immagini ambisce a proporre una lettura ulteriore rispetto a quella referenziale di cui i soggetti e le situazioni ritratte sono portatori. Attraverso una rigorosa selezione della sua produzione a colori, Francesco Zizola si concentra su una riflessione che chiama in causa non soltanto il suo modo di essere fotogiornalista, ma la natura stessa del suo sguardo e, con essa, unintera cultura del fare immagine nel contesto di una storia collettiva e globale in cui si avverte lurgenza e la necessit di comprendere la propria responsabilit allinterno delle complesse dinamiche in cui ognuno preso e chiamato in causa.

La peculiarit della mia posizione sta nellessermi trovato a percorrere il crinale che separa due mondi: quello che divide il mondo di chi guarda da quello di chi guardato. Se davvero lobiettivo della mia macchina stato gli occhi di coloro che hanno poi visto le mie foto e che hanno cos potuto conoscere e formarsi unopinione su situazioni altrimenti loro precluse dai limiti del loro orizzonte esperienziale e percettivo, la mia responsabilit consiste anche nellesercitare un costante ripensamento critico della mia posizione di testimone, filtro non-obiettivo (ironia della lingua) alla continua ricerca di un possibile equilibro sul crinale tra quei due mondi. Da dove guardo? Da dove scatto le mie fotografie? Credo che per me sia tempo di aprire la riflessione sul campo dello sguardo, per restituire complessit alle immagini e lasciarle evocare una vicenda che ha viaggiato parallela rispetto a quella di sofferenza, dolore, disperazione, riscatto o rivincita che conosciamo gi. Una vicenda in cui chi guarda ora a sua volta ri-guardato dalle immagini, e chiamato in causa. La storia che ho la speranza di raccontare con queste fotografie anche quella di chi fino ad ora ha guardato ed stato a guardare. La storia che ci ri-guarda.

Francesco Zizola (classe 1962) nato e vive a Roma.
Ha fotografato le principali crisi e conflitti che si sono succeduti nel mondo negli ultimi 25 anni. Un forte impegno etico e una personale cifra stilistica caratterizzano la sua produzione fotografica. I suoi progetti e gli assignment per numerose testate italiane e internazionali lo hanno portato in tutto il modo, dandogli l’occasione di ritrarre crisi umanitarie spesso rimaste ai margini della notizia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui nove World Press Photo e quattro Picture of the Year International. Sei sono i libri che ha pubblicato, tra cui ‘Iraq’ (2007), e ‘Born Somewhere’ (2004) dedicato alla condizione dell’infanzia in 27 paesi del mondo. Nel 2003 Henri Cartier Bresson include una fotografia di Francesco tra le sue 100 preferite. Da questa collezione nasce una mostra, ‘Les Choix d’Henri Cartier Bresson’ e un libro.
Nel 2007 insieme a un gruppo di colleghi, fonda l’agenzia NOOR, la cui sede ad Amsterdam.
Nel 2008 tra i fondatori del 10b Photography di Roma, un centro polifunzionale dedicato alla fotografia professionale.

La mostra a cura di Deanna Richardson

Durata: 16/03 – 28/04/2013
Museo Di Roma In Trastevere
piazza S. Egidio, 1/b – 00153 Roma

Orario: Orario
Marted-domenica ore 10.00-20.00
Chiuso luned

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Obbiettivo Donna – Percorsi atemporali

Tre fotografe selezionate per l’ottava edizione di Obiettivo Donna, quest’anno intitolata “Percorsi atemporali”: Sara Palmieri, Annalisa Natali Murri e Luciana Passar.

Tre fotografe selezionate dall’esperta fotografa Lina Pallotta, al centro di quest’edizione di Obbiettivo Donna. La rassegna, organizzata e prodotta da Officine Fotografiche Roma, con il Patrocinio del Municipio Roma XI, si svolger dal 7 al 29 marzo. Uno spazio aperto al confronto, alle contaminazioni visive e all’intrattenimento con un approccio, nonostante i profondi temi trattati, frizzante e stimolante.

L’ottava edizione prende il via gioved 7 marzo con l’inaugurazione di tre mostre fotografiche, scelte attraverso un bando di selezione, per esplorare un ampio spettro di lavori realizzati dalle socie e fotografe di Officine Fotografiche Roma. Oltre 50 i progetti pervenuti e selezionati da Lina Pallotta, fotografa e docente che vive tra Roma e New York, dove si diplomata in Fotogiornalismo allInternational Center of Photography. le tre autrici scelte, Annalisa Natali Murri, Sara Palmieri e Luciana Passaro hanno sviluppato in maniera organica ed esaustiva i soggetti che hanno deciso di affrontare e approfondire, spiega Lina Pallotta, sono progetti aggiunge che ho selezionato perch li ritengo professionalmente e concettualmente compiuti. Il linguaggio indipendente e personale, la scelta di privilegiare un approccio intimo, che non penalizza la ricerca formale o strutturale, arricchiscono il dialogo sul linguaggio visivo contemporaneo. I temi presentati spaziano dalla documentazione sociale di Annalisa Natale Murri che con Cinderellas, continua la Pallotta, riporta con partecipazione, ed empatia femminile, la condizione delle Hijras, transessuali del Bangladesh. C’ poi il dolore connesso alle problematicit espresse in Algs da Luciana Passaro, che rappresenta con grande sobriet le limitazioni che la malattia impone a un giovane corpo. L’esplorazione della memoria storica personale, con M. di Sara Palmieri. L’autrice fa del racconto autobiografico, lo strumento idoneo a sviscerare il presente. Il progetto e completato poi da una maquette, dove gli oggetti e le fotografie storiche si specchiano e si completano con le immagini prodotte dallautrice. Tre percorsi visivi diversi, uniti dall’uso che le autrici hanno fatto del bianco e nero e dallaffermazione di libert espressiva da loro seguita.

Per il secondo anno consecutivo, Obbiettivo Donna in collaborazione con Female Cut, associazione che organizza eventi live, con un approccio very female, porta sulle pareti del River Loft, presso il Lanificio159, i progetti selezionati, per l’occasione, delle socie di Officine Fotografiche Roma. L’evento, in programma il 9 marzo, tra musica, visual, grafica, fotografia, tutto rigorosamente tinto di rosa, un momento per condividere insieme le proprie passioni e punti di vista, allinsegna del divertimento e dellironia.

Nel corso della rassegna, in programma anche momenti di confronto aperti alle contaminazioni visive tra fotografia ed editoria, per discutere di come la fotografia si sia affermata, anche grazie al contributo delle donne.

Il 15 marzo, l’esperta in discipline delle arti visive Annarita Curcio, condurr il seminario La Dolce Vita: come la fotografia ha raccontato le dive del cinema italiano negli anni ’50 e ’60. La lezione-incontro vuole illustrare, attraverso una galleria di ritratti al femminile, la maniera in cui fotografi come Tazio Secchiaroli, Federico Garolla e altri ancora, hanno saputo cogliere l’atmosfera irripetibile di quei due decenni. Il 21 marzo spazio all’incontro Girls mix: contaminazioni e iniziative editoriali nel mondo della fotografia. Il confronto, coordinato da Lina Pallotta illustrer i progetti fotografici aperti alle contaminazioni, la comunicazione visiva e l’editoria Indipendente. In questo contesto si inserisce l’attivit di Giuliana Prucca, editore indipendente internazionale specializzata in arte e libri fotografici per l’occasione presenta la casa editrice Avarie con la sua prima pubblicazione,POSITION(S) di Antoine d’Agata, fotografo dell’agenzia Magnum Photo. L’incontro sar animato anche dagli interventi di Fiorenza Pinna e Chiara Capodici, 3/3 che, le qualiillustreranno la loro esperienza nell’ambito dell’editoria fotografica. Dalla prima mostra Diary n 0 di Fabio Barile passando per la contributo alle piccole pubblicazioni e sperimentazioni, tra cui poster e manifesti, elaborati con lo studio Kummer&Hermann del Sochi Project per arrivare al progetto di pi ampio respiro Little big press passando per la progettazione editoriale che ha dato vita al libro d’artista di Daniele Cinciripini e ad altre pubblicazioni, anche in corso dopera.
L’ultimo appuntamento, in chiusura di rassegna, il 29 marzo.

Simona Guerra presenter il romanzo, ispirato a una storia vera, Bianco e Oscuro, storia di panico e fotografia (ed. Postcart 2012). Un racconto fatto di immagini, parole, documenti visivi e testuali, realizzato con fotografie di Giovanni Marrozzini e postfazione di Giuseppe dellAcqua, psichiatra successore di Franco Basaglia e da allora direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste. Un percorso che intreccia il disagio mentale, ammorbidito dalle scelte e considerazioni della protagonista, che nella fotografia vede la sua ancora di salvezza.
Annalisa Natale Murri, col progetto Cinderellas, si recentemente aggiudicata il primo premio al Pictures of the Year International (POY).

Immagine: (c) Annalisa Natali Murri

Inaugurazione 7 marzo

Officine Fotografiche
via Libetta, 1 – Roma
Lun-Ven 10 – 13 e 15.30 – 19.30

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Helmut Newton

Le fotografie selezionate da Newton stesso e da lui pubblicate nei suoi primi tre libri. In mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma

Le fotografie selezionate da Newton stesso e da lui pubblicate nei suoi primi tre libri, White Women, Sleepless Nights, Big Nudes, divenuti leggendari sono state riunite in una mostra, che raccoglie la donazione delle opere fatte da Newton stesso al Preussischer Kulturbesitz della capitale tedesca.

Le immagini raccontano una storia diversa e pi segreta riferita allopera del grande fotografo rispetto a quella pi diffusa. Se infatti lopera di Newton sempre stata ampiamente pubblicata, e con grande successo, sulle pi importanti riviste di moda, non necessariamente la selezione degli scatti, compiuta dalle redazioni, era finalizzata a esprimere in modo compiuto anche il mondo spirituale e artistico dellartista che le aveva realizzate.

Nelle immagini di questa mostra invece, il fotografo stesso che definisce com e qual la storia che vuole raccontare al suo pubblico. Infatti, locchio di Newton ha la capacit di scandagliare una realt che, dietro alla suprema eleganza delle immagini, consente di intravedere unambiguit di fondo di cui erotismo e morte non sono che due aspetti della stessa ricerca di verit che si estende al di l di ogni convenzione. Nel selezionare le fotografie per i libri di cui lui stesso leditore, Newton mette in sequenza, luno accanto allaltro, gli scatti realizzati per altre committenze con gli scatti realizzati liberamente per se stesso, costruendo una storia in cui la ricerca dello stile, la scoperta del gesto elegante sottendono lesistenza di una realt ulteriore, di una vicenda che sta allo spettatore stesso di interpretare.

Molte di queste immagini sono particolarmente significative da questo punto di vista, come il ritratto di Andy Warhol colto nella stessa posizione di una statua della Madonna fotografata in una chiesa toscana, Nastassia Kinsky che abbraccia una bambola dalle sembianze di Marlene Dietrich, o la fotografia della donna al cimitero del Pre Lachaise di Parigi, o ancora, la sequenza delle donne imprigionate da protesi che, rimediando a un danno fisico non sono tanto dissimili, in verit, dal make-up che rimedia a una mancanza estetica.

Immagine: Helmut Newton, Rue Aubriot, French Vogue – Helmut Newton Estate

Ufficio Stampa Azienda Speciale Palaexpo: Piergiorgio Paris tel. 06 48941206; e-mail p.paris@palaexpo.it
Segreteria: Dario Santarsiero tel.0648941205; e-mail d.santarsiero@palaexpo.it

Inaugurazione 5 marzo 2013

Palazzo delle Esposizioni
via Nazionale, 194 Roma
Orari: domenica, marted, mercoled e gioved: dalle 10.00 alle 20.00; venerd e sabato: dalle 10.00 alle 22.30; luned chiuso
info.pde@palaexpo.it
Costo del biglietto: intero 12,50; ridotto 10,00. Permette di visitare tutte le mostre in corso al Palazzodelle Esposizioni.
Il biglietto integrato Palazzo delle Esposizioni e Scuderie del Quirinale: intero 20,00; ridotto 16.00

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Corpo di donna

Collettiva di 35 artisti che, attraverso scultura, pittura, installazione e fotografia, raccontano la donna postmoderna

Il Centro Culturale Elsa Morante di Roma celebra la Festa della Donna con una grande mostra collettiva che racconta le diverse sfumature della vita quotidiana delle donne di oggi. Il 1 marzo, presso il Centro Culturale Elsa Morante, si inaugurer la mostra Corpo di Donna, collettiva di 35 artisti, che attraverso scultura, pittura, installazione e fotografia, racconteranno la donna postmoderna e in occasione dell’opening, sar presentata “In Albis”, performance di Madame Decadent.

Nulla di celebrativo negli intenti degli artisti e delle curatrici, ma piuttosto uno spaccato di quotidianit,osservato attraverso gli occhi e le abitudini di donne in carriera, mogli, madri, donne che in modi differentisi sono affermate e hanno assunto un ruolo nella societ. Le lotte femministe degli anni passati hanno aperto la strada verso un’emancipazione che oggi ha di nuovo imprigionato il corpo femminile in uno schema asfissiante in cui sesso, religione, mass media, show e business si intrecciano.

In Corpo di Donna la parola sar data ad artisti giovanissimi affiancati da figure gi affermate nel panorama visivo contemporaneo, con lo scopo di svelare una donna imperfetta, ma cosciente delle proprie potenzialit. L’arte rivendica il ruolo sociale femminile cancellando l’immagine patinata e avvilente imposta da riviste, calendari e programmi di intrattenimento, ed esplora un universo che va oltre l’avvenenza fisica e i canoni estetici ingenuamente accettati come chiavi di un successo superficiale e a breve termine.

Artisti in mostra: Alessandro Vizzini, Alessio Fralleone, Andrea Francolino, Angelo Colagrossi, Angelo Cricchi e Simona Lianza, Antonio Conte, Barbara Salvucci, Bruno Ceccobelli, Carlo De Meo, Claudia Ferri, Claudio Abate, Cornelia Stauffer, Fernando di Nucci, Giovanni Perugini, Giulia Magg, Leonardo DAmico, Leonardo Petrucci, Lucamaleonte, Madame Decadent, Marco Rea, Matteo Basil, Maurizio Morrone, Maurizio Savini e Riikka Vainio, Mauro Bellucci, Nicole Tran Ba Vang, Oliviero Rainaldi, Paolo Pilotti, Pietro Perrone, Rosetta Messori, Salvatore Dominelli, Silvia Faieta, Simone Ialongo, Stefano Cioffi, Stefano Compagnucci, Tommaso Cascella.

inaugurazione 1 marzo ore 19.00

Centro Culturale Elsa Morante
piazza Elsa Morante – Roma
Apertura dal luned al venerd dalle 9.00 alle 19.00
Ingresso libero
Durata: 1 – 17 marzo 2013

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Marinetti chez Marinetti

Negli spazi della Galleria Russo di Roma, la mostra “Marinetti chez Marinetti” curata da Maurizio Calvesi.

Ha inaugurato venerd 15 febbraio alle ore 18.00 negli spazi della Galleria Russo di Roma, lamostra “Marinetti chez Marinetti” curata da Maurizio Calvesi con testo critico in catalogo
di Beatrice Buscaroli.
Per l’occasione vengono esposte – ed eccezionalmente messe in vendita – pi di 40 opere
provenienti dalla collezione privata di Filippo Tommaso Marinetti: Luigi Russolo, Tullio Crali,Fortunato Depero, Ardengo Soffici, Rougena Ztkov, Antonio Marasco, Gino Galli,Renato Di Bosso e Mino delle Site, solo per citare alcuni degli artisti pi rappresentativi delFuturismo che saranno in mostra.
Una panoramica vastissima e di grande qualit che annovera anche il famoso quadro
del maestro dell’Aeropittura Gerardo Dottori – La famiglia Marinetti – uno dei lavori pi
significativi del Futurismo, gi recentemente in mostra alla Galleria dArte Moderna di
Roma Capitale.
Cos ne parla il curatore della mostra Maurizio Calvesi: “Ho davanti agli occhi quel gruppo
di famiglia, che rivedo, ringiovanito solo di qualche anno, nel bel dipinto di Dottori del
1930-32, dove alle figure del padre, della madre e delle due sorelle era stata aggiunta,
come avvolta in una simbolica placenta, la terza, la neonata Luce […] Ora quel bellissimo
quadro di Dottori di cui io ho vivamente presente nella memoria il modello, fa parte di
questa importante mostra che raccoglie materiali futuristi, inediti o editi ma comunque
mal conosciuti, conservati in casa Marinetti, grazie alladesione entusiasta di Francesca
Barbi, figlia di Luce (ahim scomparsa nel 2009, proprio nel centenario della nascita del
Futurismo), e allindustriosa iniziativa di Fabrizio Russo.”
Una sezione a parte della mostra dedicata a opere provenienti da altre importanti
collezioni: Il Ritratto della Signora Cragnolini Fanna di Umberto Boccioni, dalla collezione
di Margherita Sarfatti. Due importanti quadri di Giacomo Balla provenienti direttamente
da casa Balla: Balfiore: rose e Petunie. Due significativi disegni di Carlo Erba: Ritratto della
madre Giuditta e Ritratto di Filippo Tommaso Marinetti.
Destinato alla sola esposizione e non alla vendita, un nucleo di opere di grande rilevanza
storico-artistica, un’ occasione unica per ammirare le opere appartenute al padre del
movimento futurista: il ritratto di Benedetta di Giacomo Balla; il famoso ritratto di MarinettiSole Marinetti di Rougena Ztkov; le due opere di Benedetta Ironia e Luci + rumori ditreno notturno; il Marinetti ferito dei fratelli Francesco e Pasqualino Cangiullo; il poco notoritratto di F. T. Marinetti di Leo Longanesi; due ritratti di Aldo Palazzeschi di Ardengo Sofficie anche alcune celebri tavole parolibere dello stesso Filippo Tommaso Marinetti.

Durata mostra: 15 febbraio – 15 marzo 2013
Dove: Galleria Russo
Via Alibert 20 – Roma
www.galleriarusso.it
Orari di apertura: luned 16.30-19.30; da marted a sabato 10.00-19.30
info@galleriarusso.com

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Veronica Della Porta – SCALE

s.t. foto libreria galleria presenta la prima personale di Veronica Della Porta, artista che ha scelto il linguaggio classico della fotografia in bianco nero per esplorare i dettagli del paesaggio quotidiano.

s.t. foto libreria galleria presenta, dal 26 febbraio al 27 marzo 2013, la prima personale di Veronica Della Porta, artista che ha scelto il linguaggio classico della fotografia in bianco nero per esplorare i dettagli del paesaggio quotidiano. La mostra, a cura di Ludovico Pratesi, propone una selezione di opere dedicate a un soggetto da sempre capace di sedurre e di mettere alla prova locchio del fotografo: le scale.
Se la finestra e la porta possono essere ritenute le due forme primarie dellabitare umano, le pietre fondanti chiamate a contrassegnare i confini dello spazio privato, la scala si configura piuttosto come il prototipo di quella fitta trama di contrasti e di grigi che scandisce il nostro transito nel mondo.
Veronica Della Porta non muove tuttavia alla ricerca di facili suggestioni simboliche. Per lei le scale si offrono soprattutto come una tastiera su cui esercitare la grammatica dello sguardo, un repertorio di forme gi strutturate e che proprio per questo meritano di essere ri-messe a fuoco.
Il primo esito di questo lavoro di attraversamento e riquadratura fra molteplici ambienti-scala, non identificati e rigorosamente privi di presenza umana, la produzione di un corpus di tracce foto-grafiche tanto incisive quanto minimali: una serie di immagini di matrice digitale, stampate su carta cotone in un formato molto piccolo.
Fin qui, potremmo dire, il percorso di Della Porta pare riconducibile a quello dei tanti maestri della fotografia del secolo scorso da Stieglitz a Moholy-Nagy, da Kertesz a Florence Henry, che hanno coltivato la specifica vocazione del medium meccanico a trasmutare le nuove forme del paesaggio urbano e dellarredo domestico.
La mostra documenta per lesigenza dellartista di dar vita, pi che a un variegato repertorio di impressioni, a una messa in scena teatrale nella quale si esibiscono un ristretto nucleo di personaggi-opera, a loro volta contrassegnati da unirriducibile singolarit.
Veronica Della Porta sceglie infatti di stampare le foto in un unico esemplare, legando indissolubilmente il destino dello scatto fotografico a un processo di ri-allestimento che rovescia le tradizionali proporzioni tra lopera e la sua cornice: dispone le proprie immagini, che non superano i dieci centimetri per lato, in box di cartone telato grandi dieci volte tanto.
Il risultato non solo quello di dilatare in maniera sorprendente lo spazio fuori-scena, larea ai margini del dettaglio, amplificando cos il senso dello scatto; anche quello di creare un corpo espositivo inusitato, unopera su carta che affida a questultima, oltre alla tradizionale funzione di supporto della traccia iconica, un ruolo costitutivo nella progettazione volumetrica dellopera stessa: unopera darte, dunque, che chiede alle pareti che la accolgono di condividere la sfida dellartista a ridefinire la scala di valori del visibile.
Alla mostra si accompagna un libro anchesso incentrato sulluniverso-scale, ma concepito da Veronica Della Porta come un progetto autonomamente: un libro dartista che rimescola le carte per ricomporle in un ulteriore tracciato performativo. Allinterno di questo volume di sole immagini, sono inseriti i testi scritti per loccasione da Ludovico Pratesi e dallartista Isabella Ducrot.

s.t. foto libreria galleria
Via degli Ombrellari, 25
Roma (Borgo Pio) 00193
+39 0664760105
info@stsenzatitolo.it
www.stsenzatitolo.it

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“Metonimia” di Luciano Rignanese

Rignanese un artista della nostra epoca che interpreta in modo singolare la dimensione soggettiva, senza alcuna possibilit di cogliere la dimensione oggettiva

In un clima di silente magia, sono raffigurati oggetti dalla forma riconoscibili, con limpiego di tinte calde, dal bruno terra di Siena ,al verde e al rosso, ben collocate in spazi definiti con una composizione chiara e nitida, lasciando che la luce, esalti dal contrasto con lombra eppure morbida che ne definisce i colori.

In questo particolare tipo di pittura, nasce lintento di creare un mondo che non esiste nella realt, ma capace di far emergere la bellezza evidente delle cose di uso comune. Quindi una pittura solo di oggetti, ma nessuno di essi, pur avendo un luogo di appartenenza, tale perch richiamano le persone che li usano.

Il quadro depurato da tutto ci che non indispensabile, che costituisce un disturbo alla concentrazione massima, avvolgendolo in quel senso di mistero che si crea dentro e fuori dellopera, limmagine stessa importante, al di fuori del tempo e dello spazio infondendo un senso di enigma.

Apparentemente cambia il rapporto fra arte e concretezza, lasciando la libert di interpretare la visione interiore.

Rignanese un artista della nostra epoca che interpreta in modo singolare la dimensione soggettiva, senza alcuna possibilit di cogliere la dimensione oggettiva. Esprimendo cos una sensibilit moderna che nelloggettivit non ha scoperto la dimensione del reale, ma la dimensione ideale che la sovrasta. Circostanza che trasforma lessenza in spirito cos che i ragionamenti si mescolano dietro le apparenze e loggetto diviene lo specchio dellanima, un significativo universo interiore che sfugge ad ogni realt concreta.

Ogni riflessione intellettuale, attraverso loggetto, uninventiva intelligente, rispettosa e riflessiva, filtrata attraverso lespressione della tecnica.

Luciano non lascia nulla al caso, seppur bloccato in una lucidit impalpabile, in quanto riesce con un instancabile esercizio combinatorio a rendere gli oggetti in risonanze vagheggianti. Entit simboliche che in questo senso di instabilit creano una lirica di un sogno immobile che sembra isolarsi nel continuo mutamento delle cose e riesce a stabilire un eterno presente con il tempo.

Inaugurazione: Gioved 28 Febbraio 2013 alle ore 18.00
Durata: 28 Febbraio 10 Marzo 2013
Presso: Galleria Vittoria Via Margutta, 103 Tel. 06.36001878
A cura di: Tiziana Todi e Tiziano Macciocca Todi
Orario galleria: luned / venerd 15,00-19,00 – fuori orario su appuntamento
www.galleriavittoria.com – info@galleriavittoria.com

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Il corpo solitario nell’autoscatto fotografico

“Il corpo solitario. Lautoscatto nella fotografia contemporanea”: il corpo si racconta attraverso l’autoscatto fotografico.

Gioved 21 febbraio, presso il Centro Di Sarro di Roma, sar presentato il nuovo libro di Giorgio BonomiIl corpo solitario. Lautoscatto nella fotografia contemporanea“, Editore Rubbettino che in pi di 400 pagine, tutte a colori, esamina oltre 700 artisti di tutto il mondo, a partire dagli anni Settanta. Per loccasione stata organizzata una mostra che presenta artisti che con la fotografia hanno messo in pratica le modalit dellautorappresentazione, spesso evidenziando una poetica di solitudine. Si parte dal proprio corpo come elemento primario di s e, soli con se stessi, si ricerca una rappresentazione che pu essere reale o possibile, tragicamente data o felicemente ipotizzata.

Per autoscatto si intendono tutte le forme possibili con cui questo pu realizzarsi: dallautoscatto vero e proprio (con il temporizzatore, con la macchina fotografica in mano, con il flessibile, con il telecomando) alla fotografia realizzata da un assistente il cui compito meramente esecutivo: cos possiamo usare molte definizioni, per le realizzazioni ottenute con questa tecnica che anche una poetica, come autoritratto, percezione di s, identit, allo specchio, e molte altre, per quel concetto di autorappresentazione che lartista, da sempre, ha tentato.
La pratica dellautoscatto enormemente diffusa in tutto il mondo, soprattutto negli ultimi anni, qui si presentano un ristretto, ma significativo gruppo di artisti, in prevalenza di genere femminile infatti, altra caratteristica del campo dellautoscatto proprio la numerosa presenza femminile europee che, al di l delle differenze, anche anagrafiche, hanno tutti un notevole curriculum artistico e professionale di livello internazionale.

caratteristica dei nostri tempi lapparizione di un modo nuovo di riflessione sulla propria identit, sul proprio corpo, sulla conoscenza di s. Finito lo scandalo, finita la necessit ontologica di una autodefinizione, lartista ha cominciato a indagare su se stesso come oggetto di conoscenza, da un lato, e come soggetto di narrazione, dallaltro: la metodologia dellautorappresentazione apparsa la pi funzionale e la pi appropriata per simili operazioni; la stessa componente narcisistica, certamente presente, assume un valore diverso se leggiamo il mito greco non comeesempio di futile vanit (Narciso muore affogato o di consunzione, a seconda delle versioni, perch innamorato di s) bens come esemplificazione delloperazione del conoscere, cio il percepire laltro da s (ci che sta davanti al soggetto conoscente) e comprenderlo (che, etimologicamente, significa prendere insieme, afferrare), per cui Narciso muore nel tentativo di afferrare la sua immagine riflessa sullacqua proprio per conoscere se stesso, cio con lautoriflessione, e si consideri che possiamo conoscere la parte pi significativa del nostro corpo il volto solo con lo specchio, che ci riflette: con il mito di Narciso si evidenzia che il desiderio di conoscere comporta rischi estremi, fino alla morte, come insegna anche laltro grande mito sulla conoscenza, lUlisse dantesco.

evidente che in questa odierna societ, sempre pi spersonalizzata e basata sullimmateriale, il percorso di riappropriazione non pu che partire da se stessi e dal proprio corpo: lautorappresentazione, quindi, permette di evitare mediazioni, funziona come specchio. Un altro dato interessante consiste nel fatto che, come si accennato, tra gli artisti che usano lautorappresentazione, sono prevalenti le donne, per spiegare il fenomeno possiamo ricorrere a tutte le categorie indicanti le caratteristiche femminili: intimit, riservatezza, immediatezza, pudore, e cos via, se non le interpretiamo in modo mellifluo e se accettiamo la lezione del femminismo pi accreditata che prevede non luguaglianza bens lesaltazione delle differenze di genere.

Infine, ma a rigor di logica sarebbe la prima domanda da cui partire, dobbiamo chiederci: perch proprio la metodologia dellautorappresentazione? Riteniamo che, oltre alle motivazioni sopra esposte, questa forma di rappresentazione/espressione permetta allartista di unificare soggetto ed oggetto senza mediazioni e di usufruire di una completa solitudine nellatto creativo. Se, infatti, quando lartista riprende una realt altra con la camera fotografica, abbiamo lingranaggio di tre elementi il soggetto che riprende, la macchina, loggetto ripreso con lautoscatto il primo e il terzo si unificano quasi fagocitando, per cos dire, il secondo. Tutto ci permette di evitare, almeno a livello concettuale e metodologico, ogni interferenza esterna, positiva o negativa, e lautore si trova solitario e carico di una responsabilit, etica ed estetica, maggiore e con una dose assai pi ampia di rischio: ma la sfida crediamo, come si pu vedere anche in questa mostra, ha dato risultati assai interessanti.

GLI ARTISTI
Natascia Becchetti – Stefania Beretta – Isabella Bona – Maria Bruni – Marina Buratti – Anja Capocci -Maurizio Cesarini – Antonio DAgostino – Luigi Di Sarro – Isabella Falbo – Lucia Gangheri -Anna Maria Gioja – Werther Germondari – Tea Giobbio Alessio Larocchi Maria Mulas Federico Nardelli Caterina Notte – Virginia Panichi – Valentina Parisi – Daniela Perego – Andreina Polo – Elettra Ranno – Rivka Spizzichino – Sara Spizzichino – Alessandra Tescione – Mona Lisa Tina – Emiliano Zucchini

IL CURATORE
Giorgio Bonomi nato a Roma nel 1946, vive a Perugia. Dopo un periodo di studi e scritti di filosofia politica, tra cui il libro Partito e rivoluzione in Gramsci, ed. Feltrinelli 1973, la collaborazione a il Manifesto, si dedicato allarte contemporanea come critico, curatore di mostre, saggista e fondando e dirigendo la rivista Titolo. Ha diretto il Centro Espositivo della Rocca Paolina di Perugia dal 1994 al 1999. stato il Direttore della Fondazione Zappettini (Chiavari e Milano) che si occupa della pittura analitica, e della Biennale di Scultura di Gubbio. Tra le circa duecento mostre curate in Italia e allestero, ricordiamo: Plessi; Beuys. Difesa della Natura; le Biennali di Scultura di Gubbio del 1992, 1994, 2006, 2008; 3 X Monochrom: Fontana, Manzoni, Pinelli; Pittura 70. Pittura pittura e astrazione analitica. Dirige la Collana Arte contemporanea di Rubbettino Editore, presso cui ha pubblicato gli ultimi suoi due libri, La disseminazione. Esplosione, frammentazione e dislocazione nellarte contemporanea; Il corpo solitario. Lautoscatto nella fotografia contemporanea.

Inaugurazione 21 febbraio ore 18.30
Durata: 21 febbraio – 2 marzo

Centro Luigi Di Sarro
Via Paolo Emilio, 28 – Roma
mar-sab ore 16.00-19.00

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Heart Show

Inaugura il giorno di San Valentino la mostra di Vanessa Palomba “Heart Show”, un’esposizione di cuori assemblati con materiali eterogenei per riflettere sul simbolo dell’amore per eccellenza

Heart Show di Vanessa Palomba: dal 12 al 22 febbraio 2013 potremo ammirare unesposizione di cuori assemblati con i materiali pi eterogenei per sorridere, riflettere ed emozionarci sullamore e sulla festa degli innamorati, interpretati dallartista italo-inglese con lironia e la lucidit che caratterizzano lintera sua opera.
Info
Data di vernissage: 14 febbraio 2013
Data di chiusura: 21 febbraio
Galleria della Tartaruga – Via Sistina, 85 00187 Roma. Tel. 06 6788956
Orari di apertura: Mattina. 10:00 13:00 – Pomeriggio. 16:30 19:30
Biglietto: ingresso libero
Tel/fax: 06 6788956
E-mail: info@galleriadellatartaruga.com
Sito web: www.galleriadellatartaruga.com
Curatore/i : Marco Pezzali
Artista/i: Vanessa Palomba

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No reflex. Semiotica ed estetica della fotografia digitale

Mercoled 13 febbraio, alle ore 18:30, presso la s.t. Foto Libreria Galleria, la presentazione del libro di Riccardo Finocchi e Antonio Perri: “No reflex. Semiotica ed estetica della fotografia digitale” (ed. Graphofeel).

Ne discuteranno con gli autori:
Marco Delogu (fotografo), Paolo Fabbri (Decente di Semiotica allo IUAV di Venezia), Pietro Montani (Docente di Estetica all’Universit di Roma “La Sapienza”)

Cosa pensa un bambino quando vede l’immagine nitida di un cane che vola attaccato a palloncini
colorati? E un adulto? Che cosa vero e cosa falso nelle immagini che vediamo ogni giorno rilanciate
sui media digitali? Cosa cambiato nel nostro rapporto con le immagini fotografiche dal momento
in cui divenuto possibile effettuare un morphing?
Verit e illusione; falsificazione e manipolazione; documenti e testimoni: il volume vuole indagare
l’impatto del digitale sui processi di produzione e fruizione delle immagini, mettendo in luce la profonda trasformazione del ruolo e del valore che queste assumono nella vita quotidiana.

www.sensibilia.it
www.graphofeel.com

s.t. foto libreria galleria
via degli ombrellari, 25
Roma 00193
tel/fax +39 06 64760105
info@stsenzatitolo.it
www.stsenzatitolo.it

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Per Amore dellArte, grandi Maestri per San Valentino

La galleria Tartaglia Arte celebra e dedica a tutti gli innamorati la mostra Per Amore dellArte, grandi Maestri per San Valentino

Gioved 14 febbraio, alle ore 18, nella giornata dedicata allamore, la galleria Tartaglia Arte celebra e dedica a tutti gli innamorati la mostra Per Amore dellArte, grandi Maestri per San Valentino rendendo omaggio ad alcuni tra i pi importanti artisti del 900.

Saranno esposti opere da collezione di prestigiosi autori, come: Giuseppe Capogrossi, Giorgio De Chirico, Emilio Vedova, Umberto Mastroianni, Virgilio Guidi, Arman, Giulio Turcato, Arnaldo Pomodoro, Carla Accardi, Angelo Canevari, Renzo Vespignani, Piero Tartaglia, Emilio Scanavino, Christo e Jeanne-Claude, Luigi Ontani, Antonio Fiore, Antonio Possenti, Piero Gilardi, Renzo Eusebi, Gianni Testa, Pier Toffoletti, Rabarama, una straordinaria occasione, limitata a questo periodo, per poter ammirare e acquistare, facendo anche un ottimo investimento artistico, importanti capolavori della produzione artistica degli ultimi decenni.

La mostra frutto di unaccurata ricerca di opere uniche pittoriche e scultoree presso vari collezionisti per proporre una variet ampia e rappresentativa dei percorsi artistici della nostra contemporaneit. Come sempre Tartaglia Arte persegue un percorso la cui peculiarit sono la passione e lamore per larte che si concretizzano in unofferta attenta e accurata verso la propria e nuova clientela.

Opere in esposizione: Capogrossi, De Chirico, Vedova, Mastroianni, Guidi, Arman, Turcato, A.Pomodoro, Accardi, Canevari, Vespignani, Tartaglia, Scanavino, Christo e Jeanne-Claude, Ontani, Fiore, Possenti, Gilardi, Eusebi, Testa, Toffoletti, Rabarama

Durata mostra: dal 14 febbraio al 20 Marzo 2013 ad ingresso libero
apertura inaugurale: gioved 14 febbraio ore 18,00
Sede: galleria Tartaglia Arte, via XX Settembre, 98c/d Roma
Informazioni: +39064884234 – 3486622952 – riccardotartaglia@tartagliaarte.it

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Urban Memories. NY 1942/2012

Tre artisti, tre tecniche, tre cicli di opere, tre dimensioni temporali che si intrecciano per raccontare New York.

New York, esempio per eccellenza di come le metropoli del mondo viaggino alla velocit della luce e le memorie del passato, pur avendo matrici differenti, nelle realt del contemporaneo si confondano in denominatori comuni.
Dall8 al 23 febbraio la Biblioteca Angelica di Roma ospiter la mostra Urban Memories. NY 1942/2012: tre artisti, tre tecniche e tre cicli di opere che danno vita ad un meccanismo articolato fatto di tre temporalit distinte, paradossalmente differenti e sincroniche, di spazi convergenti e distanti, dei tanti metodi possibili per scoprire la forma segreta di una citt multipla e complessa, del tracciato nascosto ed enigmatico di una metropoli che lega il passato e il presente nel suo caleidoscopio dinamico di immagini, di oggetti e di vita proteso vorticosamente verso il futuro.
In mostra 58 lavori: 40 foto storiche dei collezionisti Stefano e Silvia Lucchini, 8 foto di Angelo Bucarelli e 10 opere di Jonathan Guaitamacchi.

Inaugurazione gioved 7 febbraio, ore 19.30
Biblioteca Angelica – Galleria
via Sant’Agostino, 11

L’inaugurazione sar preceduta alle ore 18.00 nel Salone Biblioteca Angelica dall’incontro Urban Memories. NY 1942-2012 al quale interverranno:
On. Furio Colombo, editorialista e scrittore
Nicholas J. Giacobbe, addetto culturale dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America
Arch. Franco Purini, Universit degli Studi La Sapienza di Roma
Prof. Lorenzo Canova, storico e critico d’arte, Universit degli Studi del Molise

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Festival della Creativit 2013

Al via il Festival della Creativit 2013, un’occasione e un luogo deputati alla scoperta delle tendenze artistiche contemporanee.

Venerd 8 febbraio opening di FACTORY il nuovo Spazio Giovani di Roma Capitale: arte, musica, teatro, cinema.
Nellambito del Festival della Creativit si presenta “Palinsesto sulla superficie”, titolo del progetto espositivo di ARTI VISIVE a cura di Francesca Casale selezionato a far parte del ricco programma di mostre che aprir Factory, la nuova superficie dedicata alla creativit giovanile di Roma Capitale.
Il Festival si svolge allinterno del complesso dellex-Mattatoio Testaccio nella sala delle vasche, in uno spazio di cinquemila metri quadrati illuminati da lucernai a cristalli e pavimentato a sampietrini. Un nuovo luogo deputato alla scoperta delle tendenze artistiche contemporanee ma ricco anche di suggestioni del passato, basti ricordare che nella vasca per la macellazione Sergio Leone gir una scena di C era una volta in America.
La mostra a ingresso gratuito potr essere visitata dall8 febbraio al 3 marzo 2013 durante gli orari di apertura della Factory.

Il Festival della Creativit include un fitto calendario di eventi collaterali in programma che spaziano dalle proiezioni in pi riprese di video/film/corti della sezione AUDIOVISIVO a cui seguiranno performance, concerti e spettacoli di danza e rappresentazioni teatrali che si apriranno nei giorni successivi a partire dal 9 febbraio.

Tutti gli eventi del Festival della Creativit si svolgeranno negli spazi dell’ex-mattatoio di Testaccio dal 9 febbraio al 3 marzo 2013.
Qui il programma completo.

Opening 8 febbraio 2013 ore 19:00 01:00

La mostra a ingresso gratuito potr essere visitata dall8 febbraio al 3 marzo 2013 durante gli orari di apertura della Factory:
VENERDI e DOMENICA dalle ore 16 alle ore 22 / SABATO dalle ore 18 alle 24
Indirizzo: piazza Orazio Giustiniani, 4 | Ex-Mattatoio Testaccio
Orari: VENERDI e DOMENICA dalle ore 16 alle ore 22 / SABATO dalle ore 18 alle 24.

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Carnevale romano 2013

Il futuro di una festa antica. Dal 2-12 febbraio 2013 si alterneranno spettacoli di arte equestre, commedia dellarte, artisti di strada, fuochi barocchi, animazioni, parate, mostre.

Quinta edizione per il Carnevale Romano, che si svolge dal 2 al 12 febbraio 2013 regalando allacitt 11 giorni ininterrotti tra performance di commedia dellarte e artisti di strada, fuochi barocchi, parate, mostre, attivit per bambini, animazioni, e soprattutto suggestivi eventi darte equestre, vero punto di forza del Carnevale Romano, che continua a convalidare di anno in anno il suo primato di maggior evento equestre dEuropa per numero di spettatori (800.000 presenze la scorsa edizione).
Come di consueto, la manifestazione – promossa da Roma Capitale, Assessorato alle PoliticheCulturali e Centro Storico e dal Comitato per il Carnevale Romano, costituito in seno allaCommissione Cultura, e da Camera di Commercio di Roma, con il contributo delle Banche Tesoriere di Roma Capitale (BNL – BNL Gruppo BNP Paribas, UniCredit Banca di Roma, Monte dei Paschi di Siena) e di ACEA – ha il suo fulcro in Piazza del Popolo, dove sar realizzato un apposito villaggio con allestimento scenico ideato dal maestro scenografo Arch. Maurizio Varamo del Teatro dellOpera di Roma.
Il Carnevale Romano realizzato in collaborazione con: Teatro dellOpera di Roma, Teatro di Roma, Provincia di Roma, Biblioteche di Roma, Federalberghi Roma.
Questanno il Carnevale ha un testimonial deccezione nellattore Alessandro Benvenuti, che sar una presenza costante in molte delle attivit culturali della manifestazione. Oltre a prestare la propria voce narrante nello spettacolo equestre I cavalli di Roma, sar il padrino dello Yorick Festival, che accanto alla follia privileger il linguaggio meta teatrale tipico dei fool e dei comici dellarte. Nel festival si inserisce il suo spettacolo Comici fatti di sangue (con Alessandro Benvenuti, scritto e diretto da Alessandro Benvenuti e Ugo Chiti) che si svolge al Teatro Ghione il 2 e 3 febbraio.
Lattore sar inoltre protagonista dello spettacolo multimediale Benvenuti alla Porta del Tempo realizzato da Unit C1 con i costumi del Teatro dellOpera, primo esperimento di interpretazione artistica allinterno di una proiezione architettonica in 3 D. Nelle proiezioni architetturali che animeranno ogni giorno la facciata di Porta del Popolo, dal tramonto a notte inoltrata, grazie alla collaborazione di ACEA, Benvenuti interpreter, infatti, il ruolo del custode che accompagna lo spettatore in un viaggio nel tempo, dallantica Roma al medioevo, passando per lepoca rinascimentale e barocca, fino ai nostri giorni e addirittura nel futuro.
La partecipazione del carnevale Romano alla Fte des Lumires e ladesione di Roma Capitale al circuito internazionale dei grandi Festival della Luce europei attraverso il partner L.U.C.I. – Lighting Urban Community International, porter a Roma, inoltre, un ospite internazionale deccezione: Les Orpailleurs de Lumire, gi protagonisti dei grandi eventi europei di luce, che presenteranno Aperto la notte, una creazione appositamente realizzata per la Porta del Popolo con lutilizzo di tecniche di mapping 3D.

Programma completo della manifestazione sul sito www.carnevale.roma.it

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Due bandi in occasione della Biennale Spazio Pubblico 2013

In occasione della Biennale Spazio Pubblico 2013 due bandi rivolti ad architetti, ingegneri, studenti, dottorandi e ricercatori.

In occasione della Biennale Spazio Pubblico 2013 due bandi rivolti ad architetti, ingegneri, studenti, dottorandi e ricercatori.

La Call for ideas “Spazio pubblico|network|social innovation” promossa da Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), Istituto Nazionale Architettura (INARCH), La Casa dell’Architettura di Roma, Ordine Architetti PPC di Roma, Legambiente, Giovani architetti (GiArch).
La Call riguarda il rapporto tra spazio pubblico fisico e reti virtuali con lo scopo di fare emergere le nuove pratiche di uso della citt che si manifestano in virt dei network sociali.
Destinatari: la Call aperta alla partecipazione di architetti, ingegneri, studenti universitari, laureandi, dottori di ricerca, designer, sociologi, specialisti della comunicazione nonch funzionari di istituzioni pubbliche o enti territoriali, organizzati in team o singolarmente.
Scarica il bando

Concorso nazionaleProgetto e gestione dello spazio pubblico“ promosso dall’ INU (Istituto Nazionale di Urbanistica), dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), in collaborazione con CNAPPC (Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori) , INARCH (Istituto Nazionale Architettura) , Legambiente, Ordine Architetti PPC di Roma e Casa dell’Architettura di Roma, Facolt di Architettura di Roma Tre nell’ambito della 2 Biennale dello Spazio Pubblico.
Obiettivo del Concorso la raccolta di una casistica di esempi di realizzazione di spazi pubblici che mostrino la capacit di coniugare la manutenzione e gestione degli spazi pubblici realizzati con la qualit del progetto e delle attivit che in essi sisvolgono.
In particolare il Concorso si propone di mettere in evidenza buone pratiche e sperimentazioni finalizzate al mantenimento nel tempo di alti livelli di qualit, fruibilit e vivibilit e premiare la relazione virtuosa tra Amministrazione-progettista-gestore.
Scarica il bando.

Per entrambi i bandi la scadenza di consegna degli elaborati il 31 marzo 2013 alle ore 12.00.

Tutte le informazioni sul sito: www.biennalespaiopubblico.it

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Le fotografie di Stefano De Luigi

Dal 1 febbraio al 21 marzo 2013 le fotografie di Stefano De Luigi sono esposte negli spazi di ILEX.

Colori sovraccarichi e tonalit attenuate caratterizzano le fotografie di Stefano de Luigi (Colonia 1964). Scatti che ritraggono i mondi paralleli, ben lontani dalla macchina dei sogni di Hollywood, dei set di scena: dallindustria del porno alla televisione, dalla moda al cinema. Il suo ultimo lavoro Cinema Mundi stato presentato come cortometraggio al 60 Film Festival di Locarno nel 2007. Nel 2000 un suo lavoro e stato proiettato ad Arles (Francia). Da segnalare, tra i premi vinti, lEugene Smith Fellowship Grant nel 2007 e il World Press Photo Award nel 1999, 2008 e 2010, il Days Japan International Photojournalism Award ed il Getty Grant for Editorial Photography nel 2010.

Dal 1 febbraio al 21 marzo 2013 le fotografie di Stefano De Luigi saranno esposte negli spazi di ILEX.

ILEX la prima galleria online in Italia, con lobiettivo di diffondere un nuovo modello di collezionismo per la fotografia: salvaguardare la qualit ma a prezzi accessibili. Noi siamo degli appassionati di fotografia. Nasce da unidea di Deanna Richardson nel 2008, curatrice di libri e di mostre fotografiche. Per chi invece preferisce dedicarsi al collezionismo classico esiste unofferta di tirature pi basse, prove dartista, e ancora la possibilit di scegliere e acquistare chiedendo unappuntamento dedicato. La sede di ILEX a Roma. Le foto che compaiono sul sito rappresentano solo una parte delle fotografie disponibili.

Orari: marted – venerd dalle 15 alle 19
sabato: 11 – 19

Dove: Galleria ILEX
Via in Piscinula, 21 (Trastevere)
www.ilexphotostore.com
info@ilexphoto.com

www.stefanodeluigi.com

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Equilibrio Festival della nuova danza

LAuditorium Parco della Musica ospiter nel mese di febbraio la nona edizione di Equilibrio Festival della nuova danza

LAuditorium Parco della Musica ospiter nel mese di febbraio la nona edizione di Equilibrio Festival della nuova danza, la rassegna che offre una panoramica sulla danza mondiale, ospitando maestri eccelsi della scena internazionale e artisti emergenti che si muovono in territori di confine tra la danza e il teatro, con 4 prime italiane in cartellone. Anche questanno la direzione artistica affidata a Sidi Larbi Cherkaoui, il coreografo e danzatore belga pi volte protagonista della programmazione di Musica per Roma. Dopo aver affrontato lo scorso anno il tema della resilienza, Larbi sta lavorando sul concetto di Inevitabilit. Linevitabilit dellinvecchiamento, della mortalit e della fragilit nello spettacolo 6000 Miles Away di Sylvie Guillem (la grande ballerina, per la prima volta ospite del Festival, sar anche la prima star della danza ad esibirsi sul palcoscenico della Sala Santa Cecilia). Linevitabilit della memoria e delloblio nellopera di Vandekeybus, linevitabilit umana del saccheggio, dellinvasione, della devastazione e della conservazione, ma anche della tenerezza, del conflitto e del ripercorrere sempre la nostra Storia nel Puz/zle di Sidi Larbi, linevitabilit sia della paura, sia del desiderio, sia della danza in Fear & Desire un progetto di Gaia Saitta con Julie Anne Stanzak e Herv Guerrisi, linevitabilit delle riunioni culturali e delle divisioni in Rayahzone di Ali Thabet e Hdi Thabet, linevitabilit dei fili incrociati e del vuoto in A Louer di Peeping Tom. Allinterno del Festival, il consueto appuntamento con il Premio Equilibrio Roma per la danza contemporanea che questanno raddoppia con un premio speciale per il miglior interprete partecipante alliniziativa.

Programma integrale

Biglietti:
Info 06 80241281
Tutte le info: www.auditorium.com

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Diafano. Vedere attraverso

Presentazione del libro Diafano. Vedere attraverso, primo volume della collana Atelier delle immagini. Semiotica del visivo edita da ZeL Edizioni di Treviso.

Presentazione del libro “Diafano. Vedere attraverso“, primo volume della collana “Atelier delle immagini. Semiotica del visivo” edita da ZeL Edizioni di Treviso.

“Diafano. Vedere attraverso” nasce dalla riflessione corale di professori, dottorandi e ricercatori delle Universit di CaFoscari e Iuav di Venezia e di altri atenei italiani e stranieri (Universit di Bologna, Firenze, di Bolzano, La Sapienza di Roma, lo IULM di Milano, lEHESS di Parigi e lEcole di Langues, Lettres et Arts di Aix-en Provence) attorno al complesso tema di quella condizione limite del visivo che la diafanit, concetto polisemico che, direttamente correlato ai modi di percezione del reale, coinvolge trasversalmente ambiti tra loro diversi: dalle arti visive, alla biologia, dallarchitettura, alla moda, dal design al cinema.

Diafano. Vedere attraverso” un libro che gi nel titolo, come spesso accade, porta inscritto il proprio contenuto, cos come le modalit di analisi con le quali esso verr affrontato. Come a dire al lettore: parleremo di diafano che significa vedere attraverso e, al contempo, parleremo di diafano indagando, scrutando, vedendo attraverso le sue diverse espressioni e il suo darsi a vedere come oggetto speculativo. E proprio per accompagnare chi legge attraverso quello che si presenta a tutti gli effetti come una progressiva acquisizione del sapere ognuna delle sezioni in cui suddiviso esplorer una peculiare articolazione della diafanit, rivelando, attraverso lanalisi di casi-studio particolari, aspetti epistemici interessanti ed originali, nella speranza di implementare in modo proficuo lorizzonte della ricerca estetica e scientifica.

Del volume ne discuteranno, con Chiara Casarin e Eva Ogliotti, curatrici del libro:

Marco Bertozzi
Dario Cecchi
Tonino Griffero

Dove: libreria Altroquando – Via del Governo Vecchio 80, Roma

Quando: gioved 31 gennaio ore 19.30

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Vol Spcial e Mare Chiuso: il cinema che racconta i respingimenti dei migranti

Marted 29 gennaio 2013 al Film Studio il cinema racconta i respingimenti dei migranti in Europa.

Alle 18.10, alle 20.30 e alle 22.30, in sala 1, proiezione di Vol Spcial di Fernand Melgar (Svizzera 2011, doc., 100), il primo documentario girato allinterno di un centro di espulsione. Levento inaugura la distribuzione italiana del film, a cura di ZaLab.
www.volespecial.ch.it

Saranno presenti Stefano Liberti, Andrea Segre e Christian Raimo.

Alle 22.30, in sala 2, proiezione di Mare Chiuso (Italia 2012, doc. 60).

Vol Spcial (Svizzera 2011, 100, di Fernand Melgar, distribuzione ZaLab)
64Locarno Film Festival – Competizione internazionale, Premio Giuria dei GiovaniWatch Docs Varsavia Primo PremioFestival del cinema Svizzero – Miglior Documentario Vincitore del Prix Italia.
Ogni anno, in Svizzera, migliaia di uomini e donne vengono incarcerati senza processo n condanna. Per la sola ragione di risiedere illegalmente sul territorio, possono essere privati della libert per un periodo di due anni in attesa della loro espulsione su un Vol Special. Per la prima volta in Europa, la troupe di Fernand Melgar potuta entrare a Frambois, un centro di detenzione per irregolari, uno dei 28 centri di espulsione per Sans-Papiers in Svizzera.
Quando la polizia veniva a prenderli per imbarcarli su un volo speciale, eravamo presenti ma non potevano mai salutarli.La disperazione dei loro ultimi sguardi mi ossessiona ancora oggi.(dallintervista al regista).

ZaLab, in collaborazione con Cinemafrica, avvia con questo evento la distribuzione italiana del film. Vol Spcial sar in programmazione al FilmStudio a partire dal 30 gennaio.

Mare Chiuso – Libro+DVD (ediz. Minimum Fax 2013, 80 pp., 60, di Stefano Liberti e Andrea Segre)
Globo dOro, premio Associazione Stampa Estera Miglior Documentario

69Mostra Internazionale del Cinema di Venezia Proiezione speciale

Premio Libero Bizzarri , Bolzano Film Festival, BIF&st Miglior Documentario

Tra il 2009 e il 2010, grazie agli accordi del governo italiano con la Libia di Gheddafi, oltre duemila migranti africani vennero intercettati nelle acque del Mediterraneo dalla marina e dalla polizia italiana e respinti in Libia, dove la polizia esercitava indisturbata abusi e violenze.
Mare chiuso offre la testimonianza della complicit dellItalia in una scandalosa violazione dei diritti umani. Nel cofanetto, edito da Minimum Fax, al DVD allegato un libro che raccoglie ulteriori approfondimenti dalla voce degli autori, degli attivisti e dei legali impegnati nel cercare giustizia per le vittime della vicenda. Contenuto extra del DVD I nostri anni migliori di Matteo Calore e Stefano Collizzolli(Italia 2012, doc. 45).

Film Studio
Via V.degli Orti d’Alibert 1/c
(Trastevere)

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La Ricotta (dedicato a Pier Paolo Pasolini)

Uno spettacolo tratto da un racconto (e un film) di Pier Paolo Pasolini

Uno spettacolo tratto da un racconto (e un film) di Pier Paolo Pasolini con Antonello Fassari e Adelchi Battista. Un’umanit fotografata nel suo rapporto con l’Assoluto e con il Profano, come in una sorta di Giudizio Universale, dove Stracci, il generico che diventa protagonista, trasfigurato dalla ricerca del cibo, affronta un Calvario reale ma invisibile a tutti gli altri.

Ingresso intero 20 euro.

Al Teatro Vascello
Via Giacinto Carini, 78, 00152 Roma
Venerd e sabato ore 21.00
Domenica ore 18.00

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Bando di partecipazione a In Contatto

Hai unidea originale per la realizzazione di un cortometraggio e non sai come iniziare a svilupparla? Sei alla ricerca di mezzi, anche economici, per vedere il tuo sogno trasformato in un prodotto reale?
Sei un giovane artista di et compresa tra i 18 e i 35 anni, con o senza esperienza professionale alle spalle, desideroso di esprimere il tuo talento e di veder concretizzato il tuo sogno?

In Contatto loccasione che aspettavi!
In Contatto nasce dalla volont di supportare la creativit giovanile, grazie a un bando rivolto ad artisti di et compresa tra i 18 e i 35 anni, che intendano ideare, sviluppare e promuovere un proprio progetto audiovisivo low budget.
Scarica il bando.
In Contatto un progetto a sostegno della creativit giovanile per la creazione di opere audiovisive low budget, che prevedano lutilizzo delle nuove tecnologie multimediali e la cooperazione tra giovani artisti e pubblici di riferimento.
In Contatto, un progetto promosso da ANCI e dal Dipartimento della Giovent della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a sostegno della Creativit Giovanile.
Ogni progetto deve essere presentato da un gruppo di artisti (minimo 3) che vogliano proporre unopera low budget, da sviluppare in collaborazione con la community di Cineama e con altri operatori del territorio.
Il fulcro operativo dellintero progetto sar la piattaforma web cineama.it, nata con lo scopo di supportare lo sviluppo di progetti audiovisivi sia in fase di produzione che di distribuzione, grazie allaiuto di una community di utenti pronti a offrire il proprio contributo operativo e creativo. Caricando i propri progetti sul portale, gli artisti hanno la possibilit di confrontarsi con gli altri utenti della community, di cercare sponsor e professionisti disposti a collaborare alla realizzazione dellopera, trovare un pubblico di riferimento a cui far conoscere il proprio materiale e, infine, di riuscire ad ottenere una diffusione virale per la propria opera.
In Contatto mette a disposizione 30.000 per 10 progetti ( 3.000 ciascuno). Gli artisti proponenti che dimostreranno di utilizzare nel miglior modo possibile gli strumenti messi a disposizione da Cineama, beneficeranno del contributo economico che dovr essere finalizzato alla realizzazione di un cortometraggio. Gli artisti vincitori potranno inoltre avvalersi della consulenza formativa (artistica e produttiva) di professionisti del settore.

Tutte le informazioni sul bando dell’iniziativa e sulla pagina dedicata del sito di Cineama.

Scadenza per la candidatura delle proprie opere: 15 marzo 2013

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Nicole Voltan: 88 trame

Nicole Voltan dopo “Sistema Entropia” torna alla galleria Whitecubealpigneto con la mostra “88 trame“.
L8, antico numero che simboleggia linfinito, l88 il numero delle costellazioni riconosciute dallUnione Astronomica Internazionale; le trame, cosmiche, ricamate sapientemente dallartista in unopera che come una ragnatela cattura il visitatore.
Nicole Voltan tesse il cosmo. Diversi i materiali di cui si serve: aghi, seta, luce, oscurit e suono. Ognuno un filo per ri-costruire attraverso una minuziosa tessitura i confini delluniverso. Listallazione, con il suo ordito multisensoriale, abbatte i confini fisici e stravolge il percepire ordinario.
Unimmersione di corpo e mente per sentire il palpito delluniverso in espansione.

In occasione dellopening, alle ore 19.00 e 19.30 previsto un voice off di Marika De Chiara che reciter lincipit del Libro Primo de Le Metamorfosi di Ovidio.

Testo critico a cura di Claudia Fiasca e Teresa Buono.

Biografia
Nicole Voltan nata a Mestre nel 1984, vive a Roma. Dopo aver compiuto studi umanistici, si laurea con lode in Decorazione all’Accademia di Belle arti di Venezia. Lavora principalmente con l’installazione, ma anche con pittura, scultura, fotografia e videoarte. Nel 2012 partecipa a “Punti di ancoraggio / Ecology of mind” presso Parco del Contemporaneo, Forte Marghera, Venezia. Nel 2012 partecipa a “Gino on my mind” per la VII edizione del festival Sguardi Sonori, presso la Mole Vanvitelliana di Ancona. Nel 2011 partecipa al Circuito off della X edizione di FOTOGRAFIA Motherland – Festival Internazionale di Roma – con la personale Sistema Entropia alla galleria Whitecubealpigneto.- Nel 2009 rappresentata dalla galleria Florence Art Gallery, Galleria Fiorentina d’Arte. Nel 2008 partecipa all’iniziativa “CU/CM La citt dell’uomo – Abito&Habitat”, evento collaterale della XI Biennale di Architettura di Venezia. Nel 2007 espone a Milano con la personale “Nel segreto di una valigia” presso il Circolo Culturale Bertolt Brecht. Partecipa a mostre collettive a Roma, Ancona, Treviso, Venezia, Milano, Firenze, Alessandria, Istanbul, Capodistria e Izola (Slovenia). Nel 2011 e nel 2012 stata assistente del maestro Giuseppe Gallo.

Inaugurazionne 23 gennaio ore 19

Galleria Whitecubealpigneto
via Braccio da Montone 93, Roma
Orari: dal luned al venerd ore 17.30 20.30 (o su appuntamento)
Ingresso libero

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Avviso pubblico per l’accesso a spazi di co-working

Proroga scadenza del bando pubblico per laccesso a spazi di co-working a Roma per lo start-up professionale di architetti, grafici e designers.

La Provincia di Roma bandisce un concorso per individuare giovani professionisti in grado di affrontare unesperienza di condivisione e di strategia professionale multidisciplinare, che si ritiene fondamentale per lo start-up di unattivit che si confronti oggi con il mercato globale in sintonia con le attuali esigenze di competitivit.
Ai soggetti selezionati verr assegnato uno spazio di co-working nelledificio di propriet della Provincia di Roma sito in Roma, via Monte delle Capre 23, con servizi funzionali alla gestione della propria attivit libero-professionale.
Ad ogni soggetto selezionato verr assegnata una singola postazione. I locali saranno organizzati come open space e sar disponibile una sala riunioni comune e la fornitura di servizi di supporto, come dettagliati nel presente avviso.
Sono messe a bando 24 postazioni di lavoro per giovani che abbiano i requisiti di cui al presente avviso.
Gli assegnatari corrisponderanno un contributo mensile alle spese di gestione (consumi, utilizzo aree e servizi comuni), quantificato come nell’art. 6 del bando.
La selezione rivolta a:
1. architetti
2. designers di prodotto
3. media designers
4. grafici

I candidati devono avere unet compresa tra i 18 anni (compiuti alla data di scadenza del presente avviso) ed i 32 anni (compiuti nellanno di scadenza del presente avviso) residenti nel territorio della Provincia di Roma.

La durata della disponibilit dello spazio di co-working fissata in due anni a partire dalla data di formale assegnazione della postazione.
I soggetti selezionati durante i due anni di permanenza potranno recedere previo preavviso di due mesi.
Nel caso di rinuncia da parte dei soggetti assegnatari, si proceder a nuova assegnazione dellapostazione, mediante scorrimento della graduatoria.

Le domande dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12:00 del 18/2/2013.

Scarica il bando

Recapiti per informazioni:
Arch Claudio Berardino 0667664965
Rosella Batocchioni 0667662627

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Premio Nazionale per l’Innovazione nei Servizi

Al via le partecipazioni all’edizione 2013 del Premio Nazionale per lInnovazione nei Servizi

partita ledizione 2013 del Premio Nazionale per lInnovazione nei Servizi, istituito con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e promosso e organizzato da Confcommercio.
Anche questanno, dove linnovazione sotto i riflettori di tutti, verranno premiate le pi innovative aziende italiane lungo quattro aree: Innovazione nel Commercio, Innovazione nel Turismo, ICT nei Servizi e Service Design nei Servizi. Il Premio aperto a tutte le imprese aventi sede legale in Italia e con attivit primaria nel settore del commercio, del turismo e dei servizi alle imprese o alla persona.

Le imprese vincitrici riceveranno una targa onoraria da parte del Presidente della Repubblica nel corso della cerimonia dedicata alla Giornata Nazionale dellInnovazione. Come avvenuto per le passate edizioni del Premio, la Confcommercio assegner ulteriori riconoscimenti – Menzioni di Merito – a quei progetti che, pur non essendo risultati vincitori nell’ambito del Premio Nazionale per lInnovazione nei Servizi, siano ritenuti particolarmente innovativi e con spiccate caratteristiche di originalit e creativit.

Confcommercio favorir inoltre, attraverso il Club degli innovatori, la promozione dei progetti meritevoli sul territorio e, attraverso un apposito accordo con un fondo di Venture Capital – 6 imprenditori (fra vincitori e menzionati) – potranno presentare il proprio progetto al Fondo durante un colloquio dedicato.

Per partecipare al Premio vanno presentate entro il 12 aprile le candidature e i relativi progetti utilizzando lapplicazione disponibile sul sito: premioinnovazione.confcommercio.it.
Allo stesso indirizzo possibile trovare maggiori informazioni sul Premio e sulle modalit di partecipazione. possibile inoltre richiedere informazioni aggiuntive al Settore Politiche per lo Sviluppo Confcommercio al numero 065866458 o all’indirizzo premioinnovazioneservizi@confcommercio.it

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TechGarage Day a Roma!

Il Tempio di Adriano a Roma ospita la tappa finale del progetto itinerante Start Up Roma, organizzata da Asset Camera, in partnership con Tecnopolo.

La tappa finale del progetto itinerante Start Up Roma, organizzata da Asset Camera, in partnership con Tecnopolo.
Dieci giovani team avranno la possibilit di presentare il proprio progetto dimpresa e farlo valutare da una giuria di professionisti e di investitori.

Dove: Tempio di Adriano (Piazza di Pietra – 00186 Roma)
Quando: 18 gennaio 2013 – ore 11.00
Contatti: startuproma@assetcamera.it – info@techgarage. eu
Ulteriori informazioni: www.startup-roma.it

Che cos’ Start Up Roma?

Il Progetto Start Up Roma volto a individuare e finanziare nuove aziende tecnologiche soprattutto facendo scouting tra i giovanissimi e a generare nuovi posti di lavoro con lambizione di creare un modello innovativo di interesse nazionale per lincubazione e la creazione dimpresa. Il Barcamper, far tappa nelle principali Universit della Capitale per selezionare i migliori progetti imprenditoriali e contribuire a trasformarli in start up da avviare sul territorio.

Il progetto, promosso da ASSET Camera Azienda Speciale della CCIAA di ROMA, in partnership con Tecnopolo, gestito operativamente dalla societ di consulenza specializzata nel venture capital tecnologico dConsulting by dPixel. La prima tappa del tour, dove lufficio mobile di dPixel stazioner, sar presso la LUISS il 5 novembre. Seguiranno poi altre tappe il 6 novembre presso lUniversit Roma Tre e il 12 Novembre presso lUniversit La Sapienza. Studenti, ricercatori, aspiranti imprenditori, start up o imprese gi avviate che hanno unidea e un progetto imprenditoriale caratterizzato da un elevato livello di innovazione, legato allutilizzo delle nuove tecnologie digitali, avranno la possibilit di presentarlo e farlo valutare da un pool di esperti (Le tappe del Barcamper Start up Roma).

Come funziona liniziativa?

In ogni tappa, Start Up Roma, attraverso lo staff di Pixel, accoglier i partecipanti e discuter con loro lidea imprenditoriale presentata. Alla fine del tour, le migliori venti idee selezionate saranno ammesse a partecipare alle TechWeek, due settimane di corsi intensivi alternati a sessioni di lavoro concreto sul progetto, nel corso della quale gli esperti aiuteranno i candidati a predisporre un piano dimpresa completo, da presentare alla comunit finanziaria. Le TechWeek si svolgeranno dal 26 al 30 novembre e dal 10 al 14 dicembre presso il Tecnopolo.

Nel corso delle TechWeek saranno selezionati i dieci progetti migliori, che parteciperanno alla terza ed ultima fase delliniziativa, il Tech Garage Day, che si terr a gennaio 2013 presso il Tecnopolo. Nel corso di questa giornata conclusiva i team presenteranno il progetto e il business plan e una giuria composta da esponenti del mondo scientifico, accademico, imprenditoriale, istituzionale, economico-finanziario sceglier le idee migliori, in termini di presentazione e fattibilit. Le prime tre idee vincitrici avranno diritto rispettivamente ad un viaggio studio ciascuno in Silicon Valley.

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Omaggio a Caravaggio tra epifanie e epifenomeni

Una collettiva di artisti contemporanei che si ispirano all’opera del Caravaggio per raccontare la dialettica tra innovazione e tradizione nella storia dell’arte.

Il Museo Venanzo Crocetti in Via Cassia 492 in Roma aprir il nuovo anno con una mostra darte contemporanea dal titolo Omaggio a Caravaggio tra epifanie e epifenomeni a cura di Gianni Dunil nellambito della quale verr presentato, in data 7 Gennaio ore 17.30, il volume appena uscito Caravaggio o della Vulgata di Daniele Radini Tedeschi, edito De Luca Editori dArte. Varie saranno le opere presentate alla rassegna molte delle quali presentano una rivisitazione in chiave moderna dei temi caravaggeschi; dallastratto al figurativo, dalla pittura alla scultura fino alla fotografia. Si dar spazio, quindi, a quei movimenti di avanguardia e di sperimentazione, espressione artistica pi innovativa, a confronto con il figurativo classico.

Il tema sar la risultanza tra le spinte innovatrici attuali e quelle tradizionali, di cui Caravaggio fu al contempo portatore e distruttore, creando una contrapposizione tra rivoluzione e evoluzione nellarte. Il titolo della mostra riflette una giusta contrapposizione tra le epifanie nellarte- ossia ricordi che affondano alcuni nella tradizione altri nella singola coscienza e sensibilit dellartista- propugnando quella tendenza alle Belle Arti e non considerando queste ultime un Hortus conclusus e gli epifenomeni che riflettono la constatazione per lartista di come larte non sia pi essenza ma determinazione di una societ in continuo sviluppo. Trovano spazio quindi opere che sono il frutto di circostanze sociali e economiche, il riflesso della situazione storica.

Artisti in mostra: Patrizia Murazzano, Jucci Ugolotti, Adriana Montalto, Nazzareno Tomassetti, Giordano Ernesto Sala, Marcello Sassoli, Giovanni Iovene, Emanuela Fera, Maria Rita Ridolfi, Wanda Nazzari, Silvana Abram, Laura Longhitano Ruffili, Donata Lombardi, Gabriela Costach, Aurora Mazzoldi, Lucia Ida Vigan, Francesca Guetta, Mario Caddeo, Annunzia Fumagalli, Antonella Spinelli, Alessio Serpetti, Luigi Di Santo, Barbara Pazzaglia, Antonella Scaglione, Maria Carletti, Marzio Andreucci, Ivana Castelliti, Margherita Piccioni, Giovanni Puledda, Giovanni Muccitelli, Silvia DOnorio, Giovanni Angelo Solinas.

La mostra durer fino a data 17 Gennaio 2013.

Museo Fondazione Crocetti
Via Cassia, 492 – Roma

Orario d’apertura della mostra:
luned, gioved e venerd: 11-13 e 15-19
marted e mercoled: chiuso
sabato e domenica: 11-18

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Avviso pubblico “Incentivi alla creazione di impresa per la promozione dell’occupazione”

Approvazione Avviso pubblico “Incentivi alla creazione di impresa per la promozione dell’occupazione” e i relativi allegati. Impegno di spesa a valere sul POR FSE 2007/13 Asse II – Occupabilit – capitoli A39104, A39105 e A39106. Esercizio finanziario 2012.

La Direzione Regionale Politiche per il lavoro e sistemi per l’orientamento e la formazione adotta il presente Avviso finalizzato ad incentivare l’auto impiego in coerenza con il P.O.R. FSE 2007-2013 Asse II Occupabilit Obiettivo specifico e) interventi a sostegno del lavoro autonomo e della creazione di impresa e con quanto definito nel Libro Bianco Lazio 2020 nell’Obiettivo strategico 2 – I contesti produttivi ed il “buon lavoro” dove vi un puntuale riferimento nel sostenere la promozione e lo sviluppo di nuova impresa in linea con gli interventi di sostegno all’occupazione attraverso l’autoimpiego gi sperimentati con successo.

La gestione dell’intervento ricondotta alla Direzione Regionale per il lavoro e sistemi per l’orientamento e la formazione con il supporto tecnico di BIC Lazio, la cui mission quella di “sostenere lo sviluppo del territorio attraverso la nascita di nuove imprese e il potenziamento di quelle gi esistenti” e come tale risulta perfettamente coerente all’intervento programmato. Il servizio di supporto tecnico si estende anche alle attivit di informazione, promozione e supporto informativo alla predisposizione e presentazione delle domande nei confronti dei soggetti proponenti.

previsto un incentivo per progetti di creazione di nuove imprese secondo le seguenti modalit:

essere realizzati da soggetti richiedenti, in forma singola o associata. ammissibile la possibilit di costituire societ anche con soggetti non beneficiari alle condizioni previste dall’avviso;

prevedere la sede legale nel territorio regionale e almeno una sede operativa e/o una unit produttiva e/o una filiale nel territorio della Regione Lazio;

imprese non ancora costituite all’atto di presentazione della domanda;

il contributo massimo ammissibile varia in relazione al numero dei soggetti richiedenti come segue:

a) 30.000,00 nel caso di singolo richiedente,

b) 55.000,00 nel caso di due richiedenti,

c) 75.000,00 nel caso di impresa composta da 3 o pi richiedenti, fino ad un massimo di 5.

Le risorse dell’avviso ammontano ad 8.000.000,00 a valere sull’Asse II Occupabilit del P.O.R. Lazio F.S.E.2007-2013, Obiettivo specifico e), categoria 68) Interventi a sostegno del lavoro autonomo e della creazione di impresa.

Le richieste di contributo potranno essere presentate a partire dal giorno successivo alla pubblicazione dell’avviso sul portale della Regione Lazio (http://www.portalavoro.regione.lazio.it); le domande dovranno pervenire entro le ore 18.00 del trentesimo giorno (30) che decorre dal primo giorno utile per la presentazione delle domande stesse.

ALLEGATI:
Testo della Determinazione B09093 del 26/11/2012 (pdf – 2.498,18 Kb)
AVVISO (pdf – 731,41 Kb)
Domanda di finanziamento (doc – 49,00 Kb)
Schema di convenzione (doc – 1.190,00 Kb)
Autodichiarazioni (doc – 47,00 Kb)
Normativa di riferimento (pdf – 42,58 Kb)
Linee guida (pdf – 231,67 Kb)
Fac-simile business plan sezioni A-B-C-D (pdf – 5.661,39 Kb)

Per informazioni sar attivo il numero verde 800.280.320

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Ventinovegiorni (di resistenza)

Una rassegna dedicata al concetto di resistenza che vede alternarsi un’opera alla volta al ritmo del plenilunio. Il quarto ciclo ha come protagonista Iginio de Luca.

Ventinovegiorni (di resistenza) a cura di Federica La Paglia, presso lo spazio Menexa a Roma, giunge al quarto appuntamento.

A chiudere il primo ciclo della rassegna Iginio de Luca, la cui inaugurazione cade come da intenti del progetto in una notte di plenilunio.
La scelta della data legata alle antiche credenze popolari secondo cui la luna piena scatena il picco dellenergia cosmica, risvegliando tutta la natura con il rinnovarsi delle forse fisiche, psichiche e spirituali. Questo, in sostanza, appare il momento pi adatto per affrontare il tema della resistenza nella societ contemporanea.

Iginio de Luca interviene nella rassegna proponendo se stesso come vettore di resistenza. In mostra, viene presentata limmagine di uno degli interventi urbani attraverso cui lartista esprime la sua critica beffarda verso la classe politica italiana.
Il lavoro di de Luca, sondando le dinamiche politiche con pungente ironia, si presenta di forte attualit ed apre un nuovo fronte sulla ricerca intorno alla resistenza, mostrando lartista non solo come autore ma anche come protagonista dellazione del resistere.

In occasione della serata inaugurale sar anche proposto un video, parte integrante del progetto e legato al lavoro performativo dellartista. La mostra sar visibile dal 28 dicembre 2012 al 25 gennaio 2013.

Iginio de Luca, nato nel 1966 a Formia (Lt), vive e lavora a Roma. Tra le sue mostre si ricordano la Selezione Video a cura di M. Gorni, nellambito della mostra Carnem a cura di Prospekt, Fabbrica del Vapore, Milano 2012; Ente Comunale di Consumo a cura di C.L. Pisano, Complesso del Vittoriano, Roma 2011; Delhi International Arts Festival, Nuova Delhi, India 2010; Appunti#1: Daily Life a cura di F. La Paglia, CIAC – Castello Colonna, Genazzano, (Rm) 2008.
Tra le personali pi recenti: Apertura, Spazio Senzatitolo, Roma 2010 e Suite a cura di A. Lombardi, Spazio Senzatitolo, Roma 2005. Nel 2012 uscita la pubblicazione visualizzAzioni a cura di F. Speroni e C.L. Pisano, Livello4 editore, Roma.

Inaugurazione 28 dicembre h 19-23

Durata mostra: dal 28 dicembre al 25 gennaio 2013

Menexa
Via di Montoro 3, Roma
orari: dal lun al ven h.10-18
Ingresso libero
www.ventinovegiorni.it

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Elliott Erwitt: Fifty Kids

Fifty Kids, una raccolta delle pi belle immagini di bambini scattate da Elliott Erwitt in oltre mezzo secolo di storia.

Da una selezione di 50 scatti nato FIFTY KIDS di ELLIOTT ERWITT: una mostra, un libro, un progetto. Una raccolta delle pi belle immagini di bambini scattate da Elliott Erwitt in oltre mezzo secolo di storia.
Un evento dedicato ai bambini per aiutare altri bambini.

Promossa dalla Provincia di Roma nellambito del Progetto ABC Arte Bellezza Cultura e dalla A.D.I.S.C.O. in collaborazione con SudEst57, curata da Chiara Massimello e organizzata da Civita, la mostra sar aperta al pubblico a Palazzo Incontro dal 15 dicembre 2012 al 17 marzo 2013.

Figlio di emigrati russi, Elliott Erwitt nato a Parigi nel 1928 ed ha vissuto la sua infanzia a Milano. Nel 1938 la sua famiglia torna a Parigi per poi emigrare negli Stati Uniti, dove nasce il suo interesse per la fotografia. Nel 1949 inizia la sua carriera di fotografo professionista, che lo porta spesso in Europa ed anche in Italia. Nel 1953, invitato da Robert Capa, entra a far parte della prestigiosa agenzia Magnum Photo, di cui sar pi volte presidente. Ad oggi, ha pubblicato oltre venti libri di fotografia e le sue opere sono state esposte nei pi importanti musei del mondo.

Le fotografie per Elliott Erwitt sono scatti, istantanee, momenti afferrati alla spontaneit e mai in posa. Perch la storia tutta in quei frammenti colti al volo. Se la fotografia traduce il reale, ci sono realt che si rivelano solo agli occhi di un grande fotografo. Il suo lavoro colpisce sempre per intuito, intelligenza e talento, sia che fotografi personaggi famosi, buffi o solo di passaggio.

Come ha detto Cartier-Bresson, che stato uno dei suoi maestri, Elliott ha ottenuto il massimo proponendo una gamma di immagini rubate e sprigionanti un aroma, un sorriso dal suo intimo pi profondo. Questo aroma e questo sorriso attraversano la sua produzione e caratterizzano Fifty kids. I bambini sono da sempre uno dei suoi soggetti preferiti e talvolta sono proprio i suoi: Elliott Erwitt ha sei figli e cinque nipoti.
Voluto da Francesca Lavazza, Direttore Corporate Image dellomonima azienda e Vice Presidente di A.D.I.S.C.O. Sezione Piemonte, e dallartista stesso, il progetto Fifty Kids dedicato ai bambini e nasce per aiutare altri bambini.

Grazie alla vendita del catalogo e delle stampe fotografiche realizzate per questo progetto a cura dellartista, Fifty Kids sosterr A.D.I.S.C.O. lAssociazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale, presente sul territorio nazionale e al momento impegnata per la fine dei lavori di costruzione del nuovo reparto di Day Hospital e degli ambulatori di Oncoematologia Pediatrica dellOspedale Infantile Regina Margherita di Torino.

Anteprima Stampa: 14 Dicembre ore 12

Palazzo Incontro
Via dei Prefetti, 22 – Roma
Orario: mar-dom n10-19. Chiuso il luned. La biglietteria chiude trenta minuti prima.
Aperture straordinarie:
Lun 17 dicembre; lun 24 e lun 31 dicembre la mostra aperta fino alle ore16.30. La mostra resta chiusa il 25 dicembre 2012 e il 1 gennaio 2013.
Biglietti: 8 euro intero; 6 ridotto.

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Da Roma al Polo Sud

Da Roma al Polo Sud. Foto e altri documenti dall’archivio di Erich B. Kursch.

s.t. foto libreria galleria prosegue il proprio lavoro di recupero e valorizzazione delle immagini del passato con una mostra che ruota attorno allarchivio di un grande giornalista europeo scomparso tre anni fa a Roma, Erich B. Kusch (1930-2010), per lunghi anni presidente dell’Associazione della Stampa Estera.
Triestino di nascita ma cresciuto in Germania, corrispondente dallItalia per diverse testate tedesche, Kusch aveva scelto di custodire personalmente i diversi documenti di cui si servito in pi di mezzo secolo di vita professionale.
La mostra nasce da qui, dalla volont di contrastare la naturale dispersione dei materiali di lavoro che hanno segnato la vita del giornalista, e dallipotesi di riproporli puntando soprattutto, in un contesto come quello della galleria, sullinedita valenza estetica dei documenti visivi ritrovati.
Dietro questi documenti c unesistenza in cui non possibile disgiungere le inclinazioni personali dai metodi di lavoro; c la storia di una vocazione originaria e mai sopita ad esplorare e raccontare la realt che ci circonda, a percorrere sentieri non battuti, a scalare nuove vette, a scrutare orizzonti inediti.

La grande curiosit di Kusch e lamore per il suo mestiere, lo portavano sempre a cercare di incontrare nuove persone. Era ugualmente motivato a colloquiare amabilmente e rispettosamente con un oste appena conosciuto in un ristorante, come con un ministro ad un ricevimento ufficiale.Il corpus fotografico in mostra – costituito in parte da materiale di agenzie stampa nazionali e internazionali e in parte da scatti effettuati dallo stesso Kusch – ruota principalmente attorno al lungo viaggio al Polo Sud compiuto nel 1961 a seguito della spedizione Deep Freeze, nellambito del Programma Antartico degli Stati Uniti: uno dei maggiori progetti di ricerca intrapresi prima della conquista dello spazio. Le immagini rappresentano scene di lavoro e di vita quotidiana nella stazione di McMurdo, una base scientifica e logistica tuttora attiva nelle missioni in Antartide.

E invece Roma – la citt in cui Kusch si trasfer allinizio della sua carriera, eleggendola a base operativa per il resto della vita e su cui scrisse anche due guide turistiche – la protagonista di altri scatti esposti: dalle immagini di Campo de Fiori (quando il mercato ortofrutticolo era ancora il protagonista assoluto della piazza), a quelle che mostrano il restauro della statua equestre di Marco Aurelio, eseguito nel 1988.
La vocazione internazionale di Kusch e la fitta rete di relazioni professionali da lui intessuta negli anni, affiancate a una spiccata curiosit personale, lo hanno condotto a raccogliere – in un epoca pre-digitale, quando il lavoro giornalistico si alimentava e produceva informazioni su diversi supporti fisici – un ricco e variegato insieme di documenti non solo fotografici. Oltre alle foto, la mostra presenta infatti stralci di corrispondenza, estratti di cartelle-stampa, articoli di giornale, e altre pubblicazioni riconducibili a diversi significativi eventi della nostra storia recente.
Fra i libri provenienti dalla biblioteca di Kusch figura ad esempio Milano 2. Una citt per vivere, destinato alle prime famiglie che a met degli anni settanta si trasferirono nel centro residenziale progettato dalla Edilnord di Silvio Berlusconi: unautentica rarit bibliografica, ma soprattutto una fonte preziosa quanto curiosa (con testi di Enzo Siciliano, Natalia Aspesi, Gianni Brera) sulla genesi di quel nuovo miracolo italiano, che il Cavaliere riuscir a vendere successivamente a unintera nazione, ma non ai cronisti pi attenti alla stampa internazionale, fra cui lo stesso Kusch.
Un altro protagonista del progetto espositivo il magnetofono originale utilizzato dal giornalista per la registrazione di interviste e conferenze. Negli spazi di s.t. foto libreria galleria, sar possibile ascoltare alcune di queste bobine magnetiche, con le voci di diversi protagonisti della vita politica italiana del passato: da Berlinguer a Pertini.
Per i Deutschrmer, i tedeschi romani della citt, Erich Kusch stato per mezzo secolo punto di riferimento e di ispirazione. Il giornalista era presidente del centro culturale italo-tedesco
Villa Vigoni e per alcuni anni membro della giuria per la borsa di studio della Casa di Goethe.

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RomaProvinciaCreativa: 4 anni per la creativit

Un evento dedicato al programma che ha valorizzato la creativit nell’area metropolitana di Roma.

RomaProvinciaCreativa -4 anni per la creativit

Un evento – tra incontri, video e dj set – dedicato al programma che ha valorizzato la creativit nell’area metropolitana di Roma.
Per salutare, insieme al Presidente Nicola Zingaretti, i protagonisti di questi quattro anni di iniziative e premiare i 46 vincitori dei bandi 2012 per la creativit e l’innovazione.
In collaborazione con Snob Production levento vedr in consolle i djs FCVG, Magenta e Surfdisco. Le immagini saranno manipolate dal maestro Databhi.
Una serata da non perdere. I partecipanti riceveranno anche un regalo esclusivo: un poster in edizione limitata disegnato dallillustratrice Irene Rinaldi e la compilation musicale di Roma Provincia Creativa curata da Raffaele Costantino.

La compilation scaricabile gratuitamente a questo link. La password richiesta per il download indicata sulla card che verr consegnata a tutti coloro che parteciperanno all’evento.

Quando: gioved 20 dicembre 2012 – ore 19.00
Dove: I.T.I.S. Galileo Galilei
Via Conte Verde 51, Roma

Scarica la locandina

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Vinicio Capossela al Forte Prenestino

Giovedi 20 dicembre 2012 Vinicio Capossela concluder il tour REBETIKO GYMNASTAS a Roma con un concerto speciale al CSOA Forte Prenestino

Si concluder a Roma, con un concerto speciale, il tour di Vinicio Capossela, il 20 dicembre suoner nello spazio del CSOA Forte Prenestino insieme ai musicisti greci che lo affiancano in questo tour.

Dopo gli Esercizi allo Scoperto che Vinicio Capossela e i suoi Rebetici Ginnasti hanno praticato allaperto nella scorsa estate, il rebetiko rientrato al chiuso, nei rock club, ovvero negli spazi coperti che pi si confanno al suo spirito ribelle e underground. Il tour REBETIKO GYMNASTAS, che prevede pi di trenta date, partito lo scorso 2 novembre dal CS RIVOLTA di Marghera, sta registrando ovunque il tutto esurito e si concluder il 20 dicembre a Roma, al CSOA Forte Prenestino.

Dal 2 il tour ha percorso lItalia con una banda italo greca, praticando la rebetika ginnastica, partendo dal centro sociale rivolta di Marghera, e poi per club, locali teatri e in generale luoghi che esprimono una cultura del territorio, praticando un concerto che ha lo scopo di tenere in esercizio la parte anticonvenzionale di noi stessi, in luoghi adatti ad avere i piedi, le mani e il cuore libero. Prima che finisca il mondo ci sembrato importante concludere questi concerti in un luogo che ha fatto di questi valori il motivo della sua esistenza, il centro sociale Forte Prenestino, sposandone la filosofia di concerto come evento dimpegno e di ritrovo popolare. (Vinicio Capossela dic.2012)

Il concerto si svolger allaperto nella suggestiva piazza darmi del Forte, ma in caso di maltempo ci si sposter nellarea coperta capace comunque di contenere 2000 persone circa. Lentrata come al solito per tutti i concerti a 5 euro. Il concerto avr inizio alle ore 22, i biglietti si potranno acquistare solo la sera del concerto (si consiglia di arrivare prima).

Il rebetiko- racconta Capossela musica nata da una catastrofe, da una grande crisi e da una colossale migrazione. Da allora ha sempre avuto un contenuto eversivo, ha portato in s il cromosoma della ribellione, della rivolta individuale. Rebeta viene dal turco rebet, ribelle, colui che meno si tira indietro quando le citt vanno a fuoco. Il rebeta uno che non si sottomette al meccanismo del consumo e che semmai cerca la sua bellezza altrove. Scrive John Berger che la musica inizi dal grido che lamenta una perdita. Il rebetiko una musica che lamenta quello che tutti noi abbiamo perduto, una musica che non dimentica le sue origini. Si officia in luoghi chiusi, dove si beve e si privilegia lo struggimento individuale. E musica che viene dal basso, che si condivide a tavola, come uneucarestia”

Saranno con Vinicio Capossela i grandi musicisti della tradizione rebete che lhanno accompagnato nel disco e dal vivo: Vassilis Massalas alla chitarra e baglamas, Ntino Chatziiordanou alla fisarmonica e allorgano Farfisa, Dimitri Emmanouil alle percussioni e soprattutto linsigne solista del bouzouki Manolis Pappos. Completeranno lorganico due pilastri della band di Capossela quali Alessandro Asso Stefana alla chitarra e Glauco Zuppiroli al contrabbasso.

Il costo del biglietto sono i soli 5 euro di sottoscrizione a supporto di tutte le iniziative del CSOA Forte Prenestino. Non ci sono prevendite, dalle ore 15.00 del 20 dicembre i cancelli del Forte sono aperti!

Vai alla pagina Facebook di Vinicio Capossela al Forte Prenestino

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stARTT

Vi presentiamo stARTT, sezione Architettura e Design della terza edizione del volume RomaCreativa

stARTT sta per studio di architettura e trasformazioni territoriali.
Nasce nel 2008 da unidea di Simone Capra e Claudio Castaldo,architetti laureati presso la Facolt di Architettura dellUniversitRoma Tre. Dal 2011 si unisce al progetto Francesco
Colangeli, il pi giovane del gruppo, anche lui laureato presso lastessa universit. Lo scopo di questo studio, come raccontano ititolari, quello di ideare e gestire in ogni sua fase, i processidi trasformazione che interessano larchitettura e lo spazio perle attivit umane. Sostanzialmente i tre architetti agiscono sulgi esistente, recuperando la qualit dello spazio fisico, che nondeve essere intesa come un lusso – dicono – ma come necessit
per il vivere civile. La trasformazione di un ambiente, di unospazio pubblico o privato, deve sempre tenere conto del contestoin cui inserito. Per questo alla base di ogni lavoro, secondo gliarchitetti di stARTT, c sempre uno sguardo alla ricchezza – a
volte compromessa – del patrimonio storico e culturale del nostroPaese, degli spazi che abbiamo vissuto e che cerchiamo diinterpretare in chiave contemporanea. Per reinventare gli spazi,lanalisi del territorio di fondamentale importanza. Infatti,
la ricerca si estende obbligatoriamente oltre i confini dellarea diintervento: Finora ci siamo impegnati – raccontano – a presentareil nostro lavoro come continuit, dove architettura, paesaggio,design e territorio costruiscono dei rimandi tra loro. Lidea che
unarchitettura, un parco o un progetto urbano hanno valore aseconda di dove e come stabiliscono relazioni con le altre partidella citt. Non la stessa cosa realizzare uno spazio in periferiao al centro. Hanno valori e significati diversi. E quando i territori
diventano quelli dellimmaginazione si ottiene Whatami,il progetto che lo stARTT ha realizzato per il MAXXI. Un giococompositivo, un paesaggio onirico composto da fiori artificiali cheriparano dal sole durante le ore diurne e garantiscono lilluminazione
la sera. Il progetto – spiegano gli autori – doveva vincere lascommessa di diventare uno spazio pubblico dellestate romanain soli tre mesi. Cos, abbiamo pensato a delle forme che, spingendole persone a rilassarsi, favorissero i rapporti sociali.
WWW.STARTT.IT

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Una storia. John Stezaker

Incontro con l’artista britannico per il l’ultimo appuntamento del ciclo “Una Storia” a cura di Luca Lo Pinto

Quinto e ultimo appuntamento con Una Storia, ciclo di incontri che coinvolge artisti di livello internazionale, chiamati a raccontare attraverso immagini, suoni, video, parole la propria storia dellarte.

Il quinto talk vede protagonista John Stezaker: l’artista britannico, figura chiave dellarte concettuale, incontra il pubblico venerd 14 dicembre alle ore 18.30 presso lauditorium del MACRO.

John Stezaker vive e lavora a Londra. Il suo lavoro riconosciuto a livello internzionale, grazie a numerose mostre personali e collettive; tra le pi recenti si segnalano quelle presso la Casa Museo Giorgio de Chirico di Roma (2012), al Mildred Lane Kemper Art Museum di St. Louis (2012), alla Friedrich Petzel Gallery di New York (2011) e al Kimmerich di New York (2011).
L’artista ha pubblicato numerose monografie e il suo lavoro fa parte di collezioni in tutto il mondo, tra cui quelle del MoMA di New York, della Saatchi Collection e della Tate Modern di Londra.

La serie curata da Luca Lo Pinto e organizzata dal MACRO in collaborazione con DEPART Foundation.

Venerd 14 dicembre 2012 – ore 18.30
Macro – Via Reggio Emilia 54

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NetArte… Il dono delle emozioni

L’arte scambio, relazione, emozione. In clima di feste natalizie la Galleria Vittoria espone 30 opere di artisti emergenti e affermati da ammirare, acquistare e regalare.

Verranno esposte le opere di 30 artisti, tutte dello stesso formato messe in vendita tutte allo stesso prezzo. Artisti emergenti ed affermati che si incontreranno in questa iniziativa all’insegna del regalo. Il dono dell’emozione per chi la riceve, la offre e la conquista. Perch l’arte alla fine questo: interazione e scambio.

Gli artisti in mostra sono: Anna Zavileiskaia- Russia, Adriana Pignataro, Alessandro Cignetti, Anna Saegesser Pavone Beatrix Jourdan Ungheria, Senegal Boris Indrikov Russia, Celine Carbonell – Francia, Chiara Abbatacchio, Claudio Meli, Claudio Spada, Cristina D’ambrosio, Cristiano Quagliozzi, Daniela Poduti Riganelli , Danilo Buniva, Enzo Fabbiano, Etty Bruni, Fabio Imperile, Fabio Piscopo, Gaia Galifi, Gianmaria De Luca, Giovanni De Angelis, Gualtiero Redivo, Key Gross (Konstantin Smirnov)Russia, Kristina Milakovic, Luciano Rignasense,Lucio Rossi, Luminita, Marco Zappa, Maria Rita Gravina, Maria Teresa Protett, Paola Grizzi, Patrizio De Magistris, Roberto Pelliccia, Stefano Bufalini, Tiziana Befani, Valeria Patrizi, Giusy Maletta, Micaela Giuseppone.

Sar esposto, inoltre, un particolare albero di Natale della giovane designer Ludovica Cirillo – titolare di ByLudo – realizzato con oggetti tecnologici di ri-uso.

All’interno, della mostra gli artisti esposti proporranno dei corsi artistici per bambini, che avranno l’opportunit di scoprire le tecniche dell’acquerello, la scultura, ceramica e la pittura, a secondo del calendario stabilito nel programma, per elaborare un piccolo dono personale.

Anche per questo Natale KORA Diffusione Culturale, insieme alla Galleria Vittoria, hanno deciso di devolvere parte del ricavato della vendita delle opere ad un ente benefico per l’acquisto di giochi che saranno donati il giorno dell’epifania, questanno stato scelto la Casa famiglia San Giuseppe di Rocca di Papa, Roma.

Laboratori per bambini: sabato e domenica 16-17 e 22-23 ore 16.30;
costo 10 a bambino, 5 il secondo figlio.
Prenotazione obbligatoria

Inaugurazione: Mercoled 12 Dicembre 2012 alle ore 18.30
Durata: 12 31 Dicembre 2012
Presso: Galleria Vittoria Via Margutta, 103 Tel. 06.36001878
A cura di: Galleria Vittoria e KORA Diffusione Culturale
orario galleria: luned / sabato 11.00-19.00 – fuori orario su appuntamento
www.galleriavittoria.com – info@galleriavittoria.com

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Ines Paolucci

Vi presentiamo Ines Paolucci, sezione Architettura e Design della terza edizione del volume RomaCreativa

Esperta in design industriale e comunicazione visiva, Ines Paolucci cura la grafica di prodotti editoriali e progetti di identità istituzionale, occupandosi anche dell’immagine per eventi e campagne di comunicazione. Tra le molte creazioni ne segnaliamo una in particolare, progettata insieme a Daniele Statera: si chiama “Diamond” e sostanzialmente si tratta di una serie di lampade realizzate per l’azienda di design Slamp. Esposta a lungo al Triennale Design Museum, il primo museo del design italiano, questa creazione può essere considerata qualcosa di più.
Per usare le parole della designer: “Diamond è una scultura luminosa dal linguaggio geometrico complesso e rigoroso che richiama la forma di un diamante sfaccettato, un candido quarzo che crea suggestivi giochi di luci e ombre”. Il lavoro del designer richiede
una molteplicità di competenze sia artistiche sia tecniche.
Un oggetto non deve essere solamente “bello” ma deve tenere conto anche della sua usabilità, dell’impatto con l’ambiente e di molti altri fattori. Nel suo significato più ampio, il design di un prodotto contempla il rapporto dell’oggetto con chi lo utilizzerà. Ines Paolucci racconta, infatti, che ogni suo progetto “nasce dall’amore per le immagini, per gli oggetti e per tutte quelle parole, idee e persone capaci di incuriosirmi ed emozionarmi per intelligenza, bellezza, complessità o qualità espressive. Tutto questo alimenta la mia immaginazione e il mio bisogno di espressione che, domati da regole e vincoli progettuali e rafforzati dall’esperienza, producono una sintesi, non originale ma autentica, che si chiama progetto.” Questa sintesi è forse il compito più arduo che spetta
a un designer. Creatore, sì, di immagini e di forme, ma soprattutto interprete di un mondo sempre più complesso e in costante evoluzione. “Un progettista – spiega Ines – non può non tener conto dell’attuale con-fusione e contaminazione dei linguaggi.
Bisogna conoscere il passato e immaginare un futuro, ma essere fortemente contemporanei. Credo che la profonda conoscenza del proprio mestiere, unita alla memoria, alla riscoperta e valorizzazione del sapere artigianale, sia oggi più che mai l’unico punto fermo e una necessaria utopia per sfuggire al dilettantismo e alla
dilagante e frustrante schizofrenia”.

WWW.INESPAOLUCCI.IT

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Enel Contemporanea 2012: Big Bamb

Big Bamb l’imponente installazione che i fratelli Mike e Doug Starn hanno realizzato per l’edizione speciale di Enel Contemporanea 2012

Migliaia di aste in bamb sono legate e incastrate fra loro con un metodo tradizionale, capace di creare uninedita struttura-scultura nella quale i visitatori possono addentrarsi lungo percorsi, camminamenti e sensazioni. Concepita dai fratelli Starn come un organismo vivente in continuo cambiamento nella sua complessit ed energia, lopera della serie “Big Bamb” si sviluppa fino a circa 25 metri di altezza grazie allutilizzo di un materiale solido e flessibile, oltre che altamente simbolico, come il bamb.
Lopera costruita manualmente dagli artisti stessi e dal loro gruppo di esperti arrampicatori. Allinterno dellarchitettura-scultura limprevedibile incrociarsi dei bamb diviene al tempo stesso elemento giocoso ed espressione della molteplicit della vita, dellimmaginazione e della creativit umana.
Rendendo la flessibilit e gli intrecci del bamb elementi fisici di costruzione ma anche elementi mentali di riflessione, il visitatore pu abbandonarsi nello spazio di questopera darte in continua trasformazione, concepita come se la costruzione non fosse mai finita. Un grande organismo vivo che si trasforma, si muove, si adatta al Tempo, che cresce non in dimensioni ma in sensazioni.
In questo modo i fratelli Starn creano una delle poche opere darte contemporanea che, pur presentandosi nella sua versione ultimata come una scultura, rimane costantemente organica e viva, capace di accogliere lo spettatore e di inglobarlo come parte integrante del processo.

Sar il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma – ad ospitare l’installazione dei gemelli americani Mike e Doug Starn, interpreti dell’edizione speciale di Enel Contemporanea 2012 che celebra i 50 anni di Enel.

Dall’11 dicembre 2012, presso il MACRO Testaccio, possibile visitare l’opera Big Bamb. L’ingresso gratuito.

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OSA architettura e paesaggio

Vi presentiamo Studio OSA, sezione Architettura e Design della terza edizione del volume RomaCreativa

Osa architettura e paesaggio, studio di architettura fondato nel 2007, nasce dallincontro di sei giovani architetti specialisti nel progetto edilizio e nellarchitettura del paesaggio. Lo studio raduna molte competenze ed esperienze ed proprio questo il motivo per cui, spiegano gli associati, in grado di operare in modo trasversale nelle discipline del paesaggio, dellarchitettura e della citt. Attraverso il progetto, Osa si propone di realizzareuna profonda integrazione tra le varie componenti dellhabitat: edifici e fenomeni urbani, spazi interni ed esterni, caratteri e
vocazioni del luogo e comportamenti degli abitanti. Alcuni dei progetti dello studio Osa sono stati realizzati, altri invece sono in corso di realizzazione. Molti sono stati premiati e pubblicati in libri, manuali e riviste internazionali di settore. Limpegno che lo studio garantisce quello di individuare le ragioni per cui un progetto debba essere realizzato. Massimo Acito, Marco Burrascano e il resto del gruppo, prima di chiedersi come creare spazi nuovi o come trasformare quelli gi esistenti si chiedono innanzitutto perch. Cos, infatti, raccontano gli architetti: Cerchiamo sempre di comprendere le ragioni profonde di ogni progetto, le trasformazioni che implica e i processi che pu innescare.
Il punto di partenza sempre lo stato di necessit, non solo lapparenza. Lattivit di ricerca dunque il punto di forza di questo studio. Una ricerca che indaga le complesse dinamiche della trasformazione di un territorio. Sia esso urbano o rurale, innegabile la necessit di comprenderlo e studiarlo soprattutto per la sua tutela. Pensiamo che larchitettura sia prima di tutto una forma di alterazione dei luoghi e vada fatta con la massimarazionalit possibile raccontano gli architetti in questo senso il nostro impegno quello di coniugare una dimensione sperimentale con una completezza professionale in grado di rispondere a programmi progettuali complessi, su qualsiasi scala. Con lattenzione alla sostenibilit, intesa come rapporto tra risorse utilizzate e risultati ottenuti.

Di Osa fanno parte: M. Acito, M. Burrascano, L. Catalano, A. Metta, L. Reale e C. Rogai.

WWW.OSAWEB.IT

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Cristina Chiappini

Vi presentiamo Cristina Chiappini, sezione Architettura e Design della terza edizione del volume RomaCreativa

Cristina Chiappini è nata Roma nel 1967. E’ docente presso l’Università Sapienza di Roma, all’Università di San Marino, allo IUAV di Venezia e all’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 1989 fonda l’omonimo studio e partecipa a diversi progetti in qualità di art director, graphic e media designer. Diventa presto collaboratrice abituale di alcuni prestigiosi clienti tra cui la Triennale di Milano, la Fondation Cartier pour l’art contemporain di Parigi e la Banca d’Italia. Cura in particolar modo progetti di brand identity, web-design e interaction design, progetti editoriali e campagne di comunicazione sociale, sviluppando negli anni anche un passione per la comunicazione “non convenzionale”. Nel 2007 è stata chiamata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali a far parte del primo Consiglio Italiano del Design. “Credo che il ruolo del designer sia fondamentale, in quanto si pone come filtro tra il cliente e la società. Questo è un mondo in cui tutto ormai si produce in serie: migliaia di copie che sostengono di volta in volta un messaggio o un prodotto, indifferentemente che sia qualcosa di sostenibile o insostenibile. Per questo penso che sia inevitabile per un designer avere un impegno nel sociale e nella sostenibilità. Lo dico non solo come professionista ma anche come cittadino del mondo”.
Cristina è sempre stata attenta a quello che avviene intorno a lei.
Anche per questo durante gli anni ha curato molte mostre incentrate sull’evoluzione del design e dell’architettura, alla ricerca di nuove strade per soddisfare le esigenze più moderne. “In particolare sento che la donna designer ha un ruolo importante nella società della comunicazione visiva e non solo. La sua stessa natura secondo me è, rispetto agli uomini, maggiormente portata verso l’immedesimazione e la comprensione dei bisogni e delle esigenze altrui. Alcune sensazioni come la maternità, la flessibilità, la non violenza sono delle caratteristiche che ci contraddistinguono”.
Per questo Cristina vorrebbe vedere più comunicazione fatta dalle donne, donne di potere scelte soprattutto da altre donne, e non solo da uomini: “Per le donne è arrivato il momento di costruire una visione diversa del mondo, per ribaltare quell’idea della donna che negli ultimi anni si è purtroppo ramificata nell’immaginario collettivo. Anche e soprattutto in Italia”.

www.cristinachiappini.com

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Parole tra il rosso e il nero e un metodo frattale di Attilio Nesi

La Facolt di Architettura Sapienza di Roma ospita la mostra personale Parole tra il rosso e il nero e un metodo frattale di Attilio Nesi

La mostra personale di Attilio Nesi raccoglie circa 40 opere realizzate tra il 2007 e il 2012. In esse, lautore, oltre ad esprimere la gioia di evocare sperimentando con tre soli colori (il rosso, il nero e il grigio di parole autografe), propone e si muove utilizzando un metodo frattale.

Citando Marco Maiocchi, Tutte diverse e tutte uguali, le opere mostrano una costanza di contenuti, a dispetto dellamplissima differenza dei segnali, quasi come se andassero viste tutte insieme, come in un grande ipertesto di rinvii visivi. Forse un aggettivo si adatta alla produzione di Attilio Nesi: frattale. Ogni parte del suo lavoro, ogni dettaglio tutto il suo lavoro, e ogni opera parte dellintera produzione, ma nel contempo la contiene. Frattale come lanimo delluomo.
Nelle sue tavole frattali Attilio Nesi tende a rappresentare due strade divergenti: la prima, si muove nello spazio mentale di una razionalit scorporata, tracciando linee che congiungono punti, superfici tagliate o forme apparentemente astratte; laltra, si muove in una sfera gremita di visioni, con uno sforzo di adeguamento del dipinto al non dipinto, alla totalit del rappresentabile e del non rappresentabile.
Un pi ampio repertorio delle opere prodotte nel periodo interessato restituito nel catalogo: Attilio Nesi, Frattali, Gangemi Editore, 2012, che contiene saggi di Antonella Greco, Rachele Nunziata, Marco Maiocchi e Marcello Sestito.
Il catalogo sar presentato, in data da precisare, presso Gangemi, in via Giulia 145 – Roma.

Attilio Nesi nato a Fuscaldo (Cosenza) nel 1944.
Dal 1962 vive a Roma, dove opera come pittore e architetto.
E stato Ricercatore presso La Sapienza di Roma e professore ordinario di Tecnologia dellArchitettura della Mediterranea di Reggio Calabria, dove ha diretto il Dipartimento Arte, Scienza e Tecnica del Costruire.
Dipinge da giovanissimo e scolpisce a piccola scala, educato allesercizio dellarte dal padre Giuseppe, medico e artista, e da altri sporadici mentori.
Esercita lattivit pittorica in parallelo al mestiere di architetto e di ricercatore. Le tre attivit, per molte ragioni simbiotiche, si alimentano reciprocamente superando i rispettivi confini disciplinari.
Nellultimo decennio lavora con continuit alla linea di ricerca pittorica Parole tra il rosso e il nero, oggetto della mostra, con studi concettuali che utilizzano alternativamente il gioco spaziale, lastrazione e sottili risonanze simboliche.
Le sue opere, lontane dalle mode, restituiscono, con le parole e le immagini, ragioni e sentimenti del proprio vissuto, ricomponendoli e comprimendoli in strutture formali unitarie, spesso insolite per dimensioni e proporzioni.
Tecniche miste: olio, smalto, encausto e collage.

Facolt di Architettura dell’Universit “La Sapienza” – via Ripetta, 118, Roma
Dal 1 al 15 dicembre 2012
Orario e giorni: tutti i giorni dalle ore 10,30 alle 19,00 inclusi sabato e domenica
informazioni: +39064884234 – cell 3486622952
gallerie@tartagliaarte.it

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Opere 1980-2012 di Maurizio Attisani

Dal 4 al 22 dicembre 2012 la Galleria Tartaglia Arte ospite la personale dell’artista Maurizio Attisani

Opere 1980-2012 la mostra personale dell’ artista Maurizio Attisani, che la galleria Tartaglia Arte, presso la sede a Roma, in via XX Settembre 98 c/d. inaugurer, con la presenza dellartista, marted 4 dicembre 2012 alle ore 18,30, con lintervento critico della prof.ssa Carmen De Stasio che presenter il nuovo catalogo monografico .
Si tratta di un excursus nella carriera artistica di Attisani il cui tratto peculiare la ricerca interiore e la sua conseguente esplicazione su tela . Se dapprima l’esplorazione avviene attraverso un figurativo pi classico con l’uso di pastelli, matite e acquarelli, in seguito si va delineando la scelta o, per meglio dire, l’esigenza di perseguire una via che diviene via via pi aderente ad un modello che rasenta la perfezione attraverso l’utilizzo delle
linee geometriche e di materiali diversi come acrilico e olio. Attisani si esprime con figure solide come quadrati, rombi e cerchi portando sulla tela un suo progetto pre-creato, secondo un disegno del tutto cerebrale, con sorprendente precisione e senza alcun aiuto di supporti tecnici. Ed proprio attraverso linee definite, che solo apparentemente contengono se non addirittura costringono la creativit, che Attisani approda ad una sintonia tra interiore ed esteriore che rende lui finalmente libero e noi pienamente partecipi di questo viaggio alla ricerca dell’io.
Cogliendo spunto da una delle ultime produzioni in ordine di tempo, si potrebbe definire la movimentazione danimo che scuote Attisani come una sorta di synchromy che permette di avvolgere in simultanea extra-ordinariet losservatore fino addirittura a coinvolgerlo in un gioco ipnotico, che lascia sobbalzare per la fluidit concettuale che via via si rivela e altres per la convergenza e la mutevolezza impressiva e di dilatazione tematica che si diffondono dallinterno in un singulto estemporaneo verso lesterno.
(dal catalogo – Carmen De Stasio)

Inaugurazione: marted 4 dicembre 2012 ore 18,30 ingresso libero catalogo in sede
Periodo mostra: dal 4 al 22 dicembre 2012
Sede: galleria Tartaglia Arte, via XX Settembre, 98c/d Roma
Ufficio stampa: TAAR, Mariangela Mutti, Regina Nobrez ufficiostampataar@tartagliaarte.it 064884234
web: www.tartagliaarte.com

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“FONDO PER LA CREATIVIT” 2011 – Esiti finali

Si conclusa la “seconda fase di valutazione” e sono disponibili gli esiti finali della selezione per l’assegnazione del Fondo per la Creativit 2011.

Si comunica che, a seguito della “seconda fase di valutazione” ed in base al punteggio assegnato ex comma 3, articolo 7 del Bando, sono stati redatti ed approvati, con determinazione dirigenziale 7611/2012, gli esiti finali della selezione.

Viste le prevsioni dei commi 5, 6, 7 e 9 dell’articolo 7 e del comma 2 dell’articolo 8 del Bando, le domande valutate sono state suddivise nei seguenti elenchi:
1) “Allegato 1a” – “Elenco degli idonei ad ottenere il contributo ai sensi dell’articolo 7, comma 9 (punteggio maggiore o uguale a 70 punti) e beneficiari ai sensi dell’articolo 8, comma 2, del Bando”;
2) “Allegato 1b” – “Elenco degli idonei ad ottenere il contributo ai sensi dell’articolo 7, comma 9 (punteggio maggiore o uguale a 70 punti) non beneficiari per esaurimento del “Fondo” disponibile”;
3) “Allegato 2” – Elenco dei non idonei ad ottenere contributo, ai sensi del comma 9, articolo 7 del Bando (punteggio inferiore o uguale a 69 punti);
4) “Allegato 3” – “Elenco dei rinunciatari al contributo”

Tutti gli Allegati sono consultabili e scaricabili.

Si ricorda alle imprese ed agli aspiranti imprenditori, titolari del diritto di accesso (cfr. articolo 4 del Regolamento) possono presentare la relativa istanza ai sensi degli articoli 6, 7 ed 8 del “Regolamento per il diritto di accesso ai documenti amministrativi ed alle informazioni” della Provincia di Roma, disponibile a questo link
E’ possibile ricevere ulteriori informazioni scrivendo a: servizimprese@provincia.roma.it

L’articolo completo consultabile qui.

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Un’altra economia. Esperienze romane di innovazione sociale

Quattro incontri a Palazzo Valentini per discutere di innovazione sociale e promuovere un nuovo modo di fare economia.

Il dipartimento Innovazione e Impresa della Provincia di Roma, in collaborazione con il Corriere della sera, organizza un ciclo di incontri sull’innovazione sociale, con l’obiettivo di promuovere un nuovo modo di fare economia, attraverso le testimonianze di chi ha trasformato un’idea in un progetto condiviso o in una vera e propria impresa.

PROGRAMMA

Gioved 15 novembre 2012 ore 17.00

Tra etica e nuova economia: un altro ruolo per la finanza
Laffermarsi del capitalismo finanziario, che ha profondamente mutato la qualit dei rapporti di lavoro, produzione e distribuzione di ricchezza, ha fatto registrare una prima reazione con proposte innovative. A met degli anni Novanta nascono in Italia la prima Banca Etica e i MAG (Mutue per lautogestione). Etica e denaro iniziano un cammino non sempre conflittuale.

Introduce
Gian Paolo Manzella – Dipartimento Innovazione e Impresa Provincia di Roma

Intervengono
Roberto Museo – Banca etica
La Banca etica si pone la finalit di finanziare i progetti sostenibili e mirati allinclusione sociale uscendo dai canoni tradizionali del mercato finanziario.

Cinzia Cimini – economista, fondatrice di MAG Roma
Le Mutue per lAutogestione sono una proposta di singoli cittadini associati che mettono in comune quote in denaro per finanziare vari tipi di progetti di alta qualit sociale

Giulio Marcon – Coordinatore di Sbilanciamoci e Presidente della Scuola per il Sociale della Provincia di Roma
Giulio Marcon stato tra i primi in Italia a intuire limportanza che limpegno solidale potesse diventare altra economia.

Venerd 30 novembre 2012 ore 17.00

Per uno sviluppo sostenibile: le proposte dellAgricoltura sociale
La crisi del modello tradizionale di produzione capitalistica basato sulle ipotesi del fordismo ha ridato valore ai modelli di sviluppo rurale che negli ultimi decenni erano stati considerati come la cenerentola dello sviluppo economico, molto dopo il manifatturiero e il terziario. Questa nuova attenzione ha trovato alleanze e terreno fertile nelle sensibilit legate alle produzioni alimentari salubri e allagricoltura biologica, alle necessit di produrre energie pulite e rinnovabili e al bisogno di inclusione che veniva espresso dalla societ.

Intervengono

Luca dEusebio – fondatore del network Zappata romana
Zappata romana oltre a promuovere e gestire iniziative di orti urbani nella capitale si fatta carico di un lavoro di monitoraggio e di messa in rete di tutte queste realt portandole a incontrarsi e discutere tra loro.

Gloria Salvatori – cassintegrata Eutelia, fondatrice dellOrto urbano Eutorto
Dalla dura esperienza di lotta dei cassaintegrati Eutelia, nasce liniziativa di avviare unattivit di orto urbano e di agricoltura sostenibile.

Carlo De Angelis – coordinatore cooperativa Capodarco
La comunit di Capodarco rappresenta uno dei primi e significativi esempi di impegno sociale tra volontariato e imprese sostenibili. Tra passato, presente e futuro la loro esperienza di fondamentale importanza per comprendere dinamiche e ragionare sul prossimo futuro.

Angela Galasso – fondatrice di Lombrico Sociale e di Aicare
Dalla competenza di unagronoma laureatisi presso lUniversit Agraria di Viterbo il salto di qualit verso un sistema integrato di agricoltura sostenibile e solidale che offre risposte anche al disagio urbano in termini di integrazione dei soggetti sociali pi deboli, produzione di energia rinnovabile e pulita e produzione di cibo non nocivo.

Gioved 6 dicembre 2012 ore 17.00

Tradizione e inclusione: artigianato e nuova imprenditoria davanti alle sfide del nostro tempo
Negli ultimi anni si sta affermando con sempre maggiore convinzione un recupero delle attivit e degli stili di vita e di acquisto del modello economico fondato sul lavoro artigiano. In Italia e nel mondo, le riflessioni di Richard Sennet raccolte nel libro Luomo artigiano trovano consensi di ordine teorico, politico e operativo in esperienze che riguardano diversi settori della produzione.

Intervengono
Francesco Carchedi – fondatore di Parsec Consortium
Una delle esperienze storiche di lavoro sociale a Roma, nata intorno allimpegno di un gruppo di giovani e di un sacerdote. Oggi la cooperativa Parsec Consortium, una delle pi grandi di Roma, attiva a livello nazionale e internazionale nel campo dellinclusione sociale degli immigrati, di soggetti maltrattati, donne e bambini.

Antonella Alessandrini – fondatrice di SempliCity
Da alcuni eventi comunicativi come quelli legati al lusso essenziale e Romammagliala proposta e la diffusione delle attivit artigianali come elemento di aggregazione sociale e recupero delle radici culturali in via di smarrimento.

Nicolas Denis – Binario Etico
Le nuove tecnologie al servizio della sostenibilit e dellimpresa sociale. Un gruppo di valenti giovani ingegneri recupera e ricicla vecchi computer per metterli a disposizione di imprese sociali.

Cristina Rosselli Del Turco – Zajedno
Nel popolare quartiere di san Lorenzo lesperienza di una cooperativa di sarte rom che ha avuto riconoscimenti internazionali per i libri di stoffa per bambini e per molte altre iniziative.

Marted 11 dicembre 2012 ore 17.00

Welfare, salute e sussidiariet nelle nuove forme di impresa sociale
La salute stato senza dubbio uno dei primi elementi di attenzione della attivit sociali. In questo ambito infatti la debolezza di chi soffre evidente come pure evidente quanto conti il lavoro di solidariet e di costituzione di sforzi comuni per superare le tante difficolt a cui si va incontro.

Intervengono
Simonetta Sterpetti – cooperativa Il Magazzino
Accanto allex manicomio di Montemario la cooperativa rappresenta uno dei casi pi importanti e qualificati di gestione del disagio mentale.

Antonio Sapia – preside Istituto Garibaldi
Una realt unica di recupero di reputazione dellistituzione scolastica attraverso la scelta esplicita dellinclusione di ragazzi con disagi fisici e psichici.

Francesca Casini – cooperativa Cecilia
La lunga esperienza dellintervento a favore di anziani soli, bambini down e, pi recentemente, popolazioni immigrate con liniziativa dellapertura della Locanda dei Girasoli a Cinecitt.

Soana Tortora – responsabile Solidarius Italia
Una nuova micro impresa non profit che opera nel campo delleconomia solidale, impegnata nella tessitura di filiere e di reti tra le diverse forme di impresa e di collaborazione solidale.

Tutti gli incontri sono moderati da Gioacchino De Chirico, giornalista e curatore

Palazzo Valentini – Sala Peppino Impastato
Via IV Novembre 119/a

Info:
Antonella Iacoboni
a.iacoboni@provincia.roma.it tel. 06.6766.4631
Cinzia Checchi
c.checchi@provincia.roma.it tel. 06.6766.5637

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A tu per tu con i grandi fotografi

Presentazione dei volumi I e II di “A tu per tu con i grandi fotografi”, una raccolta di interviste realizzate da Manuela De Leonardis ai maestri della fotografia contemporanea.

Per una tappa dei Book Corner Arti organizzati da art a part of cult(ure) e curati da Barbara Martusciello con la collaborazione di Maila Buglioni, verranno presentati i volumi di Manuela De Leonardis

A tu per tu con i grandi fotografi (vol. I)
A tu per tu con i grandi fotografi e videoartisti (vol. II)

I due libri si compongono di unampia raccolta di interviste a grandi maestri internazionali della fotografia e della videoarte che Manuela De Leonardis ha pubblicato su varie testate tra le quali art a part of cult(ure) e nate dellincontro vis--vis in occasione di mostre, festival ed anche negli studi e in altri luoghi dei protagonisti.

Presentazione dei volumi: mercoled 28 novembre 2012 – ore 19
s.t. foto libreria galleria, via degli Ombrellari 25 Roma

I volumi sono editi dalla casa editrice Postcart

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Claudio Andreoli

“Stay hungry, stay foolish”. 12 opere riprodotte ognuna per 100 volte, 1.200 piccole copie affiancate ciascuna da un unico ritratto di Steve Jobs.

Un grido, forse un allarme, si presenta cos la personale di Claudio Andreoli, a cura di Sarah Palermo, che sar aperta dal 27 novembre alle ore 19 al 3 dicembre 2012, presso la Interazioni Art Gallery di Piazza Mattei, 14 a Roma.

Stay foolish, stay hungry, un omaggio alla conclusione del discorso di Steve Jobs ai laureandi dellUniversit di Stanford, ma anche a noi. Lapertura dellesposizione non sar la classica inaugurazione a cui tutti siamo abituati a partecipare, ma unesortazione a non desistere, un rimprovero contro chi si arrende, contro larte che non fatta solo di artisti nel senso pi comune ed attuale del termine, ma di studiosi attenti, di ricercatori e di tutti coloro che lavorano. Dietro ogni azione darte c lEsercizio, lo Studio, lIntento ed con questi cardini che si inizia a comprendere il principio primo di Andreoli Claudio.

Una forte spinta lo ha condotto ad offrire s stesso in qualit di non artista, ma pittore, scultore, fotografo, designer, architetto, grafico, video artista, scrittore, incisore, vignettista, numismatico, modellatore, stampatore, street artist ed installatore. Un numero infinito di ruoli per una gran quantit di opere offerte al suo pubblico ad un prezzo politico volto a rifiutare ogni tipo di selezione.

In galleria ci saranno 12 opere riprodotte ognuna per 100 volte, 1200 molto sono piccole e semplici, affiancate da un unico ritratto di Jobs, il primo realizzato in assoluto da Andreoli.

Alcune saranno prodotte necessariamente a mano una ad una, altre utilizzando macchine industriali per la riproduzione. La forza che richiede il dipinto realizzato, rappresenta una forza fisico-produttiva umana che si traduce in un segno veloce, istintivo, quasi senza pensiero. Anche i prodotti industriali, come la fotografia o la stampa grafica sono realizzati con apparecchi che, mediante una violenza fisico-produttiva meccanica, agiscono sulla materia, imprimendo il suo colore o la sua forma. Il lavoro dellartista impreziosito dal sudore della fronte che nellarte ha un odore ancora diverso dallolio lubrificante delle macchine.

Lopera anche se ripetuta, un atto di fede, perch lidea si ripete, ma il gesto istantaneo di una ricerca grafica, estetica e poetica, una volta violento ed in un secondo tempo pi riflessivo, si rinnova senza privarsi di quellessenza originale, teorizzata da Walter Benjamin, padre del concetto di aura, luce diffusa immaginaria che circonda i Santi e ed avvolge le rarit, che perde valore nel momento di riproduzione tecnica dellopera, riprodotta in 100 copie, ma conscia di quellimpercettibile variazione che la rende originale per chi cerca lunicit.
Le 100 proposte di Andreoli giocano sul tema della Riproduzione Riservata ”. La reiterazione dellopera genera meccanismi che pongono il pubblico davanti alla questione della produzione industriale. Cinque sono i colori leitmotiv dellesposizione, che si presenteranno in diversi formati proposti dallartista come forte richiamo alla grande ricerca cromatica svolta da Steve Jobs durante la progettazione dei pi noti beni di consumo entrati a far parte della nostra vita quotidiana come Ipod, Ipad e Iphone.

Il passato novecentesco avr un respiro ampio negli spazi della galleria, probabilmente una tendenza nostalgica dellartista che non lo considera come un ordine lineare, bens come unesperienza originaria tra un ieri ed un oggi con nuovi registri stilistici. Ma ci sono dei segni avanguardistici che in futuro saranno cancellati o resteranno indelebili, senza sfumature intermedie. Andreoli porta con s il tema di denuncia del materialismo come realt filosofica di trasformazione imperitura. Il progetto si sviluppa attraverso la valutazione dei vari processi di produzione e di materiale necessario. Laspetto pratico della realizzazione avviene in un secondo momento mediante il ciclo di lavorazione, lattivit si svolge in sequenza e non simultaneamente, ci comporta una durata relativamente dilatata nel tempo, che conferisce allopera quellimpercettibile variazione che la rende unica.

Lopera che Andreoli presenta una collezione privata composta essenzialmente da un gruppo di pezzi. Il collezionista si far possessore di una testa, un acrilico, un bassorilievo, un altorilievo, una grafica, una foto, un carboncino, una matita, un olio esclusivamente senza supporto, una moneta, una stampa ad inchiostro, una vignetta umoristica, uno scritto e un video che si ripetono tutti indistintamente ed ossessivamente per 100 volte.

stata una fatica fisica ed intellettuale immane produrre oltre 1200 elementi per una foolish che indaga sul valore, sulla percezione, sulla diffusione, sulla lettura, sulla fruizione dellarte contemporanea e per una hungry che abbraccia la ricerca. Una riflessione sul vetro, sullo schermo che ci separa dalla Gioconda. Lartista non si riferisce solo al vetro blindato posto a 5 centimetri dalla tela storica, ma soprattutto ai monitor dei nostri Ipad che ci separano inesorabilmente dallarte. Il pensiero va anche alla protezione della vetrina delle gallerie darte. Al vetro invisibile, impalpabile, inscalfibile delle quotazioni milionarie delle grandi opere. Ma soprattutto al vetro che piantato, inchiodato, inglobato, nelle nostre teste ci costringe a stare lontano dallarte. Steve Jobs ci propone con successo un mondo dietro un vetro da 9,7 pollici, Claudio Andreoli un mondo senza vetro. Unarte da toccare, dove sporcarsi, che non ricerca il valore culturale nella sopravvalutazione della stima economica. Quando non si vende unopera una sconfitta durissima per lartista. In futuro le cose cambiano, gli autori darte vengono reinterpretati, valorizzati, osannati. Ma la dura sconfitta rimane l sul campo per sempre.

Come tutte le piccole grandi esposizioni, anche questa serata conceder il suo corollario di eventi collaterali:

Free art for children Temporary gallery
Larte per i pi piccini, vietata ai maggiori di 1 metro, in una microgalleria temporanea saranno esposti 100 lavori very low cost. Perch solo un bambino pu vedere le cose come sono veramente, anche la Gioconda pu essere percepita solo ed esattamente come un disegno.

Effetti collaterali Opera unica collettiva di 100 artisti e non
Due elementi che si incontrano, la Gioconda e lIpad da cui Andreoli ne esce sconfitto, in una posizione marginale. Per questo un quadro vergine di 190×140 cm sar dipinto in galleria da 100 persone differenti, non artisti, persone. Duchamp in quanto tale, con il suo potere magico ha trasformato una ruota di bicicletta in unopera darte. Andreoli con questa operazione intende trasformare 100 persone in 100 artisti che saranno sempre citati come autori, viaggeranno sempre insieme allopera che vivr il rischio di finire nel nulla. Una operazione che per potrebbe portare tutti, un domani, chiss dove, da un rigattiere, in una casa, in un museo. Non siamo noi a deciderlo. Larte pu aprire solo delle strade, non pu decidere o sapere chi le percorrer.

Fuori salone Molto altro
Alcuni oggetti della collezione privata di Andreoli che non appartengono a Stay hungry, Stay foolish saranno presentati parallelamente allesposizione.

ANDREOLI CLAUDIO
Architetto
Nato nel 1962 a Roma dove vive e lavora.

Inaugurazione 27 novembre ore 19
Durata: 27 novembre 2012 – 3 dicembre 2012

Interazioni Art Gallery
piazza Mattei, 14 – Roma

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Carlo Montesi – La Coerenza dell’incoerenza

“La Coerenza dell’incoerenza”, Carlo Montesi espone una selezione dei suoi lavori su carta: studi, appunti, bozzetti e disegni realizzati dagli anni 70 a oggi.

Lartista espone una selezione dei suoi lavori su carta, studi appunti bozzetti disegni realizzata dagli anni 70 al 2012.

() Carlo Montesi ha trasformato dettagli in soggetti, ha invertito ruoli e o punti di attrazione, ha cambiato le carte in tavola, intrigando a volte, semplificando a volte i percorsi narrativi. Lavorando affacciato ad un segreto giardino romano Carlo Montesi ha cos prodotto una quantit di abbozzi, disegni, stesure primarie, tele finite. Sta a noi ora seguire il filo di Arianna che in qualche modo li collega e li intreccia.
Sta a noi imparare con altrettanta gentilezza e grazia, sofferenza e follia a cancellare, a trasformare, ad inseguire sogni improbabili e leggeri.
Carlo Montesi vive e lavora a Roma. Disegna e dipinge dagli anni 70. La sua intensa esperienza artistica comprende pittura scenografia e regia teatrale. Lattivit di scenografo inizia negli anni 60 e si sviluppa, insieme a quella di regista teatrale, per oltre 25 anni.
Negli anni 70 ha realizzato con il regista Mario Ricci una serie di spettacoli entrati nella storia del teatro italiano e rappresentati nei pi importanti festival europei.

Artista molto noto in Italia e allestero, ha esposto a Roma, Milano, Cagliari, Torino, Pesaro, Siracusa, Palermo, New York, Ibiza , Monaco, Berlino, Fiera di Basilea, Malta, Sidney, Melbourne, Canberra, Auckland.

Il catalogo della mostra progettato e realizzato da Laura Bertinelli sar visibile online sul sito www.archeologica.librari.beniculturali.it dal 26 novembre 2012.

Inaugurazione 26 novembre ore 17.30
Durata: 26 novembre – 20 dicembre 2012

Sala Crociera del Collegio Romano
via del Collegio Romano, 27 – Roma
Apertura al pubblico nei seguenti orari:
luned 14:00 – 19:00, mercoled 9:00 – 17:00, gioved 9:00 – 13:00
Ingresso libero

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“Bianco e oscuro. Storia di panico e fotografia” di Simona Guerra

Sabato 24 novembre la libreria Altroquando ospita la presentazione del primo romanzo di Simona Guerra

Il libro
Pu la fotografia essere usata come antidoto alla paura? Alma, la protagonista di questo romanzo ispirato a una storia vera, crede di s e in queste pagine ci racconta come la fotografia le abbia salvato la vita. Immagini e parole, documenti visivi e testuali si mescolano creando una nuova forma di racconto e dialogo, possibile solo grazie a linguaggi espressivi tanto potenti.
La giovane protagonista del romanzo, racconta in queste pagine un capitolo importante della sua vita e del suo lavoro dedicato alla fotografia, quello che la vede fronteggiare laffacciarsi improvviso e incomprensibile nella sua esistenza dellesperienza del panico.
Una situazione difficile da gestire, che la trova obbligatoriamente ad attraversare e a fare i conti con un disagio vissuto almeno una volta da pi del 60% della popolazione
occidentale e che Susan Sontag ha definito il lato pi oscuro della nostra vita.
Attraverso piani differenti e accadimenti lontani tra loro per tempo e spazio, lautrice
costruisce un lucido percorso di riflessione intorno a una questione che ancora oggi
cruciale e pregna di rischi: cosa pu accadere quando una persona perde
temporaneamente il senso della propria singolare storia? Come il disagio mentale, anche
lieve, viene accolto, gestito e giudicato dalla societ dellefficienza e del benessere a tutti
i costi? Domande e problematiche ancora irrisolte, addolcite dalle scelte e dalle
considerazioni della protagonista che nella fotografia vede la sua ancora di salvezza.
NOTA BIOGRAFICA
Simona Guerra si occupa di conservazione e valorizzazione di fondi fotografici
collaborando con alcuni tra i maggiori archivi italiani. Nipote del grande fotografo Mario
Giacomelli, ha curato per lui il primo riordino del suo patrimonio fotografico.
autrice di saggi sulla fotografia, fra questi: Mario Giacomelli. La mia vita intera
(2008) e Mario Dondero (2011) per Bruno Mondadori. Questo il suo primo romanzo.

Libreria Altroquando
via del Governo Vecchio 80, Roma
sabato 24 novembre 2012 ore 19.00

Levento organizzato dalla Libreria Altroquando in collaborazione con POSTCART Edizioni

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Una storia. Amalia Pica

Incontro con l’artista argentina per il penultimo appuntamento del ciclo “Una Storia”

Nuovo appuntamento con Una Storia: un ciclo di cinque incontri con altrettanti artisti di fama internazionale appartenenti a diverse generazioni, per ripensare il classico format del talk d’artista: un progetto a cura di Luca Lo Pinto. Quella di Amalia Pica e’ una riflessione ottimistica sul significato dei momenti pi indicativi e a volte fugaci della nostra vita, per questo motivo spesso nelle sue opere sono incorporati elementi che richiamano eventi legati a una dimensione collettiva di festa, come bandiere, striscioni, coriandoli, e arcobaleni. L’artista argentina incontra il pubblico e racconta ‘la storia dell’arte’ che ha influenzato il suo lavoro: i personaggi, i percorsi, gli episodi per lei pi significativi.

Museo di Arte Contemporanea – Roma
Via Reggio Emilia 54

23 novembre 2012 – ore 18:30

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Andrius Kovelinas

Inaugura il 22 novembre una mostra dedicata alle figure femminili ritratte dall’artista Andrius Kovelinas

I soggetti preferiti da Andrius Kovelinas sono le figure femminili. Dipingere la bellezza delle donne gli crea molta gioia e continuer a farlo fino a quando ne avr la possibilit.
Le donne sono state disegnate dal Creatore in modo straordinario
I suoi lavori sono tutti ad olio su tela, ma lo stile e la tecnica non sono per Andrius cos rilevanti. La preparazione (lidea) per lui essenziale e richiede
molto tempo. Prima di iniziare unopera su tela, Andrius si crea un disegno su carta. Lui stesso dice di non essere in grado di creare unopera velocemente. A volte per terminare un lavoro impiega anche 3 mesi. Il risultato di ci la bellezza e la perfezione estetica.
E bello pensare che ci siano persone che amano le mie opere. Quando qualcuno compra un mio quadro, lo appende nella propria casa, prende anche una piccola parte di me e della mia energia positiva

Biografia
Fin dal 1980, Andrius Kovelinas ha esposto in Paesi come Lituania, Polonia, Slovacchia, Svezia, Francia, Ungheria, Italia ed Irlanda.
Ad Andrius stato riconosciuto un importante Premio dallAccademia delle Arti Anglo-Italiana.
Le sue opere sono esposte in Collezioni Pubbliche e Private di tutto il Mondo.

Nel 2012:
Esposizione presso la Galleria Gagliardi di Londra (UK)
AAF Roma 2012, Museo MACRO, Roma, Italia, (Ottobre 26-28) con lAgenzia di arte contemporanea: GallArt Roma – con lAgenzia di arte contemporanea: GallArt Roma – Italia14th International Contemporary Art Fair, Zurigo, Svizzera (Ottobre 12-14), con lAgenzia di arte contemporanea: GallArt Roma ItaliaAAF Bruxelles Belgio – 2013 con lAgenzia di arte contemporanea: GallArt Roma – Italia

Inaugurazione: gioved 22 Novembre 2012 alle ore 18.30
Durata: 22 30 Novembre 2012
Presso: Galleria Vittoria Via Margutta, 103 Tel. 06.36001878
A cura di: Tiziana Todi e Giovanna Gazzolo
orario galleria: luned / sabato 11,00-19,30 – fuori orario su appuntamento
www.galleriavittoria.com – info@galleriavittoria.com

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ANIMISM – Sanna Maija Laaksonen

Lo spazio Label201 ospita un viaggio monografico all’interno dell’opera dell’artista finlandese Sanna Maija Laaksonen

Mercoled 21 Novembre, alle ore 19 si inaugura la mostra “ANIMISM” presso lo spazio
Label201, situato allinterno del piccolo cortile di Via Portuense, tra Piazzale della Radio e la
Stazione Trastevere. La struttura, una vecchia stalla dei primi del 900, recuperata con
grande rispetto dellarchitettura esistente, ospiter le opere dell’artista Finlandese Sanna
Maija Laaksonen
per la durata di un mese.
Intesa come prima retrospettiva completa di Sanna Maija Laaksonen, la curatrice Chiara
Lorenzetti ha lavorato insieme all’artista per definire un tracciato, un percorso attraverso il
quale lo spettatore possa avventurarsi al di fuori dei confini della realt. I volumi e le superficidi Label201, preservati nella loro originale integrit, lasciano leggere i diversi strati che coltempo si sono sovrascritti sulle pareti originali, creando empaticamente un forte legame conle opere che vi prendono posto.
Le opere sono create giocando con tecniche miste di incisione e tele di diverse dimensioni e
formato che, una volta accostate, vanno a comporre un puzzle all’interno del quale celato
un messaggio.
L’utilizzo di dimensioni, forme e tipologie di carta diverse, talvolta a trama fitta e porosa,
talvolta rada e compatta, crea variet nell’espressione formale e dinamicit nella resacollettiva delle opere. Colature di colore, piccoli dettagli materici e graffi sulla telarappresentano l’intervento cardinali nella resa finale delle incisioni.

Sono esposte anche recenti creazioni, realizzate tra il 2011 e il 2012, che imprimono sulla
carta immagini di falene, costellazioni, sciamani e boschi sacri, immortalando soggetti non
del tutto inediti all’artista. E’ possibile, infatti, all’interno di questa retrospettiva, osservare
l’evoluzione che ha segnato, nel corso degli anni, la carriera artistica di Sanna.
Attraverso una metamorfosi espressiva, la falena, non pi insetto bens entit, si tramuta in
simbolo di una condizione ultraterrena, di un messaggero proveniente da altri mondi; diventaspirito contemporaneo di unet post-moderna e allo stesso tempo neo-medievale. Lafalena, ingabbiata nella sua stessa dis-umanit, si rapporta con il secondo soggetto
rappresentato, la costellazione. Mappa stellata di un viaggio ultra-terreno, la costellazione
forma un itinerario indefinito e, proprio per questo, capace di indurre l’osservatore a perdersiin esso.

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA:
Dopo il diploma allAccademia di Belle Arti di Roma nel 2008, Sanna Maija Laaksonen ha
partecipato allasta benefica di Christies Una mano per AIL”, e nel maggio del 2009 ha
organizzato la sua prima personale presso lo Spazio Arch a Roma.
Nel corso degli anni l’artista ha partecipato a varie mostre collettive, tra le quali nel 2011 la
mostra ambientale di Kivinokka a Helsinki, Finlandia esponendo due istallazioni, e la mostraLa Dcouverte de la Gravure alla Stamperia del Tevere a Roma. Le sue opere sono presentiin numerose collezioni private.

Durata: 21 Novembre / 12 Dicembre 2012
dal lunedi a sabato ore 17,00 / 20,00 o su appuntamento

Label201
Via Portuense 201- 00149 Roma
info@label201.com – www.label201.com

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William Kentridge – Vertical Thinking

Dal 17 novembre al 3 marzo 2013 la Sala V del MAXXI ospita “Vertical Thinking”, un viaggio tra le immagini di William Kentridge.

William Kentridge. Vertical Thinking, il titolo ispirato a una delle serigrafie esposte,
descrive il modus operandi caleidoscopico e sempre in divenire dellartista sudafricano William Kentridge. Dalla met degli anni Settanta studia e lavora come attore, scenografo, regista. Il riferimento al teatro spesso presente nei suoi lavori, nei quali si intrecciano musica, danza, cinema, disegno. Questa ricchezza di linguaggi – tratto distintivo dei suoi film animati – soggetta a una continua metamorfosi: le scene disegnate vengono cancellate e trasformate in nuoveimmagini. La cancellatura e la stratificazione dei segni rappresentano la metafora dei molteplici accadimenti della storia, in un continuum tra passato, presente e futuro.Questa sovrapposizione, presente tanto nella ricerca stilistica quantonei temi scelti, legata allintensa esplorazione della nostra contemporaneit. Kentridge disegna la storia del presente, intrecciando gli avvenimenti del suo paese dorigine, con le opere dei grandi maestri del passato, fino a toccare temi esistenziali e scientifici. Tale linguaggio in divenire ha guidato le scelte espositivedi questa presentazione che include disegni, maquette e serigrafie inedite, esposte insieme ad alcune opere della collezione MAXXI, realizzate tra il 1998 e il 2012.

La mostra – concepita come un viaggio per immagini che, partendo dal passato si spinge al di l delle coordinate terrestri – un attraversamento di storie, nelle quali i protagonisti transitano cambiando sempre ambientazione: Preparing theFlute (2004-2005), il teatro in miniatura, include musiche e soggetti tratti dal Flauto Magico di Mozart (1791)Cemetery with Cypresses (1998), ispirato a Il ritorno di Ulisse di Claudio Monteverdi (1641), ambienta il ritorno delleroe acheo in un ospedale di Johannesburg; Zeno Writing (2002) racconta la sconfitta personalee storica di Zeno, protagonista del famoso romanzo di Italo Svevo, La coscienza di Zeno, interpretato come allegoria della societ sudafricana contemporanea; Flagellant (1996 – 1997), un autoritratto liberamente tratto da Ubu Roi (1896) di Alfred Jarry, una riflessione sul tema dellapartheid. La mostra proseguecon North Pole Map (2003), il grande arazzo che evoca il viaggio della vita e lattraversamento dei confini, temi presenti anche nellopera The Refusal of Time (2012).Lopera nata dalla conversazione dellartista con lo storico della scienza Peter Galison ed stata realizzata a Kassel nel 2012, in occasione della rassegna dOCUMENTA (13), insieme a Philip Miller (compositore) e Catherine Meyburgh (video editor).

Presentata in prima italiana al MAXXI, linstallazione unesplosione di musica, immagini, ombre cinesi con al centro una scultura lignea che ricorda le macchine di Leonardo Da Vinci. Infine, la mostra include anche una wunderkammer, unanticamera fatta di preziosi riferimenti alla scenografia di The Refusal of Time: i bozzetti preparatori, le serigrafie, una maquette e i props di carta, testimonianze del ricco processo creativo dellartista.

Inaugurazione: venerd 16 novembre 2012
Durata della mostra: 17 novembre 2012 – 3 marzo 2013

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
via Guido Reni, 4/A 00196 Roma
Orario: marted-mercoled-gioved-venerd-domenica 11.00-19.00 sabato 11.00-22.00
Chiuso tutti il luned
Costo del biglietto: Intero 11, Ridotto 8

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Zerocalcare vs GarageZero

Fino al 24 novembre GarageZero ospita una monografica interamente dedicata a Zerocalcare, giovane protagonista del mondo dell’illustrazione contemporanea e made in Italy.

GarageZero debutta nel mondo del Fumetto entrando dallingresso principale, grazie alla presenza di un disegnatore, spirito pungente e autore unico nella storia dellillustrazione contemporanea made in Italy: Zerocalcare. Il nostro protagonista per loccasione ha dato forma ad una vera e propria monografica, allinterno della quale sono presenti tre diverse aree. Una sezione espositiva interamente dedicata alla produzione originale delle tavole realizzate a mano da Zero, che costituiscono il suo archivio personale. Unaltra sezione espositiva dedicata alla ristampa delle tavole pi amate dal pubblico, che lo segue costantemente soprattutto sul suo blog. Larea bookshop adibita ad ospitare le diverse uscite editoriali che hanno visto Zero coinvolto come autore.
Tre percorsi che servono a fornire un quadro completo dellarticolato e complesso lavoro del fumettaro, il quale si trova a disegnare hand made, rielaborare in digitale, studiare la linea guida per un testo da realizzare, fuggire dal luogo comune o celebrarlo per esorcizzare la realt e pensare, pensare e ancora pensareinstancabilmente pensare durante insonni notti e tortuosi giorni.
Il suo fumetto dal tratto semplice e dal segno veloce resta nella mente di chi lo fruisce, la sua narrazione accattivante grazie allautobiografismo che muove le storie. Zero istituisce uno spazio di riflessione, mettendo a fuoco le abitudini e i deliri che scandiscono il succedersi di secondi, minuti e ore che danno forma ad una ricerca antropologica tra le righe del contemporaneo.
La linea guida della sua produzione indubbiamente ben narrabile attraverso due parole chiave: psicopatia e sociofobia, inscenate di volta in volta grazie alla forma espressiva di un talentuoso nerd che raccontando se stesso parla di tutti noi.
Zerocalcare porta alla luce limmaginario pi caro a tutti i linguaggi che riflettono la cultura contemporanea nazionale e internazionale: lUnderground.
Zerocalcare ha 29 anni e inizia il suo percorso da fumettista sulle fanzine fotocopiate e con la realizzazione di locandine per concerti punk hardcore. Oltre ad un numero sterminato di autoproduzioni nel circuito dei centri sociali, ha collaborato anche con il quotidiano Liberazione (pagina delle illustrazioni), il settimanale Carta , i mensili XL di Repubblica (spazio italian underground), Canemucco, la divisione online della DC comics, Zuda.com , lex annuale antologia del fumetto indipendente Sherwood Comix. Da anni gestisce un blog a fumetti dove inserisce una nuova storia ogni 15 giorni, questa realt lo ha reso noto nella nicchia del fumetto prima e successivamente ad un pubblico molto ampio e diversificato, grazie alla sua capacit di ritrarre dei caratteri che contraddistinguono luomo in questa societ. Nel 2011 ha dato alle stampe il suo primo libro, La profezia dellarmadillo, autoprodotto si, ma da Makkox, in seguito ristampato dalla casa editrice Bao Publishing. Sempre con Bao Publishing in uscita il secondo libro, Un polpo alla gola.
Zerocalcare e Garagezero hanno scelto di impegnare gli introiti di questesperienza espositiva a sostegno della campagna 10×100 che supporta le spese legali di chi ha ricevuto accuse di devastazione e saccheggio per i fatti del G8 di Genova (2001).

ORARI E GIORNI DI APERTURA

Finissage: sabato 24 novembre dalle 19.00 alle 23.00.
Ingresso gratuito.
Via Treviri, ampio parcheggio largo Spartaco (Metro A – Numidio Quadrato)
Info: garagezero2011@gmail.com
www.garagezero.eu

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“7 Incontri” per una scelta possibile

Il Dipartimento Innovazione e Impresa della Provincia di Roma promuove “7 incontri”, l’evento organizzato, nell’ambito dell’iniziativa RomaProvinciaCreativa, in collaborazione con Porta Futuro, Officina dell’Innovazione e Studio Coach.

L’evento formativo prevede 7 incontri con cadenza mensile, finalizzati a promuovere “Un Percorso Innovativo per le Imprese” diretto a tutti gli imprenditori e ai professionisti che vogliono sperimentare un approccio diverso al proprio business.

L’iniziativa mira a fornire informazioni e strumenti, a condividere esperienze e attraverso workshop mirati ad acquisire strumenti utili ad affrontare le problematiche e la complessit della vita dellimpresa.

RIPRENDI CON SLANCIO

Azione e allenamento fanno s che bisogni e desideri diventinoobiettivi e gli obiettivi si trasformino in risultati. Dai pi piccoli ai pi grandi.Per questo lidea di un programma che accompagni nella crescita e nello sviluppoimprenditoriale.

La passione e lamore sono la benzina del successo, ma da soli non bastano.

1. informazioni e strumenti

2. esperienza vissuta e raccontata da personaggi di spicco

3. workshop per imparare ad allenarsi

4. relazione per seguire i progressi

5. sessioni individuali per chi desidera approfondire.

Obiettivo:

Acquisire strumenti utili al miglioramento di diverse aree della vita dellimpresa.

A chi indirizzato:

A tutti gli imprenditori e professionisti che desiderano spostarsi in avanti, che vogliono

sperimentare un approccio diverso, che vogliono fare qualcosa per il proprio business e

soprattutto, fare meglio.

Dove:

Roma Porta Futuro – Via Galvani 108 – Roma 00153

Quando:

29 settembre Partire dalle fondamenta

27 ottobre – Fissare gli obiettivi

17 novembre Motivazione

15 dicembre Action Plan

26 gennaio 2013 – Superare gli ostacoli

23 febbraio 2013 Revisione e allenamento

23 marzo 2013 – Cosa cambiato

Orario 10-19 (registrazione a partire dalle 09.15)

Per consultare il programma scarica la locandina

La partecipazione gratuita. Per registrarsi scrivere a: info@7incontri.it

Per ulteriori informazioni visita il sito www.pmi.it e il sito www.portafuturo.it.

Officina dell’Innovazione – Chiara Lo Surdo c.losurdo@officinainnovazione.it

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Dai Credito alle tue idee

Fino al 15 novembre possibile iscriversi al concorso “Dai Credito alle tue idee”, iniziativa volta a sostenere lo sviluppo
dellimprenditorialit giovanile nel Lazio.

Dai credito alle tue idee. Il concorso per far crescere i tuoi progetti

Micro Progress Onlus, con il finanziamento della Regione Lazio e della Presidenza del
Consiglio dei Ministri Dipartimento della Giovent
, promuove un concorso che
intende raccogliere e realizzare idee e proposte per sostenere lo sviluppo
dellimprenditorialit giovanile nel territorio laziale.
E un concorso gratuito che raccoglie e sviluppa idee imprenditoriali dei giovani dai 18 ai
35 anni residenti nella Regione Lazio. Lobiettivo favorire la nascita e la crescita di
progetti innovativi, originali, attenti alle esigenze del territorio e sostenibili, sia dal punto di
vista economico che ambientale e sociale. Idee che possano trasformarsi in forme di autoimpiego e nuove opportunit di lavoro.

Le idee potranno riguardare una delle seguenti aree tematiche:
 Sport
 Ambiente
 Cultura
 Cittadinanza attiva

I partecipanti potranno relazionarsi tra loro e con i coordinatori del progetto sia in
presenza, durante i seminari, che tramite rete, grazie al social network presente sul nostro
sito. Ogni partecipante, infatti, ha a disposizione un profilo dal quale scambiare
informazioni e buone pratiche con gli altri partecipanti, formare il gruppo di lavoro e
sviluppare il progetto imprenditoriale.

A tutti i gruppi, Micro Progress offrir:
 Formazione e assistenza per la nascita e lo sviluppo dellimpresa.
 Supporto da parte di un team di esperti in amministrazione, finanza, team building,
giurisprudenza, comunicazione e start-up, nonch da professionisti nelle 4 aree
tematiche (sport, cittadinanza attiva, ambiente, e cultura).
 Co-creazione dei business models dei gruppi partecipanti.
 Valutazione dei progetti finali.
Le migliori idee progettuali saranno presentate a Gennaio 2013 durante un evento
conclusivo organizzato da Micro Progress, in cui i finalisti avranno la possibilit di
presentare i loro progetti ad una platea di investitori, rappresentanti delle istituzioni, istitutifinanziari, accademici, esperti del settore, imprenditori e aziende interessate.

Tutte le informazioni per iscriversi sul sito www.microprogress.org
Leggi il Regolamento

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L’Altra Ego. Giosetta Fioroni e Marco Delogu

Il MACRO presenta Laltra ego, progetto artistico di Giosetta Fioroni e Marco Delogu.

Il MACRO presenta Laltra ego, progetto artistico di Giosetta Fioroni e Marco Delogu.
La mostra celebra gli ottant’anni dell’artista romana, protagonista della Scuola di piazza del Popolo, e segue a distanza di dieci anni la serie fotografica Senex, che gi aveva visto la loro collaborazione. L’altra ego consiste in una serie di ritratti dell’artista realizzati da Marco Delogu, al confine con una dimensione onirica e surreale, e in cui le ambientazioni, la luce, il trucco, l’abbigliamento e ogni singolo elemento del processo crativo scaturisce dal confronto e dalla collaborazione dei due.

Gli anni recenti []― scrive Giosetta Fioroni ― sono stati quelli nei quali ho elaborato una forte istanza di intervenire sulla corporeit sul mio aspetto per cambiarlo. Sul corpo, sul volto come opera da plasmare e trasformare attraverso radicali mutazioni. Ho cominciato a usare molta attenzione [] al rapporto psicologico con la mia apparizione reale, nel tentativo di immaginare altre identit (nuove) da sostituire, appunto, a quella reale di tutti i giorni.
Dalla scelta del trucco e dellabbigliamento, fino alla definizione dellilluminazione e del punto di vista, lartista e il fotografo hanno condiviso ogni aspetto del complesso intervento tecnico-espressivo che ha portato a stabilire lidentit finale dei nuovi personaggi e a determinare il misterioso intendimento dellinsieme.
Il museo presenta dunque il lavoro di due autori ugualmente artefici, co-protagonisti, del risultato figurativo in ogni foto.
Lesposizione sar accompagnata da un quaderno della serie MACRO – Quodlibet che riunir testi di Alberto Boatto e Franco Marcoaldi.

Giosetta Fioroni | Biografia
Nata a Roma nel 1932, si forma allAccademia di Belle Arti, dove allieva di Toti Scialoja. Dopo la partecipazione nel 1955 alla VII Quadriennale Nazionale dArte di Roma, frequenta dai primi anni Sessanta lambiente artistico della galleria La Tartaruga a Roma, che ospita alcune delle sue esposizioni pi importanti, tra cui nel 1969 la performance La spia ottica – inclusa nella rassegna Il Teatro delle mostre – che sancisce il suo interesse per il teatro. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1956, nel 1964 e nel 1993, anno in cui unintera sala della manifestazione dedicata al suo lavoro. Nel 2010 stata pubblicata un’ampia monografia storico-biografica su tutto il suo lavoro, a cura di Germano Celant.

MACRO – Museo dArte Contemporanea – Project Room 2
Via Nizza, 138 Roma
Orario: da marted a domenica, ore 11.00-19.00 / sabato: ore 11.00-22.00 (la biglietteria chiude unora prima)
Da marted a domenica dalle ore 11.00 alle ore 21.00 apertura dei cancelli (via Nizza 138 e via Reggio Emilia 54) per accedere agli spazi liberi: foyer, Hall, ristorante, caffetteria, terrazza e spazio Area.
Tariffa intera: non residenti 12,50 , residenti 11,50 .
Tariffa ridotta: non residenti 10,50 , residenti 9,50 .

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“Ognuno il suo stile…” – Galleria Tartaglia Arte

La galleria Tartaglia Arte nell’ambito del Forum Economico e Culturale Italia-Brasile presenta la terza mostra, dedicata ad artisti brasiliani, del progetto.

La galleria Tartaglia Arte, nell’ambito del Forum Economico e Culturale Italia-Brasile, continua il progetto Ognuno il suo stile, e il 7 novembre 2012 inaugura alle ore 18,00, nella propria sede, con la presenza degli autori, la terza mostra collettiva dedicata ad artisti brasiliani:

Tercilia Dos Santos, Mirian Furtado, kalone kienda, Paulo Tajes Lindner, Solange Ribeiro, Emanuel Vasco Nunes.

La particolarit di questo progetto il coinvolgimento diretto del pubblico che potr votare, in sede dellesposizione o sul sito www.tartagliaarte.it , lopera pi apprezzata.

Vota l’opera

La galleria Tartaglia Arte, nell’ambito del Forum Economico e Culturale Italia-Brasile, continua il progetto Ognuno il suo stile, e il 7 novembre 2012 inaugura alle ore 18,00, nella propria sede, con la presenza degli autori, la terza mostra collettiva dedicata ad artisti brasiliani:

Tercilia Dos Santos, Mirian Furtado, kalone kienda, Paulo Tajes Lindner, Solange Ribeiro, Emanuel Vasco Nunes.

La particolarit di questo progetto il coinvolgimento diretto del pubblico che potr votare, in sede dellesposizione o sul sito www.tartagliaarte.it , lopera pi apprezzata.

Apertura mostra: mercoled 7 novembre 2012 ore 18,00
Duarata mostra: dal 7 al 24 novembre
Sede: galleria Tartaglia Arte via XX Settembre, 98 c/d – Roma
Orario e giorni: dal luned al venerd 9.30 13.30 / 16,00 19,30 sabato 10,00 – 13,00 / 16,00 – 19,00 chiuso domenica e festivi
Sito per votare lopera: www.tartagliaarte.it o in sede dell’esposizione
Informazioni: +39064884234 – fax +390697999998 – gallerie@tartagliaarte.it

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Mirabilia Urbis – Grazia Toderi

Mirabilia Urbis. Grazia Toderi propone 5 video installazioni per altrettante diverse visioni della citta’ eterna, dall’alto brulicante di luci o avvolta nel buio; proiezioni video che scandiscono un percorso di ricerca legato al rapporto tra cielo e terra

Roma la protagonista della mostra di Grazia Toderi Mirabilia Urbis al MAXXI dal 31 ottobre 2012 fino al 3 marzo 2013. Con Mirabilia Urbis prodotta dal MAXXI Arte diretto da Anna Mtirolo, lartista Leone dOro alla Biennale di Venezia del 1999, presenta una serie di video proiezioni che ci offrono tre diverse visioni della citt eterna dallalto, avvolta nel buio e brulicante di luci come un cielo stellato.

A fare da perno allesposizione curata da Monia Trombetta per il MAXXI Arte, lopera che da il nome alla mostra, linedita Mirabilia Urbis (2001) recentemente donata alla collezione del MAXXI Arte da Renata Novarese. La mostra presenta il percorso di ricerca dellartista attraverso 4 grandi opere video che rivelano levoluzione del suo linguaggio fino ai lavori del 2012.

Mirabilia Urbis che apre la mostra, venne ideata dalla Toderi nel 2000 nellambito di Migrazioni, la prima edizione del Premio per la giovane arte italiana presso il Centro per le arti contemporanee (oggi MAXXI), e realizzata nel 2001. Si tratta di una proiezione video in cui la visione notturna e dallalto della citt di Roma fluttua orbitando su se stessa, segnando linizio di un percorso di ricerca dellartista legato alla visione e alla rappresentazione delle citt e dei continenti visti dallalto, alla luce che emanano nella notte e al rapporto tra cielo e terra.
Tra i lavori esposti Rosso (2007), altra proiezione con soggetto la citt eterna, gi presente nella collezione del MAXXI da molti anni e due opere recenti dal titolo Atlante Rosso (2012), nelle quali la luce disegna atlanti immaginari che si eclissano come pianeti o orbite che si aprono e si chiudono come diaframmi.

Per questa mostra lartista ha realizzato, a distanza di pi di dieci anni, una nuova doppia proiezione di grandi dimensioni sempre intitolata Mirabilia Urbis (2012), realizzata nel tentativo di arrivare a un punto di vista irraggiungibile, rappresentando una gravit diversa da quella terrestre.
Continuando a lavorare sui luoghi visti dallalto, in cui la scansione di strade, edifici, piazze, diventa disegno luminoso, evocazione, spazio dilatato e stratificato, lartista rende ancor pi profondo il ritratto della citt eterna, mentre tutti i lavori esposti vengono messi in relazione al generale processo di approfondimento dei concetti di trasformazione e di atlante geografico e mentale.

Dal 30 ottobre al 3 marzo 2013
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni 4a

Orario di apertura: 11.00 19.00 (marted, mercoled, gioved, venerd, domenica) 11.00 22.00 (sabato)

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PPP. Una polemica inversa

Ventidue artisti, undici poesie, una mostra. PPP. Una polemica inversa il tentativo di rendere omaggio alla figura di uno fra i pi grandi intellettuali del novecento europeo: Pier Paolo Pasolini.

Ventidue artisti, undici poesie, una mostra.PPP. Una polemica inversa il tentativo di rendere omaggio, attraverso la comunione fra poesia e arte, alla figura di uno fra i pi grandi intellettuali del novecento europeo: Pier Paolo Pasolini. Al centro del progetto lopera poetica di Pasolini, undici componimenti in versi tratti da Le ceneri di Gramsci, La religione del mio tempo, Poesia in forma di rosa, Trasumanar e organizzar, saranno rielaborati creativamente da due generazioni diverse di artisti, alcuni fra i pi importanti pittori, scultori e fotografi operanti nel panorama italiano e internazionale: Claudio Abate, Carla Accardi, Gianfranco Baruchello, Matteo Basil, Veronica Botticelli, Laura Canali, Giuseppe Capitano, Gianni Dess, Mauro Di Silvestre, Rocco Dubbini, Giosetta Fioroni, Nino Giammarco, Franco Gulino, Jannis Kounellis, Elena Nonnis, Nunzio, Giuseppe Pietroniro, Michelangelo Pistoletto, Oliviero Rainaldi, Pietro Ruffo, Maurizio Savini, Sten & Lex.

Lobiettivo quello di attivare, per il fruitore, uno spazio virtuoso intorno al cui asse ruoteranno lispirazione poetica e la creativit artistica in un continuo rimando di suggestioni, simboli, concetti e creazioni estetizzanti che si fanno impressione e visione.
Abbiamo pensato questa manifestazione scrive il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti nella prefazione in catalogo (Editore Fandango Libri, 2012, euro 20,00) come unoccasione per mischiare nel segno dei suoi versi linguaggi e persone, artisti e generazioni. E credo davvero che questo approccio libero e aperto rispetti profondamente una delle caratteristiche pi particolari di Pasolini: tra i grandi intellettuali italiani del Novecento, non ce n stato uno pi eclettico, uno cos affamato di libert espressiva e varia umanit. Questa mostra anche un riconoscimento non formale o retorico ad un uomo che con le istituzioni ebbe un rapporto coraggiosamente conflittuale.

Lapertura delle sale espositive (1 e 2 piano) di Palazzo Incontro prevista per il 30 ottobre alle ore 19. La tavola rotonda dell’inaugurazione viene trasmessa in streaming sul sito di Radio Arte Mobile. In una delle sale espositive, inoltre, sar possibile assistere alla proiezione del film La rabbia di Pasolini, ipotesi di ricostruzione del film originale di Pier Paolo Pasolini realizzato da Giuseppe Bertolucci (da unidea di Tatti Sanguineti)
In unepoca come la nostra, afferma Achille Bonito Oliva nel suo saggio critico contenuto in catalogo- in un momento cos difficile del nostro vivere in cui la politica si fatta espropriare dalleconomia e leconomia dalla finanza, la comunione tra il verbo poetico di Pasolini ed il deposito iconografico degli artisti pu indicare la speranza ed il sospetto di un futuro migliore.

Liniziativa, che prevede durante il periodo espositivo due giornate di approfondimento sullopera del poeta di Casarsa, si avvale del supporto di un comitato scientifico formato da Carla Benedetti, Achille Bonito Oliva, Gianni Borgna e Dacia Maraini. Ideata e organizzata dallAssociazione culturale Teorema in collaborazione con il Progetto ABC e con Civita stata realizzata con il patrocinio della Provincia di Roma.

Durata: 30 ottobre – 31 dicembre 2012
Palazzo Incontro
via dei Prefetti, 22 – Roma
Ingresso libero

Per informazioni:
Associazione culturale Teorema
Tel. 392.2984.600 – info@teoremacultura.com –
Progetto ABC
Alberto Ferrigolo – alberto.ferrigolo@gmail.com –

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Affordable Art Fair

Arriva a Roma Affordable Art Fair, la fiera dell’arte contemporanea dove tutti, a prescindere da gusti, competenze e disponibilit economica, possono improvvisarsi collezionisti di opere d’arte!

Un evento frizzante, dinamico e divertente di tre giorni che ospita un gran numero di gallerie e una vasta variet di arte contemporanea, Affordable Art Fair Roma, si terr da Venerd 26 a Domenica 28 ottobre 2012 (inaugurazione il 25) presso la Pelanda, allinterno dellex mattatoio a Testaccio.

La formula delle Affordable Art Fair semplice ed unica: un ambiente rilassato e non convenzionale e molta arte contemporanea di qualit. Ad Affordable Art Fair tutti possono trovare qualcosa che rispecchia i propri gusti, indipendentemente dalle proprie conoscenze artistiche e soprattutto a portata di tutte le tasche! Il tetto ai prezzi di 5.000 euro, e lobbligo di esporli per tutte le opere assicura che tu sappia cosa puoi e non puoi permetterti, inoltre in fiera troverai unampia e variegata scelta di opere darte, da stampe di noti artisti, a sculture di giovani e sconosciuti fino a pitture di affermati professionisti.

venerd 26 ottobre 12:30-22:30 – DIGITALIVE 2012 18:30-22:30
sabato 27 ottobre 12:30-21:30
domenica 28 ottobre 12:30-20:30

MACRO Testaccio – La Pelanda
Piazza O. Giustiniani, 4 Roma

www.affordableartfair.com

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Tutte le startup presenti durante l’incontro “Europa, Start Up!”

Conosciamo le startup e gli spin-off che verranno presentati durante l’evento “Europa, Start Up!” che si terr a Roma il 25 ottobre 2012

Il Dipartimento Innovazione e Impresa e l’Ufficio Europa organizzano l’evento “Europa, Start Up!“, un workshop nell’ambito degli OPEN DAYS 2012, la Settimana Europea delle Regioni e delle Citt.
Tema dell’iniziativa l’esperienza delle startup nelle diverse aeree metropolitane europee e le politiche in loro favore. Ad affrontare queste tematiche saranno operatori, imprenditori, amministratori attivi in diverse citt europee. L’iniziativa sar poi anche l’occasione per ‘fare il punto’ sulla situazione romana. Protagonisti e giovani imprenditori porteranno le loro testimonianze ed indicheranno prospettive per un pieno affermarsi della ‘cultura’ dell’impresa innovativa nel tessuto romano.

25 ottobre 2012 – dalle 16 alle 19.30
Palazzo Valentini Sala Di Liegro
Via IV Novembre 119/a
Roma

Ecco le startup che saranno presentate durante l’evento.

LE STARTUP DI INNOVACTION LAB

Le Cicogne
Le Cicogne una start up che si pone lobiettivo di diventare la prima impresa in Italia in grado di far incontrare domanda e offerta di baby-sitting, baby-teaching e baby-taxi.
Le Cicogne d a tutti gli studenti tra i 18 e i 28 anni lopportunit di trovare in modo facile un lavoro che sia flessibile e compatibile con i loro bisogni e impegni, quali ad esempio lo studio. Attraverso il sito www.lecicognebabysitter.com, essi possono creare un profilo e registrarsi. Per poter accedere alle proposte di lavoro e poter iniziare a lavorare per, tutti i ragazzi devono effettuare il pagamento di 10 al mese: solo cos diventeranno membri a tutti gli effetti. A tutti i candidati viene applicato un esame delle credenziali e tutti vengono conosciuti personalmente prima di essere accettati.
Le famiglie dallaltra parte, possono inserire le loro richieste sul sito in modo gratuito e scegliere uno tra tutti i giovani una volta che questi si siano resi disponibili per la loro richiesta.
La nostra principale fonte di revenues data quindi dalla quota mensile pagata dagli studenti, a cui si vanno ad aggiungere una serie di servizi accessori come gli extra a pagamento per i genitori e gli accordi con hotel e enti pubblici.

AdvEyes
Adveyes unidea di business indirizzata alle aziende che offrono servizi Internet per mobile. Lofferta consiste in una piattaforma web tramite la quale il cliente pu richiedere test e misurazioni per verificare e controllare la qualit (QoS) e lefficienza dei propri servizi. In tal modo le aziende possono incrementare i profitti, fornendo ai loro utenti mobile servizi pi veloci e affidabili. Adveyes effettua test da migliaia di smartphone reali distribuiti in tutto il mondo, fornendo alle aziende un quadro completo della QoS percepita da utenti di smartphone reali. Tale diffusione possibile grazie ad un particolare modello di business, in cui Adveyes fa da tramite tra i propri clienti e un grande numero di sviluppatori di applicazioni per smartphone. Adveyes offre un plugin che gli sviluppatori inseriscono nelle loro applicazioni. Gli smartphone sui quali vengono installate queste applicazioni effettuano i test di rete richiesti dai clienti di Adveyes.

LE STARTUP DI ENLABS

Qurami
Nell’era informatizzata odierna il tempo sta diventando una risorsa
sempre pi scarsa. Qurami Srl, una societ fondata nel 2011 a Roma (Italia), offre soluzioni per salvare il tempo attraverso l\’uso di dispositivi mobili. Le soluzioni Qurami si concentrano oggi sulla gestione delle code virtuali. Questo d agli utenti la possibilit di prenotare il loro posto in coda da remoto, interagendo con un sistema di prenotazione elettronico.
L’obiettivo di Qurami restituire il tempo che viene sottratto nella vita di tutti i giorni.

Qurami offre agli utenti la possibilit di gestire il loro tempo di attesa in modo efficiente da remoto, prenotando un posto in fila attraverso un’applicazione mobile che interagisce con la macchina erogatrice dei numeretti. Gli utenti sono in grado di monitorare la fila in tempo reale e accedere alla struttura solo in prossimit del proprio turno. L’applicazione costruita come una piattaforma universale che si integra con tutti i tipi esistenti di hardware eliminacode. Offriamo anche un servizio web-based, opzione che non richiede alcuna integrazione hardware.

Geomefree
Geomefree una startup romana. Fondata nel 2012 grazie a InnovaActionLab ed Enlabs, incubatore capitolino, ha sviluppato unapplicazionesmartphone che pubblica e geolocalizza eventi gratuiti a Roma edintorni. Il team: Andrea Pastina (ex programmatore freelance e
responsabile di progetto per grandi aziende), Gabriele Fronza(Ingegnere Gestionale), Davide Caroselli (Ingegnere Informatico),Silvia Salvadori (umanista con esperienza nellambito degli eventiculturali) e Giulia Basili (laureanda in scienze della comunicazione).
Lobiettivo? Far affrontare la crisi a testa alta a chi ha fame dicultura e divertimento. Geomefree d la possibilit a chiunque abbiauno smartphone (o internet) di godersi le risorse della Capitale senzaspendere un euro. Spettacoli, proiezioni, reading, mostre, attivitper linfanzia, concerti, dj set, lezioni e seminari, eventi sportivio nella natura, mercatini: esclusivamente ad ingresso libero. I nostriutenti hanno inoltre accesso a offerte promosse da esercenti cheutilizzano Geomefree per premiare i loro clienti o per acquistarne dinuovi. Provare per credere, tanto tutto gratis!

LE STARTUP DELLA PROVINCIA DI ROMA:

Stereomood
Stereomood una delle novit pi dirompenti nella fruizione musicale su web e mobile:
un servizio musicale che trasforma immediatamente in musica le emozioni dei suoi ascoltatori, creando playlist per ogni stato danimo e ogni situazione, dalle pi abituali alle pi straordinarie.
Hai bisogno della colonna sonora ideale per la tua cena romantica, per lavorare fino a tarda notte, guidare nel traffico o fare lamore? Basta scegliere fra uno degli oltre 100 mood presenti in homepage e in un solo click avrai una playlist sempre aggiornata consona alle tue aspettative.
Aggregando per mood la migliore musica indipendente della blogosfera, Stereomood anche un modo alternativo per scoprire nuova musica, offrendo ad artisti emergenti la possibilit di raggiungere un audience di oltre un milione di visitatori unici da tutto il mondo.

Progetto Santarella
Santarella crea capi di abbigliamento e accessori emozionali. E sinonimo di design attivo, dove la creativit non si ferma al prodotto ma diventa parte integrante della personalit di chi lo indossa, accompagnandolo nel quotidiano e nello straordinario.
Santarella nasce nel 2009 dallincontro creativo di due architetti, Barbara Annunziata e Francesca Gattoni. Lazienda, costituita nel 2011, una produzione di nicchia, in sintonia tra moda e design. Ha fatto del made in italy unossessione, della ricerca una mania: dai tessuti italiani di qualit fino al packaging da non buttar via.
La mission liberare il corpo dalle taglie.
Il capo Ruota, uno dei modelli simbolo del marchio, ha ottenuto il brevetto dinvenzione, partecipando con 12 esemplari allultimo film di Woody Allen To Rome with love. Santarella ha vinto il Premio per la Creativit della Provincia di Roma- 2011 e il premio Artigianato di classe edizione 2012 conferito dalla commissione consiliare permanente di Roma capitale turismo e moda. E una delle 4 aziende del Lazio selezionate per il progetto europeo BE WIN- Business Entrepreneurship Women in Network 2012/2013.

LE STARTUP DEL PARCO SCIENTIFICO ROMANO

CryoLab
CryoLab nata il 26 Gennaio 2012, dalla realizzazione di uno spin-off che ha coinvolto alcuni ricercatori dellUniversit degli Studi di Roma Tor Vergata in partnership con alcuni imprenditori privati, con Linde Medicale S.r.l. e con il Parco Scientifico Romano, con lambizione di divenire un Facility Management nel campo Medicina Traslazionale, delle Biotecnologie, della Medicina Rigenerativa, della Manipolazione di concentrati cellulari e cellule staminali e, quindi pi in generale, del Biobanking e della Criobiologia.CryoLab si prefigge di garantire una serie di servizi che permetteranno, a chiunque sia interessato, di svolgere la propria attivit clinica e di ricerca, senza che i problemi derivanti dalla carenza strutturale ed economica incida sul prosieguo delle ricerche.

Algares
AlgaRes uno spinoff universitario che svolge attivit di consulenza, progettazione, ricerca e alta formazione nel campo dellecologia e biologia di cianobatteri e microalghe incentrata sul miglioramento della qualit ambientale e delle biotecnologie algali.
Nellambito delle iniziative proposte dalla Provincia di Roma, AlgaRes ha potuto partecipare al Bando per laccesso al Fondo per la creativit con un progetto dal titolo SPECTRA – SPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIE CONSERVATIVE NON DISTRUTTIVE IN SITI ARCHEOLOGICI IPOGEI, che prevedeva lo sviluppo di un prototipo di illuminazione innovativo volto a ridurre o comunque limitare lo sviluppo di microrganismi fotosintetici su superfici di pregio come affreschi, pitture murali, mosaici, stucchi, marmi e intonaci collocati allinterno di cripte, chiese, siti ipogei, aree archeologiche, ecc..

LA STARTUP DI WORKING CAPITAL

Cineama
Cineama.it una piattaforma e una community dedicata a chi ama e a chi fa il cinema (e non solo).
Cineama.it utilizza filosofie e strumenti della Rete e dei social media per sperimentare nuovi modelli di promozione e distribuzione cinematografica, per stimolare la creativit collaborativa individuando cos anche nuovi processi di produzione audiovisiva.
Attraverso la distribuzione social e le proiezioni on demand cineama.it permette ai film indipendenti e di qualit di trovare il loro pubblico, di aumentare la loro permanenza nelle sale e di permetterne la visione anche nelle piccole e medie citt, speso raggiunte solo dai blockbusters.

In evidenza

Bastian Lange – Europa, Start Up!

Conosciamo Bastian Lange, direttore del dipartimento di consulenza startegica Multiplicities Berlin, relatore del panel di “Europa, Start Up!”

Il Dipartimento Innovazione e Impresa e lUfficio Europa organizzano il 25 ottobre 2012 Europa, Start Up!, evento nellambito degli OPEN DAYS 2012, la Settimana Europea delle Regioni e delle Citt.

Tema delliniziativa lesperienza delle start up nelle diverse aeree metropolitane europee e le politiche in loro favore.
L’incontro vuole affrontare questioni molto specifiche dal punto di vista di un’amministrazione locale, interessata ad sviluppare, sul suo territorio, una ‘cultura’ favorevole al pieno dispiegarsi delle potenzialit proprie della nuova impresa. Ad affrontare queste tematiche saranno operatori, imprenditori, amministratori attivi in diverse citt europee.

Vi presentiamo Bastian Lange, uno degli autorevoli relatori del panel.

Bastian Lange specilizzato in studi di geografia urbana ed economica e si occupa di problemi di carattere amministrativo e legati allo sviluppo regionale nellambito dellindustria creativa. a capo del dipartimento di consulenza startegica Multiplicities Berlin ed stato visiting Professor presso la Humbolt Universitt di Berlino tra il 2011 e il 2012. Si interessa particolarmente di processi di trasformazione socio-economici nellera della conoscenza creativa e cerca di elaborarne una forma che sia utilizzabile anche in ambiti come la politica, il business o direttamente legati alla creativit.
Bastian Lange ha studiato geografia, etnologia e sviluppo urbano a Marburg e a Edmonton; ha conseguito un Dottorato allUniversit Johann-Wolfgang Goethe, Francoforte sul Meno, presso l’Istituto di Geografia nel 2006. un membro del Centro Georg Simmel dell’Universit Humboldt di Berlino per la ricerca sulla metropoli.
www.multiplicities.de

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Marco Zappalorto Europa, Start Up!
Carlo Alberto Pratesi Europa, Start Up!
Pietro Reichlin Europa, Start Up!
Dario Carrera Europa, Start Up!
Luigi Capello Europa, Start Up!
Xavier Dumont Peruga Europa, Start Up!
Stefano Venditti Europa, Start Up!
Michelangelo Altamore Europa, Start Up!
Gianmarco Carnovale Europa, Start Up!
Stephen Treuman Europa, Start Up!

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In evidenza

“Europa, Start Up! Esperienze metropolitane europee a confronto”

Un incontro per valutare insieme come le amministrazioni locali promuovo una cultura favorevole alla crescita delle start up.

Lo start-up di impresa un fenomeno attorno al quale c, oggi, grandissima attenzione. Per il contributo che pu dare alla crescita economica, per il suo rappresentare il modello di capitalismo imprenditoriale che caratterizza lattuale fase storica; per linfluenza che sta avendo sulle generazioni di giovani che si affacciano sul mondo del lavoro con creativit, determinazione e passione. Nella stessa Roma, da ultimo, si registrano una serie di iniziative di grande interesse: incubatori, realt universitarie, conferenze internazionali, contest molto si muove attorno alla scena dello start-up sul nostro territorio.

Parleremo di tutto questo a “Europa, Start Up! Esperienze metropolitane europee a confronto“, un workshop che si svolge a Roma nellambito dei Local Open Days 2012, uniniziativa supportata dallUnione Europea. Lappuntamento per il 25 ottobre dalle ore 16 alle 19,30 presso la sala Di Liegro di Palazzo Valentini a Roma (via IV Novembre 119/a).
Obiettivo dellincontro quello di esaminare le forme con cui le amministrazioni locali promuovo, sui propri territori, una cultura favorevole alla crescita delle start up. Lintroduzione affidata ad un rappresentante della Commissione Europea ed a Gian Paolo Manzella, Direttore del Dipartimento Innovazione e Impresa della Provincia e Coordinatore dellUfficio Europa.

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La prima sessione di interventi avr ad oggetto il ruolo delle istituzioni europee e delle autorit locali nello start-up di impresa.
La seconda sar, invece, dedicata a fare il punto sulle iniziative messe in campo a Roma in tema di start-up.

Nellaseconda sezione dopo le introduzioni di diversi protagonisti del fenomeno Enlabs, InnovactionLab, Associazione Roma Start-Up, The HUB Roma, Working Capital – ascolteremo i pitch di start-up e spin-off nati da diversi incubatori di impresa. In particolare presenteranno la loro attivit:

Qurami e Geomefree (Enlabs);
AdvEyes e Le Cicogne (Innovaction Lab);
Cineama (Working Capital);
GlobeIn (The HUB Roma).

Oltre a questo, saranno ospitate le videopresentazioni di:

Stereomood e Santarella (le start-up nate nei settori delle industrie creative attraverso il Fondo Roma Provincia Creativa);
AlgaRes e CryoLab (start-up del Parco Scientifico Romano);
SEDs e Mo.Li.Rom (Sapienza Innovazione).

La giornata si chiuder con gli interventi di un rappresentante del Ministero per lo Sviluppo Economico, che far il quadro degli ultimi sviluppi dellazione di governo in questo settore, di Pietro Reichlin, professore di politica economica e prorettore della LUISS, che analizzer limpatto potenziale delle start-up sulla produttivit delleconomia italiana e del Presidente Nicola Zingaretti, che si soffermer sullimportanza del sostegno alle start-up nellazione di governo di un ente territoriale.

Il panel dei relatori

Marco Zappalorto Europa, Start Up!
Carlo Alberto Pratesi Europa, Start Up!
Bastian Lange Europa, Start Up!
Pietro Reichlin Europa, Start Up!
Dario Carrera Europa, Start Up!
Luigi Capello Europa, Start Up!
Xavier Dumont Peruga Europa, Start Up!
Stefano Venditti Europa, Start Up!
Michelangelo Altamore Europa, Start Up!
Gianmarco Carnovale Europa, Start Up!
Stephen Treuman Europa, Start Up!

ISCRIZIONI APERTE FINO AL 24 OTTOBRE 2012 ORE 14:00 SUL SITO www.romaprovinciacreativa.it

In evidenza

“FONDO PER LA CREATIVIT” 2011 – Esiti del “primo livello di valutazione”

Si conclusa la “prima fase di valutazione” delle domande di partecipazione al Bando per l’accesso al “Fondo per la creativit” 2011.

Si comunica che si conclusa la “prima fase di valutazione” delle domande di partecipazione al Bando, ammesse alla stessa ed effettuata dalla Commissione, ai sensi dell’articolo 7, comma 1 del Bando.

In base ai punteggi assegnati, le domande valutate sono state suddivise in due elenchi:
– “Allegato A“: Elenco ammessi al colloquio – secondo livello di valutazione ex commi 2 e 3, articolo 7 del Bando (punteggio della prima fase di valutazione – comma 1, articolo 7 del Bando – uguale o maggiore a 49 punti),
– “Allegato B“: Elenco esclusi dal colloquio – secondo livello di valutazione ex commi 2 e 3, articolo 7 del Bando (punteggio della prima fase di valutazione – comma 1, articolo 7 del Bando – uguale o inferiore a 48 punti).

Entrambi gli Allegati sono consultabili e scaricabili.

Agli ammessi al “secondo livello di valutazione”, di cui al sopra citato “Allegato A”, verr data tempestiva comunicazione della data, dell’orario e del luogo di svolgimento del colloquio previsto dai commi 2 e 3, articolo 7 del Bando.

Si ricorda alle imprese ed agli aspiranti imprenditori, inseriti nel sopra citati Allegati, titolari del diritto di accesso (cfr. articolo 4 del Regolamento) che possono presentare la relativa istanza ai sensi degli articoli 6, 7 ed 8 del “Regolamento per il diritto di accesso ai documenti amministrativi ed alle informazioni” della Provincia di Roma, disponibile a questo link
E’ possibile ricevere ulteriori informazioni e/o concordare un appuntamento per la visione del proprio fascicolo scrivendo a servizimprese@provincia.roma.it.

(31 maggio 2012)
Si comunica che, ai sensi dell’articolo 10 del Bando per l’accesso al “Fondo per la creativit 2011”, comma 1, numeri da 2 a 4, stata effettuata la verifica delle eventuali cause di esclusione dalla valutazione previste dallarticolo 4 del medesimo Bando.
I nominativi delle imprese/aspiranti imprenditori escluse/i dalla valutazione, che sar svolta dalla Commissione prevista dall’articolo 6 del Bando, sono elencati nell’allegato consultabile e scaricabile.

(12 giugno 2012)
Si comunica che, visto l’elevatissimo numero di domande pervenute e da esaminare da parte della Commissione, si provveduto a modificare i seguenti articoli del Bando ed a prorogare le relative scadenze:
all’articolo 5, comma 6 “Nel caso di impresa gi costituita (…) ed il 1 aprile 2013”
all’articolo 5, comma 7 “Nel caso di impresa costituenda (…) ed il 1 aprile 2013”
all’articolo 6, comma 5, lettera f) “curer entro il 15 novembre 2012 (…)”
all’articolo 8, comma 6 “Sia nel caso (…) 1 aprile 2013”.

Per ulteriori informazioni, consultare la pagina dedicata del sito della Provincia di Roma.

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Pietro Reichlin – Europa, Start Up!

Conosciamo Pietro Reichlin, Professore di Economia all’Universit LUISS G. Carli, relatore del panel di “Europa, Start Up!”

Il Dipartimento Innovazione e Impresa e lUfficio Europa organizzano il 25 ottobre 2012 Europa, Start Up!, evento nellambito degli OPEN DAYS 2012, la Settimana Europea delle Regioni e delle Citt.

Tema delliniziativa lesperienza delle start up nelle diverse aeree metropolitane europee e le politiche in loro favore.
L’incontro vuole affrontare questioni molto specifiche dal punto di vista di un’amministrazione locale, interessata ad sviluppare, sul suo territorio, una ‘cultura’ favorevole al pieno dispiegarsi delle potenzialit proprie della nuova impresa. Ad affrontare queste tematiche saranno operatori, imprenditori, amministratori attivi in diverse citt europee.

Vi presentiamo Pietro Reichlin, uno degli autorevoli relatori del panel.

Nato a Roma il 20/3/1956, docente di Economia e Prorettore alla ricerca alla LUISS. E’ Research Fellow del Center of Economic Policy
Research (CEPR) di Londra, Co-Editor della rivista Research in Economics.
Ha conseguito un PhD in economia presso la Columbia University e insegnato nelle universita’ di Roma La Sapienza, Chieti, Napoli, Columbia, Pennsylvania, UCLA.
Ha pubblicato numerosi saggi scientifici e alcune monografie su diversi temi economici con particolare riguardo per la macroeconomia, il ciclo economico ed i mercati finanziari.

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Michelangelo Altamore Europa, Start Up!
Gianmarco Carnovale Europa, Start Up!
Stephen Treuman Europa, Start Up!

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THIS IS ROME

This is Rome la mappatura delle nuove creativit cittadine, il network dei nodi culturali in emersione nellarea metropolitana.

This is Rome la mappatura delle nuove creativit cittadine, il network dei nodi culturali in emersione nellarea metropolitana: dj e producers, urban artists, videoartisti e food designers. 17 e 18 ottobre, Palazzo Incontro.

This Is Rome un progetto unico, nato a Roma nel 2007. una mappatura delle nuove creativit cittadine, del network dei nodi culturaliin emersione dellarea metropolitana, un festival che raduna tutte le nuove tendenze creative espresse dalla citt.

Cos come la realt che intende raccontare, il festival in continua evoluzione, anno dopo anno.

EDIZIONE 2012

Oltre alla sezione musica – profondamente rinnovata – questanno il festival comprender anche una mostra di grafica ed urban art, unesposizione di installazioni audiovisive originali ed una sezione dedicata allo street food.

Lelemento pi innovativo dell’edizione 2012 la location unica: Palazzo Incontro un edificio storico nel cuore di Roma, che si sviluppa su pi piani con spazi espositivi, caff, una libreria Fandango ed un cortile interno coperto.

This Is Rome 2012 va quindi oltre la dimensione del club, il network si amplia e si differenzia, includendo oltre ai rappresentanti delle migliori crew romane – anche urban artist, visual designer e i pi innovativi fooders romani.

URBAN E VISUAL ART
Al primo ed al secondo piano, dalle 17, urban painting, graphic design, visual art ed illustrazioni di:
Aira, Alice Pasquini, Daniele Span, Elsewhere Factory, Irene Rinaldi, Lorenzo Ticci Cancelletto, Luca Laurenti aka Mklane, Oblivious Artefacts, Quiet Ensemble, Santasangre, Sbagliato, Valeria Crociata e Databhi.

STREET FOOD
Un nuovo progetto per This Is Rome, che, in collaborazione con Afrodisia e Ornella Cicchetti, intende raccontare il mondo del food come una delle componenti culturali essenziali della citt. La cucina romana sar reinterpretata in chiave street, con incursioni afro, grazie a 00100 Pizza e CartaeLatte.

VERNISSAGE
Dalle 19.30 i dj di FCVG accompagneranno il momento dapertura della mostra e laperitivo dellevento.

LE CREW
Le 6 crew musicali protagoniste di This Is Rome 2012 rappresentano punti di riferimento assoluti del panorama del clubbing cittadino: Amigdala,
L-ektrica, Loose Habit, Say It Loud, FishnChips e One Love Hi Powa.

LIVE
Non mancano le performance live con i due talentuosi producer delletichetta Scenario in veste di special guest: Ad Bourke e Panoram. Dalle 21.00.

This Is Rome un progetto Snob e ABC Arte Bellezza Cultura, in collaborazione con Provincia di Roma, Roma Provincia Creativa, Fandango Incontro, Carhartt e Settembrini.

Palazzo Incontro
Via Dei Prefetti, 22 – 00186 Roma
INGRESSO GRATUITO

Line up ufficiale

mercoled 17:
19:30 – FCVG
21:00 – PANORAM live
22:00 – Fish’n Chips
23:00 – Loose Habit
24:00 – L-ektrica

gioved 18:
19:30 – FCVG
21:00 – AD BOURKE live
22:00 – One Love Hi Powa
23:00 – Amigdala
24:00 – Say it Loud

Per ulteriori informazioni visita il sito

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Marco Zappalorto – Europa, Start Up!

Conosciamo Marco Zappalorto, Development Manager presso Nesta UK, relatore del panel di “Europa, Start Up!”

Il Dipartimento Innovazione e Impresa e lUfficio Europa organizzano il 25 ottobre 2012 Europa, Start Up!, evento nellambito degli OPEN DAYS 2012, la Settimana Europea delle Regioni e delle Citt.

Tema delliniziativa lesperienza delle start up nelle diverse aeree metropolitane europee e le politiche in loro favore.
L’incontro vuole affrontare questioni molto specifiche dal punto di vista di un’amministrazione locale, interessata ad sviluppare, sul suo territorio, una ‘cultura’ favorevole al pieno dispiegarsi delle potenzialit proprie della nuova impresa. Ad affrontare queste tematiche saranno operatori, imprenditori, amministratori attivi in diverse citt europee.

Vi presentiamo Marco Zappalorto, uno degli autorevoli relatori del panel.

Marco Zappalorto Development Manager del centro Premi di incentivo di Nesta.
Marco si unito al team di Policy e Ricerca di Nesta nel settembre 2011 per occuparsi della ricerca di nuovi modi, “oltre le banche”, di ottenere finanziamenti destinati alle migliori piccole e medie imprese. Attualmente lavora per il Centro Premi di Incentivo, un’eccellenza per competenze e conoscenze in questo ambito specifico.

Prima di arrivare a Nesta, Marco ha lavorato presso Innocentive, occupandosi della gestione operativa dei premi d’incentivo in diversi settori, dal pubblico all’industria.

Marco ha lavorato anche per la rete Enterprise Europe Network (Commissione Europea – DG Imprese e Industria) presso la Camera di Commercio di Londra, fornendo consulenze alle piccole e medie imprese su questioni e opportunit in ambito europeo.

Marco ha conseguito un Master in Politica Economica Europea presso la London School of Economics and Political Science.

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Bastian Lange Europa, Start Up!
Pietro Reichlin Europa, Start Up!
Dario Carrera Europa, Start Up!
Luigi Capello Europa, Start Up!
Xavier Dumont Peruga Europa, Start Up!
Stefano Venditti Europa, Start Up!
Michelangelo Altamore Europa, Start Up!
Gianmarco Carnovale Europa, Start Up!
Stephen Treuman Europa, Start Up!

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Open Roma

Open Roma levento promosso dalla Provincia di Roma per illustrare i progetti portati avanti dallAmministrazione sullOpen Data.

Lanciare una rivoluzione fondata sulla trasparenza e sulla partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica e scommettere sulle opportunit offerte dalle nuove tecnologie per sostenere la crescita e la creazione di nuove servizi. Sono questi gli obiettivi di Open Roma, levento promosso dalla Provincia di Roma venerd 12 ottobre dalle ore 11 al Tempio di Adriano, per illustrare i progetti portati avanti dallAmministrazione sullOpen Data.

Nel corso della mattinata, aperta dallintervento del presidente della Provincia Nicola Zingaretti, che presenter il portale opendata.provincia.roma.it e il nuovo Atlante Geostatistico Capitale Metropolitana, interverranno Ernesto Belisario, Presidente Associazione Italia Open Government, Salvatore Marras, Formez Pa, responsabile del sito dati.gov.it, Irina Bolychevsky, Open Konowlege Foundation. Modera Riccardo Luna.

Al termine degli interventi verr presentato un contest per la realizzazione di app basate su dati della Provincia. La Giuria sar presieduta da Flavia Marzano, presidente di Stati Generali dellInnovazione.

Liniziativa nasce dalla convinzione che lOpen Data non rappresenti in questo momento solo un dovere istituzionale, ma una straordinaria opportunit per governare meglio, aumentando la capacit di programmazione e decisione della pubblica amministrazione, rafforzare la democrazia, aumentando la capacit di partecipazione e indirizzo dei cittadini sostenere la crescita, aumentando la conoscenza dei mercati e la diffusione di servizi e imprese innovative.

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Open Roma
venerd 12 ottobre dalle ore 11:00
Tempio di Adriano
Piazza di Pietra – Roma

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Ricomposizione del cosmo – Renzo Eusebi

La Galleria Tartaglia Arte presenta la mostra personale dell’artista Renzo Eusebi dal titolo “Ricomposizione del cosmo”

Mercoled 3 ottobre alle ore 18,00 la Galleria Tartaglia Arte nellambito dellottava edizione della Giornata del contemporaneo, un evento nazionale promosso dallAMACI (Associazione Musei Arte Contemporanea Italiana), apre il vernissage della mostra personale Ricomposizione del cosmo dellartista Renzo Eusebi.

Tra la Frammentazione e la Ricostruzione spaziale, lartista propone le sue ultime creazioni frutti di ricerca, studio sullastrattismo e sulla strutturazione del Cosmo. Tavole elaborate a smalti generate da un trascorso pittorico/artistico di notevole prestigio in cui il Transvisionismo e le Avanguardie storiche hanno delineato un percorso costellato di incontri con insigni esponenti dellarte contemporanea.

BIOGRAFIA

Il maestro Renzo Eusebi nasce nel 1946 a Patrignone di Montalto. Compie gli studi artistici a Roma e consegue labilitazione per linsegnamento. Negli anni 70-80 inizia la sua personale ricerca artistica che lo porta allinserimento del materico, allo strappo su superfici monocrome fino a coaguli misti al vetro e alla pittoscultura in ferro e legno negli anni 90. E uno dei 21 fondatori del Transvisionismo dal quale si dimette per nel 1997 per entrare a far parte del G.A.D. (Gruppo Aniconismo Dialettico) fondato da Giorgio Di Genova. Nel 2001 inizia la serie dei Polittici. Nel 2010 entra nella Storia dellArte Italiana del Novecento, Generazione Anni 40. Ha esposto in importanti fiere Internazionali a Basilea, New York, Chicago e San Francisco, mostre collettive ed esposizioni Personali sia a Piacenza che a Monte Cassiano. Una intensa vita artistica fra i cardini dellEspressionismo, Astrattismo e Spazialismo I lavori del maestro Eusebi sono veri e propri studi sullo spazio e sullelemento allinterno di un contesto cosmico. Sostanza e materia si scompongono per poi ricomporsi di nuovo in opere geometriche, astratte, lavorate a smalto con cromie accese ed in netto contrasto tra loro o con lo sfondo, anchesso finemente trattato a vernice. Osservando i suoi lavori si percepisce la diversa predisposizione dellartista verso la materia e nel modo di dialogare con essa, liberando l’istinto, focalizzando lo sguardo solo qualche istante.

Periodo mostra: dal 3 ottobre al 18 ottobre 2012
Sede: Galleria Tartaglia Arte – via XX Settembre, 98c/d Roma
Orario e giorni apertura: luned – venerd dalle 10,30 – 20, sabato 11 – 19
www.tartagliaarte.com

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No men at work. Scene inanimate di lavori svolti

s.t. foto libreria galleria presenta No men at work. Scene inanimate di lavori svolti, una mostra che trae spunto dal tema del lavoro, attorno a cui ruota la XI edizione di Fotografia – Festival Internazionale di Roma.

Scene inanimate di lavori svolti. Prosegue la ricerca sugli archivi fotografici dispersi, su immagini riconducibili a una molteplicit di pratiche extra-artistiche. Anzich individuare nell’homo faber, nel corpo in azione, la misura del visibile, si scelto di puntare su quelle foto del passato in cui non v’ traccia di presenza umana e il lavoro si identifica con altri interpreti del processo produttivo.

Comunicato stampa
Il progetto, a cura diMatteo Di Castro, selezionato per il circuito del festival stesso, ci propone una rilettura originale di questo classico ambito di applicazione della fotografia documentaria del Novecento.
Protagonisti delle immagini in mostra, raccolte nel corso degli anni e selezionate per loccasione, non sono infatti i lavoratori, nelle loro diverse forme di vita individuale e sociale, nella variet delle mansioni e delle situazioni. Anzich individuare nellhomo faber, nel corpo in azione (seppure del tutto statico, inattivo, o a riposo) la misura del visibile, si scelto di puntare su quelle foto del passato in cui non v traccia di presenza umana e il lavoro si identifica con altri interpreti del processo produttivo: ambienti di vario genere (magazzini, cantieri, uffici, officine, locali commerciali), macchinari e strumenti tecnici, forza-lavoro animale, sino alla merce vera e propria, alla promozione dei prodotti finiti: pesche, scarpe, automobili

Lo still life, la messa in scena di un microcosmo senza vita, da una parte, e le vedute anche panoramiche di interni ed esterni parimenti vuoti, disabitati, non animati, si rivelano i punti di vista pi ricorrenti in questa serie di scatti.

Dietro tali immagini -una cinquantina di stampe originali, non c dunque il documentarismo umanistico del fotoreporter, ma lo sguardo distaccato di una serie di professionisti, spesso direttamente ingaggiati da questa o quella azienda.

Ma al di l della genesi e delle implicazioni ideologiche di un simile repertorio iconografico, lobiettivo della mostra quello di cogliere e valorizzare linedita densit estetica di tali immagini del secolo scorso: quella vocazione metafisica e archeologica a catturare una realt devitalizzata, che nutre tanta fotografia contemporanea.

Oltre alle stampe esposte a parete, la serata di apertura della mostra propone uno slide show con una pi ampia selezione di immagini, abbinato al dj-set del giovane fotografo Paolo Teta.
La fotografia contemporanea sar poi protagonista della serata 22 ottobre, con un secondo slide show curato da Artnoise: una collettiva di fotografi contemporanei che hanno affrontato nel loro lavoro lo stesso concept del progetto No Men at Work.

Inaugurazione: luned 1 ottobre, ore 19:00

s.t. foto libreria galleria
via degli ombrellari, 25 Roma
www.stsenzatitolo.it
dal marted al sabato 10:30-19:30
ingresso libero

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Essenzialismo e Maschere di Luminita

Luminita, artista e pittrice rumena, inaugura la sua prima mostra personale alla Galleria Vittoria di Roma. Una selezione di opere dedicate al tema della “maschera” saranno esposte fino al 6 ottobre 2012.

Luminita inaugura la sua prima mostra personale, presentando una selezione di opere che ben illustrano la portata espressiva di questa pittrice.

Trasferitasi dalla sua terra natia, Focsani, in Romania, vive da tredici anni a Roma.
Dopo qualche anno in Italia, scopre la sua passione per l’arte e decide di intraprendere un iter artistico presso lo studio del Maestro Claudio Spada, il quale le fornir degli ottimi strumenti per esprimere al meglio il suo innato potenziale.
La semplificazione dei volumi e la sua aspirazione all’essenzialit hanno una matrice diversa da quella che si potrebbe credere. Luminita, infatti, non vuole presentare il suo sguardo interiore sul mondo ma piuttosto portare il fruitore a ragionare sull’essenza di ciascuno di noi.
Molte sono le opere rappresentanti maschere, maschere che tutti i giorni, ciascuno di noi, in diverse situazioni, costretto ad indossare.
La sua non una semplice decostruzione figurativa, con l’abbandono dei particolari che caratterizzano la figura, l’artista vuole arrivare a descrivere l’essere nella sua forma pi concreta, priva di quelle sovrastrutture che gli uomini acquisiscono fin dalla prima infanzia.
Nelle sue maschere i pochi segni che rimandano alla figura umana, creano forme cos assolute ed essenziali da portare l’impronta dell’individualit vivente.
Nelle tele pi prettamente geometriche possiamo notare costantemente qualche elemento che rimanda alla rappresentazione della realt, ma inserito in uno spazio dove i colori hanno la pretesa e l’aspirazione di ampliare la tela stessa, di ricreare addirittura uno spazio oltre la tela, come se, per il grande impulso creativo di cui feconda questa notevole artista, la circoscrizione della sua opera all’interno di uno spazio chiuso non fosse sufficiente.

Un’opera, quella di Luminita, che spazia da un neo umanesimo, che indaga l’Uomo con sguardo attento e colmo di pietas , assorbendo la semplicit di cui parla Brancusi per farsi accarezzare dalle scelte cromatiche di un altro notevole artista contemporaneo, Claudio Spada, ed approdare infine a soluzioni plastiche di un colorismo che sintetizza un’elaborazione della realt complessa ed essenziale al tempo stesso.

Durata: 27 Settembre 06 Ottobre 2012

Galleria Vittoria
Via Margutta, 103 Tel. 06.36001878
A cura di: Tiziana Todi e Alessandra Lorenzetti
orario galleria: luned / venerd 15,00-19,00 – fuori orario su appuntamento
www.galleriavittoria.com – info@galleriavittoria.com

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Fotografia. Festival Internazionale di Roma

La XI edizione del Festival Internazionale di Roma, a cura di Marco Delogu, quest’anno ha come tema il lavoro, parola chiave della storia della fotografia. Il programma prevede mostre, talk, concorsi, workshop e coinvolge anche alcuni spazi del MACRO di via Nizza e gli spazi de La Pelanda a Testaccio.

Per il terzo anno consecutivo MACRO Testaccio ospita FOTOGRAFIA Festival Internazionale di Roma.

Tema di questa, undicesima edizione work, il lavoro: soggetto ricorrente nella fotografia documentaristica, qui affrontato in una prospettiva dalla quale emergono distanze e punti di contatto rispetto all’immagine novecentesca del lavoro, rilanciando inoltre la centralit dellindividuo.

FOTOGRAFIA, sotto la direzione artistica di Marco Delogu, raccoglie quest’anno i lavori di 180 fotografi provenienti da tutto il mondo, con oltre 2000 fotografie presentate allinterno del circuito del Festival, e che comprende numerosi spazi espositivi pubblici e privati.

I padiglioni A e B di MACRO Testaccio e La Pelanda ospitano:

Camera Work, collettiva a cura di Marco Delogu.
In mostra le opere di Roger Ballen, Yto Barrada, Claire Chevrier, Raphal Dallaporta, Joseph Koudelka, Chris Killip, Fosco Maraini, Nina Poppe, Simon Roberts, Lars Tunbjrk e Florian van Roekel.

Rome Commission, il ritratto fotografico di Roma che annualmente coinvolge un artista diverso. Lo zuavo scomparso il titolo del progetto di Paolo Ventura, artista selezionato per il 2012.

Fields. This is not an office. Hit the crowd, le tre mostre dei curatori esterni nominati attraverso il bando internazionale del 2010.
Fields, a cura di Paul Wombell, include la partecipazione di Ulrich Gebert, Jackie Nickerson, Mishka Henner. This is not an office, a cura di Marc Prst, include le opere di Jeroen Kramer, Marco Vernaschi, Tim Hetherington, Stanley Greene. Hit the crowd, a cura di Valentina Tanni, include gli artisti IOCOSE, David Horvitz, Matt Richardson.

Il paese reale, a cura di Alessandro Dandini de Sylva.
Mostra dedicata alla giovane fotografia italiana. Il progetto vede coinvolti Andrea Botto e Francesco Neri (selezionati per la prima edizione del Premio Graziadei Studio Legale), Tommaso Bonaventura, Lorenzo Durantini, Alessandro Imbriaco, Francesco Jodice.

I mondi dei lavori perduti, a cura di Marco Delogu e Paola Ugolini.
La mostra verte sul lavoro delle pescatrici Ama giapponesi con le immagini di Fosco Maraini (nel centenario della sua nascita) e le fotografie contemporanee della giovane tedesca Nina Poppe.

Lost&Found 3/11, progetto promosso da Doozo art book & sushi.
Focus del progetto il lavoro di un gruppo di 500 ricercatori volontari che, allindomani dello Tsunami che ha colpito il Giappone nel 2011, ha recuperato dalle macerie 7.600 album e 13.000 fotografie, restituendole ai legittimi proprietari.

Premio IILA per la giovane fotografia latinoamericana, V edizione.
Artisti coinvolti: Nicolas Alejandro Sanin, vincitore delledizione 2011, Alejandro Cartagena, Vernica Gutirrez Valenzuela, Fabin Hernndez Mena, Christian Rodrguez, Coni Rosman.

Call for Entry, V edizione.
Concorso dedicato ai giovani fotografi internazionali; i 15 progetti selezionati sono proiettati allinterno del padiglione A per tutta la durata del Festival.

Inoltre, sempre negli spazi di Testaccio, sono i lavori fotografici di Olivo Barbieri (con un dittico realizzato a Cavezzo, Modena: localit colpita dal recente terremoto); di Dario Coletti, Franco Mapelli e Massimo Mastrolillo (con scatti che testimoniano il rapporto tra territorio e lavoro in Sardegna); il progetto Burmas stories (interventi multimediali di studenti di fotografia birmani); e Photobooks Exhibition (selezione di pubblicazioni di fotografia contemporanea).

Nel corso dei quattro giorni di inaugurazione (20-23 settembre) sono previsti il Magnum Workshop (con Richard Kalvar e Moises Saman) e la sezione dedicata alleditoria di settore.

Il programma completo disponibile al sito del Festival.

MACRO Testaccio
Piazza Orazio Giustiniani, 4 00153 Roma
aperto da marted a domenica dalle 16 alle 24
biglietti 5 intero, 3 ridotto;
cumulativo MACRO (Via Nizza138) + MACRO Testaccio 11 intero, 9 .

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Eurpia – Rax Rinnekangas

In occasione dellXI edizione di Fotografia Festival Internazionale di Roma, Sala 1 presenta una selezione di fotografie dalla serie Eurpia dell’artista finlandese Rax Rinnekangas, interpretando il tema del festival che questanno dedicato al lavoro.

Fotografo, filmmaker e scrittore finlandese, Rax Rinnekangas si caratterizza per la grande originalit e la qualit del suo lavoro. In occasione dell11 edizione di Fotografia Festival Internazionale di Roma, Sala 1 presenta una selezione di fotografie dalla serie Eurpia, interpretando il tema del festival che questanno dedicato al lavoro. Soggetti principali di Rinnekangas sono i migranti e i lavoratori, ripresi nei loro contesti quotidiani. Le sue fotografie ritraggono leuropeo autentico che vive nelle periferie dellUnione, lontano dal caos delle grandi metropoli, legato alle proprie radici oltre il tempo, disinteressato allattuale materialismo.

La mostra inaugura a Sala 1 marted 25 settembre alle ore 18.30 e sar aperta al pubblico dal marted al sabato, dalle 16.30 alle 19.30, fino al 4 novembre.

In occasione della mostra fotografica, Sala 1 presenta anche una rassegna inedita dedicata al progetto Five Master Houses of the World, un ciclo di cinque film realizzati da Rinnekangas tra il 2007 e il 2010. I film saranno proiettati il 23 ottobre presso la Casa dellarchitettura e nei giorni 24, 25, 27, 30 ottobre presso il Museo di Roma in Trastevere. Analizzando case private progettate da cinque grandi architetti modernisti, i film offrono una interessante prospettiva sul linguaggio e sulla filosofia progettuale che ne sono alla base, nonch sullimportanza di questa fase storica sullintera storia dellarchitettura.
Presentazione: 23 ottobre ore 14.00 presso la Casa dellArchitettura, p.zza Manfredo Fanti, 47.
Proiezioni: 24, 25, 27, 30 ottobre presso il Museo di Roma in Trastevere, p.zza S. Egidio, 1/b
Film in programma: The Melniknov House (Konstantin Melnikov), Russia, 1927-29; Villa Mairea (Alvar Aalto), Finlandia, 1939; Casa de Estudio (Luis Barragan), Messico, 1948; Le Cabanon (Le Corbusier), Francia, 1952; The Koshino House (Tadao Ando), Giappone, 1979-84.

Sala 1 Centro Internazionale dArte Contemporanea
Piazza di Porta S. Giovanni, 10 – 00185 Roma
Tel. 06 7008691 – salauno@salauno.com
www.salauno.com

Qui trovate tutte le informazioni sulle esibizioni e le location del Fotografia Festival Internazionale di Roma di quest’anno.

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Waterfire Roma

Waterfire un grande spettacolo di arte pubblica, in programma per venerd 21 e sabato 22 settembre a Roma sulle rive del Tevere, tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini.

Fal galleggianti che bruciano dal tramonto a mezzanotte, fluttuanti sulle acque del Tevere, accompagnati da musiche e coreografie: avremo modo di assistere a questo e molto altro in WATERFIRE, il grande spettacolo di arte pubblica, in programma venerd 21 e sabato 22 settembre a Roma, tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini sulle rive del Tevere.

Levento darte, ideato e diretto dallartista americano Barnaby Evans, sar presentato con le performance di teatro ambientale MOVEABLE SPACE, della coreografa Linda Foster, nonch una reiterazione di CHANCE ENCOUNTER, di Robert Hammond. Liniziativa, organizzata da Pino Fortunato e con la partnership di TEVERETERNO Onlus, si presenta come uninstallazione e una straordinaria cerimonia urbana dedicata alle citt dacqua, con lo scopo di rivalorizzare e trasformare in maniera creativa le aree fluviali.

WaterFire fu organizzato per la prima volta da Barnaby Evans nella citt di Providence (Rhode Island, USA) diciotto anni fa. Da allora ha guadagnato tanta popolarit da ergersi a trampolino di lancio per molte altre forme di arte. Ripetuto stagionalmente per sette mesi senza pause, diventato la principale attrazione dellintero Stato, con oltre dieci milioni di spettatori. Proprio di recente l’opera si aggiudicata il prestigioso premio Art Place America. Si tratta di una vera e propria iniziativa di community-based art, in cui il pubblico attivamente partecipe e protagonista.

Grazie agli ottimi risultati ottenuti, negli ultimi anni l’artista ha apportato delle modifiche a WaterFire adattandolo ad altre citt degli Stati Uniti, oltre che a Singapore, con lambizione di ottenere gli stessi straordinari risultati sociali, culturali ed economici sul tessuto urbano coinvolto.

WaterFire ha un impatto travolgente. Acqua e fuoco sono il cuore dellinstallazione, con una giustapposizione deliberata degli elementi simbolo della vita e della comunit fin dall’antichit. Lo spettacolo unesperienza sinestetica e ha leffetto di un suggestivo rito tribale dell’et contemporanea. La semplicit e la bellezza magica dei fuochi scoppiettanti riflessi nellacqua creano infatti unatmosfera incantata e tranquilla e un profondo senso di pace, condivisione e comunit.

La manifestazione arriva per la prima volta in Europa ed ospitata nella Capitale, tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini, a Piazza Tevere, uno spazio che lAssociazione Tevereterno Onlus, fondata dallartista Kristin Jones, ha ridefinito come una piazza virtuale, dedicandola allarte contemporanea e invitando grandi artisti a realizzare qui lavori site-specific con lobiettivo di riqualificare l’area attraverso attivit culturali programmate.

WaterFire Roma realizzato con il sostegno di Roma Capitale – Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico e grazie al contributo de Il Gioco del Lotto e GTech controllata di Lottomatica Group, rientra nell’ambito della programmazione dell’Estate Romana e gode del Patrocinio dellAmerican Academy in Rome.

WaterFire Roma prodotto da Fortunato Productions e Associazione Art For Promotion, grazie al supporto tecnico di Bio-Energy Srl per la fornitura di legna riciclata e di Barani Group per i servizi di sicurezza.

WaterFire: Roma 21 e 22 settembre 2012, a partire dalle ore 19.00 fino a mezzanotte Luogo Fiume Tevere, Ponte Sisto – Ponte Mazzini, Lungotevere della Farnesina, Banchina del fiume (Piazza Tevere)

www.waterfire.tv

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Claire Chevier

L’Accademia di Francia di Roma – Villa Medici – dal 18 settembre al 4 novembre ospita la mostra “Camminando” della Claire Chevrier. L’esposizione si inserisce tra gli eventi dellXI edizione di Fotografia 2012 Festival internazionale di Roma.

Camminando. “Realizzo delle serie fotografiche che hanno come base di partenza un punto: grandi citt o luoghi di lavoro”. Nell’ambito della XI edizione di Fotografia, Festival Internazionale di Roma, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici – ospita la mostra fotografica di Claire Chevier, a cura di Eric de Chassey. Le opere sono esposte presso l’Atelier del Bosco della Villa.

Claire Chevrier nata nel 1963 vive e lavora tra Parigi e Mayet. Nel 2007-2008 stata ospite dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici come borsista. Ha organizzato diverse mostre personali di grande rilievo e non solo in Francia. Attualmente in preparazione una sua mostra presso la Biennale dArt du Havre. Come lei stessa dice, il suo lavoro si interroga sullo spazio e sul posto che gli esseri umani hanno in questo spazio, cercando di tracciare quello che spesso ci sfugge al primo sguardo e prendendo come spunto creativo le grandi citt e i luoghi di lavoro.

Il direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici ric de Chassey cos descrive il lavoro dell’artista: “tutte le immagini di Claire Chevrier poggiano sulla ricerca di una buona distanza. La buona distanza, cio, tra la fotografa e il suo soggetto che induce quella tra la fotografia e i suoi spettatori. Buona un termine che qui non viene inteso in senso morale; esso piuttosto ha a che vedere con la questione dellefficacia. Unefficacia estetica, poich tale pratica della fotografia appartiene a pieno titolo al regime dellarte; e unefficacia informazionale, poich essa documenta una situazione concreta. Per quanto riguarda le immagini di grande formato (realizzate in particolare quando lartista era pensionante a Villa Medici nel 2007-2008), lo sguardo circola sulla superficie, diretto dai meandri di un elemento strutturante (tubo, cavo, strada) e rilanciato da scansioni di dettagli significativi”.

E prosegue: “Per quanto concerne, invece, le immagini di piccolo formato viene proposto uno sguardo di profilo. L dove si mostrano delle persone al loro posto di lavoro, esso diretto dallattrezzo che appare sul volto passando per la mano e la spalla, essendo loccupazione meno visibile rispetto alla concentrazione. La differenza tra questi due formati risiede pi negli sguardi da essi convocati che nei loro rispettivi soggetti. Che mostri paesaggi trasformati dallattivit umana o situazioni di lavoro pi concentrate, Claire Chevrier adotta sempre una buona distanza tanto di fronte ai soggetti che ai suoi potenziali spettatori. E si tratta della buona distanza propria del rispetto attento e preciso, non imposta a priori, ma trovata nel momento stesso dellesercizio dello sguardo e dellincontro.

La mostra prevede quattordici opere allestite nell’Atelier del Bosco e due grandi baches che saranno posizionate sotto la loggia e nel giardino dei limoni di Villa Medici. Altrettante quattro opere saranno esposte al Macro nell’ambito del Festival di Fotografia.

Acadmie de France Rome – Villa Medici
Viale Trinit dei Monti, 1 00187 Roma

Atelier del Bosco
10.45-13 e 14-19 (luned chiuso)
dal 25 settembre la mostra sar integrata al percorso delle visite guidate.

Immagine: PE 09, lavoro realizzato nell’ambito della Rsidence de recherche et de cration du Centre Rgional de la Photographie du Nord Pas de Calais

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Sabrina Ventrella

Artista eterogenea ed eclettica, scopriamo chi Sabrina Ventrella.

Archimia romana

Sabrina Ventrella nasce a Roma il 22/07/1965, dove lavora e risiede.
Dopo aver conseguito la maturit artistica, ha continuato a perfezionare e ad approfondire le diverse tecniche artistiche pittura ad olio, mosaico, scultura, restauro di dipinti, presso istituti qualificati.
Presso la Scuola delle Arti Ornamentali di Roma, ha conseguito sia lattestato al corso di Grafica che quello di Pittura ad olio (copie dallantico), e Restauro del dipinto. Presso lUpter ha conseguito lattestato al corso di Mosaico. Ha avuto diverse esperienze lavorative nel campo della grafica, del restauro, della pittura e della decorazione. Da diversi anni si dedica quasi esclusivamente alla realizzazione di opere utilizzando materiali di riuso particolarmente congeniali alla sua poetica ho sempre pensato che dare nuova vita ad oggetti e materiali usciti dal ciclo vitale, fosse appassionante e poetico, oltre che eticamente giusto.

Ecotacchino

Nel 2003 ha ideato e svolto i laboratori di riuso creativo per disabili, presso la comunit di Capodarco a Roma, e in seguito presso scuole, biblioteche e nellambito delle Giornate del Decoro Urbano. Nel 2005-06-07, ha ideato e realizzato gli allestimenti ecologici per lAgenda 21 della Provincia di Roma. Dal 2008 partecipa al programma televisivo Paint your life Discovery Real Time di SKY, dedicato al riuso e alla decorazione. Dal 2009 partecipa alla prestigiosa mostra di settore Scarti dAutore, che da diversi anni si svolge a Roma. Nel 2011 ha vinto il I premio con lopera Eco-tacchino nellaia alla mostra concorso che si tenuta a Canzano (Te) e nel 2012 ha ottenuto il Premio del Pubblico con lopera Risveglio CritIco al concorso Eco Creativity organizzato a Roma dallAGAT (Associazione Geografica Ambiente e Territorio)

Libera infanzia

Il bagaglio di formazione artistica di Sabrina Ventrella, unito alla scoperta del fascino per i materiali di scarto, confluito negli ultimi anni nelle eco-creazioni, ossia opere realizzate esclusivamente con materiali di scarto e oggetti in disuso. Il valore etico ed ecologico di questa scelta, non sta solo nellimpiego di vecchi oggetti o materiali altrimenti gettati via, ma nellassegnarli un nuovo valore estetico.
Saper cogliere gli aspetti poetici nella superficie abrasa di un vecchio legno o di un ferro arrugginito, da questo deriva il fascino sottile delle sue creazione, in equilibrio tra originale e tradizionale, fantasiose ma cariche di memoria.
Il procedimento creativo allorigine delle opere di Sabrina, fortemente legato allambiente che la circonda; a volte sono le forme naturali della realt a stimolare unidea.

Richiami notturni

In altri casi questa nasce spontaneamente attraverso delle libere associazioni, che sono frutto dellimmaginazione, ma spesso limpulso viene generato dalla forma particolare di un vecchio oggetto o dalla conformazione di un materiale, che se opportunamente osservati rivelano possibilit espressive inattese, da li inizia un processo di assemblaggio e manipolazione fino alla realizzazione finale, in cui spesso interviene anche con le tecniche tradizionali del mosaico, della pittura e della scultura.

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Intervista a Teresa Mancini

Un’agenzia di comunicazione, un sito dedicato, una professionista che crede nei giovani talenti: da tutto questo (e molto altro ancora) nasce il progetto GiovaniStilisti.

Come nasce il progetto Giovani Stilisti?
Nasce dall’esperienza diretta di Bycam.
Come Agenzia di Comunicazione abbiamo dato in diverse occasioni supporto a chi si affacciava nel mondo della moda e del design e desiderava comunicare la propria presenza in modo efficace. Ci siamo resi conto che questa era una situazione assolutamente comune a molti.
Così è nato il progetto Giovani Stilisti!

Quali strumenti/servizi mettete a disposizione dei giovani per farsi conoscere nel mondo della moda?
Giovani Stilisti non � dedicato solo a chi desidera entrare nel mondo della moda ma � anche a coloro che si occupano di design pi� in generale.
Riteniamo che l�immagine sia un fattore competitivo fondamentale, quindi la nostra offerta si concentra sulla visibilit� e la diffusione del marchio! Come? A partire dal Portale Giovani Stilisti� e, se � necessario, interveniamo nella creazione del logo fino al LookBook e al sito web, il tutto inserito in una strategia di marketing anche non convenzionale, che prevede la presenza sui social network, e per chi desidera avere anche una consulenza commerciale, allora noi gliela forniamo. Creiamo inoltre opportunit� per i nostri Giovani Stilisti, favorendo e valutando con attenzione le proposte che ci vengono sottoposte da soggetti terzi, come ad esempio Aziende che ricercano la collaborazione di designer per creare nuove collezioni, accordi di pubblicit�, partnership per la commercializzazione delle produzioni, sfilate di moda, etc.

Che caratteristiche deve avere un giovane stilista per entrare nel vostro network?
Occorre precisare che per noi �Giovane Stilista� � chiunque desideri �intraprendere� indipendentemente dall�et�; non � una questione anagrafica ma di intenzione concreta.
Prima di accettare l�iscrizione a Giovani Stilisti di un �creativo�, desideriamo conoscerlo, e se � a Roma, lo invitiamo ad incontrarci nel nostro Studio. Altrimenti approfondiamo comunque la sua conoscenza attraverso il curriculum, i lavori ed una approfondita chiacchierata conoscitiva. Per noi � importante avere la certezza che da parte del designer ci sia la volont� di �produrre� e di �crescere�, quindi deve essere stata realizzata almeno una collezione di abbigliamento, di accessori o di oggetti.

Nella provincia di Roma esiste una �classe creativa�? E, se s�, ha un profilo peculiare, una serie di caratteristiche che possiamo considerare uniche nel panorama romano?
Roma da secoli � stata bacino di incontri tra culture. Oggi aiutati dai nuovi media lo scambio si � arricchito di ulteriori spunti che provengono dal Mondo intero. L�importante per� � fare esperienza, ovvero c�� bisogno di confrontarsi praticamente con soggetti e culture diverse per crescere!
Roma e la sua provincia hanno bisogno di accogliere ci� che proviene da �fuori� e troppo spesso invece c�� chiusura e prevenzione. La classe creativa c��, ma � in cerca di supporti professionali competitivi, innovativi e solidi. Occorre far diventare le molteplici produzioni dei creativi qualcosa di pi� competitivo rispetto al mercato. Abbiamo a Roma ancora troppi neo artigiani improvvisati che hanno difficolt� ad affrontare un mercato reale pi� ampio, anche estero, dove anche l�organizzazione di una piccola attivit� � sicuramente pi� evoluta rispetto a quella italiana.

Infine, vuole tentare una definizione di creativit�?
Difficile! Posso dire che creativo � colui che mette in campo le sue conoscenze, competenze e passioni per dare corpo ad un �sogno� ma anche colui che sa cogliere l�opportunit� che scaturisce dal mettere insieme figure professionali che presidino il ciclo produttivo e diano forza al progetto. E questa, anche se pu� sembrar strano, � proprio la mission di Bycam!
Per chiudere, un pensiero di Henry David Thoreau �Se avete costruito castelli in aria, non lasciateli perdere; quello � il loro posto. Ora muniteli di fondamenta.�

Teresa Mancini, fotografa professionista iscritta all�Associazione Nazionale Fotografi Professionisti Tau Visual, diplomata sia allo IED dipartimento di Fotografia sia presso l�Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione Rossellini. Dal 1998 regolamente iscritta a ruolo, si occupa anche di attivit� commerciale. Nel 2001 � cofondatrice dell�Agenzia di Comunicazione Bycam Srl, nella quale porta le sue competenze in campo fotografico e commerciale; da qui prende vita il progetto Giovani Stilisti, Portale dedicato ai designer emergenti.

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stARTT partecipa a “”La jeune architecture europenne”

A seguito dei riconoscimenti ricevuti dopo il progetto Whatami, realizzato negli spazi esterni del MAXXI, stARTT stato invitato a partecipare alla tavola rotonda sulla giovane architettura europea che si terr presso il Pavillon de lArsenal de Paris il 25 settembre 2012 alle 19.00.

Insieme con stARTT parteciperanno gli architetti Carole Schmit (Luxembourg) di Polaris Architects, Radu Ponta (Romania) dello studio Roa, Ralf Looke (Estonia) dello studio Salto. Levento organizzato allinterno della settimana delle culture straniere a Parigi, promosso dal Ficep.

Un riconoscimento importante per il gruppo di lavoro che compone stARTT: tre giovani architetti, tre volti che fanno parte di RomaProvinciaCreativa e che, con questa partecipazione, saranno una valida rappresentanza del talento artistico italiano.

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SHORT THEATRE 7

Il Teatro India, la Pelanda e il Teatro Argentina ospitano la settima edizione di Short Theatre, la rassegna teatrale dedicata alle scritture sceniche contemporanee, alle nuove drammaturgie e ai nuovi linguaggi della rappresentazione.

5/8 settembre Teatro India
11/15 settembre La Pelanda
22 settembre Teatro Argentina

Arrivato alla sua settima edizione, quest’anno Short Theatre WEST END: “due paroleperdiredinoi,occidentaliallafine.Lafineinfinitadelloccidente che,appunto,nonfiniscemai”.

10 giorni di programmazione in cui Short Theatre, modulando gli spazi a seconda delle creazioni, sperimentando filoni artistici, disegna un percorso di visione in modo che il Teatro India (dal 5 all8 settembre) e La Pelanda (dall11 al 15 settembre) diventino luogo di incontro, ricerca e dialogo ospitando spettacoli di teatro e danza, eventi performativi e musicali. Inoltre in questa edizione Short Theatre sar ospitato anche nella sede del Teatro Argentina (22 settembre) con la dimostrazione del lavoro diretto dal regista e scrittore argentino Rafael Spregelburd, maestro della ventunesima edizione dellEcole des Matres, latelier internazionale itinerante di formazione teatrale avanzata fondato da Franco Quadri nel 1990 e promosso in Italia dal CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG con la partecipazione di MIBAC.

La rassegna Short Theatre West End ospiter 46 tra artisti e compagnie, di cui 16 stranieri, 19 spettacoli, 10 performance, 6 spettacoli di danza, 3 concerti spettacolo, 1 percorso urbano, 1 lettura, 3 installazioni, 10 incontri, 3 workshop, 4 Djset, 14 prime nazionali.

Consulta il programma completo

Info: 060608; 06 49385619
www.shorttheatre.org
info@shorttheatre.org

Teatro India
Lungotevere Vittorio Gassman Roma
Apertura biglietteria ore 18

La Pelanda Centro di Produzione Culturale
Piazza Orazio Giustiniani, 4 Roma
www.museomacro.org
Apertura biglietteria ore 17.30

Teatro Argentina
Largo di Torre Argentina 52 Roma
www.teatrodiroma.net
Biglietteria tel. 06 684000311
Orario 10-14 / 15-19

Biglietti:
Singolo spettacolo 7
Tessera giornaliera 15
Teatro Argentina ingresso libero su prenotazione presso la biglietteria
Missione Roosevelt di Tony Clifton Circus prenotazione: organizzazione@tonycliftoncircus.com

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BORSE DI STUDIO PER ARTISTI UNESCO – ASCHBERG

UNESCO – Aschberg offre borse di studio per residenze all’estero a giovani artisti attivi nel campo della musica, delle arti visive e della scrittura creativa.

Il programma UNESCO-Aschberg promuove la creativit e la mobilit di giovani artisti (dai 25 ai 35 anni), con l’obiettivo di arricchire le prospettive personali, aiutarli a sviluppare il proprio progetto creativo e offrirgli occasioni di confronto e dialogo interculturale.

L’esperienza della residenze un motore importante per lo sviluppo dell’espressione artistica in tutte le culture del mondo, per questo il programma UNESCO – Aschberg offre l’opportunit a giovani artisti di completare il proprio percorso formativo in paesi diversi dal proprio. Le residenze si svolgeranno nel 2013.

Le residenze sono dislocate in Europa, America, Australia, Asia e Africa e riguardano artisti attivi nel campo della musica, delle arti visive e della scrittura creativa.

Di seguito l’elenco delle residenze, le date di scadenza e i link per scaricare ibandi di partecipazione.

Scrittura creativa

Camac (Francia) – Scadenza: 15 Ottobre 2012
Sacatar Foundation (Brasile) – Scadenza: 15 October 2012
Civitella Ranieri Center (Italia) – Scadenza: 15 November 2012
Dar Al-Ma’Mn (Morocco) – Scadenza: 20 November 2012

Musica

Sacatar Foundation (Brasile)- Scadenza: 15 Ottobre 2012
Musique Multi-Montral (Canada) – Scadenza: 1 Ottobre 2012
LEspace Sobo Bad (Senegal) – Scadenza: 30 Ottobre 2012
Virginia Center for the Creative Arts (USA) – Scadenza: 31 Ottobre 2012

Arti visive

Bundanon Trust (Australia) – Scadenza: 5 Novembre 2012
Sacatar Foundation (Brasile) – Scadenza: 15 Ottobre 2012
Centro Colombo Americano (Colombia) – Scadenza: 16 Novembre 2012
Camac (Francia) – Scadenza: 15 Ottobre 2012
Civitella Ranieri Center (Italia) – Scadenza: 15 Novembre 2012
Changdong National Art Studio (Repubblica di Corea) – Scadenza: 4 Ottobre 2012
UNIDEE – Cittadellarte (Italia) – Scadenza: 18 Ottobre 2012
Djerassi Resident Artists Program (USA) – Scadenza: 31 Ottobre 2012
Dar al Ma’Mn (Morocco) – Scadenza: 20 Novembre 2012
La Chambre Blanche (Canada) – Scadenza: 1 Novembre 2012

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RISULTATI FINALI BANDO “PROMOTORI TECNOLOGICI PER L’INNOVAZIONE” – terza edizione

Pubblicazione graduatorie

Si rende noto che stata approvata la graduatoria finale del Bando “PROMOTORI TECNOLOGICI PER L’INNOVAZIONE” – terza edizione.

Le domande valutate sono state suddivise in tre elenchi, allegati e scaricabili, in base al punteggio attribuito ed alle risorse complessive disponibili:
Allegato “A” – AMMESSI FINANZIATI (punteggio uguale o superiore a 70) ex articolo 1, commi 9 e 12, ed articolo 8 commi 3, 4 e 5 del Bando;
Allegato “B” – AMMESSI NON FINANZIATI (punteggio uguale o superiore a 70) ex articolo 1, commi 9 e 12, ed articolo 8, comma 3 del Bando;
Allegato “C” – NON AMMESSI (punteggio inferiore a 70) ex articolo 8, commi 3 e 4 del Bando.

Le imprese di cui all’Allegato “A” riceveranno una comunicazione dedicata, con la descrizione di tutte le procedure da seguire a seguito dell’ottenimento del contributo.

Si ricorda a tutte le imprese partecipanti, titolari del diritto di accesso (cfr. articolo 4 del Regolamento), che possono presentare la relativa istanza ai sensi degli articoli 6, 7 ed 8 del “Regolamento per il diritto di accesso ai documenti amministrativi ed alle informazioni” della Provincia di Roma, disponibile a questo link.
E’ possibile concordare un appuntamento per la visione del proprio fascicolo, telefonando, dal marted al gioved, ore 9:00 – 12:00 e 15:00 – 16:30, allo 06.6766.5636, oppure scrivendo a servizimprese@provincia.roma.it

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Notti d’estate a Castel Sant’Angelo

Castel SantAngelo apre le sue porte, nelle calde serate estive, per consentire a romani e turisti la visita di questo straordinario monumento tanto ricco di suggestioni.

Alle visite al monumento nel suo complesso, si aggiungono in questa occasione visite guidate gratuite (in italiano, inglese, francese e spagnolo) a spazi solitamente chiusi al pubblico, quali il Passetto di Borgo, le Prigioni storiche e la Stufetta di Clemente VII, e numerosi concerti altrettanto gratuiti, di musica classica, lirica,
pop e jazz nel Cortile della Balestra.

Dallingresso per la rampa elicoidale, che si inoltra nellimponente cilindro romano, cuore dellantico mausoleo di Adriano, si potr salire ad ammirare le decorazioni dei fastosi appartamenti papali del Rinascimento, sostare negli eleganti cortili, esplorare le prigioni, passeggiare da un bastione allaltro sul Tevere, lungo la Marcia Ronda e fino alla Terrazza dellAngelo, godendo della vista pi bella di Roma.

Il Museo Nazionale di Castel SantAngelo, che pu offrire ai suoi ospiti quasi ad ogni sosta magnifiche viste sulla Citt Eterna, dispone di una Caffetteria e di un Ristorante panoramici dove il pubblico potr piacevolmente concludere la serata.

Notti dEstate a Castel SantAngelo la manifestazione promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico-Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Citt di Roma, diretta da Rossella Vodret e dal Museo Nazionale di Castel SantAngelo, diretto da Maria Grazia Bernardini, organizzata in collaborazione con Munus e Civita.

Per saperne di pi:
www.nottiacastelsantangelo.it

Notti destate a Castel SantAngelo
Museo Nazionale di Castel SantAngelo
Lungotevere Castello, 50 00186 – Roma

Dal marted alla domenica dalle 20.30 alle 01.00
La biglietteria chiude alle 24.00
Luned chiuso

Programma
dal Marted alla Domenica dalle 20.30 alle 01.00
Apertura del Museo Nazionale di Castel SantAngelo
Apertura straordinaria di spazi solitamente chiusi al pubblico: Passetto di Borgo, Prigioni storiche, Stufetta di Clemente VII
Visite guidate gratuite al Passetto di Borgo, alle Prigioni storiche e alla Stufetta di Clemente VII
Caffetteria e ristorante panoramico

Mercoled, Venerd, Sabato e Domenica (come da programma) alle 21.30

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Il nuovo Auditorium di Acilia

Sono in mostra i 4 progetti finalisti del Concorso Internazionale di Architettura, mentre uno spazio apposito e’ dedicato al Roberto Scarsato, il vincitore.

Dal 2 agosto al 15 settembre il Chiostro del Palazzo del Governatorato (Sede XIII Municipio) ospiter la mostra “Il nuovo Auditorium di Acilia. Gli esiti del Concorso Internazionale di Architettura” con esposizione delle proposte progettuali del bando del Concorso internazionale di Progettazione del nuovo “Auditorium di Acilia”.

La mostra, promossa da Roma Capitale – Assessorato ai Lavori Pubblici e alle Periferie, dal Dipartimento Politiche per la Riqualificazione delle Periferie e dal Municipio XIII in collaborazione con Ztema Progetto Cultura, verr inaugurata il 2 agosto alle ore 17 alla presenza del Sindaco Gianni Alemanno e con gli interventi dell’Assessore Fabrizio Ghera, del Presidente del Dipartimento Politiche per la Riqualificazione delle Periferie Francesco Coccia e del Presidente Municipio XIII Giacomo Vizzani.
La serata sar allietata da un gruppo di musica jazz anni quaranta.

Nell’ambito dei programmi di riqualificazione delle aree periferiche di Roma, nel 2011 il Municipio XIII ha approvato il progetto di realizzazione di un nuovo Auditorium ad Acilia. Dopo aver localizzato la sede nella vasta area verde vicino alla Nuova Stazione della metro Acilia – Dragona, ha indetto un concorso di progettazione a procedura aperta attraverso una Competizione Internazionale di Architettura.

Il percorso della mostra si snoda attraverso pannelli illustrativi dei 4 progetti finalisti, mentre uno spazio apposito sar dedicato al vincitore del concorso, Roberto Scarsato di Padova che, nel corso della serata inaugurale, illustrer il suo progetto. A decretarlo vincitore, nel corso della seconda fase del concorso riservata a 4 partecipanti, una Commissione Aggiudicatrice composta da tre Professori dell’Universit della Sapienza e di Roma3, oltre al Direttore ed ad un Progettista del Dipartimento Periferie.

Il nuovo Auditorium offrir uno spazio concerti per circa 700 spettatori, utilizzabile anche per manifestazioni ed eventi culturali di diverso tipo (convegni, spettacoli, ecc.) e servir il vasto e popoloso quadrante S.O. della citt: l’intera periferia verso il mare della Capitale.

Inaugurazione 2 Agosto 2012 ore 17.00

Chiostro del Palazzo del Governatorato ( Sede XIII Municipio)
Piazza della Stazione Vecchia, 26 Ostia lido (Roma)
Orari:
luned-mercoled-venerd 8.30/13.00
marted-gioved 9.00/18.00

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Mediterraneo

La Compagnia Stabile Assai del Carcere di Rebibbia mette in scena uno spettacolo dedicato alla interculturalit. Quadri scenici e canzoni della tradizione popolare si intersecano con un testo inedito in cui si fondono le atmosfere carcerarie a quelle dei ricordi delle terre da cui provengono gli stessi detenuti. Un tema profondamente sentito allinterno delle carceri, dove la convivenza tra le varie etnie passa attraverso un percorso culturale di reciproca accettazione di usi e costumi.

Il Mediterraneo il contenitore simbolico dove magrebini, siciliani, napoletani e salentini, arabi e slavi ritrovano una identit unitaria. La scena si svolge allinterno di una cella dove difficile la coabitazione. Il cuore dei detenuti romani consentir il superamento di diffidenze e ostilit. Il loro ricordo delle borgate dove sono nati si fonder con gli stessi identici ricordi dei luoghi natii dei detenuti del nord Africa e dei detenuti campani e del Salento.

La musica che caratterizzer il racconto si proporr come omaggio alle terre di appartenenza. Dalle citazioni delle canzoni del carcere della tradizione capitolina, si passer a tammurriate, villanelle e pizziche tarantate, il fulcro della cultura mediterranea. Un contributo particolare alla creazione delle atmosfere musicale stato offerto da Gian Franco Santucci, artista e ricercatore di testi e musiche della tradizione popolare.

a cura di: Associazione Culturale Marco Polo
presso: Chiostro Istituto Studi Romani – Piazza Cavalieri di Malta – Roma

Contatti:

tel. 06 6537989
e-mail: arceroma@virgilio.it
Biglietto d’ingresso: 10,00 con consumazione soft drink

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Vincitori concorso “Disegna RomaProvinciaCreativa”

Concorso per la realizzazione del Manifesto per la Giornata della Creativit 2012

Nel corso della Giornata della Creativit 2012, che si tenuta lo scorso 05 luglio presso il Teatro India, sono stati assegnati i premi ai vincitori del concorso Disegna RomaProvinciaCreativa, promosso dalla Provincia di Roma nelle scuole di Creativit dellarea metropolitana per disegnare il manifesto della Giornata 2012..

Il concorso era rivolto agli studenti di Accademie, Universit e Istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica dellarea metropolitana di Roma, che hanno partecipato, attraverso le scuole di appartenenza, per disegnare il motivo del manifesto della Giornata della Creativit 2012.

Ecco di seguito i manifesti e i nomi dei vincitori del concorso, premiati direttamente dal presidente Nicola Zingaretti nel corso della manifestazione del 05 luglio.

1 CLASSIFICATO

Ottavia Tracagni

Istituto Quasar

2 CLASSIFICATO

Edoardo Torda e Daniele Polidori

Istituto Quasar

3 CLASSIFICATO

Walter Ventura

RUFA

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Roberta Pugno. Terrafuoco

La terra, la materia, e il fuoco, lenergia: lartista Roberta Pugno presenta una selezione di circa 20 opere pittoriche recenti.

Due concetti che esemplificano il continuo passaggio dal visibile allinvisibile, dal materico puro al figurativo, dalla realt concreta e percepibile alla dimensione immateriale in cui il colore sprigiona tutta la sua energia mentale.

Roberta Pugno, nata a Bolzano ed attiva a Roma, inizia la propria attivit espositiva negli anni80, dopo la laurea in filosofia con Carlo Ginzburg. Una matrice culturale che permea tutta la sua produzione fino ad oggi. Ha esposto in numerosi spazi pubblici e privati, tra i quali si segnalano, Palazzo Valentini a Roma, nel 2008 e, sempre nella Capitale, Palazzo Venezia e Castel SantAngelo nel 2009.

Museo Carlo Bilotti
Aranciera di Villa Borghese
Viale Fiorello La Guardia – Roma
Dal marted al venerd visita accompagnata dal personale di custodia ogni 30 minuti dalle 9.00 alle 18.00; durata della visita 45 minuti. Sabato e domenica: visita libera.
Biglietto integrato Museo + Mostre in corso:
Intero: 7,00
Ridotto: 6,00

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Luciano Sovena

Curatore sezione Cinema e Video della terza edizione del volume RomaCreativa

Luciano Sovena, classe 1950, avvocato in esercizio di professione, grande appassionato e conoscitore del mondo del cinema, dal 2009 amministratore di Cinecitt Luce Spa. Dal 2003 al 2009 stato amministratore delegato dellIstituto Luce nel quale ha ricoperto, negli ultimi due anni, anche la carica di Presidente.

Fondatore, nel 2003, del primo Centro Euromediterraneo di Cinematografia e della Scuola delle Arti e dei Mestieri del Cinema (sede iniziale a Ouarzazate e, attualmente, a Casablanca). Oltre ad aver ricoperto incarichi istituzionali importanti presso il Dipartimento dello Spettacolo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha allattivo numerose produzioni e distribuzioni cinematografiche. Dal 2009 docente di Teorie e tecniche di produzione del cinema e della fiction televisiva, presso lUniversit degli Studi Suor Orsola
Benincasa di Napoli.

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Maria Alicata – Ilaria Gianni

Curatrici sezione Arte della terza edizione del volume RomaCreativa

Maria Alicata storico dellarte contemporanea. Fino al 2010 responsabile del programma arte e architettura e urbanistica della Fondazione Adriano Olivetti, per cui ha seguito il programma Nuovi committenti. Ha curato e collaborato alla realizzazione e produzione di mostre, progetti site specific e ha contribuito e curato cataloghi e pubblicazioni. tra i fondatori di 1:1 projects e, dal 2008, docente al Master in Arts & cultural skills for management, presso la Luiss Business School di Roma.

Ilaria Gianni curatrice e critica darte. Attualmente co-direttore artistico della Nomas Foundation, Roma. Dal 2009 Adjunct Assistant Professor of Art presso la John Cabot University, Rome e membro del collettivo Art at Work. Ha curato diverse mostre personali e collettive, coordinato conferenze per musei e contribuito con testi a vari cataloghi darte. Suoi scritti appaiono su riviste, quali Artforum, NERO, Circa, Arte e Critica, Flash Art.

Al momento Maria e Ilaria sono impegnate a curare la collettiva Re-generation, per fare il punto sullevoluzione dello stato dellarte contemporanea a Roma.

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Leonardo da Vinci. Immagini di un genio.

Un’occasione per ammirare la Tavola Lucana, il presunto autoritratto di recente attribuzione.

Questa mostra nasce dalla necessit di riaggiornare alcuni aspetti della ritrattistica leonardiana ed un’ occasione propizia per la contestualizzazione del Presunto Autoritratto Lucano di Leonardo, opera di recentissima attribuzione, che da ogni parte del mondo suscita fermento e discussione: una analisi profonda del repertorio iconografico leonardiano, che vede dialogare le pi antiche segnalazioni documentarie con la recente e preziosa serie di aggiornamenti scientifici che da pi discipline concorrono per la ricostruzione delle sembianze di Leonardo.

La Tavola Lucana, ospitata nel piano nobile di Palazzo Doria Pamphilj, sar accompagnata da materiali grafici desunti dal protocollo scientifico attributivo e da una collana di raffigurazioni di Leonardo dal Cinquecento al Settecento.

Il catalogo della mostra gode della preziosa nota introduttiva del Prof. Carlo Pedretti, Direttore dell’Armand Hammer Center for Leonardo Studies presso la University of California di Los Angeles – UCLA e presso l’Universit degli Studi di Urbino, a tutt’oggi considerato uno dei maggiori studiosi di Leonardo da Vinci al mondo, riconosciuto ed accreditato a livello internazionale.

Inaugurazione 20 luglio ore 18

Palazzo Doria Pamphilj
piazza Umberto Pilozzi, 9 – Valmontone (RM)
Orari: 10:00 – 19:30 feriali
10:00 – 22:00 festivi
Ingresso a pagamento, info prezzi: 06 95990342

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Julio Larraz

100 opere tra olii su tela, disegni, acquarelli e alcune sculture.

La mostra vuole far conoscere luniverso pittorico dellartista cubano attraverso circa cento opere tra olii su tela, disegni, acquarelli e alcune sculture che richiamano principalmente il suo amore sempre vivo per la terra natia malgrado la sua carriera di artista si sia sviluppata totalmente fuori Cuba. In questa antologica, la pi completa mai realizzata in Italia, non viene celebrata solo la sua arte parodistica e grottesca, figlia di quellesperienza da caricaturista che contraddistingue la prima parte della sua carriera, ma lintera sua pittura nella quale si mescolano aspetti differenti.

La mostra si avvale del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, della Regione Lazio Assessorato alla Cultura, Arte e Sport -, di Roma Capitale Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico -, della Provincia di Roma Assessorato alle Politiche Culturali con la partecipazione della Camera di Commercio di Roma.

Lesposizione, che a cura di Luca Beatrice, organizzata e realizzata da Comunicare Organizzando in collaborazione con la Galleria dArte Contini, Cortina Venezia, e sar inaugurata mercoled 11 luglio alle ore 18.30 presso il Complesso del Vittoriano.

Complesso del Vittoriano
Ala Brasini – Via San Pietro in Carcere, 6
Fori Imperiali – Roma
Orario: tutti i giorni 9.30 19.30
Laccesso consentito fino a 60 minuti prima dellorario di chiusura
Ingresso libero

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Fasci e scintille di luce

Mostra personale dell’artista campana Pietra Barrasso presso la Sala Egon von Frstenberg di Palazzo Valentini.

Pietra Barrasso nasce in Irpinia, a Venticano (AV), nel 1963, e trascorre linfanzia a Grottaminarda (AV). Inizia la sua attivit artistica giovanissima, riscuotendo da subito successo di critica, di pubblico e consensi da parte di grandi personalit. Espone in prestigiose gallerie e musei nazionali e internazionali (in particolare negli Stati Uniti), ottenendo importanti riconoscimenti. Nel 1985 la Presidenza della Regione Campania la incarica di eseguire opere pittoriche in omaggio alle Presidenze delle varie Regioni italiane. Nel 1992 si trasferisce a Roma, dove conosce alcuni dei pi grandi maestri del panorama artistico: da Orfeo Tamburi a Ernesto Treccani, da Aligi Sassu ad Antonio Corpora, di cui diventa allieva. Sue opere di grandi dimensioni sono presenti alla Camera dei Deputati, presso Ambasciate, Regioni, Comuni e vari Enti Pubblici.

La produzione artistica di Pietra Barrasso scrive il critico della rivista In Arte Angela Delle Donne si connota fortemente per il tratto deciso e per la consistenza materica del colore. I toni caldi primeggiano e, di volta in volta, si alternano ai toni delicati del verde e ai toni intensi del blu. La vitalit delle sue opere traduce in arte gli aspetti positivi della natura umana; il perdersi del confine tra un colore e laltro, tra una pennellata e laltra, rimanda prepotentemente alla complessit della dimensione umana, che richiede introspezione e fiducia, per essere compresa.

Il vernissage vedr la partecipazione del Presidente della Provincia di Roma On. Nicola Zingaretti, del Prefetto di Roma Dott. Giuseppe Pecoraio e dei critici Mara Ferloni e Luigi Tallarico e sar visitabile, con ingresso libero, dal 10 al 21 luglio, dal luned al venerd dalle ore 10.00 alle ore 19.00 ed il sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 presso Palazzo Valentini – Sala Egon Von Frstenberg – via IV Novembre 119/A, Roma.

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LARA ARAGNO

Curatrice sezione Moda della terza edizione del volume RomaCreativa

Figlia di creativi, irrequieta da sempre, a 15 anni Lara Aragno inizia la sua carriera lavorando come attrice con grandi registi: Mauro Bolognini, Giuliana Berlinguer, Luca Verdone, Luigi Filippo DAmico. Parallelamente collabora come assistente costumista con Andrea Viotti per gli spettacoli Amleto e I Masnadieri firmati da Gabriele Lavia. La sua prima esperienza di moda nasce dallincontro con Pino Lancetti di cui diventa assistente.

Nel 1982 Sergio Galeotti e Giorgio Armani la selezionano per assistere Silvana Armani nella
neonata linea Emporio Donna, una ricca esperienza che dura 12 anni. Nel 1995 dallincontro con Prada e dal progetto Miu Miu, si sviluppa il suo nuovo sguardo sulla moda, vista pi come espressione creativa di linguaggio e pensiero.

Il concept prende il sopravvento sul prodotto. Nel 1997 lincontro che ha stravolto la sua vita, con Romeo Gigli, che diventa, nel 2003, suo marito. Dal 2006 dirige la scuola di moda dell Istituto Europeo di Design di Roma.

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ALESSANDRA MAURO

Curatrice sezione Fotografia della terza edizione del volume RomaCreativa

Giornalista, Alessandra Mauro nata a Roma, laureata in Lettere e si occupa di fotografia da molti anni. Come curatore, ha concepito e organizzato diverse mostre fotografiche: William Klein, Roma; Mario Giacomelli, La figura nera aspetta il bianco; Mimmo Jodice, Perdersi a guardare, Ombre di guerra e molte altre, presentate in diverse sedi museali.

Come direttore artistico di Forma, Fondazione Internazionale per la Fotografia di Milano, responsabile del programma espositivo dal 2005, ha curato e presentato numerose mostre collettive e personali di diversi autori tra cui Richard Avedon, Josef Koudelka, Peter Lindbergh, Henri Cartier-Bresson, Martin Parr, Bettina Rheims Gianni Berengo Gardin e altri.

Come direttore editoriale di Contrasto, Roma, ha curato e realizzato diversi libri e cataloghi, tra cui I custodi dei fratelli: fotografia e diritti umani; Ombre di guerra, e altri. Tiene un laboratorio sulliconologia e la lettura delle immagini presso lUniversit Suor Orsola Benincasa di Napoli.

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RICCARDO MONACHESI

Curatore sezione Artigianato della terza edizione del volume RomaCreativa

Riccardo Monachesi, nato a Roma nel 1954, si laurea in Architettura nel 1980. Affascinato dal mondo del saper fare pratica dai 14 anni in poi attivit che prevedono una spiccata manualit quali la lavorazione del cuoio, lamiera, disegno e legno. Questi interessi si condenseranno, negli anni successivi, nello studio e nellanalisi dellartigianato italiano, riferito ai diversi centri di produzione.

Dal 1990 al 2000 collabora stabilmente con Titti Carta allinterno della societ da lei creata “Arte del Quotidiano”, allestendo mostre in Italia e allestero, curando selezioni di artigiani, collaborando come giornalista freelance per la rivista DA, tra artigianato e Design fondata e diretta dalla stessa Carta.

Dal 2001, per la Regione Lazio, cura la promozione dellArtigianato Laziale partecipando e creando manifestazioni e fiere settoriali e dimmagine.

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PIPPO CIORRA

Curatore sezione Architettura e Design della terza edizione del volume RomaCreativa

Laureato a Roma nel 1982, nel 1991 Pippo Ciorra ha conseguito il Dottorato di ricerca allo IUAV. Insegna Progettazione alla Scuola di Architettura e Design (SAD) di Ascoli Piceno. coordinatore del dottorato di ricerca internazionale VdH (Villard de Honnecourt). membro del Comitato Internazionale dei Critici di Architettura (CICA), e adviser per il premio Medaglia doro dellarchitettura italiana e per il Mies van der Rohe Award della Fondazione MVDR.

Collabora dal 1981 alle pagine di quotidiani e periodici, e con varie riviste darchitettura.
Fa parte del comitato editoriale di Casabella. Ha pubblicato saggi, ricerche e studi monografici. Di recente uscito Senza architettura. Le ragioni di una crisi (Laterza 2011). Ha partecipato a diverse Biennali e Triennali di Architettura. Ha curato e allestito importanti mostre, tra le altre sedi, alla Biennale di Venezia, alla Casa dellArchitettura, al MAXXI, al Lazzaretto e Palazzo degli Anziani ad Ancona, alla Pescheria di Pesaro. Dal maggio 2010 senior curator del MAXXI Architettura.

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Tra le idee: progetti per spazi di Co-Working e per il Palazzo della Creatività di Roma

Questo il titolo della mostra che si inaugura il 03 luglio, in collaborazione con RomaProvinciaCreativa, nell’ambito di APRITI IED, evento di chiusura dell’anno accademico.

Il progetto rientra nel percorso di ricerca sul tema della condivisione dello spazio che il corso triennale di Interior Design ha condotto quest’anno, indagando in particolare le opportunità che può offrire lo space-sharing, passando dall’abitazione all’ufficio, dal co-housing al co-working.

Questo itinerario di studio ha incontrato un’opportunità nell’azione a favore della creatività condotta a partire dal 2009 dal Dipartimento Innovazione e Impresa della Provincia di Roma. Il programma RomaProvinciaCreativa dell’Amministrazione provinciale è teso, infatti, alla valorizzazione della cultura come motore della rigenerazione urbana e territoriale, per supportare il potenziale ancora inespresso delle energie creative della capitale. E, in quest’ottica, attribuisce particolare rilievo sia alla questione degli spazi, sia a quella del coinvolgimento dei diversi stakeholders del territorio, tra cui anche lo IED con il quale è stato firmato nel 2010 un accordo di collaborazione.

All’inaugurazione, che alla luce di questa impostazione, si terrà nella sede centrale della Provincia di Roma, prenderanno parte Laura Negrini, direttore IED Design Roma e Gian Paolo Manzella, direttore del Dipartimento Innovazione e Impresa della Provincia di Roma che illustreranno i risultati del percorso didattico e di ricerca avviato su due ambiti specifici.

Il corso di progettazione degli spazi collettivi ha immaginato infatti possibili strategie di riqualificazione di un edificio di proprietà dell’Amministrazione provinciale, nel quartiere del Trullo, trasformandolo in uno spazio di co-working per figure professionali legate al mondo della produzione creativa.

I progetti di tesi hanno invece affrontato la progettazione di una parte degli spazi oggi assegnati all’Istituto Tecnico Galileo Galilei, all’Esquilino, che diventerà in futuro il nuovo Palazzo della Creatività di Roma.

Un complesso di edifici, attualmente in disuso, la cui posizione e spazialità offrono una grande occasione progettuale per pensare ad una nuova realtà, nel cuore di Roma, dedicata a tutte quelle energie creative capaci di generare innovazione culturale e tecnologica, dove lavorare, esporre, ospitare workshop e convegni.

I progetti – nati dalla collaborazione tra lo IED e la Provincia di Roma – hanno evidenziato come entrambe le strutture possano costituire un’occasione di valorizzazione e stimolo culturale per il quartiere di riferimento, attraverso spazi capaci di rimodulare il rapporto tra i luoghi dell’autonomia e i luoghi della socialità, improntati ad una grande flessibilità spaziale e semplicità di riconfigurazione. Il tema infine apre ad una riflessione su possibili scenari d’uso di strutture dismesse che costellano i nostri contesti urbani, occasioni per interpretare le odierne esigenze e le dinamiche di grandi spazi polifunzionali dedicati alla creatività di artisti, progettisti e designer di tutte le discipline.

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Programma – Giornate della Creativit e dell’Innovazione 2012

Al Teatro India di Roma il quarto appuntamento delle Giornate della Creativit e dellInnovazione.

REGISTRATI ALL’EVENTO

Le Giornate della Creativit e dellInnovazione rappresentano il momento di sintesi delle attivit di RomaProvinciaCreativa svolte durante lanno.

L’evento 2012 si svolger in due giornate.
La prima il giorno 4 Luglio, dedicata allinnovazione e organizzata dall’associazione InnovActionLab strutturata in due parti: nella prima si discuter circa i fattori che costituiscono l’ecosistema dell’Innovazione. In particolare, verr presentato il caso di Israele – ormai da tutti considerata la “start up nation” – raccontato da Shlomo Maital (Academic Director del Technion Institute of Management), figura di primo piano nel panorama internazionale dell’innovazione e Ishay Green, uno degli startupper pi noti e di successo della realt israeliana.
La seconda parte ospiter la finale del percorso InnovAction Lab, che prevede la presentazione dei progetti realizzati dai migliori team di studenti universitari. Dopo le presentazioni un panel di investitori istituzionali (fondi di venture capital, business angels, esperti del settore) selezioner i vincitori che verranno premiati con viaggi studio in Israele e Silicon Valley.

Nella seconda giornata, il 5 Luglio, dedicata alla Creativit, verranno presentati i tre assi portanti del programma RomaProvincia Creativa: imprese, persone e luoghi:
a) il libro RomaCreativa, giunto alla terza edizione, che raccoglie i ritratti dei creativi romani emergenti selezionati da dodici curatori di sezione (architettura e design, artigianato, fotografia, moda, comunicazione visiva, nuove tecnologie, editoria, fumetto e illustrazione, musica, teatro e performance, cinema e video, arte);
b) i ritratti di chi ha avviato nel 2011 una nuova impresa grazie alle risorse del Fondo per la Creativit della Provincia di Roma (il Fondo lo strumento finanziario dellAmministrazione provinciale che mira a sostenere le imprese operanti nei settori creativi e che permetter, nellarco di quattro anni, la nascita di 60 imprese);
c) i ritratti delle associazioni che hanno vinto il bando Iniziative Creative, con cui sono state sostenute le attivit di diffusione della creativit in diversi contesti e che saranno premiate al termine della Giornata.

La Giornata vedr anche la premiazione dei vincitori di Disegna RomaProvinciaCreativa, il concorso promosso dalla Provincia nelle scuole di Creativit dellarea metropolitana per disegnare il manifesto della Giornata 2012.

Gli speakers della serata saranno Fabio Gallia, amministratore delegato della BNL, che parler del ruolo della finanza nel sostenere la creativit e linnovazione e larch. Carlo Ratti, Direttore del Mit SENSEable City Lab di Cambridge (USA) che porter la sua esperienza internazionale in tema di nuove citt e nuove tecnologie. A seguire Antonella Rampino e Luca Rigoni intervisteranno Nicola Zingaretti sul tema Creativit e Politica.

Consulta e scarica il programma!


Leggi tutte biografie pubblicate:

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Margherita Vicario – Giornate della Creativit e dell’Innovazione 2012

Conosciamo pi da vicino i protagonisti di questo evento: oggi parliamo di Margherita Vicario

Le Giornate della Creativit e dellInnovazione sono una due giorni di eventi, convegni ed esposizioni, un luogo di incontro e confronto per gli attori della creativit e dellinnovazione che operano nell’area metropolitana. Un momento per conoscere quello che sta succedendo, chi si sta distinguendo, quali sono le direzioni intraprese.

Continuiamo la carrellata di personaggi che presenzieranno durante l’evento. Oggi conosciamo Margherita Vicario.

Margherita Vicario nata a Roma nel 1988.

Laureata presso la Link Academy – University of Malta in Performing Arts con 110 e lode, sceglie come argomento della tesi di laurea “Bertolt Brecht e la sua innovazione teatrale attraverso luso che fa della musica”. Inizia a lavorare come attrice soprattutto per fiction e film per la televisione (La ladra, R.I.S., Sei passi nel giallo, Benvenuti a tavola, A un passo dal cielo). Ha recitato in spettacoli teatrali, cortometraggi, videoclip, opere prime e nellultimo film di Woody Allen (To Rome with love).

Per quanto riguarda la musica, lavora come paroliere, compositrice e interprete di diverse canzoni per serie televisive (Piper , Che Dio ci aiuti, I Liceali) e cinema (Immaturi, Studio Illegale) affiancando musicisti come Stefano Cenci, Andrea Guerra, Francesco Cerasi.
Nel 2009 entra a far parte del gruppo romano Marcello e il mio amico Tommaso, dove suona la batteria e canta. Nelledizione 2011 del 48hourFilmProject, vince i premi per Miglior Film, Miglior Attrice Protagonista e Migliori Musiche Originali con Se riesco parto, un cortometraggio -genere Musical- da lei scritto e diretto. Ha portato in scena nel febbraio 2012, il suo primo spettacolo di teatro canzone, Lem Lem da lei scritto e diretto, allinterno della rassegna LET-Liberi Esperimenti Teatrali.

Leggi le altre biografie pubblicate:

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More Reusing & More Recycling

Conferenza stampa del progetto Mo.re. & Mo.re, coordinato dalla Regione Lazio e co-finanziato dalla Commissione Europea nellAmbito del Programma Life +

Si svolge a Roma, il 26 Giugno 2012, dalle ore 18.00, presso il Parco Regionale dellAppia Antica, in via Appia Antica n. 42, alla presenza del Presidente della Regione Lazio, On. Renata Polverini, e dellAssessore allAmbiente e Sviluppo Sostenibile della Regione Lazio, On. Marco Mattei, la Seconda Conferenza del Progetto Mo.Re. & Mo.Re., in cui vengono presentati i risultati dei due anni e mezzo di attivit per la definizione e la sperimentazione di un nuovo modello di gestione virtuosa dei rifiuti che ha interessato, in via sperimentale, i territori della Provincia di Rieti e dei Castelli Romani.

Nel corso della presentazione saranno illustrate le attivit e le metodologie adottate per intervenire positivamente sulla capacit di recuperare e reimpiegare i rifiuti allinterno delle attivit produttive, industriali ed artigianali, presenti sul territorio.

Lintero progetto, cofinanziato dalla Comunit Europea attraverso il programma Life +, ha permesso di sperimentare concretamente una metodologia efficace ed innovativa per la gestione dei rifiuti, in particolare per quelli provenienti dalla raccolta urbana, che non prevede il ricorso a discariche ma punta ad una totale re-immissione nei processi produttivi dei materiali gettati nei cassonetti, attraverso il perseguimento del duplice obiettivo di ridurre le tipologie di rifiuti non recuperabili ed incrementare le capacit di riuso, localmente disponibili, fino a realizzare una filiera corta dei rifiuti, con un bilancio di materia in pareggio tra produzione e riutilizzo.

Per maggiori informazioni:

www.life-moreandmore.eu

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Officine Fotografiche – Formazione

Iscrizioni ai corsi 2012/2013

Nel segno della fotografia e della comunicazione creativa, mercoledì 20 giugno, Officine Fotografiche ha aperto le iscrizioni ai corsi 2012/2013.

I Corsi, di durata quadrimestrale, si svolgono prevalentemente nella fascia serale. La struttura didattica è articolata in moduli settoriali che affiancano la teoria alla pratica. Sei le aree tematiche per le diverse esigenze e gradi di preparazione: Formazione base, Sala Posa, Documentaria, Linguaggi, Post produzione e Video, quest’ultima di nuova attivazione mira ad approfondire le dinamiche del linguaggio audiovisivo.

Con le sue attività didattiche Officine Fotografiche si pone come punto di riferimento non solo per gli appassionati di fotografia: l’offerta formativa è infatti completata dai master, percorsi annuali di alta formazione, pensati per intraprendere la professione.

Accanto ai regolari percorsi di studio, Officine Fotografiche propone, durante l’anno, workshop, giornate di studio e approfondimenti tematici tenuti da specialisti del settore.
Le informazioni sui corsi sono disponibili su www.officinefotografiche.org nella sezione riservata alla Formazione.

Nata nel 2001, per divulgare e sostenere la cultura dell’immagine, Officine Fotografiche, associazione no profit, è una piazza d’incontro e interscambio tra professionisti e appassionati, un centro di formazione per fotografi a tutti i livelli, un laboratorio progettuale continuo e aperto alla creatività sia individuale che di gruppo. Associati e fotografi, grazie alle diverse sezioni tematiche, possono contare su un ampio ventaglio di attività: didattica, laboratori e numerose iniziative dedicate a tutte le fasce d’età e livelli di interesse.

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Gian Paolo Manzella – Giornate della Creativit e dellInnovazione 2012

Conosciamo pi da vicino i protagonisti di questo evento: oggi parliamo di Gian Paolo Manzella

Le Giornate della Creativit e dellInnovazione sono una due giorni di eventi, convegni ed esposizioni, un luogo di incontro e confronto per gli attori della creativit e dellinnovazione che operano nell’area metropolitana. Un momento per conoscere quello che sta succedendo, chi si sta distinguendo, quali sono le direzioni intraprese.

Continuiamo la carrellata di personaggi che presenzieranno durante l’evento.

Dopo Caterina Gatta, Carlo Ratti, Fabio Gallia, Giorgio Zanchini e Ilaria Gianni, conosciamo meglio Gian Paolo Manzella.

Funzionario della Banca europea per gli investimenti, attualmente distaccato presso la Provincia di Roma quale Direttore del Dipartimento Innovazione e Impresa e coordinatore dellUfficio Europa e Relazioni internazionali.

Laureato in giurisprudenza allUniversit Roma La Sapienza, ha conseguito nel 1992 un master in International Relations alla Yale University. Ha lavorato presso la Banca Commerciale Italiana (1989-1990) e lAutorit garante della concorrenza e del mercato (1992-1993). Dal 1994 funzionario della Banca Europea per gli investimenti. Nel corso degli anni ha lavorato quale esperto presso la Corte di Giustizia dellUnione Europea, il Ministero del Tesoro, la Vicepresidenza del Consiglio.

Dal 2007, in vista dellAnno europeo della creativit e dellinnovazione, ha cominciato a seguire il tema delle industrie creative: ha fatto parte, nel 2008, della Commissione Santagata istituita presso il Ministero dei beni culturali ed ha contribuito alla realizzazione del Libro Bianco della Creativit.
Nel corso dei suoi quattro anni presso la Provincia di Roma ha avviato i programmi RomaProvinciaCreativa, focalizzato sulle industrie creative, e Officina dell’Innovazione, diretto a promuovere il dialogo tra piccole e medie imprese e mondo della ricerca. Ha promosso la partecipazione dell’amministrazione ai progetti europei focalizzandola sui temi quali imprese creative, smart cities e nuove tecnologie applicate ai servizi pubblici, sviluppo sostenibile, inclusione sociale. Ha organizzato iniziative ed eventi di informazione e diffusione della cultura, delle politiche e dei valori europei, in particolare per le amministrazioni locali e per le scuole.

autore di numerose pubblicazioni in materia di diritto delleconomia su riviste specializzate. Nel 2011 ha pubblicato il volume “Una politica influente: Vicende, dinamiche e prospettive dellintervento regionale europeo” (Svimez-Il Mulino).

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La Disabilita’ come Risorsa Creativa

In mostra 23 lavori realizzati nel corso dei laboratori d’arte della Comunita’ di Sant’Egidio da persone con disabilita’: opere su tela, assemblages e installazioni.

Gioved 21 giugno 2012, alle ore 17.30, il MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Sapienza Universit di Roma, inaugura la mostra La Disabilit come Risorsa Creativa, a cura di Maria Carosio e Simonetta Lux. In occasione della mostra saranno esposte nella sala inferiore del MLAC ventitr opere realizzate nel corso dei laboratori darte della Comunit di SantEgidio da persone con disabilit.

Levento lultima tappa di un progetto cominciato nel 2003 e presentato in diversi luoghi istituzionali, con la partecipazione di artisti internazionali. Da molti anni persone giovani e meno giovani, con diversi livelli di disabilit e un vissuto di marginalit, lavorano nei Laboratori darte della Comunit di SantEgidio, collaborando anche con artisti affermati, critici darte e accademici, appassionati a questo mondo sconosciuto e alle sue straordinarie risorse.

In occasione di questo evento gli autori presentano opere su tela, assemblages e installazioni, in cui il colore e la materia acquisiscono intensit e forza espressiva che pervadono lambiente espositivo. Secondo Simonetta Lux, curatrice della Mostra: Ogni autore opera sapendo (consciamente o inconsciamente) che c un mondo che richiede al suo io la sua decisione creativa e formale.

La mostra, che fa parte del programma espositivo del MLAC e del Polo Museale della Sapienza Universit di Roma, promossa dalla Comunit di SantEgidio. La mostra patrocinata dal Ministero per la Cooperazione Internazionale e lIntegrazione. Si ringraziano per la collaborazione Roberto Polli e Guido Manca.

Inaugurazione: gioved 21 giugno, ore 17.30
MLAC
Piazzale Aldo Moro 5, Roma
lun-ven 15-19
ingresso libero

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Ana Rewakowicz in Living in a bubble

Performance dell’artista Ana Rewakowicz a cura di Elena Abbiatici e Valentina G. Levy

Conversare, camminare, dormire, scoprirsi: tutto in una bolla.
Bolla come spazio nomadico di vita, rifugio della propria identit, scoperta di quella altrui.
Luogo di affetto, architettura di protezione da portare ovunque si abbia bisogno di casa.
Esperienza da indossare in pvc e da far sperimentare a terzi, nella consapevolezza che luno senza laltro non possiamo essere.

Ana Rewakovicz ha viaggiato da un paese, cultura, linguaggio allaltro: dalla Polonia dorigine al Canada dove risiede attualmente.
Per portare la propria casa ovunque e condividerla con gli altri, ha scelto la bolla.
Da oltre 10 anni infatti lartista elabora oggetti gonfiabili mobili di vario genere, materiale e dimensione, indossabili ed abitabili, per i quali coinvolge persone e le mette al centro dellesperienza. I suoi Dressware and Inflatebles sculpteres sono delle architetture trasportabili, degli ambienti mobili, spazi sociali di pensiero, riflessione condivisa. Una meditazione sulla nostra mobilit costante e il progressivo crescere di condizioni di flusso negli stili di vita contemporanei. Modi di conoscere, possibilit epistemologiche, delicate architetture daffetto, realizzate con lattice di gomma, polivinile, poliuretano.

La sfida sta nel trovare confort in questi vestiti gonfiabili, che possono divenire, un eco, uno specchio di comprensione e indagine verso lestraneo che in noi.
Nella serata del 21 giugno il pubblico sar coinvolto in una performance e avr la possibilit di scoprire alcuni Dressware di Ana Rewakovicz.
A completare la serata sar un live del pianista Sebastiano Brusco.

PERFORMANCE
21 giugno 2012 ore 18,30
Label201 – Via Portuense 201, Roma

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Rome Chamber Music Festival

5 concerti di musica da camera in scena fino al 14 giugno nel Gran Salone con il noto affresco di Pietro da Cortona “Il Trionfo della Divina Provvidenza”

Il Rome Chamber Music Festival uniniziativa che si inaugurata nellestate del 2003. Ha ottenuto un largo consenso da parte della critica musicale e un immediato successo di pubblico. I concerti hanno registrato il tutto esaurito sin dalla prima serata. Il Festival ha cadenza annuale e nelle settimane di giugno ha sempre presentato due distinti programmi costituiti da un repertorio di musica da camera eseguito da interpreti di fama internazionale.

Liniziativa ha ricevuto il patrocinio del Ministero per le Attivit Culturali, del Comune di Roma, dellAmbasciata degli Stati Uniti dAmerica presso lo Stato Italiano e dell Ambasciata Americana presso la Santa Sede.

Dopo sei anni di grande successo allOratorio del Gonfalone, nel 2012 il Festival ha debuttato nel prestigioso Palazzo Barberini. Il Palazzo del Seicento, opera di grandi artisti quali Maderno, Borromini e Bernini, si erige sul colle pi alto di Roma, il Quirinale. I concerti si tengono nello splendido Gran Salone con il famoso affresco Il Trionfo della Divina Provvidenza, opera portata a termine da Pietro da Cortona nel 1642. Gli ambienti sublimi e lottima acustica lo rendono uno spazio perfetto per la musica da camera.

Se nel 2012 la sede nuova e inedita, la missione didattica del Festival rimasta invariata. Il fiore allocchiello del Rome Chamber Music Festival resta la serie di Master Classes: gli artisti ospiti del Festival sono anche i docenti che offrono a una selezione di giovani di grande talento, provenienti dallEuropa e dagli Stati Uniti, un ricco programma didattico. Gli astri nascenti si esibiranno in concerto con gli artisti gi affermati. Offrendo questa straordinaria opportunit il Festival si augura di dare un valido aiuto alle nuove generazioni di musicisti.

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Proposte di Pace. Giustizia e Pace al tempo delle Crisi

Forum promosso dalla Provincia di Roma presso Porta Futuro per discutere sui temi della pace in un momento di crisi

Il Forum promosso dalla Provincia di Roma insieme a:

  • Comitato Cittadino per la Cooperazione Decentrata di Roma
  • Forum per la Pace i Diritti Umani e la Solidariet internazionale della Provincia di Roma
  • Rete Italiana Disarmo
  • Sbilanciamoci
  • Tavola della Pace
  • Tavolo Interventi Civili di Pace.

Tra i partecipanti al Forum:

  • Vandana Shiva, attivista indiana, conosciuta in tutto il mondo per le sue battaglie a favore della tutela dellambiente e per lo sviluppo sostenibile. Nel 1993 ha ricevuto il Right Livelihood Award (Premio al corretto sostentamento).
  • Marino Sinibaldi, giornalista, critico letterario e conduttore radiofonico italiano, Direttore di Radio3.
  • Roberto Natale, giornalista, presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana;
  • Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma.

Al Forum parteciperanno inoltre numerosi ed autorevoli attivisti per la pace, i diritti civili e la solidariet.

Venerd 8 giugno, sempre nellambito del Forum, si terr la cerimonia di premiazione della V Edizione del Premio Tom Benetollo Per le buone pratiche locali, rivolto agli enti locali che si siano resi protagonisti di buone politiche e buone pratiche locali.

Il premio – intitolato a Tom Benetollo, presidente Arci e leader del pacifismo italiano, prematuramente scomparso viene attribuito a quei Comuni e quelle Province dItalia che nel corso di questi anni abbiano avviato originali e partecipate politiche inerenti ai temi della pace, dei diritti umani, dellambiente e dello sviluppo sostenibile, della legalit, dei giovani e pi in generale di tutte quelle altre iniziative che abbiano contribuito ad un miglioramento della qualit della vita dei cittadini.

Nel corso dei tre giorni allinterno di Porta Futuro si potranno anche visitare:

  • un villaggio della pace con stand delle varie organizzazioni
  • la mostra fotografica Un mondo per la PACE: Comiso trentanni dopo a cura di Banca Etica.

Leggi qui maggiori informazioni
Scarica il programma

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BANDO PER L’ACCESSO AL “FONDO PER LA CREATIVIT

Comunicazione esclusioni dalla valutazione e modifica dei termini per la valutazione delle domande e per la rendicontazione

Si comunica che, ai sensi dell’articolo 10 del Bando, comma 1, numeri da 2 a 4, stata effettuata la verifica delle eventuali cause di esclusione dalla valutazione previste dallarticolo 4 del medesimo Bando.

I nominativi delle imprese/aspiranti imprenditori escluse/i dalla valutazione, che sar svolta dalla Commissione prevista dall’articolo 6 del Bando, sono elencati nell’allegato consultabile e scaricabile a questo link.

Si ricorda alle imprese ed agli aspiranti imprenditori, titolari del diritto di accesso (cfr. articolo 4 del Regolamento) che possono presentare la relativa istanza ai sensi degli articoli 6, 7 ed 8 del “Regolamento per il diritto di accesso ai documenti amministrativi ed alle informazioni” della Provincia di Roma, disponibile a questo link.

E’ possibile concordare un appuntamento per la visione del proprio fascicolo, telefonando, dal marted al gioved, ore 9:00 – 12:00 e 15:00 – 16:30, allo 06.6766.5636, oppure scrivendo a servizimprese@provincia.roma.it

Si comunica che i termini previsti dagli articoli 5, 6 ed 8 del Bando sono stati prorogati. Il testo del Bando modificato ed il relativo avviso sono disponibili allo stesso link.

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Elogio della pittura. Dodici dipinti, oli e tempere grasse (1986 – 2012)

Dopo pi di vent’anni Marco Rossati torna in Italia con una personale: dodici opere pittoriche, tra olii e tempere grasse, che ripercorrono il suo lungo percorso artistico.

Marco Rossati, emiliano, classe 1943, assente con una personale dal 1991 dalla scena artistica romana per vari impegni allestero, vi ritorna con la stessa nobilt pittorica con la quale si era imposto negli anni 80 tra gli artisti adottati dallApollodoro di Paolo Portoghesi, quale interprete della tradizione artistica italiana e deciso assertore della bella pittura.

Gli stessi artisti contemporanei, anche se talvolta incompresi, hanno qualcosa di nuovo da proporre e se le loro ricerche e sperimentazioni hanno il diritto di entrare nella storia dellarte, hanno il diritto di restarvi quelle di pittori quali Marco Rossati che trasudano dalle loro opere il DNA dei valori tradizionali della nostra cultura.

I concetti di bellezza, armonia, manualit, intelligenza ed anche ambiguit, nel senso di pluralit dellimmaginario, propri della pittura di Marco Rossati, si ritrovano tutti in questa esposizione, dalla classicit delle figure degli anni 80 alla vena surrealista degli anni 90 fino agli ultimi recenti scorci di paesaggio urbano.

Viene presentata in contemporanea la cartella completa di 10 acqueforti su Japon nacr Les Oh ! Tomobiles di un maestro internazionale del surrealismo, movimento al quale in un certo periodo la pittura di Marco Rossati stata legata, ma in maniera certo non pedissequa: Sebastian Matta (Santiago del Cile 1911 Civitavecchia 2002), un omaggio dello Studio S e di Marco Rossati allartista cui recentemente lAuditorium di Roma ha dedicato per il centenario della nascita unimportante retrospettiva a cura della Fondazione Echaurren – Salaris e che viene qui ricordato nel decennale della morte.

Dal 31 maggio al 23 giugno 2012
Studio S
via della Penna, 59, Roma
lun-ven 15.30-19.30, Sab 11.00-13-30e15.30- 19.30
ingresso libero

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BANDO “PROMOTORI TECNOLOGICI PER L’INNOVAZIONE” – terza edizione

Si comunica che, ai sensidell’articolo 16 del Bando, comma 1, lettera b), stataeffettuatala verifica dell’esistenza dei requisiti soggettivi di cui allarticolo 4 e la completezza della documentazione elencata al comma 1 dellarticolo 6, delle domande di partecipazione pervenute.


Le domande non in possesso di tali requisiti sono pertanto escluse dalla valutazione dei progetti, che sar effettuata dalla Commissione prevista dall’articolo 7 del Bando.I nominativi delle imprese esclusesono elencati nell’allegato consultabile e scaricabile a questo link

Si ricorda a tali imprese, titolari del diritto di accesso (cfr. articolo 4 del Regolamento), che possono presentare la relativa istanza ai sensi degli articoli 6, 7 ed 8 del “Regolamento per il diritto di accesso ai documenti amministrativi ed alle informazioni” della Provincia di Roma. E’ possibile concordare un appuntamento per la visione del proprio fascicolo, telefonando, dal marted al gioved, ore 9:00 – 12:00 e 15:00 – 16:30, allo 06.6766.5636, oppure scrivendo a servizimprese@provincia.roma.it

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One enemy of mine

Terzo appuntamento espositivo del progetto unconventional twins doppio personale ideato e curato da Flavia Montecchi, che presenta le opere dellartista Franco Fiorillo in dialogo con i lavori del giovane Mattia Ammirati.

La mostra affronta il processo di costruzione e decostruzione dellarma e della mina antiuomo, analizzandone gli aspetti distruttivi in chiave simbolica attraverso il disegno e linstallazione. Lintera mostra riflette sul tema del conflitto effettivo e metaforico, nella sua realt profonda e inalienabile, e della guerra, come una delle forme umane pi potenti in organizzazione e strategia.

Il lavoro di Franco Fiorillo sulle mine antiuomo come oggetti volutamente accattivanti dallapparenza innocua che esplodono per manipolazione, anzitutto un’operazione di analisi sociale, oggettiva e tagliente, attraverso una sorta di inventario di dispositivi mortali creati dalla perversa e lucidissima logica criminale istituzionalizzata in grado di determinare un potenziale stato di guerra invisibile e permanente, presentati come affascinanti studi di anatomia morfologica.

Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande
via degli Ausoni, 7a – Roma
lun – ven 17-20
Ingresso libero

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MASHROME FILM FEST

Si svolger a Roma la prima edizione del festival italiano dedicato al Mash up e al Remix cinematografico

ll Mash Up un montaggio di immagini e di suoni (remix), estratti da fonti diverse che vengono copiate, ritagliate, incollate, trasformate, mixate e assemblate per creare una nuova opera. Per remix si intende invece tutto ci che con lausilio dei nuovi linguaggi crossmediali miscela contenuti audiovisivi preesistenti in modo tale che il contenuto modificato assuma un valore creativo e artistico proprio.

MAshRome, per la sua prima edizione, vanta oltre quattrocento opere mash up ricevute da autori internazionali, e propone video inediti, film collettivi. installazioni, Live Performance, Masterclass, Talk, incontri con artisti, registi e produttori internazionali, DJ /VJ Set.

L’evento si svolger dal 6 al 9 giugno presso l’Acquario Romano – Casa dell’Architettura.

Vai sul sito ufficiale: www.mashrome.org

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Susanne Khn 15 disegni

Si inaugura il 25 maggio la mostra dell’artista Susanne Khn , presso la Sala 1 del Centro Internazionale d’Arte Contemporanea

Dopo impegnative collaborazioni con le gallerie Changing Role di Napoli e La Veronica di Modica, la Sala 1 ospita questa volta un importante progetto in collaborazione con Haunch of Venison Londra e New York.

Lartista scelta Susanne Khn, che presenta unaccurata selezione di disegni, facenti parte dellopera grafica pi recente e intesa dallartista come produzione parallela a quella pittorica. I disegni sono caratterizzati dalle molteplici influenze orientali e classiche ma sono soprattutto finalizzati alle creazione di un insieme armonico di simboli e forme. Tali elementi compongono insoliti paesaggi.

La mostra fa parte del programma collaterale del progetto Roma Contemporary e si inaugura proprio il primo giorno della fiera.

Susanne Khn, pittrice, nata nel 1969 a Leipzig, vive e lavora a Friburgo. Si laureata alla Hochschule di Leipzig e ha conseguito una specializzazione allHunter College e presso la School of Visual Arts di New York. Khn ha ricevuto prestigiosi grant dallHarvard Universiy di Cambridge e dallUniversity College di Londra. Ha iniziato nel 1999 lattivit espositiva a livello internazionale. Sue mostre personali sono state ospitate in varie gallerie e musei di New York, Londra, Berlino, Denver e Cambridge. Unampia monografia stata pubblicata nel 2008 da Hatze Cantz.

Dalle 16,30 alle ore 19,30 dal marted al sabato
Sala 1 centro internazionale darte contemporanea
Piazza di Porta S. Giovanni, 10
00185 Roma
www.salauno.com
tel 06 7008691

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Festival del Verde e del Paesaggio

Al Parco Pensile dellAuditorium Parco della Musica di Roma debutta il Festival del Verde e del Paesaggio, il pi importante appuntamento vivaistico e paesaggistico in Italia.

Tre giorni da condividere con giardinieri, garden designer, paesaggisti, architetti, vivaisti, artigiani, che metteranno a disposizione del pubblico la loro esperienza, le loro creazioni e i loro prodotti.

Una passeggiata di oltre 1 km in continuo movimento, tra profumi, colori e variet di piante. Lungo il percorso il pubblico incontrer i giovani dellAccademia di Belle Arti di Roma che realizzano ritratti e busti in argilla in tempi da record, i musicisti dellAccademia Filarmonica Romana e potr godere dei video documentari del National Geographic Channel (canale 403 di Sky) sul tema del paesaggio.

Cuore della manifestazione Giardininterrazza, attenta selezione di vivai, artigiani, designer e aziende di arredamento da esterni, con le Follie dAutore, opere realizzate da paesaggisti attivi sulla scena nazionale ed internazionale, e gli allestimenti dei Giardini in Balcone, lavori realizzati da neo-laureati in architettura. Novit di questanno la sezione Nuovi Paesaggi, dedicata ai progettisti che offriranno consulenze e soluzioni creative per quanti hanno un giardino, una terrazza, un balcone o anche solo un davanzale da far rivivere.

I visitatori, si rilasseranno sul prato delle Oasi di Fabrica 1923 con meravigliose stuoie, ombrelloni e box men di cucina mediterranea. Nel corner dedicato alla citt di Berlino si potr sorseggiare lautentica birra della capitale tedesca.

Parco Pensile dell’Auditorium Parco della Musica
18, 19, 20 maggio 2012
Viale Pietro de Coubertin, Roma
Orario 10.00 20.30

Biglietto intero 10,00
8,00 Fino a 26 anni
Gratuito sotto 12 anni

www.festivaldelverdeedelpaesaggio.it
www.giardininterrazza.com

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Disegna RomaProvinciaCreativa

Concorso per la realizzazione del Manifesto per la Giornata della Creativit 2012

La Provincia di Roma, nellambito del progetto RomaProvinciaCreativa, ha intenzione di lanciare un concorso per la realizzazione del Manifesto della Giornata della Creativit 2012.

La Giornata, che si svolger il prossimo 05 luglio – presso il Teatro India – Roma – sar unoccasione per incontrare protagonisti delle industrie creative, le scuole di formazione, artisti ed artigiani.

Il concorso rivolto agli studenti di Accademie, Universit e Istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica dellarea metropolitana di Roma, che possono candidarsi a partecipare al concorso, attraverso le scuole di appartenenza, per disegnare il motivo del manifesto della Giornata della Creativit 2012.

Lo scopo del concorso quello di visualizzare la Giornata della Creativit attraverso un manifesto. Le suggestioni a cui il candidato chiamato a rispondere sono: cogliere limmagine di una citt creativa; visualizzare Roma come area metropolitana creativa; immaginare Roma attraverso levoluzione e le trasformazioni pi recenti.
Il manifesto dovr contenere il riferimento alla GIORNATA DELLA CREATIVIT e potranno essere utilizzate parole tratte dal concetto stesso di creativit.

Considerato il ruolo attivo richiesto alle Accademie, Universit e Istituti di alta formazione nella selezione delle proposte, con l’avviso di seguito allegato e scaricabile, si chiede di esprimere una manifestazione dinteresse alliniziativa, compilando il modulo allegato all’avviso stesso.
Il modulo sottoscritto dal legale rappresentante delle Scuole interessate deve essere inviato al Servizio 1 Servizi alle imprese del Dipartimento XII Innovazione e Impresa della Provincia di Roma tramite posta elettronica all’indirizzo mail: servizimprese@provincia.roma.it entro le ore 12.00 del 15 maggio 2012.

Per informazioni
Cinzia Checchi c.checchi@provincia.roma.it 06.6766.5637.

Scarica il modulo

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ANDREA ATTARDI: Breviario Siciliano

Si tiene a Palazzo Valentini il prossimo 10 maggio la presentazione del libro fotografico di Andrea Attardi, “Breviario Siciliano”

Una Sicilia insolita e per certi versi inspiegabile, quella di Andrea Attardi.
Una raccolta di 63 immagini bianco/nero lungo larco di venticinque anni, dal 1984 al 2009, in un viaggio ininterrotto nelle nove province dellisola.

La sperimentazione sistematica di immagini essenzialissime del Breviario Siciliano secondo Diego Mormorio, critico fotografico conducono in una Sicilia dove sembra che lo spettacolo sia stato momentaneamente sospeso.
Ma, in una quasi totale assenza di suoni, le fotografie di Attardi rimandano apertamente a decenni durissimi per il meridione: indigenza, finto lavoro, silenzi imposti, delitti e malversazioni senza fine.

Attraverso il gusto per la selezione e la nitidezza del particolare sottolinea il direttore della casa editrice POSTCART, Claudio Corrivetti quello del fotografo emerge come uno sguardo appartato e atemporale che obbliga a dialogare con il passato, un passato ancora radicato nel presente, che non deve essere dimenticato.

Il lavoro di Andrea Attardi, docente allAccademia delle Belle Arti e fotografo impegnato nella scena creativa della nostra area metropolitana, unulteriore conferma della vitalit di questo territorio. Ospitare la presentazione di questi lavori, che un fotografo romano ha voluto dedicare alla Sicilia spiega Gian Paolo Manzella, responsabile del progetto unulteriore occasione per confrontarsi con la capacit di osservazione e di indagine di chi qui fa, quotidianamente, creativit .

L’evento si tiene il prossimo 10 maggio alle ore 11.00 presso il Palazzo Valentini, via Quattro Novembre 11, Sala Peppino Impastato.

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VALENTINI CONTEMPORARY

Nove artisti di Roma Creativa: dal 28 marzo la mostra a Palazzo Valentini, grazie a un progetto della Provincia di Roma per promuovere l’arte contemporanea

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REBIBBIA ON THE WALL, un progetto di arte e riqualificazione promosso dalla Provincia di Roma

Progetto presentato dall’Associazione culturale WALLS

A fine 2010 il Dipartimento Innovazione e Impresa della Provincia di Roma ha pubblicato il Bando Iniziative Creative volto al sostegno e alla promozione di idee progettuali, iniziative ed eventi riguardanti la creativit da tenersi nel corso del 2011.

Tra questi c’ il progetto REBIBBIA ON THE WALL presentato dall’Associazione culturale WALLS. Un progetto di arte e riqualificazione che verr presentato a Roma, Sala della Pace, Palazzo Valentini, Via IV Novembre 119/A Mercoled 14 marzo, ore 12.00

Il progetto si incentra sullimportanza dellattivazione personale del detenuto, che attraverso la propria capacit e la volont di intervenire direttamente nei suoi spazi, viene messo in condizione di manipolare lestetica della struttura che lo circonda e lo ospita, per migliorarla e rendersi artefice e protagonista di un cambiamento; in tale azione e sostenuto e guidato da un team di professionisti della decorazione pubblica. Il progetto prevede anche la produzione di un documentario che indagher le fasi del progetto e di un libro fotografico.

Un gruppo di detenuti della Sezione di alta sicurezza del carcere di Rebibbia ha ridisegnato la spazio d’aria del carcere, rivisitando il ruolo e la forma del muro di recinzione del cortile del penitenziario. Gli stessi detenuti sono protagonisti del film Cesare deve morire dei fratelli Taviani, che ha recentemente vinto il Festival di Berlino 2012.

Localizzato nei passeggi della sezione di Alta Sicurezza del carcere romano, il progetto si articolato in due fasi nelle quali artisti e detenuti sono stati impegnati nellideazione e nella realizzazione di interventi artistici permanenti. La prima fase, svoltasi nel giugno di 2010, stata il preludio allintervento pi consistente realizzato da ottobre a dicembre 2011. Coadiuvati e accompagnati dallartista Agostino Iacurci, 15 detenuti hanno progettato e dato vita a due opere nei campi di pallavolo e di calcio, le aree destinate alle ore d’aria, realizzando una decorazione totale di questarea.

Il progetto ideato da Walls, associazione il cui lavoro incentrato sulla diffusione dellarte contemporanea nel tessuto urbano, e realizzato grazie alla collaborazione del Circolo La Rondine, associazione fondata nel carcere di Rebibbia dagli stessi detenuti allo scopo di creare lavoro, svago e professionalizzazione. Con il sostegno della Provincia di Roma, del Garante dei Diritti dei Detenuti e grazie al lavoro della Direzione e dei responsabili della Polizia Penitenziaria stato possibile realizzare un progetto complesso, articolato nel tempo e capace di convogliare energie creative.

Le realt coinvolte nel progetto muovono da un intento comune: legare artisti e detenuti in un percorso artistico che sia incentrato sulla possibilit di attivare e sviluppare personali capacit creative e di intervento negli spazi circostanti.

Durante la presentazione interverranno:
Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma;
Gian Paolo Manzella, promotore del bando Iniziative creative;
Simone Pallotta dell’Associazione Walls, curatore artistico del progetto
Angiolo Marroni, Garante dei Diritti dei Detenuti del Lazio,
Carmelo Cantone, Direttore della casa circondariale di Rebibbia;
Cosimo Rega, fondatore del circolo La Rondine nonch attore de La Compagnia dei Liberi Artisti Associati della sezione di Alta Sicurezza.

Verr presentato un documentario girato durante la realizzazione degli interventi artistici e sar presentato un libro fotografico, stampato in 250 copie numerate, che rappresentano autonomi lavori artistici che vanno ad arricchire il progetto Rebibbia on the wall di nuove sfaccettature.
“Quando, in vista dellAnno Europeo dedicato alla creativit, decidemmo di farne uno degli assi strategici della nostra azione di governo – introduce il progetto il Presidente Zingaretti – eravamo tra i pochi enti a puntare con decisione su questo settore. Oggi, dopo pi di tre anni, possiamo dire che la nostra era stata una intuizione giusta: un investimento strategico per il suo valore culturale, sociale ed economico.

La creativit ormai universalmente considerata come una risorsa fondamentale per uscire dalla crisi e costruire una nuova prospettiva di sviluppo. LUnione Europea, i grandi centri di analisi economica, le aree metropolitane pi dinamiche indicano nel potenziale creativo ed innovativo una delle chiavi per costruire societ pi moderne, pi aperte, pi ricche, pi unite.

Ed precisamente questo potenziale a Roma tanto forte quanto poco conosciuto – che, con la nostra azione, stiamo cercando di fare emergere. Unazione che tocca gli ambiti pi diversi: le imprese, gli operatori culturali, le associazioni, le comunit.

La presenza dallassociazione Walls tra le iniziative creative selezionate dallAmministrazione provinciale particolarmente significativa, e ci fa davvero capire cosa voglia dire creativit nei suoi diversi aspetti. Partendo dal riconoscimento del lavoro di un gruppo di giovani di grande coraggio e lungimiranza, il progetto ha, infatti, consentito la realizzazione di unidea artistica di qualit e con una forte valenza simbolica, aprendo alla creativit un luogo difficile come il carcere e facendo entrare i detenuti in contatto diretto con gli artisti.

La testimonianza raccontata in questo libro ci parla di questa esperienza unica, resa possibile dallincontro tra unassociazione dinamica, unamministrazione carceraria aperta all’innovazione, un gruppo di detenuti che ha messo in questo lavoro passione e capacit.

Un piccolo progetto che ci parla di qualcosa che trascende, appunto, i muri del carcere e ci porta a riflettere sullimportanza di portare i valori della creativit in tutti i contesti, per contribuire a costruire, a partire dalla valorizzazione di ogni spazio e di ogni individuo, una societ pi forte e coesa”.

E Gian Paolo Manzella parla del sostegno al progetto spiegando come: “Quando abbiamo deciso di sostenere le Iniziative Creative, non pensavamo che la strada del Dipartimento Innovazione e Impresa avrebbe incontrato una realt penitenziaria. Non avevamo immaginato che la pubblicazione di un bando ci avrebbe portato a varcare le mura della sezione Alta Sicurezza del carcere di Rebibbia, portando valori creativi in quella comunit cos speciale. Non avere immaginato questi esiti non ci ha per impedito di accogliere con entusiasmo questo progetto tra i selezionati. Tuttaltro. E anzi avere un progetto come Rebibbia on the wall ci apparso un fatto simbolico: perch amplia il raggio della creativit romana; perch vi inserisce nuove realt e nuovi soggetti; perch arricchisce sotto pi profili lazione da noi avviata nel 2008. Selezionare uniniziativa come questa in cui collaborano artisti, detenuti, associazionismo, amministrazione carceraria mostra, infatti, come per costruire una citt della creativit e dellinnovazione sia necessario guardare a tutti gli ambiti della societ e stabilire un dialogo tra le sue diverse anime. unindicazione che trascende il progetto in s e caratterizza tutta lattivit che portiamo avanti in questo settore: quella condotta a valere sul Fondo per la Creativit, con cui parliamo al mondo dellimpresa innovativa; quella che abbiamo sviluppato con le pubblicazioni RomaCreativa e con la piattaforma RomaProvinciaCreativa.it, con cui vogliamo contribuire alla costruzione di una comunit creativa; le altre iniziative finanziate, attraverso le quali puntiamo a diffondere nella nostra area metropolitana questi valori cos cruciali al suo sviluppo intelligente. Rompere barriere, costruire ponti, far emergere storie diverse, dare opportunit, sono questi gli obiettivi tutti, a ben guardare, presenti in questo progetto che guidano la nostra azione di questi anni. Uno sforzo che pu contare sul sostegno di tante e tanti che operano su tale terreno e su un obiettivo alto: quello di trasformare la nostra realt urbana in un centro di creativit ed innovazione riconosciuto nel mondo”.

Il bando ha premiato i 13 migliori progetti finalizzati:

– alla promozione e formazione di giovani creativi;

– alla promozione e produzione di eventi;

– al confronto ed alla condivisione tramite incontri, convegni e dibattiti sul tema della creativit;

– alla pubblicazione di monografie e ricerche sulla creativit giovanile.

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GIULIA ANANA

uscito da poco, per la Universal, lomonimo disco di debutto della cantautrice romana che ha calcato il palco dellAriston

Giulia Anana, romana, cantautrice e poetessa, autrice e paroliera. Le sue canzoni hanno radici nel grande patrimonio cantautoriale italiano e i rami tesi verso il folk-rock indipendente americano. A soli 26 anni ha collezionato oltre 300 concerti in tutta Italia, tre tour tra Francia e Spagna e innumerevoli premi musicali e letterari, grazie alla pubblicazione del libro di poesia Nessuno Bussa. La propensione alla trasversalit creativa lha portata a comporre colonne sonore per il cinema e il teatro e a condividere il palco con artisti del calibro di Ascanio Celestini, Antonio Rezza e Niccol Fabi. Nel 2010 arriva la firma del contratto con Warner Chappell e la collaborazione con alcuni dei pi grandi autori italiani.

Giulia regala ai suoi pezzi il proprio abito: consapevole e trasognato. Listinto creativo si palesato dalla prima adolescenza. Subito una chitarra, un pianoforte, dischi su dischi, lesigenza di scrivere testi, prosa e poesia. Di scaraventarli tra le persone, perch unopera diventa tale nel momento della condivisione. Segnalata tra i 10 migliori artisti emergenti da la Repubblica, si esibita in rilevanti teatri e locali nazionali, quali lAuditorium Parco della Musica e il Circolo degli Artisti e ha stretto sodalizi artistici con illustratori e artisti visivi, tra cui la regista Lidia Ravviso. Con la sua band composta da Marta Venturini alla chitarra elettrica, Filippo Schinin alla batteria e percussioni, Andrea Ruggiero al violino elettrico e Leonardo Milani ai synth e al piano rhodes, Giulia sta ultimando presso lo Studio Nero di Roma il suo primo album, che vedr la collaborazione di grandi artisti del panorama nazionale. Mi piace scrivere canzoni come fossero scenografie di film. Ogni verso deve essere uninquadratura perfetta, per rendere visiva e sensoriale la storia che voglio raccontare. Il mio intento quello di evocare la poesia nella canzone, con un linguaggio semplice e al contempo emozionale.

Tra i suoi desideri primeggia uno spettacolo teatrale musicale sul tema della Roma multietnica, unopera corale densa di videomaker, scenografi, attori, musicisti. La Roma che ha nel cuore e che le somiglia, quella dei Sali e tabacchi e di Gabriella Ferri, la citt eterna che ha definito come Fuliggine barocca – contrappeso maestoso al cielo leggero.
www.giuliaanania.com

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FABIO ALECCI E WALTER DI PAOLA ARTEFICI DINTERNI

Partecipano a Casaidea nello spazio della mostra Etra Large

Lo studio professionale Alecci e Di Paola artefici dinterni nasce nel 2001 dalla diversit complementare dei suoi fondatori. Mentre Fabio Alecci, catanese, pratica studi artistici nella propria citt ed apre un laboratorio di costumi teatrali, Walter Di Paola si laurea a Roma in Industrial Design ed Architettura dInterni presso lo IED, istituto nel
quale oggi docente. Il primo si trasferisce nella capitale dedicandosi a scenografia, moda, arte e design; il secondo collabora con studi darchitettura partecipando a mostre ed eventi. Linteresse comune quello di progettare, arredare, restaurare spazi interni e realizzare opere proprie, spesso con materiali di riciclo, nelle quali lapparenza
ironica e surreale si coniuga con una sensibilit a sfondo sociale.

Per i due creativi il recupero rappresenta emersione a nuova vita. Artefici dinterni pu vantare unattivit produttiva a tutto tondo: esposizioni in eventi chiave del panorama nazionale (ArtVerona, Fuori Salone di Milano, Casaidea a Roma); realizzazione di mostre personali, delle quali la pi recente Botanica Plastica, tenutasi a Parigi presso la Galleria Selective Art; progettazione ed arredamenti dinterni per privati, attivit commerciali, locali e casali, ma anche e soprattutto creazione di opere proprie. Il lavoro di Alecci e Di Paola ha come denominatore comune quello della cura verso il recupero e il riciclaggio dei materiali volto alla creazione di mondi fantastici, surreali, ironici, sensuali e a volte insidiosi, dove trovare qualcosa di pi profondo e simbolico. Le loro opere nascono, talvolta, da rivisitazioni di vecchie strutture esistenti alle quali viene data una nuova veste ed interpretazione; altre volte, invece, da progetti ex-novo sostenuti dallutilizzo di materiali eterogenei, riciclati o rielaborati nelle forme e nei colori.

Loggetto, che plasmato diviene manufattoscultura, sperimenta una diversa esistenza. Lelemento che ci contraddistingue la trasformazione del materiale di provenienza delle nostre creazioni fino allirriconoscibilit, unitamente ad una personale visione e metabolizzazione del materiale di scarto. Fabio Alecci impartisce corsi di riciclaggio presso il laboratorio, per dimostrare che questi esseri fatti di plastica, gomma, velluto e glitter hanno al loro interno una vita che vibra.
www.alecciedipaola.it

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CORTOONS

Una manifestazione internazionale per artisti e filmakers, per scuole d’animazione, produzioni, distrubzioni e appassionati di cinema di animazione

Dal 14 al 18 marzo al Teatro Palladium di Roma in Piazza B. Romano 8, si svolge la rassegna CORTOONS- Festival Internazionale di Cortometraggi di Animazione.

Giunto alla nona edizione, l’evento promuove prodotti audiovisivi di animazione e qualit, nazionali ed internazionali, creando un luogo di incontro, di scambio e di esperienza tra i nuovi artisti e professionisti del settore, attraverso un confronto tra generi, stili e tecniche differenti.

Le proiezioni avranno inizio dalle ore 16.00 e si protrarranno fino le ore 24.00, con ingresso gratuito; da non perdere l’evento An evening with Bill Plymton con la proiezione di Idiots and Angels e la Masterclass di Bill e ancora The Green Wave e l’anteprima di Leafie.

Nel corso della manifestazione sar possibile partecipare ai vari laboratori iscrivendosi tramite mail.

www.cortoons.it

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PATRIZIA DI COSTANZO

La citt, il territorio e la creativit viste dallarchitetto, esperto in design, come una forza propulsiva di idee che permette un passo avanti, dalla creativit allinnovazione, e diventare imprenditoria.

Vuole tentare una definizione di creativit?
Oggi, la parola creativit e l’aggettivo creativo ricorrono frequentemente nell’uso non specialistico della conversazione quotidiana: “Il discorso dei media riflette e alimenta questa diffusione parlando ormai di creativit in cucina, in giardino, nell’abbigliamento, nei rapporti di coppia, nell’educazione dei figli, nel lavoro e nel tempo libero”. Tante sono le definizioni che filosofi, intellettuali, psicologi e studiosi hanno elaborato, in merito. Dal mio punto di vista, persona creativa non soltanto, lartista ma chiunque abbia la capacit di vedere in modo diverso, con un cambio di prospettiva, che guardi il mondo senza schemi preordinati e inibitori, seguendo il proprio istinto, ricercando la propria libert.

Quali sono gli elementi fondamentali che definiscono l’industria creativa nel settore del design e dellartigianato?
La rivoluzione in atto nel mondo produttivo parte dalla crescente capacit di giudizio estetico del consumatore, che – anche e soprattutto attraverso luso della Rete e delle logiche del web 2.0 – diventa autore della propria esistenza e critico competente per quanto riguarda prodotti e servizi. Questo passaggio depoca e cambio di paradigma che viene segnato dalla temperatura fruitiva delle persone, pone al centro per tutte le aziende – e non pi solo per quelle di punta – il tema del design thinking e quello del rigenerare valore. Si affermano ormai con chiarezza i valori di un consumo che concilia benessere, sensibilit ambientale e percezione virtuosa fondata sulla reale qualit del prodotto. Nellera della flessibilit, con cambiamenti epocali che ci vedono spettatori attoniti, con lo scardinamento di equilibri che ci sembravano consolidati, con mutamenti altrettanto incisivi nei mercati e tra i consumatori, si devono prendere le distanze dai vecchi stereotipi della serialit, e proiettarci verso un nuovo paradigma con regole nuove (G.Fabris) prendendo come scala di riferimento i localismi: piccoli luoghi che possiedono grandi capitali e riserve di ragioni e saperi e competenze antiche che possono essere spese su qualunque mercato, a patto di sapersi confrontare anche con scenari evoluti e globali. Da tutto ci ne consegue che il Marketing, il principale strumento con cui limpresa si raccorda con il mercato, da tempo in crescente difficolt. Occorre prenderne consapevolezza, elaborare nuovi paradigmi come afferma Giampaolo Fabris, il rischio altrimenti che il marketing combatta le sue battaglie con le armi del conflitto precedente. Il mercato non altro che il sintomo collaterale del sociale, il consumatore non esiste, esiste lindividuo che fra le tante cose che fa durante la giornata acquista e consuma anche dei prodotti. Quindi lunica prospettiva togliere al marketing la logica soltanto aziendalistica per farlo diventare anche una scienza sociale.

Quali sono i valori altri che lei collega alla creativit?
Lattivit culturale, innovativa, ideativa fa bene a cosa secondo lei?

Il saper vedere (come dice Erich Fromm) fondamentale nel nostro concetto di creativit umana. Naturalmente non un vedere con gli occhi, ma un percepire molto pi profondo, con le proprie emozioni, con tutto s stesso. E quindi la relazione creativa col mondo, essenza della creativit, fondata su una comunicazione empatica, emozionale, molto complessa e profonda, che va molto al di l della semplice registrazione fredda e neutrale della realt esterna. La creativit un orizzonte,? La creativit la risposta che apre(aforismi di Aldo Carotenuto) il mezzo di identificazione delle cose naturali e artificiali: si vestir di linguaggio, di musica, di scultura, di scrittura, di mimica, di danza; si chiamer gesto, segnale, figura, impronta, indizio, testimonianza, memoria, simbolo, ma sar il segno di una realt che getta il ponte verso la nostra mente.

Nella provincia di Roma esiste una classe creativa? E, se s, ha un profilo peculiare, una serie di caratteristiche che possiamo considerare uniche nel panorama romano?
Nel dibattito politico e culturale sul futuro delle grandi citt, il tema della creativit diventato dominante, innescato da studi e approfondimenti di ricercatori che hanno il merito di riportarci alla realt della situazione italiana. Roma ed il suo territorio da sempre hanno rappresentato il fulcro germinale di movimenti artistici e culturali di varia natura, dal jazz, alla cultura alta, a quella popolare, alle sperimentazioni, al teatro davanguardia, alle mostre e tutto quello che un amante del sapere pu desiderare, in una misura di gran lunga superiore a qualunque altra citt italiana, senza ostentazione, con ironica leggerezza. Di contro sempre mancato il sistema impresa che concretizzi tanta intuizione e proposta.

Quali sono secondo lei gli indicatori pi interessanti dello stato di salute della creativit romana?
Lapertura di spazi destinati alla presentazione di mostre ed eventi di respiro internazionali, la riqualificazione di spazi con rinnovate destinazioni duso, leditoria, una realt fortemente in espansione sul territorio, le scuole che producono innovazione, in una citt, a volte sopraffatta da un passato tanto ingombrante, fatto di imperatori e papi. Questo aiuta a sviluppare in ciascun cittadino la consapevolezza di vivere in un territorio ricco di potenzialit e disporre di tutti gli strumenti necessari per mettere in atto qualunque iniziativa utile alla crescita individuale e collettiva che permetta la valorizzazione dei talenti e delle creativit del nostro territorio.

A che cosa dovrebbero portare (o hanno portato) gli investimenti fatti e da fare in campo creativo?
Supportare e valorizzare progetti che creino produzioni di nicchia per la serie di qualit, deve essere sempre pi il compito e limpegno condiviso, sia da parte di Enti e Istituzioni, pubbliche e private, sia da chiunque sia interessato a premiare e promuovere la ricerca creativa. Ad aumentare le possibilit di resistere, in tempi cos difficili, alle imprese impegnate al mantenimento della tradizione locale, e ai giovani di sperimentarsi nelle proprie vocazioni per aiutare con le loro idee innovative a migliorare la vita del singolo e della collettivit.

Esiste un caso estero o italiano di trattamento riservato alla classe creativa a cui dobbiamo guardare con successo?
La creativit deve diventare imprenditoria, la forza propulsiva delle idee che permette un passo avanti, dalla creativit allinnovazione. Le citt sono importanti per la creativit. Ad esempio, Barcellona, Edimburgo, Amsterdam sono tre citt che hanno scelto una vocazione: hanno in comune il ruolo che la cultura pu avere nello sviluppo sociale ed economico di unarea metropolitana. Un altro esempio Linz, citt industriale austriaca dedita per molto tempo solamente all’industria dell’acciaio, che si ben riconvertita con il Festival Ars Electronica, diventato un successo internazionale. Isabel Roig (Barcelona Centre de Disseny): Il design il link perfetto tra creativit ed innovazione. Il design un modo di pensare e di risolvere problemi. Nel Barcelona Centre de Disseny, importante la cooperazione tra pubblico e privato. Negli ultimi dieci anni, a Barcellona, ci sono stati molti progetti per migliorare l’accessibilit al turismo. Una design city non significa vivere in un luna park. Molti talenti sono attratti a Barcellona e questo consente di creare interessanti team multidisciplinari. Robert Marijnissen (programme manager creative cities, Amsterdam Area): La creativit e l’innovazione sono mentalit. Quando ho iniziato a lavorare ad Amsterdam, sono rimasto stupito dal fatto che le persone dei vari dipartimenti non si conoscessero. Ho cercato di favorire i contatti faccia a faccia. Connettere segmenti diversi importante: stiamo connettendo diverse communities nell’area di Amsterdam, anche con le tecnologie 2.0. Se si coinvolgono le persone di Amsterdam a lavorare sulla citt in cui vorrebbero vivere, pi facile partire. Bisogna stabilire due o tre punti chiave e poi favorire l’osmosi tra amministratori e tessuto sociale, dove ci sono anche i creativi. Persone, soldi, idee.

Esiste unesperienza che considera esemplare per le sue competenze e capacit? Quale?
La mia esperienza sul design, come processo e nelle declinazioni delle problematiche aziendali, si formata e concretizzata allinterno della Pallucco, azienda di complementi darredo, di Paolo Pallucco, dalla fase fondativa fino alla sua evoluzione. La stessa visionariet della scuola imprenditoriale italiana di Adriano Olivetti, slittata alla fine degli anni 70, con un percorso distintivo, lungo i grandi cambiamenti del design italiano. Nuovi segni, indelebili e sorprendenti, nella storia del design convivono accanto alle riedizioni di pezzi storici degli anni 20 e 30 di Jacobus Johannes Peter Oud (una mia ricerca agli inizii degli anni 70), Mariano Fortuny, Eileen Gray, Mallet Stevens, Ren Herbst e dei maestri del razionalismo italiano come Gi Ponti, Mario Asnago e Claudio Vender. Dallimmagine coordinata che ha visto attore Bob Noorda con le fotografie di Pino Abbrescia, allo stile unico nei cataloghi con le fotografie di Peter Lindbergh, i testi scelti a commento del poeta Rilke, le presentazioni fuori Salone del Mobile, al mattatoio abbandonato di Milano, con il coinvolgimento di Henri Alekan (direttore della fotografia di progetti cinematografici, come Il cielo sopra Berlino di W. Wenders) e le scenografie di Pina Baush e Peter Pabst. Tutto questo quando ancora non esistevano Tortona e i fuori Salone ma solo qualche mostra in ambiti specifici e manifestazioni organizzate negli showroom aziendali milanesi. Il coinvolgimento trasversale nei vari campi delle arti, anche Rei Kawakubo, fondatrice della casa di moda Commes des Garons, concede per la prima volta la sua firma ad una linea di arredi e un suo fedele amico e collaboratore, il grafico Toji Murata diventa il grafico del nuovo catalogo Pallucco. Risultato ed immagine di una realt industriale e di una coerenza concettuale che nel corso di otto anni ha subito per tappe successive, tutte significative una evoluzione costante. Molte altre esperienze successive, con altre aziende di riferimento, mi hanno portato, oggi, a rintracciare segnali significativi nelle imprese artigiane che esprimono la cultura e le tradizioni pi profonde, in un mondo in cui dimensione globale e locale sempre pi si intersecano. Dare conto, attraverso lorganizzazione e la curatela di mostre, di una selezione di eccellenze, nate appunto dalla attenzione rivolta alla creazione di oggetti che denotano una sorta di complicit tra progetto, manualit e fantasia, ricreare e ristabilire forme di intensa e proficua collaborazione tra i designer ed il mondo artigianale produttivo locale, lobiettivo che mi sono posta da qualche anno. Le istituzioni dovrebbero cogliere questi sondaggi e tracciare concretamente lindirizzo futuro di una rinnovata imprenditorialit, che accomuna impresa, societ e territorio per partecipare come soggetti attivi e protagonisti di un piano di sviluppo economico sostenibile, investendo tutte le energie per superare il nocciolo duro del grande tema del made in Italy, oggi.

Patrizia Di Costanzo, nasce a Roma dove vive e lavora. Architetto e membro di giurie in concorsi nazionali, curatrice di mostre e manifestazioni sul design in Italia e allestero. stata chiamata ad intervenire sul tema del design in televisione e radio, oltre a svolgere attivit giornalistica come freelance. Dopo aver ricoperto il ruolo di product manager e direttore commerciale per aziende italiane leader nel settore del design, oggi Patrizia Di Costanzo consulente nelle strategie di marketing creativo e comunicazione. Nel 1990 ha organizzato presso spazi museali quali: il Palazzo delle Esposizioni a Roma, il Palazzo Ducale di Genova, il Museo Emilio Greco a Orvieto ed il Centro Culturale Le Zitelle di Venezia, la selezione e la vendita di oggetti di design e di autoproduzioni di artisti, prima iniziativa italiana di cogestione tra enti locali ed impresa privata. Nel 2000 stata ideatrice e direttrice del magazine solointerni (Terra Nova Editore, Roma) mensile di arredamento, architettura, arte, design ed informazioni culturali sulla citt di Roma ed il suo hinterland. Poi fonda lo studio pdc_progetti di comunicazione, che si occupa di architettura pubblica e residenziale, interiors, product, exhibit e graphic design, comunicazione e marketing. Fino al 2010 ha insegnato Semiotica presso lIstituto Europeo di Design di Roma, dove attualmente docente di Nuovo Marketing e Sociologia del consumo; presso altri istituti tiene seminari specialistici.

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SIMONE PALLOTTA WALLS

L’associazione che ha realizzato il progetto “Rebibbia on the wall” assieme ai detenuti. La presentazione il 14 marzo a Palazzo Valentini

Ho cominciato a fare graffiti nel 92, a tredici anni. Ho continuato fino ai venticinque anni, mescolando la mia attivit in strada con lo studio della Storia dellArte, fino alla specializzazione a Udine. A un certo punto ho smesso di dipingere per dedicarmi totalmente allorganizzazione di eventi. Ma la vera avventura iniziata circa cinque anni fa al Nuovo Salario, dove ho sempre vissuto.

cos che Simone Pallotta, romano, classe 1979, sceglie di raccontarsi. Alla fine del 2005, insieme ad alcuni amici abbiamo pensato di chiamare qualcuno che potesse abbellire i muri del quartiere. Le nostre idee erano abbastanza confuse. Nonostante questo, per, nel 2006 nata zerouno3nove, unassociazione dove portavo il mio essere uno storico dellarte e, soprattutto, un writer. Inizialmente qualche parete dismessa aveva attirato la nostra attenzione, poi per ci siamo orientati sulla piccola stazione del quartiere. Volevamo decorare qualcosa che avesse a che fare con la quotidianit delle persone.

, ha preso forma quel pensiero che ancora oggi accompagna le giornate di questo artista: la possibilit di intervenire sulla citt in modo radicale. Cambiandola, rendendola pi bella e accattivante. Nel 2008, mentre zerouno3nove lavorava alla decorazione di alcune stazioni di Roma producendo vere e proprie opere urbane, Simone Pallotta cominciava a collaborare con il Comune per realizzare un progetto di muri legali dedicati ai writers. Da questa esperienza nasce Walls, una delle ACU italiane (Associazioni di cultura urbana) che produce eventi e interventi, dal writing allarte pubblica, e di cui Simone diventa direttore artistico. Il nostro lavoro, legato in principio a un progetto di gestione di aree pubbliche destinate al writing, si sta ampliando nella direzione di un lavoro a tutto tondo sulle espressioni artistiche urbane.

Si parte dalla street art, dunque, ma lobiettivo superarla, intervenendo il pi possibile in modo permanente. Dal muro legale, per chi sceglie di utilizzare la citt come vetrina o luogo di espressione, fino a interventi autoriali di artisti urbani e di espressione. Lobiettivo creare un percorso che muove dalla libert espressiva sino alla professionalizzazione degli artisti urbani e al loro impiego in grandi opere pubbliche. Avendo ben presente la situazione a livello internazionale, vogliamo dare ai nostri interventi e agli artisti che lavorano con noi una dignit che stenta a trovare spazi e finanziamenti nelle grandi citt italiane, dove, invece, ce ne sarebbe bisogno e dove non mancano le possibilit.

Negli ultimi anni si occupato del progetto Cromiae, che ha legalizzato pi di 30 muri nella citt per un totale di 6000 mq di superfici. Il progetto, che nel 2008 ha vinto il bando Giovani idee cambiano lItalia, con lallora Ministero delle Politiche Giovanili, in continuo sviluppo e punta ad aumentare i muri legali della Capitale. Lidea di renderlo il pi importante progetto dEuropa di muri legali. Per la mia citt sogno un progetto di arte pubblica che riguardi tutte le periferie e che consenta lespressione di artisti internazionali ma anche degli stessi cittadini, che nelle periferie ci vivono sembra poco?.
www.onthewalls.it

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CLAUDIO LIBERO PISANO – CIAC

Il 3 marzo inaugura un progetto che coinvolge tutti i musei del sistema Museumgrandtour e riprende l’attivit con tre mostre

Claudio Libero Pisano ha una solida formazione da restauratore, con specializzazione in marmi e gessi antichi. Dopo aver lavorato sui marmi archeologici dellArco di Costantino a Roma e dellArco di Galerio a Salonicco, in Grecia, si occupato della Collezione dei calchi di Villa Medici. Si poi avvicinato al Novecento con lincarico ricevuto dagli Archivi Emilio Greco di restaurare la collezione del maestro siciliano. La dedizione verso larte contemporanea ha creato un ponte tra il restauro di opere contemporanee, la curatela e la creazione di eventi. Direttore scientifico della collana Mutt – Arte Contemporanea, Claudio anche membro del Comitato Scientifico del Museumgrandtour. Inoltre, dal 2007 direttore del CIAC, Centro Internazionale per lArte Contemporanea di Genazzano.

La sintesi tra lantico e il contemporaneo uno degli aspetti che contraddistingue la personalit e lattivit che Claudio Libero Pisano oggi svolge anche al CIAC un museo con una vocazione al contemporaneo impressa nel 79 da Achille Bonito Oliva, con la mostra Le Stanze. Da allora gli artisti coinvolti hanno rappresentato larte contemporanea italiana nel mondo. Cerchiamo di seguire quel solco prestigioso – spiega – lavorando dialetticamente con creativi giovani e affermati, spesso portandoli a produrre dei lavori a partire dalle stanze del castello. Propriet della famiglia Colonna fino al 1979, il castello poi diventato di propriet del comune e al suo interno sorto il museo. Questa particolare collocazione urbanistica ha permesso sia ai cittadini sia ai visitatori di avere un rapporto diretto con il maniero.Abbiamo messo a disposizione degli artisti leccellenza di questo spazio perch il rapporto empatico con loro una nostra priorit. Crediamo in un ambiente nel quale le mostre siano il frutto di un percorso collettivo e condiviso, per questo la nostra linea curatoriale incentrata sul principio della contaminazione, ed assumiamo il termine locale nella sua accezione pi ampia e internazionale. nostro desiderio essere riconosciuti come una realt del territorio della provincia di Roma che ha con la capitale una relazione di stimolo e mai di competizione. Un luogo dove i progetti di arte contemporanea siano espressione e risultato di una rapporto sano con il territorio e mai autoreferenziale. Insomma, un luogo aperto e permeabile.
www.castello-colonna.it/ciac

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GIUSEPPE ALLEGRI

Autore del libro La furia dei Cervelli, assieme a Roberto Ciccarelli, approfondiamo con lui il fenomeno dell’emigrazione intellettuale che porta, soprattutto, alla riflessione sulla radice dell’esclusione di milioni di persone dal patto sociale in un Paese travolto da una crisi senza precedenti

Meritocrazia negata?
Lavoro cos atipico da non arrivare a un tipico reddito?
Mancato riconoscimento dei lavoratori della conoscenza?

C’ chi non si rassegna. Sono Giuseppe Allegri e Roberto Ciccarelli che hanno scritto un libro La furia dei Cervelli (manifestolibri, 2011), in cui si affronta la questione di una possibile politica contro la crisi, rovesciando il concetto di fuga con quello di furia. Il libro non si sofferma, quindi, sul fenomeno dell’emigrazione intellettuale, ma va alla radice dell’esclusione di milioni di persone dal patto sociale in un Paese travolto da una crisi senza precedenti, attraversato da movimenti studenteschi e universitari, del lavoro autonomo, del mondo della cultura e della conoscenza.

Il libro si rivolge a coloro che lavorano con contratti atipici, con la partita IVA, con le mille formule della collaborazione e del progetto; che svolgono un lavoro nello spettacolo, nella consulenza, nella formazione, nella ricerca, nel commercio e nellintermediazione, cui si aggiungono i migranti che lavorano nelle micro-imprese e nel lavoro domestico o di cura della persona.

Il Quinto Stato, come lo chiamano gli autori, costituito da lavoratori e lavoratrici precari-e, intermittenti, flessibili, autonomi, che solo a Roma sono circa 240 mila persone (statistiche del 2008) e spesso si raccolgono intorno ad associazioni che rappresentano il variegato mondo delle attivit professionali autonome, come Aiap (Associazione Italiana Progettazione per la Comunicazione Visiva) e Acta (Associazione Consulenti Terziario Avanzato), che riunisce tutte le categorie del lavoro indipendente e autonomo di servizi e consulenze alle imprese e alla pubblica amministrazione.

La furia dei Cervelli anche un tentativo – forse il primo dopo anni di movimenti frammentati e spesso di isolamento – di ricomporre e costruire una coalizione per autorganizzare questi soggetti esclusi dalla cittadinanza sociale. Cos, a partire dal libro, stato creato un blog (http://furiacervelli.blogspot.com/), quindi un sito che vorrebbe diventare piattaforma operativa (http://www.ilquintostato.it/) per dare vita a un network politico e sociale: un progetto animato da una vitale e combattiva comunit di freelance, lavoratori indipendenti e di cittadini non riconciliati con la vita al tempo della crisi e dellausterit come si legge nello stesso blog. Approfondiamo con Giuseppe Allegri:

Partiamo dal titolo. A cosa fa riferimento la furia?

Il gioco di parole evidente il ribaltamento della retorica del piagnisteo italico sulla fuga dei cervelli. Formula utilizzata dalla classe dirigente di questo Paese per disprezzare il lavoro culturale, di ricerca e formazione che dovrebbe essere essenziale per il miglioramento di una societ ed eliminare dallo spazio pubblico un paio di generazioni di nuovi lavoratori, trattandoli come pezzenti, incompresi, marginali, costretti alla fuga da un Paese che non li comprende e valorizza.

E allora col nostro libretto, Roberto Ciccarelli ed io, proponiamo di ribaltare queste passioni tristi invocando la lunga tradizione degli eroici furori di Giordano Bruno, quel divino furore che da sempre serpeggia nelle strade di Roma e che si manifestato al Teatro Valle, occupato da lavoratrici e lavoratori dello spettacolo lo scorso giugno, proprio a due passi da Campo dei Fiori, dove il Nolano venne arso vivo. C insomma una sapiente trasmissione di pensieri e pratiche eretiche, che attraversano i secoli e incrociano i soggetti irriducibili allesistente, contro la fabbrica dellobbedienza quel lato oscuro e complice degli italiani, per dirla col formidabile e passato troppo sotto silenzio, recente lavoro di Ermanno Rea (Feltrinelli, 2011).

Lidea della furia dei cervelli ci venuta in occasione di unassemblea di lavoratori dello spettacolo e della cultura, tenuta al Teatro Valle Occupato di Roma nel settembre scorso e che il buon Christian Raimo aveva proposto di chiamare, appunto: cervelli infuriati o la furia dei cervelli.

Il cervello il suo uso, la sua cura, il suo deperimento il nostro braccio, di lavoratori dellimmateriale, delle relazioni, della formazione, condivisione e trasmissione di cultura e conoscenza. Per dirla col Flavio Santi, del potente Aspetta primavera, Lucky (Edizioni Socrates, 2011), nel suo dialogo con un nostro, recente, antenato, Luciano Bianciardi: Caro Bianciardi, tu non puoi saperlo, ma noi siamo la prima generazione di intellettuali-operai. Un pezzo, un culo, per citare lindimenticabile Gian Maria Volont di La classe operaia va in paradiso (http://www.lavoroculturale.org/spip.php?article161).

Che cosa vi ha spinto a scrivere questo libro?

Lurgenza di mettere per iscritto unautonarrazione dei soggetti protagonisti delle nuove forme del lavoro. Il libro anche una presa di parola collettiva, un processo di auto-riconoscimento e soggettivazione, di donne e uomini entrati nel mercato del lavoro a cominciare dagli anni 90 dello scorso secolo. Soprattutto lesigenza di raccontare in prima persona la voglia di protagonismo di queste generazioni, che provano ad inventarsi forme di buona e degna vita, qui e ora. E nel libro ci sono interviste, incontri, esperienze: dal Valle occupato dove stato materialmente scritto, la scorsa estate alla Freelancers Union dei lavoratori indipendenti USA; dai movimenti degli studenti degli ultimi anni, alle reti di ricercatori precari e strutturati; dalle traduttrici, alle artiste; dai formatori e dalle redattrici, alla piccola, ma innovativa, autorganizzazione imprenditoriale. un noi che viene fuori dal libro: Do it yourself, ricerca di indipendenza e autonomia, aspirazione alla cooperazione sociale e al mutualismo, per affermare nuove modalit di vita in comune, qui e ora.

Chi sono i furiosi e cosa reclamano?

I furiosi sono i non garantiti, il precariato, le intermittenti, i lavoratori autonomi, gli atipici, le contrattiste ed assegniste, i consulenti: flessibili a tutti i costi. Siamo figli delle riforme del lavoro di met anni 90, della gestione separata INPS con miliardi di euro in attivo e nessuna erogazione di servizi di un sistema che riconosce la cittadinanza solo a chi ha un lavoro standard: e ora sempre meno anche a loro. Senza diritti, voce, dignit: siamo stati lavanguardia su cui sperimentare il saccheggio delle garanzie e tutele, che vengono ora sottratte a coloro i quali venivano definiti garantiti. Per questo parliamo di Quinto Stato: filiazione eretica e irriducibile al Quarto Stato, molto pi vicina ai Quartari descritti da Luciano Bianciardi nella sua formidabile trilogia della rabbia (Lavoro culturale, Lintegrazione, La vita agra). Siamo vaselina pura nel sistema incancrenito della societ dello spettacolo diffuso (per dirla con Bianciardi e Debord), ma vorremmo essere sabbia negli ingranaggi del capitalismo finanziario e del suo immaginario.

Per questo reclamiamo diritti, reddito e tutele sociali per una nuova cittadinanza sociale, ma pensiamo anche che la pratica dellautorganizzazione dal basso e diffusa possa permetterci di sperimentare nuove forme di buona vita.

Per rilanciare queste tematiche avete creato anche un blog con l’intento di formare un network. Quali sono le pratiche che proponete per contrastare la politica attuale e le mancate forme di riconoscimento e di reddito che riguardano i lavoratori precari della conoscenza?
Sono nate nuove idee per individuare dei prototipi o dei modelli che portino a una centralit dei saperi e valorizzino il lavoro intellettuale?

C la scommessa di tenere insieme forme di autorganizzazione del Quinto Stato, con lesigenza di riappropriazione sociale ed economica di quella ricchezza che produciamo e viene puntualmente saccheggiata dal dominio del privato-corporativo ormai finanziarizzato e del pubblico-burocratizzato oramai indebitato oltre ogni salvezza. Per questo vorremmo sperimentare la creazione di nuove istituzioni del vivere in comune: oltre la subordinazione alla speculare corruzione dellindividualismo proprietario/pubblico parassitario c lo spazio dellautorganizzazione sociale che si riappropria di spazi, ricchezze, tempi di vita. Sono quelle che chiamiamo le nuove istituzioni del comune: che siano teatri del Settecento abbandonati dal pubblico statale (il Valle); spazi di co-housing e co-projecting del nuovo lavoro immateriale e creativo; scuole e caserme in dismissione, propriet pubbliche cartolarizzate: dovrebbero esserci movimenti cittadini che si riapproprino di questi luoghi per renderli nuove piazze comuni, ateliers della liberazione dal lavoro e dalla sua mancanza. Dinanzi ai milioni di Working poors di tutte le forme del lavoro e alla prospettiva di una disoccupazione di massa di una (eventuale) Jobless Recovery dobbiamo sperimentare quella che Ivan Illich chiamava Disoccupazione creativa gi nel 1978. il terreno di immaginazione costituente per la ricerca di autonomia, indipendenza, cooperazione che ci aspetta, in cui il Quinto Stato contribuisce alla creazione di coalizioni sociali tra quelle porzioni della societ irriducibili allesistente: una sorta di ribaltamento del principio di sussidiariet orizzontale in favore dellautorganizzazione sociale dal basso. Queste coalizioni sociali devono riprendersi le ricchezze economiche, culturali, sociali, di tempi di vita, etc. sottratte dalliperliberismo istituzionalizzato. Parliamo a tutta la cittadinanza, partendo dalla nostra condizione ed esperienza individuale-collettiva: veniamo da un ventennio in cui abbiamo subito processi di impoverimento e precarizzazione che ora si diffondono a tutte le classi subalterne. Siamo convinti ci sia lurgenza di coalizzarsi per dire e praticare dei NO collettivi ai ricatti: della povert, della solitudine, della subordinazione al lavoro e alla sua assenza, della mancanza di diritti, reddito e dignit.

Chi sono i soggetti che ne fanno parte del network? Sono emerse delle realt pi strutturate oltre ai furiosi di cui hai parlato, come ad esempio reti, associazioni o organizzazioni di categoria del lavoro autonomo e intellettuale?

Dal nostro blog (http://furiacervelli.blogspot.com/) sta nascendo anche unaltra piattaforma, un nuovo spazio pubblico virtuale, che vuole essere immediatamente fisico: http://www.ilquintostato.it/. una piattaforma operativa: snodo di creazione di immaginario e di invenzione di pratiche quotidiane del Quinto Stato. In questi ultimi anni con Roberto abbiamo lavorato alla creazione di connessioni reticolari orizzontali tra lavoratrici/lavoratori indipendenti, autonomi, precari-e. Abbiamo incrociato e stiamo lavorando assieme a collettivi di artisti, creativi, lavoratori dellarte che si organizzano per creare le possibili coalizioni sociali a venire, come i Lavoratori dellarte (http://www.facebook.com/lavoratoridellarte) che abbiamo incrociato a Milano. Quindi siamo stati dentro processi come quello di Acta (Associazione dei Consulenti del Terziario Avanzato http://www.actainrete.it/), specificamente nel suo nodo romano; lesperienza dei grafici di Aiap nel Lazio (Associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva http://aiap.it/); collettivi di precari-e e intermittenti del giornalismo, come quello romano di Errori di stampa (http://erroridistamparm.blogspot.com/); le reti dei precari della ricerca, degli archeologi (lAssociazione Nazionale Archeologi, http://www.archeologi.org/), dei movimenti cognitari dellultimo decennio, etc. Sono processi entusiasmanti e faticosi, che devono tenere conto anche dei meccanismi di costrizione psichica cui stata assoggettata la forza lavoro di questultimo ventennio, spesso soffocata in unantropologia negativa che assale anche le nostre forme di vita. questo forse il danno pi devastante prodotto dal dominio culturale, antropologico, esistenziale del tardo-capitalismo e in Italia ulteriormente accentuato dal ventennio berlusconiano e dallattuale quaresima montiana. Per converso siamo convinti che la storia millenaria di questo Paese e dellEuropa tutta anche quella mediterranea, bizantina e levantina fatta dalloperosit dellautorganizzazioni di singoli e comunit per vivere in modo felice la propria esistenza individuale e collettiva. Ci piace ripensare il protagonismo delle coalizioni di Blanqui a ridosso del 1848 parigino, le sperimentazioni della Commune, il socialismo municipale, il sindacalismo delle origini, delle prime mutue, quindi la One Big Union degli Wobblies, Industrial Workers of the World, che ci racconta Valerio Evangelisti nel suo ultimo libro (Mondadori, 2011; ma gi in Noi saremo tutto del 2004). E in questi mesi di presentazione del nostro libretto in giro per lItalia ci sembra di aver rintracciato il filo rosso di questa nobile storia: tra centri sociali, circoli Arci, spazi universitari, Palazzo Vecchio a Firenze, Palazzo della Provincia a Rieti, Porta Futuro a Roma, biblioteche, studentati occupati come Puzzle, sempre a Roma, sedi di associazioni, laboratori e gallerie darte indipendenti e autonome (come SALE docks a Venezia: http://www.saledocks.org/), etc. C una diffusa e duratura capacit di autorganizzazione della societ spesso ignorata dalle forze politiche e istituzionali. Con un battuta verrebbe da dire alle istituzioni locali: lasciate che i vostri spazi e le vostre ricchezze (fondi, stanziamenti, etc.) siano redistribuiti a queste esperienze che rendono vivi i territori e le cittadinanze. Che le strutture istituzionali si mettano al servizio di queste cittadinanze che si auto-organizzano: ecco un altro modo per parlare di nuovo servizio pubblico, istituzioni del comune e riappropriazione della ricchezza, senza scadere nel populismo e nellantipolitica.

Ho letto recentemente che negli USA ci sono ben 75 teatri abbandonati, pensi che l’esperienza del Teatro Valle Occupato da cui prende le mosse il libro, sia praticabile in altre realt italiane o all’estero? Pensi che possa essere un modello a cui guardare?

Questa della riattivazione/riutilizzazione degli spazi pubblici, e aperti al pubblico, in dismissione la grande scommessa che sta dentro lattuale crisi del capitalismo, che proprio nellincrocio della bolla immobiliare (tutto nasce dai mutui subprime USA 2007-2008), con quella finanziaria sembra esplodere in quella che potremmo chiamare la bolla formativa, compressa tra forza lavoro ultra-scolarizzata (overeducated, direbbero gli stilosi anglofoni), fallimento del processo di Bologna, del cosiddetto 3+2, e aumento delle rette universitarie (lo scorso anno in UK: da noi ci penser il ministro Profumo e la sua accolita di Professori ordinari seduti al Governo), che causeranno un indebitamento insolvibile delle nuove generazioni. La scommessa quella di riappropriarsi dei processi di produzione, condivisione e trasmissione dei saperi e delle conoscenze, a partire dalla possibilit di prendersi gli spazi pubblici della socialit diffusa nei territori abbandonati e/o alienati dalle istituzioni di governo. A Roma cera gi stata lesperienza dellAngelo Mai, collettivo di artisti che aveva occupato una scuola abbandonata nel rione Monti, la mitica Suburra Romana. Lattuale esperienza del Teatro Valle Occupato una buona pratica, un precedente replicabile; ora si potr dire: Al Valle stato fatto cos! Perch non qui?! Una collettivit di lavoratori intermittenti dello spettacolo occupa un spazio dismesso dal pubblico (con la chiusura dellEti Ente teatrale italiano), che il luogo di lavoro degli artisti e dei tecnici dello spettacolo (la loro fabbrica dellimmaginario, se fossimo nostalgici della tradizione del movimento operaio) e lo apre alle cittadinanze. Ora sperimenta anche la creazione dal basso di una Fondazione Teatro Valle Bene Comune (http://www.teatrovalleoccupato.it/), con la possibilit di renderla riproducibile: si pensano artifici giuridici che permetteranno ad altre fondazioni simili, sparse nel territorio, di federarsi con quella del Valle. un esperimento di creazione di un nuovo diritto non sovrano: lo spazio di invenzione autonoma di regole dellautoregolazione che sfocia nella fondazione di nuove istituzioni, non di nuove leggi. Saint-Just lo diceva gi dopo il 1789: la Rivoluzione non ha bisogno di nuove leggi, semmai di nuove istituzioni: cos esaltava lautorganizzazione sociale e la sua forza creativa, di nuove forme del vivere associato, oltre lo statalismo e lindividualismo proprietario. Ecco lo spazio di invenzione delle coalizioni sociali che devono tenere dentro tutti quei soggetti irriducibili allesistente, per affermare una nuova idea di societ. Si tratterebbe di cominciare a federare le esperienze virtuose delle cittadinanze attive, diffuse nei territori; e da l partire per pensare e praticare un vivere altrimenti dentro e contro le crisi del capitalismo: sono le occasioni costituenti della crisi. Ma bisognerebbe fare in fretta: dalle citt dItalia, allo spazio politico europeo, per affermare unaltra idea dEuropa e riprendersi il diritto al presente e al futuro! Noi saremo tutto

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ANGELO CRICCHI

partecipa alla collettiva “La verit nuda” alla One Piece Art, dal 24 febbraio

Lo studio Lost & found, fondato nel 1997 da Angelo Cricchi, fotografo romano, insieme a Susanna Ferrante, stato pensato per offrire una molteplicit di servizi nel campo dellimmagine e delle arti visive. Collabora, infatti, con riviste del settore fotografico, scuole di fotografia nonch con diversi artisti che utilizzano lo spazio espositivo al suo interno.

Lobiettivo quello di portare a Roma, in collaborazione con gallerie italiane ed estere, una serie di artisti che utilizzano, come forma espressiva, la fotografia e il video. Grazie al sodalizio con Silvia Morani lo studio ha realizzato anche video, tra i quali I Limit (50esima Biennale dArte di Venezia) e la rassegna Atelier, sei piccoli film realizzati con sei artisti, (Ceccobelli, Dess, Gallo, Nunzio, Pizzi Cannella, Tirelli) e Mano dopera in collaborazione con Antonio Marras, Angelo Cricchi ha sperimentato la vastit del panorama creativo. Ho attraversato il globo in lungo e largo per verificare i confini dellimpero mediatico; ho bussato a porte sconosciute in quartieri oscuri dove mi hanno aperto persone dai nomi indecifrabili e dalla sessualit incerta; ho lavorato sotto diluvi biblici sconfessando tempeste di sabbia e insolazioni desertiche. Alla fine, a bordo di piccoli piper investiti da turbolenze oppure a dorso di quadrupedi e bipedi informi sono sempre tornato a casa. E mi sono preparato una carbonara. Roma ci sopravviver. Col suo cielo brillante e i suoi sotterranei brulicanti di opere darte, giganteggia e non lascia scampo.

Cos Cricchi ha cercato di portare un po di mondo nel suo studio, senza rinunciare a cambiare le cose nella sua citt natale. Ha portato a Roma direttori di giornali, modelle famose, stilisti e fashion editor internazionali. Ha utilizzato nelle foto gli scenari di Pasolini e di Piranesi, di Caravaggio e di Visconti. Inoltre insegna da quindici anni a studenti e apprendisti fotografi principalmente presso lIstituto Superiore di Fotografia, lo IED e lUniversit La Sapienza: cerco di spingerli a mantenere lo sguardo di partenza, per non omologarsi.

Lo studio che ha aperto di recente in uno stabile industriale di periferia e che popolato di artisti, stilisti e scenografi, una factory che ha rivitalizzato una zona di Roma (Portonaccio) molto interessante, dove si rivela quellemergenza creativa che caratterizza anche altri quartieri della capitale.
www.lostandfoundstudio.it

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P. CAMPANILE, R. DE NIGRIS E F. VICARI – 09 PRODUZIONI

Trent’anni di esperienza di set cinematografici per realizzare prodotti che promuovono il territorio

Paola Campanile, Roberto De Nigris e Fabrizio Vicari hanno concretizzato l’esigenza individuale di mettere a frutto sul piano imprenditoriale l’esperienza maturata in trent’anni di set cinematografici. La loro creazione, la 09 produzioni, è una società di produzione e di servizi audiovisivi rivolta ad aziende, istituzioni, associazioni ed enti pubblici e privati. I tre fondatori decidono nel 2009 di associarsi, in occasione della partecipazione al Bando del Comune di Roma “Incubatore d’impresa Start” vinto a settembre dello stesso anno e riservato a imprese high-tech attive nella produzione multimediale. L’anno successivo vincono il bando della Provincia di Roma per l’accesso al “Fondo per la Creatività”.

Campanile, De Nigris e Vicari si avvalgono, durante il loro lavoro, di consolidate esperienze professionali maturate in ambiente cinematografico. Ognuno con le proprie competenze, insieme danno vita a produzioni che si distinguono soprattutto per il gusto cinematografico e per la qualità delle immagini applicate a qualsiasi tipo di prodotto, dallo spot promozionale al lungometraggio. Il risultato è un potenziamento dell’efficacia visiva e comunicativa dell’opera. “Mantenere alta la qualità dei nostri film è il nostro obiettivo primario – spiegano. Grazie alla conoscenza del lavoro di ogni reparto creativo (regia, produzione, fotografia, scenografia, costumi etc) siamo in grado di ottimizzare le risorse a disposizione.”

Ma l’attenzione che rivolgono ai loro prodotti strizza l’occhio anche alla tecnologia, soprattutto alle risorse che la rete può offrire: “lo sviluppo delle tecnologie digitali e la globalizzazione delle reti di comunicazione ci impone di cogliere le opportunità offerte da questo panorama in mutazione. Indirizzando la nostra azione su molteplici piattaforme, vogliamo creare prodotti vendibili sul mercato il cui valore sta nella loro valenza culturale e intellettuale”. L’nteresse condiviso dai tre soci è la collaborazione con la Provincia di Roma, con l’intento di stabilire una comunicazione attiva e diretta con i Comuni “in modo da proporre film efficaci sulla promozione del territorio e sulla valorizzazione della cultura e delle tradizioni. L’intelligente divulgazione, anche internazionale, dei contenuti trasformerà le nostre realtà locali in attrattori turistici e in fonti di crescita economica”.

www.09produzioni.it

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GIOACCHINO DE CHIRICO

Parliamo con Gioacchino De Chirico, giornalista ed esperto di comunicazione, delle diverse modalit della creativit nell’era della comunicazione ibrida, del panorama e dello stato di ‘salute’ della creativit romana. “La creativit essenzialmente un atto sociale. Un atto che ha una radice profonda nella natura umana” spiega De Chirico

Vuole tentare una definizione di creativit?
Il senso dellatto creativo ha fatto esercitare per secoli il pensiero di filosofi, teologi, critici e intellettuali. Nel nostro caso, lontani dal sacro e dal profano, quello che mi sembra interessante pi di tutto la funzione della creativit per migliorare la condizione di se stessi e degli altri. La creativit essenzialmente un atto sociale. Un atto che ha una radice profonda nella natura umana. E luomo, come noto, un animale socievole.

Quali sono gli elementi fondamentali che definiscono l’industria creativa nel settore della comunicazione visiva?
Laspetto pi interessante della comunicazione (visiva) attuale nello sforzo di (re)inventare se stessa a partire dalla dimensione relazionale, nella societ e nel web. unattivit creativa che accetta che il senso trasmigri dal produttore al fruitore. E non si spaventa per le soluzioni aperte e incomplete. Che cerca contributi in altre forme di espressione e di comunicazione. Che si affida agli utenti nelle attivit virali di diffusione. Inoltre va considerato che, per decenni, il senso della vista ha goduto di un privilegio eccessivo rispetto a tutti gli altri. Nulla sembrato esistere al di fuori della vista. Il tatto, lolfatto e il gusto sono quasi scomparsi dalla nostra sfera conoscitiva. Poi le cose sono cambiate. La riscoperta dei cibi biologici, del lavoro manuale, dello slow living, del meticciato culturale, del consumo critico hanno riportato al centro dellattenzione gli altri sensi. Di conseguenza si riscoperto il valore della relazione: tra i produttori e i loro utenti e tra gli utenti stessi.

Quali sono i valori ‘altri’ che lei collega alla creativit? L’attivit culturale, innovativa, ideativa fa bene a ‘cosa’ secondo lei?
C chi pensa che la creativit debba essere finalizzata esclusivamente al mercato: innovare i prodotti o i processi produttivi in nome dellideologia del profitto. Ma la creativit molto di pi. Pu essere finalizzata a una crescita felice e sostenibile. E non affatto detto che, per questo, sia meno remunerativa. Parafrasando un passo di un bel libro recente di Martha Nussbaum Non per profitto (il Mulino): non dobbiamo essere costretti a scegliere tra una forma di creativit asservita al profitto e unaltra forma di creativit finalizzata alla buona cittadinanza. La creativit e la cultura servono a costruire identit collettive, a tramandare la loro memoria e a rendere possibile il dialogo con altre realt. Una societ armonica, nei limiti del possibile, quella che riesce a utilizzare la creativit e la cultura per includere ed equilibrare.

Nella provincia di Roma esiste una “classe creativa”?
E, se s, ha un profilo peculiare, una serie di caratteristiche che possiamo considerare uniche nel panorama romano?

Io credo che gli stimoli pi interessanti si trovino nelle zone di confine. In quelle situazioni in cui si incontrano sensibilit diverse per cultura, provenienza sociale, per consuetudini e stili di vita. Purtroppo a Roma, oggi, rischiano di affermarsi spinte allesclusione che sono molto lontane dalla natura della citt, fatta di mescolanze e di accostamenti non convenzionali. Per fortuna per Roma tende a vivere con scetticismo le mode e le tendenze. Non sempre ha gettato via il guardaroba della stagione precedente per comprare il nuovo. Ha invece mantenuto piccoli e grandi magazzini di memoria che sono oggi diventati dei giacimenti di simboli e di criteri estetici. In questo Roma senzaltro una citt ineguagliabile. I creativi pi liberi e sensibili creano dei felici corto circuiti tra memoria, nuove consonanze, simboli e segni che provengono da luoghi tra loro lontani. Riescono a farlo meglio se vivono allinterno delle situazioni meno codificate che la sociologia pu definire difficili.

Quali sono, secondo lei, gli indicatori pi interessanti dello stato di ‘salute’ della creativit romana?
Lindicatore pi forte dato dalla vivacit di quei soggetti che, di fronte alle difficolt, si sono messi a cercare i loro pubblici. Non si sono limitati a produrre, ma hanno cercato dialogo e relazioni. In pratica hanno reso conseguenti anni di ragionamenti sulle modalit di fruizione della cultura e della creativit. Ci ricordiamo quando si criticavano gli spazi canonici e sacri della fruizione culturale? Bene oggi che vogliono chiudere i cinema, i teatri, le librerie e i musei perch non danno da mangiare, i creativi e i produttori di cultura provano a far diventare tutti gli spazi urbani teatro, libreria, museo e cinema. Non aspettano che il pubblico vada da loro ma, al contrario, vanno loro dal pubblico. Non solo, sempre pi spesso si assumono anche il compito del formatore. Non solo spettacolo ma partecipazione e condivisione, insegnamento e scambio. Nella comunicazione interessante vedere come gli strumenti unidirezionali come il marketing e ladvertising stiano lasciando il passo ad altre forme pi complesse ed efficaci di espressione e di promozione. Queste forme attingono allarte contemporanea e diventano anche comunicazione. Escono dagli spazi canonici della pubblicit in strada o sui giornali per diventare performance.

A che cosa dovrebbero portare (o hanno portato) gli investimenti fatti e da fare in campo creativo?
Certamente a facilitare il circuito della conoscenza e della condivisione. Produzione, formazione, fruizione devono poter essere percepiti per quello che sono: un ambito unico gi interno alla societ. Il mercato un elemento di questo agire sociale che deve sottostare alle regole della societ e non determinarle. Chi produce, in qualsiasi ambito, deve poter uscire dalla logica del make and sell e capire quanto siano importanti i contesti, le atmosfere, le community e i simboli. In questo modo anche aziende apparentemente lontane dalle logiche creative potranno trovare nuovi principi identitari, dialogare con i loro pubblici in modo corretto e produrre ricchezza per s e per la societ.

Esiste un caso estero o italiano di “trattamento” riservato alla classe creativa a cui dobbiamo guardare con successo?
Se si valorizza la mistura delle caratteristiche dei diversi ambienti, non ha senso cercare dei modelli. Ognuno modello di se stesso. Molto per pu fare la pubblica amministrazione per favorire la nascita dei presidi sul territorio, gli scambi e gli incontri. Abbassare o abbattere le barriere fiscali per la cultura e la creativit. Aiutare le nuove esperienze nella fase di start up. Ma, soprattutto, iniziare a impegnarsi di nuovo per la crescita della domanda di cultura e creativit, in qualit e quantit.

Esiste unesperienza che considera esemplare per le sue competenze e capacit? Quale?
Pi che una singola esperienza, mi sembrano interessanti i molti fermenti dal basso che si registrano in diversi campi della vita quotidiana. Per i consumi alimentari sono nati a decine i GAS, Gruppi di Acquisto Solidale. In ambito editoriale i gruppi di lettura. Per gli spettacoli dal vivo penso alla qualit degli artisti di strada. Penso alle attivit virali e di guerrilla che si sposano e si confondono con le performance artistiche, i flash mob, le mobilitazioni civili, la comunicazione non convenzionale in genere. come se lestro creativo delle persone, giovani ma non solo, sia stato riacceso dalla riscoperta della dimensione sociale della vita quotidiana.

Gioacchino De Chirico esperto in comunicazione, consulente di aziende ed enti pubblici e privati oltre che ideatore e organizzatore di eventi. Giornalista, collabora con il servizio cultura del Corriere della sera, edizione romana. In qualit di autore e di conduttore ha collaborato con radio, televisione e diversi quotidiani. docente universitario a contratto presso lUniversit del Molise, ha ideato e dirige corsi di alta formazione e insegna in master e corsi per aziende e Istituti, pubblici e privati. Socio Ferpi, ha diretto societ di comunicazione di cui stato anche amministratore delegato. autore di articoli, saggi e dispense su argomenti di comunicazione e sul tema dellorganizzazione e ideazione di eventi. In particolare, si occupa di editoria, arte, cultura e di comunicazione non convenzionale.

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FABRIZIO FERRARI RIFF

Il 15 Febbraio presenta la prima serata dell�XI Edizione del Rome Independent Film Festival all�Akab

�Il Riff – Roma Independent Film Festival nasce dalla passione per il cinema e dalla ferma volont� di sostenere, promuovere e far emergere quel mondo di immagini che risulta sempre pi� difficile vedere proiettato nelle sale cinematografiche. Il vero protagonista del Festival � proprio il cinema indipendente, italiano e straniero�.

 

Fabrizio Ferrari, direttore artistico del Riff, � attivo dal 1998 nel campo del cinema e degli eventi culturali; dopo aver collaborato con David Stephenson, Darren Brisker e Albert deQuay, direttore del Santa Monica Film Festival, nel 2001 fonda l�Associazione Culturale Roma Independent Film Festival, con lo scopo di creare occasioni di incontro e di visibilit� per i cineasti indipendenti di tutto il mondo e per filmografie altrimenti escluse dai circuiti pi� commerciali. �Il Festival � una piattaforma di lancio per giovani artisti, registi e autori e, allo tempo stesso, una finestra per il pubblico aperta sul mondo. Cerchiamo di proporre prodotti sempre nuovi, presentando pellicole provenienti da ogni Paese e molto spesso in anteprima mondiale o europea. Inoltre, promuoviamo una serie di manifestazioni cinematografiche periodiche e incontri pubblici specifici e tematici. Il nostro scopo � quello di dare spazio ai nuovi autori, sostenere concretamente i giovani sceneggiatori nella realizzazione dei loro progetti e creare una community tra registi, produttori e distributori indipendenti�.

Il programma del Riff prevede non solo proiezioni ma anche seminari, mostre e incontri con registi, autori ed esperti del settore rendendo il Festival un luogo d�incontro e di scambio di esperienze. In questi anni, l�impegno nella distribuzione e nella promozione delle opere in concorso al Riff ha creato una rete di oltre quindici partnership con Festival internazionali, trovando appoggio e sostegno anche da parte istituzionale nel Ministero degli Affari Esteri, negli Istituti italiani di cultura e nelle Ambasciate di molti paesi stranieri. �Nell�ultima edizione (la nona) abbiamo dato particolare rilievo alle tematiche legate all�ambiente, al lavoro e alle questioni sociali e internazionali, con uno sguardo alle opere provenienti dall�Est Europa dove sta nascendo un nuovo cinema indipendente. In calendario abbiamo avuto pi� di 150 opere tra lungometraggi, documentari, cortometraggi e film di animazione.
La giuria che valuta i lavori � composta sia da rappresentanti delle istituzioni sia da addetti ai lavori che rappresentano un elemento fondamentale per rendere fruibili al pubblico opere e talenti altrimenti costretti in un circuito pi� ristretto�.

Il Riff non � solo un Festival di cinema indipendente ma un laboratorio creativo e uno spazio di dibattito aperto a tutti coloro che amano il cinema in ogni sua forma. �Il nostro intento � quello di avvicinare il pubblico della capitale alla forma di comunicazione cinematografica e al suo impatto critico e formativo. � opportuno dare spazio e voce a tutti. Solo eliminando ogni tipo di emarginazione artistica la Roma del futuro potr� migliorare�.
www.riff.it

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GOLDIECHIARI

Fino a maggio in mostra a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, per promuovere l’arte contemporanea insieme ai 9 artisti di Roma Creativa

Non molto tempo fa Alessandra Mamm su LEspresso, le collocava nella generazione di artisti che stanno rileggendo la storia recente, cos piena di omissioni e di vuoti di memoria. E proprio sul vissuto collettivo maldestramente rimosso si concentrata lattenzione di Sara Goldschmied (classe 1975) ed Eleonora Chiari (1971), unite in un progetto artistico che si firma goldiechiari, dalla crasi del cognome. Genealogia di Damnatio Memoriae il titolo del ciclo che ha visto una prima installazione nel 2010 al Museion di Bolzano. Si tratta di alberi che hanno le cortecce incise con le date e i luoghi delle stragi italiane, a cui mancano ancora i perch. una ricerca sugli eventi che dobbiamo dimenticare, per ricordarci di essere italiani spiega Sara. Di alberi vorrebbero piantarne ancora, le due goldiechiari, per creare boschetti della memoria dove le lapidi non bastano. sempre Sara a spiegare: Il nostro un anti-monumento, perch un albero qualcosa che cresce. un elemento vivente a ricordare un tempo che si fermato. Le due artiste sentono di appartenere a una generazione che si fa domande. Molti artisti lavorano con gli archivi, il momento delle rivisitazioni. chiaro che se non sappiamo chi siamo non abbiamo neanche gli strumenti per fare una riflessione sul presente. Il duo ha base a Roma ma ha gi conquistato una platea internazionale con una presenza a Shanghai nel 2010 (al MOCA) e rapporti con gallerie a Bruxelles, New York e Santiago del Cile. Una partecipazione importante anche alla Biennale di Venezia nel 2009, nel Padiglione dellUrgenza, nella collettiva The Fear Society. Ci siamo conosciute in camera oscura racconta Sara. Per tre anni abbiamo solo sperimentato, poi siamo uscite allo scoperto e l nato goldiechiari. Con il carattere che vediamo adesso? I lavori dellinizio li consideriamo ormai un po lontani: erano legati a un immaginario del corpo, agli stereotipi della figura femminile. Oggi la riflessione seria ma il modo di osservare la realt rimane quello ironico. E come ha scritto di loro Bartolomeo Pietromarchi goldiechiari esplorano i confini dei nostri preconcetti, individuali e sociali, con un approccio provocatorio sempre giocato sul sottile confine tra ironia e parodia, spiazzamento e dtournement visivo e semantico.

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MONICA SCANU

La citt, il territorio e la creativit, Monica Scanu riflette sul legame e sul rapporto tra questi elementi. Un flusso di pensieri e di opere che negli ultimi anni lavora sulla citt ma anche con la citt, con un continuo e florido scambio intellettuale.

Vuole tentare una definizione di creativit?
Io trovo che il termine creativit sia oggi abusato e quindi un po logoro. E questo in un paese che ha circa 160.000 diversi lemmi da utilizzare, secondo laustero Grande Dizionario della Lingua Italiana di Salvatore Battaglia. Parlerei piuttosto di una capacit di visione e di connessione, di unaltra energia, di una attitudine a risolvere i problemi e gli stati di crisi con approcci multidisciplinari.
Quali sono gli elementi fondamentali che definiscono l’industria creativa nel settore che lei ha approfondito?
A mio avviso lelemento fondamentale saper nuotare. Ovvero imparare a governare le situazioni difficili imparando o meglio inventando le tecniche di sopravvivenza pi adatte, e adattando gli strumenti noti e a disposizione alle nuove situazioni. E poi elementi fondamentali sono quelli che ho disegnato nel primo scenario di architettura e design per RomaCreativa: un grande impegno, lorganizzazione, loperare in pi campi – dal progetto allintervento artistico, linvestire in ricerca e formazione.

Quali sono i valori altri che lei collega alla creativit? L’attivit culturale, innovativa, ideativa fa bene a cosa secondo lei?
Se vogliamo parlare di fare bene a qualcosa o a qualcuno certamente ogni attivit intellettuale con caratteristiche di novit e di energia indispensabile per la crescita e levoluzione delle persone e delle collettivit. A mio modo di vedere la creativit, come sopra definita, ovvero lenergia creativa lossigeno nella vita delle persone.

Nella provincia di Roma esiste una “classe creativa”? E, se s, ha un profilo peculiare, una serie di caratteristiche che possiamo considerare uniche nel panorama romano?
Facendo riferimento alla definizione di
Richard Florida sicuramente esiste, come dimostrato anche dalle ricerche sviluppate in Italia dallo stesso Florida. La classe creativa romana, in cui per romana intendo la grande area metropolitana costituita dalla citt e dal suo territorio provinciale, profondamente permeata e condizionata dallesperienza quotidiana di vivere qui, in questambiente culturale scenografico e appassionante, ma anche pigro e molto legato ai tempi e ai modi della politica. La sua unicit data dal fatto che se vivi e studi in questa citt, il pensiero e lattivit progettuale diventano il frutto, il condensato o lastrazione di quello che abbiamo attorno. E poi ci sono le capacit creative e artigianali nel settore del costume, ad esempio, dellindustria vicina al cinema e alla televisione, che sono una caratteristica tutta romana. Un altro grande atout quello di ospitare la pi grande comunit intellettuale internazionale rappresentata dai borsisti e dagli studiosi ospitati nelle accademie e negli istituti di cultura stranieri a Roma: un flusso di pensieri e di opere che negli ultimi anni lavora sulla citt ma anche con la citt, con un continuo e florido scambio intellettuale.
Quali sono secondo lei gli indicatori pi interessanti dello stato di salute della creativit romana?
I numeri di giovani professionisti che si affacciano al mondo del lavoro, di artisti, di operatori culturali. La presenza di iniziative non originali ma proposte per la prima volta a Roma come (re)load di
Gian Maria Tosatti che si concluder a marzo 2011. Un modello di progetto culturale incentrato su arte, teatro e architettura contemporanea limitato nel tempo che trova collocazione fisica in spazi momentaneamente non utilizzati, come il deposito ricambi di un negozio di automobili al Pigneto utilizzato per ledizione romana. Una voglia di creare occasioni di scambio culturali, di mettere insieme competenza e profili diversi, di sperimentare nuovi modelli per operare sui territori.
A che cosa dovrebbero portare (o hanno portato) gli investimenti fatti e da fare in campo creativo?
Mi sembra che in particolare da alcune istituzioni siano stati fatti interventi efficaci in questo ambito, interventi finalizzati a creare delle reti, a far conoscere e comunicare le realt creative del territorio, a stimolare il dibattito culturale sul tema. Quello che andrebbe fatto supportare con investimenti: innanzitutto le realt creative che non sono autonome- penso ad esempio ai piccoli artigiani e ai designer auto produttori presenti sul territorio che vanno sostenuti e aiutati a mantenere le loro sedi lavorative nel centro storico e nei quartieri; poi le iniziative che mettono in moto le idee, gli operatori pubblici e privati, i luoghi dellarea metropolitana; e soprattutto la formazione, attivando e creando corsi brevi e professionalizzanti (efficace si rivel ad esempio il modello dei diplomi universitari in Disegno Industriale) al livello medio, e scuole-botteghe al livello pi alto per formare una nuova classe di persone con capacit di visione e skills specifiche in settori creativi.

Esiste un caso estero o italiano di “trattamento” riservato alla classe creativa a cui dobbiamo guardare con successo?
Io guardo con molto interesse ad alcuni luoghi in cui si sviluppa la creativit in Italia e allestero: come ad esempio la
Fondazione Forma per la Fotografia di Milano che diventata la Casa della Fotografia in Italia. interessante innanzitutto per gli operatori coinvolti: Contrasto, la Fondazione Corriere della Sera e lAzienda Trasporti Milanese. Poi per il luogo: si tratta di una ala ristrutturata del deposito dei tram del quartiere Ticinese di recente trasformata in piattaforma culturale. E soprattutto per le funzioni: un programma culturale incentrato sulla fotografia che si avvale di un grande spazio ad essa dedicato con varie aree espositive, di spazi per proiezioni, dibattiti ed attivit didattiche, di una libreria specializzata, di una galleria per opere destinate alla vendita e di un ristorante. Oppure un altro esempio pi destrutturato come lo Studio 427 collocato in una ex fabbrica di gazzose in una zona degradata della citt di Palermo, nato da una idea di Alfred Von Escher: si tratta di un luogo pensato per il lavoro e per la realizzazione di progetti, di una officina e una falegnameria di restauro e produzione, uno spazio di co-working per progettare e realizzare opere e installazioni di arte contemporanea e design, e anche come luogo di prova per il teatro. O ad altri esempi storici come la Friche di Marsiglia o il Chantier 109 di Nizza (la riqualificazione dellex mattatoio).
Esiste una esperienza che considera esemplare per le sue competenze e capacit? Quale?
Ne esistono almeno due. Mi riferisco innanzitutto allesperienza formativa sviluppata con la scuola
Domus Academy di Milano e con lIRFI, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma, il Master in Cultural Experience Design and Management. Un master di design incentrato sullesperienza culturale e turistica a Roma sviluppato con un metodo meta-progettuale e multidisciplinare, che ha visto nei suoi due anni di vita partecipanti per lo pi stranieri e con differenti background culturali. Probabilmente un progetto ambizioso e sviluppato in tempi non maturi, ma nel quale erano gi presenti in nuce quelli che dovrebbero essere gli elementi degli ambienti in cui si sviluppa la capacit di visione e di connessione. La seconda stata quella sviluppata durante il mio anno di collaborazione con lex Assessore alle Politiche Culturali e della Comunicazione Umberto Croppi, persona con una grande capacit di visione e di immaginare scenari: un periodo in cui alla luce delle caratteristiche della citt e del pi generale stato di crisi sono stati fatti grandi interventi in ambito culturale innescando circoli virtuosi fra le istituzioni, gli operatori, gli sponsor e utilizzando come volano fra gli altri larte e larchitettura contemporanee.

Monica Scanu, architetto, si occupa di experience design e architettura. Tra il 2007 e il 2009 direttore a Roma del Master in Cultural Experience Design and Management di Domus Academy e IRFI, uniniziativa formativa incentrata sullexperience design e sulla citt di Roma, organizzata da Domus Academy e IRFI, azienda speciale della Camera di Commercio di Roma. stata docente presso il Corso di Laurea di Disegno Industriale alla Seconda Facolt di Architettura Ludovico Quaroni di Roma e, fino al 2009, presso il Design Culture and Management Program al Bilgi University di Istanbul. Nella capitale turca ha inoltre organizzato, in collaborazione con lazienda Moleskine, il progetto Detour My Detour. Dal 2010 fa parte dello staff dellAssessore alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma, Umberto Croppi. Coordina il progetto Cultura Internazionale a Roma, piattaforma di collaborazione nellambito di progetti culturali fra il Comune di Roma, le Accademie e gli istituti di Cultura stranieri a Roma. Nel 2009 ha fatto parte della giuria del Premio Cavalierato Giovanile e del Concorso di idee per prodotti di merchandising museale indetto da Ztema. Fa parte della redazione della rivista DIID, Disegno Industriale Industrial Design, ed stata co-direttore del magazine 7thFLOOR. Sempre nel 2009 ha collaborato alla direzione artistica di FotoGrafia – Festival Internazionale di Roma. Ha partecipato con la Venice International University e lo IUAV di Venezia a un progetto inserito nel programma della prossima Biennale di Architettura. Ha curato, insieme ad Andrea Granelli, il volume (re)design del territorio. Design e nuove tecnologie per lo sviluppo economico dei beni culturali pubblicato da Fondazione Valore Italia. Di recente nomina la sua collaborazione con l’ufficio “Citt Storica di Roma Capitale”, Assessorato all’Urbanistica.

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GIUSEPPE PIETRONIRO

Fino a maggio tra i 9 artisti di Roma Creativa in mostra a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, per promuovere l’arte contemporanea

Il limite un margine e un orizzonte, qualcosa oltre cui andare, una domanda da condividere con chi guarda lopera darte, per Giuseppe Pietroniro, artista nato a Toronto nel 1968, che ha scelto Roma come citt dove vivere e lavorare. Tra le sue partecipazioni importanti vanno ricordate T2 Torino Triennale, 50 Lune di Saturno collettiva a cura di Daniel Birnbaum, e la mostra EXIT alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Tra gli artisti selezionati per la mostra When in Rome, la collettiva della Fondazione DEPART con il supporto della Provincia di Roma allIstituto Italiano di Cultura di Los Angeles, Pietroniro , soprattutto, uno dei Nuovi Arrivi del MACRO, il museo darte contemporanea della capitale. Oltre al Premio Cairo, nel 2008, Giuseppe Pietroniro vanta varie presenze allestero. Nel momento in cui esce il volume Giuseppe Pietroniro sta preparando una installazione per la prossima collettiva alla Fondazione Merz, dal titolo Risonanza. Un lavoro che ancora una volta intende spiazzare lo spettatore, ponendo la questione tra quello che le immagini mostrano e quello che la realt. come se creassi una grande illusione – spiega lartista – La domanda che cerco di porre con le mie opere , Qual in fondo la realt: quella che vivi o quella che ti fanno vivere?. Si tratta di una riflessione sulla manipolazione e lautenticit che hanno perso i loro confini, che sono ormai indistinguibili. Io come tanti altri artisti, leggo i giornali e mi interrogo sul mondo. Siamo sicuri che la rappresentazione che ci forniscono del mondo sia davvero la verit? Il mio un lavoro che fa domande e, al tempo stesso, anche una riflessione sullarte e sulla sua funzione. E c una riflessione sulla funzione di un museo, nellopera scelta dal Museo della capitale che si intitola appunto: Interno MACRO Roma (2010). Il progetto fotografico qui ti pone la domanda: uno specchio? reale?. Quelle di Giuseppe non sono semplici foto ma vere e proprie installazioni, dove limmagine – anche 2x3m – mira ad inghiottire lo spettatore.Quando scatto allestisco un vero e proprio set, lavoro ancora in analogico, con banco ottico, spiega. Da dove viene questa attenzione verso il limite, il rovesciamento? Fare domande unurgenza. Una condizione che vivo, non qualcosa che faccio. E se devo citare un artista che ha influenzato il mio percorso Magritte, lopera Ceci nest pas une pipe mi ha aperto gli occhi. Larte concettuale deve molto alle poche parole contenute in quella creazione.

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LUANA PERILLI

Tra i 9 artisti di Roma Creativa dal 3 febbraio in mostra a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, per promuovere l’arte contemporanea

Fotografia, scultura, video, collage e animazione in stop motion: sono solo alcuni dei mezzi espressivi utilizzati da Luana Perilli. Lartista romana muove i primi passi nel 2003 dallAccademia di Belle Arti della capitale e, negli stessi anni, coltiva una formazione teatrale. La Perilli studia i meccanismi della narrazione e della memoria fissando da un lato i processi di apprendimento, dallaltro le alterazioni della percezione di elementi familiari. una tensione antropologica e cognitiva da cui nascono anche progetti di arte pubblica e opere site-specific. Nei suoi lavori la sfera tra pubblico e privato si contamina e si confronta con gli stereotipi linguistici della societ e della collettivit. Luso di diverse tecniche, in questi anni, ha permesso allartista di contaminare un mezzo con un altro fin dallapproccio: Guardo alla scultura con alcune prerogative del video e ai lavori tridimensionali aggiungo spesso elementi cinetici o di variazione delle luci che li rendono animati – spiega lartista – Nella stessa maniera mi avvicino agli spazi pubblici inserendo elementi audio mentre per i lavori su carta prediligo una tecnica scultorea di cancellazioni, tagli e sottrazioni. E confida Mi piace darmi delle regole del gioco per ogni progetto. Muovendomi attraverso questa struttura cerco di dare spazio alla memoria, alla narrazione e alla riflessione personale. In questa maniera mi sembra di riuscire a bilanciare meglio sistematicit e spontaneit e proprio da questa necessit personale ha origine la scelta di dedicarmi alle arti visive. Non insegue loriginalit ad ogni costo, in quanto ci che realmente lappassiona la possibilit di mantenermi in un costante stato di apprendimento e di verifica. Per questo lavoro con mezzi differenti e per ogni progetto mi prendo un periodo di approfondimento teorico e pratico in cui entrambi gli aspetti sono dei vasi comunicanti. Da poco Luana ha collaborato col museo MACRO: stata una bellissima esperienza, ho molta stima del lavoro delle fondazioni sul territorio e spero di poter approfondire il rapporto con loro. Quando sar morta vorrei una grande personale al MAXXI. I posteri, si sa, gestiscono meglio lo stress dei grandi allestimenti antologici.

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ANDREA GRANELLI

La citt, il territorio e la creativit: a colloquio con Andrea Granelli sul concetto poliedrico di creativit a partire dagli aforismi di illustri pensatori, da Einstein a Munari da Valry a Picasso.

La citt, il territorio e la creativit
Vuole tentare una definizione di creativit?

Sulle definizioni si sono esercitati fiumi di intellettuali, professori, consulenti e non penso di poter aggiungere valore. Il concetto poliedrico e polimorfico e ogni definizione soffoca la creativit. Quello che posso fare citarvi alcuni brucianti aforismi che colgono aspetti parziali ma a mio avviso autentici della creativit: I problemi non possono essere risolti con la stessa cultura che li ha generati (Albert Einstein).
Le mie idee sono le mie puttane… lasciare questa per un’altra, fermarle tutte senza fermarsi con nessuna … (Diderot).
Quando il progettista povero di idee spesso usa materiali molto preziosi (Bruno Munari).
Il peggior nemico della creativit il buon gusto (Pablo Picassso).
Un poema non mai finito, solo abbandonato (Paul Valry).
Il talento un malessere liquido. Tutti abbiamo dei malesseri, ma generalmente rimangono solidi, statici e ingombranti. Negli artisti il malessere diventa liquido, si sposta in altre parti del cervello e inizia ad interagire con l’immaginazione (Sidney Pollack).
Quali sono gli elementi fondamentali che definiscono l’industria creativa nel settore delle nuove tecnologie?
La capacit e sensibilit di usare (o far usare) le nuove tecnologie in maniera nuova ma soprattutto utile e capace di dare senso allutilizzo. Una (nuova) tecnologia non deve stupire ma tranquillizzare, deve creare complicit e intimit e non timore e sospetto, non deve essere sbattuta davanti allutente ma deve essere nascosta e vegliare lutente come un angelo custode .
Quali sono i valori ‘altri’ che lei collega alla creativit?
L’attivit culturale, innovativa, ideativa fa bene a ‘cosa’ secondo lei?

La creativit va unit alla responsabilit, a un pensiero etico che vuole produrre cose utili, cambiare il mondo in meglio, ridurre le disuguaglianze; di questi tempi non basta produrre cose nuove e carine.
Nella provincia di Roma esiste una “classe creativa”?
E, se s, ha un profilo peculiare, una serie di caratteristiche che possiamo considerare uniche nel panorama romano?

Certamente s – anche se poco nota e spesso si auto-rappresenta in maniera stereotipata (come un po tutte le classi creative della contemporaneit). Il vivere in una citt darte, in una metropoli complessa, in un territorio dove il turismo culturale, lindustria audiovisiva, il software e le telecomunicazioni, laerospazio sono settori trainanti caratterizza i giovani creativi e li orienta verso specifici ambiti.
Quali sono secondo lei gli indicatori pi interessanti dello stato di ‘salute’ della creativit romana?
La produzione di cose utili e il racconto del tessuto creativo come realt esistente, sana, dinamica e soprattutto con la voglia di cambiare il mondo. Ci particolarmente importante in una citt come Roma dove la fissit (legata alla presenza di capolavori dellantichit tuttora presenti e incombenti ma anche di una classe politica e amministrativa particolarmente statica e poco visionaria – per non dire di peggio) uno degli aspetti pi fortemente legati allidentit della citt eterna.
A che cosa dovrebbero portare, (o hanno portato) gli investimenti fatti e da fare in campo creativo?
A creare maggiore attenzione (politica e mediatica) sul tema e permettere a un po di giovani di sperimentare le proprie capacit e sensibilit.
Esiste un caso estero o italiano di “trattamento” riservato alla classe creativa a cui dobbiamo guardare con successo?
Non credo molto ai casi di successo trapiantabili ad altri contesti (soprattutto a quello italiano, noto in tutto il mondo per la sua specificit e refrattariet ad accettare soluzioni premasticate). Ritengo che lideale sia fare in modo che la classe creativa diventi un aspetto normale di una societ sana e che guarda al futuro. Fintanto che si parla dei diversi e si impongono le quote rosa .
Esiste unesperienza che considera esemplare per le sue competenze e capacit? Quale? Il caso che consider pi interessante certamente Torino – citt simbolo della cultura industriale – che ha reagito alle lacerazioni derivanti dalla sua forzata de-industrializzazione e de-Fiatizzazione in maniera energica e diffusa. Si sviluppato infatti un vero e proprio tessuto economico e sociale di tipo post-industriale (enogastronomia, turismo e beni culturale, arte contemporanea, design…) grazie non solo ad una politica sapiente guidata dallalto (olimpiadi, musei di arte contemporanea, Torino capitale mondiale del design, leadership nelle innovazioni eno-gastronomiche) che per si alimentata da un molte iniziative giovanili dal basso.

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STEN & LEX

Tra i 9 artisti di Roma Creativa dal 3 febbraio in mostra a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, per promuovere l’arte contemporanea

Siamo stati un caso anomalo anche nellimmaginario che abbiamo proposto e proponiamo. Forse ai primordi abbiamo realizzato quelle icone Pop che accomunano la maggior parte degli stencilers ma ce ne siamo presto distaccati realizzando ritratti di persone anonime e figure prese dalla nostra cultura cristiana. Con queste parole si definiscono Sten & Lex, pionieri dello stencil graffiti in Italia che iniziano la loro attivit a Roma nel 2001 con i primi stencil raffiguranti icone dei b-movies come Bruce Lee, il Tenente Colombo, Dirty Harry per poi concentrare lattenzione su volti anonimi: abbiamo cominciato dieci anni fa quando ancora il concetto di street art non era ben chiaro come lo oggi. Non avevamo un background da writers n da scuola di Belle Arti. Dal 2004 a oggi siamo cambiati. Ritagliare stencil frustrante, non unarte istintiva. tecnica, unarte formale. Quello che stiamo cercando di fare in questi anni rendere lo stencil un mezzo despressione, non una semplice tecnica. Lo stencil non pi il nostro unico mezzo e da qualche anno, sia per strada sia in galleria, realizziamo poster che ci piace vedere invecchiare. Non siamo pi legati in maniera ossessiva alla tecnica quanto a quello che ci piace dire. Nel corso della loro carriera Sten & Lex hanno partecipato a numerosi Festival internazionali tra cui il Cans, organizzato da Banksy a Londra nel 2008 e il Nuart a Stavanger (Norvegia), e hanno realizzato poster e stencil in Francia, Spagna e in tutta Italia, da nord a sud: la nostra produzione artistica aumentata notevolmente grazie anche alla decisione di prendere in affitto uno studio a San Lorenzo, lo studio gallery OfftheStreet che condividiamo con Lucamaleonte e la pittrice Eugenia Lecca; la nostra base operativa e per ora il luogo di riferimento per gli street artists internazionali come i gi ospitati Above e lAtlas. Sten & Lex sono riconosciuti e apprezzati al livello internazionale per aver introdotto la mezzatinta (hole school) nella tecnica stencil: chi, come noi, importa la street art e lo stencil in Italia viene visto come un eroe in patria. Allestero siamo molto apprezzati per aver introdotto la mezzatinta, qui in Italia siamo i pionieri dello stencil. Naturalmente la cosa ci fa piacere ma sappiamo che nellarte i pionieri non esistono. Per quanto riguarda Roma e, pi in generale lItalia, il punto di forza e di debolezza di entrambe che sono distaccate e lontane dal resto del mondo. E cos, anche se il web accorcia le distanze, a Roma arriva tutto con ritardo e si fa una fatica spaventosa per emergere. Per, se riesci qui, riesci dappertutto. Dal punto di vista architettonico ci piacerebbe che tutto il nuovo che si continua a costruire, come i brutti palazzi usati solo come dormitori, venissero distrutti. Fosse per noi, bisognerebbe salvare solo lantico e il decadente.
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MASSIMILIANO TONELLI

La citt, il territorio e la creativit dal punto di vista dellarte. Ne parliamo con Massimiliano Tonelli che considera lattivit culturale come un vero e proprio ‘bene’ che fa bene alleconomia.

Vuole tentare una definizione di creativit?
Non una definizione. uno stato danimo, diciamo cos. Ebbene, la creativit tutto ci che contamina e fertilizza positivamente gli altri settori, a lei circostanti, delleconomia. Senza la creativit, insomma, tutto il resto non voglio dire che non va, ma va a stento. Ecco perch cos strategica e cruciale.
Quali sono gli elementi fondamentali che definiscono l’industria creativa nel campo dell’arte?

Due elementi principali. La formazione e la produzione. In una citt che vuole accrescere e coltivare una propria classe creativa sono fondamentali questi elementi: lelemento formativo (universit allavanguardia, accademie) e lelemento produttivo (residenze, studi, disponibilit di spazi per atelier a costi contenuti).
Lattivit culturale, innovativa, ideativa fa bene a cosa secondo lei?

Come dicevo sopra, fa bene alleconomia. Un contesto urbano o un territorio dove alto il tesso di creativit e dove folta la classe creativa, come la intendeva Richard Florida, un territorio pi ricco, dove ci sono maggiori opportunit e dove la qualit della vita elevata.
Nella provincia di Roma esiste una classe creativa? E, se s, ha un profilo peculiare, una serie di caratteristiche che possiamo considerare uniche nel panorama romano?

Assolutamente s. La classe creativa romana deve aumentare, ma gi esiste. Basti pensare allindotto della tecnologia, sulla Tiburtina. O a quello che ruota attorno al cinema, che una grande industria per la citt. C poi la moda e, in particolare, lartigianato deccellenza che in crescita e che alcuni operatori stanno giustamente cercando di potenziare. Non da trascurare laspetto enogastronomico, in una citt che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante pur non arrivando ai ben noti livelli spagnoli degli Anni Novanta e degli Anni Zero. Infine c, ovviamente, larte contemporanea. Ci sono oggi tanti musei e centinaia di gallerie. Dieci anni fa non cera nulla
Quali sono secondo lei gli indicatori pi interessanti dello stato di salute della creativit romana?

Lindicatore principale la partecipazione. Il numero di persone che partecipano a iniziative a vario titolo collegate alla creativit. una moltitudine di gente incredibile, che fa ben sperare.
A che cosa dovrebbero portare (o hanno portato) gli investimenti fatti e da fare in campo creativo?

Lobbiettivo degli investimenti deve essere quello di aumentare il numero degli esponenti della classe creativa presenti in citt. Questo si deve fare. La percentuale della classe creativa sulla totalit della popolazione deve aumentare. E su questo occorre investire.
Esiste un caso estero o italiano di trattamento riservato alla classe creativa a cui dobbiamo guardare con successo?

La ‘Classe Creativa’ non va trattata come un ghetto o una minoranza da tutelare. Deve crescere e cresce allinterno di un generico buon governo della cosa pubblica. Se vogliamo estendere, un trattamento, seppur involontario, stato quello scaturito a Berlino negli anni Novanta: il mercato immobiliare permetteva il trasferimento in citt, a pochissimo costo, di un gran numero di creativi e questo ha determinato il pi formidabile esodo di designer, musicisti, artisti, stilisti da tutte le citt verso una. Berlino cos diventata ed ancor oggi una citt che leader al mondo grazie alla sua classe creativa, nonostante i problemi economici che strutturalmente la affliggono.

Massimiliano Tonelli (Roma, 1978) si laureato a Siena in Scienze della Comunicazione. Ha moderato convegni, scritto saggi di cultura contemporanea e urbanistica, intervenuto su diverse testate (Radio24, TimeOut, Formiche, Campus) e dal 1999 al 2011 ha fondato e diretto Exibart. Dal marzo 2011 ha fondato la testata Artribune.

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FABIO QUARANTA MOTELSALIERI

Laboratorio di idee che presenta per AltaRoma AltaModa la nuova collezione dello stilista, artista e designer austriaco: Poell

Quale sia la mia attivit e come sia nata sempre difficile definirlo. Sicuramente la combinazione di una serie di circostanze con lostinata tenacia di voler fare un buon lavoro. Ogni giorno cerchiamo di stravolgere la normalit cercando continui stimoli nel cambiamento. Nato nel 1977, Fabio Quaranta vive e lavora a Roma. Artista poliedrico, nel corso della sua carriera Fabio partecipa a numerose installazioni e mostre in Italia e allestero ospitate presso il Rialtosantambrogio, lAngelo Mai e il Brancaleone di Roma, la Fonoteca di Napoli e lApartment Galerie di Berlino. Nel 2004 Fabio d vita al marchio FQ e, contemporaneamente, produce la prima scarpa customizzata e di produzione limitata, FQ Shoes con la quale partecipa alla manifestazione AREA organizzata dallAssociation International des Artistes Indipendentes a Parigi presso lspace Saint Martin. Nel 2006 FQ si trasforma in un total look e prende il nome di FQR, sfilando a Parigi nellspace Saint Martin con la prima collezione di abbigliamento per uomo. sempre nel 2006 che Fabio si trasferisce nel Motelsalieri a Roma. Motelsalieri nasce nel 2006. un luogo che fugge le definizioni, dove, flussi, visioni, incontri e ogni altro esperimento creativo, si fondono per animare lo spazio e generare idee. Il nome Motelsalieri richiama una fusione ambigua, quella tra Antonio Salieri, compositore noto per la presunta rivalit con Mozart, e il motel come luogo ospitante, aperto. Nasce dal desiderio di esprimere marcatamente una vocazione, un nuovo concetto di spazio, un laboratorio dove vengono proposte combinazioni artistiche, oltre i confini di unetichetta. Nel 2007 Fabio Quaranta fonda un collettivo che si occupa di comunicazione creativa e lavora sotto lo pseudonimo di Antonio Salieri, mentre nel 2009 insieme a Grace Fisher apre lo store allinterno del Motelsalieri. Il Motelsalieri frequentato da artisti che provengono da situazioni non convenzionali e la nostra passione per questi diversi campi ci porta a lavorare a un immaginario comune. Siamo convinti che esiste un confine, anche se a volte sottile, tra arte, musica e design, ma ci non toglie che un grande artista come David Tibet (musicista e fondatore dei Current 93, gruppo storico del folk apocalittico londinese) non possa avere parallelamente una florida carriera da artista visivo. Tra gli artisti presentati al Motelsalieri: Naki Knife, Cristian Bugatti, David Tibet, Orazio Battaglia, Simone Pappalardo, Daniel Johnston, Stato di Famiglia, Gianni Colosimo, Grace T.W. Fisher, Zaelia Bishop e Federico Gutierrez Schott. Roma la citt dove ogni creativo vorrebbe vivere, anche se bisognerebbe risvegliare la sensibilit sopita dei romani. La citt, per avanguardie, non ha niente da invidiare a qualsiasi capitale europea. Il nostro ambizioso obiettivo far socializzare queste realt, a volte nascoste a volte timide, riuscire a essere formalmente parte di un progetto collettivo (una specie di mappatura) che possa essere un punto di riferimento della contemporaneit romana.
www.antonio-salieri.com
www.motelsalieri.org

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MICHELA FASANELLA AROMA30

Dal suo studio a Torpignattara partecipa ad A.I. Fair, la fiera delle vanit artigiane il 29 gennaio al Tempio di Adriano

Nato tra Roma e Londra Aroma30 il marchio indipendente con il quale la trentunenne romana Michela Fasanella presenta la sua nuova collezione alla seconda edizione di A.I. Fair, la fiera delle vanit artigiane, per lappuntamento di AltaRomAltaModa al Tempio di Adriano.

La collezione nasce in uno studio-loft a Torpignattara, vicino al Pigneto ed interamente realizzata da due laboratori della capitale. Partendo da un’estetica classica tipica del Made in Italy, le collezioni uniscono elementi di rigore nordico nell’elaborazione di un linguaggio internazionale e senza tempo. Lo stile del marchio si basa su una vestibilit minimal arricchita da dettagli monocromatici o a rilievo ed una forte componente artigianale nelle lavorazioni a mano su seta, cupro e lana. Le ispirazioni principali sono date dall’iconografia cristiana e dalle edicole votive di Roma, dallo stile fresco e creativo dell’East London e dalla fotografia contemporanea. Descrive il suo lavoro la designer Michela Fasanella.

Dopo aver studiato all’Accademia di Costume e Moda di Roma (2003) e al Central St Martins College di Londra (2004) ha collaborato con gli uffici stile di Valentino e Salvatore Ferragamo, per poi creare una sua collezione ed esporla nel 2010 alla Fashion Week londinese. Una partecipazione che ha portato Michela Fasanella ad essere selezionata da Vogue Italia tra i migliori talenti internazionali.

Come nata lidea di creare il marchio Aroma30?
Avevo sempre disegnato per altri marchi e inizialmente ho realizzato soltanto pochi pezzi unici per seguire l’esigenza di fare qualcosa in totale libert. C’ stato subito un ottimo riscontro quindi ho deciso di continuare dando un nome ed un’identit al progetto. Le cose sono poi cresciute di collezione in collezione e adesso seguo il marchio a tempo pieno.

Aroma30, cosa significa?
Cercavo un nome che non fosse riconducibile a qualcosa di preciso, ma che rimandasse ad un’atmosfera, ad un profumo, quindi ho scelto Aroma e l’ho numerato con il 30 in fase di registrazione, come una fragranza in fase sperimentale, un progetto ancora in evoluzione.

Quanto tempo hai impiegato per progettare la tua prima collezione capsula di pezzi unici?
Mesi. Non tanto per il tempo effettivo, quanto per il tempo ritagliato tra altri lavori che facevo e quello necessario per mettere da parte i soldi per la realizzazione. Poi c’ la normale insicurezza del primo progetto che non sembra mai pronto e che vorresti rivedere in continuazione.

Da qui hai dato vita anche allatelier?
No, lavoro in studio solo da un anno, da quando sono tornata a Roma dopo aver vissuto qualche anno a Londra.

Hai scelto di collocarti in una zona periferica perch hai deciso di aprire lo studio-loft a Torpignattara?
In periferia possibile trovare bellissimi spazi ad un prezzo pi accessibile rispetto al centro, in pi adiacente al Pigneto che una delle mie zone preferite. I miei progetti sono realizzati da due piccoli laboratori romani a conduzione familiare che mi seguono da anni e conoscono tutte le mie meticolose richieste!

Cosa significa per te partecipare ad A.I. Fair?
A.I. Fair un bellissimo progetto che riconosce l’importanza che l’artigianato applicato al design riveste in questo preciso momento di cambiamenti e si propone di dare spazio a questa nuova realt in crescita. Sono convinta della necessit di un ritorno ad una produzione pi consapevole, limitata a pezzi che abbiano un’identit e sono quindi orgogliosa che il mio lavoro sia stato scelto all’interno di questo progetto.

Cosa presenti?
Presenter alcuni capi della nuova collezione autunno/inverno insieme ad una selezione di capi della collezione estiva e alcuni pezzi d’archivio.

Artigianato e moda. Come si combinano nel tuo stile?
Il mio stile segue una vestibilit molto minimale e delle lavorazioni estremamente elaborate che possono essere eseguite soltanto a mano o progettate sul manichino come nelle vecchie sartorie. il leit-motiv dell’intero progetto.

Cosa pensi del fermento creativo romano legato alla moda, al taglio sartoriale ed allartigianalit?
Quando sono tornata a Roma sono rimasta davvero colpita da questo nuovo fermento. stato un fenomeno spontaneo e prolifico come tutte le cose che nascono da una reale esigenza e in pi segue le dinamiche tipiche di una citt come Roma, lontana dai circuiti industriali e per questo pi fresca, meno condizionata da canoni preesistenti.

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ALESSIO DE’NAVASQUES

A.I. Artisanal Intelligence un progetto promosso da Altaroma, ideato come piattaforma che possa unire arte, artigianato e moda per promuovere i giovani designer italiani, con l’obiettivo di creare un vero e proprio database dinamico delle intelligenze artigianali vera ricchezza del nostro paese. Approfondiamo con il curatore Alessio de’Navasques.

A.I. Artisanal Intelligence, perch avete scelto questo nome?
Il nome A.I., ripreso dal film Artificial Intelligence di Steven Spielberg, significa appunto: Artigiani Italiani ma, anche, Artisti Italiani.

Come nasce il progetto?
Nasce da unidea di Clara Tosi Pamphili, mente del progetto.
Roma nel suo disordine creativo, non ha sviluppato un sistema moda, ma riuscita a preservare interessanti ed uniche realt artigianali.
Io e Clara abbiamo sentito lesigenza di dare voce a questi che potremmo definire artigiani contemporanei davanguardia, ossia stilisti e designer che decidono di iniziare le loro produzioni con serie limitate sotto il segno del fatto a mano, creando oggetti senza tempo in bilico tra arte e design.
La crisi economica ha potenziato questo processo produttivo mix di tradizione e innovazione, di lavorazioni industriali e finitura manuale.
A quali esigenze dei creativi artigiani cercate di andare incontro?
Cerchiamo di far conoscere al grande pubblico ma anche agli addetti ai lavori (blogger e giornalisti di fama internazionale) la ricchezza e la sapienza di queste forme di artigianato, sintesi tra tutti i saperi artigianali e il design di ricerca.
Cerchiamo di consigliare e indirizzare il loro lavoro seguendoli in ogni collezione e promuovendoli con articoli sul blog.

Quanti eventi avete sviluppato fino ad oggi?

Il progetto si dirama in due diversi eventi, A.I. Gallery e A.I. Fair.
Il primo promuove il Made in Italy e la sartorialit attraverso larte contemporanea, con una serie di eventi in studi darte e gallerie. un percorso allinterno della citt che segna le zone pi interessanti e stimolanti di roma con istallazioni di moda.
Nelledizione di luglio A.I. Gallery promuove una selezione di artigiani deccellenza che creano progetti artistici con la galleria o lo spazio che li ospita mentre nelledizione di gennaio dedicata a veri e propri progetti darte che mettono in relazione il legame sistema tra arti visive, performance e arte contemporanea. Nel luglio 2010 A.I. Gallery, stata un percorso tra gli studi darte tra Trastevere, San Lorenzo, Testaccio; quella del luglio scorso si sviluppata tra i vicoli del Ghetto, nelle gallerie darte dellAssociazione Artughet.
A.I. Fair, la fiera della vanit artigiana, invece, concepita come la prima fiera italiana dedicata ai virtuosi del fatto a mano. Una selezione di eccellenze artigianali tra design e moda nellatmosfera spigliata a met tra fiera e mercato. Nella scorsa Altaroma la prima edizione di A.I. Fair stata concepita come una grande festa dedicata agli artigiani, ospiti del Palazzo dei Congressi, accompagnati da performance darte e concerti.
Infatti, A.I. Artisanal Intelligence si struttura come blog, magazine organizzazione di eventi: perch avete scelto queste tre forme di comunicazione?
Sfruttando tempi differenti ci serviamo di queste diverse vie di comunicazione per lanciare un messaggio costante. A.I. Magazine concepito a met tra il magazine e la guida, una sorta di almanacco e vademecum delle realt romane pi interessanti di questo settore. Il blog punta ad una comunicazione molto pi veloce, un focus sugli eventi di moda nazionali intrisi di artigianato. Gli eventi di A.I. costituiscono il contatto pi diretto tra designer, pubblico e stampa.

Coniugare arte, artigianato e moda:
qual il comun denominatore che vi permette di metterle in dialogo?

La ricerca dellartigiano non subendo le tempistiche della moda e del prt--porter,non commerciale, per cui si avvicina molto di pi allarte. Ci sono artigiani che svolgono un lavoro di ricerca ripensando uno stesso capo per anni. Nascono cos specifici oggetti tessili o accessori, carichi di contenuti culturali e pieni di ispirazioni artistiche.

Come lo fate?
Puntiamo a creare collaborazioni tra artisti e artigiani. Nascono cos progetti sospesi tra innovazione, tradizione ed esperimento. La crisi economica ha stimolato artisti artigiani stilisti e performer a ritrovare la propria identit creativa nel nome del fare.

Qual la vitalit del mondo dellartigianato a Roma e nella sua provincia?
Lartigianato a Roma molto vivo e stimolante: in quartieri come Pigneto, Monti, San Lorenzo, Ostiense, Portonaccio nascono, giorno dopo giorno, piccoli atelier e studi di giovani creativi. Il mood board della creativit romana incomincia ad essere davvero interessante e per la prima volta in questo settore Milano guarda a Roma.

Quante realt siete riusciti a coinvolgere dalla vostra nascita fino ad oggi nei vostri eventi?
Circa 150 realt diverse tra moda, arte, artigianato e design.

Per questa seconda edizione di A.I. Artisanal Intelligence quante realt avete coinvolto?
Questanno A.I. Gallery coinvolge una decina tra artisti e artigiani dislocati nei tre appuntamenti. A.I. Fair ospita circa 30 espositori tra moda, design, fotografia e antichi mestieri manuali. Tra alcuni dei nomi che compaiono c una giovane artigiana, davvero eccezionale, Benedetta Bruzziches che realizza meravigliose borse con pellami pregiati nel suo laboratorio a Caprarola. Una piccola azienda a gestione familiare, dove larte del fatto a mano si tramanda da generazione in generazione. Potrete scoprire tutti gli altri artigiani il 29 gennaio nella manifestazione del Tempio di Adriano ad A.I. Fair.

Come si strutturano e differenziano i due eventi per questappuntamento con AltaRoma AltaModa?
A.I. Gallery propone tre eventi su tre giornate diverse.
Sabato 28 gennaio: Lorigine della trama, alla Galleria Muga, installazione-scultura di Davide Dormino che parte dallo schema di un ricamo, rendendolo archetipo del gesto artistico contemporaneo.
Domenica 29 gennaio: Inedito di Carol Christian Poell, Motelsalieri ospita pezzi inediti del famoso stilista austriaco, artista e designer, con una vocazione forte alla manualit. Uninconsueta unione di abiti, accessori arte e musica, un contesto realmente contemporaneo, sfaccettato, internazionale.
Luned 30 gennaio: The Diamond Pattern, levento proposto da BOMBA41. Caterina Nelli, Julia Frommel ed Emlliano Maggi, le tre menti creative di BOMBA41, cuciono e invitano il pubblico a cucire, in un atto creativo comune, per creare un tessuto unico, realizzato con i frammenti della trentennale attivit artistica di Cristina Bomba.

A.I. Fair, fiera della vanit artigiana, oltre ad i 30 espositori avr una sezione dedicata alla fotografia ed in particolare alla stampa artigianale. Sar presente la mostra The Haunted Air di Ossian Brown ed una esposizione dei costumi delle sartorie teatrali, Farani, Annamode,Tirelli, Pieroni, Rocchetti&Rocchetti, un settore dellartigianato in cui siamo leader nel mondo, ancora tutto da scoprire.
www.artisanalintelligence.it/

www.altaroma.it/ai/

(Foto di Simon d’Exa)

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MYRIAM BOTTAZZI MYRIAM B

Il 29 gennaio al Tempio di Adriano partecipa ad A.I. Fair, la fiera delle vanit artigiane: appuntamento di AltaRoma AltaModa

Il mio pubblico cerca un prodotto unico e originale che non appartiene alle proposte del grande mercato della moda o a brutte copie di sottoprodotti dellarte e del design. Questo il segreto del successo di Myriam Bottazzi, stilista nata a Milano e romana di adozione, che accosta tra loro oggetti e materiali comuni, in soluzioni inedite. La stilista decontestualizza loggetto attraverso la riproduzione di simboli della vita quotidiana in nuove misteriose metamorfosi, seguendo una modalit operativa gi tracciata da Duchamp e Man Ray. Nonostante la crisi economica e la crisi di identit che ha colpito anche il quartiere San Lorenzo a Roma dove vivo e lavoro, negli ultimi anni continuano a esserci segni di fermento e di speranza dove piccoli e quotidiani sforzi trasformano lenergia del territorio in nuove forme di creativit e occasioni. Il rinnovarsi delle presenze dovuto, soprattutto, al passaparola di un pubblico romano ricettivo e alla cura dellimmagine nella rete. Questo mi permette con ancora pi convinzione di continuare a non adeguarmi, a non appiattirmi, ma a proseguire nella mia ricerca artistica e artigianale senza timori e senza omologazioni. I suoi accessori vivono di vita autonoma e indipendente e, per la loro grande potenzialit creativa, possono permettersi di sottintendere abiti che gli facciano da supporto. Da sottolineare linteresse della stilista per chi solo allinizio. Negli ultimi anni ho collaborato con grande soddisfazione con giovanissimi allinizio della loro carriera, mettendo a loro disposizione le mie creazioni. Giovani provenienti dallUniversit La Sapienza, dalla Scuola Romana di Fotografia, stylist e fotografi che hanno realizzato progetti, nati sul territorio, interessanti, innovativi e rispettosi della mia immagine. Questi sono stati poi intercettati da riviste davanguardia, free press, fashion blog, sempre attenti alle novit. La stilista molto legata a quella che diventata la sua citt e alla sua zona di adozione ed per questo che a San Lorenzo, quartiere romano ricco di fermento e iniziative artistiche, artigianali e commerciali di qualit ha voluto investire nellidea di collaborazione contribuendo alla nascita di unassociazione culturale (Made in San Lorenzo) che ha tra i suoi obiettivi quello di riqualificare il territorio attraverso la creazione di una rete di condivisione delle idee. Naturalmente i primi strumenti sono stati la presenza sul web e la ricerca continua della divulgazione online e non solo. Per quanto riguarda il futuro di una Roma creativa, credo – conclude Myriam – che bisognerebbe imparare da altri paesi europei come la Francia, bravissima a valorizzare in Europa e nel mondo le proprie potenzialit creative. Bisognerebbe sostenere la nascita di nuovi fermenti che, nonostante la crisi, ci sono ma andrebbero meglio coltivati e sostenuti.
www.myriamb.it

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ELISABETTA MAGGINI

La Provincia di Roma e la Camera di Commercio della Capitale hanno siglato il protocollo d’intesa sull’imprenditoria femminile. Ne parliamo con Elisabetta Maggini che lo considera il punto di partenza per far crescere le imprese femminili di Roma

Qual lintento di questo protocollo dintesa?
Lobiettivo dichiarato quello di valorizzare una delle grandi risorse del nostro territorio. Ecco, vorrei che non si leggesse questo protocollo come uno strumento assistenziale: puntare sulle imprese femminili significa infatti sostenere la parte pi viva e dinamica del tessuto produttivo di Roma. I numeri dicono chiaramente che il contributo delle donne alla nostra economia, assieme a quello degli stranieri, oggi uno dei maggiori fattori di resistenza alla crisi.

Da cosa nasce lesigenza di siglare il protocollo?
In linea di principio sarei contraria allidea che le donne debbano essere aiutate con strumenti ad hoc. Dovrebbero essere i loro stessi meriti a farle emergere. Ma inutile negare la realt. Nonostante i successi, o forse proprio a causa di questi, una donna che fa impresa incontra ancora troppe resistenze e difficolt. Ecco perch purtroppo ancora necessario moltiplicare le azioni a sostegno delle donne che vogliono fare impresa.

Che cosa costituisce questaccordo?
Mi sembra un ottimo punto di partenza per far crescere ancora le imprese femminili di Roma. Occorre mettere in campo strumenti nuovi ed efficaci per liberare un enorme potenziale ancora in gran parte inespresso. Noi abbiamo puntato in particolare su tre fattori che ci sembrano fondamentali: creativit, innovazione, formazione. Scommettiamo cio su quelli che ci sembrano i veri punti di forza delle nostre imprenditrici: linventiva, la capacit di produrre innovazione, la disposizione a includere i pi giovani nei loro progetti.

Qual il bilancio positivo delle esperienze precedenti?
Mi sembra che i numeri parlino in maniera molto eloquente: Roma la citt in cui, ormai da qualche anno, si registra il tasso pi alto di crescita per limpresa femminile. Il merito senza dubbio va ascritto soprattutto allintelligenza delle nostre imprenditrici. Ma sicuramente questo processo di crescita stato anche aiutato da alcune misure specifiche e, in particolare, dal dialogo tra istituzioni e associazioni di categoria.

Da quali esperienze provengono le imprenditrici che avete invitato?
Posso ripsondere tranquillamente da tutti settori: costruzioni, artigianato commercio, servizi, hi-tech Nel CIF ci sono 24 rappresentanti di tutte le associazioni di categoria del territorio (da Federlazio ai diversi sindacati).

Secondo lei c un modello di riferimento europeo che pu essere guardato come positivo?
Purtroppo siamo ancora nella condizione di dover guardare dal basso in alto quasi la totalit dei Paesi europei. Se per dovessi indicare un modello, sceglierei quello dei Paesi del nord Europa, come la Danimarca o la Svezia. Per i risultati raggiunti e per la tenacia e la coerenza con cui le donne di quei Paesi li hanno conquistati.

Elisabetta Maggini, ventinovenne romana, laureatain Giurisprudenza e specializzata in Diritti Umani.Consigliere damministrazione e Responsabile legaledel Gruppo Maggini, anche membrodel Consiglio Direttivo dellACER Giovani, lAssociazioneCostruttori Edili di Roma e Provincia, ed componente delGruppo Comunicazione. Oltre a svolgere la professione forense presso lo Studio legale amministrativo Tedeschini,dal 2008 collabora e scrive articoli per la rivista bimestrale Costruttori Romani. A partire dallo stesso anno nello staff del Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti ed impegnata soprattutto nel campo delle politiche giovanili, dellassociazionismo e della solidariet. Nel corso di questi anni la sua sensibilit al sociale lha vista coinvolta in diversi progetti rivolti, in particolare, ai giovani. Proprio per questonel 2011 fonda lassociazione Vocazione Roma, per giovani imprenditori, professionisti e creativi romani, tutti sotto i quarantanni, di cui Presidente. coordinatrice del Gruppo di lavoro Comunicazione e Promozione del Comitato per la Promozione dellImprenditorialit Femminile della Camera di Commercio di Roma.

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T SPOON

Menzione speciale al Premio Vocazione Roma per la sezione “Territorio”

T SPOON opera a Roma dal 2004, attraverso progetti, installazioni ed iniziative editoriali. Oggi ne fanno parte Nina Artioli (Milano, 1979), Alessandra Glorialanza (Roma, 1979) ed Eliana Saracino (Taranto, 1980), laureate in Architettura presso l’Universit degli Studi di Roma Tre nel 2006.

T SPOON stato premiato in diversi concorsi nazionali ed internazionali, come Greater Helsinki Vision 2050 (menzione speciale) e MenoPi 5 (progetto vincitore) e i loro lavori sono stati esposti in varie mostre come laIV IABR – International Architecture Biennale Rotterdam 2009 nellambito di Squat City, Attraversamenti 09 – Biennale diffusa di Architettura Contemporanea e nel Padiglione Italiano allExpo 2010 di Shanghai. Nel 2011 T SPOON vince il premio NIB Top 10 Paesaggio per paesaggisti under 36.

T SPOON l’idea di un piccolo strumento che, attraverso una ricerca che va dal cucchiaino alla citt, esplora i territori urbani indagando i modi e le forme dell’abitare contemporaneo.

T SPOON agisce in un campo di indagine posizionato all’intersezione di tre elementi fondamentali:

La citt, intesa non solo come rapporto di spazi, misura e funzione, ma soprattutto come sistema di relazioni, flussi, potenzialit: un organismo vivo, dinamico, imprevedibile, denso di processi spontanei.

Il paesaggio, che abbandona il suo ruolo tradizionale di decorazione, abbellimento o di suolo produttivo o ancora di bellezza naturale, per diventare la lente attraverso la quale leggere, rappresentare e strutturare la citt contemporanea.

Linfrastruttura come espressione immediata del paesaggio urbano, rete vitale dellorganismo citt, non pi trama nascosta di elementi tecnico-funzionali, ma nuova forma ibrida di spazio pubblico natural-tecnologico.

L’obiettivo della nostra sperimentazione la creazione di microenvironments, ecosistemi derivanti da un processo progettuale basato sullinterazione tra strategie urbane alla grande scala e la natura minuta e molteplice delle condizioni della vita quotidiana contemporanea. Il progetto inteso come una griglia aperta di possibilit in grado di stimolare e favorire mutazioni, trasformazioni e riappropriazioni in un processo dialettico continuo tra lo spazio e gli abitanti.

Il tema dei microenvironments viene sviluppato attraverso progetti di ricerca (come Infracitt, studio sul rapporto tra l’infrastruttura ferroviaria e la citt o Na.N.O. Nature Needs Occasions, sul riutilizzo e l’attivazione di una rete di spazi residuali nel tessuto urbano), progetti di strategie di rilancio territoriale (Da Punto a Punta, progetto di rinnovamento di unarea compresa tra Ravenna e il suo litorale), progetti per nuovi quartieri residenziali (Open Block a Milano) e attraverso la realizzazione di giardini ed installazioni temporanee (Fronte/Retro).

In occasione del Premio Vocazione Roma, concorso per proposte di intervento finalizzate alla soluzione di problematiche presenti sul territorio della Provincia di Roma, T SPOON ha ricevuto la menzione speciale per il progetto Spacebook, unapplicazione web intesa come uno strumento per la costruzione di un network fra persone, spazi, metodi e strumenti per la trasformazione degli spazi sottoutilizzati.

Approfondiamo il progetto con loro.

Che cos’ Spacebook?
Spacebook un social network, una piattaforma aperta e flessibile finalizzata alla costruzione di una rete fra persone, spazi, metodi e strumenti per la trasformazione dei territori urbani sottoutilizzati. uno strumento in grado di creare sinergie ed offrire nuove occasioni di trasformazione.

Come nasce l’idea di questo progetto?
Lidea di Spacebook deriva direttamente dalle nostre esperienze professionali. Infatti, quotidianamente verifichiamo che, se pur ci sono le potenzialit in termini di spazi e la volont in termini di energie per mettere in atto delle azioni di trasformazione dello spazio, la cosa pi facile che accada che non si sappia come cominciare, quali sono gli spazi utilizzabili, quali sono i supporti che la pubblica amministrazione mette a disposizione, quali sono le procedure da compiere. Molto spesso anche difficile avere ben chiaro lobiettivo che si vuole ottenere e magari questo obiettivo non si i soli a volerlo. E Spacebook serve proprio a questo, a far entrare in contatto gli elementi della trasformazione spaziale, le energie, le disponibilit, le risorse.

Secondo una vostra definizione Spacebook uno “spatial network” che cosa intendete?
Il riferimento rivolto alla potenzialit offerta da internet, dai social network, dalle nuove tecnologie. Ad oggi, da un lato ci sono le reti urbane, che interagiscono e interferiscono l’una con l’altra in modi che non sono completamente prevedibili e che producono forme inattese di organizzazione sociale, dallaltro le reti virtuali, nel loro essere orizzontali, continue e pressoch infinite. Linterpolazione fra le reti urbane e le reti virtuali pu, secondo noi, avere unenorme incidenza sulla trasformazione del territorio. La sfida consiste nel mettere in relazione, oltre che le persone tra loro, anche le persone con gli spazi, gli episodi e le occasioni che si presentano nei diversi contesti urbani.

Cosa intendete per atto positivo di appropriazione dello spazio?
Intendiamo il coinvolgimento attivo da parte degli utenti nelle pratiche di trasformazione dello spazio per ricostruire un senso di identit che molto spesso tende ad affievolirsi in modo preoccupante. La condivisione delle esperienze e delle iniziative, di momenti concreti di scambio, la consapevolezza di far parte di una rete di attori che condividono dei valori e degli intenti sono alcuni fra i passaggi necessari per costruire un nuovo senso di identit per una comunit pi ecologica, pi creativa e pi sostenibile.

Quali obiettivi si pone questo progetto e perch dovrebbe essere realizzato?
Spacebook un catalizzatore di energie e disponibilit. Difatti ci permette di conoscere le risorse umane e spaziali presenti sul territorio e di scoprire quali sono quelle nicchie nascoste, ma con ancora una grande potenzialit inespressa, da cui trarre beneficio. La visione immediata delle opportunit disponibili serve a stimolare la creativit e il desiderio di compiere una riappropriazione attiva dello spazio. Inoltre la costruzione di una rete di persone creative, di amministrazioni illuminate e di investitori privati potr supportare lavvio di sempre nuove azioni spaziali, attraverso lo scambio di esperienze e di informazioni tra gli utenti in merito a pratiche, finanziamenti e strumenti adatti a facilitare questi processi. In questo modo sar pi semplice riattivare gli spazi sottoutilizzati, allinterno di una logica che va contro il consumo del suolo e lo spreco delle risorse. Tutti questi obiettivi che Spacebook persegue confluiscono nellidea che la possibilit di trasformazione del territorio possa derivare da unazione pi pubblica e pi condivisa.

Quali sono i tempi e i costi di realizzazione?
La fase pi complessa senzaltro quella iniziale di sperimentazione, in cui si analizza la casistica di operazioni che si possono verificare, testando una beta-version con alcuni progetti pilota. Ad oggi quindi difficile fare una stima temporale. Lobiettivo a lungo termine quello di costruire un sistema che si auto-sostiene e si auto-regola.

Quali sono le fasi del processo di realizzazione di una vostra idea?
Per noi lanalisi assolutamente lo strumento cardine dellapproccio progettuale. Solo attraverso la lettura del territorio, dei sistemi ambientali, morfologici e antropici possibile, a nostro avviso, fornire una prima sintesi critico interpretativa del territorio, per poi poterne restituire una nuova immagine e nuovi significati. Lanalisi per noi assolutamente il primo atto progettuale. Unanalisi che ci serve a definire e comprendere qual il reale campo di azione entro cui ci muoviamo. Unanalisi che ci serve a definire qual l’unit di paesaggio, lunit ambientale che individua un territorio. Unanalisi che ci serve a definire chi sono gli attori, che possono essere coinvolti a diverse scale nel processo di trasformazione spaziale. Unanalisi che sostanzialmente ci serve a capire qual lo spazio entro cui unazione progettuale ha senso che abbia luogo, qual lo spazio entro cui si pu parlare di riverbero di un atto progettuale.Allinterno dellunit riconosciuta, che noi chiamiamo microenvironment, ossia un ecosistema, una struttura con una sua identit interconnessa ad altri sistemi, la nostra sfida quella di individuare la strategia migliore per raggiungere un equilibrio dinamico; ed proprio per questo che crediamo che il processo di progettazione debba concentrarsi sull’interazione tra semplici regole strategiche alla grande scala e la possibilit di accogliere la molteplicit in continuo cambiamento della scala pi piccola.

I vostri prossimi progetti?
Oltre ad alcuni concorsi, che sono sempre parte integrante della nostra attivit di ricerca e sperimentazione, attualmente ci stiamo occupando dello sviluppo di un progetto strategico per il sistema del verde di Roma, con lobiettivo di costruire un modello paesaggistico e ambientale finalizzato ad uno sviluppo sostenibile del territorio. E poi, ovviamente, stiamo sviluppando Spacebook!

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MARTINA CARLETTI

Vincitrice del Premio Vocazione Roma per la sezione “Creativit”

Martina Carletti nata in una piccola realt nel cuore dellUmbria, 22 anni fa, e sin da piccola ha sempre avuto lambizione di cambiare il mondo, non attraverso leggi, economia, finanza e tutto ci che ci governa, ma attraverso la creativit, dando al prossimo qualcosa che lo renda felice, qualcosa che esso pu toccare e condividere con chi vuole, quindi non con regole utopistiche che vanno solo a favore di chi le elegge e a svantaggio di chi le subisce, ma con qualcosa di concreto, tangibile quali possono essere oggetti, forme e idee per rendere un po pi bello e colorato questo paese sempre pi grigio.

La sua formazione ha sempre seguito un percorso artistico, si diplomata in grafica pubblicitaria alla scuola artistica di Deruta, un piccolo borgo umbro noto come citt della ceramica, dopodich si trasferita a Roma dove la sua vita cambiata. “Agli inizi stato un po difficile linserimento, dal piccolo centro di 1000 abitanti alla metropoli un bel salto di qualit, ma le avversit sono sparite ancor prima di esistere dice Martina che a Roma ha proseguito gli studi presso listituto europeo di design (IED) nel corso di product design, dove a giugno 2011 si laureata con una tesi riguardante il tema del co-housing, e proprio qui prosegue Martina in questa universit che mi sono sentita realizzata, ho cominciato a mettere in cantiere finalmente la mia vera ambizione, realizzare qualcosa per qualcuno, mi sono immedesimata nel consumatore e ho cercato di creare tutto quello che poteva desiderare, ed stato bellissimo.

Infine per lei arrivato ilPremio Vocazione Roma, un altro desiderio nel cassetto, fare qualcosa per la citt di Roma, come dice lei mi sono sempre sentita parte di questa realt, ho amato questa citt dal primo giorno che lho vissuta, e mi sentivo in dovere di fare qualcosa per migliorare la vita dei cittadini e della citt, e Vocazione Roma stata loccasione perfetta per realizzare il mio desiderio, far felici i Romani e ridare la bellezza assoluta alla citt Eterna. Martina stata, insieme a Gabriele Basso, vincitrice del premio Vocazione Roma per la sezione “Creativit” con un progetto che mira al cambiamento delle pensiline dellautobus che racchiuderanno in un singolo palo la fermata stessa e lilluminazione della vita.

Approfondiamo con lei il progetto.

Come nasce l’idea del progetto lampione/fermata?
Camminando per le strade di Roma abbiamo notato che la citt invasa da uninfinit di pali, ognuno adibito a svolgere una determinata funzione. E da questo problema che siamo partiti e abbiamo cercato di trovare una soluzione pratica.

C’ qualcosa in particolare da cui trae ispirazione?
No c stata una cosa in particolare, lispirazione nata dal problema, e abbiamo cercato di trovare ci che per noi ci sembrava migliore.

Perch avete deciso di integrare pi funzioni in un unico oggetto?
Questa miriade di segnalazioni sono visivamente fastidiose e anche pericolose per lutente della strada, e quindi lidea di inglobare pi funzioni in un unico elemento ci sembrava la miglior soluzione.In pi con questo prodotto si risolve anche un altro problema, quello della sicurezza dei cittadini che attendono alle fermate degli autobus, in quanto con questo sistema saranno costantemente illuminate svolgendo da deterrente per eventuali azioni criminali e aumentando nel contempo la percezione di sicurezza degli utenti.

Quali sono i vantaggi per cui questo progetto dovrebbe essere realizzato?
Pi sicurezza per il cittadino, e gi questo ne giustifica lesistenza, per non parlare poi del ritorno economico, zero spese di energia grazie allinstallazione del sistema fotovoltaico, meno inquinamento visivo e pi spazio per altre attivit.

Quali saranno i materiali utilizzati?
Acciaio per la struttura, ferro zincato per le pensiline degli autobus, PMMA (plexiglass) per la copertura della fonte luminosa e illuminazione a led.

Quali sono i tempi e i costi di realizzazione?
I tempi di produzione sono pari agli standard di realizzazione degli attuali pali in commercio, per quanto riguarda i costi stiamo facendo ricerche di mercato e possibili quantit di produzione e destinazione, in base a questi fattori si riuscir a fare una stima delle spese.

Come lavori, in gruppo da sola in casa o in uno studio?
Ultimamente lavoro da sola, in passato ho lavorato molto in gruppo e devo dire che il lavoro di squadra mi piace molto e mi da molti stimoli, in quanto mi posso confrontare con persone che vengono da esperienze e formazioni diverse cos da avere la possibilit di scambiarci opinioni e conoscenze e imparare sempre qualcosa di nuovo. Di solito lavoro a casa, in certe occasioni mi appoggio a studi di amici che lavorano nel campo dellarchitettura e collaboro con loro.

Cosa si prova a vincere un concorso a soli 22 anni?
Tanta soddisfazione e un grande stimolo per andare avanti, questa vincita mi ha fatto credere molto in me stessa, e mi sta dando forti motivazioni a continuare in questo campo.

Quali saranno i tuoi prossimi progetti?
In questo momento sto aprendo le porte a tutte le proposte che mi si presentano, non lascio nulla in sospeso, sto lavorando a due progetti, uno per i bambini, riguardante la loro sicurezza nelle mura domestiche, un altro invece per larredo pubblico, sistemi modulari adattabili in qualsiasi contesto duso.

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BASE – BIENNALE D’ARTE DEGLI STUDENTI EUROPEI

Al via la terza edizione della Biennale sul “filo” dell’innovazione

Quest’anno la Biennale dArte degli Studenti Europei, che rappresenta lappuntamento pi atteso per gli studenti europei che hanno scelto di puntare tutto sulla creativit, giunge alla terza edizione.

Numerose sono le scuole che hanno partecipato e molte le forme artistiche scelte per questa edizione, suddivise in tre macrocategorie:

Arti figurative (pittura, scultura, incisione, video-art, fotografia, arte in movimento, land-art, performance);

Design (design, industrial design, visual design, architettura);

Fil-art – ossia quella forma darte che prevede luso combinato delle diverse fibre sotto limpulso della creativit e dellinnovazione – (moda e textile -design).

Grande spazio dunque alla creativit, alla sperimentazione ma anche allartigianato, alle forme manuali di espressione, al fare arte.

La Biennale, infatti, propone questanno quale tema di riflessione: Il Filo dellarte per linnovazione. Un filo che un legame, una trama, un elemento che unisce le cose, che cuce insieme le persone, i mondi, le culture, le tradizioni.Ma un filo che anche simbolo di trama, azione, operativit, manualit.

Attraverso questo progetto la Commissione Europea, che lo promuove, punta alla cooperazione e allo scambio di esperienze tra le Scuole dArte dEuropa. Ma punta anche allinserimento dei giovani nel mondo lavorativo. Per gli artisti selezionati saranno, infatti, attivati stage di formazione presso Istituti e aziende dei vari settori delle categorie di concorso.

Protagonisti della manifestazione gli studenti-artisti provenienti da tutte le scuole europee nonch i loro professori.

Le opere selezionate dal Comitato di valutazione saranno esposte in una mostra che si terr a Roma e sar inaugurata sabato 17 dicembre alle ore 17.30 con un vernissage di ricevimentopresso la Sala Convegni Santa Marta – Ex chiesa Santa Marta in piazza del Collegio Romano. La mostra sar visibile fino al fino al 21 dicembre e si concluder con il finissage, alle ore 16, quando saranno premiati con premi in denaro e con una medaglia del Presidente della Repubblica gli studenti delle Scuole dArte vincitori di questa edizione.

www.base-art.eu

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AMICI RITROVATI – EDITORIA E NUOVE TECNOLOGIE

Creativit, nuove tecnologie e mestieri editoriali nella Roma che cambia

Gioved 8 dicembre alle ore 12, presso il Palazzo dei Congressi a Roma, nella Sala Rubino, si terr un incontro dal titolo Amici Ritrovati. Creativit, nuove tecnologie e mestieri editoriali nella Roma che cambia nell’ambito di Pi libri pi liberi, fiera nazionale della piccola e media editoria.

Il titolo dell’incontro promosso dal Dipartimento Innovazione e Impresa Provincia di Roma e RomaProvinciaCreativa nasce dall’idea che quando le nuove tecnologie hanno fatto irruzione sul mercato, in molti casi sono state presentate come in concorrenza con le tradizionali attivit editoriali, di conseguenza alcuni editori le hanno viste come una minaccia e hanno cercato di difendersi. Oggi invece il rapporto tra editoria e nuove tecnologie un rapporto maturo di stretta collaborazione, da qui il titolo di Amici Ritrovati.

Le persone che interverranno al dibattito appartengono tutte al mondo dell’editoria e racconteranno la loro esperienza nell’uso delle nuove tecnologie per aumentare le capacit di business delle loro aziende. Sandro Ferri (edizioni e/o), ad esempio, ha deciso di investire in e-books. Daniele Di Gennaro (Minimum Fax) ha da tempo costruito uno dei siti pi interessanti e attivi nell’ambito editoriale che sede di dibattito culturale e promozione commerciale. Martina Suozzo (esperta di comunicazione) utilizza con grande padronanza del mezzo le tecnologie di twitter per il suo lavoro. Valentina Aversano (SettePerUno) una blogger che attraverso le nuove tecnologie ha costruito un formidabile social network di scambio e pareri sulle novit editoriali.

In tutti questi casi le nuove tecnologie sono diventate il moltiplicatore di ci che la vera identit dell’editore e cio la produzione di contenuti.

La finalit dell’incontro inoltre quella di mostrare laspetto economico del settore editoriale: quanto vale, che dinamiche attraversa, quali difficolt incontra, in che modo lindustria romana si differenzia dalle altre, che cosa una pubblica amministrazione potrebbe fare per aiutare lo sviluppo dell’editoria.

Programma:

12.00/ Introduce

Gian Paolo Manzella, Dipartimento Innovazione e Impresa Provincia di Roma

12.10/ Ne parlano

Martina Suozzo, esperta di comunicazione

Sandro Ferri, edizioni e/o

Valentina Aversano, blog SettePerUno

Daniele Di Gennaro, Minimum Fax

Modera:

Gioacchino De Chirico,giornalista

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16 NOVEMBRE A PORTA FUTURO ARTIGIANATO E OPPORTUNIT OCCUPAZIONALI

Mercoled 16 novembre a Porta Futuro in via Galvani si terr un seminario dal titolo “Laboratorio delle botteghe virtuali” con la partecipazione di Confartigianato nazionale, Confartigianato Imprese Roma e dellAssessore al Lavoro e alla Formazione della Provincia di Roma.

L’esigenza di questo seminario nasce dalla consapevolezza che la crisi che investe il tessuto produttivo impatta drammaticamente sulloccupazione, soprattutto quella giovanile, con effetti che sono non solo di natura economica e occupazionale, ma riguardano il funzionamento complessivo della societ civile della nostra citt. Non a caso stato scelto Porta Futuro, il polo tecnologico che aiuta i giovani romani a trovare lavoro pi velocemente, indirizzandoli attraverso le attivit pi adatte in base ai propri talenti, competenze e interessi, come luogo per affrontare queste problematiche.

Per esperienza diretta degli associati di Confartigianato Imprese Roma e come emerge dai dati di Istat e Ministero del lavoro, assistiamo al paradosso per cui mentre la disoccupazione giovanile aumenta, alcune centinaia di migliaia di posti di lavoro restano vacanti. Dalle analisi emerge che il problema strutturale e multifattoriale e che il tasso italiano di disoccupazione giovanile superiore di 7,6 punti percentuali rispetto a quello relativo alla UE. Per contribuire a risolvere, seppure in parte questi problemi, fondamentale ritrovare una narrazione dei mestieri artigiani in grado di presentarli ai giovani in una luce positiva che si smarrita. E’ necessario dunque motivare i giovani ad intraprendere professioni e mestieri, come ad esempio quello di sarto, falegname, tessitore, panettiere, ma anche ai nuovi profili professionali legati a settori come quello della moda, dellarte, delle nuove tecnologie e valorizzare il lavoro manuale, restituendogli tutta la dignit e limportanza che ha avuto per secoli, rendendolo pi appetibile dal punto di vista economico.

Il seminario avr inizio alle ore 14 e si concluder alle 18.

Apertura dei lavori con la lettura dellintervento del Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti.

Interverranno:

Enrico Quintavalle – Presentazione dei dati di una ricerca di Confartigianato

Mauro Mannocchi – Presentezione della ricerca “Lartigianato romano per loccupazione dei giovani”

Massimiliano Smeriglio – Assessore al lavoro e alla formazione della Provincia di Roma

Sergio Bonetti – Universit degli studi Roma Tre, presentazione del laboratorio Narra Mestieri

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MARCO BACCANELLI E FRANCESCA BARRECA – THE FOODERS

The Fooders è nato dall’amore per il cibo e si è trasformato in un live. Fondato da due cuochi, Marco Baccanelli e Francesca Barreca, è un progetto basato su un food dj-vj set, che dà la stessa importanza all’immagine, alla cucina e al suono. Il pubblico assiste alla preparazione dei piatti che poi degusta, rigorosamente con le mani. Il collettivo The Fooders ha sviluppato, con crescente successo, sempre più attenzione verso musica, grafica, letteratura, foodconcepts, food-gadgets, packaging, cene a tema, installazioni, live e studio cooking nonchè eventi creativi di svariata natura, che l’hanno portato a collaborazioni con realtà come Gambero Rosso, Festarte, Festival della Creatività, Lanificio159, Lpm, Freeshout, Moacasa, Auditorium e Salone del Mobile. Viene davvero voglia di aprire occhi, bocca e orecchie. Dopo la formazione culinaria nelle scuole “A tavola con lo Chef” e “Professione cuoco” del Gambero Rosso, Francesca e Marco passano subito ad organizzare le cene del “Teatro della cucina”, nella Città del Gusto di Roma e ad affiancare chef quali Bassan, Baldassarre, Igles Corelli, ma soprattutto Grazia Soncini, che ritengono la più hard-core tra tutti. The Fooders è la fenice rinata dalle ceneri di “The Gastronauts Italian Project”, un nome più che eloquente. Il gastronauta è un viaggiatore del gusto, un esploratore dei sensi guidato dall’ardito desiderio di scoprire nuovi sapori: un “cibomane”. Da qui la scelta di far mangiare il cibo con le mani, un recupero della gestualità primordiale che genera un legame confidenziale e conviviale tra gli spettatori. “In valigia portavamo coltelli, taglieri, carta, moleskine, e in braccio un essiccatore e un germogliatore, come fossero i nostri bambini”. I live cooking, tenuti in Italia e all’estero, cambiano variabili ma mantengono la magia non convenzionale: dal Castello di Prato con immagini dell’ultimo giorno di vita del vecchio mercato rionale di Centocelle, a Parigi, con un gruppo jazz e Donpasta che recitava in francese, passando per eventi nei quali sono stati creati grattacieli di cibo, picnic indoor e cene clandestine, con location segreta fino a poche ore prima dell’avvenimento. The Fooders collabora inoltre con “Dissapore network”, il blog di attualità gastronomica più seguito. “Cerchiamo di trasmettere l’idea che la buona qualità non è un bene di lusso ma un requisito minimo”.
www.thefooders.it

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VENERD 11 NOVEMBRE A PORTA FUTURO SI PARLA DI CREATIVIT A ROMA

Quali sono i numeri, gli scenari e le prospettive della creativit romana? Sono queste le domande a cui si cercher di rispondere durante l’incontro “Creativit a Roma: numeri, scenari, prospettive” organizzato dal Dipartimento Innovazione e Impresa della Provincia di Roma nell’ambito delle iniziative di RomaProvinciaCreativa. La tavola rotonda si svolger il giorno 11 novembre dalle ore 17 presso Porta Futuro in via Galvani 106 a Roma. Interverranno Gabriele Valli (presidente Associazione Informale), Michele Trimarchi (presidente Associazione Tools for Culture), Alessandra Puglisi (economista della cultura), Antonella Alessandrini (creative web ed editing curator), Laura Negrini (direttrice Ied Design Roma), Paola Manfroni (direttore creativo Marimo), Debora Pietrobono (operatrice teatrale, cda Teatro di Roma).

Programma completo della tavola rotonda:

17.00/ Registrazione partecipanti

17.15/ Introduce
Gian Paolo Manzella direttore Dipartimento Innovazione e Impresa Provincia di Roma

Modera
Gioacchino De Chirico giornalista

17.30/ La creativit a Roma: numeri, spazi e prassi in due ricerche del 2011

Ne parlano
Gabriele Valli presidente Associazione Informale
Creativit a Roma: indicazioni operative e spunti per nuove politiche

Michele Trimarchi presidente Associazione Tools for Culture
Quanto vale (economicamente) la creativit romana

18.00/ Tavola rotonda
Fare creativit a Roma: esperienze e prospettive

Ne parlano
Alessandra Puglisi economista della cultura,
Antonella Alessandrini creative web ed editing curator,
Laura Negrini direttrice Ied Design,
Paola Manfroni direttore creativo Marimo,
Debora Pietrobono operatrice teatrale, cda Teatro di Roma.

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Mattia de’ Grassi di Pianura

Innovazione e tecnologia per snellire e rendere più efficiente la rete di trasporti

Mattia de’ Grassi di Pianura, oltre ad essere ingegnere e collaboratore dell’Università Luiss e dell’Ecole des Mines di Parigi, è Fondatore e presidente di Etruck-Me, una piattaforma online realizzata con Clemente di Napoli Rampolla che permette agli autotrasportatori e a coloro che devono trasportare dei beni, di incontrarsi virtualmente e di concordare dei trasporti ad hoc. In tal modo si permette agli autotrasportatori di eliminare i viaggi a vuoto e ai clienti di economizzare sulle spedizioni, abbassando anche l’emissione di sostanze inquinanti. L’obiettivo è quello di ampliare la gamma dei servizi di trasporto sfruttando l’integrazione di varie tecnologie quali web 2.0, GPS RFID, e messaggistica RSS. Il progetto è finanziato dalla Provincia di Roma in quanto vincitore del primo premio del concorso per le iniziative imprenditoriali innovative del 2009. L’esperienza nella Commissione Europea e gli anni trascorsi in America, in Belgio e in Francia, hanno permesso a Mattia di riflettere su tematiche importanti quali l’integrazione di tecnologie diverse, i problemi ambientali e quelli del settore trasporti. Per far fronte a queste problematiche ha creato una piattaforma in grado di sfruttare i viaggi senza merce dei trasportatori in relazione alle necessità di chi deve spedire beni materiali. Etruck-Me serve proprio a questo: “Il nostro obiettivo è favorire la modernizzazione del settore dei trasporti riducendo le inefficienze e creando un servizio ritagliato sulle esigenze di ogni cliente. Si tratta di un obiettivo altamente strategico per la Provincia di Roma perchè il trasporto su gomma è alla base della produttività industriale nonchè una delle cause principali dell’inefficienza energetica e della congestione della rete stradale”. Si cerca di ottenere un servizio che migliori la vita e il business degli italiani, il sogno è, oltre quello di creare ricchezza ed efficienza, essere apprezzati per l’impatto tangibile del servizio sul benessere dei cittadini”.
Etruck-Me nasce per creare una rete di interconnessione tra servizi e informazioni, “crediamo molto nel valore creato dalle collaborazioni e nello scambio di idee a tutti i livelli. Il massimo sarebbe collaborare con università, poli tecnologici e aziende romane su progetti congiunti. Speriamo che il nostro servizio contribuisca a metterci in contatto anche con queste realtà”.

www.etruckme.it

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MATTEO DI CASTRO LIBRERIA S.T.

Una libreria-galleria di fotografie presenta il libro di Annarita Curcio LE ICONE DI IROSHIMA Fotograie, storia e memoria (Postcart, 2011), 31 ottobre ore 18.30

Matteo Di Castro, romano classe 1966, dopo la laurea in Estetica ha lavorato in ambito televisivo come story-editor, buyer e autore. Per Rai Sat, in particolare, ha realizzato due programmi dedicati ai cortometraggi e allanimazione: Tuffi e Blinkity Blank. Nel 2007 apre nel cuore di Borgo Pio a Roma s.t. foto libreria galleria, con Benedetta Cestelli Guidi e Leonardo Palmieri. Nella sua attivit Matteo si dedica in particolar modo alle collezioni del Novecento italiano, alla cura di numerosi progetti espositivi di found photography e alla presentazione di fotografi e artisti contemporanei, fra cui Elisa Abela, Letizia Battaglia e Franco Mapelli. Il nome s.t. un omaggio alla sigla delle opere senza titolo e riflette la scelta di valorizzare le pi diverse creazioni riconducibili al medium fotografico. Collaboravo da un paio danni con unaltra galleria, quando nel 2007 ho conosciuto Leonardo Palmieri che stava per aprire una libreria specializzata in fotografia insieme a Benedetta Cestelli Guidi, casualmente una mia ex compagna di scuola. Poco prima dellapertura abbiamo comprato da un rigattiere un ricco archivio fotografico, dal quale poi nata la prima mostra: Made in Italy Before Reality. Fotografie ritrovate del Belpaese. Nel corso del 2011 il progetto di s.t. si sta avviando a un parziale cambio di gestione: a Leonardo subentrato Marco Ledda, altro amico di vecchia data, che gestir lattivit del caff-bistot, a partire dallesperienza gi positivamente avviata di Settembrini, in Prati. La s.t., che collaborerebbe volentieri con realt quali il MACRO e il Museo di Roma in Trastevere, presta grande attenzione nel mantenere unofferta letteraria ed espositiva variabile e sperimentale, anche grazie alla presenza di pezzi rari e alla produzione di edizioni fotografiche digitali. In questi anni ci siamo sempre mossi in assoluta libert. Abbiamo presentato autori giovani ma anche valorizzato le immagini del passato, proponendo in una veste inedita foto vintage di differenti stili. La mia ricerca personale si orientata soprattutto sulla fotografia del Novecento di matrice extra-artistica. Da una parte mi interessa riscoprire, studiare e promuovere, in particolare, il reportage italiano dagli anni Cinquanta ai Settanta; dallaltra lavoro con continuit sulle foto trovate, sulle immagini anonime, sugli archivi familiari e aziendali.
www.stsenzatitolo.it

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COMMERCIAL ROAD PROJECT

Lungo le strade di Londra una vetrina su Roma grazie ad una collaborazione tra la London Metropolitan University e un network di gallerie romane, diretto da cura.magazine

A Londra una vetrina sulla capitale attraverso lintervento di artisti nazionali e d internazionali. Il progetto prende il nome di commercial road ed stato ideato da cura.magazine che sono riusciti a coinvolgere un network di gallerie romane: Federica Schiavo Gallery, 1/9 unosunove, Monitor, Furini Arte Contemporanea e T293 e la London Metropolitan University. A partire da ottobre 2011 e lungo lintero anno, fino allautunno 2012, 5 giovani artisti internazionali si alterneranno per presentare i loro lavori inediti e site-specific nello spazio-vetrina delluniversit affacciato proprio su Commercial Road, nellEast End della capitale inglese, a pochi passi dalla storica istituzione della Whitechapel gallery. Lartista italiano Andrea Sala (per la Federica Schiavo Gallery) il primo ad essere invitato a rileggere lo spazio originale di una vetrina, che, per sua natura costantemente visibile al pubblico, render ogni intervento un vero e proprio progetto di arte pubblica dal 13 ottobre al 15 novembre 2011. Seguiranno Per-Oskar Leu, Jesse Ash, Willam Cobbing e Pennacchio Argentato a supportare questa iniziativa con la quale cura. intende attivare oltre allo spazio fisico anche una vera e propria opportunit di incontro tra artisti e curatori internazionali, affiancati in una lettura critica dei lavori a ciascuno degli interventi. Approfondiamo il progetto con i due curatori del progetto, Ilaria Marotta e Andrea Baccin.
Come nasce questa idea?
I.M.
Come tutte le idee! Una volta nata, nata!

Perch stata scelta Londra come vetrina ideale e il connubio proprio con la London Metropolitan University?
I.M.
Perch lEast End di Londra, con il suo multiculturalismo, la Roma che noi non avremo mai. La partnership con la London Metropolitan University nata perch c stata facilit di accesso. C stata una proposta e una risposta. Come dovrebbe sempre avvenire per facilitare la fruizione di idee.

Commercial Road Project, un titolo scelto per?
I.M.
Per comunicare un progetto pubblico, visibile dalla strada 24 ore su 24.

Come stato creato il network di gallerie romane?
A.B.
Si parla molto di network romano, che comprende gallerie, fondazioni, musei. Come stato detto tempo fa da un direttore di un museo di Roma, al suo arrivo qui, a Roma abbiamo tutto, gli artisti, i curatori, le gallerie, le fondazioni. Noi abbiamo voluto portare un po di quel tutto in una citt nuova. Letteralmente abbiamo voluto aprire a Londra una vetrina su Roma.

Quali sono state le modalit seguite nella scelta degli artisti?
A.B.
Abbiamo selezionato artisti giovani, il cui lavoro potesse misurarsi con uno spazio di questo tipo e con cui abbiamo voluto intraprendere questa avventura.

Cinque giovani artisti internazionali Andrea Sala, Per-Oskar Leu, Jesse Ash, Willam Cobbing e Pennacchio Argentato, qual il fil rouge che li lega e che li rapporta a Roma?
I.M.
Non c un fil rouge tra gli artisti, se non il fatto di essere rappresentati da gallerie romane.

Ci sono delle linee guida che gli artisti dovranno seguire e considerare nellallestimento della loro vetrina?
A.B.
Totale libert. C lo spazio, la strada e Londra.

Andrea Sala, il primo artista della serie, cosa presenter?
I.M.
Per Andrea Sala la vetrina diventa loccasione ideale per riflettere sullidea del display. Nel suo lavoro Andrea sintetizza tutti gli elementi strutturali di una comune vetrina commerciale: i tubi in plexiglass dai colori primari del giallo del rosso e del blu che richiamano i neon dei negozi; lo specchio che ordina e al contempo moltiplica la merce esposta, come in uso in molti fruits market di Montral, la citt in cui vive e lavora; il display, predisposto a mostrare in futuro altri prodotti (oppure no), ma che a oggi “solo” un display di frutta.

Qual lobiettivo del progetto?
A.B.
Portare Roma fuori da Roma. Dare la possibilit agli artisti di confrontarsi con uno spazio stimolante. Far parlare di Roma e di quello che succede qui.

Ci sono progetti simili realizzati in Europa o altri Paesi?
I.M.
Mi viene in mente, una per tutte, la mostra Chambres dAmis, curata da Jan Hoet a Gent nel 1986, che ospitava i lavori in abitazioni private, e che stata tra le prime a ripensare un format espositivo con nuove modalit di interazione tra pubblico e privato.

Ilaria Marotta curatore e direttore editoriale di cura.magazine, di cui editore e co-fondatore. stata curatore per il Macro, lavorando con gli artisti Gregor Schneider, Avish Khebrehzadeh, Paolo Canevari, Paolo Chiasera ed Ernesto Neto e consulente per larte contemporanea del Museo Arcos a Benevento. Curatore della Moving Gallery, progetto espositivo nomade, realizzato a Roma tra il 2004 e il 2006 e responsabile del portale per larte contemporanea di Treccani, per cui ha pubblicato centinaia di articoli. Co-curatore del secondo ciclo di Roommates/Coinquilini al Macro di Roma nel 2010 (Pietro Ruffo/Valentino Diego) e del progetto di Manfredi Beninati nellambito del programma cura.projects. Ha allattivo numerose pubblicazioni su cataloghi e riviste. co-editore di cura.books e co-curatore del progetto Commercial Road (www.commercialroadproject.com).

Andrea Baccin co-fondatore, direttore e art director di cura.magazine. Responsabile di cura.books. stato art director di importanti agenzie pubblicitarie internazionali, tra cui Ogilvy and Mather e la Saatchi & Saatchi. Ha vinto numerosi premi per il graphic design e la comunicazione in ambito nazionale e internazionale. co-curatore del progetto Commercial Road (www.commercialroadproject.com).

www.commercialroadproject.com
www.curamagazine.com

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VOCAZIONE ROMA: partecipa al dibattito sullo sviluppo di Roma il 26 e 27 novembre a Grottaferrata

L’Associazione Vocazione Roma promuove il 26 e 27 Novembre al Park Hotel Villa Grazioli, Grottaferrata ENERGIE COMUNI, due giorni di analisi e dibattito sullo sviluppo di Roma. Giovani imprenditori, professionisti e creativi romani si confronteranno con urbanisti, studiosi ed esperti di settore sul futuro della metropoli e sulle proposte per farla crescere. Parteciper il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. Le iscrizioni scadono il 10 Novembre, la scheda di partecipazione allegata dovr essere inviata al numero di fax: 06.6786918 o all’indirizzo email: info@vocazioneroma.net.

Per maggiori informazioni chiamare l’ufficio di Vocazione Roma 06.6794514 oppure 3938887136.

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SALVATORE MAURO e ANNA MILANO CAR BOX

Ospiti al terzo appuntamento di Space Metropoliz, domenica 30 ottobre

In soli tre anni dalla sua nascita, Box ha raccolto nei suoi spazi 60 artisti con i loro progetti realizzati site-specific per la manifestazione. Questo nostro percorso ci ha resi inconfondibili nello stile rispetto ad altre iniziative che si sono tenute a Roma. Il nostro punto di forza stato soprattutto quello di aver messo in atto operazioni creative con badget iniziali uguali a zero. Box unidea di Salvatore Mauro e Anna Milano Car, un evento che stimola le sensazioni e in cui, attraverso diverse aree-contenitore, lo spettatore viene condotto in un percorso interattivo. Levento nasce nel 2007 in seguito ai riconoscimenti e ai risultati ottenuti al quarto appuntamento di FestArte Festival. A seguito del successo ottenuto nella prima edizione, Box arriva prima a Milano, presso la conferenza di Urban Art organizzata dal Comune, poi a Roma presso il Teatro Vascello che, in quelloccasione, si apre alle contaminazioni tra teatro e arte contemporanea. Un percorso che sottolinea la linea di Box: la libert da meccanismi istituzionali o dalla necessit di spazi, come le gallerie, che crea lunione di un gruppo eterogeneo di artisti e d vita a unidea di arte nuova, vitale, finalmente contemporanea e aperta a tutti. Il pubblico che ci segue sa che le nostre scelte sono mirate allinnovazione e alla contemporaneit. Per questo abbiamo cercato un modo di sperimentare e fare arte che si realizzasse attraverso la contaminazione e linterazione con il pubblico. Dopo il successo delle tre edizioni, Salvatore Mauro e Anna Milano Car propongono un restyling del progetto: abbiamo pensato a uno stile in cui il nostro concept Box – lidea di scatola – diventasse fisicamente un vero e proprio oggetto che interagisse con la gente e la citt. Sono nate cos delle foto diventate, poi, le immagini dei nostri flyers e dei nostri social network. Scatole bianche che invadono le piazze della citt di Roma. Armati di queste scatole decorate con il nostro logo abbiamo poi chiesto a persone comuni o famose nel mondo dellarte di tenerle in mano e farsi fotografare. Per i due ideatori di Box il rapporto con Roma molto stretto: la citt per noi uno strumento per creare percorsi artistici e lasciare memorie dei nostri interventi. Crediamo molto nellidea di contenitore e vorremmo che Roma diventasse una grande scatola che contenga arte e creativit, che crei scambi continui con artisti internazionali e con nuovi luoghi di aggregazione artistica. A Roma si stanno creando e muovendo nuove iniziative per chi lavora in questo ambito e dobbiamo fare attenzione e questi segnali. Insomma, la prossima volta, invece di essere noi a spostarci a New York, vorremmo che fossero gli artisti newyorkesi a venire a Roma. www.box3.it

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CARLO INFANTE

Conosciamo Carlo Infante e Urban Experience, unintervista per parlare di web e territorio, di interattivit e performing media. Connessioni e progettazioni urbanistiche partecipate per “giocare” nelle citt attraverso la creativit sociale delle reti.

Vuole tentare una definizione di creativit?
La questione della creativit non riguarda solo lespressione artistica dei linguaggi ma la capacit di ambientarsi in nuovi contesti, come oggi quello del web, il nuovo spazio pubblico. Il nuovo luogo dello scontro con i sistemi cristallizzati e dellincontro con le nuove generazioni. Il web un ambiente da antropizzare in via direttamente proporzionale al nostro desiderio di mondo possibile, inventando nuovi modi di comunicare con (a differenza del comunicare a), re-imparando a condividere la conoscenza e a renderla funzionale alla progettazione di futuro. Un buon concetto di creativit quello suggerito dal matematico francese Jules-Henri Poincar: “Creativit unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili”. E penso a quanto questo suggerimento sia decisivo per capire il fenomeno del mash up in Internet, implementando diverse applicazioni su operativit che rilanciano il principio open source nel senso lato del termine. questa tensione generativa, aperta, che pu dare sviluppo a ci che definisco la creativit connettiva.
Quali sono gli elementi fondamentali che definiscono l’industria creativa nel settore che lei ha approfondito?
Ma perch parlare di industria? verso l’artigianato diffuso e riconfigurato che penso valga la pena porre la migliore delle attenzioni. Un dato che riguarda l’intero assetto produttivo del sistema Paese, basato su un sistema polverizzato di piccole imprese che non aspettano altro che di essere aiutate a fare sistema, per dare senso a quella parola resa ridondante che Innovazione. C’ un mondo sommerso di creativit digitale che non viene intercettato e rivela una potenzialit straordinaria che non pu pi rimanere limitata nella dimensione underground. L’ambito verso cui intravedo opportunit strategiche quella che definisco l’Innovazione Territoriale attraverso cui la comunicazione interattiva possa promuovere, narrare, ottimizzare (anche in termini organizzativi, grazie alla possibilit orizzontale delle reti) le risorse (da quelle culturali a quelle artigiane ed eno-gastronomiche) dei nostri territori. La gestione delle risorse informative funzionali a questo rapporto nuovo con il territorio, a partire dalluso di mappe interattive e di sistemi gps implementati sugli smart-phone, rappresenta uninnovazione emblematica, intimamente culturale e allo stesso tempo capace di dare sia spinta imprenditoriale sia coesione sociale. Ci comporta unattenzione crescente sia verso levoluzione delle tecnologie della comunicazione sia verso quei comportamenti creativi che ne indirizzano i valori duso. Inscrivere l’uso delle reti nell’azione attraverso il territorio, di cui il turismo solo una delle forme d’impresa, una delle prerogative dell’ambito di ricerca sul performing media: una parola nuova per cose nuove. Sottende quella creativit sociale capace dinterpretare luso delle reti e dei nuovi media interattivi. Trattare dinnovazione comporta questo: iniziare a sperimentare pratiche neanche pensabili fino a poco tempo fa. Performing media infatti ci che concerne questa tensione creativa per lutilizzo strategico delle reti e in particolare la progettazione delle interazioni possibili tra web, multimedialit e territorio. In questo senso il geoblogging una pratica emblematica per la propriet di scrivere storie sulle geografie, dando forma ai flussi della mobilit sociale e culturale, rilanciando lidea di un turismo partecipativo al tempo del web 2.0. Una soluzione funzionale al geoblogging, in termini dinteraction design, sono i mobtag , particolari codici grafici che trasmettono testi o link attivi agli smartphone. L’utilizzo di queste tag nella segnaletica (come sulle paline di bus, nei depliant, nei men,etc) pu rimandare alle pagine web pertinenti di un geoblog, creando una stretta connessione tra reti ed esperienza diretta nel territorio. Esempi emblematici di questa sperimentazione sono i geoblog per la Via Francigena del Lazio (www.geoblog.it/francigena ) o quelli realizzati con i bambini di Corviale (www.geoblog.it/arvalia ) o del Monferrato (www.geoblog.it/castell), sviluppato per linaugurazione del castello di Casale Monferrato con delle azioni-radioguidate e un civico assedio via bluetooth esercitato dai giovani delle scuole casalesi). Queste pratiche creative nel web, oggi concentrate intorno al social network www.urbanexperience.it, tendono ad esprimere una ricerca strategica di nuovi modelli di sviluppo che in questa fase di crisi acuta dei modelli produttivi devono essere considerati come il tentativo di una via duscita in un processo a medio-lungo termine che pu permettere alla nuova generazione dintraprendere delle attivit su cui opportuno investire. Si tratta di quel bricolage antropologico di cui parla Levi Strauss per definire le pratiche ludiche di una generazione che cresce nellarco di una crisi di transizione in cui si stanno ridefinendo i principi paradigmatici di socialit e di sviluppo.
Nella provincia di Roma esiste una “classe creativa”? E, se s, ha un profilo peculiare, una serie di caratteristiche che possiamo considerare uniche nel panorama della capitale e del suo territorio?
Roma ha registrato un netto ritardo sul fronte dell’innovazione tecnologica, non tanto per quanto riguarda l’hi-tech (come sul fronte delle tecnologie aerospaziali e satellitari della Tiburtina Valley) ma per un deficit di cultura dell’innovazione. mancata una strategia di sistema per armonizzare le diverse tensioni di ricerca avanzata con il tessuto sociale, privilegiando la dimensione produttiva cine-televisiva (per la sua configurazione industriale spesso incongrua) a quella creativa ed artigiana del web, adagiandosi su un’idea massiva dell’offerta di cultura convenzionale. Nonostante questo deficit di sistema nella capitale sta emergendo una creativit digitale diffusa, espressa da una molteplicit di piccole imprese e centri di ricerca che stanno scandendo una forte accelerazione nell’impatto con la Societ dell’Informazione. La peculiarit di questo contesto romano riguarda principalmente la rilevazione di alcune caratteristiche che fanno di questa citt un luogo talmente ricco di sedimentazioni storiche e antropologiche da risultare unico al mondo. qui che va fatto un lavoro sottile che va oltre le logiche del business per cogliere le diverse sfumature che vanno dalle imprese etiche dell’innovazione sociale a quelle espressioni creative che sono inscritte nella sua aura desiderante di citt fatale. Roma una citt a maglie larghe, accoglie ma disperde. La sua vocazione cosmopolita le ha permesso di esprimere una moltitudine di opportunit, tensioni vitali che hanno prodotto una complessit urbana meticcia nell’intersecare le differenze culturali. Ci ha determinato una dinamicit straordinaria anche se dispersiva: una confusione eccellente che s’ tradotta, in alcuni momenti, in un’emblematica capacit d’interpretare lo spirito del tempo. Sull’onda del boom economico degli anni Sessanta, mentre le grandi citt del nord scandivano il ritmo dello sviluppo industriale, Roma ha dato il massimo di s rivelando uno sguardo disincantato (e per alcuni aspetti edonista) verso il futuro di un modello sociale tutto da sperimentare. in questo clima che sono spuntate come funghi, dalle ife della citt sotterranea, geneticamente underground, le Cantine dell’avanguardia teatrale romana o una mostra come Contemporanea che nel 1973 fece del parcheggio sotterraneo (allora non ancora inaugurato) di Villa Borghese un evento apripista nello scenario mondiale. Si tratta di naturali espressioni culturali di un genius loci inscritto nella matrice arcaica di Roma. Viene da pensare a quelle grotte, ricostruite anche artificialmente nella Roma del I secolo d.c., dove trovavano luogo (teatro) i templi mitriaci. Se l’Avanguardia, sia per il teatro di ricerca sia per l’arte contemporanea, pu essere considerato uno dei brand pi significativi di Roma, un altro segno forte della citt indubbiamente quello di un appeal turistico che necessit di un rilancio qualificante innervato alle politiche di una urgente Cultura dell’Innovazione. Il ritardo accumulato da Roma pu quindi essere indubbiamente recuperato interpretando le potenzialit peculiari di una citt che pu porsi come Digital Caput Mundi, attestandosi come realt crocevia delle diverse culture dell’innovazione, da quelle sperimentali a quelle pi strettamente imprenditoriali. per questo che si sta ora delineando una progettazione diffusa di social network, di performing media e d’interaction design urbano per misurarsi sia con la mobilit (una delle questioni irrisolte di Roma) sia con una user experience che contribuisca a costruire una rete del valore che interpreti l’interattivit in sostanziale interazione sociale. Un valore capace di produrre sia ricchezza che qualit della vita.
A che cosa dovrebbero portare, (o hanno portato) gli investimenti fatti e da fare in campo creativo?
Le poche risorse a disposizione dovrebbero promuovere partecipazione attiva, un concetto che va ben oltre le logiche del marketing convenzionale. Credo che il punto cardine sia quella Social Innovation che arrivi a dare senso a quel general intellect di cui parlava Marx e che oggi va oltre la diffusione delle conoscenze per promuovere il valore d’uso creativo delle tecnologie della comunicazione perch possano rivelarsi una pari opportunit d’accesso all’evoluzione dei sistemi sociali. Non un buon sentimento di sinistra ma il modo per creare le condizioni perch si sviluppi un mercato evoluto, producendo ricchezza. Perch accada mercato serve la societ. Bisogna porre in essere un’analisi dinamica dei modelli economici possibili determinati dalla partecipazione attiva alla Societ dell’Informazione, dove sono gli utenti a produrre informazione, senso e nuove relazioni sociali. Fenomeni come gli User Generated Content, il Crowdsourcing, il Performing Media, il web 2.0 nel suo complesso, fanno intuire come la partecipazione attiva possa creare una nuova Rete del Valore, molto diversa da quella Catena del Valore basata sul modello industriale, meccanico e lineare proprio del sistema fordista. Il fatto di promuovere non solo i consumi culturali ma la produzione di senso che gli utenti esprimono frequentando gli spazi della cultura (ricordiamoci, ad esempio, che theatron significa luogo dello sguardo: gli spettatori chiudono il cerchio dell’esperienza teatrale… chi fa tesoro dei loro sguardi?). Fare economia significa non disperdere risorse: perch non ottimizzare la ricchezza prodotta dall’esperienza degli spettatori, finalmente intesi come cittadini attivi? In questo senso con il Museo-Laboratorio della Mente (riconosciuto quest’anno, dall’ICOMM come museo pi innovativo d’Italia), Urban Experience sta curando al S.Maria della Piet delle Palestre diCittadinanzaInterattiva che vedono coinvolti centinaia di ragazzi delle scuole superiori per l’uso dei social media tes a qualificare la partecipazione alla discussione sui temi proposti da una rassegna delle idee pericolose (corpo, memoria, social network, resistenza…). Questa attenzione verso la user experience vale anche per i paesaggi, le architetture, i luoghi da esplorare, le microstorie delle comunit, i segreti dei mestieri sapienti, le sensorialit del gusto.Tutto questo pu rivelarsi come opportunit per la dimensione metropolitana di Roma che pu fare di uno stato d’animo un modello di sviluppo. a partire dalla riqualificazione del nostro territorio, per instradare i nostri migliori processi produttivi (dal manifatturiero a quelli del trasferimento tecnologico) verso un uninnovazione territoriale che riattivi non solo il PIL ma anche il FIL (Felicit Interna Lorda).
Esiste un’esperienza che considera esemplare per le sue competenze e capacit? Quale?
Vorrei citare l’esperienza connessa al lavoro svolto a Torino sulle culture dell’innovazione nei quindici anni in cui ho vissuto a Torino. Un’esperienza basata sulla creativit sociale delle reti, espressa nella sostanziale interazione tra l’impegno radicato nel territorio e nell’attivit di educazione alla legalit (con Libera) e l’innovazione espressa dai nuovi media capaci di tradurre l’interattivit in nuova interazione sociale. Tutto ci si articolato in una serie di iniziative promosse insieme ad associazioni legate al Gruppo Abele, a partire dall’esperienza del geoblog (glocalmap) per le Olimpiadi Torino 2006 (progettato prima che arrivasse googlemaps) che permetteva di scrivere storie nelle geografie, con post georefenziati sulle azioni svolte in citt (cosa che googlemaps quando arrivato non permetteva di fare… il sistema api stato aperto solo alla fine del 2007). Per la giornata nazionale antimafia del marzo 2006 le decine di post (con foto caricate via mms) taggarono passo passo (indicando strada e numero civico… i gps integrati non esistevano…) il movimento del corteo. Uno dei primi eventi di geomapping, in assoluto. Nel gennaio 2007 (in occasione della giornata della memoria del 27 gennaio) fu realizzata una Mappa Emozionale dei Luoghi della Memoria Antifascista http://acmos.net/memoria/ funzionale ad un’azione che dall’Universit di Palazzo Nuovo giunse alla Stazione di Porta Nuova dove partiva il treno per Auschwitz, lungo il percorso si leggevano con gli smartphone i mobtag (o qrcode) che rimandavano alle schede informative sui luoghi della memoria (ex ghetto, casa Gobetti, etc) dove era possibile rilasciare commenti. Fu il primo evento di mobtagging. Queste esperienze si sono evolute poi nella costituzione del Performing Media Lab http://xmedialab.acmos.net che dal 2008 ha sede, in collaborazione con Libera, in un bene confiscato alle mafie (a Via Salgari, a Torino) con un’attivit costante che ha visto l’animazione (con l’instant blogging) della Biennale Democrazia. In quello spazio ha ora sede una societ cooperativa d’impresa sociale che sviluppa piattaforme open source e applicazioni mobile.

Carlo Infante docente freelance di Performing Media, presidente e managing director di Urban Experience. Ha diretto, negli anni Ottanta, festival come Scenari dellImmateriale, condotto (anche come autore) trasmissioni radiofoniche su Radio1 e Radio3, televisive come Mediamente.scuola su RAI3 e nel 2009, la trasmissione Salva con Nome su RAInews24, ideato (in occasione delle Olimpiadi Torino 2006, prima di GoogleMaps) format web come il geoblog. autore, tra laltro, di Educare on line (1997, Netbook), Imparare giocando (Bollati Boringhieri, 2000), Edutainment (Coop Italia, 2003), Performing Media. La nuova spettacolarit della comunicazione interattiva e mobile (Novecentolibri, 2004), Performing Media 1.1 Politica e poetica delle reti (Memori, 2006) e di molti altri saggi e articoli per pi testate (tra cui, attualmente, NOVA-Sole24ore).

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CARLO ALBERTO PRATESI, PAOLO MERIALDO E AUGUSTO COPPOLA INNOVACTION LAB

Sullesempio della Finlandia la produzione di un progetto interuniversitario rivolto alle idee di business

Lanalisi della situazione economica e universitaria ha portato Carlo Alberto Pratesi, Paolo Merialdo e Augusto Coppola a riflettere sulla possibilit di favorire il lavoro di gruppo di studenti di facolt e atenei diversi per stimolare la creativit e la multidisciplinariet dellinnovazione. La riflessione ha preso corpo nellInnovAction Lab, con il proposito di valutare il potenziale innovativo delle idee di studenti, neo laureati e ricercatori, e insegnare come queste idee possano essere tradotte per la societ e in business. Nata nel 2010 InnovAction Lab ha combinato le capacit dei tre fondatori accomunati da esperienze di ingegneria, gestione delle informazioni sul web, sviluppo aziendale e marketing, management e business development, allinterno di questo progetto di interfacolt e interateneo. Lo stimolo iniziale alla creazione di InnovAction Lab arrivato dopo la visita alla Design factory dellUniversit di Helsinki. Questa struttura ospita, in modo assolutamente innovativo, studenti di ingegneria, economia e architettura che sviluppano insieme prodotti e soluzioni a problemi del mondo profit e non profit. Nei mesi successivi ho conosciuto progetti analoghi in India (We School di Mumbai), Emirati Arabi (Abu Dhabi University) e Usa (DSchool di Stanford e Ideo di Palo Alto) ritrovando sempre la stessa filosofia: favorire il lavoro in gruppo di studenti di facolt diverse e stimolare, cos, il processo creativo e lapproccio multidisciplinare allinnovazione. Il passo successivo stato quello di riproporre qualcosa di analogo anche nella mia Universit (Roma Tre). Da l, spiega Carlo Alberto Pratesi, grazie alla collaborazione con Paolo Merialdo della facolt di ingegneria e con Augusto Coppola (insieme ai quali avevamo gi avviato progetti comuni)
stata possibile la realizzazione del laboratorio. Linnovazione del laboratorio si basa su due punti fondamentali: a) collaborazione tra facolt e atenei diversi su un progetto formativo comune; b) nuovo rapporto tra studenti e investitori, basato su incontri organizzati gi durante il percorso universitario. Lobiettivo creare occasioni di lavoro innovativo e di scambi di idee, nonch rendere sostenibile, anche dal punto di vista economico, il laboratorio, in modo che possa essere riproposto ogni anno a un numero sempre pi ampio di studenti e Universit.
www.carloalbertopratesi.it
www.innovactionlab.org

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ALEXANDRA MAZZANTI DOROTHY CIRCUS

Riapre la stagione con la mostra dell’artista americano Joel Sorren, per diffonde larte pop surrealista in Italia e promuove lespressione di nuovi talenti

La Dorothy Circus Gallery, nata nel 2007 presso lantico acquedotto romano di Piazza Lodi, si da subito candidata a location privilegiata per lesibizione e la diffusione dellarte pop e surrealista. La sua fondatrice Alexandra Mazzanti, discendente dalla stirpe nobile degli Hercolani di Bologna. Alexandra fin da piccola respira il gusto della collezione e dellesposizione raffinata: sono cresciuta circondata dai dipinti del Settecento e dellOttocento italiano e francese che mia madre amava raccogliere ed esibire. Un percorso formativo ricco che la porta a frequentare lAccademia delle Belle Arti di Venezia e lavorare per pittori e scultori, aggiungendo al suo gusto personale anche una buona dose di praticit degli aspetti tecnici dellarte. Segue poi studi di fotografia a Firenze, crea scenografie per spettacoli al Teatro Nazionale e al Teatro Olimpico di Roma, giungendo fino al Bolshoj di Mosca. nel corso dei suoi viaggi a Los Angeles, culla del Pop Surrealismo, che stringe contatti con pittori e galleristi ed inizia la sua attivit di collezionista, rivolta, da una parte agli artisti pi interessanti e, dallaltra, alla scoperta di giovani talenti, tra cui litaliana Nicoletta Ceccoli, ora tra le pi richieste al mondo. Seguendo le emanazioni pi orientali del Pop Surrealismo USA, Alexandra raggiunge New York dove, anche grazie al rapporto di amicizia con Jonathan Levine, proprietario di una delle gallerie pi esclusive della Grande Mela, inizia a prendere forma il progetto Dorothy, realizzato poco dopo. Parquet e soffitti neri a cornice del bianco murale; sculture a gettata sopra archi neogotici in contrasto con lironico rosa dellart shop e con le colorate texture del bookshop; giochi estetici che provocano e incitano lo sguardo: uno spazio, a Roma, ai confini tra New York e Wonderland. Scopo della galleria sia promuovere e diffondere in Italia larte pop surrealista tramite lesibizione delle opere di autori gi affermati, sia favorire la nascita di nuovi talenti, anche italiani, da immettere nella corrente per infondervi nuova linfa europea. Quasi ogni mese viene inaugurata una nuova mostra e questattivit costante ha permesso di creare, intorno alla galleria, un ampio movimento, di lavoro, di arti e di competenze. Attualmente Alexandra impegnata nella cura di una serie di pubblicazioni che vogliono contribuire alla formazione di un pensiero critico, tutto italiano, sulla filosofia artistica del Pop Surrealismo. Allo stesso tempo si sta dando da fare per lapertura di un ulteriore spazio espositivo in centro storico, per ribadire la presenza di questo circo multiforme e surreale nel panorama culturale romano. Sarebbe molto gratificante organizzare eventi sul Pop Surrealismo in collaborazione con le principali istituzioni culturali cittadine. Significherebbe conferire consensi istituzionali al movimento, cos come sta accadendo in tutto il resto del mondo. Sarebbe bello, infatti, che la Roma del futuro diventasse la capitale europea del genere. Con una certa dose di ottimismo si pu provare a immaginare che questo accada. www.dorothycircusgallery.com

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IL CIELO IN UNA STANZA: la mostra alla casa dellarchitettura dal 13 al 31 ottobre

SPACE METROPOLIZ_i primi relitti, il progetto di Fabrizio Boni e Giorgio de Finis a cura di Silvia Litardi, presenta alla Casa dellArchitettura di Roma (Piazza Manfredo Fanti 47 – monitor P) la mostra Il cielo in una stanza con le opere di diversi artisti come Nicola Alessandrini, Paolo Assenza, Angelo Bellobono, Cobol Pongide, Alberto Corradi, Matteo Fraterno, Sas Giusto, Hogre, Lucamaleonte, Mr. Klevra, Carlo Prati, Guendalina Salini, Andrea Valentini, David Diav Vecchiato, Antonello Viola. In occasione del vernissage, che si terr gioved 13 ottobre alle ore 17.30, viene presentato anche il progetto-soggetto di Space Metropoliz. Luca Montuori coordiner gli interventi degli ospiti: Fabrizio Boni, antropologo e film maker; Giorgio de Finis, antropologo e film maker; Francesco Careri, docente di Arte Civica presso la Facolt di Architettura di Roma Tre; Cesare Pietroiusti, artista; Elio Ghirlanda, critico cinematografico e docente di Teoria e tecnica degli audiovisivi presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale di Sapienza Universit di Roma. A seguire sar lintervento Terra-Lunaandata e ritorno. Dall’architettura interplanetaria all’architettura autosufficiente di Alessandro Poli (Superstudio) e la testimonianza dellastronauta Umberto Guidoni. Conclude la giornata lo spettacolo di musica e immagini Uni>verse a cura di Carlo Alfano. Space Metropoliz diventa cos loccasione per parlare concretamente di spazio pubblico, intercultura, integrazione, autodeterminazione, mobilit e flussi… di umanit!. Inoltre, dal 24 ottobre saranno presenti nella mostra anche le fotografie di Giorgio de Finis Space Metropoliz_Ritratti prima della partenza, fino al 23 ottobre in mostra anche al Macro Testaccio nellambito di FotoGrafia Festival Internazionale di Roma.
www.spacemetropoliz.com
www.casadellarchitettura.it

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GIUSEPPE CASA MARTELIVE

Dal 12 al 15 ottobre Beta Edition, la kermesse finale del Marte live con ospiti d’eccezione come i Marlene Kuntz e Skiantos all’Alpheus e in altre location della capitale

MArteLive, questanno alla sua decima edizione, una manifestazione che si svolge in ununica location multisala, dove circa duecento artisti appartenenti a sedici discipline diverse, si esibiscono in contemporanea dando vita a uno spettacolo totale. Un evento che negli anni ha saputo conquistare un pubblico di affezionati sempre pi grande. A parlarci del Festival uno dei suoi fondatori, Giuseppe Casa, classe 1976 di Licata, Agrigento. Musicista polistrumentista e, sin da giovanissimo, organizzatore di eventi, dopo essersi trasferito a Roma, nel 2000 fonda la Procult, lassociazione che dal 2001 organizza il MArteLive. Lidea da cui siamo partiti era quella di fondere le forme artistiche in un unico evento. Condivisione, partecipazione e un pizzico di follia, tutto nello stesso luogo e nello stesso momento allo scopo di creare qualcosa di completamente nuovo e mai visto. Ogni sezione artistica legata a un concorso realizzato in collaborazione con circa cento partner che assegnano, ogni anno, oltre centocinquanta premi di visibilit e produzione. I vincitori hanno cos una reale possibilit di emergere nel panorama artistico italiano. In pochi anni, il MArteLive si affermato sul panorama artistico italiano con 350.000 presenze e circa 50.000 artisti coinvolti in tutte le edizioni. Per mantenere viva e costante lattenzione sul Festival, durante tutto lanno vengono organizzate numerose iniziative ed eventi paralleli. Durante linverno ci occupiamo di organizzare e coordinare le preselezioni nei vari locali del nostro network, poi c il tour estivo, la webzine, lagenzia di booking per gli artisti e letichetta discografica MArteLabel. Siamo attivi anche nellambito della formazione, organizziamo corsi nellambito della produzione artistica e prossimamente daremo vita a una webtv e ad una web radio. Musica, pittura, teatro, danza, poesia, scultura, arte circense e foto live sono solo alcune delle sezioni presenti allinterno della manifestazione. Il movimento generato ogni anno dal MArteLive System, d vita a oltre 200 eventi di varia natura con un coinvolgimento di oltre 50 comuni. Nei piccoli centri e nelle periferie, con un minimo sforzo si possono mettere in moto veri e proprio circoli virtuosi alimentati dallentusiasmo e dalla voglia di fare qualcosa di nuovo. Da nord a sud limpulso uguale. Per la creativit c bisogno di spazi e di idee. Per questo motivo immagino Roma come un centro nevralgico e in continua relazione con la provincia. Immagino una citt veramente europea capace di stravolgere il significato degli spazi gi presenti. Roma una citt unica al mondo per il suo patrimonio artistico e culturale, con potenzialit di gran lunga superiori a quelle di qualunque citt europea e non solo. qui che risiede il virus della creativit. ancora in incubazione… basta alzare la temperatura e il risultato potrebbe essere impressionante!.
www.martelive.it

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ANDREA PROVVIDENZA AUDITORIUM DELLA CONCILIAZIONE

Marted 11 ottobre lultima serata di Tersicore 2011 con Ji? e Otto Buben?ek, che guidano i danzatori delle pi prestigiose compagnie europee

Andrea Provvidenza Direttore della Comunicazione allAuditorium Conciliazione e responsabile artistico e organizzatore della rassegna di danza Tersicore, che a soli cinque anni dalla sua nascita ha gi ospitato nella capitale le pi grandi stelle del balletto mondiale e della coreografia contemporanea. Grazie alla verve produttiva che lo contraddistingue anche ideatore e fondatore del periodico romano R360, The Rome Navigator, un mensile di cultura, arte e informazione locale. Oltre alla permanenza decennale a New York con lincarico di Direttore della Comunicazione per la Fletcher Asset Management Company, Andrea ha vissuto tre anni a Madrid curando le Pubbliche Relazioni per una societ iberica del settore luxury. Affascinato dal mutamento e incline alle sfide, ossessionato da una parola: contemporaneit. Larco di Andrea Provvidenza senza dubbio puntato verso
linnovazione. Linteresse alle tendenze creative globali, oltretutto testato nelle prolungate residenze allestero, si traduce nel suo intento: raccontare quello che sta succedendo nel mondo in tutte le sue espressioni artistiche e intuire cosa pu interessare una nuova platea, un pubblico che in alcuni casi si avvicina per la prima volta alla danza. Per riuscire in questo risultato importante avere anche un pizzico di fortuna e collaboratori che ti sostengono perfino nelle scelte apparentemente rischiose. Questa propensione suggella da sei anni la collaborazione tra lassociazione Amici dellAuditorium Conciliazione ed il RomaEuropa Festival, considerato da Provvidenza un punto di riferimento progettuale. Mosso dalla volont di sanare lofferta romana, a volte limitata rispetto alla danza, attratto da tutto ci che in divenire, soprattutto nelle discipline artistiche. Mi affascina decrittare nuovi codici e in particolar modo quelli che inizialmente risultano indecifrabili. La pi recente concezione delle produzioni creative vede protagonista la trasversalit delle discipline: La cosa che mi preme maggiormente presentare al pubblico romano il nuovo linguaggio della danza contemporanea, che oggi non solo movimento del corpo ma sempre pi una commistione di arti visive, recitazione e musica. Lattualit di questo connubio sottolineata dalla possibilit di ospitare il contemporaneo allinterno dellAuditorium senza mai snaturare lanima classica di un teatro con una storia e un vissuto cos importanti.
www.auditoriumconciliazione.it

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CARLO MARTINO

Riflessioni sulla creativit dell’architetto-designer Carlo Martino: la relazione tra citt, territorio e cultura, oggi rivalutata e d vita a diverse espressioni artistiche

La citt, il territorio e la creativit
Quello che stiamo vivendo un periodo storico in cui, via via, si sta rivalutando la relazione con il territorio e la cultura di origine delle diverse espressioni artistiche e culturali. Si parla di multiculturalismo, ed autorevoli studiosi quali Umberto Galimberti e Michel Maffesoli concordano sul fatto che oggi loccidente guarda con attenzione e con pariteticit le manifestazioni delle culture altre, proprio per il contenuto di diversit che esprimono. Solo una creativit che riconosce la relazione con il territorio di origine pu esprimere oggi qualcosa di nuovo e di diverso.
Vuole tentare una definizione di creativit?

Limpresa molto ambiziosa. Direi che sicuramente ha a che fare con una spiccata capacit di visione, o di pre-visione, di ci che potr essere il nuovo, linconsueto, loriginale esito di una elaborazione intellettuale e poi professionale. La creativit tende a rovesciare e a sovvertire ci che dato. Tende a proporre nuovi equilibri e nuove soluzioni. una capacit del tutto incontrollabile, ma sicuramente educabile, di fare sintesi e di elaborare nuove connessioni tra dati certi, tra fatti-cose gi esistenti, ma che ricombinati possono offrire nuovi assetti, nuove funzioni, nuove possibilit. Sono molto importanti gli stimoli alla creativit, ed un territorio come la provincia di Roma e la metropoli stessa, ne offrono numerosi.
Quali sono gli elementi fondamentali che definiscono l’industria creativa nel campo dell’architettura e del design?

Oggi direi le reti, i sistemi e aggiungerei la trasversalit. Esistono delle reti generazionali, gli ex studenti piuttosto che i competitor; oppure reti associative, ordini professionali e associazioni culturali. Esistono poi le reti culturali, che sono strettamente legate ai territori ed ai momenti storici. Per esperienza diretta posso testimoniare che il confronto con altri professionisti o con altri studiosi fondamentale. La relazione tra questi e il territorio in cui si opera, stimola oggi, pi che mai, un senso di appartenenza, una voglia di community, ed in alcuni casi qualche progetto collettivo di promozione della creativit. Dicevo della trasversalit. La creativit si alimenta di connessioni incontrollabili, e gli stimoli – gli elementi da connettere – possono avere origini molto diverse: arte, multimedialit, letteratura, cinema, moda. Bisognerebbe promuovere sempre pi azioni di linkaggio, come losservatorio della Creativit della Provincia di Roma sta facendo.
Quali sono i valori altri che lei collega alla creativit?

La positivit, lottimismo, la solidariet, la generosit. Alla base di una nuova architettura o di un nuovo prodotto di design c sempre la convinzione di poter migliorare la vita di ognuno di noi. Anche soltanto attraverso il semplice godimento estetico. In realt dietro c molta pi ambizione, spesso limitata dal sistema produttivo o dal mercato. Per cui dietro ogni atto creativo potrebbe nascondersi un dono da fare agli altri, come direbbe Franco La Cecla. Oggi tra i creativi dovrebbe aver preso piede anche una certa sensibilit ecologica. Uso il condizionale, perch spesso non cos, o c soltanto un superficiale allineamento allo scenario della sostenibilit ambientale.
Lattivit culturale, innovativa, ideativa fa bene a cosa secondo lei?

il sale della vita. il piacere, forse appena dopo le questioni sentimentali. Fare cultura d senso alla vita contemporanea, cos come lo attribuiva in passato alle azioni e alla vita dei nostri avi. Fa parte delle nostre propensioni. Personalmente mi sorprendo ancora oggi a godere delle buone idee avute da altri. Ed anche del controllo degli strumenti che hanno utilizzato per esprimerle. Parlo di buone idee, nel cinema, in letteratura e chiaramente nellarchitettura e nel design. Per fortuna questo sentimento si trasforma sempre meno in invidia, e sempre pi in una spinta allemulazione, come consiglio ai miei studenti. Lattivit culturale crea comunit e senso di appartenenza, le cosiddette trib antropologiche. Gruppi che condividono valori culturali, interessi e passioni. Fare cultura fa bene alla societ ed oggi si visto che anche un modo per fare business.
Nella provincia di Roma esiste una classe creativa? E, se s, ha un profilo peculiare, una serie di caratteristiche che possiamo considerare uniche nel panorama romano?

La classe creativa romana, estesa a tutta la provincia, deve prendere coscienza di se e delle sue potenzialit.
Questo pu avvenire solo favorendo connessioni e confronti, come appunto liniziativa della Provincia sta cercando di fare, e come faccio io attraverso il mio lavoro di direttore della rivista Design for Made in Italy. Sistema design nelle imprese di Roma e nel Lazio. La presa di coscienza e la fiducia nelle proprie capacit aumenta andando fuori, misurandosi con i miti ed i falsi miti creati dalla comunicazione e dai media. Posso affermare con certezza che i creativi, giovani e meno giovani, di questo territorio non hanno nulla da invidiare ai loro colleghi milanesi o veneti, per fare degli esempi italiani. Ma non hanno nulla da invidiare nemmeno ai talenti francesi, inglesi o americani. Molti miei ex studenti hanno varcato il confine dellItalia, si sono distinti ed in alcuni casi anche affermati. La questione di fondo, il problema, solo dei sistemi dinformazione e di promozione. Sono pochi e sono deboli. Da anni osservo gli esiti della creativit, prevalentemente nellambito delle diverse espressioni del design. Ebbene, c una crescita molto interessante in termini di qualit e di quantit. Una sola raccomandazione. Soprattutto i giovani devono riconciliarsi con la storia, con il passato, in termini di nuove relazioni con i segni di questo territorio. Segni dellantichit, del Rinascimento e del Barocco, dellEclettismo, del Razionalismo, ecc. da assorbire, manipolare e proiettare nel futuro. Basta guardare cosa hanno fatto della loro tradizione fiamminga i designer di quel territorio.
Quali sono secondo lei gli indicatori pi interessanti dello stato di salute della creativit romana?

La partecipazione dei nostri creativi a eventi esterni: mostre, fiere ecc. Le pubblicazioni, sempre pi numerose. La proliferazione di mostre sul territorio.
A che cosa dovrebbero portare (o hanno portato) gli investimenti fatti e da fare in campo creativo?

A quello che dicevo prima. Porterebbero alla creazione di una community pi consapevole delle proprie capacit e delle proprie potenzialit. A una rete di relazioni, di scambi e di progetti.
Esiste un caso estero o italiano di trattamento riservato alla classe creativa a cui dobbiamo guardare con successo?

Non posso ampliare gli esempi di politiche internazionali a supporto di tutte le professioni creative, ma posso riportare alcune iniziative riferibili allambito del design. Dallo storico Design Council Britannico che da sempre incide a livello governativo per definire azioni e misure a supporto del design, allemblematico VIA Valorisation de lInnovation dans lAmeublement francese che ha tenuto a battesimo designer oggi famosissimi, fino alle pi recenti iniziative asiatiche dei design center vedi Hong Kong fino a Seoul divenuta World Design Capital 2010. Tutte iniziative in cui la politica ha deciso di investire sul design, convinta del suo valore strategico per il futuro delleconomia e dello sviluppo.
Esiste unesperienza che considera esemplare per le sue competenze e capacit? Quale?

Il VIA appunto. Ha una storia di circa 30 anni, ed stata voluta dallindustria del mobile francese e dal ministero dellindustria. Continua ancora oggi a promuovere la creativit e la ricerca in questo settore. Ma lOriente oggi pullula di iniziative analoghe.

Carlo Martino
Architetto e designer (Bari 1965). Carlo Martino professore di Disegno Industriale presso Sapienza Universit di Roma. Membro della rete di ricerca nazionale SDI Sistema Design Italia e vicepresidente dellADI Lazio, lAssociazione per il Design Italiano, anche membro del Consiglio Italiano del Design, presso il Ministero delle Attivit e dei Beni Culturali, e dellOsservatorio della Creativit della Provincia di Roma. Negli anni ha curato mostre di design e di grafica. Nel 2004 ha fondato la Studiomartino.5 srl, una societ di servizi di progettazione attiva nel design strategico e nel product, graphic ed exhibit design. Tra le aziende con cui ha collaborato: Catalano, GSI, Gedy, I Conci, Ad Hoc, Metaform, Pixel e Unopi. Nel 2003 ha ottenuto una selezione nellADI INDEX con il progetto di sanitari ZERO+ ed il premio internazionale Design Plus con il progetto Help e Verso; nel 2004 altri suoi prodotti hanno ottenuto lIF Product Award di Hannover; nel 2005 il progetto dello Stand Catalano al Cersaie ha ottenuto unaltra selezione nellADI INDEX nella sezione Visual Design. Nel 2008 il prodotto Minnesota Wood per la Gedy ha ottenuto lIF Product Award e nel 2009 lo stesso riconoscimento gli stato conferito per il lavabo in pietra Otto, prodotto da IConci. Del 2011 il Design Plus di Francoforte per il Termoarredo TIKI di Ad Hoc. Redattore capo della rivista bimestrale Disegno Industriale, dalla sua fondazione nel 2002 fino al 2005, ed oggi responsabile della rubrica Designer della stessa testata, ha fatto parte della redazione design della rivista Il Progetto. Dal gennaio 2009 direttore dellallegato alla rivista Disegno Industriale Design for Made in Italy. Sistema design nelle imprese di Roma e del Lazio. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi per altre testate (Rassegna, Ottagono, AR, Op.cit, Frame, G.d.A, Costruire in Laterizio, Il Giornale dellArchitettura, GUD, Arte e Critica, Bagno e Design, Il Bagno Oggi e Domani, Asian Ceramics, ecc…). , inoltre, autore di numerose voci e biografie nellambito del design per lIstituto dellEnciclopedia Italiana di Giovanni Treccani, del volume sullopera di Gaetano Pesce edito da Marsilio, e dei volumi Outdoor Restyling e Design on the Edge, editi entrambi da Palombi.

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CHIARA DI DOMENICO FORTEBRACCIO

PRESENTA MAL DI LIBRI: DUE GIORNI PER CHI I LIBRI LI FA, LI LEGGE, LI SCRIVE AL CIRCOLO DEI LETTORI FORTEBRACCIO SABATO 8 E DOMENICA 9 OTTOBRE

La passione per la lettura, i libri e tutto ci che legato al ciclo della carta stampata ha condotto Chiara Di Domenico da Pesaro, dove nata, nella capitale. Un percorso professionale oggi legato alla comunicazione per Gaffi editore dopo diverse collaborazioni con case editrici indipendenti tra cui Vallecchi, Passigli, Fernandel, la catena Vivalibri di
Roma
e le librerie Edison di Firenze. Ma a Roma la sua attivit anche legata a un luogo in cui possibile leggere libri in assoluta tranquillit, senza la necessit di doverli comprare.
questo ci che Chiara ha creato con il Circolo dei lettori Arci Fortebraccio, di cui presidente. Una libreria in cui i piccoli e medi editori possono avere uno spazio per farsi conoscere al riparo da un mercato che li scalza e li esclude. Il denominatore comune delle attivit di Chiara lalfabetizzazione e la promozione della lettura, affinch chi approda al Circolo possa prima sentirsi a casa e poi spinto a cercare ci che pi desidera leggere. La volont di Chiara Di Domenico mettere il patrimonio racchiuso nei libri a disposizione della gente della strada, allinterno di uno spazio che sia pi aperto e fruibile di una
qualsiasi libreria o biblioteca, perch I libri sono ancora oggi un grande mezzo di comunicazione. Ma per funzionare hanno bisogno degli umani. Il Circolo dei lettori Arci Fortebraccio nasce proprio con questa funzione. Loriginalit del progetto sta nel dare spazio ai piccoli editori. Non facciamo n prestito n rivendita, perch la nostra funzione specificamente di sensibilizzazione. Il nostro sogno che il lettore, uscito da qui, vada in libreria a cercare il libro, spargendo, cos, la voce. Fino ad ora il grande miracolo che non siano stati rubati. Questo ci ripaga di tutta la fatica perch vuol dire che chi entra da Fortebraccio ha capito che pu considerarsi a casa. E non ha senso rubare i propri libri, no?. Nel Forte Fanfulla si organizzano incontri con autori, editori, letture recitate e musicate, reperimento di testi introvabili e consulenze editoriali. Inoltre, gli aspiranti scrittori possono lasciare i propri manoscritti che saranno esaminati da editor qualificati. Lobiettivo? Svecchiare lapproccio alla cultura, incoraggiare e promuovere collaborazioni con biblioteche e gruppi di lettura in tutta Roma. Foto del collettivo Paragrafo Zero.
www.facebook.com/fortebraccio.pigneto?sk=wall

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KUBLAI CAMP

Premiata al MAXXI liniziativa Fund For Culture: da Napoli il progetto che vince il Kublai Award 2011

“Fund For Culture”, dei napoletani Antonio Scarpati e Adriana Scuotto, il progetto vincitore del Kublai Award 2011, il premio per la creativit e linnovazione sociale promosso dal Ministero per lo sviluppo economico (MISE) e da Invitalia Agenzia nazionale per lattrazione degli investimenti e lo sviluppo dimpresa – giunto questanno alla sua terza edizione. Il premio stato consegnato sabato 24 settembre a coronamento del Kublai Camp 2011, il meeting annuale della community web di Kublai svoltosi a Roma nella suggestiva cornice del Museo MAXXI. Gli ideatori del progetto Fund for culture, Antonio Scarpati (classe 1982) e Adriana Scuotto (classe 1985), hanno messo a punto una piattaforma web in grado di effettuare la raccolta fondi per iniziative culturali attraverso un sistema di micro contributi. La piattaforma si propone dunque di far incontrare chi ha iniziative culturali da promuovere e chi vuole concretamente sostenerle, trasformandosi in un innovativo sistema di fund raising abbinato alla creazione in rete di una community virtuale. Il progetto vince 5.000 euro da utilizzare per una consulenza o formazione di profilo elevato che possa favorire la concreta realizzazione dell’iniziativa: Il premio in denaro in realt solo un gettone di fiducia: per questi giovani limportante vedere riconosciuto il proprio progetto a livello istituzionale e avere una chance per realizzarlo. Kublai fatto da persone che sanno mettersi in gioco con coraggio, sfruttando i commenti, gli incoraggiamenti ed i contatti che trovano nella community, ha dichiarato Luigi Gallo dellarea Competitivit e Territorio di Invitalia. Il Progetto Kublai ha aggiunto Paolo Pratic del DPS – rappresenta in Italia una sperimentazione coraggiosa e singolare che il DPS ha avviato per sostenere la creativit come leva di sviluppo del territorio e le comunit alimentate dalle tecnologie di internet come strumento di partecipazione e di innovazione sociale. Oggi la comunit di Kublai ha raggiunto per dimensioni e dinamismo una posizione di rilievo sul panorama nazionale e si apre ad una fase nuova, disegnata con il contributo degli stessi membri nel rispetto dei principi di libero accesso, trasparenza e meritocrazia, che ne hanno segnato il successo. Il Ministero dello Sviluppo Economico e Invitalia offriranno al progetto vincitore anche un sostegno istituzionale, cio una referenza che consentir ai vincitori di proporsi e accreditarsi presso i potenziali partner (istituzioni, banche, aziende, associazioni).

Il Progetto Kublai nato su iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico (Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica) ed attuato da Invitalia. Kublai un social network di creativi in un ambiente collaborativo web 2.0 rivolto a chi ha unidea in grado di contribuire allo sviluppo economico, culturale, tecnologico o sociale di un territorio o di una comunit ed ha bisogno di supporto per realizzarla in tempi relativamente brevi, con costi realistici e risorse umane ben definite. Attualmente il network conta oltre 2700 creativi e 420 progetti. Tutte le attivit di Kublai si svolgono via internet: il blog www.progettokublai.net informa la community e la rete, il social network http://progettokublai.ning.com funge da piattaforma per lo sviluppo dei progetti.

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ROMICS

Fumetto, animazione e games in festival con i talenti del settore

Dal 29 settembre al 2 ottobre 2011 torna alla Nuova Fiera di Roma lundicesima edizione del Romics, il Festival del fumetto, dellanimazione e dei games. La grande novit di questedizione consiste nellArea Pro per i Nuovi Talenti, uno spazio di incontro per artisti e professionisti del settore che avranno la possibilit di presentare le loro proposte a un parterre selezionato di talent scout internazionali e italiani. Per tali sessioni di portfolio review, tra i player che hanno gi confermato la loro presenza vi sono: C.B. Cebulski Vice Presidente Senior del dipartimento Creativo e Sviluppo Contenuti della Marvel Entertainment; Gauthier Van Meerbeeck della casa editrice belga Le Lombard; Camilla Marmonnier dell’Agence BD (Francia); Katja Centomo della Red Whale; Giorgio Messina della Cagliostro Epress e Massimiliano Clemente, Direttore Editoriale Tunu – Editori dell’immaginario. La manifestazione sar densa di interventi di illustratori, sceneggiatori, editori ed esperti mondiali del settore, quali Abruzzese, Pallavicini, Sakurai, Marcheselli, Artibani, Bevilacqua, De Vita e Milazzo. Inoltre una grande occasione per il pubblico costituita dai workshop dei Re di Romics, come Lorenzo Bartoli, Silvia Ziche, Renato Polese, Giacomo Bevilacqua, Stefano Caselli, Francesco Artibani, Vauro. Gli immancabili cosplay si cimenteranno nella grande gara di travestimento e recitazione. Parliamo di 24000 metri quadrati pronti ad accogliere ospiti internazionali, stand espositivi, anteprime, proiezioni, eventi speciali e concerti, un evento che lo scorso ha contato 95.000 visitatori. Il Romics organizzato da Fiera di Roma, Castelli Animati – Festival internazionale del cinema di animazione e da Citt dellAnimazione e dei Contenuti Digitali e vanta partner tra cui Provincia di Roma, Regione Lazio, Rai Fiction, XL La Repubblica, Ambasciata del Giappone ed Euro Cosplay.
www.romics.it

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ROMICS – LUCA RAFFAELLI

Torna l’XI Edizione del Festival del Fumetto dal 29 settembre al 2 ottobre

Luca Raffaelli, saggista, sceneggiatore e giornalista per XL e La Repubblica, tra le altre cose il direttore artistico di Romics, Festival del Fumetto e dellAnimazione, e di Castelli Animati, il Festival internazionale del cinema danimazione che si tiene ogni anno a Genzano. Giunto alla XV edizione – spiega Raffaelli – il Festival nasce come vetrina per il grande cinema danimazione di tutto il mondo, con uno sguardo speciale su quello dautore e quello italiano. Siamo fieri perch il Festival ha raccolto negli anni la presenza e il plauso dei pi grandi artisti dellanimazione mondiale (particolare stato larrivo nel 2000 di Paul McCartney in qualit di produttore di film danimazione per presenziare alla prima mondiale di Shadow Cycle, diretto da Oscar Grillo), diventando un vero e proprio punto di riferimento. Gli autori, sia italiani sia stranieri, vi trovano una vetrina prestigiosa: essere selezionati per i concorsi e, ancora di pi, vincere un premio, un riconoscimento molto ambito. Inoltre i film vincitori, se di produzione europea, partecipano di diritto come finalisti allassegnazione del Cartoon dOr, che considerato lOscar europeo del cortometraggio di animazione. La manifestazione rappresenta un significativo impatto sul territorio della provincia in quanto d molto spazio alle produzioni dei giovani autori e dei produttori indipendenti e perfino a certi progetti di qualit in cerca di produttori o di visibilit. I workshop con gli autori (nei quali sono coinvolte le scuole danimazione italiane e alcune delle pi importanti scuole a livello internazionale) e gli incontri con produttori e broadcaster di tutto il mondo, sono un reale punto di riferimento. Spesso i grandi imperi dellanimazione nascono da piccole idee, da cortometraggi dautore (la Pixar, ad esempio, nata da un cortometraggio di John Lasseter). Castelli Animati si impegna nella comunicazione tra i due mondi animati, quello artistico e quello industriale, favorendo la loro collaborazione per la nascita di nuovi progetti, e ponendo le basi per la creazione di un polo produttivo e distributivo nellarea dei castelli romani. Nellambito della manifestazione stato elaborato un progetto di filiera, La Citt dellAnimazione, del Fumetto e dei Nuovi Media, che mira alla costituzione di un polo di rilevanza nazionale e internazionale per la produzione, la formazione e lintrattenimento sul cinema di animazione, il fumetto e i nuovi media. Un progetto che vuole dare stabilit e continuit alle iniziative finora portate avanti e creare nuove opportunit imprenditoriali. Il primo nucleo nascer nei prossimi anni a Tivoli, dove il Comune e la Regione hanno messo a disposizione un piano di Palazzo Macera. Verranno intraprese le prime iniziative rivolte alla sperimentazione delle arti e dei linguaggi dellanimazione nonch allerogazione di servizi di consulenza e assistenza alle imprese del settore. Un polo stanziale come questo, che nasce in raccordo strutturale con un evento come i Castelli Animati, pu diventare il centro di irradiamento per tutta una serie di attivit e iniziative correlate che possono concorrere a qualificare il territorio di Roma e della sua provincia come luogo di insediamento peculiare e innovativo.
www.castellianimati.it

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SABRINA LUCIBELLO DIID_Disegno Industriale Industrial Design

Partecipa agli incontri Comunicare il design italiano della Sapienza Design Factory al Macro Future

RomaDesign+ la rassegna internazionale, promossa dallUniversit La Sapienza di Roma – Sezione Arti, Design e Nuove Tecnologie – Dipartimento Itaca – che si svolge in collaborazione con la Provincia di Roma – Assessorato alle Attivit Produttive – e con la Camera di Commercio di Roma. Lintento della manifestazione quello di promuovere e valorizzare la cultura del design, attraverso un ricco palinsesto di iniziative, tra cui mostre, seminari, convegni e performance che attraversano diversi luoghi della citt, coinvolgendo imprese, universit, istituzioni e professionisti per riflettere sullimportanza del design come fattore di innovazione e sviluppo. La rassegna coordinata da Sabrina Lucibello, architetto, ricercatore, insegnante a La Sapienza di Roma, caporedattore di DIID_Disegno Industriale Industrial Design, la rivista di approfondimento che dal 2002 si occupa di design osservando da Roma il panorama internazionale della creativit. Ho il privilegio di osservare da dentro il movimento della creativit, venendo a contatto sia con i grandi maestri del design sia con i giovanissimi talenti. Questi provengono in particolare dallarea romana sicura- mente tra le pi vitali e frizzanti. Contrariamente alle manifestazioni pi patinate in cui il design business, nel territorio del centro sud la creativit ancora libera, sperimentale, non strutturata. Allo stesso tempo infonde di s lintero territorio, facendo da volano economico e di innovazione. Come creativa in prima persona, Sabrina si occupa, oltre che di ricerca, anche di exhibit sia per le edizioni di RomaDesign+, sia per alcuni soggetti istituzionali come la Regione Lazio o lAgenzia per il Turismo del Lazio (ATL). Ha partecipato alla progettazione e alla realizzazione di importanti allestimenti come Lazio Design System, allinterno del padiglione Italia a Canton, in Cina, nel 2006, ma anche a progetti pi ambiziosi come Design for Sport, una mostra itinerante che da Roma doveva raggiungere Pechino il giorno dellinaugurazione delle Olimpiadi, per raccontare le punte pi avanzate del made in Italy. Tra i progetti realizzati con il Laboratorio Sapienza Design_Factory LSD c lelaborazione (dal 2009) degli allestimenti temporanei fieristici in Italia dellATL: lidea quella di realizzare uno stand non tradizionale, in cui sia in primo piano la ricchezza dellofferta turistica che da Roma si irradia in tutte le altre Province. Quando mi si chiede come vorrei che fosse la Roma del futuro per tutto ci che riguarda la creativit e larte rispondo che vorrei che conservasse questa sua caratteristica di essere un po naf, lontana dagli schemi e comunque ricca di capacit di fare innovazione, dalla grafica al prodotto, dallexhibit allinterior, dal transportation al nautical. Mi piacerebbe che i canali per arrivare ai fondi necessari fossero pi trasparenti. Questo sevirebbe a dare maggiore fiducia ai giovani (anzich alle solite star della creativit).
www.disegnoindustriale.net
www.romadesignpiu.it

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SANDRO IOVINE

La citt, il territorio e la creativit. Parliamo del campo della fotografia con Sandro Iovine, per il quale diventata una professione che ha oltrepassato i set di ripresa e ormai coinvolge ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, il professionista in tutti gli aspetti della sua vita.

Vuole tentare una definizione di creativit?
Nel termine stesso di creativit implicita una radice che rimanda a quellatto generativo che permette di passare da una condizione in potenza ad una in fieri. Per questo, senza nutrire la presunzione di dare una mia definizione del concetto di creativit, ritengo che con questo termine si possa identificare linsieme di azioni che, in una correlazione pi o meno evidente, consentono di raggiungere qualcosa se non di nuovo, quantomeno di originale per risultato o soluzioni. Personalmente potrei anche sposare lassiomatica definizione di Poincar, per il quale la creativit si esprime nella capacit di unire elementi esistenti per mezzo di nuove combinazioni e connessioni con il fine dellutilit. Senzaltro implica la rottura degli schemi precedenti a favore della costruzione temporanea di nuove regole. Per poter accettare questo tipo di definizione per necessario mettere i puntini sulle i, ovvero chiarire alcuni concetti. Innanzitutto la necessit di disporre della capacit di unire elementi differenti e prima ancora quella di scegliere gli elementi da mettere in relazione. Questultimo punto ovviamente presuppone che ci siano esista una competenza acquisita, ovvero una approfondita conoscenza degli elementi da mettere in relazione, grazie alla quale effettuare unoculata selezione. necessario poi che ci sia unintuizione che guidi le scelte funzionali distillando gli elementi utili tra quelli possibili o a disposizione. Ma senza lesperienza acquisita sul campo che sollecita lintuizione, il raggiungimento dei risultati sarebbe alquanto aleatorio. Daltronde senza una persistenza di fronte agli inevitabili errori sarebbe impossibile perseguire realmente un risultato. Ecco quindi che in accordo con Poicar convengo sulla necessit di quattro elementi per poter parlare di creativit: Competenza, Esperienza, Intuizione e Tenacia. In fondo al concetto di creativit mi pare si possa accostare la definizione di genio data da Edison: genio l’uno per cento dispirazione e il novantanove per cento di sudore. Quindi, un genio spesso soltanto una persona di talento che ha fatto tutti i compiti a casa. Ma unaltro concetto credo sia opportuno precisare. Quello di utilit. Sotto il profilo commerciale ritengo sia perfettamente altre parole. Il principio che sottende il guadagno suppongo che al giorno doggi sia chiaro a tutti. Credo per che lutilit non possa e non debba essere valutata solo in termini di registro di cassa, ma vada misurata anche e soprattutto in base a criteri pi ampi. Si deve in altre parole prendere in considerazione il fatto che al di l del ritorno economico immediato, esistono processi di medio lungo periodo in cui un progetto creativo pu rivelare la propria utilit, ad esempio, come trampolino di lancio per nuove idee. Credo fermamente che la parola ricerca dovrebbe essere sempre sottintesa ogni volta pronunciando il termine creativit o i suoi derivati. Di recente mi capitato di incontrare e intervistare Frank Horvat, un fotografo famoso con qualcosa come sessantacinque anni di professione alle spalle, parecchi dei quali trascorsi allinterno di Magnum. Bene lui, oggi, ha 83 anni e continua a ricercare nei meandri pi profondi della fotografia, adeguandosi alle nuove tecnologie, scoprendo linguaggi che negano alcuni degli statuti su cui la fotografia si fondata finora. Questa credo sia la creativit, quella vera, applicata come ragione di vita. So di avere una visione in tal senso fortemente condizionata dal romanticismo tedesco del diciannovesimo secolo, ma credo che la creativit sia un istinto insopprimibile, qualcosa con cui ci si deve confrontare fino allultimo istante di vita. Non perch si deciso di votarsi alla sua causa, ma semplicemente perch non se ne pu fare a meno.
Quali sono gli elementi fondamentali che definiscono l’industria creativa nel campo della fotografia?
Se avessi una risposta certa a questa domanda credo che potrei vantare un credito vitalizio nei confronti dei professionisti che operano nel settore. Al di l delle battute, oggi come oggi estremamente difficile poter definire quali siano gli elementi che definiscono lindustria creativa in ambito fotografico, in quanto il settore ha subito una serie di trasformazioni molto importanti che hanno generato cambiamenti molto veloci e forse anche poco prevedibili nel medio periodo. Al momento attuale credo, con Peter Galassi, che ancora nessuno sia seriamente in grado di andare oltre una descrizione didascalica dello status quo. Il quale per altro appare estremamente fluido. Il livello commerciale connesso alla creativit fotografica drasticamente crollato, tanto da indurre non pochi studi e professionisti a rivedere il loro profilo in modo spesso radicale. La conseguenza di questo fenomeno che oggi tutti sono creativamente impegnati a ridefinire il loro status operativo, a inventare settori che fino a ieri non esistevano, a costruire o vantare professionalit nuove. Ancora una volta e a costo di ripetermi credo che il fondamento per poter operare una ricollocazione della fotografia nellambito creativo sia la ricerca continua di nuove strade e strategie operative e di mercato. La professione rimasta per decenni uguale a se stessa inducendo chi la praticava a limitare la sua creativit (laddove il cliente lo avesse permesso) alla parte finale della produzione, ovvero alla costruzione dello scatto. Oggi il problema deve necessariamente essere esteso, a tutto il processo produttivo. Innanzitutto occorre ripensare la fotografia e renderla uno strumento pi flessibile di prima, cercando quelle nicchie in cui pu rivelarsi insostituibile supporto alla creativit. Il che significa come minimo informarsi continuamente sulle possibilit offerte dalle tecnologie in aggiornamento quotidiano. E poi sperimentare, sperimentare continuamente, andando contro le regole solo dopo averne apprese le basi. Se fino a ieri la creativit contava soprattutto nello scatto, oggi si pu dire che conta anche nello scatto. La creativit uscita dai limiti che le erano stati imposti, ha oltrepassato i confini del set di ripresa e coinvolge ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, trecentosessantacinque giorni su trecentosessantacinque il professionista in tutti gli aspetti della sua vita. E chi non se ne ancora reso conto, probabilmente non cosciente di essere gi stato messo alla porta dalla creativit.
Quali sono i valori altri che lei collega alla creativit?
Temo che la mia formazione umanistica si sia gi manifestata pi di quanto il contesto non renderebbe auspicabile, ma con questa domanda ho paura che esploder senza controllo prendendo definitivamente il sopravvento nelle risposte. A mio personalissimo modo di vedere la creativit una delle espressioni pi pure dellidentit delluomo. Nella creativit c lessenza del continuo rinnovamento che ha portato questa… razza maledetta a sollevarsi dalla postura a quattro zampe per raggiungere la stazione eretta. C levoluzione che condotto dalluso degli strumenti in pietra a quello del computer. C lanima stessa delluomo, quella descritta da Dante Alighieri con parole immortali: Considerate la vostra semenza/fatti non foste a viver come bruti/ma per seguir virtute e canoscenza. Penso insomma che senza la creativit e tutto quello che essa comporta e produce si perda una dimensione fondamentale della natura umana. Proprio quella che fin troppi input interessati al giorno doggi ci invitano a cancellare. A prescindere ritengo che ben stigmatizzata e portata come riferimento, la creativit possa essere latrice di valori paideutici allinterno di uno sviluppo sociale organico, che poi inevitabilmente si tradurr, nel medio-lungo periodo, in un fattore di fondamentale importanza in tutti i settori, compreso quello dellaccrescimento economico.
Lattivit culturale, innovativa, ideativa fa bene a cosa secondo lei?

Fa bene un po a tutto come ho appena detto. La promozione di attivit che utilizzano la forza creativa produce pensiero diffuso e il pensiero diffuso conduce direttamente allevoluzione. Oltre a generare idee pu muovere economie, sia in modo diretto sia indiretto attraverso il contributo alla veicolazione delle informazioni. La vera sfida ritengo peraltro, per quanto riguarda la fotografia, che appartenga proprio alla sfera della produzione diretta di reddito. Lidea generata dalla creativit pu aprire nuovi settori economici, creare tendenze. Bisogna per fare sempre attenzione a non confondere la creativit con la stravaganza che pu esprimersi in termini assai poco produttivi e stimolanti. Se la creativit espressa con sincera onest, quella che deriva dalla ricerca continua, gli effetti non possono essere che positivi. Se invece si finisce per nascondere dietro allo schermo della pseudo-creativit un opportunismo modaiolo di facciata, non stiamo pi parlando di creativit, ma nella migliore delle ipotesi di stravaganza interessata, prodotta ed esibita unicamente per stupire e fare cassa a breve termine. Questo il rischio che individuo, ma ovviamente si tratta di un pericolo generico e non di una tipicit connessa alla creativit, che in quanto tale rimane sempre e comunque un fattore positivo e trainante. Il resto erano e rimangono solo considerazioni sui limiti congeniti alla specie umana riunita in consorzio sociale.
Nella provincia di Roma esiste una classe creativa?
E, se s, ha un profilo peculiare, una serie di caratteristiche che possiamo considerare uniche nel panorama romano?

Esiste eccome ed anche molto vitale. Lo dimostra la continua nascita di nuove iniziative sul territorio nonostante il periodo di grande instabilit e di trasformazione che stiamo vivendo. Tra le caratteristiche peculiari direi che c una certa artigianalit nel senso migliore del termine. Quello che io noto, soprattutto nei pi giovani infatti una grande capacit di supplire, quando necessario, alla carenza di fondi. La creativit che si esprime nei prodotti passa anche per una creativit che adatta risorse non sempre allaltezza dei risultati finali. Questo sintomatico della difficolt che molti incontrano nellesercizio della creativit stessa, ma per certi versi finisce per trasformarsi in un combustibile eccezionale. E, attenzione, quando parlo di questo tipo di artigianalit, non alludo a mancanza di professionalit, quanto piuttosto alla capacit di risolvere comunque un problema, trovare una soluzione indipendentemente dalle risorse a disposizione, mettendo a frutto le proprie capacit spinte al limite. Unaltra caratteristica dei creativi romani quella di essere stati capaci di dar vita in determinati settori a vere e proprie correnti, come avvenuto ad esempio nel fotogiornalismo che ha visto muoversi da Roma molti dei pi affermati professionisti attualmente operanti in campo mondiale. E tutto questo, sia pure tra inevitabili dissidi, anche frutto di incontri e scambi che forse sono riconoscibili come una tipicit che il territorio in qualche modo favorisce per cultura e tradizione. Il che non deve far pensare a un giardino dellEden dove basta allungare la mano per raccogliere frutti maturi. Come tutti i terreni del mondo reale anche quello della creativit a Roma e Provincia deve essere curato, ma non un campo da ripulire dalle pietre prima di poterlo arare. Basta concimarlo e irrigarlo un po e offre frutti in abbondanza. E questa caratteristica, sollevata dal peso della metafora, forse il profilo pi peculiare ascrivibile alla classe creativa romana.
Quali sono secondo lei gli indicatori pi interessanti dello stato di salute della creativit romana?

Oltre alla gi citata fioritura di iniziative che promuovono la creativit ed operano al suo interno, direi tra gli indicatori pi interessanti ci sono le affermazioni conseguite a livello nazionale e internazionale dai creativi romani. Per quanto riguarda la fotografia nello specifico, un fattore trainante per la buona saluta della creativit romana si pu individuare nel successo che riscuotono le iniziative culturali e di formazione, che si pongono come vero e proprio termometro dello stato di salute del settore. Le singole iniziative che vedono protagonista la fotografia registrano un aumento costante di partecipazione pubblica, il che dimostra che il dare spazio alle manifestazioni in cui si esprime la creativit, la risposta a un bisogno collettivo e non solo una necessit sentita dagli attori della creativit. Analogo il discorso che si pu fare per quanto riguarda le strutture di preparazione tecnico professionale che continuano ad attirare moltissimi studenti e non solo dalla Capitale e provincia, ma da tutta Italia e spesso anche dallestero. Questo conferma lesistenza di una vera e propria fame di luoghi in cui esercitare la creativit, sia in forma passiva sia in una dimensione attiva. S, decisamente vedo nel successo di pubblico, quello che non necessariamente rientra, nella categoria dei professionisti di settore, uno degli indicatori pi positivi sullo stato di salute delle creativit romana.
A che cosa dovrebbero portare (o hanno portato) gli investimenti fatti e da fare in campo creativo?

Accennavo poco fa alla presenza di una interessante proliferazione di iniziative nel territorio di Roma e Provincia come a un fattore positivo, a un indicatore dello stato di salute generale della creativit romana. Il problema che spesso queste iniziative che potrebbero facilmente trovare supporto tra di loro, rischiano di produrre, rispetto alle loro potenzialit, solo una polverizzazione di risorse. Il che significa che di fronte a un potenziale enorme si rischia materializzare il proverbiale topolino partorito dalla montagna. Da qui deriva limportanza degli investimenti fatti e in corso a favore della creativit da parte delle istituzioni. Queste ultime a Roma e Provincia hanno iniziato a farsi carico di un ruolo di connessione con iniziative importanti come quella che ha visto nascere il sito sulle cui pagine state leggendo questa intervista o il volume che completa il progetto. Ritengo assolutamente fondamentale il ruolo di coesione e sostegno delle iniziative dei privati da parte delle istituzioni che sole possono avere la forza di mettere in contatto iniziative e risorse complementari con la finalit di una crescita collettiva dai risvolti positivi su tutti i livelli. Solo attraverso il sostegno (che non deve intendersi necessariamente come di tipo economico) e il riconoscimento pubblico degli sforzi dei privati si possono superare gli individualismi e contribuire a cambiare latmosfera che circonda il mondo della creativit. Ecco un obiettivo primario da raggiungere credo sia quello di rendere comprensibile alla maggioranza del pubblico la fondamentale importanza della creativit.
Esiste un caso estero o italiano di trattamento riservato alla classe creativa a cui dobbiamo guardare con successo?

Occupandomi principalmente di fotografia avverto una difficolt ontologica nellindividuare casi italiani cui fare riferimento. Trovo estremamente positivo limpegno dimostrato concretamente da iniziative come RomaProvinciaCreativa, un ottimo e consolidato inizio che arriva dalle istituzioni e non si limita al consueto esercizio di retorica politica, ma si attua concretamente. Iniziative del genere vanno sostenute da tutti gli addetti ai lavori con impegno e lungimiranza. Si tratta di qualcosa che pu contribuire a produrre se non un vero e proprio cambiamento, almeno una forte scossa per iniziare a incamminarsi in questa direzione. Prima ancora di ottenere dei risultati concreti infatti necessario trasformare latmosfera che circonda la creativit. Il ritardo che a livello internazionale ci vede lontani da posizioni di vertice, non certo dovuto alla mancanza di risorse e potenzialit, quanto piuttosto alla mancanza una cultura diffusa e condivisa della creativit. su questo che innanzitutto abbiamo il dovere di lavorare, producendo connessioni e relazioni che valorizzino la percezione media della creativit nel nostro paese e facilitino lintegrazione di risorse. Questo forse il vero esempio che dobbiamo trarre da altri paesi come la Francia o la Germania, tanto per rimanere in Europa, dove esiste una vera cultura della creativit, stimolata a partire dagli esordi scolastici e alimentata nella quotidianit da mezzi dinformazione e istituzioni. Mi rendo conto che questo significa un enorme sforzo e una lotta impari nei confronti dellattitudine individualista intrinseca al DNA degli Italiani. Ma se penso a quali potrebbero essere i risultati che sono alla nostra portata, sono convinto che non si possa non accettare la sfida.
Esiste unesperienza che considera esemplare per le sue competenze e capacit? Quale?

Credo che piuttosto che pensare a unesperienza da imitare, tutti noi dovremmo impegnarci con seriet a produrre unesperienza esemplare per gli altri. Anche questo modo di pensare fa parte del cambiamento di atmosfera intorno alla creativit cui accennavo pocanzi. Roma pu e soprattutto deve poter assumere un ruolo di guida non solo nei confronti dellItalia, ma anche della comunit internazionale. Le risorse ci sono e le istituzioni con iniziative come RomaProvinciaCreativa stanno dimostrando concretamente di aver compreso il ruolo che possono esercitare nella crescita di molti settori, a iniziare dalleconomia, sostenendo e promuovendo lo sviluppo della creativit.

Sandro Iovine, giornalista, critico fotografico e curatore di mostre, nasce a Roma nel 1961 dove studia Scienze Politiche con Indirizzo Internazionale e consegue il diploma in Lingua e Cultura Giapponese presso lIstituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente. Nel 1988 inizia a lavorare come redattore nelle riviste per la rivista di fotografia Reflex e Foto Pro. Nel 1992 crea e dirige a Roma il Centro Fotogiornalismo, organizzando mostre in Italia e in Giappone con, tra gli altri, Francesco Zizola, Riccardo Venturi, Angelo Raffaele Turetta, Paolo Pellegrin, Dario Coletti. Tra il 1998 e il 2001 cura e coordina la realizzazione e la diffusione della mostra 25 anni allinfermo: la storia dei Medici Senza Frontiere. Nel frattempo collabora come docente con il Mifav dellUniversit di Tor Vergata per la realizzazione di corsi e master e codirige la testata F&D (Fotografia & Dintorni). A partire dal 1999 assume la direzione del mensile Il fotografo iniziando unesperienza tuttora in corso. Nella sua carriera ha curato tra le altre le mostre e i volumi Ammentos (Dario Coletti, 1997), 180 Basaglia (Dario Coletti, 1998), Bambini (Paolo Pellegrin, 1998), 25 anni all’inferno, la storia dei Medici Senza Frontiere (Autori Vari, 1999), Sette Minuti (Riccardo Venturi, 2001), A. D. 1176 (Umberto Armiraglio e Cristiano Fabris, 2005), Il permesso di crescere (Claudio Argentiero e Bruno Taddei, 2005), Some Jazz in B. A. (Umberto Armiraglio, Claudio Argentiero e Cristiano Fabris, 2006), Calabria in festa (Marco Marcotulli, 2006), San Rossore (Nicola Ughi, 2007), Il velo della Sposa (Mario Vidor, 2008), Estremi: tra edonismo e nostalgia negli anni 2000 (Gabriele Micalizzi, Alessandro Sala, Guglielmo Trupia, 2008), Menotrentuno – Delirio di normalit (Emanuele Cremaschi, 2008), Les yeux de la Guerre (Ugo Lucio Borga, 2010), D-Day (Marco Perini, 2011). stato curatore di Menotrentuno, rassegna europea dedicata ai giovani fotografi e della sezione fotografia del progetto RomaProvinciaCreativa per lanno 2011. Ha collaborato con varie testate giornalistiche e radio-televisive tra cui Paese Sera, Il Manifesto, Avvenimenti, Il Giornale di Napoli, Tele Montecarlo, Radio Tre, Radio Svizzera Italiana e collabora con Radio Uno, Radio 24. Nel 2007 crea il blog Fotografia: Parliamone! (www.sandroiovine.blogspot.com).

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ALESSANDRA TORELLA E SANTO COSTANZO BRAGIA

Tra i designer italiani invitati a Milano Unica, la fiera del tessile e degli accessori, dal 13 al 15 settembre

Nel settembre 2009 Alessandra Torella e Santo Costanzo fondano insieme Bragia, marchio di moda e arte. La carriera di Torella inizia nel mondo del teatro, insieme a noti registi e costumisti: si occupa infatti di costumi teatrali e cinematografici. Dal 2004 inoltre docente di Laboratorio di Costume allAccademia di Cosume e Moda di Roma. Costanzo segue due binari: il mondo della moda, come docente presso lIstituto Europeo di Design e lAccademia di Costume e Moda, entrambi a Roma; e il mondo del teatro e del cinema. Collabora infatti con costumisti e registi di altissimo livello. inoltre stilista presso la Maison Gattinoni. Bragia crea abiti dai colori naturali, sfumati, e dalle forme morbide, che avvolgono il corpo senza costringerlo. Alessandra Torella e Santo Costanzo iniziano le loro carriere nel cinema e nel teatro, levoluzione naturale li ha portati a unirsi e ad esprimere attraverso la moda le loro percezioni del mondo. Bragia un nuovo e diverso modo di esprimersi rispetto al linguaggio teatrale e cinematografico. Loriginalit delle nostre creazioni legata soprattutto allo studio dei dettagli, spesso tratti dal costume ma reinterpretati e resi contemporanei, alla ricerca sul colore e sulle stampe. Le nostre collezioni uniscono capi unici e tecniche sperimentali di tintura che ci permettono di creare colori originali e personalissimi e stampe inedite. Con le loro ricerche ottengono un prodotto in cui coesistono suggestioni legate al costume, allo stile e allarte contemporanea. Oltre a portare avanti una ricerca stilistica cerchiamo di creare capi, rigorosamente Made in Italy, con la costruzione e i dettagli affini a quelli delle collezioni di alta moda. Oggi i due stilisti sognano unespansione del loro brand sui mercati internazionali. Allo stesso tempo lavorano sodo per mantenere il loro stile riconoscibile e coerente con se stesso. Santo e Alessandra collaborerebbero volentieri con tutte le forme artistiche del contemporaneo che ci incuriosiscono e allo stesso tempo ci forniscono nuovi argomenti e suggestioni.
www.bragia.it

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BARBARA VENDITTI – PIXELAUDIO

Da Radio Rock Roma a Pixelaudio, la web radio nella quale confluiscono le sue passioni

Barbara Venditti è speaker radiofonico, music selector, autrice, tecnico di regia e di postproduzione. Le prime esperienze giovanili sono state il terreno fertile sul quale è sbocciato il futuro: animazione turistica, music selection, collaborazioni con realtà quali Radio Rock Roma e Veronica Hit Radio, parallelamente alla crescita della passione per la tecnologia e il multimediale. Dopo i tre anni come coordinatore artistico, voce ufficiale e responsabile della programmazione per Radio Antenna1, diventa conduttrice di un format per Wasabi, la web radio che tutt’ora è il cuore di Pixelaudio. L’azienda, con la quale ha vinto il “Fondo per la Creatività” della Provincia di Roma, è rivolta alla creazione di web radio aziendali e indoor. Chi nasce “radiomaniaco” non ha molte possibilità di fare altro.
“Coniugando aspirazione e senso di realtà ho capito che l’applicazione nel web della mia passione, la radio, sarebbe stata una soluzione efficace e concreta”. Così Barbara Venditti ha creato Pixelaudio, un’impresa che si occupa della realizzazione di canali radiofonici web e indoor. Creare radio per il web significa estendere conoscenze tecniche e artistiche di FM a nuove piattaforme, le quali consentono una ricezione non più delimitata da confini geografici, migliore qualità audio e un enorme vantaggio: garantire la personalizzazione. “Avviare una web radio, attraverso la creazione di palinsesti e contenuti di confezionamento, significa tradurre l’identità aziendale o personale in un flusso comunicativo. Ciascuna radio è la traduzione di una singola identità”. Barbara è consapevole della velocità con cui cambiano le tecnologie, quindi dell’importanza di essere aggiornati: “Il mio obiettivo è di conservare la cura per l’aspetto artistico rimanendo attenta alle più recenti possibilità offerte agli sviluppatori di applicazione web. Credo che il successo sia questione di competenza, dunque, studio”. Affascinata dalle altre idee vincitrici del bando per la creatività, in particolare da Magic Pictures, Barbara ha esaudito il suo desiderio: “Ho da sempre un sogno: lavorare in un’impresa sana, produttiva, in grado di formare nuovi professionisti e in cui le risorse umane con inclinazione artistica siano il capitale più importante. Un’azienda in cui il dj sia considerato un professionista e non un appassionato. Per lavorare in un’azienda così ho pensato che prima avrei dovuto crearla”.

www.pixelaudio.net

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INIZIATIVE CREATIVE: sono stati selezionati i vincitori del bando

Nell’elenco i progetti per il finanziamento a idee innovative

L’8 agosto 2011 sono stati resi noti gli esiti finali del Bando “Iniziative Creative” – per la promozione ed il sostegno di idee progettuali, iniziative ed eventi riguardanti la creativit – della Provincia di Roma. Gli elenchi degli assegnatari, dei non assegnatari e degli esclusi, nonch degli esclusi dalla valutazione, sono disponibili ai seguenti link:
http://www.provincia.roma.it/percorsitematici/sviluppo-economico-e-attivita-produttive/eventi-e-iniziative/21765 http://www.provincia.roma.it/istituzionale/la-provincia/atti-e-documenti/avvisi
http://alboweb.provincia.roma.it/ListaAtti.asp

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A. MANCINI, G. CATANZARO E D. CARILLO – FACERADIO

Una piattaforma per creare e condividere vere e proprie emittenti “fai da te”

L’idea di una social web radio e la condivisione di energie e visioni tra Alessia Mancini, Giampaolo Catanzaro e Domenico Carillo hanno dato vita a Faceradio. Amici nella vita e colleghi in questo progetto hanno vinto insieme il Fondo per la Creatività della Provincia di Roma, mettendo a frutto le proprie diverse competenze. Alessia, classe 1979, ha fatto della comunicazione la propria professione: specializzata in scrittura per la rete ha maturato esperienza in ideazione e realizzazione di contenuti multimediali per spot, grafica, siti web e post produzione audiovideo. Giampaolo, siciliano d’origine, ha invece diretto i suoi studi di audio engineering e video editing all’attività di fonico di doppiaggio e di presa diretta e tecnico di messa in onda. Domenico, classe 1973, è autore, conduttore, direttore tecnico e musicale e responsabile di produzione per emittenti radiofoniche, nonchè socio fondatore di “Studiocolosseo”. “Ho scelto, insieme a un gruppo di amici – colleghi, professionisti del settore audio provenienti da esperienze diverse, un’idea che tenesse insieme varie cose che ci appassionano: il web, la radio, la musica e la possibilità di collaborare, partecipare ed essere creativi. Il risultato è un progetto in divenire che vuole essere uno strumento originale di comunicazione, una combinazione tra vecchi e nuovi media e strumenti del web 2.0”. Il frutto di tutto questo è Faceradio, una piattaforma pensata per creare e condividere vere e proprie emittenti radiofoniche fai-da-te. L’utente non avrà solo la possibilità di creare playlist, sigle e jingle, bensì quella di assumere la direzione artistica e musicale della radio e di diventare autore e conduttore di programmi. Il fruitore potrà partecipare al flusso radiofonico come parte di un palinsesto che si autogenera con il contributo di coloro che vorranno condividere le proprie idee ma anche la colonna sonora delle proprie giornate. Ovviamente sfruttando tutte le potenzialità dei social network. “L’elemento di innovazione principale della nostra social radio è sicuramente quella di essere una delle prime radio realizzate interamente dagli ascoltatori, senza limiti territoriali o di lingua. Dal punto di vista tecnico l’ambizione è quella di creare un software in grado di gestire una radio a distanza, che permetta di registrare e trasmettere anche in diretta via streaming”. Un progetto corale come lo spirito dei suoi ideatori: “ciò che conta è la condivisione di idee e creatività, insieme alla possibilità di esprimersi, il più grande regalo”.

www.faceradio.it

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Porta Futuro: il nuovo spazio per lorientamento, la formazione e il lavoro

La Provincia di Roma apre un nuovo spazio per l’orientamento, la formazione e il lavoro. Si chiama Porta Futuro. Linterconnessione fra Tecnologia, Creativit e Lavoro nellera della “Conoscenza e della Societ in Rete” sono i temi cardine sviluppati in occasione dellinaugurazione di questo nuovo servizio offerto ai cittadini. Porta Futuro si presenta come una nuova modalit che vuole dare servizi innovativi a persone e imprese che si muovono nel mercato del lavoro, investendo su creativit dei giovani e innovazione come motori dello sviluppo del territorio.
Per informazioni: ass.lavoro@provincia.roma.it

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AL MAXXI ARCHITETTURA DA ACROBATI E REWF

Torna il secondo secondo appuntamento di ARCHITECTURE VISIONS/ Erratic language in architectural narratives, la rassegna curata da Marco Brizzi e Paola Ricco, e presentata dal MAXXI Architettura, che vuole raccontare attraverso film e video lesperienza dellarchitettura contemporanea. Lo fa proponendo i progetti, le opere e le idee pi interessanti del panorama internazionale che sono introdotti da una breve conversazione e con video raccolti e selezionati da Image ARCHIVE nel corso degli ultimi anni. Presso lo spazio YAP nella piazza del museo martedi 26 luglio verr proiettato il film MY PLAYGROUND, di Kaspar Astrup Schrder (Danimarca 2010) e si vedranno le rocambolesche azioni dei protagonisti che scalano le pareti degli edifici, irrompono dai tetti, volano da una terrazza allaltra: racconta con immagini spettacolari e scenografiche il parkour, lattivit acrobatica che trova nellambiente urbano e nelle architetture il suo terreno privilegiato. Il Team JiYo, un gruppo di freerunner, protagonista del film. Il Mountain Dwellings, ledificio per abitazioni progettato da BIG – Bjarke Ingels Group a Copenhagen, uno degli spazi architettonici privilegiati dai freerunner nelle loro indagini acrobatiche. Il prossimo appuntamento con ARCHITECTURE VISIONS si svolger marted 13 settembre. Il Museo di Arte Contemporanea capitolino prosegue la sua programmazione con le Lezioni di Tai Chi. Da fine giugno i tre maestri Anna Nadelle, Roberto Carchio e Sonia Ostrica, dellAssociazione Roma Tai Chi Villane, sono sulla piazza del museo per insegnare a conoscere questantica arte marziale, grazie ad un programma a cura del Dipartimento Educazione MAXXI in collaborazione con CNS Libertas che intende proporre al pubblico di vivere il giardino artificiale di YAP attraverso la filosofia di questa pratica. Mentre da fine luglio a settembre alcuni fra i migliori compositori e dj della community presenteranno al MAXXI suggestioni digitali e sonorit elettroniche user generated. Si tratta di REWF@MAXXI, il nuovo appuntamento che animer le serate al museo tutti i venerd, proposto da Romaeuropa Webfactory il progetto triennale realizzato dalla Fondazione Romaeuropa in collaborazione con Telecom Italia dedicato alla creativit della Rete. Le esibizioni alla consolle saranno accompagnate dalla proiezione di una selezione delle migliori opere del contest di video art di REWF 2011. Protagonista della serata di venerd 29 luglio sar Fabio Milito (malesio Rumor) musicista romano che nella sua spaceship techno mixa insieme musica techno nordeuropea e suoni provenienti dal pianeta Marte. Fa parte della Out Of Order crew di Roma.
www.fondazionemaxxi.it

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IGINIO STRAFFI RAINBOW

Creativit e tecnologia per prodotti di animazione di qualit che fanno la gioia dei pi piccoli

Gli albori della carriera di Iginio Straffi si leggono nei fumetti. Ancora studente i suoi disegni vengono pubblicati su riviste nazionali e internazionali, fino ad approdare alla Sergio Bonelli Editore. Il suo talento lo porta ben presto a contatto con diversi studi di animazione internazionali, fin quando, nel 1995, decide di fondare in Italia un suo studio di animazione, dal nome Rainbow. In poco tempo diventa una holding con diverse produzioni, di cinema, tv, giocattoli, internet ed editoria. Dalla sua penna escono prodotti oggi conosciuti da tutti, come la serie tv a cartoni animati Winx Club e Huntik. Oggi Iginio impegnato nella realizzazione vivente dei suoi personaggi, in un parco giochi alle porte di Roma: Rainbow MagicLand. Limpegno di Iginio Straffi stato premiato con molti riconoscimenti, tra cui il Pinocchio Award come Miglior Regista di programmi per bambini, nel 2005, e il premio Gentile da Fabriano nella sezione Economia Impresa e Societ, nel 2010. La sua Rainbow Group oggi lunica in Italia in grado di realizzare tutti i momenti della creazione di cartoni animati e film danimazione: pre-produzione, sceneggiatura, produzione e post-produzione, compresi gli effetti speciali in 3d. Iginio parla cos della sua carriera: nasco come disegnatore di fumetti e come inventore di storie. Nel corso degli anni i supporti della tecnologia mi hanno portato verso il mondo dellanimazione, prima nelle serie tv e poi nel cinema con il 3d. Il cambiamento pi grande avvenuto quando ho capito che per raggiungere un pubblico pi vasto dovevo passare da una creativit artistico artigianale ad una produzione organizzata per fasi industriali. Ci che fa trasformare storie fantastiche e personaggi immaginari in qualcosa di concreto per la felicit dei bambini. Laspetto prevalente quello educativo dal momento che tutti gli altri ingredienti sono secondari rispetto alla questione dei valori. Sin dal primo momento ho sentito questa responsabilit rispetto ai miei affezionati piccoli fan. Oggi la Rainbow sceglie di mantenere un grande livello qualitativo delle sue produzioni accettando le sfide delle nuove tecnologie. Laltro impegno quello di essere sempre di pi unazienda internazionale pur avendo tutte le caratteristiche di una realt del made in Italy.
www.rbw.it

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ALTAROMA

Dall8 all11 luglio la capitale veste i panni dellAlta Moda e presenta la piattaforma Artisanal Intelligence tra le gallerie del Ghetto

Si svolger in questa settimana la XIX edizione di AltaRomAltaModa, con un percorso di eventi ed esposizioni che si articoler nelle sedi storiche del complesso di Santo Spirito in Sassia, del Tempio di Adriano e del Palazzo della Civilt e del Lavoro presso lEur. Limmagine iconica della manifestazione questanno affidata ad una personalit deccezione: lartista e fotografa Katherina Jebb. Le sue opere sono il risultato di sovrapposizioni fotografiche, di scannerizzazioni e di riproduzioni unite con gusto nostalgico. Nella sua arte entra il fascino dellicona del passato in una mescolanza di sacro e profano, di glamour e di decadenza, di eccesso e sintesi. In questoccasione la Jebb gioca con il confine moda arte, travalicandolo con disinvoltura. Le danze si aprono con una pre-opening presso la Fondazione Memmo, dove prender vita lesposizione del fotografo Mario Testino. Leccezionalit del progetto sta nellaver riunito tre delle case storiche di moda italiana: Fendi, Gucci e Valentino, le quali celebrano insieme la figura di uno dei pi importanti fotografi di moda contemporanei. Roma vede inoltre riconfermata la presenza di molte delle maison storiche che ogni anno prendono parte alla manifestazione, come Gattinoni, Sarli, Curiel e Balestra. Lo sguardo anche questanno rivolto al Libano, tra cui spiccano i nomi di Tony Ward, di Abed Mahfouz e di Jack Guisso. Spazio ai nuovi talenti, da un lato, con le sfilate dei final work degli studenti delle accademie e scuole di moda e design come lAccademia Koefia, la Scuola di Moda Ida Ferri, lAccademia Altieri, lIstituto Europeo di Design e lAccademia di Costume e di Moda.

Tra i vari progetti che gravitano intorno alle sfilate c LIMITED/UNLIMITED, esposizione ideata da Silvia Venturini Fendi, ormai alla terza edizione, che ha lobiettivo di far incontrare lavanguardia e la ricerca con la tradizione sartoriale di altissima qualit. Punto di contatto e di scambio tra passato, presente e futuro invece RE/EDITION, il progetto che si propone come trait dunion tra le maison e le realt di design contemporanee e giovanili: otto case storiche saranno interpretate e rappresentate da otto giovai artisti, ognuna con un capo diverso, un pezzo unico da collezione. In questo universo di moda trovano spazio anche due eventi collaterali che coinvolgono il mondo dellarte e delle gallerie. Parlo di A.I. Gallery e A.I Fair. A.I. sta per Artisanal Intelligence: una piattaforma che ha lo scopo dichiarato di unire Arte, Artigianato e Moda sotto la comune bandiera del Made in Italy. La protagonista assoluta la creativit emergente, e il filo conduttore larte del fatto a mano. A differenza dellanno scorso, in cui A.I. Gallery ha preso vita tra le pareti degli studi e degli atelier degli artisti, questanno sono coinvolti in prima persona i galleristi e i loro spazi espositivi. Il percorso, nato da unidea di Clara Tosi Pamphili e con la curatela di Alessio deNavasques, si districa tra le vie del Ghetto, nelle gallerie che animano questo particolare quartiere di Roma. Sono cinque ad aprire le porte dei loro spazi alla moda: Valentina Bonomo con lesposizione di Allegra Hicks; Ermanno Tedeschi Gallery con i lavori di Caterina Gatta; Edieuropa con le opere di Francesca Liberatore e la collezione di gioielli scultura di Bibijou; Pio Monti Arte Contemporanea con il progetto artistico di Jessica Harris, Elena Boni e Bonnie Strange e Opera Unica con la collezione di Livia Crispolti Tessuto a Mano. Ogni ospite un giovane designer che ha fatto dellhand made la propria personale cifra stilistica e interpretazione della moda, e realizzer per loccasione un’installazione site specific utilizzando i pezzi delle proprie collezioni, instaurando in tal modo un inedito dialogo e un originale rapporto tra gli spazi che abitualmente accolgono opere d’arte contemporanea. Nelle giornate di AltaRoma il Ghetto vestir i panni di Fashion District degli artigiani. La serata inaugurale avr luogo l8 luglio dalle 17.00 alle 21.00, in questa occasione le gallerie e i lavori che vivono in esse saranno presentati alla stampa nazionale e internazionale e a tutti gli addetti ai lavori. A.I. Fair ha sede invece nelle sale di Palazzo dei Congressi, e rappresenta unoccasione unica per entrare in contatto e conoscere direttamente pi di 80 creativi, artigiani virtuosi della tradizione e protagonisti dei nostri giorni. I materiali protagonisti dei questa fiera della vanit artigiana saranno legno, metalli, gioielli, ceramiche e molto altro. Levento avr tre momenti cruciali che scandiranno landamento temporale della fiera, si inizier alle 18.00 con lesposizione degli artigiani nel Salone della Cultura; alle 20.30 invece avr luogo nellambulacro sinistro la performance Anything else dellartista Marco Dalbosco; si conclude poi con il party di chiusura a partire dalle 22.00.
www.altaroma.it

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LIVIA CRISPOLTI TESSUTO A MANO

A met tra moda e arte, una designer tessile fa dialogare l’artigianalit con la contemporaneit

Divide la sua vita tra moda e arte la designer tessile Livia Crispolti. Dal 2004 con il suo Livia Crispolti Tessuto a Mano propone cinque linee di prodotti: gilet, cappelli, cravatte, sciarpe e tessuti, interamente fatti a mano in modo tradizionale, pezzi a tiratura limitatissima e a volte unici. Lattivit della Crispolti ruota intorno al concetto di multidisciplinariet, di contaminazione tra moda, arti visive, artigianato, design, produzione tessile e cultura. Con il suo marchio produce tessuti a metraggio su telai manuali per il fashion e linterior design. Dal 2007 la sua vetrina espositiva e commerciale in uno spazio chiamato Vetrina Ripetta 133. Qui si trovano vere e proprie opere spesso create in collaborazione con artisti contemporanei. Lavventura di Livia Crispolti inizia nel 1994, quando da Roma arriva a Como e comincia a collaborare con lartista-artigiana Marisa Bronzini, nel suo opificio tessile. Da l una passione si trasformata naturalmente in lavoro. Ho una formazione specificamente tecnica, legata alla progettazione tessile, affiancata da studi umanistici legati alla storia dellarte e, in particolare, alla storia del tessuto. I suoi studi la portano a sperimentare forme e colori diversi: ci che le interessa
lintreccio tessile, o meglio la tecnologia che sostanzia e determina ogni intreccio. In sostanza, come la struttura e la forma di un intreccio si modificano con lapporto della creativit. Il ritmo, che crea geometrie da indossare ci che cerco di realizzare con le mie creazioni. Il colore il filo conduttore dei diversi prodotti della firma Livia Crispolti Tessuto a Mano, che nascono dalla ricerca di nuovi intrecci e nuove forme. Il ritmo dato dal colore, che reinventa la forma creando differenti combinazioni che sollecitano emozioni cromatiche, tattili e visive, che trasformano il manufatto tessile in espressione. Il suo un lavoro artigianale con i telai ed sempre reinventato attraverso materie prime diverse. Lobiettivo, infatti, quello di far rivivere una tradizione antichissima come quella di tessere a mano, mettendola in rapporto con la contemporaneit, e quindi in dialogo continuo con le nuove tecnologie: proiettarsi nel futuro reinventando il passato. In questottica ogni collaborazione con realt artigianali la benvenuta. Mi interessa il saper progettare e il saper fare. Il mio un lavoro che nasce naturalmente da scambi e collaborazioni a un livello sia progettuale sia operativo.
www.liviacrispolti.com

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6artista la terza edizione del concorso per giovani artisti

LAssociazione Civita, la Fondazione Pastificio Cerere in collaborazione con il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma e Allianz, promuovono il concorso 6artista. Il contest si rivolge alla formazione di giovani artisti e garantisce ai vincitori nove mesi di soggiorno in residenze d’artista: sei mesi presso il Pastificio Cerere di Roma, storica sede del “Gruppo di San Lorenzo”, e tre mesi presso la Cit Internationale des Arts di Parigi; tutto condito da un’intensa attivit creativa e formativa che culminer poi nell’esposizione di un progetto site specific presso il MACRO nell’autunno 2012, corredata da un catalogo, e nella conferenza di presentazione degli artisti in occasione di Artissima la Fiera Internazionale d’Arte di Torino. Il concorso rivolto ad artisti di et compresa tra i 21 e i 30 anni con formazione in arti visive presso universit e accademie italiane che presenteranno i propri lavori entro il 9 settembre 2011. Come ogni anno, questa iniziativa rappresenta una preziosa occasione, per i giovani artisti italiani, di acquisire una percezione creativa di respiro internazionale e di venire a contatto con personalit del settore quali curatori, critici e collezionisti in grado di offrire ulteriori possibilit di sviluppo delle personalit artistiche. Per le selezioni saranno presi in considerazione vari fattori, come il valore del progetto di ricerca artistica inviato per la candidatura, la capacit di utilizzare modalit espressive contemporanee, la qualit estetica, la creativit, l’innovazione, l’originalit e l’utilizzo dei linguaggi in modo trasversale. (foto di Ottavio Celestino – Agenzia AM Newton 21)
www.6artista.it

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MA0/EMMEAZERO

Partecipano all’Architecture Talks, progetto di MAXXI Architettura, mercoled 29 giugno insieme a studioUAP, FANstudio e -scape

ma0/Emmeazero nasce nel 1996 a Roma come studio di architettura, per poi ampliare il suo raggio dazione agli allestimenti, alle installazioni multimediali e ai siti web. Larchitettura – dice Alberto Iacovoni, uno dei fondatori dello Studio e oggi Direttore della sede romana dellIstituto Europeo di Design – un sapere di mezzo, etimologicamente un media, tra diverse discipline e geografie del territorio. Lobiettivo restituire il potere di plasmare lo spazio al suo utente-abitante, dalla leggerezza immateriale delle installazioni multimediali fino alla massa concreta dellarchitettura, e di restituire alla citt quella intensit duso, molteplicit delle relazioni, sedimentazione dellidentit, in altre parole, quella ricchezza che propria della citt storica. Tra i soci e fondatori dello studio figurano, oltre a Iacovoni, classe1966, Massimo Ciuffini 1966, Ketty Di Tardo, 1968, Luca La Torre, 1964. Nel corso degli anni ma0 ha realizzato numerosi progetti e allestimenti tra cui la progettazione integrata della prima mostra sui videogames in Italia, PLAY: il mondo dei videogames, al Palazzo delle Esposizioni a Roma, la serie di installazioni touch screen e, recentemente, ha progettato e realizzato, in collaborazione con lInteraction Design Institute di Ivrea, La memoria degli oggetti, allestimento interattivo nello studio Castiglioni a Milano, e concluso la progettazione per il Comune di Bitonto di Playstory, interazioni nel centro storico della citt. Nel 2007 ma0 ha ottenuto lincarico per uno studio urbano per lampliamento della citt di Almere, in Olanda, e recentemente ha inaugurato a Roma la prima di una serie di librerie per Vivalibri. Difficile parlare di Roma, per una persona come me che in questa citt nata, cresciuta e vissuta. Dove ha lavorato. Roma una citt incredibile, che amo tantissimo, ma caratterizzata da una complessit enorme. Vorrei parlare di un sentimento di colpevolezza nei confronti di questa citt, per lo scempio che stato compiuto negli ultimi anni. Cos, insieme a un gruppo di architetti abbiamo fondato un collettivo che si chiamava RomaLab, che ha esplorato lespansione dellultima citt, per vedere con i nostri occhi quello che stava accadendo. Ci siamo resi conto che si trattava di un processo che stava cambiando in maniera irreversibile il territorio in una direzione che non ci saremmo aspettati. Il problema il sistema, linsieme, che ha prodotto forme di urbanit insostenibili. Per uscire da questa situazione dobbiamo continuare a essere positivi e propositivi: lattenzione di ma0 si focalizza su quella parte di spazio della citt, quello pubblico, che ha ancora una sua plasticit e una sua capacit di essere trasformato. Poi necessario fare sistema poich crediamo che questa sia una delle maggiori criticit di Roma. Noi architetti abbiamo il compito di essere ottimisti, di pensare che ogni trasformazione pu sempre portare con s un elemento positivo.
www.ma0.it

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ContemporaneaMENTE

Quarto e ultimo appuntamento, gioved 30 giugno al MAXXI Gianna Nannini incontra Pier Luigi Battista

Dal 12 maggio fino al 30 giugno ogni gioved sera lAuditorium del MAXXI ospita la rassegna ContemporaneaMente. Pigi Battista e Piero Dorfles intervistano in quattro diversi appuntamenti lo scrittore Sandro Veronesi, il filosofo Umberto Galimberti, lo storico-giornalista Paolo Mieli e la rock star Gianna Nannini per raccontare il loro incontro con la contemporaneit. Il programma prevede il primo appuntamento del 12 maggio con Sandro Veronesi che incontra Pigi Battista. Lo scrittore, con laurea in architettura, render omaggio a David Foster Wallace, autore rivoluzionario, morto suicida nel settembre 2008. Veronesi parler dei romanzi La scopa del sistema (1987) e Infinite Jest (1996) ma soprattutto dellultimo lavoro dello scrittore americano The Pale King, appena pubblicato postumo, negli Stati Uniti. Il 19 maggio la volta di Umberto Galimberti con Piero Dorfles. Il filosofo stato allievo di Emanuele Severino e Karl Jaspers, professore ordinario di filosofia della storia e di psicologia dinamica all’Universit di Venezia, nonch membro ordinario dell’International Association of Analytical Psychology. Galimberti si propone di dimostrare la trasformazione che subisce luomo nellet della tecnica, un cambiamento di cui non tutti sono consapevoli ma che rischia di subordinare le esigenze delluomo a quelle dellapparato tecnologico. Per il terzo incontro del 9 giugno lo storico e giornalista Paolo Mieli incontra Pigi Batti per raccontare come il film di Dino Risi Il Sorpasso rappresenti per lui, insieme ad alcune pellicole di Michelangelo Antonioni, il salto dallItalia rurale a quella contemporanea e metropolitana. Infine, lultimo appuntamento il 30 giugno con Gianna Nannini e Pigi Battista. Lincontro con la cantante si svolger invece nella piazza del MAXXI, nello spazio YAP (Young Architects Program) per gli eventi estivi. La Nannini parler della sua passione per larte contemporanea, della sua collaborazione con artisti come Carla Accardi e Michelangelo Pistoletto, a cui ha offerto la voce per linstallazione del progetto Il Terzo Paradiso. Gianna Nannini non solo una cantante ma anche scrittrice, artista, attivista. Dal suo primo album, nel 1975, ad oggi, la rock-star ha compiuto un lungo viaggio artistico collaborando con i nomi pi significativi della musica italiana ed internazionale. Presente in tutte le importanti occasioni di impegno civile, Gianna Nannini ha cantato contro il nucleare, per gli immigrati, per i terremotati dellAbruzzo, per Greenpeace, reduce del suo ultimo tour Io e te, tour 2011.
www.fondazionemaxxi.it

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GIORNATE DELLA CREATIVIT E DELLINNOVAZIONE

Concluse al MACRO Testaccio gli incontri, le tavole rotonde e le premiazioni della rassegna. Ora la Provincia di Roma parla anche del Palazzo della creativit

Dal 23 al 26 giugno 2011, il Dipartimento Innovazione ed Impresa della Provincia di Roma promuove le Giornate della Creativit e dellInnovazione, che si svolgeranno al MACRO Testaccio – Piazza Orazio Giustiniani 4 Roma. Si tratta di quattro giorni di dibattiti, performances ed iniziative relative ai temi della creativit e dellinnovazione. Ledizione di questanno prevede, inoltre, una serie di iniziative che si inseriscono in un contesto di grande interesse dato dall’iniziativa Unicit d’Italia che esporr al pubblico per la prima volta negli spazi della Pelanda, sempre al MACRO Testaccio, i prodotti pubblicati dagli annuari ADI Design Index dell’ultimo triennio e tra i quali verr scelto il futuro vincitore del XXII Compasso d’oro. Proprio per la sua rilevanza identitaria, la Provincia di Roma sta coinvolgendo nella realizzazione delle giornate diversi stakeholders dellarea, in particolare le grandi imprese specializzate nei settori ad elevato contenuto tecnologico. Tra gli appuntamenti in programma l’evento di premiazione di InnovAction Lab 2011: il 23 giugno si terr la finale del corso-concorso per lemersione di idee innovative, tenuto dallUniversit degli Studi di Roma Tre, con il sostegno della Provincia di Roma. Il 24 giugno si svolger la Terza Giornata della Creativit della Provincia di Roma, che prevede una serie di incontri ed esibizioni dei protagonisti della creativit a Roma e la presentazione del volume RomaCreativa, alla sua seconda edizione. Inoltre dal 23 al 26 giugno lo spazio del MACRO ospiter anche lADD Festival Arti Digitali Duemilaundici. Le Giornate della Creativit e dellInnovazione costituiscono un momento di confronto cittadino su queste tematiche di cos grande importanza per il futuro dell’area metropolitana di Roma.
Il programma completo scaricabile dal seguente link: http://www.provincia.roma.it/news/al-macro-di-testaccio-le-giornate-della-creativit-e-dellinnovazione-della-provincia-di-roma
Per maggiori informazioni, scrivere a innovazioneimpresa.e20@provincia.roma.it

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LOREDANA PARRELLA – CIE TWAIN

Dal 22 al 26 giugno propone “Esplorazioni”, un seminario di danza contemporanea e teatro fisico all’interno di OFFicINa 1011 di tst, il cantiere di creativit contemporanea

Cie Twain una compagnia di teatro e danza contemporanea nata nel 2006 dallincontro tra la coreografa italiana Loredana Parrella e il designer belga Roel Van Berckelaer. Prima di fondare la Cie Twain – racconta Loredana Parrella – ho sentito lesigenza di creare uno spazio nel quale la compagnia potesse avere la possibilit di ampliare e approfondire il proprio lavoro di ricerca. E cos stato. Lo Spazio CTw oggi una struttura di 280 mq completamente ristrutturata per la danza, il teatro e la musica. Si tratta, infatti, di un vero e proprio cantiere che dal 2007 ha ricevuto contributi dalle amministrazioni locali (Provincia di Roma e Regione Lazio) per diversi progetti come: Attivit Artistiche in Residenza; OFFicINa, il progetto per la diffusione e la sensibilizzazione alle arti sceniche nel territorio di cui sede e che realizza in collaborazione con tst-triangolo scaleno teatro; caMpus: musica, movimento, messa in scena, progetto vincitore allinterno del Piano Locale Giovani, di cui attualmente sede. Limpegno costante del nostro lavoro sta nella volont di creare ponti tra i differenti livelli della societ, e lo facciamo coinvolgendo le scuole, le istituzioni e i singoli cittadini nel divulgare e portare sotto gli occhi dellopinione pubblica le diverse problematiche sociali. Riteniamo inoltre importante relazionarsi costantemente in unottica di dialogo e di scambio costruttivo. Scopo di tali progetti proprio quello di aprire lo Spazio Ctw anche ai non addetti ai lavori. Allinterno del nostro staff, infatti, ci sono molti giovani che lavorano accanto a figure professionali di rilievo europeo e che insieme stanno dando vita a un processo creativo e formativo di notevole importanza. In questi quattro anni abbiamo realizzato molti progetti alcuni con il sostegno dalle istituzioni e molti altri con la mia volont e quella dei miei giovanissimi collaboratori. Il mio progetto consiste nellindagine sulle potenzialit di sviluppo del teatro e della danza attraverso: corsi di formazione e perfezionamento professionale per giovani danzatori dai 15 ai 25 anni; laboratori sulla produzione artistica; residenze artistiche e concorsi per giovani artisti emergenti. Lavoro sulla formazione dei giovani talenti, seguendo un mio personale programma di ricerca e credendo fermamente che le abilit creative possono essere sviluppate soprattutto attraverso leducazione alla cultura. Per il momento non riesco a immaginare una Roma del futuro. Vedo molte nubi allorizzonte ma nello stesso tempo confido nel lavoro che sto portando avanti. Spero che in futuro lindividuo si possa adoperare autonomamente per ritrovare il senso del proprio impegno e delle proprie azioni. Ci che anima la mia battaglia sociale e artistica la convinzione che solo la diffusione e la trasmissione della cultura e delle arti possano portare a una reale rivalutazione dei territori.
www.cietwain.com

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CENTRO DI CREATIVIT ED INNOVAZIONE – PARTECIPA ALLA SELEZIONE PER AVERE UNO SPAZIO

Presenta alla Provincia di Roma unidea innovativa nel settore della cultura per avere uno spazio di otto settimane al Centro di Creativit ed Innovazione

La Provincia di Roma sta realizzando insieme con la Provincia di Catania e la META Group srl il progetto denominato Centro di Creativit ed Innovazione (CCI), finanziato dal Ministero della Giovent e lUPI (Unione delle Province Italiane), allinterno delliniziativa Azione ProvincEgiovani 2010. Attraverso di esso sintende sostenere ed accrescere la dinamicit dellinnovazione nei territori coinvolti sperimentando un modello innovativo, il quale promuova e stimoli la creativit dei giovani come fonte di idee utili allo sviluppo dei territori e delloccupabilit dei giovani stessi. La Provincia di Roma, in collaborazione con il Comune di Lanuvio e la Fondazione Cultura Castelli Romani, ha scelto di realizzare l’iniziativa presso Villa Sforza Cesarini – via Villa Sforza Cesarini, 1 – 00040 Lanuvio (RM). Con apposito avviso pubblico si vuole individuare i soggetti che avranno la possibilit di utilizzare il Centro di Creativit ed Innovazione e di usufruire dei servizi a supporto dei percorsi di crescita e di sviluppo delle idee innovative. A tale scopo i partecipanti dovranno presentare unidea innovativa nel settore della cultura, tale da poter essere valorizzata, affrontando, tramite la propria creativit, talento ed intuito, una problematica di rilievo o unesigenza insoddisfatta del mercato ed, in particolare, del territorio. Ai soggetti che verranno selezionati attraverso il presente avviso pubblico sar assegnato uno spazio allinterno del CCI di pertinenza per un periodo massimo di 8 settimane, allinterno del quale saranno messi a disposizione gli strumenti ed il supporto necessario per un migliore e pi efficace sviluppo della propria idea. In particolare potranno essere resi disponibili materiali bibliografici di consultazione, apparecchiature ICT, stampanti/scanner, fax e telefono, sale riunioni, ecc…
Laccesso ai CCI sar ripartito in quattro periodi per un numero limitato di soggetti.
Le candidature, per ogni periodo di riferimento, dovranno pervenire entro i seguenti termini: 13 Marzo 2011; 15 Maggio 2011; 17 Luglio 2011 e 4 Settembre 2011.
L’avviso e gli allegati sono stati pubblicati sul sito della Provincia di Roma al seguente indirizzo: http://www.provincia.roma.it/attiedocumenti/avvisi/selezione-idee-imprenditoriali-da-sviluppare-con-lausilio-dei-centri-di-creati

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WHEN IN ROME

Dopo la mostra a Los Angeles, gli artisti romani tornano ad esibirsi al Macro Testaccio

When in Rome presenta il volto contemporaneo della capitale attraverso i lavori di 24 artisti tra giovanissimi e nomi pi noti e conosciuti nel campo dellarte. Sono Elisabetta Benassi, Alighiero Boetti, Gino De Dominicis, Stanislao di Giugno, Ra di Martino, Francesco Lo Savio, Luigi Ontani, Nicola Pecoraro, Alessandro Piangiamore, Cesare Pietroiusti, Giuseppe Pietroniro, Emilio Prini, Pietro Ruffo e altri ancora.

Alcuni tra i principali volti dellarte contemporanea del territorio romano e dellurbe, dopo essere stati ospiti per un mese della collettiva a Los Angeles, grazie alliniziativa della Depart Foundation e il supporto della Provincia di Roma, sono finalmente sbarcati a Roma.

La mostra sar inaugurata il prossimo 27 maggio 2012 presso gli spazi del Macro Testaccio e vedr la partecipazione del fondatore Pierpaolo Barzan , con il coordinamento di Damiana Leoni e dei curatori della mostra, Valerio Mannucci e Luca Lo Pinto. Proprio a quest’ultimo abbiamo chiesto qualche informazione in pi sulla mostra.

Da cosa nasce il titolo When In Rome?

Il titolo nasce dallappropriazione del proverbio inglese when in rome, do as the romans do, una formula per evidenziare la necessit di adattarsi alle usanze locali quando ci si trova in un contesto geografico e culturale diverso dal proprio. Esattamente la situazione in cui ci troviamo noi con questa mostra.
Perch stata scelta Los Angeles per realizzare la collettiva?

Los Angeles in questo momento una delle citt pi interessanti e energiche per larte contemporanea. Inoltre credo che abbia molte assonanze con Roma. Come direbbe il Victor di Rules of Attraction di Breat Easton Ellis: Rome, which is big and hot and dirty. It was just like L.A., but with ruins.
Giovani artisti affiancati ad artisti come Alighiero Boetti, Gino De Dominicis, Francesco Lo Savio, Fabio Mauri, Luigi Ontani, Emilio Prini. Cosa indica questo connubio?

La scelta di affiancare questi artisti a quelli di una giovane generazione per creare pi livelli di lettura per lintera mostra e, allo stesso tempo, per far conoscere in America il lavoro di grandi artisti ancora sottovalutati come Prini, Mauri e Lo Savio.
Quali sono state le modalit seguite nella scelta degli artisti?

Pi che degli artisti ho scelto delle opere perch credo siano loro i protagonisti delle mostre. When in Rome pensata come unopera teatrale dove le opere sono come personaggi che recitano la loro parte in un palco immaginario che lo stage con cui stato pensato lallestimento.
Con When In Rome qual il tratto essenziale che si vuole mostrare della realt romana?

Non credo possano esistere dei tratti essenziali o specificit a livello geografico o sociale. Anzi la mostra vuole proprio evidenziare e esplicitare le dissonanze e le singole individualit piuttosto che creare una cappello dove rinchiudere i vari lavori.
Pittura, installazione, arte concettuale ed ancora cultura pop, performance, cinema e musica. Come strutturata lexihibition?

La mostra strutturata su tre livelli: una parte espositiva presso lIIC, un progetto speciale allHammer Museum ovvero la performance di Luigi Ontani e una collaborazione site-specific con LA><ART in occasione della quale uno degli artisti in mostra, Ra di Martino, ha realizzato unopera site specific per un enorme billboard.

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UBS ART COLLECTION

Gli scatti di Pierangelo Laterza e Simone Tramonte, vincitori del concorso
fotografico dedicato ai giovani talenti romani, in mostra al Chiostro del Bramante insieme ai grandi autori

Dall8 al 10 aprile la mostra itinerante Dettagli di territorio. I fotografi italiani della UBS Art Collection, al Chiostro del Bramante (Arco della Pace 5), porta a Roma le opere inedite dei grandi fotografi italiani. Ad affiancare le trentacinque immagini di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Franco Fontana, Luigi Ghirri, Francesco Jodice, Mimmo Jodice e Massimo Vitali ci saranno anche gli scatti di Pierangelo Laterza e Simone Tramonte, i romani vincitori del concorso fotografico UBS e il territorio. Il dettaglio come codice, rivolto ai giovani talenti di Roma e Torino, conclusosi lo scorso 25 febbraio. Premiati ex aequo da una giuria di esperti presieduta da Stephen Mc Coubrey, Curatore della UBS Art Collection, perch hanno saputo raccogliere, interpretare e trasferire nei loro lavori lo spirito e il tema del concorso offrendo, con interessanti tecniche e linguaggi espressivi, uno sguardo originale su Roma e i sui diversi dettagli urbani, i due giovani autori saranno ospiti di UBS a Basilea durante Art Basel 2011. Quella romana la tappa di un percorso che lesposizione segue lungo altre otto citt italiane. Dopo Torino e Firenze sar la volta di Modena (Castello di Spezzano, 15-17 aprile), Treviso (Casa dei Carraresi, 6-8 maggio), Padova (Caff Pedrocchi, 13-15 maggio), Brescia (Teatro Grande, 20-22 maggio) e Bologna (Pinacoteca Nazionale 27-29 maggio). Nei lavori sar possibile rintracciare e riscoprire il tema del paesaggio e del territorio negli ultimi quarantanni che ciascun artista ha interpretato a suo modo contribuendo alla nascita di una nuova fotografia italiana contemporanea. Dagli ambienti tanto familiari quanto metafisici di Luigi Ghirri, la cui eleganza compositiva e acume intellettuale ne fecero uno dei fotografi pi influenti del dopoguerra in Europa. A Gabriele Basilico che focalizza invece il proprio lavoro sulla fotografia dei paesaggi urbani e, grazie alla propria passione per larchitettura, percorre un approccio pi documentaristico, capace di raccontare la bellezza celata in luoghi e paesaggi industriali. Affascinanti e a volte romanzate, quasi sovrannaturali, sono le immagini di Olivo Barbieri che catturano la magia incompresa della vita di tutti i giorni e dei luoghi pi comuni. E le grandi fotografie di Massimo Vitali diventano invece vere e proprie finestre sul mondo, dove paesaggi sovraffollati e brulicanti di persone si trasformano in paesaggi umani, a rappresentare uno spaccato sociale della nostra epoca. La mostra di una delle pi importanti collezioni di arte contemporanea presenti al mondo si svolge in coincidenza con i primi 15 anni di presenza dellIstituto bancario UBS in Italia e con le celebrazioni dei 150 anni dellUnit dItalia. Nell’immagine l’opera “Ponte Sant’Angelo” di Pierangelo Laterza.
www.ubs.com/dettagliditerritorio

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PREMIO ITALIA

Il MAXXI presenta i quattro finalisti per la seconda edizione del riconoscimento nell’arte contemporanea

Riparte il Premio Italia Arte Contemporanea, promosso dal MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, mentre fino al 4 aprile saranno ancora in mostra le opere di Rossella Biscotti vincitrice della I Edizione assieme ai lavori degli altri finalisti, i gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio, Rosa Barba e Piero Golia). Giorgio Andreotta Cal, Patrizio di Massimo, Adrian Paci e Luca Trevisani sono i nuovi nomi dei quattro finalisti per la seconda edizione del Premio. Gli artisti, italiani under 45, sono stati scelti da una giuria internazionale composta da nomi noti in ambito artistico quali Elena Filipovic curatore al WIELS Contemporary Art Center (Bruxelles), Udo Kittelmann, Direttore Staatliche Museen (Berlino), Anna Mattirolo, Direttore MAXXI Arte, Jessica Morgan curatore Tate Modern (Londra) e dallartista Luigi Ontani e coordinati da Bartolomeo Pietromarchi. Con la seconda edizione del Premio Italia Arte Contemporanea dice Anna Mattirolo, Direttore del MAXXI Arte prosegue limpegno del MAXXI nel sostegno e nella ricerca dedicati allarte contemporanea italiana. Grazie a questo Premio infatti, il museo ha la possibilit di produrre e acquisire lavori delle ultime generazioni di artisti nati o residenti in Italia. Vorrei sottolineare il momento davvero fortunato che ci vede a confronto con una generazione di artisti particolarmente vivace, sensibile e matura: la sicurezza con la quale si confrontano con lo spazio innovativo del museo e con la scena artistica internazionale, ci conferma che stiamo andando nella direzione giusta. Il vincitore sar scelto sulla base dei lavori proposti dai finalisti per lesposizione che a fine 2011 coinvolger gli spazi museali. Infatti a dicembre sar realizzata una mostra con opere prodotte per loccasione dal museo stesso. Lopera vincitrice entrer a far parte della collezione permanente del museo e allartista verr dedicato un catalogo monografico su tutto il suo percorso artistico.
Gli artisti sono stati selezionati per le seguenti motivazioni:

Giorgio Andreotta Cal (Venezia, 1979 vive e lavora ad Amsterdam) selezionato da Chiara Parisi, Direttore Centre international dart et du paysage (Ile de Vassivire, Francia), stato scelto dalla giuria perch attraverso le sue sculture, installazioni e video ha creato opere che si collocano tra la poesia e la politica, con un legame molto forte ai temi del paesaggio e al problema della clandestinit. Lartista esplora quasi ossessivamente i limiti e i confini dello spazio e del corpo nel tempo. Nei suoi lavori affronta la realt delle periferie cittadine e la desolazione di alcuni ambienti naturali che mette in risalto la solitudine sociale e psicologica delluomo odierno.

Patrizio di Massimo (Jesi, 1983 vive e lavora ad Amsterdam) selezionato da Francesco Manacorda Direttore di Artissima (Torino) stato inserito tra il finalisti perch rappresenta un unicum in Italia per la capacit di fondere unefficace critica alla storiografia del nostro paese con una sperimentazione linguistica innovativa. Analizzando i fatti storici del colonialismo italiano lartista parla in realt del nostro presente storico e dellidentit nazionale, sviluppando una ricerca non solo estetica ma socio-politica sul ruolo propagandistico del ritorno allordine delle avanguardie durante periodi di conservatorismo.

Adrian Paci (Shkoder- Albania, 1969 vive e lavora a Milano) presentato da Cristiana Perrella curatore indipendente, stato selezionato per lapproccio interessante alle tematiche al centro del suo lavoro: lesperienza dellemigrazione, il nomadismo, lidentit, il rapporto tra privato e dimensione collettiva. Le sue opere vanno dalla scultura alla fotografia, dal video alle installazioni, con capacit iconica fuori dal comune. Paci costringe a ragionare su cosa voglia dire per ciascuno appartenere a un contesto, sul rapporto con le radici, non necessariamente nella condizione di migrante, ma in senso pi aperto come disorientamento e fatica ad individuare una propria casa.

Luca Trevisani (Verona, 1979 vive e lavora tra Berlino e lItalia) presentato da Andrea Bruciati, Direttore artistico della Galleria comunale darte di Monfalcone, stato scelto per i suoi lavori che spesso comportano lunghe e articolate operazioni di ricerca e riguardano il tema della collettivit, indagando gli spazi e le dinamiche della condivisione. Lartista che attinge alla storia, l’attualit, i testi scientifici, la letteratura, si ispira anche ai fenomeni naturali costruendo le sue “sculture” attorno all’idea di flusso, di gorgo, di situazioni in cui il confine si perde.
www.fondazionemaxxi.it

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MACRO 2%

La nuova ala del Museo d’Arte Contemporanea Roma si arricchisce di due opere permanenti, vincitrici del concorso internazionale

Andranno a far parte delle opere del Museo dArte Contemporanea Roma di via Reggio Emilia le due opere del concorso MACRO 2% : Rope del tedesco Arthur Duff e Orizzonte Galleggiante dellartista francese Nathalie Junod Ponsard. Il concorso internazionale che ha messo a disposizione 405.233,12 euro per la realizzazione di due opere permanenti nella nuova ala del Museo, prevedeva lindividuazione di due zone di passaggio con un intervento di, dalla e sulla luce, su indicazione dellarchitetto Odile Decq. I luoghi scelti sono stati: il vano ascensori, al primo livello interrato del museo, e la scala che collega Via Nizza con la grande terrazza sovrastante. Nel primo spazio stata inserita lopera di Arthur Duff. “Rope costituita da uninstallazione neon di colore rosso situata nei vani antincendio del parcheggio e si completa con una proiezione laser sul fondo degli ascensori vetrati, visibile solo quando sono in movimento. La scritta a neon una citazione ripresa dalla prima pagina della sceneggiatura dell’omonimo film di Alfred Hitchcock (Rope -Nodo alla gola) : The action of the story is continuous; there are no time lapses of any kind – Lazione della storia continua; non ci sono scarti temporali di alcun tipo e vuole essere un messaggio che anticipa lesperienza del pubblico una volta entrato negli ascensori vetrati. Si vuole trasmettere continuit percettiva e dialettica tra osservatore e osservato. Continuando linstallazione led, realizzata nel vano della scalinata da Nathalie Junod Ponsard, collega direttamente lo spazio esterno del nuovo MACRO alla grande terrazza. Il nome Orizzonte Galleggiante vuole evocare lorizzonte luminoso composto da led colorati che accompagna simbolicamente i visitatori attraverso larchitettura, trasformando questo spazio in un “ideale paesaggio aperto, in cui la luce varia continuamente definendo atmosfere dinamiche ed equilibri mutevoli”. Lartista descrive cos la sua ricerca: La linea dorizzonte scende o sale, come un livello proposto dentro lo spazio della scalinata. Il museo offre livelli luminosi variabili che fanno perdere al visitatore i suoi riferimenti di altitudine mentre sale o scende la scalinata. Questo orizzonte si sposta come se il MACRO portasse i visitatori in un altro luogo, in un movimento verticale e luminoso che avvolge il pubblico e il passante non sa pi se sale o scende perch i campi luminosi ondeggiano, mutevoli e fluttuanti. Lo spazio della scala si reinventa continuamente, non offre alcun orientamento, ma al contrario determina una nuova dimensione del luogo Il colore dell’orizzonte varia, ricorda il tramonto, ma anche il sole quando sale allo zenit. I colori luminosi sono complementari, determinano una potenza visiva. Il muro si sposta nella sua verticalit, lo spazio cambia. La dimensione laterale e mobile dell’opera di luce, procurando una certa instabilit, crea una decontestualizzazione del luogo.
www.macro.roma.museum

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NO PROFIT

Gli stati generali delleducazione? Larte vista anche come metodo didattico. ? questo lo scopo delliniziativa avviata dallAssociazione esterno22 e la Fondazione Pastificio Cerere con la mostra finale dei progetti realizzati durante i laboratori di “Curare leducazione?”, liniziativa di educazione allarte contemporanea curata da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione e Maria Rosa Sossai, ideatrice e curatrice dellAssociazione non profit per larte contemporanea esterno22, che sar visitabile fino al 4 marzo presso la Fondazione Pastificio Cerere di Roma. La mostra gode del contributo di: Assessorato Politiche Educative Scolastiche, della Famiglia e della Giovent di Roma Capitale Programma Europeo Giovent in Azione. Lesposizione, dal titolo Tutte le stelle cadute / Le storie di San Lorenzo, testimonia lesperienza educativa di tre classi di tre Licei di Roma maturata nel corso dei workshop con gli artisti Tomaso De Luca, Cesare Pietroiusti ed Elisa Strinna. I tre laboratori, diversamente strutturati, propongono una riflessione comune sulla storia e lidentit di San Lorenzo, restituendone un ritratto attuale e inedito, visto con gli occhi degli studenti, possibili frequentatori del quartiere, che sede dellUniversit La Sapienza – il pi grande polo universitario italiano – e luogo della movida notturna della capitale.

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ROSANNA GANGEMI e STEFAN POLLAK DROME MAGAZINE

Tra i capofila delle riviste darte
contemporanea in Europa.

Ideata e diretta da Rosanna Gangemi e Stefan Pollak Drome magazine la rivista che sei anni fa non cera (e non esiste ancora format simile, ma oggi vanta diversi eredi di intenti) e che avremmo voluto leggere, quella da cui trarre ispirazione, che racconta larte di oggi, con la scusa dotta di un tema, e le sue tangenze con le altre forme darte. Cos la descrivono Rosanna Gangemi, direttore editoriale, e Stefan Pollak, art director. considerata tra i capofila della nuova generazione delle riviste darte contemporanea in Europa. Fondendo memorie del prima con previsioni del poi, Drome si muove per scardinare certezze e seminare dubbi, offrendo un contenuto che, grazie al taglio monografico, non scade mai. Drome copyleft sperimentale, con una vocazione a scoprire nuovi talenti, affiancati da nomi noti. Il trimestrale nasce il 14 Giugno del 2004 a Roma, nel quartiere Pigneto, anticipato da una festa alla Locanda Atlantide, dove molti artisti si esibiscono gratuitamente per raccogliere i soldi per fondare lassociazione culturale messinese-romana, Phlegmatics, editore di Drome. Abbiamo vissuto la crescita del Pigneto sin dagli esordi. Lenergia di un quartiere in via di ridefinizione ci ha sicuramente contagiati. Sin dal primo numero, Drome era in vendita da Feltrinelli come nelle neonate librerie del Pigneto. Per festeggiare il secondo anno di vita della rivista, abbiamo organizzato Alma Dromestica, evento artistico e psico-geografico che ha coinvolto lintero territorio, con oltre mille visitatori, e che ha fatto scoprire a tanti romani una zona in cui non si erano mai avventurati. E poi, il nostro personale contributo al decoro urbano stato laffissione del primo poster di Sten & Lex sullisola pedonale, divenuto la copertina del numero sul doppio. La rivista il frutto della forte sinergia esistente tra Rosanna Gangemi, siciliana trapiantata a Roma, e Stefan Pollak, franco-austriaco cresciuto tra la Germania e il Medio Oriente. A un certo punto della nostra storia di coppia – dicono – anzich fare un figlio, abbiamo dato vita a un giornale. Entrambi ne diventano anche gli editori, con Phlegmatics che, negli anni, si distinguer anche per la creazione di eventi legati allarte, alla cultura contemporanea e alla moda, frutto di tante sinergie fra diversi attori in ambito europeo. Il logo di Drome oggi un simbolo che raccoglie intorno a s la vasta community dei dromers, che si riconosce in un periodico che non rappresenta un movimento specifico, ma le punte deccellenza delle varie espressioni artistiche contemporanee. Il nome Drome, invece, deriva dal greco antico e significa corsa, circuito. Labbiamo scelto perch rappresenta il dinamismo della realt contemporanea e perch usato come suffisso in moltissimi idiomi. Forse, inconsciamente, sapevamo gi che Drome avrebbe varcato i confini patri, come poi avvenuto. Difatti, oggi distribuito in pi di venti Paesi e partecipa annualmente ad oltre venti manifestazioni da una parte allaltra del globo, ma ci guardano tutti stupefatti quando affermiamo che la rivista romana. Il nostro auspicio che la citt investa sulla produzione e diffusione culturale contemporanea, in modo che altri progetti come Drome possano crescere e che nessuno si stupisca pi di quanto Roma sia una citt in fermento.
www.dromemagazine.com

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SEBASTIANO BARCAROLI e SIRIANA FLAVIA VALENTI BANG ART

Un magazine per lottatori
mascherati, donne senza silenziatore,
amanti del buon gusto

Bang Art frutto della mente creativa di Siriana Flavia Valenti e Sebastiano Barcaroli che, nel 2003, danno vita a Stirato Postermagazine, dedicato alle forme pi innovative di arte visiva. Un magazine piegato che non si piega. Stirato poteva essere definito, con una sola parola nuovo. Baluardo di una curiosit contagiosa: un magazine per scoprire nuove realt artistiche, una mappa per un viaggio verso larricchimento personale e la bellezza. Stirato stesso dovrebbe essere come una forma darte. Ogni numero in primis frutto di un processo creativo, poi un magazine e, solo alla fine, un gadget, il poster. Nel 2009 nasce Bang Art, edito da Coniglio Editore, Lunico magazine che al posto dellinchiostro usa la polvere da sparo. Una rivista che sfugge la noia di un panorama artistico polveroso e presenta il migliore dei futuri possibili, assordando tutti con un Bang! Ogni numero ha collaboratori fissi e collaboratori che vanno e vengono a seconda dei temi trattati. Il movimento ondulatorio per quanto riguarda le submission e le interviste agli artisti diversi ogni numero. Concentrico per la linea editoriale, ideata e gestita da due persone e, nel caso di eventi organizzati da noi, sussultorio. In poco pi di un anno, Bang Art si afferma come una rivista coraggiosa: non ci rivolgiamo a un solo pubblico specifico, ma cerchiamo di comprimere nelle pagine quello che piace a noi e che immaginiamo possa piacere, non pensando a come va il trend nella nostra citt o Paese. Di solito questa scelta si rivelata azzeccata e vantiamo la scoperta di artisti che, ospiti delle nostre pagine, sono poi entrati nellimmaginario visivo della citt. Il nostro lettore lo immaginiamo in un unico golem, lunione disordinata di questi famosi personaggi: Jena Plissken, Napoleon Dynamite, Oscar Wilde, Hans Christian Andersen, George A. Romero, Patrick Bateman, Fumo Nero di Lost, una Scimmia Volante di Oz, William Klein, Leatherface e un eremita tibetano. Lattivit editoriale entra nella sfera personale e creativa: lesperienza che ha la gamma di emozioni pi ampia rimane lideazione del nuovo numero. Appena scelto il tema e gli artisti, il resto una cascata che viene da sola e nessuna diga pu fermare. Le modalit di lavoro sono quelle, schizofreniche e romantiche, di una coppia che oltre a innamorarsi, litigare, coccolare i propri gatti, vedere ossessivamente film e vivere insieme, fa anche una rivista darte, curandone poetica, coordinamento e grafica. Insomma una follia. Ma il magazine vive in una comunit che risponde. fondamentale il network che si creato intorno alla rivista sia virtuale (abbiamo dovuto aprire un secondo facebook per le troppe richieste di amicizia), sia reale (le persone che accorrono agli eventi che organizziamo). A fare una rivista si rischia di diventare un po degli amanuensi, curvi sulle proprie tastiere a scrivere, impaginare, fare PDF. Quando poi si presenta loccasione di organizzare un evento, quella la vera sfida. Mettere alla prova la propria capacit di smuovere le persone e creare da tante esperienze in differita, ununica esperienza comune. Pensiamo ad esempio al We are the be(a)st party, organizzato per la fiera ROMA. The Road to Contemporary Art.
www.bangart.it
www.stirato.net

ROMA EUROPA FESTIVAL, L’AUTUNNO ROMANO.

Il Romaeuropa festival, diretto da Fabrizio Grifasi, giunto alla sua 38ma edizione, è come sempre l’evento fondante dell’ “Autunno Romano” che ridà smalto alle serate capitoline dopo un’estate parca di emozioni culturali.

Due mesi di programmazione che realizzano un dialogo tra le creatività, tra la tradizione ed il contemporaneo, un viaggio nella geografia delle arti e la loro capacità di sconfinare i territori e il tempo. Oltre alle figure iconiche della scena internazionele il programma presta una particolare attenzione alle nuove generazioni e alla centralità del rifiuto di ogni forma di violenza e di guerra.

In questa edizione viene dato spazio ai nuovi percorsi – musicali, teatrali e coreografici – alle sperimentazioni con il digitale e l’elettronica, alle contaminazioni con diversi orizzonti artistici – taiko giapponesi, canti cerimoniali, tradizione sciamanica e afrobeat -. Al gruppo ukraino Dhaka Brakha quartetto folk di Kiev che mixa la musica popolare ucraina con i ritmi di tutto il mondo si avvicendano i Plaid, gruppo storico della scena elettronica degli anni 90, l’Alva Noto con Ensemble Modern, con il progetto Xerrox in cui musica ed istallazioni video producono copie di copie in cui si alterano fino a far scomparire il materiale di partenza. Star dello spettacolo come Isabelle Huppert nel riallestimento in un rifugio sotterraneo di Zoo di Vetro, il celebre dramma di Tennessee Williams, e il Peter Brook Project con Tempest Project, ultima versione del testo shakespeariano realizzato dalla sua assistente sua assistente Marie-Hélène Estienne, che condensa estetiche e pratiche care al regista inglese scomparso un anno fa. Ma anche The Bacchae della greca Elli Papakonstantinou, un esempio di teatro musicale è un territorio in cui sperimentare parola, testo, video, musica dal vivo e danza alla ricerca a di un nuovo linguaggio performativo. Per la sezione Digitalive il coreografo e videoartista singaporiano Choy Ka Fai costruisce con Unbereable Darkness un nuovo esperimento di danza cibernetica e incontro con il paranormale in una suggestiva performance in stile Butoh.

Ed oltre ai palcoscenici tradizionali romani, quali l’Auditorium ed il Teatro Argentina, il focus della scena si muoverà in spazi informali come La Pelanda all’ex Mattatoio o di illustre scenografia come Villa Medici.

 

A dare il via, il 6 settembre, è stata la grande danza la protagonista con UKIYO-E, lo spettacolo fantasmagorico di Sibi Labi Cherkaoui con il Ballet du Grand Théâtre de Genève ispirato alla spiritualità fluttuante del periodo Edo giapponese. In una camaleontica scenografia mobile che ricorda il teatro di Ronconi si muove il gruppo di 24 danzatori scomponendo una gestualità estremamente plastica e a tratti spasmodica avvolti in splendidi kimono e al suono di musiche in cui la tradizione giapponese si fonde con nervose armonie contemporanee.

A seguire un’altra icona della danza occidentale, Anne Teresa De Keersmaeker e la compagnia Rosas con EXIT ABOVE – after the tempest che mette in scena un originale confronto tra le radici della musica pop occidentale, con la voce della cantante afrofiamminga Meskerem Mees, in un viaggio che si realizza prima di tutto nel movimento elementare del camminare – vagare, marciare, da soli, in gruppo – come punto di resistenza all’ipercineticità odierna e alla ossessione della produttività.

EQUILIBRIO ‘23: ANCORA DUE GRANDI FIRME DELLA DANZA CONTEMPORANEA

Due appuntamenti che il pubblico romano della danza non si è fatto pregare di assistere: Angelin Preljocaj, coreografo di origine montenegrina i cui lavori sono entrati a far parte del repertorio dell’Opera di Parigi, e Olivier Dubois, interprete e  creatore francese big del linguaggio più anticonvenzionale del movimento.

Angelin Preljocaj ha portato in scena la sua passione per i grandi temi culturali, dopo la coreografia ispirata al saggio ‘Disobbedienza civile’ di Henry David Thoreau è la volta delle registrazioni audio dei corsi del filosofo Gilles Deleuze sull’Etica di Spinoza, ascoltati durante un lungo viaggio in auto, ad ispirare uno spettacolo dove la dinamica e la gestualità sono dominate dalle musiche di Jimi Hendrix. Il linguaggio del gesto che esprime energia e grande fisicità è un richiamo ironico alla modern dance americana e la voce di Deleuze dalla risonanza ‘sporca’ di un vecchio archivio sonoro crea un mix trascinante con la potenza del rock psichedelico di Hendrix.

Dopo ITMAHRAG, lo spettacolo di electro chaabi, il genere musicale dei giovani delle periferie del Cairo, portato all’Auditorium nel 2021, Olivier Dubois scolpisce ancora le emozioni degli spettatori con la sua coreografia più potente – Tragedie –  ideata nel 2012 e ripensata alla luce delle nuove problematiche di genere: diciotto danzatori (scelti dopo una selezione di 1400 durata due mesi e mezzo) attraversano la scena come il coro di una tragedia greca, i movimenti costruiti come una partitura musicale e scanditi dalle dodici sillabe del verso alessandrino. Il motivo conduttore è una frase che girava nella mente del coreografo durante l’ideazione: ‘quando gli esseri umani non sono umanità nasce la tragedia’. Nudi, i corpi sono forme in movimento che marciano, scivolano, appaiono e scompaiono, cadono e s’intrecciano, si attaccano e si respingono secondo la sintassi di un rito dionisiaco: un uppercut coreografico che fin dalla prima uscita è diventato una piece manifesto, un monumento della danza contemporanea.

PROSEGUE CON SUCCESSO EQUILIBRIO, LA RASSEGNA ROMANA DI DANZA CONTEMPORANEA

Doppio appuntamento – all’Auditorium e al Teatro Palladium – per uno degli innovatori della danza contemporanea italiana, Virgilio Sieni, di cui è anche recentemente stato pubblicato un libro, ‘Danza cieca’ nato dall’esperienza della messa in scena di un duetto con il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello.

Nell’ambito di Equilibrio il coreografo che spesso si è misurato con i classici, ha portato la sua visione del testo poetico più sublime dell’Antico Testamento, il Cantico dei Cantici, e la serata seguente Satiri, un’esplorazione di grande fisicità dell’universo iconografico del teatro greco.

Nel primo spettacolo, il “Cantico dei cantici”, i corpi nudi di un uomo e di una donna – i danzatori Claudia Caldarano e Maurizio Giunti – si ritagliano nel buio nascosti da una lunga tavola per rivelarsi poi in un movimento che sa di nascita e di fuga, di tormento e di dolcezza, la plasticità statuaria delle forme definita da una lama di luce e l’armonia dei gesti scandita dalle corde cupe del contrabbasso suonato da Daniele Roccato. Per citare Virgilio Sieni, “un componimento che procede per rimbalzi, risonanze, riprese, incrinature,… dove il verso principale si sbriciola in miriadi di fluidi accenni e sguardi, tocchi e odori.”

In “Satiri” è dichiarata l’ispirazione al libro di Nietzsche ‘La nascita della tragedia’, punto di partenza per esplorare la gestualità intrinseca ai riti di Apollo e Dioniso: qui il coreografo mette in scena un immaginario vivace ed emotivo che vede protagonisti i due danzatori Jari Boldrini e Maurizio Giunti accompagnati dalla musica di Johann Sebastian Bach eseguita dal vivo dalla violoncellista Naomi Berrill. La figura del Satiro si cela sotto una maschera maestosa e quando poi nella seconda parte dello spettacolo se ne libera il corpo a corpo ambiguo si trasforma in passo a due di gioia pura in cui il movimento si apre ad una variazione di grande respiro.

Opposta cifra stilistica con il Balletto di Toscana di Michele Di Stefano che ha portato in scena una versione psichedelica di “Bayadére, il regno delle ompbre” storico balletto di Marius Petipa, coreografo imperiale di San Pietroburgo tra il 1862 e il 1905 e uno dei cavalli di battaglia di Nureyev. In questa versione la trama melodrammatica si tramuta in composizione astratta e congelata in una gestualità senza fronzoli. Guidato dalle sonorità elettroniche di Lorenzo Bianchi Hoesch il gruppo di dodici giovanissimi danzatori si lancia in un percorso tra realtà e aldilà, in cui le ombre si dibattono nella loro tragica condizione interpretata con un movimento astratto e di grande semplicità formale nella sua forza dinamica.

EQUILIBRIO il festival di danza contemporanea di Roma – dal 7 al 25 febbraio

E’ iniziata alla grande con un tutto esaurito (nonostante la concomitanza con il Festival di Sanremo) la XVII° edizione di Equilibrio, la rassegna romana che porta in scena all’Auditorium Parco della Musica di Roma il meglio della scena coreografica contemporanea. E lo spettacolo d’apertura – Seven Sins – della Gauthier Dance Company merita di entrare nella storia della danza. L’originale direttore artistico, Eric Gauthier, ha coinvolto il gotha della coreografia internazionale per un progetto di grande appeal artistico, ovvero interpretare ognuno dei sette peccati capitali in una personale ricerca gestuale ed emotiva. L’’Avidità’ di Sidi Larbi Cherkaoui ha subito conquistato il pubblico con la sua visionaria astrazione dell’immagine del denaro e l’ipnotico assolo di Shori Yamamoto. A seguire l’’Accidia’ della canadese Aszure Barton concepita come un surreale pas de deux accompagnato dal pianoforte jazz di Craig Taborn, poi è la volta della gestualità potente dell’‘Orgoglio’ dello spagnolo Marcos Morau il cui campo artistico si estende alle arti visive e al teatro: qui trasferisce nel suo pezzo la Spagna onirica di Buñuel. Esordito come un omaggio all’Oriente l’assolo di Luca Pannacci, interprete della ‘Golosita’’ di Marco Goecke che, sulle note del brani storico ‘Heroine’ dei Velvet Underground si trasforma in un viaggio esasperato dentro e fuori dal corpo. Con la ‘Lussuria’ Hofesh Shechter mette in scena dieci danzatori che si muovono alternando dinamiche nervose ad un’improvvisa liricità e guidati dalla sua improvvisi musica d’atmosfera affinano il piacere di una composizione di grande fisicità. Mentre come al solito spiazza il pubblico l’icona dell’underground berlinese Sasha Waltz con il suo il pas de deux in nero che esprime l’’Ira’ con una gestualità violenta esasperata dal gioco di buio/luce e dalle urla liberatorie dei due interpreti. Conclude l’Invidia di Sharon Eyal, della compagnia israeliana L-E-V, dove le tre ballerine (in origine 8 poi 5 infine ne sono state scelte 3 che erano più invidiose una dell’altra secondo la coreografa) mettono in scena un delicato ed ironico ballet, una sfida a colpi di port de bras classici e dinamiche di beffardo minimalismo.

12/10/2022 – Castello Errante 🗓

Rassegne di video richiesti e presentazioni di corti film di cinema per valorizzare siti di turismo del Lazio.

È indetto Avviso di VI edizione di Castello Errante, la Residenza Internazionale del Cinema che valorizza i borghi italiani e promuove i video di giovani autori under 35 e troupe di Paesi diversi del mondo.

Dal 12 al 22 ottobre è richiesta rassegna online di audiovisivi scelti da commissione di giuria.

Dal 7 al 18 novembre è atteso il programma di proiezioni per studenti italiani e latinoamericani della scuola di cinema nell’incantevole Castello di Santa Severa (RM).

I film  sono richiesti per altri due appuntamenti.

-15 ottobre 2022 – THE STORY OF CASTELLO ERRANTE” evento di rassegna della Festa del Cinema di Roma.

-per novembre 2022 –  rassegna di cortometraggi che si realizza in collaborazione con IILA – Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana e i Festival latinoamericani in rete di Partner di Castello Errante.

https://lazioterradicinema.it/eventi/castello-errante-la-residenza-internazionale-del-cinema/

 

ROMA PROVINCIA CREATIVA